Redazione

Oggi 22 maggio 2023 si è tenuta a Bari sotto il Palazzo della Presidenza regionale il Sit in promosso dalla Associazione 180amici Puglia per chiedere al Presidente Michele Emiliano un suo diretto impegno nel dare una svolta alle politiche della Salute Mentale regionali a favore di percorsi in cui i Cittadini possano essere Protagonisti e affinché l’innovativa esperienza del Centro Marco Cavallo, fiore all’occhiello della nostra Regione, non venga dispersa ma consolidata e rilanciata.

Questa iniziativa rientra nelle Mobilitazione promossa in tutta Italia dal Coordinamento Nazionale Salute Mentale “Salute Mentale per Tutti: Riprendiamoci i Diritti”.

Durante la manifestazione è stata ricevuta una delegazione formata da persone esperte per esperienza di sofferenza psichica, familiari e volontari, alla presenza della Dott.ssa Elena Memeo del Dipartimento Salute regionale, con la quale peraltro si erano tenuti precedenti confronti.

Anche questa volta l’incontro non ha prodotto risultati concreti: abbiamo ottenuto solo la promessa di una convocazione a breve.

Siamo più che mai convinti che occorra ormai l’intervento dei livelli istituzionali politici e sociali, perché questa vicenda non si risolve solo con interventi tecnico-amministrativi e burocratici.centro_marco_cavallo_sit_in_a_bari_davanti_alla_regione_3.jpg

Servono decisioni Politiche che consolidino l’esperienza di co-gestione tra servizio pubblico e associazione e la legittimino anche a livello dell’intera regione, riconoscendo i lavoratori Sepe (Soci Esperti Per Esperienza).Le norme a sostegno dell’innovazione si possono costruire: serve Coraggio e Lungimiranza.

La Salute Mentale di Comunità è un diritto di tutti.

Non ci fermeremo fino al raggiungimento dell’obiettivo di difesa e rilancio del Centro Diurno cogestito Marco Cavallo.

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Si informa che a partire da domani, martedì 23 maggio, inizieranno e proseguiranno per 15 giorni i lavori di manutenzione straordinaria del Monumento al Marinaio d'Italia.

In questo periodo il bene sarà visitabile esclusivamente il sabato e la domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20, mentre la cripta sottostante resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 ad esclusione di mercoledì e giovedì.

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Si è tenuto il 18 maggio 2023 a Ostuni, presso la Sala Conferenze dell’Hotel Monte Sarago, il workshop internazionale "Rafforzare la cooperazione tra parchi ed aree protette dell’Adriatico Meridionale". L’evento è stato organizzato dal Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere nell’ambito delle attività di capitalizzazione del progetto europeo LASPEH “Low Adriatic Species and Habitats”, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014/2020, e delle iniziative EUSAIR (Strategia UE per la Regione Adriatico e Ionica) 2022/2023. Il workshop aveva l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i parchi e le aree protette di Puglia, Molise, Albania e Montenegro per la protezione di habitat e specie prioritari come la tartaruga Caretta caretta e l'avifauna migratoria, offrendo un’occasione di approfondimento sulle tematiche legate alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità nell'area dell'Adriatico meridionale, attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche. Dopo i saluti istituzionali da parte di Annarita Angelini (Presidente Parco Dune Costiere), Rocky Malatesta (Vicepresidente FEDERPARCHI), Angelo Pomes (Sindaco di Ostuni) e l’intervento di Mauro Novello (Coordinatore Segretariato Congiunto del Programma INTERREG IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014/2020), il workshop si è articolato in quattro pannelli.

Esperti del settore hanno condiviso approcci innovativi, strategie di gestione e buone pratiche adottate nei rispettivi paesi in materia di parchi ed aree protette nonché di salvaguardia di habitat e specie prioritari. Il workshop ha previsto, inoltre, la firma di un protocollo d’intesa tra i parchi e le aree protette di Puglia e Molise. Tra i firmatari: il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, la Riserva Naturale dello Stato/Area Marina Protetta di Torre Guaceto, il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, la Riserva Naturale dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore, l’Autorità Ambientale della Regione Molise, la Riserva Naturale Regionale “Palude La Vela”, l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e le Riserve Naturali Regionali del Litorale Tarantino Orientale. "Esiste un grande interesse per il tema della biodiversità, della salvaguardia e della tutela ambientale. C'è anche un forte desiderio che le progettualità come LASPEH siano finalizzate a creare una rete di collaborazione, a trasferire know-how e a stabilire e potenziare buone pratiche che possano essere messe a disposizione dei partner e delle regioni del sud Adriatico. In queste regioni, infatti, possiamo osservare caratteristiche paesaggistiche e una biodiversità comune" ha commentato Annarita Angelini, Presidente del Parco Dune Costiere. "Una giornata davvero importante qui ad Ostuni. Albania, Montenegro, Puglia e Molise si incontrano per scambiare le proprie buone pratiche sul tema di tutela delle biodiversità. Non è soltanto un incontro di esperti e tecnici ma anche di governance, con Federparchi oggi presente per tracciare un nuovo percorso che non è solo quello legato alla questione della comparazione dei modelli, ma è quello legato ad uno sviluppo assolutamente vocato alla tutela degli ambienti e al turismo sostenibile", ha dichiarato Rocky Malatesta, Vicepresidente FEDERPARCHI.

“Guardando avanti, ma anche considerando la cooperazione sviluppata attraverso l'implementazione del progetto LASPEH, abbiamo di fronte a noi un nuovo compito: la capitalizzazione. Questo compito implica la diffusione e l'applicazione degli strumenti di conservazione sviluppati con LASPEH a ulteriori specie e habitat di rilevanza per i tre Paesi coinvolti” ha aggiunto Vladimir Martinović (Direttore Imprese Pubbliche per i Parchi Nazionali del Montenegro). “Questa conferenza è stata estremamente significativa, poiché i paesi del sud Adriatico hanno avuto l'opportunità di condividere non solo i loro valori in merito alla biodiversità ma anche le problematiche. Nel mare Adriatico, le specie e gli habitat non conoscono confini nazionali, pertanto è fondamentale lavorare insieme per conservare, salvaguardare e ottenere risultati migliori" ha evidenziato Nexhip Hysolakoj, Direttore dell’Amministrazione Regionale delle Aree Protette (RAPA) Valona. Sono intervenuti, tra gli altri, esperti e rappresentanti di: Agenzia Nazionale delle Aree Protette dell'Albania, Imprese Pubbliche per i Parchi Nazionali del Montenegro, Comune di Izola, EUSAIR Facility Point Slovenia TSG3/Pillar 3, Dipartimento per la protezione ambientale - Ministero del commercio estero e delle relazioni economiche della Bosnia-Erzegovina, Amministrazione Regionale delle Aree Protette RAPA Valona, Marine Institute/Croazia, Università di Scutari "Luigj Gurakuqi", Centro Fauna Manduria, e Società Ornitologica Albanese. Il workshop, insieme alle attività di incoming del 17 maggio e del 19 maggio, ha favorito un'importante condivisione di conoscenze e la creazione di reti di collaborazione tra i partecipanti provenienti da diverse nazioni e istituzioni. Le discussioni hanno contribuito ad individuare strategie comuni per la tutela dell'ambiente marino e delle aree protette lungo la costa dell'Adriatico meridionale. Inoltre, sono stati evidenziati i benefici della cooperazione transfrontaliera e della sinergia tra le diverse aree protette, al fine di promuovere la conservazione della biodiversità e uno sviluppo sostenibile nella regione.

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Lunedì 22 maggio il dott. Francesco Giliberti, presidente dell’Ufficio Centrale elettorale, ha consegnato ufficialmente la fascia di Primo Cittadino di Francavilla Fontana al neoeletto Sindaco Antonello Denuzzo.

“Sono emozionato per l’avvio di questa nuova Consiliatura. Ringrazio – ha commentato a caldo il Sindaco Denuzzo – le migliaia di cittadine e cittadini che hanno scelto di dare continuità al nostro progetto politico nato con l’obiettivo di modernizzare Francavilla Fontana. Da questo momento non sono più il candidato di una parte politica, ma il Sindaco di tutte e tutti i francavillesi.”

Con la cerimonia di proclamazione prende così il via ufficialmente il secondo mandato del Sindaco Denuzzo che nella recente tornata elettorale ha ottenuto al primo turno il 53,65% delle preferenze.

“Ci attendono sfide importanti con scadenze non rinviabili. Mi metterò da subito al lavoro – prosegue il Sindaco – per verificare lo stato di avanzamento degli interventi nella zona PIP, la messa in sicurezza della discarica di Feudo Inferiore, il completamento dei cantieri in corso, la realizzazione di nuove strutture sportive che siano luoghi di socialità, l’adozione definitiva del PUG, la R4 del quartiere Musicisti e la programmazione della stagione estiva.”

Nel corso della cerimonia, cui hanno preso parte un folto pubblico e i referenti delle liste di maggioranza, il Sindaco ha indossato la fascia tricolore per la prima volta dopo la rielezione ed è entrato nel pieno dei suoi poteri.denuzzo_antonello_maggio_2023.jpg

“Nei prossimi giorni – conclude il Sindaco – presenteremo i nomi delle donne e degli uomini che comporranno la Giunta cittadina. In queste ore con i compagni di viaggio di questa nuova Consiliatura stiamo dialogando per dare alla Città una guida sicura, stabile e competente.”

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Semplicemente splendido il concertino che i Boomdabash hanno tenuto domenica sera a Mesagne nell’ambito di “Road to Battiti”, a cura del gruppo TeleNorba. La band salentina ha fatto ballare e cantare giovani e meno giovani in una gremitissima piazza “Vittorio Emanuele II re d’Italia”, alias “Piazza Porta Grande”. Secondo gli organizzatori era presenti qualche migliaio di persone. Preludio di un’estate “caliente” che vedrà alternarsi personaggi della musica italiana quali Albano, Vinicio Capossela, Alice, Panariello, Sarah Jane Morris, Simona Molinari, Rocco Papaleo, Marlene Kuntz e tanti altri ancora. L’apertura del cartello estivo è stata affidata proprio ai Boomdabash che hanno letteralmente mandato in visibilio i fans in una serata meteorologicamente clemente. Il fan più soddisfatto, naturalmente, è stato il sindaco Toni Matarrelli che ha più volte ripetuto alla band, per metà mesagnese, “grazie per il regalo che avete fatto a Mesagne”. Il concerto ha avuto inizio alle ore 21, quando è stata presentata la tappa mesagnese di “Road to Battiti”, l’iniziativa musicale domenicale mesagnese che è stata, per il primo cittadino, “straordinaria, e non mi riferisco solo alle tantissime persone, di tutte le età, che si sono ritrovate in piazza Vittorio Emanuele II a cantare, trascorrendo ore di sano divertimento. La bellezza dell’appuntamento ha ragioni persino più profonde. Stanno nella generosità di chi ha contribuito, ciascuno a proprio modo, a offrire alla città un grande evento”.boomdabash_a_mesagne_1.JPG

I Boomdabash non si sono risparmiati ed hanno cantato, uno dopo l’altro, i successi che hanno caratterizzato le hit parade nazionali. Da Mohicani a Tropicana, da Karaoke a un Milione, da Mambo salentino a Fantastica, a tanti altri brani. “Grazie ai Boomdabash, quattro ragazzi eccezionali che hanno letteralmente donato l’appuntamento a una comunità e a un territorio che, ancora una volta, attraverso la propria musica, hanno dimostrato con i fatti di amare Mesagne. E domenica sera la città era un incanto”. Il concerto sarà trasmesso nella puntata di “Battiti Live” che sarà tramessa a luglio su Italia 1. La macchina organizzativa predisposta dal Comune di Mesagne ha puntualmente funzionato alla perfezione. Al termine il sindaco Matarrelli ha tenuto a ringraziare “la produzione del programma, il gruppo Norba, i tecnici che sin dalle prime ore del mattino erano al lavoro per allestire spazi e scene. Grazie a chi ha curato ogni dettaglio del piano di sicurezza di un’organizzazione complessa, alle forze dell’ordine e al comando della polizia locale, ai dipendenti comunali, impegnati da giorni nella definizione di un programma molto articolato; agli operatori ecologici, per la cura con cui hanno ripulito prima e dopo il concerto”.boomdabash_a_mesagne_2.JPG

Naturalmente al termine anche la band salentina ha voluto ringraziare i partecipanti “educati e numerosi”. Infine, il primo cittadino ha ringraziato tutti i mesagnesi “per l’esempio di collaborazione e rispetto delle regole che hanno dimostrato. Grazie a tutti i commercianti, per la pazienza che hanno avuto sopportando anche piccoli ma necessari disagi. Mesagne brilla, sotto gli occhi di tutti. E il merito è di tutti noi. Continuiamo così, anche perché questa meravigliosa nuova stagione è appena cominciata”.boomdabash_a_mesagne_3.JPG

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Tre match ciascuno non accontentano e non scontentano nessuno. Pareggio esterno in rimonta per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 21 maggio), nella seconda giornata del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, hanno siglato il 3 a 3 contro i padroni di casa del JC Next Gen di Marina di Massa.

Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) e un solo punto incassato dai biancazzurri che, dopo la vittoria nell’esordio di campionato, salgono a quota quattro attualmente in classifica.

Nei singolari: Matteo De Vincentis (Brindisi, classifica 2.3) è stato sconfitto da Mick Veldheer (Marina di Massa, classifica 2.3) 6-4/6-4; Andrea Massari (Brindisi, classifica 2.6) ha battuto Lorenzo Galeno (Marina di Massa, classifica 2.8) 6-1/6-0; Marek Jaloviec (Brindisi, classifica 2.3) ha battuto Davide Galoppini (Marina di Massa, classifica 2.2) 4-6/6-1/7-5; Jacopo Tarlo (Brindisi, classifica 2.7) è stato sconfitto da Raffaele Landucci (Marina di Massa, classifica 3.1) 6-4/6-0.

Nei doppi: Tarlo/Massari (Brindisi, classifica 2.7 e 2.6) sono stati sconfitti da Galoppini/Veldheer (Marina di Massa, classifica 2.2 e 2.3) 6-2/6-0; Jaloviec/De Vincentis (Brindisi, entrambi classifica 2.3) hanno battuto Landucci/Orrico (Marina di Massa, entrambi classifica 3.1) 6-0/6-0.

«Portiamo a casa un pareggio che, rispetto quello che è stato l’andamento della gara, non ci dispiace – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del CT Brindisi -. Perdevamo 2 a 1 al termine dei tre singolari ed eravamo sotto di un set nel quarto match, quando Jaloviec è stato bravissimo a capovolgere il risultato conquistando il punto del 2 a 2. Nei doppi è stato giusto l’1 a 1 che ha segnato il pareggio finale. Siamo stati bravi a riagganciare gli avversari in un momento delicato della gara».

Domenica prossima (28 maggio) seconda trasferta stagionale per i biancazzurri che affronteranno i padroni di casa del San Mauro Country Club.

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Il direttore dell’Archivio di Stato di Brindisi, Diego Sicorello, e tutto il personale, in occasione del 77° anniversario della Repubblica italiana, sono lieti di segnalare l’organizzazione della mostra documentale dal titolo “Verso la Repubblica – 2 giugno 1946”. La mostra sarà inaugurata dal Prefetto di Brindisi Michela La Iacona, mercoledì 24 maggio alle ore 11:00 e sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni feriali, dal 24 maggio al 2 giugno, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la sede dell’Archivio di Stato di Brindisi di Piazza Santa Teresa, n. 4. Parteciperanno all’iniziativa anche i vertici delle Forze armate e delle Forze dell’ordine, oltre agli alunni dell’Istituto scolastico “Bozzano – Centro” di Brindisi.

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La politica (non) assunzionale dell’ASLBR e le criticità dei PPSS brindisini. Osservazioni sulla deliberazione 1109/23. Sia avviata una procedura concorsuale ai sensi del Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34, articolo 12 (Misure per il personale dei servizi di emergenza-urgenza), comma 1 in base al quale i requisiti di legge per l’accesso alla dirigenza medica dei MECAU sono stati estesi al personale medico, che alla data di pubblicazione del presente decreto, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico del SSN a tempo pieno, anche non continuative, presso i predetti servizi [...] ancorché' non in possesso di alcun diploma di specializzazione.

Con queste testuali parole, la scrivente OS aveva concluso la su ultima del 18.04.2023 entrando nel merito ancora una volta delle criticità organizzative dei PPSS brindisini.

Eppure, con la deliberazione 1109 del 04.05.2023 codesta amministrazione, escludendo alcuni medici in possesso dei requisiti ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34, non solo chiude la porta in faccia delle buone relazioni sindacali, ma, soprattutto, che è peggio, in faccia alla domanda di salute del territorio brindisino nonché in faccia ad una vasta platea di medici che da anni lottano per essere integrati, come è giusto che sia, nel SSN quali dipendenti.

Se da un lato, dunque, con questa deliberazione viene, di fatto, smentita la nota favola dei medici che non si trovano visto che, anzi, vengono esclusi alcuni medici poiché non in possesso dei requisiti previsti dal bando pur essendo in possesso di quelli previsti dalla legge alla quale il bando avrebbe dovuto essere adeguato, dall’altro vengono smentite le posizioni dei decisori politici in indirizzo, più o meno ufficiali, recentemente consegnate indirettamente da sindaci e candidati sindaci alla cittadinanza ed alle parti sociali nonché dal Commissario straordinario ASLBR nell’unico incontro con la delegazione trattante tenutosi (dopo vari rinvii) il 02.05.23, secondo cui non vi sarebbe una precisa volontà politica formalizzata di sopprimere per asfissia il diritto alla vita ed alla salute nel territorio brindisino attraverso una razionale ospedalectomia sistematica dell’ASLBR.

La citata deliberazione, di fatto, è l’esempio ultimo e paradigmatico della tipica e masochistica inazione di codesta amministrazione, causa sia di un reclutamento di medici molto inferiore rispetto al fabbisogno sia di gravi carenze di organico, che fanno sempre comodo ai bilanci, sistematicamente imputate all’inefficacia delle diverse procedure di reclutamento di personale dirigente già espletate, ma poi artatamente, si direbbe, utilizzata per sopprimere unità operative e servizi per mancanza di medici.

Quale efficacia può avere una procedura concorsuale che viene trascinata ad libitum rispetto a quella di un’altra ASL pugliese? Quale efficacia dimostra il bando di concorso per 25 medici per il quale sono stati ammessi solo una medica specializzata e 11 medici specializzandi (alcuni dei quali, peraltro, già in servizio nell’ASLBR)? Quale efficacia dovrebbe avere la citata procedura concorsuale dell’ASLBR a fronte di altre procedure di altre ASL pugliesi che hanno tempestivamente riaperto i termini allargando i requisiti di partecipazione banditi a quelli ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34?

A chi scrive risulta evidente che la condotta amministrativa è antitetica al dire secondo cui, a danno della comunità di lavoratori e cittadini brindisini, non vi sarebbe una progressiva quanto inesorabile riduzione degli investimenti nelle dotazioni organiche, strutturali e tecnologiche dell’ASBR: hai voglia a dire che tecnicamente non sarebbe possibile cannibalizzare l’ASLBR a favore delle ASL viciniore! Di fatto, lavoratori ed utenti (quelli che possono permetterselo) già vanno via dalla sanità brindisina. Gli uni perché, certo, non ambiscono ad un posto di lavoro dove vengono inibiti la gratificazione personale ed il senso di appartenenza e, contemporaneamente, viene aumentato il rischio clinico e i rischi professionali tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, allo straining, burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale, due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina! Gli altri perché non trovano risposte alle loro domande di salute tra liste d’attesa e sovraffollamento dei PPSS per non parlare di qualità e adeguatezza delle cure!

Perlopiù effetti di quello che la politica non fa ma che dovrebbe fare, soprattutto per il territorio brindisino la cui l’ASL, caso più unico che raro, oltre che avere Direttori UOC e Direttori di Dipartimento a scavalco e ad interim, ha anche un Commissario a scavalco. Un Commissario straordinario che di straordinario non ha nulla (per sua stessa ammissione in delegazione trattante) poiché deve limitarsi all’amministrazione ordinaria e con ciò si è ritagliato uno spazio davvero limitato e modesto: sembra più un’assenza che una presenza alla guida di una delle più importanti aziende della provincia brindisina.

Brindisi 21.05.2023

     

Chiara Cleopazzo

   

C. Luca Ghezzani

Segretaria Area Sanità

FPCGIL Brindisi

   

Coordinatore Dirigenza Sanitaria SSN

FPCGIL Brindisi

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“A 45 anni dalla legge 180 la Salute Mentale di Comunità è al collasso”. Ad asserirlo sono i soci del centro sperimentale pubblico "Marco Cavallo" di Latiano che per lunedì hanno organizzato un sit-in davanti alla presidenza della Regione Puglia per protestare contro i tagli del settore e chiedere l’impegno del presidente Michele Emiliano nel dare una svolta alle politiche della salute mentale regionali finalmente a favore di percorsi in cui i cittadini possano essere protagonisti, insieme agli operatori ed ai decisori politici, nella cogestione dei servizi. “Nello specifico – hanno spiegato i soci-lavoratori -, chiediamo di intervenire tempestivamente affinché l’innovativa esperienza del centro “Marco Cavallo”, fiore all’occhiello della nostra Regione, non venga dispersa, ma consolidata e rilanciata”. Molti cittadini, familiari, persone con esperienza diretta di sofferenza psichica, volontari ed operatori, hanno voluto realizzare una "sperimentazione" di co-gestione di un Centro diurno tra operatori del pubblico e cittadini attraverso l’associazione "180amici Puglia" e l’impegno dei suoi soci esperti per esperienza. Tale pratica ha ottenuto negli anni risultati "terapeutici" straordinari in termini emancipativi per chiunque vi fosse coinvolto, operatori compresi, con aumento della consapevolezza e con l’opportunità di riconoscersi come soggetti di diritto, ed i risultati positivi sono stati riconosciuti all’unanimità, a livello regionale e nazionale, anche attraverso una prima fase di ricerca del Cnr di Roma pubblicata su una importante rivista anglosassone.

La caratteristica innovativa fondante dell’esperienza collettiva e sperimentale del “Marco Cavallo” del Sud consiste nella co-progettazione e nella co-gestione di un servizio con un organico “misto” composto da esperti per esperienza ed esperti per professione, caratteristica che tra l’altro si pone all’interno di orientamenti nazionali sempre più cogenti che ormai da oltre un decennio riconoscono le persone con esperienza di sofferenza psichica come “esperte per esperienza”, individuando nel valore esperienziale un valore aggiunto utile e prezioso nei percorsi di “Salute mentale di comunità”. “Da anni l’esperienza brindisina, nonostante tutti a parole la riconoscano come valida e positiva, versa in un grave stato di precarietà, con continue brevi proroghe “straccione” e lo spettro incombente di una possibile “chiusura”. Ed allora bisogna passare dalle belle parole ai fatti”, hanno dichiarato i soci del sodalizio. Su questa esperienza si era espresso anche l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha testimoniato come il “Marco Cavallo” di Latiano: “è un’esperienza bellissima, un cammino di guarigione e di libertà, che non merita di finire nel mattatoio della burocrazia o dell’indolenza politica”. Infine, Vendola spera “che la Regione possa accogliere questo appello. Lo spero perché tocca alla politica prendere il piccone e rompere il muro che impedisce di fare ciò che è giusto fare, ciò che è necessario, soprattutto per chi vive in una condizione di fragilità”.

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L’80% dei consumatori va a caccia di cibo contadino in Puglia sotto la spinta di una nuova sensibilità verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che si portano in tavola. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della prima mostra mercato “internazionale” promossa dalla “World Farmers Market Coalition” con Campagna Amica a Palazzo Rospigliosi a Roma per la giornata mondiale della biodiversità proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 700 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

Ma le vendite dirette con gli acquisti a km zero tagliano anche del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali secondo l’Ispra e garantiscono un contributo importante alla lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici che provocano danni e vittime in tutto il mondo. È stato calcolato infatti che – sottolinea la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto aereo.coldiretti_Giornata_biodiversità_In_Puglia_consumatori_a_caccia_di_cibo_contadino_1.jpg

Ma la rete dei farmers markets svolge anche un’importante funzione sociale spingendo la riscoperta della vita di comunità, sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori.

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini stanno offendo un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, conclude Coldiretti nel sottolineare che “siamo di fronte a una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.

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