Redazione

SOAVEGEL E SOAVE, BONUS AI DIPENDENTI PER CONTRASTARE IL CARO BOLLETTE.

La Famiglia Bianco annuncia lo speciale bonus in occasione del tradizionale brindisi per gli auguri Natale.
Il Gruppo Soavegel e Soave, aziende brindisine che operano da più di 90 anni nel settore alimentare, per 
dare un supporto concreto ai propri collaboratori nell'affrontare i rialzi dei prezzi in atto, provvederà
all'erogazione di un rimborso dei consumi dell’ultima bolletta elettrica.
La misura riguarda circa 170 collaboratori e l’importo verrà rilasciato nelle competenze di dicembre a tutti i 
dipendenti che presenteranno l’ultima bolletta elettrica.
«Abbiamo istituito un premio speciale destinato a tutti i nostri dipendenti, come misura per tutelare il loro 
potere d'acquisto in questo momento particolare. Abbiamo pensato – racconta Domenico Bianco, 
Amministratore Delegato Soavegel - di dar loro un premio equivalente all’ultima bolletta elettrica che 
hanno pagato. Li inviteremo a produrre la copia della bolletta, che gli verrà liquidata nella busta paga di 
dicembre. Vogliamo venire incontro a quelli che sono più provati da questa situazione economica: sarebbe 
stato più facile mettere in busta paga un premio unico uguale per tutti, ma – spiega – vogliamo andare 
incontro a chi ha più esigenza di aiuto. In questo modo, invece, metteremo in busta paga l’esatto 
controvalore di quanto speso. Riteniamo che sia una misura concreta, continua Domenico Bianco, 
oltretutto in un momento molto difficile anche per aziende come la nostra, che da un anno all’altro hanno 
dovuto subire aggravi superiori anche al milione di euro per l’energia».
«È stato soltanto grazie al lavoro di squadra – aggiunge Domenico Bianco – all’impegno dei nostri 
lavoratori, se abbiamo potuto permetterci questo tipo di sostegno: abbiamo circa 170 dipendenti, si tratta 
di uno sforzo importante, che rappresenta un’occasione stimolo e di ringraziamento in questo momento di 
difficoltà. Abbiamo tenuto nascosta questa iniziativa perché ci faceva piacere comunicarla dal vivo a tutti 
durante il tradizionale brindisi per gli auguri di Natale».
Il gruppo prosegue nel percorso di crescita, prevedendo una chiusura di bilancio in positivo per il 2022, 
oltre alla ricerca e l'inserimento in organico di nuove figure professionali.
 

CPR RESTINCO_30 ASSOCIAZIONI CHIEDONO UN INCONTRO IN PREFETTURA. 

A seguito della tragica morte di un trattenuto all’interno del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Restinco e delle numerose proteste delle persone detenute nello stesso, 30 realtà tra associazioni, comitati e coordinamenti hanno richiesto un incontro in Prefettura al fine di avere informazioni sulle condizioni di trattenimento. “In qualità di associazioni e cittadini riteniamo necessario verificare che le condizioni di trattenimento rispettino quanto previsto nel Regolamento Unico CPR, nonché dal Capitolato di gara per l’affidamento della gestione del Centro. Richiediamo di poter visionare il Regolamento interno del CPR e la Carta dei diritti e dei doveri in tutte le lingue in cui questi documenti sono tradotti, le relazioni dell’ASL competente alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dei locali, la qualità dell’assistenza sanitaria
offerta, la conservazione, manipolazione, preparazione e somministrazione dei pasti. Si richiede di poter verificare che sia garantita l’assistenza legale, la mediazione linguistico culturale, la possibilità di essere in contatto con i propri familiari e con il legale, la possibilità di fare un reclamo al garante dei diritti delle persone private della libertà personale del territorio, e le modalità in cui questo è garantito. Si richiede inoltre di poter visionare i verbali della Prefettura a seguito dei controlli periodici effettuati per verificare la regolare esecuzione del contratto ed il corretto utilizzo di risorse pubbliche così come previsto dall’art. 19 comma 1 dello schema del Capitolato d’appalto 2021 predisposto dal Ministero dell’Interno.”
Le associazioni si rendono disponibili a costituire una delegazione di rappresentanti per l’incontro richiesto.
Associazioni aderenti: ODV Mesagne Bene Comune-Emergency Gruppo Territoriale Provincia di Brindisi- Cobas Brindisi-ANPI Brindisi - Comunità africana Brindisi e provincia-Squola senza Confini-Penny Wirton Bari-OdV-CGIL Brindisi-Forum per cambiare l’ordine delle cose-Associazione Compagni di strada- Associazione Migrantes Brindisi-Periplo ODV-Associazione Origens ETS-Circolo ARCI Community Hub APS Brindisi-Gruppo Educhiamoci alla Pace-Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti-Presidio di Bari-ASGI Associazione Studi Giuridici Immigrazione-Associazione Voci della Terra-Gris Puglia-Libera Puglia-La Collettiva TransFemminista Queer Brindisi-Associazione Salute Pubblica Brindisi-Coordinamento Provinciale Libera Brindisi-Associazione Gruppo Lavoro Rifugiati Bari-Arci Brindisi-Mai più Lager - No ai CPR- LasciateCIEntrare-CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati-Associazione Cittadini del Mondo APS-Associazione Camera a Sud Lecce-Brindisi Bene Comune-Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV-Le Veglie contro le morti in mare-LeA - Liberamente e Apertamente-ARCI PUGLIA
Vito Totire per la
Rete Europea per l'ecologia Sociale Bologna

Vittoria di carattere per le arancio-blu del patron Di Castri che portano a casa 3 punti al cospetto di un’ottima Bio Lingerie Cerignola. Serviva una prova di carattere e un pronto riscatto dopo la prova in chiaroscuro di sette giorni fa. Le ragazze di coach Giunta non hanno tradito le attese, dimostrando di avere tenacia e grinta da vendere, caratteristiche fondamentali per espugnare un campo ostico come quello di Cerignola. Mercanti e compagne partono bene, una buona ricezione e un’ottima fase break permettono al team Francavillese di gestire il primo set nella fase centrale (8-5; 16-14) per poi chiuderlo con un mani-out di capitan Morone (25-22). Il secondo parziale ha visto Kostadinova e compagne allungare fino al 16-11, per poi farsi recuperare e superare (21-22) dal team guidato da coach Valentino. È bagarre fino alla chiusura del set: le difese di Quarto, un muro di Tornesello, una sassata di Cristofaro e la seconda linea di Morone portano a casa il secondo set con il punteggio di 25-23. La risposta della Bio Lingerie non si fa attendere, una mai doma Cerignola mette alle corde la Vipostore nel terzo parziale. L’ottima prova di Matrullo e le sapienti mani della regista Altomonte costringono Labianca e compagne a cedere il passo nel terzo parziale conclusosi con il punteggio di 25-21 a favore della padrone di casa. La Quarta frazione di gioco non è consigliata si deboli di cuore. Un ottima Vipostore Francavilla ha guidato dall’inizio alla fine un quarto set contraddistinto, però, da un sostanziale equilibrio (8-6; 16-15). Le ragazze guidate dal duo Giunta-Vannicola chiudono il set con un 25-22 che regala a tutti i tifosi della Vipostore una vittoria importantissima in un campo “caldo” come quello di Cerignola. Regalo più bello non ci si poteva aspettare per questo Natale. La Vipostore festeggerà il Natale e il nuovo anno con un ottimo secondo posto in classifica, ad un solo punto dalla capolista dopo 11 partite di campionato. Dieci vittorie ed una sola sconfitta sono il ruolino di marcia di questo squadra e di questa società che ricordiamo essere una matricola del campionato di B2 Femminile. Dopo la sosta natalizia il campionato della Vipostore Francavilla riprenderà il 7 Gennaio in trasferta contro Gada Pescara.

TABELLINO
Bio Lingerie Cerignola – Vipostore Francavilla 1-3
(22-25; 23-25; 25-21; 22-25)

Vipostore Francavilla: Kostadinova (15), D’Onofrio, Tornesello (12), Di Paola, Quarto (L), Mercanti (4), Labianca (12), Lapenna, Cristofaro (11), Fanigliulo, Caforio, Morone (19). All. Giunta, Vice All. Vannicola.

Bio Lingerie Cerignola: Altomone (1), Lussana (12), Sgherza, Lapenna, Tarantini, Novia (12), Piarulli (7), Matrullo (22), Dirienzo (1), Casale, Giancane (8), Valecce (L). All. Valentino, Vice All. Castellaneta.

“Tempo di Natale tra tradizioni, canti e poesie”, è il titolo del concerto che si svolgerà martedì alle ore 19 presso la Basilica minore dei frati Carmelitani di Mesagne per la regia di Emanuele Castrignanò. Il coro della Basilica sarà diretto dal maestro Anna Caramia e vedrà la partecipazione del soprano Maria Rosa Laterza. Alla chitarra ci saranno suor Patrizia e Daniele Ruggiero mentre al basso Francesco Laterza. Una serata che si preannuncia ricca di pathos. Durante il concerto saranno declamate delle poesie natalizie scritte dallo stesso Castrignanò. La serata sarà presentata dal giornalista Angelo Sconosciuto. Dunque, grande attesa per il primo concerto di Natale a Mesagne che si svolgerà con la regia del poeta Emanuele Castrignanò che per l’occasione ha scelto dieci sue poesie tematiche che dalla vigilia della Nascita del Bambin Gesù arrivano fino all’Epifania.

Durante il concerto ci sarà tempo per ripercorrere le vecchie tradizioni religiose e culinarie legate al Natale. Dal presepe alla stella dell’albero alle rameri ti bbuccunotti, fatuli, bbuttacascatti, friseddi cu llu zzuccuru, friseddi cu ll’ovu, friseddi cu llu uègghiu frittu, friseddi scilippati, mustazzueli, ncartiddati, purcidduzzi cu llu meli, pettuli cu llu meli o cu llu cuèttu. Poi sarà la volta delle favole che tanto piacciono ai bimbi, ma anche ai grandi, con la leggenda dell’Agrifoglio, on cui si racconta la storia di un piccolo orfanello, dopo che gli angeli annunciarono la buona novella, fece una corona d’alloro da portare a Gesù Bambino. Quando la posò nella grotta, le sembrò indegna e scoppiò a piangere. Gesù Bambino toccò la corona, le foglie divennero di un verde intenso e le lacrime dell’orfanello si trasformarono in bacche rosse. Oppure la storia delle palline rosse con cui si addobba l’albero di Natale.

Si racconta che a Betlemme viveva un povero vecchio giocoliere che, non avendo niente da offrire a Gesù, come regalo fece uno spettacolo e grazie alle sue palline colorate riuscì a far sorridere Gesù Bambino. E così via la serata continua tra poesia dopo poesia, canto dopo canto, fiaba dopo fiaba fino ad entrare nella magia del Natale. In finale non mancherà l’invito a perseguire i percorsi di pace con le parole di don Tonino Bello: “La Pace non si divide, non si lottizza, non si frantuma, è come un disco la cui musica non si può far godere a più persone, rompendolo in più parti”.

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Nella tarda mattinata di ieri si sono verificate varie proteste al Cpr di Brindisi. La prima, avvenuta intorno alle 12,20 ha riguardato l’incendio di alcuni materassi all’interno di un lotto, repentinamente domato dalle Forze di Polizia, da personale di Vigilanza presente sul posto e dai Vigili del Fuoco. Le prime attività consentivano di individuare immediatamente l’autore, un cittadino gambiano deferito alla competente A.G.

Poco dopo veniva dato fuoco all’interno di una delle camerate del medesimo lotto e a seguire, verso le ore 13,35 si verificava un ulteriore analogo evento in detto padiglione, a seguito del quale perdeva la vita un cittadino marocchino di 38 anni.

Immediato l’intervento di numeroso personale della Polizia al fine di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e, nel contempo, assicurare la messa in sicurezza di tutti gli ospiti della struttura.

Nelle more di tale attività di contenimento dell’ordine pubblico e di fase investigativa, venivano denunciati in stato di libertà un egiziano, per essersi opposto con resistenza attiva in modo violento alle operazioni, proferendo minacce gravi nei confronti degli Agenti e un cittadino capoverdiano per aver lanciato suppellettili contro gli operatori.

La visione delle immagini ha consentito agli agenti della Squadra Mobile e al Pubblico Ministero di turno, immediatamente giunto sul posto, di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e trarre in arresto due extracomunitari, un georgiano e un tunisino, per aver cagionato la morte del cittadino marocchino come conseguenza del reato di danneggiamento della struttura pubblica. Dopo essere stati sottoposti ad interrogatorio dal Pubblico Ministero i due arrestati venivano associati alla locale Casa Circondariale.

I restanti occupanti dei lotti interessati dagli incendi sono stati immediatamente posti in sicurezza e sono in corso le operazioni di ricollocamento presso altri CPR del territorio nazionale. Inoltre, sono stati disposti servizi continuativi di o.p. fin dal pomeriggio e per i successivi turni serali e notturni, nonché è stato intensificato il servizio di vigilanza esterna al Centro al fine di evitare ulteriori azioni di turbativa.

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In occasione delle imminenti festività natalizie, l’Ets Le Colonne, ente gestore del Castello Dentice di Frasso di Carovigno, propone tre appuntamenti speciali per le giornate del 23 dicembre, del 30 dicembre e del 4 gennaio, sempre con partenza alle ore 17:30 presso l’Atrio del Castello. Nelle date indicate, i visitatori potranno prendere parte ad una visita guidata che include non solo le Sale Storiche l'antico maniero, ma anche il bellissimo Parco della Contessa e gli stretti vicoli del borgo antico di Carovigno. Un viaggio nel tempo, per conoscere la storia di un paese di sorprendente bellezza, reso ancora più affascinante dalle luci e dall’atmosfera natalizia. 

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Manca poco alla fine dell’anno e l’Ente Nazionale Protezione Animali ha scritto al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per chiedere ai sindaci di emanare ordinanze che vietino, in vista del Capodanno 2023, l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione. Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica, bene indisponibile dello Stato che avremmo tutti l'obbligo di tutelare. Ogni anno invece i fuochi d’artificio e botti esplosivi causano vittime tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali. Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per gli animali non esistono numeri, ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano, i selvatici che si feriscono, gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione. La presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, ha scritto al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, affinché scriva a tutti i primi cittadini italiani, invitando ad emettere le ordinanze il prima possibile.

“Bisogna agire subito per evitare la strage di animali che si ripete ogni anno – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa -Occorre fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi (anche di grandi città) hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini. Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita e essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali. Servono poi più controlli per far sì che le ordinanze non rimangano solo parole e intenti. Emanare ordinanze con le quali si vieta l’uso dei botti a Capodanno significa tutelare persone, animali e ambiente. Esistono ormai tantissime alternative valide ai fuochi d’artificio, più rispettose nei confronti di tutti gli animali, quali fontane luminose e droni adornati da led multicolori che, manovrati da terra con appositi software, compiono elaborate evoluzioni e formano figure colorate. Scoppiare i botti – ha concluso Rocchi – è una pratica anacronistica che negli ultimi anni ha visto per fortuna una sensibilità crescente da parte di quei bravi sindaci che hanno emanato ordinanze di divieto. Ma non c’è ordinanza che possa rivelarsi davvero efficace in mancanza della consapevolezza e della responsabilità delle persone. Per questo Enpa invita tutti a rinunciare ai botti di Capodanno: ci sono molti modi di festeggiare l’inizio del nuovo anno, bisogna scegliere quelli sicuri e rispettosi della vita”.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, CON CARO PREZZI (+13,6%) TORNA LISTA SPESA PER 8 CONSUMATORI SU 10. Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa i consumatori stanno tagliando gli acquisti di frutta e verdura che calano nel 2022 rispettivamente del 16% e del 12% in quantità. 

L’aumento inarrestabile dei prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari porta 8 consumatori su 10 (81%) a fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati Istat sull’inflazione che nel mese di novembre evidenziano un aumento del 13,6% per i beni alimentari, con le verdure in aumento del 14,8% e la frutta del 6,9%.

Ma è crisi profonda in campagna – aggiunge Coldiretti Puglia - con la forbice dei prezzi tra produzione e consumo che aumenta da 3 fino a 5 volte dal campo alla tavola, mentre crescono i prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari nel carrello con aumenti che vanno dal +6,5% per la frutta fino al +25,1% per le verdure.

Intanto, è salito il conto della spesa a tavola ad oltre 1 miliardo di euro in più a carico delle famiglie pugliesi durante l’anno – aggiunge Coldiretti Puglia -  a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas, con i rincari della spesa alimentare che costeranno alle famiglie oltre 650 euro in più per imbandire la tavola.

Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa i consumatori stanno tagliando gli acquisti di frutta e verdura che calano nel 2022 rispettivamente del 16% e del 12% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo, secondo l’analisi di Coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che le difficoltà delle famiglie si trasferiscono direttamente sulle imprese dove l’aumento dei costi di produzione colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche, la ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso gli oltre 210mila indigenti.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione i per salvare aziende e stalle, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare che occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

INFLAZIONE IN PUGLIA

Ott-2021

Nov-2021

Dic-2021

Gen-2022

Feb-2022

Mar-2022

Apr-2022

Mag-2022

Giu-2022

Lug-2022

Ago-2022

Set-2022

Ott-2022

Nov-

2022

prodotti alimentari e bevande analcoliche

 

1

1,4

2,5

3,7

4,5

6

6,7

7,3

8,5

8,9

9,6

11,2

12,9

13,4

prodotti alimentari

 

1

1,5

2,5

3,8

4,7

6,2

6,9

7,5

8,7

9

9,7

11,5

13,2

13,6

bevande analcoliche

 

0,8

0,7

2,4

1,8

3

4

5,6

6

6,9

7,8

8,8

8,8

9,5

10,7

bevande alcoliche

 

-0,6

-1,7

-0,3

0,4

0,4

1,6

2,1

3,1

3,7

4,7

5,7

5,5

5,8

6,7

* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

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 NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, A RUBA STELLE MADE IN PUGLIA; -25% PRODUZIONE PER SOS COSTI ENERGIA E MATERIALI. 

Sono andate a ruba le stelle di Natale made in Puglia, ma è sos costi di produzione nei vivai che in alcuni casi sono stati costretti a smettere di produrle determinando un vistoso calo dell’offerta pari al 25% in meno di produzione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sulla pianta simbolo del Natale con gli italiani che non vogliono rinunciare a decorare le proprio case anche se quest’anno l’impennata delle bollette energetiche e dei costi per materiali e fertilizzanti nelle serre ha tagliato di circa il 25% la produzione in Puglia, una delle regioni leader a livello nazionale sulla produzione florovivaistica.

Per le Stelle di Natale – spiega Coldiretti - sono richiesti fra i 15 e i 20 gradi all’interno delle serre e con le temperature invernali è necessario compensare facendo lavorare al massimo le caldaie con un vero e proprio salasso per i vivaisti. Il rincaro dei costi energetici – continua la Coldiretti – si trasferisce sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori rendendo insostenibile la situazione. A rischio è un settore da primato per il Made in Italy con 27mila imprese e circa 200mila posti di lavoro nella filiera del florovivaismo che – sostiene la Coldiretti – sta cercando di risollevarsi dopo aver pagato un prezzo pesantissimo alla crisi causata dalla pandemia.

I prezzi delle Stelle di Natale variano a seconda delle dimensioni, del vaso e possono andare dai 5 fino ai 150 euro per le varietà più strutturate o a quelle ad alberello. Le stelle di Natale – spiega la Coldiretti – sono divenute protagoniste grazie al loro colore rosso intenso tipico della festa e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino “Euphorbia pulcherrima” significa bellissima.

In Puglia il settore florovivaistico si sviluppa sul distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

Anche se non tutti sanno – spiega Coldiretti – che i veri fiori della stella di Natale, pianta originaria del Messico, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. La Coldiretti ricorda che la pianta è ancora viva anche dopo la perdita delle foglie ed è molto importante tenerla all’ombra durante il periodo di “stasi”, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce.

Proprio durante il periodo primaverile – informa la Coldiretti – sarà opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami.  Un ultimo piccolo accorgimento – conclude la Coldiretti – per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest’essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

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Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Puglia scende in campo per la protezione degli acquisti dei regali di Natale. Dall’esperienza acquisita nella tutela dai rischi di truffe, la Polizia Postale rinnova la guida con consigli pratici e suggerimenti utili per acquistare in Rete con maggiore tranquillità.

Bari, 20 dicembre 2022 – È ormai iniziata la corsa agli ultimi acquisti dei regali di Natale! Qual migliore occasione per fornire consigli utili ed evitare che lo shopping intenso, finalizzato all’acquisto di doni per le persone a noi care, ci faccia incorrere in potenziali truffe, complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo ed i ristrettissimi tempi per gli acquisti.

La Polizia Postale mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti: temi caldi e particolarmente sentiti da chi utilizza Internet.

Nei primi undici mesi di quest’anno la Polizia Postale ha trattato più di 14.000 casi di truffe online di cui oltre il 60% è costituito, come tipologia, proprio dalle truffe in commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma. Solo in questi ambiti criminali sono stati sottratti quasi 9 milioni di euro, per i quali sono state denunciate più di 2.500 persone.

Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute, sommato a quelle delle persone arrestate e denunciate, ha richiamato l’attenzione della Polizia Postale che ha potenziato ogni utile strumento per indirizzare l’utenza ad un uso appropriato della Rete e degli strumenti di pagamento online e contrastare nel contempo le truffe messe in atto su Internet, anche attraverso la chiusura degli spazi virtuali.

Si tratta di consigli particolarmente utili specialmente in vista del Natale e del Capodanno, quando il fenomeno delle truffe sembra acuirsi, complice anche la corsa ai regali e ai pacchetti vacanze a bassissimo costo.

Del resto, che la scelta di acquistare in rete sia legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità, non è una sorpresa: alcune ricerche confermano che il modello dell'acquisto di impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati, si è talmente diffuso che anche i truffatori seriali riescono ad inserirsi con false vendite.

Nonostante ciò, la stragrande maggioranza degli acquirenti online si affida alla rete per gli acquisti, anche chi non è esperto a comprare in totale tranquillità.

Per questo motivo il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale è sceso in campo con un opuscolo che offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online. Il vademecum sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.

La truffa classica è ben rappresentata da uno degli ultimi casi su cui la Polizia Postale ha indagato. La prima vittima delle vacanze di Natale. 

L'inserzione è su un sito tra i più utilizzati dagli utenti e l’inserzionista sembra serio e affidabile. Il bene in vendita ha un costo interessante: solo 100 euro comprensivi di spese di spedizione. Il venditore però “sposta” la trattativa in sede privata, si avvale di tre indirizzi mail sui quali continuare e concludere l'accordo e attraverso i quali comunica le coordinate bancarie su cui effettuare il pagamento. E qui scatta la trappola. Sfuggendo alle verifiche della piattaforma su cui è riportata la vendita, l'inserzionista fa effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata. L’ottima occasione legata al prezzo estremamente conveniente, nascondeva però la truffa: “Oltre alla delusione per l’acquisto sfumato, l'amara sorpresa di vedere volatilizzati i risparmi destinati ai regali”.

Guida sicura per gli acquisti on line

1.    Utilizzare software e browser completi ed aggiornati.

Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

2.    Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali

In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti attraverso un comune motore di ricerca. Potrebbe infatti trattarsi di un falso sito o rivelarsi una truffa.

È consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso.

Nel caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

3.  Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio!

Prima di completare l’acquisto verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

4.    Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti.

Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti online. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime…

Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online!

5.    Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online

Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

6.    Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili

Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce.

Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare.

Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza nella trasmissione dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

7.    Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing

…ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali.

L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

8. Un annuncio ben strutturato è più affidabile!

Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

9. Non sempre…. è sempre un buon affare.

Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!

10. Non fidarsi….

Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

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