Redazione

LE MALATTIE PROFESSIONALI? AUMENTANO I LAVORATORI COLPITI MA ANCORA POCHI SONO I CITTADINI INFORMATI SUI PROPRI DIRITTI E LE DENUNCIANO ALL’INAIL.

Epaca Brindisi: “E’ importante denunciare le malattie derivanti dal lavoro per far valere i propri diritti”. Continua l’indagine e l’impegno di Epaca Brindisi al fine di dare una corretta informazione e consulenza a tutti i lavoratori e ai cittadini in genere anche sul tema delle Malattie Professionali.

“Le visite mediche gratuite che in questi mesi si stanno svolgendo presso i nostri Uffici grazie ai nostri consulenti medici rendono evidente che le Malattie Professionali diventano sempre piu’ una emergenza con danni anche gravi nei confronti dei lavoratori e spesso non sono risarcite dall’Inal in quanto non denunciate”.

“Per questo motivo – continua il Responsabile Provinciale, dott. Carluccio Angelo – invitiamo tutti i lavoratori a rivolgersi presso i nostri uffici per compilare un questionario ed essere, eventualmente, sottoposti a visita con il nostro medico”.

“E’ sufficienti contattarci nei numeri di telefono delle nostri sedi e in quelli che trovate sulla nostra pagina facebook undefined per chiedere un appuntamento” ci dice l’operatrice dott.ssa Cristina Conte.

“La conoscenza dei propri diritti è fondamentale – dicono gli operatori Antonietta Manelli e dott.ssa Carla Maggi – ed è per questo che insistiamo nel chiedere ai lavoratori di denunciare le tecnopatie al fine di vedersi corrispondere un giusto risarcimento da parte dell’Inail per le malattie di origine professionale delle quali è affetto”.

Epaca Brindisi è sempre con te.

Ogni giorno

Quando hai un dubbio o una necessità noi ci saremo sempre. Tu devi solo scegliere come contattarci

Ufficio Provinciale di Brindisi, vico Appia, 22:

dott.ssa Cristina Conte

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3337281426

Ufficio Zona di Mesagne, p.zzale San Michele Arcagelo, 7:

Sig.ra Tonia Manelli

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3316653620

Ufficio Zona di Fasano, via Ruggiero Bonghi, 108:

dott.ssa Carla Maggi

mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 388 469 5163

Responsabile Provinciale Epaca: dott. Angelo Carluccio

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. cell. 3386100945

Consulenti Medici: dott. Giovanni Campana, dott. Giuseppe Mitrotta

Consulente Legale: avv. Simonetta Galizia

Sezioni e Recapiti Comunali Epaca - Coldiretti dove puoi fissare un appuntamento con i nostri Operatori

-Recapito di San Vito dei Normanni Via Donato Carbotti 15, tel 0831609062

-Recapito di Ceglie Messapica Via Giovanni XXIII, 5 tel 0831379517

-Recapito di Ostuni corso Vittorio Emanuele, 240, tel 0831339582

-Recapito di Latiano Piazza Capitano D’Ippolito, 1 tel 0831721054

-Recapito di San Pietro Vernotico Via Carrozzo, 5 tel 083101981302

-Recapito di San Pancrazio Salentino Via San Pasquale, 7 tel 0831666541

-Recapito di Francavilla Fontana Via Regina Elena, 40/42 tel 0831853205

Recapiti convenzioni Epaca:

-Recapito di Erchie via Santa Lucia, 1 Studio dott.ssa Chiara Saracino (commercialista)

-Recapito Brindisi Casartigiani

- Recapito Brindisi Tabernacle

- Recapito Brindisi Comunità Sant'Egidio

- Recapito NURSIND

- Recapito CIMO

- Recapito CONAPO

- Recapito SIULP

- Recapito Caritas Arcidiocesi Brindisi-Ostuni

- Convenzione "Non so cosa fare".

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Ieri, 13 Aprile si è insediato il nuovo Coordinatore della storica Camera del Lavoro di Mesagne, Giorgio Bellacosa, che subentra a Cosimo Zizza, un Lavoratore che ha fatto il Sindacato a cui va riconosciuto il grande lavoro svolto, un degnissimo Rappresentante della C.G.I.L. apprezzato da tutti.

Giorgio Bellacosa, anch’Egli un Lavoratore che ha fatto e fa il Sindacato, con una notevole esperienza, ha il non facile compito di traguardare, in questo difficile contesto storico, la Camera del Lavoro di Mesagne verso una maggiore centralità nel territorio. Un obiettivo ribadito dal XIX Congresso per tutte le Camere del Lavoro nel nostro Paese.

Giorgio Bellacosa è la C.G.I.L. nel territorio di Mesagne e la C.G.I.L. è Giorgio Bellacosa, a cui vanno i migliori auguri per il prestigioso incarico assunto e per l’importante lavoro che ha davanti.

Cordialità.

                                                       Il Segretario Generale

                                                        Antonio Macchia

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Fasano. I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 18 aprile 2023 nella zona industriale di Fasano.

La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14:00 con ripristino alle ore 20:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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BURNOUT: SPORTELLO DI ASCOLTO FPCGIL BRINDISI A FAVORE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLE PROFESSIONI DI AIUTO SOCIO-SANITARIO ASSISTENZIALE. 

 “PER CHI CURA E PER CHI SI PRENDE CURA DELLE PERSONE”.
 
Il burnout è una sindrome di disagio psicofisico (può essere considerato come un tipo di stress lavorativo) che colpisce le professioni coinvolte quotidianamente in attività che comportano continue relazioni con persone che vivono una situazione di disagio e sofferenza: le cosiddette professioni di aiuto.
 
Ogni attività lavorativa presenta quale elemento connaturale una componente di stress e tuttavia nel primo tipo esistono professioni che sono in sé stressanti, anche per le responsabilità che implicano coinvolgimento emotivo con la sofferenza nelle professioni di aiuto.
 
Nel secondo tipo rientrano quei casi di stress ingenerato dall’organizzazione del lavoro quali, ad esempio, orari e turni inadeguati, mansioni complicate o troppo pericolose, aspettative di rendimento troppo elevate, mancanza di formazione appropriata sulle attività richieste, mancanza di personale rispetto ai carichi di lavoro, mancanze ergonomiche, strumentali o a livello di sicurezza del lavoro, ecc.
 
Lo sportello d’ascolto per il “burn-out” nelle professioni d’aiuto è stato pensato dalla FpCgilBrindisi  per chi cura e per chi si prende cura delle persone. L' aspetto umano e relazionale delle attività lavorative socio/sanitarie ed assistenziali implica una forte vicinanza emotiva con la sofferenza dell’Altro (es. il malessere dell’immigrato nei centri di accoglienza, il sentimento o vissuto del malato terminale, il disorientamento, lo stress della famiglia del disabile con handicap, le diverse modalità di “barriera” vissuta dalle persone disabili con handicap fisico o psichico ecc. nelle professioni d' aiuto). In queste situazioni la componente emotiva e relazionale non è soltanto una condizione privata del lavoratore che esprime la propria personalità nel lavoro, ma diviene un vero e proprio “strumento di lavoro”.
Ci siamo resi/e conto, pertanto, che i lavoratori nelle professioni d’aiuto sono fortemente a rischio “burn-out" e vogliamo sostenerli, supportarli e tutelarli.
 
 Lo sportello di ascolto promosso dalla FPCGIL BRINDISI è organizzato da un gruppo di professionisti volontari ed è orientato in primis ai lavoratori degli Enti Pubblici e delle cooperative sociali iscritti al sindacato ma aperto a tutti coloro che lo ritenessero un’opportunità. Esso riguarda la costruzione di un luogo di supporto dove il lavoratore si può riappropriare del proprio vissuto personale e può rispondere alle esigenze emotive nell' attività lavorativa particolare ed in modo adeguato, trasformando le caratteristiche del disagio, in un processo di sviluppo professionale soddisfacente e circoscritto alla dinamica insita nell’organizzazione di lavoro. Dal momento che le dinamiche del “burn-out” non possono slegarsi dal contesto lavorativo, lo sportello burn-out viene affiancato da un’assistenza anche di natura sindacale, con la possibilità di partecipazione a gruppi di auto-mutuo-aiuto dei professionisti del sociale e della sanità caratterizzati da una formazione sindacale. All' equipe di supporto parteciperanno psicologi/psicoterapeuti, assistenti sociali della FpCgil Brindisi che hanno dato volontaria disponibilita' e l' ufficio legale della FpCgilBrindisi.
 
Per prenotare un incontro si può inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..,  oppure, raggiungere la nostra sede sita in via P. Togliatti n. 44 Brindisi.
 
Ne danno notizia e pubblicità la Segretaria Provinciale, FpCgilBrindisi, Chiara Cleopazzo e la Coordinatrice del Sociale, FpCgilBrindisi, Giovanna Denuzzo certe che sara' questo un utile sportello di supporto a chi cura e a chi si prende cura della persone anche a Brindisi.
 
 
Brindisi,14 Aprile 2023
 
                  La Segretaria Provinciale
                                                                           FpCgilBrindisi
                                                                                Chiara                                                                                      Cleopazzo 
 
 
Coordinatrice del Sociale
                                                                            FpCgilBrindisi
                                                                                   Giovanna                                                                                      Denuzzo

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Galà Dinner con Ais Brindisi e Rivera: l’eleganza dei vini dell’areale Castel del Monte vanno in scena a Masseria Montalbano.

Il 15 aprile 2023 va in scena un’occasione esclusiva che unisce la buona cucina di Masseria Montalbano, la tradizione della storica azienda Rivera e la maestria dell’Ais Brindisi. Durante la serata, in cui gli invitati andranno alla scoperta della tradizione viticola della famiglia de Corato, non mancheranno sorprese da bere.

Sarà una serata per valorizzare le eccellenze del territorio, unendo la professionalità dei sommelier dell’Ais Brindisi, il lavoro di ricerca nelle pluripremiate produzioni delle cantine Rivera, e l’ospitalità di Masseria Montalbano, quella che si terrà sabato 15 aprile 2023. Una cena di galà all’interno delle eleganti sale di Masseria Montalbano (Ostuni) che metterà in risalto il carattere intenso ed elegante dei grandi vini Rivera in abbinamento alla ricercatezza e raffinatezza dei piatti curati dallo chef Giovanni Curri di Masseria Montalbano.

Saranno presenti alla serata il presidente dell’Ais Puglia Giacomo D’Ambruoso, il delegato dell’Ais Brindisi Rocco Caliandro, il consigliere Ais Puglia Antonio Giovane ed il titolare dell’azienda Rivera Sebastiano de Corato con tutta la famiglia. A guidare la degustazione dei vini -ponendo il giusto accento sul Nero di Troia- Giuseppe Baldassarre, consigliere nazionale Ais.

Rocco Caliandro, delegato Ais Brindisi racconta così l’unione tra Ais e cantina Rivera “C’è la storia identitaria di un territorio e poi c’è un lavoro di ricerca costante, quotidiano. Professionalità ed esperienza per esaltare nel tempo quello che è un vitigno, il Nero di Troia, che in Puglia conosce la massima espressione anche grazie a chi come la famiglia de Corato porta avanti da tempo un progetto di viticoltura ed enologia capace di coniugare tradizione e innovazione. Ed è per tutto questo che per la nostra delegazione è davvero un grande orgoglio poter ospitare le cantine Rivera per una serata che promette di essere un focus interessante, per i nostri sommelier e tutti gli ospiti, su quest’area della Puglia, Castel del Monte, riconosciuta ormai come una zona di eccellenza nella produzione vitivinicola, ben oltre i confini regionali”.

La famiglia de Corato, stavolta al completo con il patriarca Carlo e la moglie Marilla, i figli Sebastiano e Marco accompagnati dalle mogli Azzurra ed Antonella, avranno l’onore di presentare in esclusiva, tra i numerosi gioielli di famiglia, il nuovo vino da Nero di Troia chiamato Fabri. A presentarlo sarà Sebastiano “L’ultimo vino della Rivera è un rosato da Nero di Troia in purezza, affinato per qualche mese in anfora e in botti di gres porcellanato che vuole essere un omaggio a nostro fratello Fabrizio scomparso prematuramente poco più di un anno fa”. Fabri è frutto della vendemmia 2022 e ne sono state prodotte solo 4000 bottiglie.

Di seguito la proposta food e wine della serata:

Drink di benvenuto serviti con Rivera 1950 Metodo Classico Bombino Bianco Brut e Rivera 1950 Metodo Classico Bombino Nero Brut Rosè

Entrèe dello chef abbinato a Lama dei Corvi Castel del Monte Chardonnay DOC 2021

Spirali con ragù contadino, carciofi e crispy di parmigiano serviti con Fabri Murgia Nero di Troia rosaot IGT 2022

Filetto di vitello con crumble al Nero di Troia, morbido di borragine e patata fondente allo zafferano con Puer Apuliae Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG 2016

Selezione di formaggi e mini verticale de Il Falcone Castel del Monte Rosso Riserva DOCG 2017 e Il Falcone Castel del Monte Riserva DOC 1997


Mousse ai due cioccolati con crumble di nocciole, gelato alla mandorla e cannolo con ricotta
alla vaniglia e cannella, abbinamento con Piani di Tufara Moscato di Trani DOC 2019.

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A Brindisi la performance Salva la tua Balena! di Paola Romoli Venturi. 

 OutGallery, in collaborazione con il Marina di Brindisi, porta in città una performance/laboratorio partecipato dell’artista romana Paola Romoli Venturi.
 Un appuntamento con l'arte teso a sensibilizzare i fanciulli -e non solo- sul tema del consumo della plastica e delle sue ripercussioni su flora e fauna marina.
Nel mese in cui si celebra la Giornata del Mare -che ricorre l’11 aprile- le due curatrici Ilaria Caravaglio e Valeria Gatti scelgono, ancora una volta, di utilizzare l’arte quale veicolo per la sensibilizzazione su un tema caro a tutti, ma ancor più a chi nasce e cresce sul mare, come i Brindisini. 
Un progetto già in cantiere da tempo, che oggi trova concretezza grazie al supporto del Marina di Brindisi che ha deciso di sostenerlo ed inserirlo nel ricco calendario di eventi ed attività legate al mare che si svolgerà a partire da questo mese e per tutta l’estate. 
L'artista Paola Romoli Venturi, già nota a pubblico e critica per le sue azioni artistiche e performative sempre volte a sensibilizzare il pubblico su tematiche urgenti, quale quella ambientale, porterà dunque al Porticciolo Turistico il suo laboratorio/performance dal titolo SALVA LA TUA BALENA! 
 
30 i bambini, tra i 6 e i 10 anni, che potranno prendere parte attivamente al laboratorio collettivo che si terrà in due fasi, sabato 15 aprile alle 16.30 e domenica 23 aprile alle 10.00, presso il Marina di Brindisi (Porticciolo Turistico). Attualmente è attiva una open call per la partecipazione al laboratorio, che avviene previa registrazione gratuita, i cui dettagli sono descritti sulle pagine social Out_gallery ed Impresa Mamma, partner dell’evento.
 
L’appuntamento di domenica 23 sarà inoltre impreziosito dalla presenza di una rappresentanza della Capitaneria di Porto di Brindisi, che introdurrà l’attività con un intervento sul tema della tutela degli ecosistemi marini, oltre ad inserire l’evento nel calendario della Settimana Blu 2023, relativo alla Giornata del mare e della cultura marinara.
 
La performance SALVA LA TUA BALENA! ha già fatto tappa in altre città italiane e da Brindisi, in quanto città abbracciata dal mare, ci si aspetta una risposta attiva da parte dei cittadini, sia bambini che adulti. Lo stomaco/isola che sarà realizzato dall’artista e dai fanciulli partecipanti, resterà in esposizione permanente, quale monito, presso il Marina di Brindisi. 
 

DECRETO FLUSSI: COLDIRETTI PUGLIA, NEI CAMPI PUGLIESI SERVONO 10MILA LAVORATORI. 

Nelle campagne con l’arrivo della primavera c’è bisogno di 10mila per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito l’agricoltura lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti regionali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento alle 252mila istanze trasmesse dai datori di lavoro per l'ingresso di lavoratori stranieri rispetto alle 82705 quote perviste in Italia.

Si tratta di un differenziale da colmare con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge – sottolinea la Coldiretti Puglia – quando in Puglia è ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro. Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese.

Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà. Ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo. Potranno accedervi – spiega Coldiretti – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno. Al lavoratore – spiega Coldiretti - saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un  impegno quotidiano senza sosta che è sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso circa 200mila indigenti.

I lavoratori stranieri occupati in agricoltura – continua la Coldiretti – sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di un po’ tutte le nazionalità. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. Ma cresce anche la presenza di stranieri – conclude la Coldiretti – alla guida delle imprese agricole con quasi 17mila titolari di nazionalità diversa da quella italiana.

I Carabinieri identificano tre autori di un tentato furto, di cui un minorenne. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco (BR), al termine degli accertamenti, hanno identificato i presunti autori di un tentato furto commesso nei giorni scorsi nell’abitato di Cellino San Marco. In particolare, quella sera i tre hanno tentato di commettere un furto all’interno di una abitazione indipendente, in quel momento disabitata, forzando la prima porta di ingresso ma non riuscendo a sfondare la seconda porta per il sopraggiungere di una pattuglia dei Carabinieri. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di individuare i presunti autori in tre ragazzi, di cui due ventenni e uno minorenne, che fuggirono prima che la pattuglia giungesse sul posto. 

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La multinazionale Facebook censura la campagna per la raccolta di firme a sostegno della conversione del disegno di legge per fermare i cibi sintetici in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale. E’ quanto denuncia la Coldiretti nel sottolineare che è stato rimosso dal social piu’ diffuso nel mondo il post con il manifesto informativo realizzato per far conoscere le ragioni della raccolta di firme.

Secondo il fast checking di Facebook – denuncia la Coldiretti - il manifesto disinformerebbe poiché definisce i cibi ottenuti in laboratorio come sintetici mentre si tratterebbe di “carne coltivata”. In realtà il rapporto  appena pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale evidenzia che il termine “cibi sintetici” è utilizzato in ambito accademico oltre che dai media anche se la definizione considerata più chiara dalle due autorità mondiali è quella di “cibo a base cellulare”, preferibile rispetto al termine “coltivato” utilizzato invece dalle industrie produttrici ma ritenuto fuorviante. Peraltro nel Rapporto pubblicato si ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.

C’è il rischio oggettivo di ingannare i cittadini poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio secondo la Coldiretti non è carne e non è coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani – riferisce la Coldiretti – per carne si intende “la parte muscolare del corpo dell'animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne mentre il significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuna renderli capaci di far frutto”. Niente di tutto questo si realizza in laboratorio o nel bioreattore utilizzato.  

La presunzione di voler modificare addirittura il vocabolario – continua la Coldiretti - è una misura degli interessi che si nascondono dietro un business di pochi sul quale hanno investito tra gli altri Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems).

Un contributo alla chiarezza viene dal documento Fao/Oms “Aspetti della sicurezza alimentare del cibo a base cellulare” che individua ben 53 rischi potenziali, dalle allergie al tumore, che è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge sulla produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento.

Un percorso istituzionale trasparente a seguito della raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia.

Imparare da uno sciame!

La giornata dedicata all’inarniamento delle api segna una nuova tappa nel Progetto L.In.F.A. che coinvolge minori autori di reato in un percorso di inserimento nel mondo del lavoro
 
Il Progetto L.In.F.A., che vede all’opera un gruppo di minori autori di reato ed è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e vincitore del bando “Cambio Rotta, continua a fare progressi e celebra oggi un grande traguardo. Come previsto dal cronoprogramma, sono arrivate le prime 20 famiglie di api presso il Centro Ippico Acqua2O di Mesagne e la Cooperativa Phoenix di Lecce, segnando l'inizio di una nuova fase per il progetto L.In.F.A. (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato).
 
Oggi è il grande giorno dunque: la messa a dimora delle famiglie di api nelle arnie prodotte durante il laboratorio direttamente dai giovani coinvolti nel progetto e realizzate grazie alle competenze acquisite nel corso di falegnameria tenuto dalla Cooperativa Sociale Phoenix. Questo rappresenta un ulteriore passo avanti nella realizzazione del progetto, che mira a offrire ai minori autori di reato opportunità di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro attraverso l'avvio di un'impresa apiaria sociale. 
 
Le arnie e i telai per i mielari costruiti dai giovani partecipanti al progetto non solo saranno utilizzati per l'impresa apiaria, ma potranno anche essere venduti a imprese esterne, che hanno già mostrato interesse e iniziato a fare ordini informali. I giovani coinvolti nel progetto si stanno impegnando con entusiasmo e dedizione, acquisendo competenze che potranno facilmente spendere nel mondo del lavoro. Entusiasmo condiviso dagli esperti coinvolti e dal gruppo di educatori che accompagna i ragazzi in questo processo di rinascita e cambiamento.  
“Il nostro ruolo è quello di accompagnare, sostenere e motivare i ragazzi nel loro percorso - racconta Marcello Ostuni, dell’Asd Acqua2o capofila del progetto - supportarli e aiutarli a fare bene e riuscire nel loro percorso dal punto di vista personale e di conseguenza anche professionale.”
Nel frattempo, i partecipanti al progetto continuano infatti a seguire corsi professionalizzanti di grooming e mascalcia per approfondire il rapporto uomo-cavallo e prendersi cura degli animali, oltre a frequentare lezioni sulle specifiche tecniche dell'apicoltura per imparare a gestire le api, le arnie e produrre miele e suoi derivati.
“L'entusiasmo è palpabile tra tutti coloro che sono parte del progetto L.In.F.A. - continua Ostuni -  dagli operatori ai professionisti e, soprattutto, nei giovani allievi, che stanno avendo l'opportunità di acquisire competenze preziose. E tutti noi non vediamo l’ora di degustare un cucchiaino di miele prodotto dalle loro mani!”
 
Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sugli sviluppi del Progetto L.In.F.A. e scoprire come questi giovani stanno trasformando le loro vite e contribuendo al benessere della comunità.