Redazione

Alleanza Italiana Stop 5G chiede che si faccia al più presto chiarezza sulle assunzioni di personale nel Parco delle Dune costiere. E lo fa per il tramite di Giancarlo Vincitorio che è il suo massimo referente in Puglia.

La situazione da analizzare è questa: due mesi fa si concludeva la selezione per il nuovo direttore del Parco delle Dune costiere. Veniva individuato come vincitore dalla commissione il dott. Teodoro Andrisano, già ai vertici del Parco Nazionale della Maiella  e iscritto all’albo ministeriale per i direttori di Parchi nazionali , con una solida e riconosciuta esperienza a livello nazionale, autore di numerose pubblicazioni scientifiche  e professore a contratto in vari corsi universitari per materie connesse alla protezione dell’ambiente. Successivamente Andrisano veniva proclamato formalmente vincitore del concorso e invitato alla firma del contratto di lavoro, che, come da bando, era relativo alla figura professionale della categoria “D” del contratto collettivo nazionale degli Enti Locali. Il 7 dicembre si apprende da una determina a firma del direttore pro tempore, ing. Francesco Leone, che a causa della mancata firma da parte di Andrisano del contratto di lavoro proposto, si procedeva allo l’assunzione del secondo in graduatoria.

Ma cosa è successo? Vincitorio dice la sua: “sembra che la difficoltà nella firma del contratto da parte del vincitore del concorso sia dovuta alla proposta contrattuale del Parco, che limitava il compenso di funzionario di categoria “D“ al solo stipendio tabellare minimo, escludendo il cosiddetto salario accessorio previsto dal contratto nazionale che, come sa qualsiasi dipendente pubblico, fa parte integrante della retribuzione”.

“Di fronte a questa penalizzazione, anche della figura stessa del direttore, sorge spontaneo – dichiara Vincitorio - porre alcune domande agli amministratori del Parco considerato che si tratta pur sempre di soldi pubblici. E’ possibile fare un’operazione di questo tipo, soprattutto se lo stesso statuto del Parco e il relativo regolamento di organizzazione prevedono per il ruolo di direttore addirittura una figura dirigenziale? Ma soprattutto, in cosa consisterebbe il vantaggio per il Parco il prevedere la retribuzione di un neolaureato appena assunto per un ruolo come quello in questione? Non certo economico, visto che la completa attuazione del CCNL comporterebbe, soprattutto se riferito a un contratto part-time, una differenza di poche migliaia di euro, una frazione di quello che il Parco spende ogni anno per consulenze esterne”.

La conclusione di Vincitorio: “Non sarebbe logico (a proposito di premiare il merito) puntare su una figura professionale con esperienza pluridecennale in gestione effettiva di aree protette e di fondi pubblici, estranea a beghe e logiche a livello locale e regionale e con una decisa caratterizzazione ambientalista per il rilancio di un Parco che dopo 13 anni è rimasto soprattutto sulla carta e che non riesce neanche a spendere i fondi assegnati?” 

Il referente regionale di Alleanza Italiana Stop 5G è chiaro nell’indicare la strada da percorrere per il rilancio di quel Parco: “si dovrebbe finalmente dare al Parco, con una gestione dinamica e competente, quel ruolo – conclude Vincitorio - di catalizzatore di iniziative di carattere ambientale e territoriale (anche a livello provinciale) che potrebbe avere”.

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Proroga dehors. Confesercenti: “Bene lo slittamento della scadenza. Ora si ripensi l’organizzazione degli spazi esterni in vista del termine”. “Salutiamo con favore  la proroga, per ulteriori sei mesi a far data dal 1° gennaio prossimo, dei dehors grazie all’approvazione del relativo emendamento alla manovra finanziaria, approvato dalla commissione  Bilancio della Camera”. Michele Piccirillo, Presidente di Confesercenti Provinciale Brindisi interviene in merito alla novità delle ultime ore sulla quale l’associazione si è più volte espressa.

“La  proroga delle deroghe esistenti – prosegue il Presidente - certamente consente ai titolari dei pubblici esercizi di continuare ad operare in continuità, sull’onda di quello che è stato deciso durante l’emergenza sanitaria per permettere di usufruire degli spazi esterni, occupandoli con sedie e tavolini. Ne cogliamo dunque gli aspetti positivi non senza però invitare le amministrazioni comunali della provincia di Brindisi ad avviare una riflessione seria in merito affinché si utilizzi questo tempo, sei mesi appunto, per studiare soluzioni ad hoc, mirate a ripensare il periodo che verrà quando le deroghe saranno scadute. Vanno inoltre stimolati gli amministratori dei Comuni della Provincia affinché intervengano a sostegno delle categorie del pubblico esercizio con delle riduzioni dei canoni per l'occupazione degli spazi che, in molti casi sono insostenibili, dato il momento di estrema difficoltà che vive questo settore probabilmente più di altri.

E’ chiaro che, in questo periodo, con i costi alle stelle e l’inflazione che aumenta, gli avventori cercano di risparmiare su quello che ritengono superfluo come appunto può essere il pranzo fuori o addirittura anche il solo caffè al bar. Fatto che chiaramente si ripercuote sull’andamento delle attività che invece attendono con  ansia le festività come occasione di ripresa. Da queste considerazioni, pensiamo si debba partire per fare in modo che si lavori al miglioramento delle condizioni di lavoro per i pubblici esercizi, ormai allo stremo, ed insieme al miglioramento della vivibilità cittadina”. 

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Lo sguardo verso il futuro, potendo contare su basi solide in una comune volontà: valorizzare il territorio. Un territorio fatto di tante eccellenze nel settore viti-vinicolo in Puglia con le quali la delegazione di Brindisi dell’Ais (Associazione italiana sommelier) da tempo ha avviato un confronto costante. E lo scambio di auguri natalizi è stata l’occasione per visitare e conoscere da vicino una realtà che da tempo è ai vertici del settore enologico pugliese, ma non solo. I soci dell’Ais Brindisi si sono ritrovati infatti a Manduria nell’azienda “Gianfranco Fino Viticoltore”. Con l’Ais di Brindisi anche il presidente dell’Ais Puglia Giacomo D’Ambruoso che ha partecipato alla serata. Il delegato di Brindisi Rocco Caliandro ha tracciato un bilancio delle attività svolte durante gli ultimi 12 mesi.

«La visita da Gianfranco Fino, che ringrazio per l’ospitalità e l’attenzione che ha avuto nei confronti della nostra delegazione, chiude un anno per noi dell’Ais Brindisi molto intenso. Il 2022 è stato l’anno della ripartenza, con l’attivazione di nuovi corsi ed una serie di eventi. Ma è stato anche un anno in cui abbiamo continuato a portare avanti importanti sinergie con produttori allo scopo di promuovere in maniera concreta la crescita esponenziale che l’Alto Salento e la Valle D’Itria hanno avuto negli anni in questo settore». Un lavoro destinato a proseguire anche per il 2023. «Siamo in piena preparazione di quelle che saranno alcune iniziative, non solo didattiche, che interesseranno la nostra delegazione. L’obiettivo – conclude Caliandro- è quello di fare sempre più squadra, lavorare in sinergia, mettere a disposizione del territorio le nostre conoscenze: solo così questa porzione di Puglia potrà continuare stabilmente a consolidarsi nel panorama vitivinicolo non solo regionale».

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Obesità, l'ospedale Perrino centro di riferimento per la chirurgia bariatrica. Sono circa 400 gli interventi di chirurgia bariatrica effettuati nell'ospedale Perrino di Brindisi dalla metà del 2017 ad oggi. Con la costituzione dell'équipe multidisciplinare dedicata all'obesità, il centro brindisino si è imposto a livello regionale come uno dei pochi presidi pubblici nei quali i pazienti sono presi in carico e seguiti in un percorso specifico e diverso caso per caso. Il gruppo di professionisti è composto da chirurghi, endocrinologi, dietologi, anestesisti, psicologi e infermieri.

Per questo tipo di patologia, oltre a nuove strategie terapeutiche, sia dietetiche che farmacologiche, spesso la maggiore probabilità di successo si ottiene con la chirurgia che permette un notevole calo ponderale (riduzione fino al 70% del peso corporeo in eccesso) e un miglioramento degli aspetti metabolici del sistema cardiovascolare e di quelli psicologici. Prima di arrivare in sala operatoria i pazienti devono sostenere un percorso per la valutazione di alcuni parametri indispensabili al buon esito della procedura. Questa metodica chirurgica viene applicata nell’ospedale Perrino passando per un percorso che prevede la selezione, il reclutamento, la gestione e il follow-up dei pazienti obesi candidati da parte dell’Endocrinologia e della Nutrizione clinica, prima di arrivare alla Chirurgia. Una volta stabilita la giusta indicazione e completato il percorso multidisciplinare, i pazienti vengono valutati e trattati da un'equipe dedicata nel reparto di Chirurgia generale diretto da Giuseppe Manca. L’equipe chirurgica è iscritta nel registro Sicob (Società italiana chirurgia per l’obesità), dopo aver presentato, nel 2013, un percorso diagnostico terapeutico e assistenziale per questa patologia.

“La tecnica utilizzata con maggiore frequenza nella struttura brindisina – spiega Manca - è la sleeve gastrectomy, la riduzione dello stomaco che serve a limitare la quantità di cibo ingerita e a contrastare la produzione degli ormoni responsabili del senso di fame; solo eccezionalmente, se ci sono controndicazioni per la sleeve, i chirurghi possono eseguire il by-pass gastrico, con cui lo stomaco viene ridotto e collegato all'intestino tenue. Prima del 2017 sul nostro territorio non c'erano realtà di questo tipo. Ora siamo tra le pochissime strutture pubbliche in Puglia a consentire ai pazienti obesi di affrontare la patologia in loco, dal potenziale intervento al follow-up”.

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  • Riapre al pubblico il parcheggio della scuola Salvemini per le festività natalizie. Si informa che a partire da oggi, 23 dicembre 2022 e fino a domenica 8 gennaio 2023, riapre al pubblico il parcheggio della scuola Salvemini in via Castello dalle ore 18 e per tutta la notte. Il servizio è stato riattivato data la maggiore affluenza di persone nel centro di Brindisi in occasione delle festività natalizie e la concomitanza dell’interruzione dell’attività ordinaria della scuola. L’amministrazione comunale ringrazia la dirigente scolastica Angela Citiolo per la disponibilità e la collaborazione.
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Il clima minaccia l’agricoltura in Puglia che anche nel 2022 perde il 21% della produzione e il 6,2% in valore, raggiungendo grazie agli sforzi delle imprese agricole, nonostante grandinate, gelate, tornado, siccità e nubifragi oltre 3 miliardi di euro di produzione lorda vendibile. E’ quanto stima Coldiretti Puglia, che ha analizzato l’andamento dell’annata agraria 2022 ai tempi della guerra in Ucraina e dei cambiamenti climatici.

Gli eventi climatici estremi hanno falcidiato tutte le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia – da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, del pomodoro, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche e una riduzione della produzione di latte nelle stalle.

Gli effetti della tropicalizzazione del clima e degli eventi catastrofali sarebbero stati anche più ingenti – aggiunge Coldiretti Puglia – se nei campi non fosse partita la rivoluzione digitale con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose che raggiungono i 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, la rivoluzione tecnologica guida il futuro dei campi.

Gli effetti della guerra in Ucraina si sono fatti sentire poco sulle esportazioni che segnano un aumento (dati provvisori) del 15% rispetto al 2021, bancando oltre 2,2 miliardi di euro di vendite all’estero, ma il conflitto ha inciso pesantemente sui costi di produzione che le imprese agricole hanno dovuto sostenere.

A pesare sul settore è stato l’aumento del costo dei fertilizzanti, che in un anno è più che raddoppiato. In particolare – continua la Coldiretti regionale – l’urea è balzata a 1.100 euro a tonnellata contro i 540 euro a tonnellata dello scorso anno, secondo Cai – Consorzi Agrari d’Italia, mentre il perfosfato è passato da 185 agli attuali 470 euro/tonnellata e i concimi a contenuto di potassio sono schizzati da 455 a 1005 euro/tonnellata. I prezzi dei fertilizzanti sono aumentati dopo le sanzioni contro le aziende bielorusse che producono potassio e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha gettato nel caos una grossa fetta delle forniture globali. Si stima che Russia e Bielorussia costituiscano circa il 40% della produzione globale di potassio mentre la Russia produce circa il 20% dell’azoto mondiale. Le difficoltà economiche – sottolinea la Coldiretti Puglia – hanno portato a ridurre l’acquisto di mezzi tecnici indispensabili per le coltivazioni già duramente colpite dal clima anomalo. Un calo negli acquisti del 14% si registra anche per le mietitrebbiatrici, mentre le trattrici con pianale di carico perdono il 21,5% e i rimorchi il 9,5% secondo Federunacoma.

Uno tsunami che si è infatti abbattuto sulle aziende agricole con rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari che stanno mettendo in crisi i bilanci. Nelle campagne si registrano – insiste Coldiretti Puglia - aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, con la produzione agricola e quella alimentare che in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, secondo l’analisi della Coldiretti Puglia sulla base dei dati Enea. In difficoltà è stata però l’intera filiera che si è trovata a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica.

In Puglia l’agricoltura contribuisce – ricorda Coldiretti Puglia - alla formazione del PIL regionale in misura percentuale doppia rispetto alle altre regioni d’Italia, con le assunzioni di manodopera agricola pari ad un terzo di quelle effettuate a livello nazionale. L’arrivo del nuovo sistema di prestazioni occasionali che sostituisce i vecchi voucher è importante nelle campagne perché introduce una rilevante semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile, con la Puglia che conta oltre 170mila operai agricoli stagionali.

“Nell’ambito del Pnrr Coldiretti ha presentato progetti di filiera per oltre 1 miliardo di euro di investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 progettualità e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. Un impegno che riguarda l’83% delle risorse stanziate dal decreto con l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, sottolineando che “i contratti di filiera sono importanti per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità, sicuri e al giusto prezzo”. 

Il settore agricolo può contribuire anche ad affropntare la crisi energetica con le misure parco agrisolare, agrifotovoltaico e biogas e biometano. “È importante a questo proposito procedere con i nuovi bandi sulle misure del Parco agrisolare dopo l’aggiornamento dei regimi di aiuto e delle relative soglie di intervento autorizzate.  Di interesse agricolo anche le misura sulle infrastrutture irrigue, sull’innovazione e meccanizzazione agricola e sulla logistica dove è urgente intervenire  per ridurre il gap competitivo delle nostre imprese sui mercati esteri”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, argomentando che “è necessario potenziare le strutture amministrative competenti assicurando l’efficienza e l’efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione e semplificare il più possibile i decreti attuativi delle diverse misure, anche per affrontare il continuo incremento dei costi, come è pure importante poter avere delle tempistiche adeguate per la partecipazione ai bandi”.

È anche strategico – conclude Coldiretti Puglia  – poter consentire il cumulo fino al 100% delle spese che rientrano nel credito d’imposta 4.0 con gli incentivi Pnrr, possibilità oggi limitata da indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze, ed è inoltre fondamentale estendere al 31 dicembre 2023 il termine per usufruire del credito di imposta 4.0 e contestualmente scongiurare la riduzione della percentuale del 40% per il 2023.

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MANOVRA: COLDIRETTI PUGLIA, 800MILA POVERI A NATALE IN PUGLIA; BENE FONDI PER CIBO.  

Sono quasi 800mila i pugliesi che per Natale sono costretti a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ISTAT con la Puglia che supera la media con il 27,5 per cento dell’incidenza di povertà relativa, il peggiore su scala nazionale, arrivando a quasi 800mila persone in povertà relativa, quando nel 2020 erano 470mila.

Sono positive e vitali le misure contro la povertà alimentare contenute nell’ultima manovra finanziaria, grazie al Fondo per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità presso il Ministero dell'agricoltura con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023 per le necessità alimentari dei soggetti meno abbienti ai quali si aggiunge – continua la Coldiretti regionale - l’avvio della sperimentazione del reddito alimentare con una dotazione di 1,5 milioni di euro per l'anno 2023 e di 2 milioni di euro per il 2024 per pacchi alimentari, realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare, a favore di persone in condizione di povertà assoluta

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari – sottolinea Coldiretti – lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell’energia con il caro bollette.

Contro la povertà – ricorda la Coldiretti Puglia – è cresciuta anche la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica con i mercati contadini in tutta la Puglia dove è possibile sostenere le famiglie in difficoltà sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica o ricevono la spesa a domicilio possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni. Un’esperienza grazie alla quale sono stati raccolti oltre 6 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi.

Con la Spesa sospesa Coldiretti e Campagna Amica  vogliono dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, ma anche verso i migranti, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia. Ma in molti mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia - si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

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Due beni confiscati alle cosche mafiose di Mesagne che hanno beneficiato di oltre 3 milioni di finanziamenti nazionali, ricevuti grazie alla loro funzione sociale, erogati dall’ Agenzia per la coesione territoriale per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. Si tratta della masseria Canali, che ha beneficiato di un finanziamento di 1 milione 690 mila 355 euro e l’immobile ubicato in via San Donaci, in contrada Falavogna, oggi utilizzato come ecocentro comunale, che ha beneficiato di un finanziamento di 1 milione 366 mila 688 euro.

La Masseria Canali è un manufatto di pregio, la cui destinazione produttiva, da centro di progettazione criminale e di stoccaggio per il contrabbando ed il narcotraffico a centrale per la produzione agricola e per la promozione sociale e culturale del territorio brindisino, rappresenta un unicum nel panorama pugliese. L’ampliamento delle funzioni della masseria, aumentata la ricettività turistica e la promozione della cultura antimafiosa del territorio, renderà questo bene il bene confiscato di riferimento per tutta la Puglia. Nello specifico il progetto di riqualificazione prevede l’implementazione delle attrezzature esistenti. Per il corpo ovest è previsto uno spazio di laboratorio di trasformazione, preparazione e cucina, affacciato sulla sala ristorante interna ed esterna. I servizi igienici esistenti saranno messi a norma grazie all’inserimento di un bagno per disabili, mentre il portico esterno adiacente verrà chiuso attraverso tamponature vetrate leggere, in modo da poter diventare un mercato alimentare coperto. In questa porzione della struttura, quindi, è prevista la vendita e la somministrazione al pubblico in loco dei prodotti alimentari coltivati nei terreni circostanti. La porzione della struttura posta ad est sarà dedicata, più nello specifico, alle attività. Infine, l’ultimo fabbricato del complesso mantiene l’attuale funzione di foresteria, con 2 camere doppie ed una singola, implementato da alcune strutture ricettive leggere poste nel “giardino degli odori”, ad esso adiacente. Per quanto riguarda le aree esterne, sono previste nuove piantumazioni e la posa in opera di materiale drenante per tutti i percorsi calpestabili. Si prevede, inoltre, un nuovo playground attrezzato per lo svago dei più piccoli e una nuova area di sosta attrezzata per le autovetture.

Per ciò che riguarda l’ecocentro di via San Donaci il progetto è orientato a due azioni dell’”Obiettivo specifico 2 della Strategia nazionale” in quanto prevede un’infrastruttura per il rafforzamento della raccolta dei rifiuti in chiave di sviluppo dell’economia circolare e di sviluppo di capitale sociale comunitario a forte vocazione ambientalista. Queste le due macro-azioni interessate dal progetto: la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini intesi principalmente nella dimensione culturale, sociale e della cittadinanza attiva; la creazione e il sostegno di nuove opportunità lavorative per i giovani e le fasce più deboli della popolazione producendo nel contempo beni e servizi di interesse pubblico.

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In occasione del 50° anniversario della fondazione a livello nazionale di Aido - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule, il Gruppo Comunale "Marco Bungaro" di Brindisi in collaborazione con l’amato team calcistico della città, il Brindisi Football Club, nell'intento di sensibilizzare sull'importante tema della donazione degli organi, ha organizzato, in occasione di due partite del campionato di Serie D Girone H nello stadio "Franco Fanuzzi" del Capoluogo Adriatico due momenti, il primo, per la partita Brindisi FC - AC Nardò di domenica 11 dicembre 2022 e valida per la 15.a Giornata ed il secondo durante la gara contro il Brindisi FC  - Gladiator 1924 S.S.D. di mercoledì 21 dicembre 2022 e valida per la 17.a Giornata.

 
Nel particolare per la partita tra Brindisi e Nardó le due squadre, prima del fischio d'inizio sono scese in campo con la maglia AIDO salutando successivamente il pubblico indossando le stesse mentre in diffusione sonora sugli spalti veniva lanciato un messaggio di sensibilizzazione legato alla donazione di organi tessuti e Cellule.
 
Per quanto riguarda la gara tra Brindisi e  Gladiator 1924 S.S.D. il Gruppo Comunale AIDO - Associazione Italiana per la donazione di Organi, Tessuti e Cellule “Marco Bungaro” di Brindisi della Presidente Dorina Piliego in sinergia con Aido Provinciale Caserta, presieduta dal responsabile provinciale Gennaro Castaldi, hanno organizzato, come forma di ringraziamento con le società sportive, uno scambio di riconoscimenti avvenuto tra i rispettivi gruppi Aido e i dirigenti delle squadre e successivamente tra gruppi comunali. Per il Brindisi FC era presente il vice presidente Damiano Pozzessere ed uno dei dirigenti del Gladiator. Successivamente i calciatori di entrambe le formazioni sono entrati in campo con le maglie AIDO.
 
Quando tra sport e volontariato a vincere é la Vita. L'Aido - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule da 50 anni é impegnata a diffondere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule. Dire Sì alla donazione può salvare tante vite, anche la tua o quella di un tuo parente. Un SÌ che é speranza per i pazienti in attesa di un trapianto. Vite che rinascono e che possono nuovamente costruire famiglie, lavorare e raccontare la propria esperienza. Informati e decidi consapevolmente per un atto di solidarietà e responsabilità sociale. Ci sono ancora troppi tabù che vale la pena di approfondire.  L'informazione è sempre l'unica arma vincente e in questo la sensibilità che da sempre il Brindisi FC dimostra è davvero straordinaria. Per questo Aido Brindisi intende ringraziare il Presidente della società biancazzurra Daniele Arigliano e con lui tutto lo staff, i calciatori e, in particolare, l'ufficio Comunicazione e marketing nelle persone di Giorgia Aprile e Dario Stefanelli e, le società AC Nardò e Gladiator 1924 S.S.D. nonché Aido Provinciale Caserta.  

Bonus animali, emendamento sparito dalla manovra. Rocchi: ennesima riprova che questo Governo è ostile agli animali. Si rischiano ulteriori rinunce di proprietà. 

È sparito dalla manovra l’emendamento firmato da Brambilla, Sergio Costa, De Monte, Loizzo, Evi, Dalla Chiesa, Marrocco, Gallo, Amich, Longi che prevedeva  detrazioni per le spese veterinarie per animali non detenuti a scopo di lucro. “Se ancora ce ne fosse bisogno - afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa -questo gesto politico, dopo anche l’approvazione dell’emendamento sulla caccia selvaggia, è la riprova che questo Governo è ostile agli animali. Da anni Enpa chiede la riduzione dell’IVA al 10% per pet food e spese veterinarie e in un momento come questo tra aumenti di energia, carburanti e inflazione a cascata in tutti i settori togliere le agevolazioni per chi ha animali domestici equivale a mettere a rischio migliaia di vite. Troppe le cessioni per motivi economici e tantissime famiglie che si rivolgono alla nostra associazione perché non riescono a sostenere i costi onerosi di interventi veterinari e del cibo per i propri animali domestici. Non prevedere agevolazioni per chi ha animali equivale a mettere a rischio migliaia di vite.”

Riportiamo qui sotto il testo dell’emendamento sparito dalla manovra:

Dopo l’articolo 17, aggiungere il seguente:

Art. 17-bis.

(Detrazione per spese veterinarie per animali non detenuti a scopo di lucro)

1. All'articolo 15, comma 1, la lettera c-bis), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, è sostituita dalla seguente:

<<c-bis) le spese veterinarie superiori a 60 euro fino all'importo di 5.000 euro>>

2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, pari a 200 milioni euro annui a decorrere 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 152, comma 3.

17.04.   Brambilla, Sergio Costa, De Monte, Loizzo, Evi, Dalla Chiesa, Marrocco, Gallo, Amich, Longi.

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