Redazione

Il futuro del porto, e quindi della nostra città, non può essere deciso sulla base di mere considerazioni tecniche ma necessita di approcci complessivi e valutazioni politiche. Per questo, senza alcuna remora, confermiamo la nostra netta contrarietà alla realizzazione del deposito gnl di Edison a Costa Morena Est. Chi esulta per questa decisione, evidentemente, non ha a cuore il futuro del porto e quindi della città, ma antepone l’interesse di pochi al bene collettivo sacrificando irrimediabilmente ogni possibilità di sviluppo del nostro porto trasformandolo invece in una mega stazione di servizio. Lo abbiamo spiegato nei mesi scorsi, anche in consiglio comunale ed a maggior ragione lo ribadiamo oggi: su questa questione, ma anche sul deposito di idrocarburi “Brundisium”, siamo pronti a sostenere la battaglia che l'amministrazione comunale intende avanzare in tutte le sedi competenti, anche quelle giudiziarie. Riprendiamo la mobilitazione in città, non è più rinviabile un confronto con il governo: questa è una battaglia per ridare dignità al nostro porto ed al futuro di Brindisi.

BRINDISI BENE COMUNE

Dai Palazzi delle Amministrazioni locali e dalle caserme alla spiaggia delle conchiglie per conoscere la storia di Torre Guaceto. Il Consorzio di Gestione della riserva ha tagliato il nastro della campagna di ricerca archeologica 2022 con un grande evento al quale hanno preso parte le Autorità del territorio. torre_guaceto_giugno_22_5.jpg

I lavori sul campo sono iniziati alcuni giorni addietro dal punto nel quale si erano interrotti la scorsa estate.
L’attività condotta dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento con la direzione del professore Teodoro Scarano e dal Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna con il docente Claudio Cavazzuti, in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce e Brindisi, andrà avanti fino ai primi di luglio. torre_guaceto_giugno_22_7.jpg
La scorsa estate, in un anfratto della spiaggia delle conchiglie, nel cuore dell’area protetta, gli archeologi avevano scoperto la presenza di una necropoli, un sito con deposizioni funerarie a cremazione della tarda età del Bronzo (XIII-XII sec. a.C.) con 15 tombe, in una delle quali erano stati rinvenuti i resti di una donna ed i suoi monili. 
In base a quanto scoperto con la campagna 2021, la comunità che utilizzava questa necropoli deponeva le urne funerarie in depressioni naturali della roccia o all’interno di pozzetti appositamente scavati al suo interno. Le tombe contenevano sia i resti umani che, talvolta, anche gli oggetti di corredo che al momento della cremazione venivano bruciati insieme al defunto. 
“La scoperta e lo scavo della necropoli a cremazione di Torre Guaceto – ha spiegato il professore Scarano -, rappresenta una straordinaria opportunità per noi archeologi per spostare il focus delle nostre ricerche sull’età del Bronzo nella riserva di Torre Guaceto dallo studio delle strutture e degli spazi d’abitato (com’era avvenuto negli anni scorsi con le indagini a Scogli di Apani), all’analisi dei rituali funerari e, soprattutto, alla conoscenza diretta degli uomini, delle donne e dei bambini che costituivano la comunità che per secoli ha vissuto nei villaggi fortificati costieri posti alla foce dei canali Reale e Apani. La seconda campagna di scavo ora in corso ha già restituito 12 nuove tombe e nelle prossime due settimane ci attendiamo nuove scoperte”. 
Ieri, appuntamento al centro visite di Torre Guaceto e poi immersione nella riserva. Dopo una prima tappa nella zona umida, i prestigiosi ospiti sono stati guidati sino all’area degli scavi dove il professore Scarano ha illustrato i risultati già ottenuti e le informazioni storiche che pian piano stanno emergendo. Dopo la visita della torre aragonese e liberazione in zona A di una delle tartarughe marine curate in riserva, la delegazione è rientrata al centro visite per ammirare i reperti custoditi presso con il laboratorio archeologico dell’area protetta a Serranova.torre_guaceto_giugno_22_6.jpg
“Abbiamo fortemente voluto questo evento perché riteniamo importante condividere con le Istituzioni locali e regionali un momento così emozionante e storico per la nostra riserva – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, con la consapevolezza che queste occasioni offrano anche la possibilità di avvicinare al bene comune e in modo empatico le Autorità civili e militari che ogni giorno si dedicano con successo ai compiti loro assegnati. I tanti obbiettivi raggiunti e riconoscimenti ottenuti da Torre Guaceto sono il frutto di un lavoro di rete che va dall’impegno dello staff del Consorzio, a quello dei Comuni che amministrano il territorio di pertinenza, della Regione che gestisce le politiche strategiche, delle forze dell’Ordine e di sicurezza che prevengono e contrastano gli illeciti. Ringrazio le Autorità e tutti coloro che hanno preso parte alla nostra iniziativa, lavoreremo affinché questa esperienza non rimanga un evento isolato. Ora auguriamo un buon lavoro agli archeologici e attendiamo con ansia di scoprire altri tesori preziosi della nostra storia”. torre_guaceto_giugno_22_5.jpg
Hanno preso parte all’evento il prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, in rappresentanza del presidente della Regione, Michele Emiliano, la consigliera regionale delegata alla Cultura Grazia di Bari e l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, i commissari del Comune di Carovigno, Michele Albertini e Maria Antonietta Olivieri, il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e di San Vito dei Normanni con il suo vice, Silvana Errico e Antonio Santoro, il presidente della Provincia Antonio Matarrelli, il comandante della capitaneria di porto di Brindisi, Fabrizio Coke, il comandante dei vigili del fuoco, Giulio Capuano, il comandante dei carabinieri di Carovigno, Giuseppe Berardino, dei carabinieri forestali, Ruggiero Capone, per la Soprintendenza, Giuseppe Muci e Serena Strafella, in rappresentanza del rettorato dell’Università del Salento, Manuela De Giorgi, per il Cda di Torre Guaceto, Giovanni Ricupero, mentre per il WWF Puglia e Brindisi, Nicolò Carnimeo e Giuseppe Devita.
 

In un clima di grande gioia popolare, ieri sera a San Vito dei Normanni, nella Basilica di Santa Maria della Vittoria, ha presieduto la Celebrazione in onore di San Vito martire, che si festeggia il 15 giugno, il nuovo vescovo di Cerignola Ascoli Satriano, monsignor Fabio Ciollaro.

Monsignor Ciollaro, come è noto, è stato consacrato vescovo la sera del 14 u.s.

L'ordinazione è avvenuta proprio a San Vito dei Normanni, terra di origine di mons. Fabio Ciollaro che attualmente è vicario generale della diocesi di Brindisi-Ostuni e parroco della parrocchia di San Vito Martire al quartiere Commenda in Brindisi.

Ieri sera, all'inizio della Celebrazione, ha presentato gli auguri dell'intera cittadinanza il sindaco, prof.ssa Silvana Errico che ha manifestato tutta l’esultanza della città di San Vito dei Normanni per questo storico evento: un vescovo consacrato per la prima volta nella chiesa madre di San Vito.

Ricordiamo, per la storia, che era sanvitese anche monsignor Annibale Deleo, fondatore della celebre biblioteca arcivescovile che tuttora esiste e funziona in piazza Duomo a Brindisi.ciollaro_fabio.jpeg

Monsignor Ciollaro entrerà ufficialmente nella sua nuova sede di Cerignola il prossimo 29 giugno.

Provvedimento dell'Amministrazione comunale di Mesagne che dal 17 giugno al 18 settembre 2022, ha imposto la chiusura del centro storico al traffico veicolare nel perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi; Secondo l'Amministrazione Matarrelli "tale iniziativa potrà dare, nei giorni indicati, la possibilità ai cittadini di godere de lpasseggio nel centro storico in condizioni di tranquillità e sicurezza".

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Inaugura oggi, giovedì 16 giugno alle ore 18.30, con la presenza dell’artista, la mostra COLORS, personale del Maestro incisore modenese Adriano Venturelli.

Partecipano il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli, e il consulente comunale alle Politiche culturali e scolastiche, Marco Calò. Sarà la location del Castello comunale di Mesagne in provincia di Brindisi a ospitare le opere alle quali Venturelli lavora dal 2015, esprimendo i propri pensieri ed emozioni attraverso la forza del colore e l’eternità dell’arte. Per la città di Mesagne, il maestro esporrà per la prima volta sul territorio nazionale il lavoro realizzato sul tema “Premi Nobel per la Pace”, “No War”, una risposta al momento storico socio-politico che stiamo vivendo, e “La genetica della non violenza”, la scultura realizzata a quattro mani dal maestro Adriano Venturelli e da Daniele Dell’Angelo Custode, entrambi artisti della corrente “Transmanierismo”.  L'esposizione resterà visitabile fino al prossimo 23 luglio, ingresso gratuito.

Dopo l'inaugurazione, alle ore 21, nell’atrio del Castello, andrà in scena “Surrealismo-Automatismo Psicologico”, opera prima realizzata e interpretata da Gino Saladini e Anthony Caruana, i quali, con voci narranti, brani musicali e video, condurranno lo spettatore nell’anima del maestro Venturelli, in quell’inconscio che trabocca in sogni, visioni e forme, dove il surrealismo e la psicanalisi aprono spazi all’immaginazione. La mostra è organizzata da Anima&Colors srl e curata dal teorico e cristico d’arte Gian Ruggero Manzoni e Pantaleo Stefano Danieli.

 

Riparte ufficialmente da Ostuni il movimento “Emiliano sindaco di Puglia” , con una convention
che si è tenuta nell’hotel Montesarago per la presentazione del coordinamento provinciale.Emiliano_Sindaco_di_Puglia.jpg

Emiliano, annunciato in presenza alla vigilia dell’incontro, ha effettuato un collegamento via
Skype per salutare gli intervenuti. Ad Ostuni invece il suo consigliere politico, Giovanni Procacci
già senatore, che ha confermato la nomina di Claudio Santoro come coordinatore provinciale
della stessa lista civica. «In vista delle prossime competizioni elettorali noi stiamo cercando di
consentire a tutti i movimenti civici che intendono strutturarsi in maniera organizzata, secondo
regole precise con rappresentanze nei comuni, raccordandosi con le altre liste civiche che
governano la regione Puglia. Come avete visto in questi giorni hanno colto l’ennesima grande
vittoria elettorale praticamente ovunque in Puglia. E non posso che apprezzare lo sforzo che
stanno facendo Tommaso Gioia, Claudio Santoro e Giovanni Procacci». Così nel collegamento il
governatore Michele Emiliano che ha confermato la necessità di rilanciare questa singola lista
anche per le scadenze elettorali che da qui a qualche mese interesseranno non solo la provincia
di Brindisi (nel capoluogo tra un anno si voterà per scegliere il nuovo sindaco), ma anche a
livello nazionale con le politiche. Valutazioni e schemi già nell’agenda del governatore, che
punta ad allargare il fronte della rete delle civiche, muovendosi in ogni singolo territorio. Un
lavoro che da qui a qualche settimana e mese interesserà la provincia di Brindisi per poi aprirsi
al resto della Puglia. La ripartenza in provincia di Brindisi al momento vedrà nel coordinamento
Piero Iaia, già vicepresidente del consiglio comunale a San Vito dei Normanni, Claudio Santoro e
Giuseppe Sgura di Ostuni con un passato in Sel ed in movimento Civici della Città Bianca,
Antonio Zizzi di Fasano già segretario locale di Sel, Antonio Micelli per Oria ex consigliere
comunale di maggioranza. Anche la presenza di un convegno medico nella stessa serata ha
comunque richiamato vecchi e nuovi rappresentanti istituzionali del territorio, ma anche
operatori sanitari della provincia di Brindisi. E sarà proprio il tema della salute con i servizi da
garantire in termini di assistenza sanitaria ai cittadini uno degli ambiti che caratterizzerà
l'impegno quotidiano del neo movimento.Santoro_claudio.jpg

La Provincia di Brindisi sta proseguendo in questi mesi nel percorso di implementazione del proprio organico con nuove assunzioni per rispondere sempre in maniera efficace alle esigenze numerose dei cittadini e dell’utenza tutta. Nell’ambito di queste nuove assunzioni, l’Ente sta provvedendo ad ultimare la procedura concorsuale e selettiva per n.1 posto nel proprio organico di “Dirigente tecnico”, riservato a laureati in Ingegneria o Architettura, con l’obiettivo di dare più forza all’attività istituzionale del proprio Ufficio Tecnico, settore nevralgico e determinante per la corretta amministrazione del patrimonio edilizio, soprattutto scolastico e per la viabilità stradale, rientranti nelle sue funzioni fondamentali.

La Provincia di Brindisi ha avviato da tempo un processo di digitalizzazione dei propri processi, tra cui l’invio delle domande per poter partecipare ai concorsi pubblici, con connessa preselezione automatica in base ai requisiti dichiarati; questo ha consentito agli interessati di inviare con una procedura semplificata la propria candidatura, ma anche all’Amministrazione di azzerare i tempi di esame delle domande.

Con il concorso per dirigente è stato sperimentato, per la prima volta, anche la gestione delle due prove scritte (nello specifico, tracce degli elaborati a risposta aperta), attraverso l’uso esclusivo di strumenti digitali: in particolare tablet provvisti di tastiera e di braccialetti di riconoscimento elettronici collegati, a completa disposizione e fruizione di ogni candidato, nonché invio degli elaborati alla piattaforma informatica, con certezza dell’anonimato degli elaborati, fino alla correzione di entrambe le prove scritte da parte della preposta commissione che potrà accedere alla citata piattaforma a mezzo di Spid del presidente, all’uopo accreditato alla valutazione secondo un iter certificato da AGID.

L’assistenza tecnica per tale procedura è stata curata da una società esperta nel settore, che ha messo a disposizione, oltre alle risorse umane altamente specializzate, la strumentazione digitale necessaria per l’espletamento informatizzato delle prove scritte e la piattaforma “concorsi smart”. Con questa soluzione, la Provincia di Brindisi ha perseguito gli obiettivi prefissati per una Pubblica Amministrazione più trasparente, efficiente e moderna, razionalizzando gli aspetti procedurali e organizzativi per l’Ente e per la Commissione d’esame, ma soprattutto per i candidati al concorso, rendendo praticamente nulli eventuali rischi di gestione della complessa procedura concorsuale.

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Qui a Muro Tenente è in corso una piccola, grande rivoluzione per i Beni Culturali del nostro Paese. Per la prima volta un Parco Archeologico viene restituito, in parte, al paesaggio agrario del proprio territorio, attraverso la coltivazione dei terreni non interessati da resti archeologici a vista, nel rispetto del codice dei beni culturali (in fondo, tutti i parchi archeologici realizzati in contesti rurali, prima della loro musealizzazione, sono stati sfruttati per fini agricoli). Grazie al sostegno della Regione Puglia, della Soprintendenza A.B.A.P. per le province di Brindisi e Lecce, dei Comuni di Mesagne e Latiano, della direzione scientifica di Gert-Jan Burgers, il coordinamento di Christian Napolitano (Impact Archeologia) e il lavoro della Cooperativa Agridamico, per il secondo anno consecutivo stiamo sperimentando "Appia in Tabula", un modello di gestione dei Beni Culturali ispirato ai principi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.muro_tenente_trebbiatura_grano_3.jpg
In un momento storico così particolare, un "piccolo" Parco Archeologico produce grano (15 ettari), destinato al consumo alimentare con lo scopo di sostenere le spese di gestione del Bene e attivare processi virtuosi replicabili. Coltiviamo futuro, con le lacrime agli occhi.muro_tenente_trebbiatura_grano_4.jpg

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La Uiltec di Brindisi esprime la propria soddisfazione per il parere favorevole accordato dalla Giunta Regionale della Puglia all’Intesa per la costruzione del deposito costiero di stoccaggio di Gas Naturale Liquefatto (GNL) proposto da Edison. Il deposito sarà un serbatoio verticale da realizzare all’interno del porto di Brindisi in prossimità di Costa Morena Est, nel Porto medio.

Il «parere favorevole all’Intesa» espresso dall’Amministrazione regionale segue il via libera arrivato a febbraio dal Ministero della Transizione Ecologica sullo stesso progetto e rappresenta il primo vero e concreto passo in avanti per il Sistema industriale di Brindisi e del territorio verso la Transizione Energetica oltre che una nuova fondamentale opportunità per i lavoratori del territorio.

La raccomandazione espressa dalla Regione ad Edison ed al Ministero «di adottare ogni soluzione tecnica e progettuale idonea perché il deposito di GNL sia funzionale alla immissione gas in rete attraverso l’allacciamento bidirezionale dell’impianto alla rete di metanodotti» è una dichiarazione di intenti chiara nella direzione di considerare Brindisi snodo fondamentale del Sistema Italia in un momento storico in cui il conflitto russo-ucraino e le sue conseguenze per l’approvvigionamento energetico nazionale richiedono scelte chiare. Dotandosi di questo impianto il Sistema Industriale di Brindisi compie un decisivo passo in avanti per tornare ad essere punto di riferimento strategico nazionale, una posizione che merita e che dal Dopoguerra in poi ha sempre avuto.

Alla Uiltec di Brindisi appaiono ingiustificabili le polemiche e l’ostracismo che hanno accompagnato la posizione delle Autorità Locali sul progetto. Un No, in alcuni casi un «Nì», non ad Edison ma al territorio, ed al Sistema Paese, ai benefici in termini di infrastrutture produttive, miglioramento ambientale e possibilità occupazionali.

In tema di tutela ambientale basterebbe constatare che il gas naturale è una svolta consistente rispetto ai combustibili fossili e che tutti i temi esasperati dagli ambientalisti radicali trovano conforto nella massima doverosa attenzione agli aspetti di sicurezza ed impatto ambientale sottolineati a più riprese nei documenti autorizzativi e nei pareri espressi da Ministero e Regione.

L’inquinamento, assieme ad un impoverimento infrastrutturale e di risorse umane di un territorio, si manifesta solo in mancanza di investimenti in tecnologia, attenzione e progettualità. L’investimento di Edison va in direzione diametralmente opposta con buona pace di chi auspica il deserto economico, ambientale e soprattutto occupazionale di Brindisi.

Per queste ragioni ringraziamo Edison per il lavoro svolto in questi lunghi mesi e per la volontà di investire sul nostro territorio. Auspichiamo che la Società convochi quanto prima le Organizzazioni Sindacali di riferimento contrattuale per approfondire il Progetto anche sotto il profilo occupazionale e delle ricadute sul territorio.

FASANO – Nuove assunzioni al Comune di Fasano e in particolare nel corpo di Polizia Locale che si arricchisce di sei nuovi agenti e uno specialista di vigilanza. I neo assunti sono stati accolti questa mattina a Palazzo di Città dal sindaco Francesco Zaccaria, dal suo vice e assessore alla Polizia Locale Luana Amati, dal segretario generale del Comune di Fasano Alfredo Mignozzi.

I nuovi assunti sono: Alessio Marangi (specialista di vigilanza) e gli agenti di Polizia Locale (motociclisti) Gianfranco Marangi, Daniele De Santis, Pietro Resta, Salvatore Miano, Gaetano Lorusso e Michele Tisci.  Cinque di loro sono entrati in servizio oggi, gli altri lo faranno nei prossimi giorni.

Grazie ai nuovi innesti il corpo di Polizia Locale del Comune di Fasano potrà ora contare su un organico di 42 dipendenti, diretti e coordinati dalla comandante Maria Rosaria Speciale. Con l’ingresso dei nuovi agenti, l’Amministrazione Comunale intende rafforzare il servizio di Polizia Locale e continuare a perseguire i compiti di sicurezza e organizzazione all’interno del territorio fasanese.

«In questi ultimi anni ci siamo impegnati ad integrare e rafforzare la struttura organizzativa del Comune in molti settori e questo ci consente di essere più pronti ed efficienti – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. La Polizia Locale è un corpo di fondamentale importanza nella gestione del territorio, insieme alle altre forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnate sulle nostre strade e ancora di più in questo periodo dell’anno in coincidenza con l’arrivo di tanti visitatori e turisti. Un lavoro di grande impegno e responsabilità in un territorio complesso come quello di Fasano».

«Avere più agenti significa maggiore presenza e controllo del territorio e quindi rafforzamento della sicurezza – dice il vicesindaco e assessore alla Polizia Locale Luana Amati –. Diamo il benvenuto ai nuovi assunti a cui auguriamo buon lavoro certi che profonderanno il massimo ogni giorno a difesa e a tutela della nostra comunità e delle nostre strade».