Redazione
Attenti agli sciacalli. Segnalato un tentativo di truffa a danno di un esercizio commerciale
È stato segnalato un tentativo di truffa a danno di un esercizio commerciale di Brindisi a nome dell’amministrazione comunale.Un individuo ha contattato telefonicamente l’attività commerciale presentandosi come l’assessore allo Sport del Comune, tale “Antonio De Michele”, per invitare a partecipare alla raccolta fondi finalizzata all’acquisto di una targa commemorativa per un ragazzo vittima della strada. Dopo pochi minuti un altra persona si è recata presso la stessa attività per ricevere il contributo.
Si informa che il nome Antonio De Michele non corrisponde ad alcun assessore del Comune di Brindisi e che l’amministrazione comunale non effettua raccolta fondi, chiunque fosse contattato telefonicamente o di persona per richieste di denaro a nome dell’amministrazione rifiutasse di partecipare e segnalasse l’accaduto alle Forze dell’Ordine.
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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIU’ CALDO DA -52% OLIO A -30% GRANO
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIU’ CALDO DA -52% OLIO A -30% GRANO; PERSA 1 BOTTIGLIA SU 5 DI PASSATA DI POMODORO.
Surriscaldamento e moltiplicarsi eventi estremi mettono a rischio dieta mediterranea, con il 57% della Puglia che è a rischio desertificazione. In Puglia i cambiamenti climatici segnati dal surriscaldamento e dal moltiplicarsi degli eventi estremi tagliano i raccolti regionali e mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 52% per l’extravergine di oliva al 30% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore e fa perdere 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, a conclusione dell’anno più caldo di sempre, con temperature fuori dalla norma che caratterizzeranno anche le festività di Capodanno, con il 57% della Puglia che è a rischio desertificazione.
Sul fronte dei raccolti la Coldiretti Puglia stima, infatti, un crollo della produzione regionale dell’olio extravergine di oliva che è scesa a 86 milioni di chili con un calo del 52%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. In questo scenario pesante – sottolinea la Coldiretti Puglia – si inserisce la produzione di grano duro in Puglia stimata in 6,7 milioni di quintali in calo del 30% nonostante l’aumento delle superfici coltivate a cereali che sono passate a 440.500 ettari nel 2022 contro i 438.200 del 2021. E se registra una leggera flessione rispetto allo scorso anno la produzione di vino con un recupero dei grappoli nel corso della vendemmia, gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato.
La siccità e gli eventi estremi si sono aggiunti al caro gasolio e al rialzo esponenziale dei costi di produzione, con il risultato che – sottolinea la Coldiretti Puglia – più di 1 impresa agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea. Sui campi – continua la Coldiretti regionale – pesano rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.
Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.
D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.
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Sabrina de Mitri - One Woman Band
Venerdì 30/12 alle 21.30 alle Officine Ipogee a Mesagne in piazza S.Anna dei Greci 14
Covid 19. Oggi sono complessivamente 1945 i casi positivi in Puglia di cui 182 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 28 dicembre 2022
Dati complessivi
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Centro Dialisi Ostuni, entro metà gennaio la riapertura
Centro Dialisi Ostuni, entro metà gennaio la riapertura. Sarà riattivato entro la metà di gennaio 2023 il Centro Dialisi dell'ospedale di Ostuni. A darne notizia il direttore della Struttura complessa di Nefrologia del Perrino di Brindisi, Luigi Vernaglione, che nei giorni scorsi ha partecipato a una riunione nella sede della direzione generale della Asl con medici, tecnici e rappresentanti regionali dell'Aned (Associazione nazionale emodializzati, dialisi, trapianto).
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Recupero della ex Piazza Coperta
Importanti novità in arrivo per la ex Piazza Coperta. L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato il progetto esecutivo per il primo lotto di interventi e avviato le relative procedure di gara per l’affidamento dei lavori.
“Finalmente ci siamo. Solo pochi giorni fa abbiamo ricevuto il via libera dalla Soprintendenza e oggi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – parte la gara per il recupero di un bene storico che al nostro insediamento si presentava come una discarica a cielo aperto.”
Il primo lotto, che prevede un investimento di 800 mila euro, riguarda il recupero delle facciate, il consolidamento delle strutture a volta presenti nell’ipogeo, dei solai e delle murature. In questo blocco di interventi è previsto, inoltre, un nuovo alloggiamento per i cavi che al momento sono ancorati alla facciata deturpandone l’aspetto.
“Questi interventi – prosegue il Sindaco Antonello Denuzzo – sono un passo indispensabile per la valorizzazione della struttura. Grazie ad un ulteriore finanziamento da 3 milioni di euro che abbiamo ottenuto nei mesi scorsi contiamo di restituire alla Città questo monumento che per molti francavillesi rappresenta un luogo del cuore.”
Il futuro della ex Piazza Coperta nel suggestivo progetto dell’Amministrazione Comunale prevede una fusione tra antichità, rappresentata dall’area archeologica al centro della struttura, e contemporaneità, incarnata dal più moderno mercato che qui era ospitato. Nell’immobile sarà realizzata una piazza scoperta con al centro il frantoio ipogeo, mentre lungo l’intero perimetro sarà ripristinato il porticato da cui si potrà accedere nei diversi ambienti interni recuperati. Questi spazi saranno occupati da attività commerciali e artigianali che faranno rivivere lo spirito del mercato inteso non solo come luogo per l’acquisto, ma come centro della socialità.
“L’idea è quella di creare uno spazio pubblico capace di far vivere il senso della piazza, mettendo sotto i riflettori le testimonianze del nostro passato. Ripristinare la centralità di questo monumento – conclude il Sindaco – restituisce dignità a dei beni archeologici sinora maltrattati. L’intervento si inserisce in una prospettiva più ampia avviata con il restauro della Torre Civica e che passa dal ripristino del basolato di via Roma, dalla valorizzazione delle Porte Cittadine e dal recupero di Palazzo del Sedile.”
Il percorso di rinascita dell’ex Piazza Coperta non si esaurisce qui. L’Amministrazione Comunale nei mesi scorsi ha candidato un ulteriore progetto da 1,5 milioni di euro. In caso di approvazione sarà realizzato nella parte nord dell’edificio un Auditorium attrezzato con un palco, strumentazioni multimediali e impianto audio e luci ottimizzati per le esigenze artistiche.
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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, 7,6MLN EURO AD ENTI PUBBLICI PER CONTRASTARE BATTERIO KILLER
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, 7,6MLN EURO AD ENTI PUBBLICI PER CONTRASTARE BATTERIO KILLER; SONO 1.454 GLI ULIVI ESPIANTATI IN 7 MESI. Sono 7,6 i milioni di euro per il 2023 ed il 2024 da destinare agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, quando sono 1.454 gli ulivi infetti abbattuti da giugno ad oggi, una misura molto sofferta che si è resa necessaria per arrestare l’avanzata della Xylella, il batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’approvazione della delibera di Giunta regionale con la quale vengono trasferite le risorse del Piano anti Xylella del Ministero delle Politiche Agricole agli enti pubblici per le pratiche fitosanitarie per un importo pari a € 3.620.000,00 per il 2023 e € 4.020.000,00 per il 2024.
Serve l’impegno forte di tutti gli enti pubblici e degli hobbisti – insiste Coldiretti Puglia - che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.
Con l’istituzione della nuova area infetta denominata ‘Valle d’Itria’, con relativa zona cuscinetto dalla larghezza di 5 km, a causa dell’’elevato rischio sanitario – aggiunge Coldiretti Puglia - confermato nell’area tra Monopoli e Polignano, si rende necessario applicare nella zona infetta l’art. 7 del Reg. 2020/1201 ovvero l’eliminazione della pianta trovata infetta e l’eliminazione di tutte le piante della stessa specie di quella trovata infetta indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella della pianta infetta che sono risultate infette in altre parti dell’area delimitata e tutte le piante specificate, che non sono state immediatamente sottoposte a campionamento e ad analisi molecolare, tutto questo in un buffer di 50 metri dalla pianta infetta.
Oltre alle pratiche fitosanitarie obbligatorie, serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri, perché la diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata.
La Xylella ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia, dove In provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, oltre alla continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge oltre il 50% rispetto alle annate precedenti. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso, un andamento produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, mentre sono state registrate forti problematiche sui nuovi impianti di olivo causate dai forti attacchi di Oziorrinco e di Cicale.
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CAPODANNO: COLDIRETTI PUGLIA, IN 10MILA A TAVOLA IN AGRITURISMO
Sono quasi 10mila gli ospiti per Capodanno a tavola negli agriturismi pugliesi spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità, lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, sulla base delle indicazioni degli agriturismi di Campagna Amica e Terranostra della Puglia favorite anche dalle condizioni climatiche.
Si registra – sottolinea la Coldiretti regionale - un aumento dei giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche.
Una scelta condivisa da chi ha scelto di andare in vacanza ma anche da quanti hanno deciso di rimanere a casa limitandosi ad una gita in giornata fuori porta, grazie alla diffusione capillare degli agriturismi da nord a sud della regione. La Puglia – continua la Coldiretti regionale – può contare su circa 958 aziende agrituristiche che sono in grado di offrire un potenziale di più di 15.000 posti letto, 28.112 coperti per il ristoro e 454 attività ludiche e servizi innovativi, dall’equitazione all’escursionismo, dalle osservazioni naturalistiche al trekking, dalle cooking class ai corsi, fino ad attività sportive, mountain bike e alle fattorie didattiche.
La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque – sostiene la Coldiretti Puglia – graditi anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze.
La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti regionale – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni.
Aumenta nel contempo l’offerta nelle campagne di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il consiglio – conclude la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile.
SERVIZI INNOVATIVI NEGLI AGRITURISMI PUGLIESI |
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PUGLIA |
Totale |
Equitazione |
Escursionismo |
Osservazioni naturalistiche |
Trekking |
Mountain bike |
Fattorie didattiche |
Corsi |
Sport |
Varie |
Puglia |
454 |
53 |
54 |
10 |
56 |
54 |
29 |
51 |
52 |
416 |
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* Elaborazioni Coldiretti Puglia su fonte dati istat
Cobas. Stato di agitazione per la Santa Teresa
Il Sindacato Cobas ha partecipato alla riunione convocata dalla Regione sulla situazione occupazionale della Santa Teresa nel pomeriggio di Martedì 27 Dicembre 2022.
Il Cobas aveva visto giusto sulla grave crisi occupazionale della Santa Teresa tanto da portare le proteste dei lavoratori alla Regione Puglia a Bari il 2 Dicembre, nella giornata dello sciopero nazionale promossa dal nostro sindacato.
I miseri risultati della riunione ci portano a dichiarare immediatamente lo stato di agitazione e proporre uno sciopero con manifestazione di protesta sotto la Presidenza della Regione Puglia a metà Gennaio.
E' risultato chiaro nel corso della riunione quanto la legge Del Rio, quella che taglia i fondi alle province, colpisca sempre di più.
La Provincia di Brindisi, ha affermato il Presidente Matarrelli, non ha più fondi residui da dare per le attività di Santa Teresa.
Lo hanno fatto per questi anni sostituendosi allo Stato, ma oggi non è più possibile.
Da qui la crisi di Santa Teresa in modo ancora più accentuato.
La Provincia di Brindisi potrà al massimo, per quello che si è capito, assegnare fondi per attività per gli operai fino a maggio/Giugno 2023.
Mentre non ci sono attività ,come ha riferito l'Amministratore di Santa Teresa Pino Marchionna , per 24 dipendenti della Santa Teresa ; la società a fronte di questa situazione chiederà la collocazione di questi dipendenti nel FIS(fondo di integrazione salariale , una specie di cassa integrazione) per una durata massima di 6 mesi.
Nella riunione è apparso inoltre in modo molto chiaro come l'Arpal non ha provveduto minimamente ad adoperarsi al salvataggio delle 10 persone della Santa Teresa presenti nei loro uffici per anni,presenze che hanno salvato dal collasso gli uffici.
4 dipendenti della Santa Teresa che erano stati collocati nel servizio relativo al Covid 19 terminano di lavorare il 31 Dicembre di quest'anno.
3 Dipendenti del settore caldaie continueranno a stare a casa , nonostante un progetto della Santa Teresa rigettato dalla provincia prevedeva l'utilizzo per tutti gli 8 del settore ,nonostante la Provincia abbia avuto degli ottimi incassi .
3 dipendenti a rotazione del settore delle pulizie continueranno ad essere fermi.
4 dipendenti del settore delle attività d manutenzione .
Unica nota positiva è quella relativa al finanziamento per la apertura della biblioteca prevista per Aprile;nota positiva che si dice dovuta alle forti insistenze del Presidente della provincia Matarrelli nel corso di una specifica riunione a Bari.
La crisi della Santa Teresa è quindi strutturale a cui bisogna porre rimedio nella stessa maniera; le vecchie e le nuove proposte fatte nel corso della riunione di Bari devono trovare una piena dimensione nelle proteste contro la Regione per la costruzione di una soluzione vera .
La Regione insieme alle Province deve inoltre continuare ad insistere in modo forte contro il Governo Nazionale affinchè i diritti costituzionali vengano ripristinati,finanziando le province per servizi fondamentali come le strade e le scuole.
Il Sindacato Cobas come sempre farà la sua parte a sostenere i diritti dei lavoratori e del nostro territorio.
Per il Cobas Roberto Aprile
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