Redazione
COLDIRETTI, DA ALLERGIE A CANCRO I RISCHI DEL “CIBO SINTETICO”
FAO: COLDIRETTI, DA ALLERGIE A CANCRO I RISCHI DEL “CIBO SINTETICO”. Sono 53 i pericoli per la salute degli alimenti definiti dall’OMS “a base cellulare”.
Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata piu’ chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.
Il documento di 134 pagine evidenzia – sottolinea la Coldiretti – la necessità di garantire la sicurezza alimentare con l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi associati, prima della diffusione commerciale su larga scala.
I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. In particolare – precisa la Coldiretti - i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche.
Il processo prevede l'uso di una o più sostanze in grado di fornire alle cellule segnali appropriati per sostenere la vitalità, la replicazione e la differenziazione delle cellule tra cui siero di origine animale, proteine e peptidi (generalmente ricombinanti), ormoni steroidei, acidi nucleici (ad esempio acido micro ribonucleico (rna) o mirna, rna messaggero o mrna) e piccole entità molecolari. Un potenziale problema di sicurezza alimentare secondo il Rapporto potrebbe verificarsi se una o più sostanze fossero presenti nel prodotto finale a livelli sufficienti a causare un effetto negativo sulla salute del consumatore in relazione alla loro modalità d'azione poiché in genere queste sostanze non sono state utilizzate finora nella produzione alimentare convenzionale e potrebbe essere dunque necessario generare dati a sostegno di una particolare valutazione della sicurezza.
Il documento evidenzia infine – precisa la Coldiretti - altri aspetti da approfondire come le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura. Si tratta infatti di processi produttivi molto piu’ simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito – continua la Coldiretti - devono essere valutati.
Il paper della Fao e dell’Oms fa chiarezza sull’uso improprio del termine carne coltivata con il rischio oggettivo che i cittadini cadano in un inganno poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio – sostiene la Coldiretti - non è carne e non è coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani – riferisce la Coldiretti – per carne si intende “la parte muscolare del corpo dell'animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne mentre il significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuna renderli capaci di far frutto”. Ma va anche evidenziato – continua la Coldiretti - il richiamo implicito al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori. Secondo la Fao e l’Oms, infatti "attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate"
Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti - ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che puo’ cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia italiana.
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Grave incidente stradale lungo la statale 7
Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio lungo la statale 7, dove tre mezzi sono rimasti coinvolti in due distinti sinistri. Si tratta di un furgone di colore bianco, una Ford e una Mercedes A180. Nell’impatto una donna è rimasta ferita. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, la polizia di Mesagne, i vigili del fuoco e la polizia locale di Brindisi. Le indagini sono state affidate ai vigili urbani del capoluogo che hanno ascoltato i testimoni e stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. I fatti si sono verificati intorno alle ore 15 sulla statale 7 nei pressi dello svincolo per Sandonaci, in territorio di Brindisi. Su quest’importante arteria viaria stanno viaggiando diversi veicoli in direzione Brindisi, quando una signora alla guida della Mercedes, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a sbattere sul guardrail.
Subito dopo un furgone ha iniziato a sbandare ed è andato a sbattere sul guardrail centrale della rampa di innesto sulla provinciale per Sandonaci. Infine una Ford ha carambolato in mezzo alla carreggiata e si è fermata nel senso opposto di marcia. Fortunatamente nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nel sinistro. Gli automobilisti si sono fermati e hanno prestato i primi soccorsi. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte alcune volanti del commissariato di Mesagne i cui agenti hanno immediatamente bloccato il traffico e messo in sicurezza l’area. Subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e due ambulanze del 118. I pompieri hanno estratto una donna ferita dalla sua auto e l’hanno consegnata ai sanitari i quali, constatate le ferite, l’hanno trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza i traumi, tipici dei sinistri stradali, riportati nell’impatto con il guardrail. Intanto, sulla statale 7 si è formato un lungo serpentone di auto che è rimasto bloccato per i rilievi eseguiti dalla polizia locale di Brindisi. Gli accertamenti serviranno per ricostruire la dinamica del sinistro e addossare le varie responsabilità.
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La Provincia alla Festa della polizia
Lo splendido porto di Brindisi ha fatto da cornice al 171esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, che questa mattina è stato celebrato sul lungomare Regina Margherita, alla presenza delle massime autorità locali.
Sanita’. Gruppo Forza Italia: “Buco nei conti, ma servizio sanitario allo stremo. Ecco il fallimento di Emiliano!” |
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Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia. “Scoprire, di colpo, di avere un buco nei conti di 200 milioni di euro significa innanzitutto una cosa: non c’è alcun monitoraggio costante sulla spesa pubblica. Quello che sta accadendo in Puglia merita un intervento del governo nazionale affinché non siano i cittadini a pagare il prezzo dell’inefficienza e mancanza di governance della Giunta Emiliano. La sinistra, poi, perde il pelo, ma non il vizio di cedere alla tentazione di utilizzare i contribuenti come bancomat: così, c’è anche lo spettro dell’aumento dell’Irpef. Eppure, sono anni che, a volte con stanchezza, ripetiamo alla Giunta che la sanità richiede controlli stringenti da parte della Regione: Emiliano deve spiegare come si sia arrivati a questa situazione gravissima per i conti e, soprattutto, deve dire ai pugliesi cosa hanno fatto lui e l’assessore Piemontese per arginare le spese alle stelle. Cosa è stato fatto per individuare e tagliare gli sprechi? Cosa è stato fatto per ridurre concretamente la spesa farmaceutica? Cosa è stato fatto per il prezzo delle protesi sanitarie? Cosa è stato per accrescere l’efficienza e l’economicità del servizio sanitario? Nulla. Assolutamente nulla. Quel che è peggio è che, nel frattempo, assistiamo alla rarefazione dei servizi sul territorio: il cittadino è giustificato a chiedersi come si possa tagliare i servizi ormai ridotti all’osso, mentre la spesa cresce così tanto. Dove sono finiti i soldi? Manca il personale medico ed infermieristico, i macchinari diagnostici spesso sono rotti o obsoleti, le liste d’attesa sono chilometriche… come si giustificano i 200 milioni di buco? Solo per il covid e le bollette energetiche? Emiliano punta il dito contro tutti come se fosse l’unico irresponsabile. Sarebbe il caso di informarlo che, essendo il presidente di Regione, lo “scaricabarile finisce” proprio sulla sua scrivania, per citare il presidente Truman”. --------------- |
Arrestato un 30enne per detenzione di droga, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente
I Carabinieri di Francavilla Fontana hanno eseguito un provvedimento di esecuzione pena nei confronti di un 30enne francavillese, con diversi precedenti per reati vari (soprattutto in materia di droga, ma anche contro il patrimonio e la persona). Il giovane, condannato alla reclusione di 4 anni e 3 mesi da scontare in carcere, si era reso responsabile di diverse condotte illecite commesse tra il 2015 e il 2020 a Francavilla Fontana. In particolare, il soggetto, che non risultava svolgere una stabile attività lavorativa, il 26 febbraio 2015 era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Francavilla Fontana per detenzione di cocaina e marijuana, nonché trovato in possesso di una somma di denaro contante e di materiale per il confezionamento della droga. Il giovane, in quell’occasione, aveva tentato invano di disfarsi della sostanza illecita. Ed ancora, il 4 agosto 2018, il ragazzo era stato nuovamente arrestato in flagranza, sempre dai Carabinieri, per detenzione di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, poiché durante un controllo alla circolazione stradale non si era fermato all’alt imposto dalla pattuglia e, anzi, a bordo del proprio ciclomotore, nel tentativo di fuggire, aveva investito un militare, causandogli delle lesioni. Bloccato comunque sul posto, il soggetto era stato trovato in possesso di oltre 70 grammi di marijuana. Nel 2019, il soggetto era stato invece nuovamente denunciato a causa delle continue violazioni al Codice della strada, poiché abitualmente fermato alla guida di veicoli senza essere in possesso di regolare patente. Infine, il 19 settembre 2020 il ragazzo era stato nuovamente arrestato per detenzione illegale di droga, poiché, sorpreso mentre confezionava le dosi di sostanze illecite, insieme ad altri ragazzi. In quell’occasione fu sequestrata la sostanza stupefacente in corso di confezionamento, circa 50 grammi di cocaina e hashish. L’arrestato si trova ora nel carcere di Brindisi.
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Grave situazione organizzativa/gestionale in Sanitaservice Asl Brindisi. A rischio i Servizi erogatiGrave situazione organizzativa/gestionale in Sanitaservice Asl Brindisi. A rischio i Servizi erogatiai Cittadini/Utenti. La Fp Cgil Brindisi continua a denunciare la drammatica situazione presente nella Società in HouseSanitaservice ASL BR che rischia di implodere in tutta la sua complessità. Infatti, il personale ausiliario ed amministrativo gestito dalla stessa partecipata, continua a lavorarecontinuamente in regime di lavoro straordinario per sopperire alle carenze strutturali di organico, ovvero vieneistituzionalizzato tale dispositivo contrattuale a cui invece si dovrebbe fare ricorso in casi eccezionali così come previstodai contratti di lavoro.
Per chiarire bene la portata del problema di cui si discorre, lo straordinario “copre” il numero di unità lavorativePer chiarire bene la portata del problema di cui si discorre, lo straordinario “copre” il numero di unità lavorativepreviste nell’ultimo Business Plan dell’Asl Brindisi con delibera 1949 del 2021, a cui non si è inteso mai dare seguitononostante l’applicazione dello stesso provvedimento determinerebbe un miglioramento della qualità dei servizi ed ilcompletamento della dotazione organica prevista. A corollario si precisa che il suddetto piano industriale, di cui alla già citata delibera n.1949/2021, è oltretuttocarente, sin dalla sua definizione, in quanto non tiene conto dell’indice di sostituibilità necessario per garantire i turnidi servizio nel momento in cui si presentano le abituali defezioni: infortunio, lunghe malattie, maternità e/o assenzeprolungate a vario titolo, ferie, aspettative retribuite, ecc.In definitiva, le ataviche carenze di personale risultano gravi al punto tale da non poter garantire i serviziessenziali e strutturali quali ad esempio quelli di ausiliariato, logistica, C.U.P., portierato, manutenzione e supportoamministrativo.
Circostanza che ha una pluralità di conseguenze: possibile interruzione di pubblico servizio permancanza di personale; aumento del rischio clinico in ragione dell’acclarato lavoro di equipe; ricadute negative sullasalute e sicurezza dei lavoratori costretti ad affrontare carichi di lavoro eccessivi che eludono gli attuali dispositivinormativi tra cui l’osservanza del “giusto orario” e il D.lgS 81/2008. In ragione di quanto sopra sinteticamente esposto, la scrivente O.S. chiede di assumere con effetto immediatoil personale interessato con “diritto di precedenza” per occupare, così come previsto dalle normative di riferimento, iposti vacanti attualmente presenti nei vari servizi, così come avvenuto in altre ASL Pugliesi.
Si precisa, inoltre, anche a soccorso di quanto già rappresentato che a differenza di altre Sanitaservice pugliesi,la partecipata di Asl Brindisi non solo non ha completato ad oggi il numero di assunzioni previste dall’ultimo BusinessPlan, ma non ha neanche splafonato in spese aggiuntive, comunque autorizzate dalla stessa Regione Puglia, perl’assunzione di categorie protette. Pertanto, qualora non si dovesse interrompere l’anomalo ricorso al lavoro straordinario, con il conseguenteed utilizzo/sperpero (?) di denaro pubblico, erogato in migliaia di ore di straordinario, adottando invece una congruaprogrammazione assunzionale - come richiesto - sbloccando le assunzioni in ottemperanza al deliberato Aziendale dicui al piano industriale ed a garanzia del buon governo dei servizi gestiti, la Fp Cgil Brindisi continuerà a mantenere lostato di agitazione dei lavoratori di Sanitaservice Asl Brindisi, attiverà la propria struttura legale in ordine alcoinvolgimento degli organi istituzionali preposti e adotterà tutte le iniziative possibili anche di natura pubblica al fine di ripristinare il corretto esercizio dell’attività gestionale in capo a Sanitaservice ed alla ASL Brindisi.
La Segretaria Provinciale
Chiara Cleopazzo
CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, RAID NEI CAMPI
Raid nelle campagne del foggiano, dove a sparire sono intere file di pregiati asparagi, complice il buio della notte. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che torna a segnalare la recrudescenza dei fenomeni criminosi, con l’ultimo episodio registrato a Foggia nei pressi di Borgo Mezzanone, dove sono state depredate 110 file di asparagi foggiani.
Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni, con squadre ben organizzate che tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – aggiunge Coldiretti Puglia - perché molto apprezzati dai mercati. Infine sradicano e portano via gli olivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca. I furti hanno una frequenza preoccupante tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne.
Le aziende agricole hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. E' necessaria – ribadisce Coldiretti Puglia - l'attivazione di una cabina di regia tra il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero dell'Interno che coordini le attività delle forze dell'ordine, che va sostenuto con l’intervento dell'Esercito in alcune aree a forte rischio.
I poteri criminali si “annidano” nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce devono compiere – insiste Coldiretti Puglia - per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – continua la Coldiretti Puglia – compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.
I raid nelle campagne sono un fenomeno che si ripete ormai senza soluzione di continuità da anni e costringe gli agricoltori a vigilare di notte, perché sono tanti i casi che vengono segnalati quotidianamente, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. Si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna – aggiunge Coldiretti Puglia - con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole che hanno bisogno di acqua.
Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciano le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali, furti di prodotti in campo e delle piantine resistenti a Xylella appena messe a dimora, taglio di ceppi di uva da vino Primitivo, di uva da tavola e tiranti di tendoni, sabotaggi di cantine, taglio e furti di ulivi secolari, sono solo alcuni degli atti criminosi a danno degli agricoltori.
Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano – insiste Coldiretti Puglia - neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza Covid non ancora completamente rientrata che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole e soprattutto agrituristiche, anzi si moltiplicano i fenomeni criminali con furti di mezzi, prodotti agricoli e chilometri di fili di rame, smaltimento di rifiuti di ogni genere nei campi, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile.
I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, VENTO, PIOGGIA E GELO SU FIORITURE PRIMAVERA; FUOCHI NOTTURNI ACCESI PER SCALDARE FRUTTETI. Attesa una nuova ondata di maltempo a partire da domenica prossima.
Maltempo con pioggia, vento e gelo sulle fioriture di primavera rischiano di fare strage di raccolti per l’abbassamento improvviso e repentino delle temperature, con gli agricoltori che accendono i fuochi notturni per riscaldare i frutteti. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, con una nuova ondata di maltempo attesa da domenica prossima, dopo gelo, vento di bufera e nubifragi che hanno caratterizzato le festività pasquali.
Il brusco abbassamento delle temperature notturne con gelate tardive colpiscono duramente le coltivazioni con danni a macchia di leopardo fino al 70% a gemme e piccoli frutti sugli alberi di percoche, susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli e vigneti già in fase avanzata di vegetazione dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura di 1,38 gradi in più della media storica.
Gli agricoltori per difendere le coltivazioni – riferisce la Coldiretti Puglia - tengono accesi i fuochi di notte per scaldare le piante nei frutteti al gelo ma sono entrati in funzione anche ventilatori speciali che mescolando gli strati più caldi dell'aria a 14 - 15 metri sopra il terreno con quella più fredda che circonda gli alberi permettono di creare una barriera protettiva in grado di salvare i piccoli frutti in maturazione. Ma dall’assalto del gelo gli agricoltori si difendono anche usando il freddo stesso con dei vaporizzatori d’acqua che creano una patina su rami e frutticini che ghiaccia senza soffocare o bruciare la pianta proteggendola al tempo stesso dal crollo delle temperature. Vecchie e nuove tecniche per combattere il gelo che – sottolinea la Coldiretti regionale – si è abbattuto su una natura in tilt con le coltivazioni che si erano risvegliate prima del solito ingannate dalle temperature anomale, con il rischio adesso di perdere i raccolti di un anno di lavoro. In pericolo – precisa la Coldiretti - anche le primizie maturate negli orti in largo anticipo.
I raccolti – spiega Coldiretti – sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni per oltre 6 miliardi all’agricoltura italiana. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
A preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è il rischio che il maltempo possa danneggiare le fioriture di mandorli, peschi, albicocchi e ciliegi, con la perdita dei futuri raccolti. Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche, i forti temporali con precipitazioni violente – aggiunge la Coldiretti – rischiano di provocare danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti che compromettono colture e viabilità rurale.
La grandine è la più temuta dagli agricoltori per i danni irreversibili che provoca ai raccolti e in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno in una situazione in cui la siccità ha già avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali.
Una spallata di freddo, vento, grandine e pioggia che arriva infatti dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
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Granaio Italia. Il 14 aprile, a Bari, CIA Puglia incontra i parlamentari pugliesi. Venerdì 14 aprile, alle ore 11, l’incontro si svolgerà all’Hotel Parco dei Principi.
I cerealicoltori italiani, e quelli pugliesi in modo particolare, ancora una volta sono stati traditi. Lo slittamento al 2025 dell’istituzione di Granaio Italia e, dunque, del Registro Telematico dei Cereali, è una pessima notizia.
In gioco c’è il futuro di un settore, quello cerealicolo, che sta vivendo uno dei peggiori momenti della propria lunga e gloriosa storia. Ad essere penalizzati sono soprattutto i cerealicoltori pugliesi che ritengono fondamentale l’avvio del nuovo sistema che prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi.
Serve una mobilitazione a tutti i livelli per tutelare i consumatori della filiera del pane e della pasta, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare.
Per questi motivi,
VENERDI’ 14 APRILE 2023, alle ore 11 presso l’Hotel Parco dei Principi (Via Vito Vasile, prolungamento Viale Europa, 6) a Bari, i vertici di CIA Agricoltori Italiani di Puglia si confronteranno sulla questione con i Parlamentari pugliesi nel corso di un incontro aperto ai giornalisti.
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I risultati della polizia nel 2022
RISULTATI OPERATIVI
Ufficio di Gabinetto |
2021 |
2022 |
Servizi di Ordine Pubblico |
6055 |
8305 |
Questura e Commissariati di P.S. |
2021 |
2022 |
Arresti |
114 |
140 |
Denunciati |
609 |
721 |
Controlli - di persone - di veicoli - di documenti |
57.246 18.755 6.246 |
68.370 23.678 9.958 |
Sequestri - cannabinoidi - cocaina - oppiacei - armi - munizioni |
gr. 30.427 gr. 1.042 gr. 290 6 92 |
gr. 44.875 gr.2.497 gr.1.022 32 112 |
Divisione Polizia Anticrimine |
2021 |
2022 |
Avvisi Orali |
65 |
55 |
Sorveglianza Speciale |
12 |
21 |
DASPO |
4 |
35 |
Foglio di Via |
202 |
81 |
Ammonimento del Questore |
16 |
23 |
Divisione Polizia Amministrativa |
2021 |
2022 |
Passaporti rilasciati |
1.629 |
4.692 |
Porto di fucile rilasciati |
607 |
717 |
Porto d’arma tiro al volo rilasciati |
385 |
464 |
Controlli ad Istituti di Vigilanza |
22 |
24 |
Controlli Locali Pubblici - Illeciti amministrativi contestati - Art. 100 TULPS - Persone denunciate |
199* 37** 3 2 |
71 27 0 13 |
Licenze |
41 |
61 |
Armi ritirate |
91 |
172 |
*comprensivi dei controlli del rispetto della normativa COVID
** comprensivi della violazione della normativa COVID
Ufficio Immigrazione |
2021 |
2022 |
Permessi di soggiorno rilasciati e rinnovati |
3.032 |
4.776 |
Nulla Osta per visti di ingresso al lavoro |
135 |
153 |
Nulla Osta ricongiungimenti familiari |
178 |
248 |
Cittadinanze concesse |
564 |
265 |
Stranieri espulsi |
25 |
22 |
Stranieri rimpatriati |
155 |
89 |
Minori affidati |
195 |
1.027 |
Polizia Scientifica |
2021 |
2022 |
Sopralluoghi |
250 |
192 |
Fotosegnalamenti |
3.599 |
3.162 |
Polizia di Frontiera |
2021 |
2022 |
Controlli - di persone - di veicoli |
153.851 36.284 |
373.453 46.809 |
Arrestati |
20 |
46 |
Denunciati |
47 |
45 |
Contravvenzioni elevate |
14 |
13 |
Respinti |
149 |
181 |
Riammessi attivi |
57 |
29 |
Allontanati |
48 |
71 |
Veicoli Sequestrati |
18 |
32 |
Documenti sequestrati |
10 |
31 |
Polizia Stradale |
2021 |
2022 |
Controlli - di persone - di veicoli |
7.892 7.239 |
7.545 7.267 |
Pattuglie Impiegate |
916 |
999 |
Pattuglie Impiegate di scorta a personalità, gare ciclistiche, sanitarie |
74 |
98 |
Patenti Ritirate |
33 |
69 |
Carte di Circolazione ritirate |
95 |
81 |
Fermi Amministrativi veicoli |
53 |
107 |
Sequestri Amministrativi veicoli |
69 |
126 |
Arrestati |
1 |
0 |
Denunce |
24 |
28 |
Incidenti rilevati - solo con danni - con feriti - con esiti mortali |
170 97 69 4 |
177 98 74 5 |
Polizia Ferroviaria |
2021 |
2022 |
Controlli - di persone - di veicoli |
20.571 6 |
22.744 7 |
Pattuglie Impiegate |
892 |
990 |
Treni scortati |
246 |
254 |
Servizi di Vigilanza in stazione |
687 |
772 |
Arrestati |
1 |
0 |
Denunce |
14 |
14 |
Contravvenzioni Elevate |
7 |
5 |
Polizia delle Comunicazioni |
2021 |
2022 |
Arrestati |
3 |
0 |
Denunce |
76 |
85 |
Uffici Postali Controllati |
96 |
105 |