Redazione

  • Parte il programma di deblatizzazione, in dettaglio tutti gli interventi di disinfestazione del Comune di Brindisi

Il 26 aprile 2023 parte il programma di deblatizzazione del Comune di Brindisi a cura di Ecotecnica nei quartieri Bozzano e Minnuta per poi proseguire quotidianamente in tutti gli altri quartieri e le contrade della città, con cadenza ciclica, fino al 29 luglio 2023. L’intervento di disinfestazione viene effettuato dalle ore 5 del mattino alle ore 11.20 circa.

Precedentemente è stato effettuato in tutta la città il programma antilarvale, dal 6 febbraio scorso e si è concluso il 13 aprile.

Nel mese di aprile è anche iniziato il programma di derattizzazione che andrà avanti fino ad ottobre 2023, con gli stessi orari diurni, in tutti i quartieri e le contrade di Brindisi.

Partirà a giungo, invece, per un primo ciclo che sarà ripreso ad agosto, il programma antialare, quest’intervento si effettua di notte a partire dalle ore 23.

Per leggere i programmi completi di disinfestazione dell’anno 2023 consultare il sito del Comune di Brindisi nella sezione “Ambiente - Igiene Urbana” sotto la voce “Interventi di disinfestazione”.

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La sconfitta nello scontro diretto con Fasano non ha lasciato strascichi nelle ragazze allenate da coach Giunta: una bella prova di Morone e compagne regala 3 punti alla Vipostore e consolida il secondo posto in classifica.

Risultato quasi mai in discussione per le arancio-blu, che al netto di un piccolo rilassamento nel terzo set hanno dominato in lungo e in largo la partita.

Il primo set vede la compagine francavillese dominare il gioco sin dai primi punti. Gli attacchi di Labianca e Morone mettono alle corde la Brio Lingerie Cerignola fino al 25-17.
La seconda frazione di gioco analogamente alla prima vede Kostadinova e compagne gestire il gioco. Un ottima fase break, permette alle francavillesi di arginare gli attacchi di Matrullo e compagne e contrattaccare con un'elevata efficacia. Il set si chiude con il punteggio di 25-16.
Il terzo set, complice qualche errore di troppo nella fase muro-difesa, permette ad Altomonte e compagne di mettere avanti la testa nel punteggio. Le fucsia di coach Valentino combattono forte, difendono e rendono dura la vita alla Vipostore. Il set si chiude con il punteggio di 25-22 a favore delle ospiti.
Il quarto ed ultimo set, ristabilisce gli equilibri iniziali. Le ragazze del patron Di Castri ritornano a macinare il loro gioco. L'ultima frazione di gioco è la fotocopia delle prime due. La Vipostore è tornata: il 25-17 finale regala i 3 punti alle beniamine di casa.

Era importante riprendere la giusta strada dopo la caduta in casa della capolista Fasano che nella giornata odierna ha raggiunto la matematica promozione in B1 e alla quale vanno i complimenti della nostra società per lo splendido traguardo raggiunto. 
Ed ora tutti compatti verso un finale di stagione tanto impegnativo quanto suggestivo.
Prossimo impegno casalingo Sabato 29 Aprile alle ore 18 contro Gada Pescara Project.

TABELLINO
VIPOSTORE FRANCAVILLA – BRIO LINGERIE CERIGNOLA 3-1 (25-17/25-16/22-25/25-17)

VIPOSTORE FRANCAVILLA: Kostadinova 11, D’Onofrio, Tornesello 7, Quarto (L), Di Paola 1, Santoro (L), Mercanti 4, Labianca 15, Lapenna, Cristofaro 7, Fanigliulo, Caforio, Morone 24. All. Giunta.

BRIO LINGERIE CERIGNOLA: Altomonte 6, Lussana 4, Sgherza 1, Lapenna, Tarantini, Novia 5, Piarulli 11, Matrullo 19, Casale, Giancane 3, Valecce (L), Napolitano. ALL. Valentino.

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PUGLIA: PLASTIC FREE ONLUS RIMUOVE 14 TONNELLATE DI PLASTICA E RIFIUTI NEL WEEKEND DEDICATO ALLA TERRA.

La Puglia liberata da 13.785 chilogrammi di plastica e rifiuti dispersi nell’ambiente in un solo weekend. È l’eccezionale risultato raggiunto da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, nei 21 appuntamenti di pulizia ambientale tenutisi in contemporanea sabato e domenica per celebrare la “Giornata Mondiale della Terra”. Quasi 1.600 volontari in azione per sensibilizzare concretamente cittadini, istituzioni e imprese sul grave problema dell’inquinamento legato all’abbandono di rifiuti nell’ambiente. L’iniziativa ha coinvolto attivamente anche dieci università italiane e ha il supporto di MINI, partner che ne sposa i valori legati alla sostenibilità e all’attenzione dell’ambiente. Il weekend dedicato alla Terra avrà un’ulteriore finalità benefica con la piantumazione di alberi grazie alla collaborazione con il media partner Treedom, il primo sito al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguire la storia del progetto agroforestale a cui darà vita.

Siamo orgogliosi dell’impegno, della tenacia e della concretezza messa in campo dai nostri volontari – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – Da nord a sud, siamo riusciti a liberare l’Italia da plastica e rifiuti dispersi dall’ambiente raggiungendo, nonostante il maltempo e le festività, un risultato eccezionale per il Pianeta. Il nostro impegno è costante e continuo – prosegue – Ogni settimana siamo attivi in giornate di pulizia e sensibilizzazione, nelle scuole e nei Comuni nonché con il dialogo con le imprese affinché vi sia una vera transizione ecologica. Invitiamo tutti ad iscriversi sul nostro sito plasticfreeonlus.it e a dare il proprio contributo d’amore concreto per l’ambiente. Un impegno e una attenzione costante oggi, ci permetteranno di avere un Pianeta domani”, conclude De Gaetano.

L’iniziativa ha raccolto l’adesione ufficiale ed attiva di ben dieci università italiane: Università degli Studi di Pavia; LUMSA Roma con sedi anche a Palermo e Taranto; UNICAL Università della Calabria di Rende (CS); Università degli Studi di Urbino - Carlo Bo; UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma; Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti/Pescara; Università degli Studi di Bari - Aldo Moro; Università del Salento con sede a Lecce; UNIPO Università del Piemonte Orientale; Istituto Universitario Salesiano di Torino dell'Università Pontificia Salesiana.

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Aeroporto di Taranto-Grottaglie, Perrini : “Vasile faccia un sopralluogo con me. Avviare subito restyling terminal passeggeri e attivare i voli”.

“Nei giorni scorsi, nell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, è stato effettuato un sopralluogo da parte della ditta aggiudicatrice dei lavori di restyling del terminal passeggeri con Aeroporti di Puglia e sembrerebbe ci sia un accordo per far slittare ulteriormente l’inizio dei lavori di ammodernamento a settembre, dopo la fiera del MAM. Se la circostanza fosse vera, con i lavori che dovevano già essere iniziati da qualche mese, allora dobbiamo aggiungere un ulteriore e ingiusto ritardo nella gestione dei voli passeggeri”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che evidenzia anche l’aggiunta: “della spesa di 8,7 milioni di euro. Il tutto per sottrarre al territorio, di fatto, il necessario servizio pubblico di mobilità per dare la precedenza ad una fiera che prescinde dalla ristrutturazione del terminal. A questo punto – prosegue Perrini – chiedo formalmente al presidente di AdP, Vasile, di fornire opportuni chiarimenti in merito e se ha trovato compagnie aeree per l’aeroporto, e di farlo per iscritto e con un sopralluogo da fare con il sottoscritto. Sia il restyling, sia il Mediterranean Aerospace Matching, sono interventi ed eventi che non possono ostacolare la ricerca di vettori aerei passeggeri disponibili a volare su Taranto-Grottaglie. Cosa che da 20 anni il gestore non fornisce al territorio per sua esclusiva responsabilità. I tarantini non possono più sopportare il mancato utilizzo dell’aeroporto per il traffico passeggeri. A maggior ragione dopo che il AdP ha riavviato l’aeroporto di Foggia con la Lumiwings (da e per Milano, Verona, Torino e Catania), abbandonando Taranto e una infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’intera provincia. Aeroporti di Puglia gestisce in concorrenza gli scali dello Stato ed è inammissibile che Enac, con il presidente Di Palma, non intervenga in favore dei viaggiatori tarantini. E’ ormai acclarato che il gestore agisce indisturbato e fa di tutto per negare i voli passeggeri solo e soltanto ai tarantini dall’Arlotta (per la Puglia ionica, la Basilicata e il Nord Calabria ionici)”, conclude Perrini.

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 PUGLIA, PONTI 25 APRILE E 1 MAGGIO: CODACONS LANCIA IN REGIONE SERVIZIO DI ASSISTENZA LEGALE GRATUITA AGLI UTENTI VITTIME DI DISAGI AEREI.  IN CASO DI RITARDI, PERDITA BAGAGLI, CANCELLAZIONI E DISAGI VARI POSSIBILE OTTENERE RIMBORSI E INDENNIZZI

 In occasione dei viaggi dei cittadini per i ponti del 25 aprile e dell’1 maggio il Codacons lancia anche in Puglia un servizio di assistenza legale gratuita ai passeggeri della regione che si sono visti rovinare la partenza, o il ritorno, a causa dei disservizi delle compagnie aeree, allo scopo di far ottenere loro il rimborso del costo del biglietto e gli indennizzi previsti dalle Direttive Ue e dalle Convenzioni internazionali.

L’impegno in questo peculiare settore merita sempre più attenzione perché con il rinnovato flusso di viaggi, dopo la pandemia, i disservizi sono sempre più frequenti e, al contrario, per i passeggeri ottenere ciò di cui hanno diritto è diventato via via più complesso.

Per tale motivo l'associazione, in occasione delle partenze degli utenti residenti in regione per i ponti del 25 aprile e 1 maggio, propone GRATUITAMENTE ausilio e assistenza a tutti i passeggeri della Puglia che dovessero subire ritardi del volo, cancellazione, negato imbarco o danneggiamento/smarrimento bagaglio: sul sito dedicato undefined sarà sufficiente inserire i dati del volo e gli esperti del Codacons effettueranno una valutazione dell’entità del disservizio e, in caso di diritto al rimborso del biglietto e/o all’indennizzo, provvederà a richiedere quanto previsto alla Compagnia aerea.

Il passeggero non dovrà sostenere alcun costo né per la valutazione, per l’assistenza per l’ottenimento del rimborso/indennizzo né tanto meno dovrà riconoscere all’Associazione una parte della somma ricevuta dalla Compagnia aerea. 

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POMODORO: COLDIRETTI PUGLIA, NO AL CONTINGENTE DI CONCENTRATO CHIESTO DA OLANDA; SERVE STRETTA SU TRACCIABILITÀ E PREZZO. 

Secco ‘no’ di Coldiretti all’ingresso di concentrato di pomodoro dall’Olanda, non essendoci carenza di produzione di pomodoro da industria nell’Unione tale da giustificare l’apertura di un contingente a dazio zero. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento alla richiesta di concessione dell’Olanda alla Commissione di un contingente tariffario per permettere l'importazione di concentrato di pomodoro in esenzione di dazio, considerato tra l’altro che il prezzo del prodotto di importazione, anche se sottoposto a dazio, è sensibilmente inferiore a quello europeo

Si tratterebbe di un contingente di superiore alle 20.000 tonnellate all'anno di concentrato di pomodoro, la cui richiesta – spiega Coldiretti - è motivata dall’Olanda sostenendo che la produzione Ue non sarebbe sufficiente a soddisfare la domanda. Per acconsentire a tale richiesta, la Commissione Ue deve ravvisare la sussistenza di due condizioni: la merce oggetto della richiesta non è prodotta nell’Unione Europea in quantità sufficiente e, seconda condizione, deve essere destinata ad una ulteriore trasformazione.

Se l’Ue accettasse questa richiesta si verrebbe a creare – denuncia Coldiretti - un precedente molto pericoloso che finirebbe per consentire il ricorso sistematico, non motivato, a tale procedura. La differenza di prezzo, infatti, non può essere ritenuto un motivo valido per derogare ai limiti prestabiliti. Se l'industria europea è in grado di soddisfare il fabbisogno del mercato interno - a prescindere da eventuali maggiorazioni di prezzo - decade automaticamente la possibilità di richiedere un contingente tariffario.

Va sventato l’arrivo di pomodoro all’estero, mentre serve una stretta per riconoscere ai produttori di pomodoro un prezzo – incalza - che in Puglia deve partire dagli elevati costi di produzione, dando giusto seguito alla legge sulle pratiche sleali, quando nel 2022 è andata persa una bottiglia di pomodoro su 5, a causa del clima e dei negativi effetti del conflitto in Ucraina.

Con il rincaro dei costi energetici che si è trasferito a valanga sui costi di produzione, nel 2022 – ricorda Coldiretti Puglia - produrre un ettaro di pomodoro lungo è costato agli agricoltori in media 3.500 euro in più, mentre allo scaffale si paga più la bottiglia che il pomodoro. “E’  vitale che venga riconosciuto il giusto prezzo al prodotto ed il corretto valore dato dall’origine in etichetta, per salvaguardare i produttori ed i consumatori, con il marchio comunitario DOP, che rappresenta un plus in termini di distintività”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

Fondamentale è inoltre il ruolo dei contratti di filiera che garantiscono un prezzo equo e stabilità al mercato   tenendo conto sempre dell’equità di una remunerazione congrua che non alimenta eventuali speculazioni in momenti di confusione. Si rende necessario, infatti, uscire immediatamente con un prezzo congruo dovuto anche al rispetto dell’eticità del prodotto che sempre più deve avere un ruolo fondamentale nella strategia di marketing del pomodoro di Capitanata.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia, sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari.

D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che  identificano – spiega Coldiretti Puglia - prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione. Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole, l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.

Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, di contro, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia- in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.

E’ però necessario che anche gli altri attori della filiera riconoscano gli sforzi che la parte agricola e l'industria di trasformazione stanno facendo – conclude Coldiretti Puglia - in un periodo economico e sociale che non ha precedenti, con un aumento senza eguali dei costi di produzione, per cercare di dare continuità ad una delle produzioni di maggior successo del made in Italy agrolimentare.

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Il recupero della 13^ giornata finisce con la vittoria del Veglie per 3 a 0 con i gol di Almeyra, Verri e Fiorini. 

Termina così la stagione regolare dei ragazzi di Mister Ribezzi, che dopo tre vittorie consecutive escono sconfitti in quel di Veglie, in una partita inifluente ai fini della classifica. Con questo risultato i gialloblù restano fermi a 50 punti in classifica e finiscono il campionato al quarto posto.
Prossimo appuntamento sarà la semifinale di play off contro il Taurisano che si giocherà in gara unica sul campo del Taurisano, domenica 30 aprile. 
Il regolamento prevede che al termine dei 90 minuti in caso di parità si giocheranno i tempi supplementari. Se anche dopo i tempi supplementari il risultato sarà sempre di pareggio, non ci saranno i calci di rigore ed a superare il turno è la squadra meglio piazzata in campionato, in questo caso il Taurisano.

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Il 25 Aprile a Mesagne

Aprile 24, 2023

CITTÀ DI MESAGNE, PROGRAMMA CELEBRATIVO ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE 25 APRILE 2023.

In collaborazione con A.N.P.I. Mesagne e Scuole
  ore 8.45 - raduno in Piazza Orsini del Balzo. 
ore 9.00 - trasferimento in Corteo presso la Villa comunale. 
ore 9.30 - momento introduttivo con i saluti di apertura. 
 
Contributi scuole del Primo Circolo didattico “Giosuè Carducci” e Secondo Circolo didattico “Giovanni XXIII”, Scuola media “Materdona - Moro”, IISS E. Ferdinando, coop.“Divenire” – Progetto “Giovani di sana e robusta costituzione", piantumazione papaveri sul prato del Castello. 
- ore 10.30: avvio del Corteo con rappresentanze territoriali, corona commemorativa, Gonfalone e Banda cittadina dalla Villa Comunale alla Piazzetta da intitolare a resistenti mesagnesi, in Via San Pancrazio (angolo Via Catania).
 Percorso Corteo: partenza dalla Villa Comunale; Porta Grande; sosta musicale in Piazza IV Novembre; Via Albricci; Via Lucantonio Resta; Piazza Matteotti con sosta musicale; Via Gualtiero D’Ocra, Via San Pancrazio.
- ore 11.30: arrivo del Corteo presso la sede di intitolazione Piazzetta ad Enrico Guarini e Antonio Carmelo Devicienti, resistenti mesagnesi, con deposizione corona di alloro. Momento Istituzionale alla presenza dei parenti dei due resistenti
- ore 12.15 – momento musicale con Beatrice Randino
 
- Lungo il percorso, chi partecipa al corteo potrà leggere attraverso QR Code gli Articoli della Costituzione Italiana commentati dagli alunni del I^ Circolo Didattico riportati nelle targhe celebrative installate nel Centro Storico.
- La Memoria è presenza, impegno e testimonianza. Tutti sono invitati a partecipare.

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25 APRILE: COLDIRETTI PUGLIA, 12MILA PUGLIESI IN AGRITURISMO; DA PRANZO SU PLAID ALL’AGRI-APERITIVO A BORDO PISCINA.

Sono 12mila i pugliesi che hanno scelto di trascorrere il 25 aprile in agriturismo che offre l’opportunità di fare la tradizionale scampagnata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni di Terranostra regionale, per la Festa della Liberazione segnata dal bel tempo e da temperature tomate nella media stagionale.

Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.

Una spinta al turismo green dinanzi alla quale molte delle 950 aziende agrituristiche presenti in Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.

Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti regionale – ci si sta organizzando con la disposizione all’aria aperta dei tavoli ma secondo gli agriturismi di Campagna Amica c’è anche chi è pronto ad offrire agli ospiti la possibilità di pranzare sotto gli uliveti oppure nell’orto per raccogliere direttamente la verdura. La primavera  – sottolinea Coldiretti Puglia – particolarmente apprezzata dagli amanti della campagna per assistere al risveglio della natura con piante, fiori e uccelli migratori, ma anche delle attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie da portare in tavola.

“Dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, fino alle degustazioni sotto gli ulivi monumentali o sulle balle di fieno, i nostri agriturismi si sono preparati ad accogliere gli ospiti sia del turismo di prossimità che i vacanzieri esteri con ogni cura, sempre più desiderosi di buon cibo cucinato dai cuochi contadini, di verde, paesaggio e dell’accoglienza familiare”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e i 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità.

I piccoli comuni tra i più belli d’Italia sono 40 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali – aggiunge Coldiretti Puglia - che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo viola di Tiggiano, Cipolla di Zapponeta, Fava di Zollino, Patata di Zapponeta, Pisello nano di Zollino, Pomodoro di Morciano, Fava di Carpino, Cacioricotta caprino orsarese, Lardo di Faeto, Prosciutto di Faeto, Calzone di Ischitella, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e la Patata novella di Galatina, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.

La campagna si classifica tra le mete più gettonate del lungo weekend della Liberazione durante il quale più di un italiano su quattro (26%) ha scelto di fare il ponte – conclude Coldiretti - anche prendendo un giorno di ferie per riposare a casa o con amici, distrarsi con gite in giornata ma anche approfittare per fare una breve vacanza con la quasi totalità dei viaggiatori che ha scelto una destinazione nazionale alloggiando nelle abitazioni di proprietà o di parenti ed amici, negli alberghi, nei bed and breakfast e negli agriturismi.

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Sanità al collasso - Partito Democratico: “Brindisi non può più attendere! Incontro urgente con Palese e Gorgoni”. Sulla sanità pubblica brindisina sta per abbattersi un’altra tegola. L’unità operativa UTIN (per la cura e l’assistenza ai neonati) dell’ospedale Perrino rischia la chiusura, nonostante la professionalità e l’abnegazione del personale medico e paramedico.

Le gravissime carenze di organico, infatti, non consentono più di organizzare i turni di lavoro. In prima battuta si potrà garantire assistenza ai neonati in età gestionale superiore alle 35 settimane e con un peso non inferiore a 2,5 chilogrammi e soprattutto che non necessitino cure intensive. Per tutti gli altri neonati, pertanto, il rischio è quello di essere trasferiti in altre unità operative, anche fuori regione!

Tutto questo interessa un reparto che per Brindisi è sempre stato un’eccellenza per tutto  il Sud Italia. Ecco perché appare gravissimo il fatto che addirittura si rischi la chiusura!

Il Partito Democratico di Brindisi, pertanto, rivolge ancora una volta un ringraziamento a tutto il personale per i “miracoli” che vengono compiuti quotidianamente per salvare la vita dei nostri bambini. Allo stesso tempo, però, chiede un incontro urgentissimo all’Assessore regionale alla Sanità Rocco Palese ed al Commissario dell’Azienda Sanitaria di Brindisi Giovanni Gorgoni. La criticità emersa all’UTIN è solo l’ultima in ordine di tempo, ma gravi carenze, per citarne alcuni, si sono riscontrate in questi mesi anche al pronto soccorso e in un reparto di eccellenza come quello dei grandi ustionati che rischiano di pagare un prezzo altissimo a causa della mancata programmazione per l’assunzione di personale e a causa di defezioni di medici e infermieri, a seguito di emigrazione verso altre strutture, che non si riesce a fermare e che crea, in tutti i reparti, affanno per il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza.

“Non consentiremo a nessuno – affermano dal Partito Democratico di Brindisi – di continuare a giocare sulla pelle dei brindisini. Si individuino anche le responsabilità che vanno ben oltre quelle della cronica e generalizzata carenza di personale nella sanità pubblica. Brindisi non può più aspettare”.

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