Redazione

Essere svegliati con la luce di una torcia puntata in faccia quando non è un familiare, ma un balordo che ti sta depredando casa fa venire i brividi. È quanto accaduto in una villetta della zona residenziale Torretta, dove i ladri sono entrati in casa e hanno iniziato a rovistare per cercare soldi e preziosi. Nel buio dell’abitazione si sono fatti strada con una torcia per trovare il bottino. Almeno fino a quando il fascio di luce ha incrociato il volto di un bimbo che dormiva nel suo lettino. I ladri hanno voltato i tacchi e sono andati via, il bimbo credendo che fosse il fratello ha riabbassato la testa sul cuscino e ha continuato a dormire. La scoperta è stata fatta poco dopo quando i genitori si sono accorti che l’abitazione era stata messa a soqquadro dai malviventi. Storie che per Mesagne sono divenute, purtroppo, di ordinaria follia. Così, se in una parte della città, che si sta apprestando a vivere il Natale, scintillano le luci dall’altra parte della città c’è la luce emanata dalle torce dei malviventi che portano oscurità e brividi nella comunità locale.

“Non si può vivere in questa situazione – ha spiegato un gruppo di residenti delle zone Torretta-Palmitella -. Abbiamo il timore di essere derubati. Abbiamo paura di uscire da casa. Non è possibile che nel ventunesimo secolo ci auto sequestriamo in casa per timore che se usciamo ci svaligiano l’abitazione”. La maggior parte delle villette derubate dai balordi sono prive del sistema di allarme e di videosorveglianza. “Purtroppo non tutti noi ci possiamo permettere di installare un sistema di allarme che costa mediamente intorno alle 3 mila euro oltre ai costi di un sistema di videosorveglianza – hanno fatto notare i residenti -. Abbiamo chiesto aiuto più volte alle istituzioni, ma non abbiamo sortito nulla”. Molti dei residenti sono abbonati a istituti di vigilanza privati ai quali è stato chiesto un aumento di attenzione nei confronti degli immobili vigilati. “In alcuni casi quando scatta il sistema di allarme occorrono diversi minuti prima che arrivino i vigilantes sul posto, tempo sufficiente ai malviventi per portare a termine il loro raid.

La centrale operativa, infatti, non invia subito la pattuglia sul luogo segnalato, ma telefona all’utente per accertarsi che l’allarme non sia scattato per suo errore tecnico”, hanno proseguito i residenti. Tuttavia, per risolvere questo allarme sociale servono indagini certosine, tradizionali e scientifiche, per individuare le bande di malviventi che, secondo gli addetti ai lavori, provengono da fuori provincia. Intanto, la polizia ha invitato i cittadini a segnalare al numero di emergenza 113 eventuali situazioni strane riscontrate o persone sospette. Pertanto resta basilare, per epurare questo cancro sociale, mettere in campo un coordinamento di azione tra polizia, carabinieri, polizia locale e vigilantes. E non solo a livello locale poiché il fenomeno ha travolto l’intera provincia.

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La mobilità sostenibile si mette al servizio della cultura con la creazione di percorsi ciclopedonali che attraversano i luoghi storici e naturali di Francavilla Fontana. È questo lo spirito del progetto da 853 mila euro, completamente finanziato dal Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 del Ministero delle Infrastrutture, presentato mercoledì 14 dicembre a Castello Imperiali.

“Il processo di modernizzazione della Città – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – passa da un uso consapevole e condiviso dello spazio pubblico. Stiamo vivendo un’epoca di grandi trasformazioni e dobbiamo avere il coraggio di governare i cambiamenti, senza farci travolgere. Questo progetto rilancia la ciclabilità in una prospettiva di valorizzazione turistica e, allo stesso tempo, tutela tutti coloro che vogliono utilizzare la bicicletta come mezzo di uso quotidiano.”

Le strade interessate dai percorsi ciclopedonali sono via Barbaro Forleo, Corso Umberto I, via Regina Elena, via Immacolata, Corso Garibaldi, via Crispi, viale Madonna delle Grazie, viale Italia, via Madre Teresa di Calcutta e via Beata Teresa di Francia. La filosofia seguita è quella del “minimo intervento” che lascia invariata l’attuale configurazione dei parcheggi e preserva i flussi di traffico veicolare. Si tratta di interventi reversibili che prevedono l’uso di materiali con basso impatto ambientale e riciclabili. Inoltre, grazie a questo progetto, sarà possibile rigenerare numerosi manti stradali e marciapiedi che attraversano il centro cittadino.

“Siamo di fronte ad un nuovo capitolo del processo di cambiamento e trasformazione della mobilità in senso più sostenibile e quindi più democratico. In particolare – prosegue l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – il progetto che stiamo presentando si caratterizza per essere tanto ambizioso quanto poco impattante perché introduce spazi per l'utenza debole tenendo presenti le esigenze di chi deve necessariamente muoversi in auto.”

Il tracciato prevede un circuito ad anello. Una volta giunti alla Porta Cappuccini sarà possibile procedere in Via Madonna delle Grazie o svoltare lungo via Barbaro Forleo per immettersi nel centro storico tramite via Roccella o proseguire verso Corso Umberto I. Il percorso si ricongiungerà con la rete europea EuroVelo EV5, nota come la via Romea Francigena che unirà Londra a Brindisi, e troverà in piazza Umberto I l’ideale punto di incontro. La rete ciclopedonale, proseguendo su via Madonna delle Grazie, sarà inoltre connessa con il percorso “Via Verde del Canale Reale” istituito dalla sezione FIAB di Mesagne che congiunge Francavilla Fontana all’Area Marina Protetta di Torre Guaceto consentendo la fruizione del paesaggio naturale e rurale.  

“I percorsi ciclopedonali – conclude l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – sono coerenti con i nostri strumenti urbanistici. La perimetrazione dell’anello ricalca l’area definita dal PUG come storica. Grazie a questo finanziamento la Città beneficerà di un risparmio notevole per la realizzazione di infrastrutture necessarie che trasformeranno Francavilla Fontana in un luogo più smart e sostenibile.”

All’incontro di presentazione sono intervenuti il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce, l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano, il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale Arch. Luigi Resta, il RUP Ing. Irene Licari e il progettista Ing. Vincenzo Pinto.

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Attivato il servizio telefonico per informazioni sui tributi locali. Si informa che a partire da domani, giovedì 15 dicembre 2022, tutte le informazioni relative ai tributi locali (IMU – TARI -TASI) potranno essere richieste al seguente numero telefonico attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle 18.00:

0831 1850 699.

Il servizio è gestito direttamente da RTI Creset-M.T. che opera a supporto dell’Ufficio Tributi del Comune di Brindisi.

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“L’Amministrazione comunale di Erchie ha garantito
ogni servizio per lo svolgimento in sicurezza della Fiera
di Santa Lucia e indicato una tassa minima di 40 euro al
giorno per ogni operatore. Ma i commercianti,
probabilmente fomentati da una organizzazione
datoriale, hanno preferito boicottare l’evento per mere
ragioni politiche”.
Lo ha dichiarato ancora una volta il sindaco Pasquale
Nicolì in risposta alle farneticanti affermazioni di
Tommaso Attanasi, coordinatore provinciale Fiva-
Confcommercio.
“In merito al pagamento del canone di occupazione suolo
pubblico voglio ribadire che gli operatori sapevano
chiaramente che il dovuto andava da un minimo di 80
euro ad un massimo di 147 euro per le due giornate (13
e 14 dicembre). Quindi erano stati invitati a versare un
minimo di 40 euro al giorno ad un massimo di 74 euro, in
ragione dello spazio richiesto. C’è da dire che
inizialmente l’importo è stato erroneamente comunicato
dagli uffici comunali i quali anziché assegnare il
posteggio in ragione dei metri quadri richiesti dal
singolo operatore, avevano assegnato i posteggi così
come tracciati per il mercato settimanale e notoriamente
molto più grandi, da qui le cifre sballate. Comunicazione
 
subito corretta e notificata a tutti. Rispetto alla location
della zona 167, in qualità di sindaco con ruolo di autorità
sanitaria che di pubblica sicurezza ho ritenuto di evitare
ciò che è accaduto qualche anno addietro quando un
nostro concittadino, colto da infarto, fu soccorso in
ritardo a causa della difficoltà di accesso dei mezzi di
soccorso nelle zone centrali di Erchie. Sicurezza
dimenticata da coloro che hanno consentito negli ultimi
anni lo svolgimento in centro di tale manifestazione. Il
mio predecessore “si assumeva la responsabilità”
tralasciando la corretta gestione dell’evento avverso per
impedire altre tragedie. Di fronte al pericolo che un altro
concittadino potesse rischiare per la vita, come
Amministrazione comunale abbiamo deciso di spostare la
Fiera in una zona più accessibile a tutti. Ma veramente
vogliamo continuare l’azzardo della morte piuttosto che
farsi quattro passi per andare a vedere le bancarelle?
Voglio ricordare che le fiere nate in prossimità dei
monasteri prima e delle chiese dopo, a seguito
dell’incremento dei livelli dimensionali si sono man mano
trasferite fuori dalle città, come nel caso di Erchie che
ha fatto questa evoluzione prima per l’epidemia ed oggi
per ragioni di pura sicurezza per operatori e
frequentatori. L’associazione dei commercianti, che si
dice pronta a collaborare con la Pubblica
Amministrazione, perché non ha lavorato affinché si
tenesse la fiera alle condizioni poc’anzi dettagliate?
Perché ha preferito seguire le indicazioni di una
opposizione pronta a distruggere ogni iniziativa piuttosto
che far crescere Erchie?
​ 
La triste vicenda del boicottaggio ad opera degli
operatori economici, sotto la guida di Confcommercio,
che si arroga il diritto di definire scellerate le legittime
scelte della politica, segna il confine fra il lecito e
l’illecito, se pur in assenza di ogni garanzia di sicurezza
si pretende di far svolgere ai propri associati la
manifestazione dove è impossibile l’accesso ai mezzi di
soccorso e ai Vigili del Fuoco”.

La Puglia torna a sorridere con il SuperEnalotto: nel concorso del 13 dicembre, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 23.606,01 euro. La giocata vincente è stata registrata nell’edicola di corso Benedetto Croce 132 a Bari. Il Jackpot, intanto, continua a salire toccando quota 327,1 milioni di euro, record nel gioco, che saranno in palio nella prossima estrazione. L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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QUALITA’ DELLA VITA – GENTILE (CNA): LE CLASSIFICHE NON MI APPASSIONANO, MA VANNO COLTI I CAMPANELLI DI ALLARME.

La classifica annuale sulla qualità della vita del Sole 24 Ore colloca Brindisi, ancora una volta, in una delle ultime posizioni. Non apparteniamo a coloro che attribuiscono particolare importanza a questi dati statistici, tanto più perché è noto che basta un solo elemento sfalsato (o comunicato male dai territori interessati) per determinare dei crolli nei consensi o scalate difficilmente realizzabili in un solo anno.

Detto questo, è evidente che alcuni segnali vanno colti, soprattutto se si tratta di valutare la qualità della vita nel suo complesso.

Emerge con chiarezza, ad esempio, che tutte le città del sud scontano un ritardo nell’erogazione di prestazioni pubbliche ed anche nel livello di scolarizzazione. A catena, si registra un interesse molto risicato verso la gestione del territorio a livello politico e più in generale verso ogni forma di partecipazione attiva. Scontiamo, insomma, un’arretratezza culturale che parte da lontano e che diventa ancora più tale per la sostanziale assenza di una adeguata offerta formativa universitaria.

Regge bene, al contrario, l’economia che si basa sulla nascita di nuove imprese, visto che Brindisi si colloca in buona posizione per nuove iscrizioni nel Registro Imprese e per il dinamismo legato all’imprenditorialità giovanile. Su questo è necessario riconoscere un merito alla Regione Puglia che ha messo in campo, negli ultimi anni, strumenti di sostegno incentivanti nei confronti dell’imprenditoria giovanile. Un protagonismo, però, che deve fare i conti con la lontananza “reale” del sistema bancario, così diffidente verso vecchi e nuovi imprenditori e così poco indirizzato verso un reale sostegno nei confronti di chi rischia ogni giorno il proprio futuro pur di “fare impresa”.

E’ evidente, peraltro, che ci sono lacune che il territorio dovrà colmare in maniera autonoma. Il riferimento è all’ormai cronico problema della lentezza della macchina amministrativa che – come emerge anche dai dati statistici – allontana investitori stranieri ed anche di altre regioni. Lo diciamo da tempo e forse ci siamo assuefatti all’idea che per ottenere un’autorizzazione è necessario attendere anni. Per chi deve investire e deve scegliere un sito, invece, proprio questo aspetto diventa un elemento fondamentale per scegliere dove e come farlo.

A tutto ciò si dovranno aggiungere le lacune infrastrutturali su cui necessita un intervento diretto e immediato dello Stato, capace di determinare condizioni efficaci per diminuire il divario verso il resto del paese.

Spesso si sottovaluta, infine, l’elemento collegato alla vivibilità delle nostre città. Non si può ignorare che parlare di presenza di strutture ricettive, di centri sociali per gli anziani, di asili nido, di poliambulatori, di ospedali attrezzati e di “visibilità” delle forze dell’ordine (per alzare la percezione di sicurezza) significhi riferirsi ad elementi influenti per determinare condizioni di crescita economica ed occupazionale del territorio. Sono fattori, in effetti, che incidono in maniera decisiva per orientare la scelta.

Ecco perché anche chi fa impresa non può limitarsi ad osservare i dati di crescita o decrescita del proprio comparto, senza considerare che la “qualità” deve essere a 360 gradi per risultare realmente determinante per voltare pagina.

Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

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Giovedì 15 dicembre prende il via la stagione teatrale 2022/2023 del Comune di Mesagne in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. A inaugurarla ci sarà l’associazione musicale Auditorium che porterà sul palco del Teatro Comunale “1, 10, 100 Astor”, un viaggio nel genio di Astor Piazzolla, a oltre 100 anni dalla nascita, e in quella danza tipicamente argentina, prima e dopo la sua rivoluzione, e in ciò che dopo la rivoluzione musicale “piazzolliana” è inevitabilmente cambiato. La musica di Piazzolla è il punto di partenza dunque, ma non l’unica destinazione di questo viaggio. Il virtuosismo e lo stile dei “Tango Sonos” sarà accompagnato da due straordinarie coppie di ballerini, della Compagnia "Apulia Tango” di Bari: Anna Paradiso & Pierpaolo Pellegrini, Gabriella Todisco & Michele Lobefaro.

 

La stagione proseguirà poi interamente nel 2023. Il 12 gennaio sul palco del Teatro Comunale di Mesagne arriverà Gioele Dix in “La corsa dietro il vento. Dino Buzzati o l’incanto del mondo”. Sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Gioele Dix. Si continua il 26 gennaio con Ettore Bassi in “Il mercante di luce”, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Vecchioni. Lo spettacolo, diretto da Ivana Ferri, narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Ettore Bassi è il protagonista di questo particolare racconto, parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio. ‘Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro’.

 

Il 18 febbraio, Teatro Koreja porta in scena “Alessandro - Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande” per la regia di Fabrizio Saccomanno. Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”.

 

La stagione prosegue il 9 marzo con “Stoc ddo’ – Io sto qua” di Sara Bevilacqua. La storia di Lella, madre di Michele Fazio, colpito per errore, a soli 16 anni, durante un regolamento di conti tra clan rivali. Da quella sera, con la sola presenza di madre ferita, Lella impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.

 

Il 26 marzo Giorgio Pasotti porta in scena “Racconti disumani”, uno spettacolo di Alessandro Gassmann. Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.

 

Gli ultimi due appuntamenti sono in programma ad aprile. Il 3 aprile sarà la volta de “L’ombra di Totò” con Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone, per la regia di Stefano Reali. La storia di Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) che per anni è stato controfigura, affezionata e devota di Totò. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. Per l’ultimo appuntamento della stagione, il 15 aprile, Luigi D’elia  porta in scena “La Luna e i Falò”. Lo spettacolo, liberamente ispirato all’opera di Cesare Pavese e diretto da Roberto Aldorasi, racconta di un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, che torna dopo lungo tempo nella sua terra natale. La ritrova divisa e ferita da una guerra ancora troppo vicina. Qui lui e gli amici Nuto e Cinto si ritrovano uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.

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Dal 2015 al 2021 a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 130 milioni quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle aziende agricole. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro organizzato da Asnacodi, l’associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa, unitamente ai Condifesa di Puglia, Basilicata, Calabria e Campania, in collaborazione con la Regione Puglia e ISMEA per presentare il nuovo Fondo Agri-Cat.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici, con tornado, nubifragi, gelate e siccità estrema, è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, ma solo il 2,6% della superficie agricola risulta assicurata in Puglia.

Il sistema Condifesa Puglia ha assicurato – dice Coldiretti Puglia - oltre 120 milioni di quintali di prodotti agricoli, risarcendo più di 45 milioni di euro di indennizzi, mentre nel 2021 il valore assicurato è stato di oltre 500 milioni di euro su oltre 60mila ettari di superficie agricola.

La mappa dei territori – aggiunge Coldiretti Puglia – vede la provincia di Foggia al top del classifica con 86 milioni di quintali di prodotto assicurato e 22 milioni di euro risarciti agli agricoltori, Lecce con 10 milioni di quintali assicurati e 5,2 milioni di euro di risarcimento, Brindisi 8,5 milioni di quintali e 6,6 milioni di euro di risarcimento, Taranto 6,7 milioni di quintali assicurati e  7,8 milioni di euro di risarcimento, la provincia della BAT 6,6 milioni di quintali e 2 mln di risarcimento e Bari con 1,7 milioni di quintali di prodotti agricoli assicurati e  1.2 milioni di euro di risarcimento.

A decorrere dal 2023, il sistema di gestione del rischio in agricoltura si potrà dunque avvalere di una copertura mutualistica di base, il Fondo Mutualistico Nazionale Agri-CAT obbligatorio per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale.

Uno strumento, progettato nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-27, finalizzato – afferma Coldiretti Puglia - a rafforzare il sistema di gestione dei rischi in agricoltura, denominato “SGR+”,  con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di risk management, in particolare per i rischi catastrofali, al fine di aumentare il grado di resilienza delle aziende agricole, rendere più efficiente ed efficace l’intervento pubblico, prevedendo azioni volte a ridurre il rischio di distorsioni connesso ai fenomeni di concentrazione territoriale e settoriale, di selezione avversa e di moral hazard, ampliare la platea di agricoltori aderenti a strumenti di risk management anche al fine di mitigare l’esposizione e la vulnerabilità delle aziende agricole agli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle professionali.

Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. Parimenti, serve rilanciare, tramite sostegno all’acquisto de capi e delle strutture di ricovero necessarie, la zootecnia di montagna e delle aree interne, che permette a tali superfici di essere pascolate e mantenute.

Su un territorio meno ricco e più fragile per l’abbandono forzato dell’attività agricola in molte aree interne si abbattono così – continua la Coldiretti – gli effetti dei cambiamenti climatici, favoriti anche dal fatto che negli ultimi 25 anni è scomparso oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità ma anche sicurezza ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico.

Ciò rappresenta – rileva la Coldiretti Puglia– il giusto riconoscimento della capacità delle imprese agricole di svolgere azioni costanti di tutela del territorio anche attraverso l’introduzione di misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e per incentivare l’insediamento e la prosecuzione di attività economiche in particolare nel campo dei servizi agricoli, forestali, turistici e culturali. Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio. Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.

Diventa qui strategica – continua la Coldiretti – la semplificazione burocratica e degli impegni amministrativi per le imprese che operano nella aree montane e interne. Infine, occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale.

PROVINCE

CIBO PERSO (QUINTALI)

Prodotti agricoli assicurati (quintali)

Risarcimento (euro)

BARI

33 milioni

1.7 milioni

1,2 milioni

BAT

12 milioni

6,6 milioni

2 milioni

BRINDISI

23 milioni

8,5 milioni

6,6 milioni

FOGGIA

27 milioni

86 milioni

22 milioni

LECCE

15 milioni

10 milioni

5.2 milioni

TARANTO

20 milioni

6,7 milioni

7.8 milioni

TOTALE PUGLIA

130 milioni

119,5 milioni

22 milioni

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Certificazioni Informatiche anche ad esterni al Tecnico Economico "Ferdinando" di Mesagne.Da gennaio 2023, presso l’Istituto Tecnico Economico “Epifanio Ferdinando” di Mesagne in via Damiano Chiesa, riprendono le sessioni d’esame per il conseguimento della Certificazione Informatica Pekit. Tale certificazione è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione ed è valida in concorsi pubblici, graduatorie, università, ecc. La scuola offre questa importante opportunità anche a persone esterne.

Da quest'anno c'è una importante novità, gli alunni della Cooperativa Scolastica dell'Istituto gestiranno un corso (in parte in presenza e in parte online) anch'esso riconosciuto da Enti Pubblici; in tal modo i candidati potranno conseguire una doppia certificazione relativa al superamento dell'esame e anche alla frequenza del corso con un elevato numero di ore.
Chiunque fosse interessato può chiedere informazioni all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il referente prof. Vincenzo Caforio al 336327578.

LA UIL DI BRINDISI A DIFESA DI LAVORATORI, FAMIGLIE E PENSIONATI: CONSEGNATO IN PREFETTURA UN DOCUMENTO CONTRO LA MANOVRA DI BILANCIO 2022. 

La bozza della Manovra di Bilancio 2022 presentata dal Governo non offre risposte adeguate alle urgenti necessità di lavoratori, giovani, famiglie e pensionati in special modo al Sud. Per questa ragione la Uil di Brindisi, sindacato da sempre vicino alle reali e concrete necessità di lavoratori e cittadini, nella mattinata di oggi martedì 13 dicembre è stata protagonista di un presidio in Prefettura quale momento di concreta mobilitazione contro la Manovra 2022.

Il momento è stato occasione per consegnare all’attenzione del Prefetto di Brindisi S.E. Carolina Bellantoni il documento elaborato dalla UIL regionale a firma del Commissario Straordinario Uil Puglia Emanuele Ronzoni nel quale vengono analizzate nel dettaglio le ragioni della mobilitazione.

La UIL valuta le misure previste dal Governo timide e poco efficaci: mancano interventi per sostenere i redditi dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie per i quali il Sindacato chiede un taglio del cuneo fiscale e la detassazione delle tredicesime, degli aumenti contrattuali, degli accordi di secondo livello. Mancano segnali chiari per rendere meno precario il lavoro ed incentivare assunzioni a tempo indeterminato. Non sono destinate risorse adeguate al Mezzogiorno per diminuirne il drastico divario con il resto del Paese. Sono assenti riferimenti alle vertenze industriali che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, solo in Puglia sono oltre cinquanta. Manca il coraggio di tassare gli extraprofitti delle società che dalla crisi hanno tratto enorme beneficio. Non sono previsti interventi per la tutela della salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nonostante anche nell’ultimo anno siano aumentate le denunce di infortuni e si continuano a piangere una media di quasi tre morti al giorno. È assente una visione della Pubblica Amministrazione e della Sanità. Gli interventi a sostegno delle aziende non sono legati ad incentivi per una buona e stabile occupazione nel rispetto dei contratti. Insufficienti le misure per l’acquisto della prima casa da parte di giovani e le risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale. A queste importanti lacune si aggiunge la previsione di interventi dannosi come l’ennesimo condono fiscale, l’aumento del tetto del contante, il blocco della rivalutazione per le pensioni, l’abolizione del Reddito di cittadinanza.UIL_BR_Prefettura_13.12.2022_2.jpg

La Uil di Brindisi conosce il territorio, le sue attese e le speranze di rilancio dei diversi settori produttivi e considera quanto previsto dalla Manovra 2022 dannoso per il futuro dei brindisini. Per questo la UIL Brindisi fa propria ognuna di queste battaglie ed intraprenderà ogni azione utile ad emendare questa legge e tutelare la dignità e l’interesse dei lavoratori e delle famiglie di Brindisi e del territorio.

Brindisi, 13 dicembre 2022

 

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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