Redazione
LA COOPERATIVA SAN BERNARDO DONA UN DEFIBRILLATORE E UNA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO ALL’ASSOCIAZIONE AIPD DI BRINDISI
Quando si incrociano i percorsi tracciati da realtà dedite al sociale, si crea un’alchimia e una sinergia che consolidano le competenze e le attività di ognuno: è questa la forza del Terzo Settore, un mondo ricco e variegato all’interno del quale possono realizzarsi intese e collaborazioni che portano benessere non solo a chi beneficia degli interventi, ma all’intera collettività. E’ quello che è successo con la firma del Protocollo d’intesa fra la Cooperativa Sociale San Bernardo e l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) – Sezione di Brindisi, che impegna le due Organizzazioni alla realizzazione di azioni congiunte in tema di politica assistenziale, giovanile, sociale, del volontariato, del tempo libero, della promozione sociale e, in generale, del Terzo Settore. E che non si tratti di un impegno solo teorico lo dimostra la prima iniziativa comune: la consegna all’AIPD di Brindisi di un defibrillatore e di una valigia di pronto intervento donati dalla Cooperativa Sociale San Bernardo.
La consegna è avvenuta ufficialmente martedì 18 aprile da parte del Presidente della Cooperativa San Bernardo Giuseppe Natale alla dott.ssa Stefania Calcagni e al sen. Michele Saccomanno, rispettivamente Presidente e Direttore sanitario di AIPD Brindisi; alla cerimonia ha partecipato anche l’ASL di Brindisi attraverso il dott. Andrea Chiari, Direttore amministrativo, e il dott. Maurizio Friolo, Direttore del Dipartimento giuridico-amministrativo dell’ASL. La donazione, oltre a rappresentare il primo atto concreto di un percorso di co-programmazione e di collaborazione già avviato, vuole essere uno strumento di sensibilizzazione sulla cultura del primo soccorso in situazioni d'emergenza e in particolare sull'importanza di una tempestiva rianimazione. Ogni anno in Europa circa 1000mila persone vengono colpite da arresto cardiaco, e solo in Italia si registrano più di 65 mila casi all’anno. In queste situazioni il tempo d’intervento è determinante: dopo 2 minuti dall’arresto cardiaco ci sono ancora l’80% di possibilità di essere salvati, dopo 8 minuti le possibilità si riducono solo al 20%, e non devono trascorrere più di cinque minuti per evitare danni celebrali. Il defibrillatore è indispensabile per trattare l’arresto cardiaco improvviso, essendo in grado di individuare le anomalie nel battito cardiaco e di agire in maniera tempestiva sugli infortunati. Insieme alla cassetta di pronto soccorso, è un dispositivo fondamentale per la gestione di situazioni di emergenza medica.
“E’ motivo di grande soddisfazione – ha affermato Giuseppe Natale – contribuire nel nostro piccolo a salvaguardare la vita e la salute di tutti coloro che sono vicini all’AIPD e informare la comunità sull’importanza della prevenzione. Lo è ancora di più perché il nostro gesto di generosità viene offerto a chi, della generosità, fa ogni giorno la propria mission, con attività concrete in favore delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie. La presenza dell’ASL di Brindisi alla cerimonia di consegna dà ulteriore valore al percorso di collaborazione intrapreso: sono certo che questa iniziativa sia solo il primo passo verso un programma strutturato e sinergico di politiche assistenziali”. “Il defibrillatore e la cassetta di pronto soccorso – afferma il sen. Saccomanno - metteranno al sicuro i cuori e la salute di questa grande famiglia che è l’AIPD, un’Associazione che nasce nel lontano 1979 per sostenere la piena inclusione sociale di chi è affetto dalla sindrome di Down. Il percorso intrapreso con la Cooperativa San Bernardo, alla presenza di un Ente autorevole sul territorio quale è l’ASL di Brindisi, porterà sicuramente dei benefici alle persone con sindrome di Down e alle loro famiglie, promuovendo la solidarietà verso ogni situazione di diversità e stimolando la crescita della società verso l’accoglienza e la reciprocità”.
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AL VIA LE ISCRIZIONI PER LA 37^ EDIZIONE DELLA “REGATA INTERNAZIONALE BRINDISI-CORFU’”
Con la pubblicazione online del bando di regata, sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la partecipazione alla 37^ edizione della Regata velica internazionale Brindisi-Corfù che si svolge sotto l’egida della Federazione Italiana Vela (la modulistica è scaricabile attraverso il sito internet www.brindisi-corfu.com – info 0831/411479 - 3296256611).
La Regata partirà alle ore 12.00 di domenica 11 giugno 2023 dalla parte esterna del porto di Brindisi, mentre l’arrivo è previsto nell’isola di Corfù dopo aver percorso le 104 miglia che separano le coste pugliesi da quelle elleniche.
La partecipazione è aperta a imbarcazioni monoscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza ORC) ed a imbarcazioni multiscafo (con LH non inferiore a 9 metri e in possesso di un valido certificato di stazza MOCRA). In entrambi i casi le imbarcazioni dovranno essere in regola con le normative vigenti per la navigazione “senza limiti dalla costa” in vigore nel paese di appartenenza.
Anche quest’anno, inoltre, così come previsto dalle norme di sicurezza OSR (Offshore Special Regulations) a cui ha fatto riferimento l’UVAI (Unione Vela d’Altura italiana), per partecipare alla regata sarà necessario avere a bordo obbligatoriamente, per motivi di sicurezza, il sistema AIS (Automatic Identification System).
Le iscrizioni dovranno giungere alla Segreteria di regata del “Circolo della Vela Brindisi” entro il 31 maggio 2023.
Il Comitato di regata rende noto che nelle giornate del 9 e del 10 giugno 2023 si svolgeranno le operazioni di stazza e di controllo. La presentazione della regata si svolgerà il 10 giugno, alle ore 19.00, ai piedi della Scalinata delle Colonne romane. L’11 giugno il briefing degli equipaggi è previsto alle ore 9.00, mentre la partenza avverrà alle ore 12.00. L’evento si concluderà a Corfù il 13 giugno con la premiazione della regata presso il Marina di Gouvia.
L’organizzazione dell’evento è del Circolo della Vela Brindisi e del Marina Gouvia Sailing Club.
Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria di regata (+390831/411479 - +393296256611 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La Regata, inserita a pieno titolo nei programmi della Federazione Italiana Vela, gode del sostegno di partner istituzionali e privati, a dimostrazione della grande rilevanza che viene attribuita a questo evento sportivo che rappresenta una delle regate d’altura più importanti del Mediterraneo.
Quest’anno sarà istituito un Trofeo – messo in palio dai circoli Cus Bari e Circolo della Vela Brindisi - riservato alle imbarcazioni che parteciperanno alla regata “EST 105” tra Bari e Montenegro e alla regata Brindisi-Corfù.
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Mesagne. Operaio protesta sul Comune
Un operatore ecologico con contratto part-time, questa mattina è salito sul terrazzo del Comune e sta protestando per la sua condizione lavotartiva. Dopo una lunga trattativa il giovane ha rinunciato alla protesta ed è sceso. Subito dopo ha parlato con il sindaco Toni Matarrelli e con le forze dell'ordine. Un fascicolo del fatto accaduto è stato inviato in Procura i cui magistrati decideranno se avanzare provvedimenti giudiziari nei suoi confronti.
Mattinata al cardiopalma Mesagne, dove un operatore ecologico avventizio, E. P. di 36 anni, è salito sul terrazzo del municipio e ha minacciato di gettarsi giù se la sua richiesta di essere assunto a tempo indeterminato non fosse stata accolta. È stato lanciato l’allarme e in via Roma sono giunte pattuglie di polizia, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e 118. I vigili del fuoco hanno posizionato un materasso gonfiabile, nel caso il giovane si fosse gettato, e perimetrato l’intera area rendendola off limits ad auto e curiosi. Fortunatamente, grazie alla mediazione del sindaco Toni Matarrelli, del tenente dei carabinieri Alberto Bruno e del commissario Giuseppe Massaro, dopo un’ora e mezza di trattative il giovane ha gettato la spugna e visibilmente provato si è allontanato dal cornicione ed è sceso. Solo allora è stato dichiarato il cessate allarme. Il ragazzo ha avuto un vis-a-vis con il sindaco e poi si è allontanato “scortato” dalla zia e da un funzionario della digos di Brindisi. Visibilmente provato e disorientato P. ha così spiegato i motivi del suo gesto: “Grazie a tutti per il pensiero e la solidarietà mostrata. Al giorno d'oggi e difficilissimo affrontare tutto ciò ed è impossibile vivere con un posto di lavoro precario. È stato questo il motivo della mia disperazione. Io vorrei vivere tranquillamente nella normalità, lavorare per riuscire a dare un futuro ai miei figli. Spero e credo che tutto andrà nei migliori dei modi. Grazie di cuore a tutti”. Una relazione dei fatti accaduti è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Brindisi il cui magistrato titolare dell’inchiesta assumerà le decisioni che il caso richiede. La vicenda ha avuto inizio alle ore 7,30 all’apertura del portone d’ingresso del municipio. Emilio Profilo, sposato e padre di tre bimbi, è entrato insieme ad altri dipendenti. Solo che anziché dirigersi in ufficio è andato su una veranda, ha preso una scala utilizzata dai manutentori della struttura ed è salito sul terrazzo. Qui si è seduto sul cornicione e ha sgomitolato un lungo fascio di buste di spazzatura per attirare l’attenzione dei passanti. Sul petto una telecamera con cui ha mandato in diretta il motivo della sua protesta. L’azione non è passata inosservata e subito è stato lanciato l’allarme. La zona è stata recintata ed è iniziata una trattativa con il P. da parte di alcuni negoziatori delle forze dell’ordine e del sindacato Cisl. Si sono vissuti minuti di tensione poiché più volte il giovane ha gridato ai mediatori di non avvicinarsi altrimenti si sarebbe buttato in strada. Tuttavia, ieri mattina, la vicenda si è sbloccata quando il sindaco Matarrelli ha fatto una videochiamata con il giovane, lo ha invitato a desistere dal suo disegno e lo ha invitato nel suo studio dove dopo mezz’ora di colloquio riservato è stato dato il cessato allarme. In pratica il giovane, che svolge il lavoro di netturbino a tempo determinato per la Tekno Service, ha spiegato così il suo dramma: “Dopo anni di sacrificio di lavoro, promesse e arrivato il momento di dire basta. Sono un lavoratore non un oggetto”. Il giovane, insieme ad altri 5 colleghi lavora solo tre giorni la settimana, per un complessivo di 19 ore, e percepisce uno stipendio netto mensile di circa 600 euro. Secondo alcuni accordi i 6 netturbini avventizi dovevano essere stabilizzati a tempo indeterminato già da alcuni mesi. Fatto non ancora verificatosi. Da qui la protesta del giovane papà.
La crisi socio-economica in atto da tempo sta causando malessere specialmente nelle fasce deboli della popolazione. Da qui la disperata protesta di E. P. di vedere rispettati gli accordi sindacali dello scorso anno. Proprio su tale vicenda il prossimo 4 maggio gli operatori ecologici di Mesagne hanno preannunciato uno sciopero. Ieri, a tessere la trattativa per far desistere il giovane dal suo gesto di protesta, c’era anche Vincenzo Cavallo, segretario territoriale della Fit-Cisl. “Quello che è accaduto oggi a Mesagne non deve mai più succedere”, ha spiegato -. Un lavoratore, un padre non deve rischiare la vita per difendere la sua dignità e quella della sua famiglia”. Per il sindacalista Profilo ha chiesto semplicemente il rispetto degli accordi sindacali: “Lavoro, dignità, rispetto della persona. Adesso è compito di tutti dare le giuste risposte nel rispetto delle leggi e del capitolato d’appalto”. Poi Vincenzo Cavallo ha denunciato una bizzarra situazione esistente: “C’è qualcosa di strano su quanto sta accadendo nella gestione dei rifiuti di Mesagne. I lavoratori sono accusati di assenteismo, di fare troppa malattia, infortuni. Allora mi chiedo “vogliamo capire le cause delle malattie, degli infortuni? Vogliamo chiederci perché i raccoglitori si ammalano, quali sono le cause?””. Per il sindacalista “la salute e la sicurezza sono la priorità sui luoghi di lavoro, specialmente nel settore della raccolta dei rifiuti. Il porta a porta – ha spiegato - sta producendo tante malattie, ecco perché servono controlli serrati sui carichi di lavoro, sui mezzi utilizzati, con un periodico lavaggio e disinfestazione”. Una situazione, secondo il sindacato, “intollerabile”. “I lavoratori hanno paura per la perdita del posto di lavoro. Questa è la situazione. Ecco perché dobbiamo fare squadra, essere uniti, perché i problemi dei netturbini sono di tutti e tutti insieme li possiamo risolvere, a patto che le istituzioni ci siano vicine”, ha concluso Cavallo.
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FASANO – «Il dolore della famiglia, le parole di una madre che incessantemente chiede chiarezza e il ritorno dell’amato figlio da una terra lontana devono continuare a essere ascoltati».
Così il sindaco Francesco Zaccaria interviene sulla vicenda di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano morto il 6 marzo a Chengdu (Cina) «in circostanze ancora vaghe a due mesi dal tragico evento».
All’appello della mamma del giovane, la signora Angela Berni, che nelle scorse ore si era rivolta alla Farnesina, si aggiunge quello del primo cittadino.
Il sindaco ha scritto al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Consolato Generale d’Italia a Chongqing ringraziando e mostrando «estrema soddisfazione per il sollecito intervento» di Farnesina e Console «che per competenza e indirizzo e sulla base dei principi del diritto internazionale hanno il compito di intrattenere e regolare i rapporto con uno Stato straniero, le cui leggi e procedure sono diverse da quello italiane».
Il sindaco si dice disponibile a qualsiasi forma di collaborazione: «Mosso da sincero e umano coinvolgimento verso le persone coinvolte, ritengo di dover offrire, in rappresentanza dell’istituzione locale, ogni necessario sostegno alle future iniziative che il ministero e il consolato generale d’Italia intenderanno assumere per Marcello e la sua famiglia».
Il sindaco aggiunge che «stupisce e addolora la notizia dell’estrema e immotivata onerosità riferita al rientro della salma di Marcello in patria».
Zaccaria ricorda come la notizia della scomparsa del giovane concittadino fasanese «abbia portato sgomento nell’intero Paese», sottolineando come la vicenda «non merita e non deve essere relegata alle cronache della stampa che tra l’altro diventano sempre più sporadiche».
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Torna “La Pasquetta brindisina”
Torna “La Pasquetta brindisina”. La seconda edizione dell’evento, saltato causa maltempo, in programma nella tre giorni del 23, 24 e 25 aprile 2023 sempre presso il Parco Cillarese
Con il prossimo week-end torna a Brindisi “La Pasquetta brindisina”. La seconda edizione, quella 2023, del grande evento patrocinato dal Comune di Brindisi e organizzato dal Maestro Carmine Iaia che sarebbe dovuto partire in occasione della della Santa Pasqua, sarà recuperata i prossimi 23, 24 e 25 aprile 2023 presso il Parco “19 maggio 2012” (noto come Parco Cillarese).
È proprio in occasione del prolungamento festivo legato al “ponte” della Festa della Liberazione che il Maestro Carmine Iaia, ha scelto di inserire questo importante momento di festa e aggregazione, permettendo ai concittadini di Brindisi di restare nella propria città anziché cercare divertimento altrove e prendere parte ad un impegno irrinunciabile.
Tutto pronto quindi per l’appuntamento con la grande carovana del divertimento con la possibilitá, per adulti e bambini di godersi pic-nic all’aria aperta grazie all'immancabile area Food dolce e salata oppure cimentarsi in esperienze sportive effettuando prove pratiche proposte da istruttori, allenatori, maestri ed esperti che si metteranno a disposizione con la propria attrezzatura e mettendo magari il pubblico nella opportunità di riuscire a trovare lo sport che fa per se e ancora tantissima animazione per i piú piccoli con baby dance, trucca bimbi, giostre, gonfiabili.
“Vi aspettiamo tutti il 23/24/25 aprile – dichiara il maestro Carmine Iaia - per divertirci con l'animazione per bambini, giostre, musica, sport e tanto altro. Tutto rigorosamente a titolo gratuito, per la nostra splendida città e per i brindisini che meritano di trovare qui il modo alternativo di vivere le feste più importanti dell'anno”.
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OPEN DAY LNI BRINDISI: MARE SPORT E … SOLIDARIETÀ
«Mare sport e … solidarietà» è il tema dell’evento in programma venerdì 21 e sabato 22 aprile nella sezione brindisina della Lega Navale Italiana, in via Amerigo Vespucci 2. Si tratta di un open day con molteplici attività. Per informazioni: 0831.412114. Ecco il programma:
VENERDI 21 APRILE
10.00: incontro con gli alunni della Scuola Kennedy e intrattenimenti vari in tutta la giornata.
11.30: visita guidata alla Scuola Vela e Scuola di Canottaggio della Sede.
12.00: prova dei vogatori remoergometri con l'assistenza degli istruttori canottaggio.
SABATO 22 APRILE
09.00: ingresso della cittadinanza.
10.00: visita guidata della sede Lega navale Italiana sezione di Brindisi, della scuola Vela e Scuola Canottaggio.
10.30: incontro gli alunni del Comprensivo Bozzano Centro.
11.00: saluto Autorità.
11.30: a canestro con la solidarietà: basket con gli amici dell'Associazione Italiana Persone Down.
11.45: mini basket con i ragazzi della Dinamo Basket.
12.00: incontro con la classe del Liceo Sportivo Monticelli di Brindisi per uscita in mare in barche a vela.
12.30: prova a terra tra gli alunni delle scuole con gli istruttori canottaggio dei vogatori remoergometri.
13.30: pausa ristoro a libera scelta.
16.00: dimostrazione del Baskin con gli atleti dell'A.S.D. HERAKLES del Baskin Brindisi che incontrano gli amici LA SCUOLA DI BASKET del Baskin Lecce
18.00: conclusione delle attività.
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Blocco dei ricoveri presso la UOC di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Francavilla
Blocco dei ricoveri presso la UOC di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Francavilla Fontana, l’Ordine dei Medici: “ Ancora una volta il territorio è penalizzato, siamo preoccupati”
Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brindisi, in merito al provvedimento della ASL di Brindisi che ha disposto il “blocco dei ricoveri presso la UOC di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Francavilla Fontana”, esprime preoccupazione per una decisione che penalizza il territorio ed aggiunge un sovraccarico di problemi organizzativi per il P.O. “Perrino” di Brindisi, già in affanno per proprio conto, e strutturalmente impreparato a svolgere le funzioni di unico “punto nascita” dell’intera provincia.
Preoccupazione che aumenta per possibili future decisioni dello stesso tenore che potrebbero riguardare altri servizi e reparti che scontano carenze di organico addirittura più gravi di quelle che hanno determinato la sospensione dell’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana.
Il provvedimento della ASL per Francavilla Fontana, purtroppo, si inserisce in un filone di decisioni che continua a penalizzare il servizio pubblico provinciale e che quest’Ordine ha denunciato in più riprese e nel tempo riguardanti le situazioni dell’emergenza-urgenza, dei servizi radiologici, delle terapie intensive, delle chirurgie, dei punti nascita, ecc.
Premesso che l’Ordine, “agisce quale organo sussidiario dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio professionale” (art. 4 legge 3/2018), si segnala alle Autorità e all’opinione pubblica, ancora una volta, la situazione di estrema difficoltà in cui versa l’organizzazione della sanità pubblica della nostra provincia e la conseguente carenza della qualità e sicurezza delle cure, oltre allo stress lavorativo e di responsabilità che ricade unicamente sul singolo medico che si trova ad affrontare qualsiasi situazione senza l’ausilio del conforto organizzativo adeguato.
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Mesagne. Boom di clienti nella ristorazione
Nelle festività appena trascorse le attività di ristorazione hanno avuto un incremento lavorativo, mediamente, del 40 per cento confronto agli anni pre Covid. Merito dell’accoglienza, della buona cucina, ma, soprattutto, del palcoscenico nazionale e internazionale che la città ha avuto grazie alla candidatura a “Capitale della cultura 2024” e all’investiture di prima “Capitale della Cultura della regione Puglia 2023”. E poi le varie iniziative ludiche, le mostre, le chiese, le piazze, i musei hanno contribuito ad elevare Mesagne tra le mete preferite dai vacanzieri per trascorrere in relax le vacanze. Intanto, i ristoratori hanno iniziato a pianificare varie iniziative per i prossimi mesi quando in città si prevede un flusso turistico maggiore degli anni scorsi. Nei giorni scorsi si sono rivisti turisti provenienti dalla Spagna, Francia e dall’Olanda. Questi ultimi favoriti dai collegamenti aerei diretti con gli aeroporti regionali. Intanto, nei prossimi giorni sono diversi gli indicatori che dovranno essere tenuti presenti per comprendere se il boom delle presenze pasquali sia stato occasionale e limitato a tale periodo oppure si sta consolidando e strutturando un trend di marketing piuttosto decisivo per la crescita economica di Mesagne.
I ponti del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno saranno particolarmente importanti per verificare il consolidamento della tendenza di presenza turistica in città. Chi gongola, naturalmente, sono i ristoratori. “Possiamo dire senza ombra di dubbio che nelle festività pasquali abbiamo avuto un incremento di presenze di circa il 40 per cento confronto agli anni pre pandemia – ha spiegato Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell’associazione Ristoratori riuniti di Mesagne -. Abbiamo notato che sono arrivati turisti da Paesi come la Spagna e l’Olanda, grazie ai voli diretti con la nostra regione, e dalle province di Lecce e Taranto. Ed a proposito di turisti stranieri l’amministrazione comunale potrebbe investire qualcosa in pubblicità aeroportuale per intercettare questi flussi determinanti per la nostra economia ”. Il ritorno di vecchi clienti è per la ristorazione autoctona la cartina di tornasole che l’offerta enogastronomica è vincente. “Posso affermare – ha proseguito il presidente – che siamo la città con un rapporto qualità/prezzo sostenibilissimo sia per le famiglie sia per i giovani”. Per la prossima estate l’amministrazione comunale, a un anno dal termine del mandato elettorale, sta mettendo in cantiere delle iniziative appetibili coperte dal top secret che mirano a intercettare flussi importanti di turisti. Tra le varie iniziative conosciute c’è la mostra del Caravaggio che sarà inaugurata il prossimo 16 luglio. “A questo proposito – ha spiegato Dipietrangelo – come attività di ristorazione potremmo essere coinvolti dall’amministrazione comunale per vendere a prezzi scontati ai nostri clienti i biglietti per l’accesso ai musei e alle mostre”. Resta fondamentale per il ristoratore “la destagionalizzazione delle iniziative ludiche che possano permettere di avere un flusso di turisti durante l’intero anno”. Infine, in previsione di un’estate particolarmente “calda”, non solo dal punto di vista meteorologo, i ristoratori stanno stilando il programma delle iniziative pubbliche da svolgere nella città antica. “In particolare - ha concluso il presidente – organizzeremo diverse serate musicali e, soprattutto, la “Sagra della fucazza chena” che intercetta migliaia di palati esigenti da ogni parte della nostra regione”.
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In modo cortese e costruttivo, rispondo alla giusta nota stampa, di Mesagne Bene Comune, riguardo il lavoro in nero.
--Non voglio entrare nelle dinamiche di ogni singolo imprenditore, e non mi interessa, ma posso garantire che la maggioranza degli Imprenditori Italiani fa i salti mortali per tenere in regola i propri collaboratori, dandogli uno stipendio adeguato, facendo di tutto perché lavorino e vivano serenamente, perché senza validi collaboratori non ci sarebbero grandi imprese.
--Pandemia, e adesso guerra, tutti costi li hanno dovuti subire le imprese. Riguardo gli indennizzi dati per le chiusure, l’Italia ha dato briciole rispetto alle altre nazioni occidentali. Per la guerra e le sanzioni voluti dagli Americani, tutti i maggiori costi si sono scaricati su famiglie e imprese, senza che nemmeno l’attuale governo facesse qualcosa di serio e concreto.
--Oggi in Italia, essere una piccola, piccolissima, e media Partita Iva equivale ad essere un martire, perché tutto il sistema ci rema contro, ma nonostante tutto tantissimi si mettono in gioco credendo in un sogno o in una idea, e invece di premiarli perché si crea lavoro, gli si crea la vita impossibile.
--Come al solito in Italia si parla del problema ma non si danno mai le soluzioni. Chi è stato al governo per gli ultimi venti anni avrebbe dovuto risolvere questi problemi ma in realtà li ha aggravati in nome del “c’è lo dice l’Europa, e in nome delle lobby economiche”. Solo in Italia stipendi e pensioni dei comuni mortali, “non dei politici e dei grandi manager”, dall’ingresso nel maledetto Euro, non sono aumentate.
--Ritenendomi ancora una Partita Iva e conoscendo benissimo il mio mondo e le sue problematiche, cerco di dare le soluzioni. Soluzioni che cmq nei piani alti della politica, e in special modo i partiti di SX, arroccati sulle loro posizioni, non vogliono ascoltare. In questo gioco al massacro nei confronti degli imprenditori Italiani spesso e volentieri ci si dimentica delle grandi multinazionali di tutti i settori, che vengono in Italia, saccheggiano, e scappano comportandosi come e peggio di quelli che io chiamo Prenditori, essere Imprenditori e una cosa seria.
--Adesso veniamo al dunque e al partito delle tasse (le Sinistre). Come noi Partite Iva diciamo da sempre, non è aumentando le tasse che si risolve il problema dell’evasione fiscale e del lavoro in nero, ma portando tutta la tassazione ad un livello accettabile, e facendo in modo che tutti le paghino. Riguardo il lavoro abbiamo un cuneo fiscale altissimo che danneggia sia i collaboratori che gli imprenditori. Meno tasse per tutti in modo che le paghino tutti e non ci sia più evasione, le soluzioni ci sono, basta volerlo.
Angelo Gabriele Pignatelli
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Ancora una volta dobbiamo attirare l'attenzione della opinione pubblica democratica e delle istituzioni su un carcere pugliese.
L'occasione ci è data dalla intervista rilasciata a Radio Carcere giovedì 13 aprile 2023 da un ex-detenuto nel suddetto istituto. Il testo dell’intervista è facilmente reperibile attraverso gli archivi di Radio radicale. Il Sindaco di Lucera e il presidente della Regione Puglia hanno facoltà di sintonizzarsi sulle trasmissioni future onde evitare di essere informati da noi di quel che accade nella loro città e regione .
Oltre le frequenti denunce che abbiamo fatto sulle carceri pugliesi, prendendo spunto anche da luttuosi fatti di cronaca, abbiamo tentato di raccogliere informazioni attraverso altri canali (per esempio chiedendo di acquisire i riscontri delle visite che le Asl devono fare ogni sei mesi negli istituti di pena), ma non abbiamo mai ricevuto risposta e quindi Radio carcere rimane , per noi, la fonte di informazioni più esaustiva. Nonostante queste difficoltà non ci siamo limitati alla denuncia, che abbiamo comunque fatto recentemente anche per il CPR di Palese, senza registrare –pure in questo caso- nessun cenno di attenzione istituzionale. Anzi alle reiterate e circostanziate denunce sui CPR le istituzioni statali paiono orientate a rispondere, oltre che col “silenzio” anche col raddoppio questi luoghi di detenzione e di abuso fino al limite della tortura. Non abbiamo solo protestato, abbiamo anche fatto proposte in positivo come quella di “chiudere” il carcere di Brindisi e istituire/collocare un nuovo “Istituto per la risocializzazione” nella ex Base N.A.T.O. di S. Vito dei Normanni : una proposta innovativa che potrebbe concretizzare una modalità di gestione della privazione della libertà finalmente coerente con i principi costituzionali.
Anche in questa circostanza le “ risposte” delle istituzioni si sono sempre limitate a un fragoroso silenzio.
Torniamo al carcere di Lucera: le condizioni attuali esigono una dichiarazione di inagibilità igienico-sanitaria ed edilizia e un provvedimento dunque di chiusura immediata; ogni struttura ricettiva nello stato che è stato descritto sarebbe destinataria di un provvedimento di chiusura per iniziativa di concerto tra Asl e Sindaco in veste di autorità sanitaria locale;
le carenze socio sanitarie riferite sono intollerabili in una società civile: precarietà delle condizioni igieniche , sovraffollamento (150 persone recluse), carenze socio-assistenziali (soli tre educatori…);
chiediamo dunque la dichiarazione di inagibilità e intanto chiediamo di acquisire copia del rapporto delle visite relative al primo e secondo semestre 2022 al fine di confrontare i riscontri della Asl con i contenuti dell'intervista rilasciata a Radio Carcere.
Quali invece le prospettive future per Lucera : ristrutturare? Riconvertire ad altre destinazioni d’uso, previa bonifica?
La questione è aperta, quello che non è tollerabile è la eventuale procrastinazione dello status quo.
in mancanza di segnali istituzionali dobbiamo chiedere alle persone recluse di ponderare la proposta di inviare una segnalazione alla Corte europea dei diritti dell’uomo al fine di propiziare il superamento delle attuali disumane condizioni.
Facciamo appello a tutte le persone di buona volontà a respingere ogni tendenza alla rimozione ed all'assuefazione alle ingiustizie. Superare le condizioni attuali del carcere non è soltanto una questione umanitaria che riguarda le persone recluse, ma è nell’interesse di tutta la comunità in quanto una gestione degli istituti coerente con la Costituzione è la migliore premessa per la prevenzione della recidiva e per l’incremento di livelli adeguati di coesione sociale, a vantaggio di tutti.
Maurizio Portaluri, medico, Brindisi
Vito Totire, medico, Bologna
Michele Lospalluto, infermiere, Altamura
Riccardo Ierna, psicologo, Latiano
Gino Stasi, educatore, Mesagne