Redazione
Asl. Screening oncologici: nel 2022 ripresa delle attività a pieno ritmo
Screening oncologici: nel 2022 ripresa delle attività a pieno ritmo.
Peba, primo incontro con la cittadinanza per progettare il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Fasano - Eliminare le barriere architettoniche per creare locali pubblici adattabili e spazi pubblici senza ostacoli che consentano la realizzazione di una città a misura di tutti, dove nessuno si senta escluso.
È il PEBA, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che è stato presentato ieri sera alla città, uno strumento che per la prima volta doterà Fasano di una pianificazione organica e strutturata in tema di accessibilità piena a spazi ed edifici pubblici, come sottolinea l’assessore alla Mobilità Donatella Martucci: «Fasano ha un territorio vasto e parcellizzato ed è necessario lavorare sulla pianificazione partendo dalla condivisione delle esigenze con i cittadini, e quindi con chi vive i luoghi quotidianamente, e definire le priorità in modo da progettare e calendarizzare gli interventi. L’obiettivo che in particolare ci siamo posti è quello di creare le condizioni per una mobilità pedonale sicura e priva di barriere, non solo fisiche ma anche sensoriali, mettendo quindi il pedone al centro della progettazione. Il Peba è comunque uno strumento dinamico che nel corso del tempo sarà implementato e allargato a altre zone del territorio e che sarà anche messo in relazione con il PUMS, il piano urbano per la mobilità sostenibile, che si sta per concretizzare dopo tanti anni di lavoro». Nel corso dell’incontro l’assessore ha lanciato la proposta di una passeggiata nella città, lungo alcuni percorsi principali, con i cittadini interessati e i tecnici progettisti. Alcuni presenti hanno aderito alla proposta e sarà costituito un piccolo gruppo di lavoro.
La redazione del PEBA, per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale di 15mila euro, si articola in tre fasi: analisi dello stato di fatto; progettazione accessibile, programmazione degli interventi.
La prima fase, I'analisi dello stato di fatto, si compone di due momenti fondamentali: l'indagine delle condizioni di accessibilità, visitabilità e adattabilità nei due ambiti, edilizio ed urbano, e la partecipazione estesa a cittadini, associazioni di carattere economico e sociale, associazioni rappresentative delle persone disabili, scuole, nonché gestori di servizi pubblici.
Pertanto è stato predisposto un questionario per raccogliere informazioni sulle barriere architettoniche presenti in città e in particolare sugli ostacoli che impediscono o rendono difficile muoversi o accedere ai servizi dal punto di vista motorio, visivo o cognitivo. Ai cittadini è stato chiesto quali tipi di barriere creano maggiori disagi, come sono in termini di accessibilità i percorsi pedonali, quali sono le vie più difficili da percorrere, quali gli interventi più urgenti da fare, qual è il grado di accessibilità degli edifici. Dalle risposte di 81 cittadini (principalmente di età tra i 40 e 50 e residenti principalmente in centro città) è emersa la necessità di intervenire sui marciapiedi per colmare l’assenza di scivoli e sull’asfalto degradato. Le vie più difficili da percorrere sono risultate via Roma, via Nazionale dei Trulli, via Mignozzi e corso Perrini. Molte criticità sono state rilevate dai cittadini nell’accesso a bar e negozi, che però non possono essere oggetto di interventi del Peba in quanto luoghi di proprietà privata.
Sono stati censiti gli edifici pubblici: scuole, edifici comunali, impianti sportivi e immobili in fase di cantierizzazione. In totale sono presenti 26 edifici nella città di Fasano e 8 nelle frazioni.
«Il Peba della città di Fasano vuole rivolgersi a tutte le persone con disabilità in senso allargato – ha spiegato Palma Librato, architetto incaricato per la redazione del Piano in collaborazione con l’area Lavori Pubblici guidata dall’ing. Rosa Belfiore – e cioè cittadini che hanno difficoltà nei movimenti, cardiopatici, donne in gravidanza, persone con passeggino».
Analisi, progettazione e programmazione riguardano sia edifici pubblici sia spazi urbani. Il confronto con la città proseguirà nelle prossime settimane, come sottolinea l’assessore Martucci nell’ottica di una condivisione puntuale e strutturata che possa portare a soluzioni collegiali e condivise.
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Brindisi segreta: prosegue la valorizzazione del nuovo itinerario culturale.Prende sempre più forma il nuovo itinerario culturale denominato “Brindisi segreta”, dopo l’inserimento delle panchine smart con la seduta fotovoltaica che permette di ricaricare i propri dispositivi digitali e delle rastrelliere per le bici, completano il percorso 34 pannelli informativi tattili in italiano, inglese e braille sulle tracce degli antichi cammini che attraversano Brindisi e delle storie custodite nella toponomastica.
Il progetto realizzato dal Comune di Brindisi, settore PES, e finanziato dal GAL Alto Salento, ideato dall’associazione Brindisi e le antiche strade, è stato elaborato dall’architetto Mina Piazzo, che ha sviluppato un itinerario che integra ai percorsi classici di fruizione turistica della città un nuovo diverso cammino, le informazioni elaborate sono state visionate dalla competente Soprintendenza per le Provincie di Brindisi e Lecce.
I pannelli tattili realizzati secondo gli standard dell’Unione Nazionale Ciechi ed Ipovedenti, sono studiati anche per persone con diversi livelli di disabilità, infatti sono facilmente fruibili anche in carrozzina perché sono posizionati ad un’altezza accessibile. Inoltre sono provvisti di QR code per l’approfondimento delle informazioni sia in italiano che in inglese sul sito internet dedicato al progetto.
Alcuni pannelli informativi sono posizionati in prossimità di beni culturali quali il Castello Svevo o la Cavea Romana di via Casimiro, altri in prossimità di luoghi la cui toponomastica custodisce e tramanda memorie, come via Giudea, traccia del quartiere ebraico, o via Conserva, che fa riferimento alla cisterna d’acqua a servizio dell’abitato (la conserva dell’acqua), o ancora largo Laviano, per la presenza dello storico Palazzo Laviano salotto culturale nel periodo in cui Brindisi era frequentatissima come tappa della Valigia delle Indie. Oltre ai luoghi urbani, sono stati evidenziati anche luoghi storicamente significativi lungo la litoranea ad Apani, Giancola e Punta del Serrone.
Il progetto, infatti, si completa con la segnaletica della Via Francigena nel Sud, che da Apani si snoda lungo la costa, penetra in città e la attraversa sino a Porta Lecce, laddove si innesta sul tracciato già segnalato della Via Traiana Calabra, a vantaggio dei sempre più numerosi camminatori che percorrono gli itinerari culturali. L’associazione Brindisi e le antiche strade nel corso del 2022 ha registrato l’accoglienza di oltre 300 camminatori, a cui ha offerto il servizio del timbro delle credenziali di viaggio.
Il progetto si integra con un altro intervento del Comune di Brindisi finanziato sempre dal GAL Alto Salento per la riqualificazione di due aree archeologiche urbane, la Cavea Romana di via Casimiro e l’area archeologica interna al complesso della Casa del Turista, dove verrà realizzata una passerella lignea che consentirà la fruizione del sito anche a persone diversamente abili.
Tutto ciò si inserisce in una logica di riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali del territorio brindisino per favorire l’accessibilità, la conoscenza e l’accoglienza dei viaggiatori degli antichi cammini. La candidatura della Via Appia a patrimonio Unesco e l’inserimento della Regina Viarum tra le migliori destinazioni al mondo del “National Geographic” testimoniano l’importanza di Brindisi e la necessità di attrezzare la città rispetto alle esigenze del turismo lento, settore turistico ormai consolidato ed in costante crescita.
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10eLotto, vinti oltre 82mila euro, anche a Latiano
Il 10eLotto premia la Puglia con vincite complessive per 82.500 euro: come riporta Agipronews, ad Andria è stato centrato un 8 Oro da 30mila euro, mentre a Bitonto, in provincia di Bari, e Latiano, in provincia di Brindisi, sono stati realizzati due 9 da 20mila euro ciascuno. Infine a Cisternino, sempre in provincia di Brindisi, è stato indovinato un 6 Oro da 12.500 euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 27,4 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 341 milioni da inizio anno.
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Torna Adozioni selvagge: il crowdfunding dei centri recupero fauna di Torre Guaceto
Sono decine gli esemplari di fauna selvatica e le tartarughe marine soccorse ogni anno dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e ricoverate nei centri recupero della riserva. E da oggi è possibile sostenere le loro cure aderendo alla campagna di raccolta fondi Adozioni selvagge. “Adottare” un animale, vuol dire contribuire al suo recupero, alle cure delle quali ha bisogno, alla sua riabilitazione.
Sostenere il centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà e tartarughe marine di Torre Guaceto, vuol dire aiutare il Consorzio di Torre Guaceto a dare una possibilità di vita a tutti quegli animali che rischiano di morire a causa dell’uomo. Sono innumerevoli gli esemplari che il personale del Consorzio soccorre e riabilita ogni anno.
Presso il centro tartarughe marine, inaugurato nel 2016, trovano rifugio tutti gli animali spiaggiati, pescati accidentalmente o recuperati alla deriva lungo tutta la costa del Nord Salento e oltre. Grazie ad una partnership tra l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto e quella di Porto Cesareo, infatti, gli esemplari rinvenuti in difficoltà dai colleghi cesarini, vengono accolti nel centro della riserva. Qui le tartarughe marine vengono sottoposte a tutti gli accertamenti del caso e curate fino alla ripresa della perfetta forma fisica, quando poi, vengono munite di targhetta identificativa, per monitorarne la vita in mare, e reimmesse nel loro habitat naturale. Grazie agli specialisti della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, che collaborano con il Consorzio per gli interventi chirurgici necessari, questi bellissimi rettili ottengono il loro riscatto.
Il centro recupero fauna omeoterma, invece, accoglie gli uccelli e i mammiferi rinvenuti in stato di necessità sul territorio della provincia di Brindisi, limitatamente ai territori comunali di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo. A Torre Guaceto gli animali selvatici trovano un vero e proprio pronto soccorso veterinario, qui vengono stabilizzati e trascorrono il periodo necessario per riacquisire le forze, prima del ritorno alla libertà. Quelli che necessiteranno di assistenza particolare ed interventi chirurgici, vengono curati grazie alla collaborazione del centro regionale di Bitetto.
La riserva è luogo di vita per tutti gli animali, tanto per quelli che la raggiungono durante le migrazioni, quanto per quelli che hanno subito impatto antropico. Quando ci si imbatte in un esemplare in difficoltà, basta telefonare al Consorzio affinché venga soccorso. Ecco il numero per le emergenze 335 523 0215.
“Per proteggere al meglio la fauna selvatica di mare e di terra – sottolinea il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta-, lavoriamo quotidianamente anche sul fronte della sensibilizzazione, aprendo i centri al pubblico, quando le esigenze degli animali lo permettono, e organizzando eventi pubblici in occasione della loro re-immissione in natura. L’attenzione della nostra comunità e dei visitatori che ci raggiungono è crescente e in tanti ci esprimono la volontà di sostenere i nostri centri recupero, da qui la scelta di creare uno strumento semplice e trasparente per permettere a tutti di dare il proprio contributo”.
Tutte le info su Adozioni selvagge sono disponibili sul sito istituzionale dell’ente.
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PREZZI: COLDIRETTI, DRONI E ROBOT SALVA SPESA IN 6 AZIENDE SU 10
PREZZI: COLDIRETTI, DRONI E ROBOT SALVA SPESA IN 6 AZIENDE SU 10. I cambiamenti climatici spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con oltre sei aziende agricole italiane su 10 (64%) su dieci che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti diffusa in occasione della Fieragricola Tech di Verona, al Palaexpo – stand C4 dove è stato inaugurato l’orto 4.0 con la partecipazione del presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Smart Agrifood – sottolinea Coldiretti - il valore del mercato dell’agritech è cresciuto nel giro di cinque anni del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi. Tra le soluzioni più adottate dalle imprese innovative c’è l’informatizzazione dell’azienda attraverso software di gestione (adottata nel 40% dei casi), sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature agricole (23%), servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni (19%), sistemi di monitoraggio di coltivazioni e terreni (14%) e sistemi di supporto alle decisioni (12%).
La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di quasi un milione di ettari a livello nazionale pari al 6% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”.
La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con il 53% dei consumatori che cerca spesso informazioni sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari al momento dell’acquisto, dal sito internet del produttore al qr code fino alla realtà aumentata.
Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).
Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata. “Un gap insopportabile che penalizza le imprese agricole e che va superato per poter utilizzare al meglio nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “vogliamo invece portare lo sviluppo tecnologico a tutte le aziende anche tramite il fondo da 225 milioni di euro inserito nella legge di Bilancio grazie all’impegno del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e che potrà essere sfruttato per voucher all’innovazione”.
Polizia. Istituito uno “sportello urgenze” per i passaporti
Tra le molteplici attività che caratterizzano l’impegno quotidiano della Polizia di Stato c’è la trattazione e il rilascio dei documenti di viaggio.
Un nuovo progetto educativo che persegua l’importante obiettivo di rinnovare i risultati in termini di partecipazione, apprezzamento e soprattutto denuncia ottenuti nel novembre 2022 in merito al delicato tema della violenza sulle donne, trattando tematiche delicate ed attuali direttamente con gli studenti nelle loro scuole.
Sono queste le premesse con le quali il maestro Carmine Iaia, ed il team di professionisti che circa tre mesi fa hanno incontrato gli studenti degli Istituti Secondari di secondo grado Liceo Scientifico “Fermi Monticelli”, IPSSS “Morvillo-Falcone” e IISS "E. Majorana", hanno inteso rilanciare la proposta alle scuole brindisine, allargando la partecipazione anche agli Istituti Comprensivi, rivolgendo quindi la propria attenzione anche ai plessi secondari di primo grado ma affrontando, in questa occasione, l’argomento scottante e sempre attuale del bullismo e cyberbullismo, nel corso di momenti di confronto dello stesso genere, individuati nel febbraio 2023 ovvero nel mese in cui ricorre “La Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo”.
Questo il calendario degli incontri stilato dagli organizzatori in accordo con gli istituti di riferimento:
- giovedí 2 febbraio 2023 ore 10-12 auditorium plesso ex "Belluzzi" Liceo "Fermi-Monticelli";
- giovedì 9 febbraio 2023 ore 10-12 auditorium IPSSS "Morvillo-Falcone";
- lunedì 13 febbraio 2023 ore 10-12 aula magna lC "Paradiso-Turano" plesso “Don Bosco”;
- giovedì 16 febbraio 2023 ore 10-12 aula magna lC "Paradiso-Turano" plesso "Mameli";
- martedì 21 febbraio 2023 ore 10-12 aula magna IC "Casale" - Scuola media "Kennedy"
Il gruppo di professionisti che incontrerà i ragazzi sarà composto, per questa occasione, da:
• Dott.ssa Rita Sverdigliozzi, Dirigente Squadra Mobile Questura di Brindisi;
• Sara Cirací, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, mediatore penale/ scolastico e familiare, tutore di minori stranieri non accompagnati;
• Carmine Iaia, Maestro di Pugilato;
• Prof,ssa Annamaria Calabrese, Presidente Commissione Pari Opportunità e dal, che funge da moderatore del dibattito;
• Avv. Emanuela De Francesco, penalista del Foro di Brindisi;
• Nico Lorusso giornalista brindisino, esperto di comunicazione.
Il dibattito, adeguato alla platea con cui il team di esperti si troverà a confrontarsi, si avvarrà della capacità attrattiva del bisogno di narrarsi derivante dalle esperienze diretta delle aule scolastiche e/o dei contesti educativi, della ricerca dello spazio autentico dove, lontano da stereotipi, ciascuno studente possa manifestarsi per quello che è. Ogni relatore avrà il compito di avventurarsi con attenzione e competenza attraverso quel precario equilibrio che si vive nella fase adolescenziale, dove la denuncia e la lotta contro i fenomeni di bullismo possa essere raggiunto con la creazione di uno spazio di ascolto sincero dei bisogni più profondi dei giovani vissuta e vista come utile alternativa alla consueta mancanza di comprensione, empatia e accettazione di se stessi e degli altri. Infine l’opportunità di stimolare momenti di narrazione reciproca per agevolare l’emersione di dubbi, incertezze, paure, richieste con un dialogo costruttivo, critico, per comprendere le possibili resistenze e trasformarle in fattori di crescita.
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE A BRINDISI UNA OPPORTUNITÀ PER PENSARE E PROGRAMMARE IL FUTURO
L’anno appena aperto sarà denso di sfide per il futuro economico, sociale e produttivo del nostro territorio e quindi per il destino di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Fra gli appuntamenti decisivi vi sono senza dubbio le elezioni Amministrative della prossima primavera a Brindisi città. Il «governo» del capoluogo ha notevoli ripercussioni sull’assetto dell’intera provincia non solo per la significativa realtà che la città di Brindisi costituisce di per sé a livello industriale, economico, logistico, culturale e sociale ma anche per le decisioni che in Città si prendono e che condizionano l’asset dell’intero territorio.
L’Amministrazione uscente, al pari di quelle degli ultimi decenni, si è proposta con luci ed ombre e la prossima Amministrazione dovrà necessariamente osare di più perché i tempi lo richiedono e lo impongono. Da una parte gli scenari nazionali ed internazionali con la perdurante crisi economica, la difficile ripresa post pandemia, le ripercussioni ancora ignote di un conflitto bellico alle porte di casa; dall’altra le vicende specifiche di Brindisi con la strutturale difficoltà di settori ed indotti economici come quello industriale e quello agricolo e la speranza, ancora nebulosa e poco chiara, di ambiti promettenti ed attraenti come il turismo, l’economia del mare, la cultura, i servizi avanzati. Per guardare avanti la città ha bisogno di fare sintesi fra la sua tradizione ed il suo futuro.
Per tutte queste ragioni il compito della prossima Amministrazione non sarà affatto semplice ma il suo slancio sarà quanto mai necessario e vitale per dare una prospettiva a questo territorio che oltre alle vicende dell’economia vive quotidianamente le sfide della cultura della legalità, della vivibilità, della salute, della crescita culturale.
Da qualche tempo, nel suo nuovo corso, la UIL di Brindisi è impegnata a sollecitare tutti gli attori sociali, economici e culturali della città a fare rete per programmare il futuro di questa città e del suo territorio andando «oltre l’emergenza». A pieno titolo ogni candidato e gruppo politico che si presenterà alle prossime competizioni elettorali sarà possibile attore di questo cambiamento di metodo e quindi interlocutore privilegiato del Sindacato per un confronto attivo e franco sui percorsi di futuro che Brindisi merita.
Per Brindisi #ProgrammareOltreEmergenze
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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Getta nella spazzatura 5 gattini e 3 muoiono
Getta nella spazzatura 5 gattini e 3 muoiono: uomo condannato a 9 mesi di reclusione. Enpa: “Sempre più sentenze grazie a telecamere di sorveglianza. Denunciate il prima possibile!”
Roma, 31 gennaio 2023 - Ha gettato cinque gattini nella spazzatura come fossero rifiuti, causando la morte di tre di loro. Il Tribunale di Lecce ha condannato un uomo di Castrignano del Capo residente a Patù, a nove mesi di reclusione e al risarcimento del danno all’Ente Nazionale Protezione Animali. L’Enpa, infatti, aveva denunciato l’uomo e si era costituita parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Claudia Ricci e l’avvocato di Enpa Rete Legale a Lecce, Vincenza Raganato. La segnalazione era partita da una volontaria di un'associazione animalista di Salve (Lecce) che aveva avvertito i Carabinieri di Salve che, intervenuti subito sul posto, hanno subito acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di un negozio nelle vicinanze. Incastrato dalle immagini l’uomo è stato identificato, denunciato e rinviato a giudizio. Il Tribunale di Lecce ora lo ha condannato per maltrattamento di animali (544 ter 1° e 3° comma) perché “per crudeltà e senza necessità cagionava lesioni a cinque gattini, staccandoli brutalmente dalla madre appena nati ed abbandonandoli successivamente all'interno di un cassonetto della spazzatura, derivando da tali condotte la morte di tre di essi; con l'aggravante della morte degli animali”.
“Questa sentenza – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - evidenzia quanto sia importante denunciare i reati contro gli animali e farlo tempestivamente. Solo così è possibile soccorrere e salvare gli animali e allo stesso tempo assicurare alla giustizia le persone che sono responsabili di queste oscenità! Ringraziamo i Caranibinieri di Salve che sono intervenuti subito e hanno permesso di identificare e assicurare alla giustizia il colpevole”.
“Anche in questo processo – afferma Claudia Ricci, avvocato Enpa – si conferma un dato molto importante: sono sempre di più, in ambito dei reati contro gli animali, le sentenze di colpevolezza emesse grazie all’acquisizione delle immagini di sorveglianza, sia pubbliche che private. Uno strumento fondamentale che per essere efficace necessita di denunce ed indagini tempestive. Come ufficio legale Enpa stiamo riscontrando una sempre maggiore sensibilità e partecipazione delle persone in questo senso, che denunciano e che in molti casi documentano i maltrattamenti anche con l’ausilio di immagini video”.
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