Redazione

A Mesagne dove interi rioni hanno l’acqua centellinata e altre zone ne sono completamente prive. Così, i cittadini hanno iniziato a protestare, a chiamare e richiamare il numero verde di Acquedotto pugliese per segnalare il gap senza riuscire a risolvere il problema. Tuttavia, sembra che alla base della ristrettezza di acqua, o della totale chiusura, ci sarebbe il cattivo funzionamento di un impianto di sollevamento che potrebbe essere insufficiente a coprire le zone della città. L’impianto in questione non sarebbe stato aggiornato al reale fabbisogno della popolazione. A subire i maggiori disagi sono quelle famiglie, molte con bimbi piccoli, le cui abitazioni sono prive di deposito di acqua e di un’autoclave. In via Fiume, ad esempio, Giacomo ha segnalato la carenza di acqua, nella stessa situazione si trova la signora Anna, sempre in zona Materdomini, che ha spiegato che la pressione dell’acqua nella loro zona è insufficiente per i fabbisogni familiari. “E’ un grosso problema – ha spiegato la signora - non possiamo fare una doccia e quando si fa la lavatrice cisi deve aiutare a immettere l'acqua dentro al cestello”.  

Sul disagio lamentato dai cittadini si è attivato l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, che ha spiegato: “La chiusura totale dell’acqua nella giornata di ieri è dovuta a una rottura della condotta idrica su cui l’Aqp è intervenuta per risolvere il disagio per la popolazione”. Tuttavia, al di là dell’intervento per tamponare la falla sulla condotta, resta il disagio dei residenti di questi rioni che da anni convivono con un flusso di acqua bassissimo. “Nella nostra zona – ha spiegato Cosimo - non c'è mai stato un flusso di acqua regolare, scorre a filo da anni con una pressione lentissima. Per noi è davvero un grosso disagio. Più volte ho segnalato questo disagio alle autorità competenti senza ottenere né risposta né, ovviamente, la soluzione al problema”. In ogni modo questo disagio sembra alquanto strano ai cittadini che da alcuni anni convivono con i disagi dovuti al rifacimento della rete idrico-fognaria, anni in cui si stanno investendo diversi milioni di euro per ristrutturare una rete colabrodo e ancora vi sono zone dove il flusso dell’acqua non è sufficiente a garantire i normali servizi domestici”.

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I servizi di controllo del territorio del fine settimana appena trascorso hanno visto le Volanti dell’UPGSP della Questura di Brindisi impegnate in un intervento di soccorso ad un anziano ultra novantenne che aveva perso momentaneamente il senso dell’orientamento.

L’uomo era stato notato da un cittadino mentre si aggirava per le strade del Rione Commenda di Brindisi. Lo stesso cittadino , avendo intuito il momento di difficoltà dell’anziano, aveva chiamato immediatamente la linea di emergenza permettendo a una pattuglia della Polizia di Stato di portarsi sul posto nel giro di pochissimi minuti. Dopo averlo tranquillizzato, i poliziotti riuscivano ad acquisire una serie di dati e di informazioni dal simpatico vecchietto riuscendo a rintracciare  la figlia alla quale era stato formalmente affidato.

Una storia a lieto fine che ancora una volta mette in luce l’importanza della collaborazione tra cittadini e Polizia di Stato.

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Le associazioni diabetologiche pugliesi si uniscono per offrire un sostegno morale e concreto alle persone con diabete e alle loro famiglie, su tutto il territorio regionale.Le associazioni diabetologiche pugliesi si uniscono per offrire un sostegno morale e concreto alle persone con diabete e alle loro famiglie, su tutto il territorio regionale.Bari, 18/4/2023 – Lo scorso 01 Aprile 2023 le associazioni “Giovani con Diabete Bari – BAT – Taranto APS ETS”, “Giovani Diabetici Delfini Messapici APS-ETS”, ‘’AGDC Associazione Giovani Diabetici Capitanata”, ‘’Associazione Diabetici Cerignola-Maria S.S. di Ripalta-APS’’, ‘’Diabetici Insieme Puglia ODV” e ‘’In giro col Diabete APS-aderente ANIAD” si sono riunite sotto il nome di Feder Diabetici Puglia APS ponendo al centro le diverse forme della patologia: diabete di tipo 1 e tipo 2 nell’età evolutiva, e diabete di tipo 1 e diabete tipo 2 nei maggiorenni. Verrà costituito un comitato scientifico per definire le scelte strategiche della Federazione e validare i contenuti scientifici delle iniziative.I presidenti delle associazioni hanno deciso di assumere una forma federativa, per avere un'unica voce innanzi alle istituzioni locali e regionali e per entrare a far parte dell’organismo nazionale DIABETE ITALIA con i propri rappresentanti regionali.Eletta presidente è la nuotatrice diabetica Monica Priore, delegata dell’A.G.D. Delfini Messapici APS-ETS:“Ringrazio le associazioni per la fiducia accordatami. Si tratta di una grande responsabilità che cercherò di gestire con il massimo impegno. La situazione diabetologica pugliese è molto complessa e non sempre rispondente alle reali esigenze del malato. Da sportiva posso solo dire che insieme alle associazioni aderenti alla FEDER DIABETICI PUGLIA APS, daremo il massimo per raggiungere i traguardi che ci prefisseremo. Sicuramente l’entrata della Federazione in DIABETE ITALIA permetterà di portare le esigenze pugliesi anche ai tavoli decisionali nazionali.”Le altre cariche elette sono:- Vice Presidente Lucia Vitale, dell’A.G.D. Bari – BAT – Taranto APS ETS;- Segretario Marco Taurino, dell’associazione In giro col Diabete APS;- Tesoriere Pierluca D’Aquino, dell’associazione Diabetici Insieme Puglia ODV;- Consigliere Vincenzo Tampone dell’associazione Diabetici Cerignola-Maria S.S. di Ripalta-APS- Consigliere Gino Vescera dell’ AGDC CapitanataI diabetici che vorranno entrare a far parte della grande famiglia della FEDER DIABETICI PUGLIA APS, per dare un contributo fattivo alla causa, potranno iscriversi a una delle associazioni aderenti.Feder Diabetici Puglia APS Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. D’Annunzio, 2072021 Francavilla Fontana (BR)C.F. 91096440747Mentre le associazioni che si occupano di diabete sul territorio pugliese, potranno aderire alla federazione effettuando formale richiesta a mezzo email o PEC ai seguenti indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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È stato pubblicato sul sito istituzionale del comune di Mesagne, il bando 2023 per le sterilizzazioni di cani e gatti padronali.
Si tratta di 80 interventi rispettivamente 40 per cani e 40 per gatti.
Potete scaricare direttamente dal sito il bando ed il modello di domanda che dovrà essere interamente e idoneamente compilato, allegando inoltre i documenti richiesti.
Potranno farne richiesta tutti i cittadini residenti nel comune di Mesagne che vorranno sottoporre ad intervento di sterilizzazione il proprio cane o gatto regolarmente microchippato.
Sarà consentito ad ogni intestatario di cane o gatto, inoltrare fino a due istanze indipendentemente dal tipo di animale.
Le istanze dovranno perentoriamente, (pena esclusione), pervenire entro e non oltre le ORE 12:00 DEL 14 MAGGIO 2023
presso l’Ufficio protocollo del Comune di Mesagne o inviate a mezzo e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
*verranno prese in considerazione solo ed esclusivamente le domande complete di tutta la documentazione richiesta, modello ISEE compreso.

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Il Parco Urbano con annesso campetto polivalente situato nella frazione Pezze di Greco è stato aggiudicato, per la gestione e la realizzazione degli interventi di adeguamento degli impianti, alla sig.ra Angela Angelini titolare dell'OVER BAR che ha partecipato alla gara in qualità di operatore singolo ottenendo un punteggio complessivo di 93/100 derivato dalla somma dei punti assegnati all’Offerta Tecnica e alla Offerta Economica.

L'aggiudicazione, definitiva e approvata in data 05 aprile 2023, ha una durata di 6 anni più 6 anni durante i quali il concessionario, tra gli altri, realizzerà il progetto di manutenzione straordinaria per rendere agibile il punto ristoro in attuale stato di degrado e del campetto sportivo polivalente con annesse gradonate, i lavori di manutenzione delle aree esterne pavimentate e di quelle a verde, la revisione degli impianti elettrico ed idrico-fognario il tutto come da cronoprogramma presentato.


«Esprimo grande soddisfazione – dichiara il Vicesindaco e assessore al Patrimonio Luana Amati - per l’esito della procedura pubblica e per la sottoscrizione della convenzione per la gestione, conduzione e manutenzione del bene, avvenuta negli scorsi giorni, e che vedrà a breve questo luogo di vita, dopo l’espletamento  di ogni adempimento amministrativo e l’esecuzione dei lavori necessari per l’utilizzo dell’immobile, tornare a popolarsi  anche attraverso l'organizzazione di eventi e manifestazioni in collaborazione con altre associazioni. Sarà, infatti, garantita la massima utilizzabilità del Parco Urbano – continua l’assessore Luana Amati - affinché l’immobile possa divenire anche il fulcro delle attività sportive e ricreative della frazione, di tutto il territorio e non solo con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita degli utenti e restituire alla cittadinanza un luogo pulito e curato, dove le prime sentinelle dovranno proprio essere i fruitori di questo spazio»

Il Parco Urbano della più grande frazione fasanese consta di un'area di circa 6mila mq, di cui 5.400 a parco e struttura sportiva ed i rimanenti 600 mq destinati a parcheggio. L'impianto comprende tre zone collegate tra loro: la prima con campo polivalente di pallacanestro–pallavolo, recinzione, illuminazione artificiale, locali spogliatoio e servizi connessi; la seconda è dotata di spazio pavimentato per attività polivalenti all'aperto ed area destinata a prato con alberature, con annesso locale per servizio ristoro; la terza è un'area destinata a verde con spazi per attività ludiche per bambini.

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La Confesercenti Provinciale di Brindisi, con il patrocinio di Assoturismo e Fondazione Dieta Mediterranea, promuove e organizza la X edizione del Corso di formazione “avvicinamento al vino - Sommelier”. L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla proficua collaborazione di alcune tra le più rinomate ed importanti cantine vitivinicole del nostro territorio: • Cantina Paolo Leo; • Tenute Lu Spada; • Tenute Rubino; • Cantina Serio; • Cantine Tormaresca; • Cantina San Donaci. Questo momento formativo è rivolto a tutti gli operanti nel settore dei pubblici esercizi e mira a qualificare ed aggiornare le professionalità esistenti, nonché promuovere le migliori produzioni del territorio provinciale, valorizzandone le caratteristiche e le peculiarità, in un’ottica di sviluppo economico e turistico del territorio stesso. Il corso, gratuito per gli Associati Confesercenti, si svolgerà con l’ausilio dei docenti dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS). Gli argomenti trattati sono di assoluto prestigio e importanza: funzioni del Sommelier, Vite, vigna e vino, Produzione di olio extravergine di oliva e degustazione, Abbinamento cibo-vino e degustazione. L’avvio del corso è previsto per mercoledì 10 maggio 2023, alle ore 16.00, presso il Ristorante “Sushiro”, in Corso Roma, a Brindisi. Le lezioni si terranno nel pomeriggio di ogni mercoledì, dal 10 al 31 maggio 2023, presso le seguenti attività della citta di Brindisi: • Ristorante Sushiro; • Ristorante C’era una volta; • Trattoria Pantagruele; • Flabi Mediterranean. Per informazioni ed iscrizioni si potrà contattare direttamente l’Ufficio Formazione della Confesercenti al n. 0831/523190.

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FASANO – Un contenitore per generare nuove possibilità di crescita per i più giovani. Uno sportello di servizi che sia vetrina di occasioni e allo stesso tempo concretezza di azioni. Non (solo) un’etichetta, ma un vero e proprio sistema organizzato di opportunità strutturato in diverse aree. È «Generazione - F», il concept del Comune di Fasano per organizzare, con più forza comunicativa e impulso concreto, tutte le attività proposte e realizzate dell’assessorato alle Politiche Giovanili.

Si parte da Sportello360°, il servizio Informa-Giovani del Comune di Fasano e dal Servizio Civile Universale, per continuare con il progetto «La strada giusta» che premia con city-bike gli studenti universitari più meritevoli del territorio e cono il Fermenti Festival - Musica a Km0 tutto dedicato alla valorizzazione dei talenti musicali del territorio. E poi ci sono i due finanziamenti regionali ottenuti dall’amministrazione Comunale: Galattica - Rete Giovani Puglia, 50mila euro per lo sviluppo di laboratori e sportelli totalmente gratuiti per i giovani della città, e Punti Cardinali - Orientamento per la formazione e il lavoro, 91mila euro per finanziare corsi di formazione e giornate di orientamento al lavoro.

«Prima del 2016 le Politiche Giovanili erano totalmente assenti nella vita amministrativa della nostra città – dice l’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi –. Averle riportate al centro è un risultato che va riconosciuto a questa amministrazione e in particolare al lavoro svolto nel primo mandato dal vicesindaco Giovanni Cisternino, con il quale dall’inizio ho sempre collaborato. Il Servizio Civile Universale, i progetti di alternanza scuola-lavoro, i bonus per gli studenti universitari fasanesi, l’orientamento scolastico, universitario e professionale, lo sportello Informa-Giovani, sono tutte iniziative che stiamo consolidando e potenziando per continuare ad accorciare le distanze tra istituzioni e una nuova generazione di cittadini. Ma ci sono anche nuove sfide, nuovi progetti in cantiere che essendo improntati sulla pianificazione futura del nostro territorio non potranno fare a meno del contributo dei giovani».

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Nei vari avvicendamenti al Comando della base di Brindisi nell’esposizione delle autorità militari, è stata espressa una volontà di progettualità per il sito dell’Arsenale di Brindisi, da qui ai prossimi dieci anni ci sono stati esposti una serie di intendimenti che porterebbero questa importante struttura ad avere una nuova dimensione per le attività navali della Marina, questo però si scontra con la realtà attuale dell'Arsenale che vede un progressivo svuotamento delle professionalità ed un aumento dei carichi di lavoro con la diminuzione costante del personale.

Inoltre tutto ciò si unisce all’allarme lanciato nelle audizioni recenti dal Capo di Stato Maggiore della Marina alla commissione Difesa della Camera dove è emerso che nelle città in cui sono dislocati gli Arsenali più importanti ed in particolare a Brindisi gli stessi sono afflitti da un grave debito manutentivo ed hanno necessità di un adeguamento tecnologico, anche se sembra si voglia  prendere una posizione sulla necessità di investimenti strutturali per la tutela del patrimonio siamo fermi agli annunci, una questione che assume notevole rilevanza sul territorio data l’ubicazione ed il valore storico ed architettonico della Base di Brindisi.

Riteniamo che sia urgente investire su infrastrutture e piani logistici per il futuro, e a tal proposito, nelle riunioni a cui abbiamo partecipato, abbiamo richiesto che tutto questo venga messo in evidenza e che venga esplicato in un vero e proprio piano industriale, che indichi le risorse e che soprattutto riguardi le persone che verranno impiegate per la realizzazione dei vari progetti e per la conduzione delle normali attività dell’Arsenale in  un contesto di aumento dei carichi di lavoro

Da anni la Fp Cgil di Brindisi tiene i riflettori accesi su quello che rappresenta uno dei maggiori siti produttivi presenti sul territorio se si considera il personale civile, militare e l’indotto, proprio la mobilitazione delle organizzazioni sindacali negli anni ha scongiurato il paventato rischio di chiusura, per poi arrivare alla conquista del suo rilancio con la ritrovata autonomia gestionale attraverso la fondamentale dislocazione anche rispetto alle opere manutentive dei mezzi anfibi, fino alla notizia di 40 assunzioni di personale civile che aveva in parte sopito le polemiche sulla miopia politica rispetto alle tante problematiche del territorio Brindisino.

Pertanto la mancata calendarizzazione delle 40 assunzioni di cui sopra,  considerato che siamo fermi all’annuncio datato orami tre anni, va considerata  un’occasione persa perché doveva essere un importante punto di partenza  per altri impegni sul piano assunzionale,  per garantire  quella necessaria continuità e valorizzazione delle competenze e dare fiato all’economia di questo territorio; queste assunzioni erano parametrate alle esigenze di personale della pianta organica di quegli anni,  nel frattempo tra pensionamenti e trasferimenti l’organico è già di molto diminuito e per i prossimi anni, considerato le quiescenze in atto, la carenza si attesterà a ben 180 unità in meno nel 2025, facendo scendere la Base ad una capacità lavorativa di un terzo del fabbisogno reale, anche se dovessero arrivare le 40 unità, cosa che non accadrà nel breve periodo, saremo comunque di fronte ad un organico ridotto della metà rispetto a quello necessario con l’aggravio di una perdita di competenze e conoscenze senza il trasferimento delle stesse in mancanza di avvicendamento, esperienze che in una situazione di questo tipo andranno disperse irrimediabilmente.

La Funzione Pubblica CGIL di Brindisi ha sempre evidenziato la necessità di dare continuità alle conoscenze altamente specializzate presenti nel sito di Maristanav Brindisi sia a livello logistico che per quanto concerne  il settore della manutenzione delle navi,  chiedendo nuove assunzioni  e la riattivazione della scuola allievi operai al fine di non disperdere le preziose conoscenze, vogliamo comunque evidenziare che la FP CGIL di Brindisi non accetterà manovre al ribasso relativamente alla platea occorrente con un tentativo di riduzione degli organici con il ricorso ad appalti esterni oltre il necessario e per attività da sempre svolte dal personale civile interno all’Arsenale, un percorso di privatizzazione che la Funzione Pubblica CGIL Brindisi  avverserà con determinazione ad ogni livello.

Luciano Quarta

Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, +18% PREZZI PASTA MA GRANO GIU’ DEL 30%; BOOM ALL’ESTERO +37%.

Aumenta del 18% il prezzo della pasta nell’ultimo anno mentre il grano duro per produrla viene pagato agli agricoltori il 30% in meno nello stesso periodo. E’ quanto denuncia la Coldiretti Puglia, che segnala al contempo il boom delle vendite all’estero di pasta made in Puglia del 37%, sulla base dei dati Istat Coeweb.

La pasta – sottolinea la Coldiretti Puglia – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori.

Una distorsione che appare chiara anche dall’andamento dei prezzi medi al consumo che secondo l’Osservatorio del Ministero del Made in Italy variano per la pasta da 1,50 a 2,3 euro al chilo, mentre le quotazioni del grano sono crollate a 38 centesimi di euro al chilo, insiste Coldiretti Puglia.

Una anomalia di mercato sulla quale – sostiene la Coldiretti - occorre indagare anche sulla base della nuova normativa sulle pratiche sleali a tutela delle 200mila imprese agricole che coltivano grano. I ricavi – sottolinea la Coldiretti - non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese. Le superfici agricole coltivate a frumento duro, secondo le prime previsioni del Masaf per quest’anno, sono in flessione per un investimento di 1,22 milioni ettari con una riduzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Le difficoltà del mercato dei cereali sono peraltro confermate dalla decisione di Polonia ed Ungheria di bloccare le importazioni di grano dall’Ucraina, contestata dalla Commissione Europea.

Siamo di fronte a manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada dove il grano – precisa la Coldiretti - viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa per uso del glifosate nella fase di preraccolta. Occorre invece – continua la Coldiretti - ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Bisogna riattivare da subito - precisa la Coldiretti - la Commissione Unica Nazionale per il grano duro, la cui attività in via sperimentale si è sospesa nell'ottobre del 2022, perché fornisce trasparenza al mercato e dà la possibilità di poter mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera eliminando le distorsioni e i frazionamenti delle borse merci locali. Importante – conclude la Coldiretti - anche investire nella ricerca che, come motore dell'innovazione varietale, deve rispondere non solo alle richieste qualitative del mondo industriale, ma anche rispondere alle nuove esigenze produttive e di resilienza verso gli effetti del cambiamento climatico, rispondendo al contempo alle nuove richieste di sostenibilità volute dalla nuova Politica Agricola Comunitaria.

A causa della siccità e dei costi di produzione in tilt, era già crollata la raccolta del grano in Puglia nel 2022 con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente, quando ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali dei costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato. La crisi ucraina e i suoi contraccolpi globali hanno messo in evidenza quanto l’Italia sia deficitaria su molti fronti per quando riguarda il cibo ed è costretta ad importare i 3/4 (73%) della soia, il 64% del grano tenero per biscotti e pane e il 44% del grano duro per la pasta.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Intanto, si registra il balzo dell’export della pasta pugliese – insiste Coldiretti Puglia - proprio sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza.Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese – aggiunge la Coldiretti regionale - che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale. Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita anche in Puglia la messa a coltura di oltre 100mila ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua per aumentare la produzione aggiuntiva di grano duro per la pasta, di tenero per fare il pane e di mais per gli allevamenti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Bisogna invertire la tendenza ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l’agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei, conclude Coldiretti nel sottolineare che nell’immediato occorre salvare le aziende agricole da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni.

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Mesagne Bene Comune lancia la campagna "Io Non Sfrutto" per la legalità e contro lo sfruttamento lavorativo nella ristorazione. 

 

Sarebbe opportuno per chi amministra la città assicurarsi che gli spazi di proprietà pubblica, quando affidati ad imprese, non diventino luogo di sfruttamento lavorativo.

E se alcune imprese vincono gli affidamenti di più di uno spazio pubblico, non diventerebbe ancora più opportuna questa rassicurazione? E se chi ufficiosamente rappresenta queste imprese non si limita in alcun modo a rendere chiara la propria posizione sui social su come dovrebbe essere quantificata " la paga" dei propri dipendenti e da anni ne è sempre alla ricerca di nuovi, non suonerebbe forse un campanello d'allarme?

C'è una questione che dobbiamo affrontare: se questa città ha deciso di accogliere, senza regolamentazione alcuna, l'apertura di attività ristorative allora come cittadini e amministratori dobbiamo pretendere che il profitto non si poggi sullo sfruttamento di chi ci lavora.

Mesagne Bene Comune lancia la campagna “IO NON SFRUTTO” chiedendo alle attività imprenditoriali mesagnesi di partecipare volontariamente ad un incontro in cui si raccontano e ottengono un adesivo da esporre all’esterno dei propri locali con la dicitura” IO NON SFRUTTO” per distinguersi da chi non garantisce ai propri dipendenti condizioni di lavoro dignitose.

Siamo certi dell’esistenza di imprese che operano onestamente sul nostro territorio a dimostrazione che si può fare, e siamo anche certi che alcune attività tirano a campare, ma altre se la cavano molto bene e che, per quanto non è mai giustificabile che i dipendenti non abbiano il 100% delle tutele, in alcuni casi le difficoltà a garantirle possono essere comprese.  Non ci spieghiamo come sia possibile però avere le capacità finanziarie per ampliare le proprie attività o aprirne di nuove e non per regolarizzare i propri collaboratori.

Vogliamo vederci chiaro perché abbiamo l’impressione che questa sia una condizione consolidata nel tempo e diffusa capillarmente. Non è giusto nei confronti delle persone che ci lavorano, delle imprese che anche con sacrificio garantiscono ai propri dipendenti tutele e garanzie né tantomeno dei cittadini che hanno il diritto di sapere a quali condizioni e compromessi questo modello di sviluppo può coesistere con la bandiera della legalità che questa città ha deciso di far sventolare.