Redazione

La conferenza stampa avrà luogo lunedì 24 aprile alle ore 10,00 presso la sala convegni Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi  (Via Duomo, 20). Alla stessa, prendono parte il Direttore Artistico Silvana Carolla, Angela Howell, Simone Taormina, Dores Sacquegna, Miguelina Baldera Santana.  Una occasione per conoscere in anteprima, l’articolato programma di ventidue convegni legati ai temi del mondo letterario e sociale, le sedici nazioni del mondo partecipanti con i loro autori,  gli ospiti dei premi alla critica, le mostre di arte contemporanea e molto altro ancora nelle tre giornate del calendario culturale in programma dal 28 al 30 aprile nelle sale del Bastione San Giacomo a Brindisi. 

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Gli allestimenti che il comune di Mesagne sta facendo in questi anni per migliorare l'accoglienza in città sono meritevoli di lode. Molte volte, però, la collocazione di questi allestimenti, come ad esempio le fioriere posizionate davanti alla chiesa di Santa Maria, deve essere sostenibile sia con lo spazio che con la sicurezza. Una delle due fioriere, infatti, come si vede nella foto restringe la carreggiata stradale già abbastanza limitata. Poi vi sono le auto che posteggiano in maniera anomala davanti alla farmacia. Sicuramente tale scelta spaziale sarà stata fatta per salvaguardare i gradini in pietra calcarea della chiesa. Però così facendo si è creato un gap strutturale. Magari, prima di posare questi allestimenti si potrebbe pensare anche alla sicurezza pedonale e automobilistica.

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PORTO, AEROPORTO, COLLEGAMENTI ED INFRASTRUTTURE INTERNE. PER LA UIL DI BRINDISI OCCORRE #PROGRAMMARE-OLTRE-EMERGENZE. 

Brindisi fin dalle epoche più remote è stata Porta d’Oriente col suo porto naturale più significativo del Mediterraneo, un territorio naturalmente predisposto all’aviazione ed una collocazione geograficamente orientata ad Oriente con tutto un insieme di opportunità economiche, commerciali e di scambio culturale che questo comporta. Oggi queste importanti opportunità sono tutte ancora presenti e più che mai ambite. Ognuna di queste tante ed innate virtuose caratteristiche può e deve diventare, come già nel passato, potenziale di crescita e benessere diffuso per l’intero territorio.

Ciò può accadere se si riserva la dovuta attenzione a tutte le infrastrutture che consentono la comunicazione e lo scambio tra la città, il territorio locale e l’intero Mediterraneo. I già citati Porto marittimo, Aeroporto Civile, rete viaria statale e ferroviaria passando per l’universo delle infrastrutture più marcatamente industriali e commerciali devono essere attenzionate grandemente in una città che voglia tornare protagonista e sviluppare lavoro e benessere a partire dalla sua vocazione naturale. È necessario dedicare ad ognuna di queste fondamentali opere progettualità a lungo termine che ne rilancino missione e capacità tecnologiche ma anche a medio e brevissimo termine per garantire la necessaria cura e manutenzione dell’esistente.

Dopo le varie crisi economiche, finanziarie e di equilibri internazionali la sfida del PNRR rimane vitale e per coglierla occorrono visioni politiche e professionalità tecniche in forza agli Enti ed alle Istituzioni responsabili a vario titolo delle infrastrutture cittadine. L’assetto del territorio ed i suoi documenti programmatici pluriennali sono di vitale importanza e non solo per le grandi sfide delineate ma anche e soprattutto per la vivibilità stessa di chi questa città la vive ogni giorno.

Come abbiamo dovuto constatare sono bastate le abbondanti piogge di questi giorni per mettere a serio rischio l’incolumità e la sicurezza dei brindisini a motivo di mancate manutenzioni e programmazione di interventi idraulici e di messa in sicurezza non sostenuti nel tempo. Questo non è accettabile in quanto si tratta di un pre-requisito per ogni sviluppo economico e sociale che si voglia immaginare.

Il commercio con l’Oriente ed il Mediterraneo, la competitività del Sistema Industriale, l’attrattività turistica e l’appetibilità stessa del territorio sotto ogni aspetto passano dalla presenza e dall’efficienza di infrastrutture adeguate ed all’altezza delle sfide di oggi. Un Sindacato che abbia a cuore il futuro del lavoro e la sostenibilità futura dei redditi dell’intera popolazione brindisina non può che avere a cuore questo tema ed invitare ogni soggetto politico e sociale a #ProgrammareOltreEmergenze.

La Uil di Brindisi, su questo come su altri temi, offre la propria disponibilità a collaborare e dialogare con Enti, Istituzioni ed attori sociali per fare rete anche su questa importante sfida. Un invito più volte ribadito di recente dal nostro Sindacato ma oggi ancor più sentito considerate le settimane di forte fervore di parole, proposte e programmi quale il periodo elettorale per le prossime Amministrative. È in gioco il futuro di questa città e di questo territorio ed il destino dei lavoratori di oggi e del lavoro che verrà domani, se insieme si riuscirà a #ProgrammareOltreEmergenza per Brindisi.

 Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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Ancora una volta, l’Azienda sanitaria di Brindisi ha perso una ghiotta occasione per far parlare (bene) di sé ma, soprattutto, di dimostrare la propria attenzione verso la salute dei cittadini e, nel caso specifico, delle donne. Spiace constatare, infatti, come quella brindisina sia tre le pochissime Asl pugliesi a non avere aderito alla campagna promossa dalla Regione Puglia dal titolo “Conosci, Previeni, Cura”. Una iniziativa dedicata proprio alla salute delle donne ed attraverso la quale le aziende sanitarie pugliesi promuovono iniziative ed eventi gratuiti per l’informazione, la prevenzione e la cura per le donne. Tra questi, servizi clinici, diagnostici e informativi in diverse aree specialistiche come cardiologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pneumologia, psichiatria, senologia. Si tratta di un mero errore? Una ‘svista’ da parte di chi aggiorna il Portale della salute della Regione Puglia che non ha provveduto ad inserire l’Asl brindisina tra quelle aderenti alla campagna? Vorremmo tanto fosse così, ma temiamo che le cose stiano in maniera differente. Ed allora mi chiedo - da donna prima ancora che da responsabile del Coordinamento donne di Fials – come è possibile che, nonostante ci siano tantissime donne che non hanno la possibilità di accedere al privato e che sono costrette ad attendere il proprio turno nelle lunghissime liste d’attesa, si è persa l’occasione di partecipare a questo progetto di prevenzione e di cura gratuito? Cosa lo ha impedito? Di chi sono le responsabilità? In un momento in cui accedere al sistema sanitario è una prerogativa di pochissimi, a causa delle interminabili liste d’attesa e della contrazione di servizi offerti alla cittadinanza, è mai possibile registrare una gestione della sanità sempre più lontana dai bisogni delle persone?

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A 11 mesi dall’omicidio del 34enne mesagnese Carlo Giannini, avvenuto a Sheffield, in Inghilterra, il 12 maggio 2022, la polizia dello Yorkshire ieri mattina, alle ore 10,30, si è recata presso il Manor fields park in cui il giovane fu ammazzato con un fendente per effettuare un sopralluogo. Hanno delimitato una parte del parco e nove poliziotti hanno iniziato a cercare nel terreno. Secondo alcune indiscrezioni gli investigatori sono alla ricerca di indizi che possano avvalorare alcune tesi su cui stanno lavorando. Il sopralluogo, naturalmente, non è passato inosservato. Purtroppo ad oggi non c’è stata nessuna svolta su questo episodio. Nessuna informazione è giunta alla polizia o alla famiglia nonostante una ricompensa di 20mila sterline messa a disposizione nel novembre 2022 da una società inglese, la Crimestoppers, che ha come oggetto della propria mission l’aiutare le persone a fornire informazioni anonime su attività criminali e giungere all’individuazione dei responsabili. A 11 mesi sulla vicenda c’è il buio assoluto. Gli investigatori, su sopralluogo, hanno emesso un comunicato nel quale hanno precisato che: “Gli agenti sono attualmente al Manor Fields Park per svolgere indagini nell’ambito delle indagini in corso sulla morte di Carlo Giannini”. 

L’omicidio resta, quindi, una “cold case” ancora tutta da interpretare. Titolare delle indagini è la detective Rebecca Hodgman che in una recente intervista ad un tabloid inglese ha detto: “"È davvero difficile per me comprendere questo caso. Abbiamo un uomo ucciso nel mezzo di Sheffield e nessuno si fa avanti per parlare". Nel novembre 2022 i parenti di Carlo avevano diffuso un appello ai cittadini di Sheffield, al fine di sensibilizzarli: “Le informazioni - avevano scritto sui media inglesi i parenti - potrebbero aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”. Purtroppo non ci fu nessuno riscontro all’appello. Sull’omicidio di Carlo Giannini al momento c’è ancora quanto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che alle ore 1,08 dell’11 maggio 2022, avevano ripreso Carlo entrare nel Manor Fields Park di Sheffield. Alle ore 5 del 12 maggio un passante aveva telefonato alla polizia, dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. La polizia era intervenuta riscontrando effettivamente la presenza di un giovane deceduto a seguito di un fendente. Dopo alcune settimane di indagini gli agenti di Sheffield avevano arrestato un 27enne sospettato di aver avuto qualche ruolo nell’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Da allora, per 5 mesi, non si è saputo più nulla. Almeno fino a ieri mattina quando 9 poliziotti sono giunti sul luogo dell’omicidio, hanno recintato l’area e hanno iniziato a repertare. È forse la volta buona per una svolta sulle indagini?

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Nel corso del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana  del 18 aprile sono stati adottati due provvedimenti che modificano il Regolamento della TARI (tassa sui rifiuti) e il Regolamento delle Entrate Tributarie.

Entrambe le delibere, oltre ad adeguare gli strumenti comunali alla normativa vigente, introducono alcune novità che faciliteranno il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e la cittadinanza.

Sul fronte TARI le principali novità per le utenze domestiche riguardano la semplificazione delle pratiche di comunicazione di riduzione del nucleo familiare per motivi di lavoro o studio all’estero e in caso di subentro per decesso del titolare dell’utenza. Resta invariato, con un ulteriore chiarimento relativo alla presentazione della documentazione economica, il sistema di agevolazioni tra il 15% e il 10% per persone con un ISEE fino a 11.500 euro. Per le utenze non domestiche spicca l’introduzione di una riduzione tariffaria calcolata proporzionalmente in base alla quantità di rifiuti correttamente riciclati.  

Sul versante del Regolamento delle Entrate Tributarie la principale novità consiste nell’introduzione di una rateazione a 12 mensilità, non più 11, in casi di accertamento di importi compresi tra 501 euro e 3000 euro.

Il Consiglio Comunale, inoltre, ha preso atto della chiusura dei lavori della Commissione d’indagine sulle Isole Ecologiche. La Presidente della Commissione ha presentato la relazione finale stilata al termine del lavoro di approfondimento sul procedimento amministrativo seguito dagli Uffici per l’acquisto delle apparecchiature mai entrate in funzione e rimosse nel 2020. All’esito dell’inchiesta è emersa l’opportunità di un ulteriore approfondimento da parte dei competenti organi giurisdizionali.

Nel corso della seduta consiliare è stato presentato, infine, il Documento Unico di Programmazione che sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale nell’ambito del Bilancio di Previsione 2023-25.

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Continua il percorso del progetto REInSER, promosso dal Comune di Brindisi in qualità di partner, il cui obiettivo è quello di favorire l’inserimento dei rifugiati e richiedenti asilo presenti nei paesi dell’area Adriatico-Ionica coinvolti.

Si sta svolgendo in questi giorni presso la sede del SAI di Tuturano il laboratorio di falegnameria finalizzato anche alla produzione di arredi urbani con legno riciclato. Grazie all'inserimento lavorativo e all'attivazione di un'impresa artigiana con impatto sociale, sarà possibile per questi giovani avvicinarsi sempre di più ad una vita indipendente.

Il progetto REInSER, finanziato dal Programma Interreg ADRION 2014-2020, coinvolge 8 partner principali che sono: il Centro di ricerca e scienza Koper (Partner Capofila), il Comune di Brindisi, Parco Tecnologico Primorska, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Città di Osijek, Conto speciale per fondi di Ricerca-Università aperta ellenica, Agenzia di sviluppo regionale Srem, Ente pubblico per lo sviluppo del cantone di Una-Sana.

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Nuovo ospedale Monopoli-Fasano.Amati: “Impossibile rispettare fine lavori. Basta propaganda e trasporto letti per messinscena. È l’ora dei mea culpa”

“Impossibile rispettare il termine del 24 luglio per il fine lavori del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Lo dicono le relazioni della Direzione lavori, alla cui lettura sarebbe opportuno che tutti ci attenessimo.

"Non si possono affogare nella propaganda le gravi responsabilità dell’impresa e della Asl, mettendo in scena addirittura una visita guidata al cantiere con l’utilizzo di due letti trasportati in fretta e in furia dal San Giacomo. È l’ora della verità e del mea culpa.

"Attualmente manca il 6% del tempo per realizzare il 20% della produzione, con un incremento nell’ultimo mese dello 0,29%. Come si può in tre mesi colmare questo ritardo e con questo andamento produttivo? Chiedere a Pitagora. E anche sull’acquisto di arredi e attrezzature, ci ritroviamo alla violazione di due cronoprogrammi, adducendo il mancato finanziamento statale. Su questo punto va innanzitutto detto dell’impegno iniziale della Asl di acquistare parte degli arredi con risorse proprie e poi, dopo aver cambiato idea, del clamoroso ritardo - circa due anni - con cui la Regione ha chiesto al ministero l’accordo di programma per l’utilizzo dei fondi CIPE del 2009.”

Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati.

“Mi duole  usare toni risoluti, ma lo faccio pensando al grande lavoro fatto con Vendola per avviare il piano di edilizia ospedaliera oggi in corso, alle quotidiane visite sul cantiere e con ogni tipo di meteo, alla lettura faticosa di migliaia di pagine per meglio controllare e - soprattutto - al pensiero ossessivo sulle persone che muoiono per la mancanza da sempre di un ospedale per malattie tempo-dipendenti in un raggio di 130 km.

"Se segnalo con pignoleria i ritardi, le omissioni e le complicità non accordate con l’interesse pubblico, è solo per prestare fede al mio ruolo di amministratore pubblico.

"Nell’ultimo rapporto della Direzione lavori, relativo al periodo 15 marzo / 15 aprile, si evidenziano numerose criticità. Tralasciando per ora quelle contabili-amministrative, pur gravissime, con relativo aumento ancora ingiustificato di costi e giorni, allo stato sono stati utilizzati 1586 giorni su 1686 previsti, dopo tre diversi incrementi alla previsione iniziale di 1000 giorni. Infatti, il termine è stato oggetto di tre incrementi: il primo per 184 giorni, il secondo per 412 giorni e il terzo per 90 giorni.

"Il più importante degli incrementi temporali, accompagnato da una liquidazione di costi aggiuntivi pari a 7.881.919,22, fu deciso dal Collegio consultivo tecnico. Su questo punto non sono mai state riscontrate le osservazioni della Direzione lavori sulle modalità di calcolo; detto in forma molto semplice, si accreditavano somme per ritardo da Covid con decorrenza al tempo in cui il Covid non era ancora stato diagnosticato a Wuhan.

"Tornando alla questione del fine lavori, allo stato residua solo il 6% del tempo contrattuale disponibile, con una produzione del 79,60%; manca dunque una percentuale di produzione pari al 20,40%. Prendendo a riferimento l’incremento di produzione dell’ultimo mese, risultata pari allo 0,29%. Qualora gli incrementi si attestassero, mettiamo al 2% come atto di estrema e irragionevole fiducia, la fine lavori sarebbe prevista per il 24 maggio 2024.

"Insomma, siamo nei guai e non possiamo accettare un intollerabile festival della finzione e delle illusioni.

"Naturalmente non mi arrenderò mai né ridurrò il mio impegno finalizzato a vedere ultimata questa importantissima e bellissima opera pubblica, progettata con grande maestria e puntualità.”

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CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE PIANO NAZIONALE; ENNESIMO AVVISTAMENTO DI BRANCO A ORSARA DI PUGLIA

Non è più rinviabile il piano nazionale per la gestione delle specie selvatiche, con i cinghiali che continuano a scorrazzare indisturbati in Puglia con quotidiani raid nelle campagne e nei pascoli. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento all’ennesimo avvistamento di un branco di cinghiali ad Orsara di Puglia in provincia di Foggia.  

Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme – aggiunge Coldiretti Puglia - per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – insiste la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà dei cittadini  (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, conclude Coldiretti nel sottolineare l’esigenza di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale.

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“Le giovani generazioni di oggi necessitano di testimoni credibili capaci di tramandare i valori etici fondamentali, non tanto con discorsi eloquenti quanto con stili di vita capaci di porre azioni e gesti improntati sulla legalità e sul rispetto reciproco”.

Con queste parole don Cosimo Schena, sacerdote influencer che vanta milioni di follower, soprannominato “poeta dell’amore di Dio” sul web, si consacra testimonial della terza edizione del Premio Honestas, patrocinato dal ministero della Difesa e dalla Regione Puglia e organizzato dall’associazione “La valigia blu”, presieduta dalla giornalista Fabiana Agnello.

“Oggi i social bombardano i giovani spesso con una mentalità che va contro la legalità.

Basti pensare ai notevoli telefilm e film che pongono in risalto come positivo gli stili mafiosi totalmente contrari ai principi di fratellanza, onestà e legalità di una società in cui l'essere umano non è un oggetto ma un soggetto. Necessitiamo del recupero di una relazione positiva per evitare in futuro l'incrementarsi di scelte volte alla criminalità totalmente nocive per la società.”

Una vincitrice della passata edizione corona il suo sogno: diventa carabiniere

 

Si tratta di Rosy Calabretti, aggiudicatasi il secondo premio della seconda edizione del Premio Honestas, svoltosi nella città di San Vito dei Normanni.

Durante la cerimonia, la studentessa che ha ricevuto la targa dal procuratore aggiunto di Brindisi Antonio Negro, ha detto: “Il mio sogno è quello di diventare carabiniere”.

Oggi Rosy Calabretti lo ha coronato e il 5 maggio partirà per Reggio Calabria, dove nella scuola Allievi carabinieri inizierà il percorso nell’Arma.

“Sono molto felice e soddisfatta di aver superato la prima volta il concorso. È stata una sfida difficile e, mettendomi alla prova, ci sono riuscita. Ho 19 anni e diventare carabiniere è stato il mio sogno fin da bambina. Ci vediamo a novembre per il Giuramento.”

Il Premio Honestas

Il Premio, patrocinato dal ministero della Difesa e dalla Regione Puglia, è divenuto oramai itinerante nella provincia di Brindisi e si prefigge di instillare nei giovani il seme della legalità nelle sue varie forme come la correttezza, l’onestà e la coerenza, temi già affrontati nelle prime edizioni.

L’obiettivo è quello di stimolare la riscoperta di quei valori necessari per l’equilibrio della vita sociale, dove gli italiani di domani potranno essere custodi e guardiani di valori ormai troppo opacizzati.

Il Premio, ideato dal tenente dei Carabinieri Alberto Bruno, assegna un numero variabile, di anno in anno, di borse di studio agli studenti delle quinte classi degli istituti superiori della Provincia di Brindisi per l’elaborazione di un video Instagram che quest’anno ha il tema della credibilità.

I video Instagram che verranno postati in rete contribuiranno a quella battaglia quotidiana di legalità, utilizzando gli strumenti ed il linguaggio oggi più vicini ai giovani in contrapposizione con la propaganda criminale web che inneggia alla violenza finanche contro le istituzioni come nel caso di alcuni cantanti neomelodici e influencer.

La commissione giudicatrice

La commissione che proclamerà i vincitori è composta, ad oggi, dal Prefetto di Brindisi Michela Savina La Iacona, dal Procuratore della Repubblica di Brindisi Antonio De Donno, dal coordinatore della Federazione Antiracket Puglia FAI Fabio Marini, dal testimonial dell’evento, don Cosimo Schena e dai sindaci dei comuni della Provincia di Brindisi, ad oggi 5, in cui sono presenti le scuole superiori interessate.

La Commissione, quindi, assegnerà le borse di studio durante la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori che, quest’anno, si svolgerà in data 26 maggio presso il Palazzo Imperiali di Latiano.

Inoltre, durante la serata, sarà consegnato il Premio per il Giornalismo Digitale al direttore Angelo Maria Perrino di Affari Italiani.

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