Redazione

All'ospedale Perrino di Brindisi esami più rapidi ed efficaci grazie alla nuova Tac che sarà inaugurata l’11 maggio alle 10.30 alla presenza del direttore generale Flavio Maria Roseto, del direttore sanitario Vito Campanile e di Eluisa Muscogiuri, direttore dell'Unità operativa complessa di Radiodiagnostica per immagini. Il macchinario di GE Healthcare, divisione medicale di General Electric, permette esami fino a cinque volte più veloci con meno radiazioni.

Interverranno, inoltre, l'ex direttore generale dell'Asl di Brindisi e commissario degli Ospedali Riuniti di Foggia, Giuseppe Pasqualone, il direttore del Dipartimento di Onco Ematologico Radioterapico Radiodiagnostico, Maurizio Portaluri, il direttore sanitario del Perrino, Antonio Trinchera, il presidente dell'Ordine dei medici, Arturo Oliva, Caterina Diodicibus, direttore Area gestione del personale ed ex direttore amministrativo dell'Asl e alcuni referenti di GE Healthcare.

Si tratta della Revolution CT di GE Healthcare, apparecchiatura di ultima generazione dotata di un detettore, la parte della macchina che acquisisce le informazioni e sintetizza i risultati diagnostici, da 160 millimetri, il più ampio esistente al mondo, che consentirà di effettuare esami 4-5 volte più veloci rispetto ai sistemi tomografici tradizionali (con detettore da 40 millimetri) e con conseguente dose di radiazioni erogata 4-5 volte più bassa. Inoltre, grazie all’elevatissima velocità di scansione, si potranno eseguire esami anche su pazienti pediatrici e pazienti non collaboranti senza dover ricorrere alla sedazione. Il direttore generale Roseto ha sottolineato che “l’installazione di questo macchinario si colloca all’interno di un più ampio progetto di innovazione tecnologica al servizio del paziente La Tac verrà utilizzata per esami di routine e di alta specializzazione, tra cui quelli cardiologici”.

“Un progetto - ha aggiunto Antonio Spera, presidente e AD di GE Healthcare Italia - che stiamo contribuendo a portare avanti con l'Asl di Brindisi. Qui all’ospedale Perrino abbiamo rafforzato il reparto di Radiodiagnostica con questa Tac dotata di intelligenza artificiale, chiamata True Fidelity, che grazie agli algoritmi di deep learning e alle reti neurali, fa in modo che le immagini siano esenti da artefatti da movimento, meno rumorose e di superiore livello qualitativo”.

“La macchina – spiega Muscogiuri – è in funzione e i primi pazienti hanno già svolto gli esami. La nostra équipe radiologica è costituita da personale dedicato ed è formata a eseguire esami di altissima specializzazione per sfruttare al massimo le potenzialità dell'apparecchio. Avere a disposizione uno strumento così potente e all'avanguardia non può che essere un vanto per la nostra azienda e un grosso vantaggio per gli utenti che potranno svolgere esami ad altissima precisione con un'esposizione alle radiazioni notevolmente inferiore rispetto al passato. Ringrazio per questo i direttori generali dell'Asl, Giuseppe Pasqualone e Flavio Roseto, che hanno creduto in questo progetto e la GE Healthcare per il supporto e la grandissima professionalità mostrata dall'installazione della macchina fino agli ultimi dettagli messi a punto nelle scorse settimane”.

Quella della Tac Revolution CT è un’implementazione importante soprattutto in ambito cardiologico. Grazie all’elevata tecnologia, il macchinario è in grado di effettuare una scansione cardiaca in un singolo battito anche su pazienti non preparati e senza l’uso di betabloccanti. È possibile, inoltre, lo studio in 4D per ogni distretto anatomico, con acquisizione per organo intero e visualizzazione del flusso sanguigno e delle proprietà cinetiche. Tra le più importanti peculiarità dello strumento c'è lo studio dinamico di perfusione d’organo per i vari distretti anatomici, cardio, neuro e body. In ultimo, il protocollo ad alta definizione cardiovascolare permette lo studio dello stroke, mentre lo Spectral Imaging consente la ricostruzione di immagini monocromatiche per la caratterizzazione delle lesioni e il riconoscimento dei materiali.

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Il Maggio dei Libri a Mesagne: tanti appuntamenti al Parco Potì (e non solo). Attesa per l’incontro con il poeta paesologo Franco Arminio, il 16 maggio al Teatro Comunale.

La città di Mesagne aderisce al ‘Maggio dei libri’, l’iniziativa ministeriale promossa dal Centro per il Libro e la Lettura. Leggere per comprendere il passato, leggere per comprendere il presente, leggere per comprendere il futuro, sono i tre filoni che accompagnano il tema che dà il nome all’edizione 2022: ‘ContemporaneaMente’.

‘Le tredici iniziative che l’Amministrazione Comunale propone, in collaborazione con le scuole, le associazioni e il comitato dei genitori, rappresentano una declinazione unica e originale del progetto nazionale: Mesagne celebra il valore della lettura come strumento per la crescita personale e comunitaria. E lo fa attraverso sinergie, persone e luoghi che si raccontano, aprendo a percorsi di arricchimento collettivo’, ha spiegato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. Alla conferenza stampa di presentazione degli eventi sono intervenuti, insieme al sindaco, Marco Calò, consulente alle Politiche Culturali e Scolastiche, e Alessia Galiano, direttrice della Biblioteca comunale ‘Ugo Granafei’. Letture per i più piccoli, laboratori di scrittura, reading liberi sotto le stelle, storie itineranti, poesie e incontro con gli autori: questa la struttura del programma, improntato a un connessione importante con la natura, per una lettura dell’ambiente circostante che diventa elemento complementare di ogni data in calendario. Sarà il poeta paesologo Franco Arminio a inaugurare il primo dei tre incontri con l’autore, il 16 maggio alle ore 19 presso il Teatro Comunale, nell’evento in collaborazione con l’associazione di promozione sociale ‘RiCreAzione’. Il secondo incontro con l’autore è fissato per il 20 maggio, alle 18 presso l’Auditorium del Castello, e vedrà protagonista lo scrittore e botanico Antonio Pascale. Il 25 maggio Claudia Mencaroni interverrà tramite diretta ‘streaming sulla pagina facebook ‘Città che legge’ della Biblioteca comunale a partire dalle ore 16.30 sul tema ‘Educare allo sguardo’. ‘L’evento è il risultato coerente di ciò che sta accadendo a Mesagne sul versante culturale e, nello specifico, della promozione della lettura: si tratta di un programma costruito a più mani, con la sapiente regia della Biblioteca comunale’, ha concluso il consulente Calò.

Molti appuntamenti si terranno presso il Parco ‘Potì’, sede del punto lettura della Biblioteca Comunale, uno spazio che è diventato un riferimento per cittadini e lettori delle vicine realtà a seguito del trasferimento dei servizi della Biblioteca ‘Granafei’, resosi necessario al fine di consentire i lavori di riqualificazione che stanno interessando la storica sede di Piazza IV Novembre.

La scorsa è stata una settimana indimenticabile per la giovane tennista mesagnese Ludovica Casalino.

Impegnata nel torneo di tennis del circuito Tennis Europe Grado 1 Under 12 di Maglie, ha trionfato nella gara di doppio insieme alla compagna Sofia Cadar e raggiunto la finale nel singolare.

La scorsa settimana il tennis aggressivo della piccola atleta tesserata per il C.T. “Dino De Guido”, ha infilato una striscia di 8 vittorie e solo una sconfitta, quella relativa all’epilogo della gara di singolare.

Ludovica Casalino, nata il 9 dicembre 2010, è stata capace di sconfiggere nel tabellone di singolare, Altea Cieno per 6-2 6-2, Giulia Bonaccorso col  punteggio      di   

6-4 6-0, Viola Severi 6-2 6-1 e, nell’incontro di semifinale, Silvia Dalle Molle con lo score di 7-5 6-1. Nell’incontro di finale, Casalino, trovava dall’altra parte della rete la svizzera Sophie Mesaric. L’avvio del match vedeva la mesagnese molto tesa, tanto da farle perdere il primo parziale col punteggio di 6-3. Nella seconda frazione di gioco, invece, la giovane tennista gialloblù, scrollatasi di dosso un po’ di comprensibile tensione, riusciva a condurre prima per 3 a 1, poi 4-3 e 5-4, prima di subire la maggiore solidità della tennista elvetica, che riusciva a chiudere col punteggio di 6-3 7-5.

Nella gara di doppio, invece, la Casalino insieme alla giocatrice del CT Massalombarda, Sofia Cadar, portavano a casa il titolo. Sulla strada della coppia appulo emiliana, hanno dovuto soccombere le coppie formate da Fuzio e Magro, Sereni e Tranchero, Arabarco e Cerghit e, in finale, Martina Matarrese e Arianna Ovarelli in tre sets col punteggio di 3-6 6-1 10/3.

Ora, per Ludovica Casalino, ci saranno altri importanti impegni internazionali a cominciare dal torneo Tennis Europe Grado 1 di Le Passage, in Francia, dal 23 al 29 maggio prossimi.

Intanto, sale l’attesa per la seconda stagione di serie B2 maschile della formazione mesagnese del “Dino De Guido”. I giocatori mesagnesi saranno impegnati sul rosso dei campi del CT e Vela Messina la prossima domenica, 15 maggio. L’esordio tra le mura amiche ci sarà per domenica 29 maggio contro la forte compagine calabrese del CT Viola Lamezia Terme.

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Venerdì 13 e sabato 14 maggio ci sarà a Brindisi il Neet Working Tour, l’iniziativa promossa dalla Ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone in stretta sinergia con l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro e Carta Giovani Nazionale.

Neet Working Tour rientra nel “Piano Neet”, un progetto strategico per l’emersione e l’orientamento dei ragazzi, promosso dal Ministero per le Politiche Giovanili e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il tour è una vera e propria campagna informativa itinerante dedicata ai Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni che attualmente non studiano, non lavorano e non fanno formazione e che grazie alle attività del tour potranno beneficiare di iniziative di orientamento e assistenza gratuita.

La tappa di Brindisi prenderà vita In piazza Santa Teresa dove sarà allestito un vero e proprio villaggio voluto per aumentare le occasioni di confronto tra i/le giovani e le numerose realtà istituzionali e del terzo settore.

In particolare, l’iniziativa vedrà la partecipazione dell’Agenzia Nazionale Giovani, Regione Puglia, Comune di Brindisi, Università del Salento, Università di Bari, Unioncamere, Invitalia, Ente Nazionale Microcredito, Elis, Consulenti del lavoro, Coldiretti, Fondazione Vodafone, Confartigianato, Confitarma, Costa Crociere e Manpower con stand espositivi e attività di orientamento e informazione.

La serata di venerdì 13 maggio si concluderà con la realizzazione dell’evento musicale “Street Activity”, promosso attraverso il coinvolgimento diretto di giovani artisti locali della scena urban.

È stato inoltre siglato in data odierna un accordo di collaborazione tra Agenzia Nazionale Giovani e Comune di Brindisi, al fine di intraprendere, a partire da questa iniziativa, un percorso comune volto alla promozione di eventi, attività, ed opportunità che favoriscano la partecipazione e l’attivazione dei giovani nel territorio.

“Siamo molto felici ed orgogliosi di poter ospitare quest’iniziativa - dichiara Giulio Gazzaneo, consigliere comunale delegato alle politiche giovanili - In questi anni abbiamo moltiplicato gli sforzi per dare risposte e restituire opportunità ai giovani della città, ed anche quest’evento andrà in questa direzione come occasione di informazione, orientamento e accompagnamento verso le misure attive per i giovani, il mondo della formazione e del lavoro”.

PROGRAMMA

Venerdì 13 maggio:

h 16:00 | Ritrovo presso Piazza Santa Teresa, Brindisi e apertura degli stand espositivi

h 16:30 | Saluti istituzionali

h 17:00 | Interventi a cura dei promotori dell’iniziativa

h 18:00 | Intervento della Ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone

h 19:00 | Evento musicale Street Activity

Sabato 14 maggio:

h 10:00 | Ritrovo presso Piazza Santa Teresa, Brindisi e apertura degli stand espositivi

h 10:30 | Inizio attività di intrattenimento a cura di Radio ANG

h 11:00 | Attività di orientamento presso gli stand a cura dei partner

h 12:00 | Fine dei lavori.

Il sindaco Decaro, Bari, pochi giorni fa: “all'interno del molo di San Cataldo di Bari sarà realizzato un porto turistico per un valore complessivo di 36 milioni di euro finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che  riqualifica una serie di aree già esistenti che serviranno alla nautica da diporto e al potenziamento delle strutture a servizio della Guardia costiera.

Per Bari avere un porto turistico significa ampliare l'offerta di servizi e infrastrutture per accogliere un nuovo segmento di turismo che potrà approdare in città e generare nuove economie per le nostre attività.”

Invece a Brindisi? A Brindisi si vuole riqualificare il porto con la vasca di colmata di Fiume Grande, cioè una discarica dei dragaggi dei porti di mezza Italia, sostanze altamente inquinate. E poi un bel deposito GNL di Edison all’imbocco di Costa Morena, con un gran traffico di navi metaniere. E poi la ciliegina sulla torta: una piattaforma mobile, un rigassificatore davanti al porto, che insieme al petrolchimico di ENI Versalis e la ciminiera della centrale a carbone di Cerano a pieno regime, formeranno lo skyline turistico della costa brindisina per chi arriva dal mare in crociera o barca.

E un sedicente comitato spontaneo, ribattezzato Asap (Azione per lo sviluppo e attività del porto) che spera che questo traffico di navi con marinai bengalesi e indonesiani che vivono sulle metaniere vanno poi a farsi una pizza biologica con grano saraceno accompagnata da una bottiglia di vino biologico e fanno così sviluppare Brindisi…

I marinai delle metaniere non sono i diportisti delle barche e yacht del nuovo porto turistico di Bari, che invece escono e spendono.

E mentre Bari attira turismo di un certo livello con il nuovo porto turistico, e ha già negli ultimi decenni tolto al porto di Brindisi il traffico dei traghetti verso Albania e Grecia, poi il traffico aereo dell’aeroporto e parte delle crociere, ora si prepara a dare il colpo di grazia: Brindisi sarà sacrificata al carbone e al gas e alla diversificazione delle fonti energetiche per salvare l’Italia dal gas russo.

Brindisi ha già dato, C’è la guerra in Ucraina, serve una fonte di approvvigionamento alternativo al gas russo: il gas GNL è molto più costoso, è sempre metano, ma molto più inquinante, portato dall’altra parte del mondo a -162 gradi, poi rigassificato a Brindisi per essere immesso nella rete gas insieme al gas di TAP. Ma non c’è nessuna interconnessione con la Rete Adriatica SNAM per portare il gas al nord o in Europa: manca il gasdotto Matagiola – Massafra. Un progetto inutile, costoso e dannoso.

         

E mentre Bari costruisce porti tutistici di yacht e diporto per il suo sviluppo, a Brindisi speriamo nelle cene dei marinai delle metaniere per svilupparci….

Movimento No TAP/SNAM di Brindisi

“L’avvio di diciassette interventi edilizi su ospedali e strutture sanitarie della nostra regione, per un valore di 245 milioni, continua a essere rinviato perché si attende la conclusione del procedimento sul diciottesimo. E tutto questo senza che l’avvio del diciottesimo comporti la perdita delle risorse destinate e con un cronoprogramma ingannevole, perché entro martedì prossimo doveva essere già pronto lo studio di fattibilità, e invece siamo ancora a nulla. L’idea che in materia sanitaria si possa attendere o rinviare è una contraddizione con il compito di garantire salute e assistenza”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione. 

“Il dolore umano non è argomento d’interesse nelle decisioni della Giunta regionale. I fatti di oggi. 
Com’è noto ci sono 245 milioni pronti per la Puglia in base alle delibere CIPE 97 e 98 del 2009 che, se utilizzati, ci aprirebbero la porta agli ulteriori finanziamenti per 270 milioni e a valere sulla delibera Cipe n. 51 del 2019. Per non attendere le lunghe procedure di studio di fattibilità e la valutazione MexA sul nuovo ospedale Bari-nord, si era pensato di mandare avanti i 17 programmi già pronti, senza ovviamente togliere nemmeno un centesimo al nuovo ospedale. 
Nelle scorse settimane, invece, la Giunta regionale aveva deciso di fermare i 17 interventi nell’attesa di concludere i tempi della procedura del 18esimo, non tenendo conto che la situazione delle infrastrutture ospedaliere è gravissima. 
Per sostenere la decisione di attendere il completamento delle procedure del nuovo ospedale Bari nord era stato sottoscritto, il 23 marzo scorso, un cronoprogramma degli adempimenti. Tale cronoprogramma prevedeva la redazione dello studio di fattibilità entro il 5 maggio e l’approvazione della valutazione ex ante entro il 5 giugno. Un cronoprogramma ingannevole in modo del tutto evidente, tant’è che ad oggi lo studio di fattibilità non ha nemmeno il primo dei suoi atti presupposti, ossia lo studio clinico-gestionale. 
Ciò significa che i 17 programmi dovranno attendere il 18mo, il cui procedimento è ben lungi dall’essere concluso. 
Ecco quali sono i 17 interventi fermi: arredi e attrezzature nuovo ospedale Monopoli-Fasano per € 28,500 milioni; riqualificazione ospedale San Paolo di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Di Venere di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Perrino di Brindisi per € 12,540 milioni; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale Giovanni XXIII di Bari per € 23,750 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del corpo infettivo ospedale Giovanni XXIII per € 8,455 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione Oculistica del Policlinico di Bari per € 3,420 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione Dermatologia del Policlinico di Bari per € 7,030 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione Gastroenterologia del Policlinico di Bari per € 3,230 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione Patologia medica del Policlinico di Bari per € 6,175 milioni; riqualificazione ospedale Dimiccoli per € 8,455 milioni; riqualificazione ospedale San Pio per € 4,370 milioni; riqualificazione ospedale Cerignola per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale San Severo per € 6,555 milioni; riqualificazione ospedale Gallipoli per € 5,035 milioni”.

Sarà esaminata nella prossima seduta, la proposta di legge (primo firmatario il presidente della Commissione bilancio) che individua il ricorso al test primario dell’individuazione del sangue occulto nelle feci, per la popolazione compresa nelle classi d’età 45-75, nell’ambito delle misure per il potenziamento dello screening di popolazione per il tumore al colon retto.

È quanto deciso dalla III Commissione dopo l’illustrazione della proposta.

Il tumore colorettale – si legge nella relazione di accompagnamento - rappresenta nei paesi occidentali la terza causa di neoplasia e la seconda/terza causa di morte per cancro sia nei maschi che nelle femmine. L’individuazione di lesioni precancerose rappresenta un elemento di favorevole diagnosi precoce.

Con questa legge si potenzia il programma di screening, meglio definendo le responsabilità in caso di mancato rispetto degli obiettivi, poiché tali inadempienze rappresentano un rilevante fattore di perdita di vite umane e di riduzione dell’efficacia dei programmi di screening.

La proposta di legge obbliga ad effettuare una verifica sulla popolazione per individuare persone con storia familiare di tumore e ad alto rischio, così da ammetterli a programmi di prevenzione più approfonditi, con prenotazioni delle prestazioni rispettose degli intervalli di tempo.

La proposta di legge introduce la Consulenza genetica oncologica per le forme ereditarie del tumore al colon-retto, aperta – ovviamente – anche ai familiari sani. Tale programma prevede l’accesso alla consulenza, il test molecolare e l’eventuale attività di sorveglianza clinico-strumentale in esenzione.

L’intero programma di potenziamento avanzato con la proposta di legge, scandisce con precisione le tempistiche e l’automaticità degli adempimenti, comprese le sanzioni in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, utilizzando un metodo di lavoro che partendo dalle esigenze di salute del cittadino si preoccupa di adattare e migliorare il sistema di erogazione, piuttosto che il contrario, cioè il solito prendersi carico preventivo dei problemi del sistema di erogazione (come se fossero inesorabili e perciò irrisolvibili) e su questi ri-tarare le esigenze di salute del cittadino.

L’assessore alla sanità ha preso atto “con rammarico” della necessità di intervenire circa la situazione del Centro diurno di Galatina che da tre anni non è attivo creando gravi disagi all’utenza.

La definizione di una normativa univoca riguardante l’effettuazione e l’appropriatezza dei ricoveri pe terapia con radio farmaci nelle strutture di medicina nucleare in Puglia, è quanto emerso a conclusione di una audizione sul tema sollecitata dal presidente del Gruppo PD.

Tutto questo passa anche attraverso il riconoscimento della terapia metabolica, l’autorizzazione alla presenza di posti letto di radioterapia metabolica regolamentandone una omogenea distribuzione negli ospedali regionali. Oltre come già detto alla definizione di una normativa univoca.

Progetto Centro diurno cogestito Marco Cavallo di Latiano. L’audizione richiesta dall’associazione 180amici Puglia.

Si tratta di un centro sperimentale per il quale l’assessore alla sanità ha preso l’impegno di cercare di passare dalla fase di sperimentazione ad una fase di stabilità, tenendo presente l’esperienza maturata nel settore.

Mattinata da incubo, quest’oggi, lunedì 9 maggio per diversi pugliesi, ancora bloccati in aeroporto per il volo in ritardo Wizzair W62822. In particolare il volo Bari Vienna, in partenza alle 6 è stato riprogrammato alle 10,30.

Una circostanza, che, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbe prevedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, in quanto il ritardo è superiore alle quattro ore.

Per attivare l’assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, è possibile farlo attraverso la compilazione del form online presente nell’homepage del sito web italiarimborso.it. I passeggeri del volo in ritardo Wizzair Bari Vienna, in alternativa, possono chiamare lo 06 56548248 o inviare un semplice messaggio Whatsapp al numero 342 1031477.

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Al fine di garantire una migliore ed ordinata accoglienza dei bambini ucraini in fuga dalla guerra, il Consorzio dell’Ambito Territoriale Sociale BR3 di Francavilla Fontana e il Consorzio per la realizzazione del Sistema Integrato di Welfare dell’ATS BR4 di Mesagne hanno istituito, nell’ambito del Programma ministeriale PIPPI, una task force per gestire tale emergenza, arricchita dalla presenza di due mediatrici culturali madrelingua.

Attesa la necessità di presentare l’equipe di professionisti e la task force sopramenzionata e di fornire orientamenti operativi per detta accoglienza alle varie Istituzioni (Enti Locali, Scuola, Prefettura, Forze dell'ordine ecc…), associazioni e famiglie affidatarie o interessate all'affido, le due Amministrazioni consortili hanno ritenuto organizzare un Tavolo tecnico dedicato.

Al Tavolo tecnico interverrà, inoltre, la Prof.ssa Paola Milani - Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale dell'Università di Padova, Coordinatrice nazionale Programma PIPPI, che presenterà un documento sui dettagli operativi relativo all’accoglienza dei bambini in fuga dalla guerra ucraina. L'appuntamento è per domani 10 maggio, alle ore 16.00, presso l’Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne.

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‘Teatro fuori classe’ è il titolo della rassegna di spettacoli per gli alunni e gli studenti delle scuole mesagnesi. Il programma si svolgerà nel mese di maggio e si concluderà a settembre con un laboratorio finale che vedrà il diretto coinvolgimento dei ragazzi delle superiori. Organizzato dall’associazione di promozione sociale ‘Operaprima’, da diversi anni attiva sul territorio con uno speciale curriculum che attesta un interesse per la produzione artistica dedicata ai più giovani, il calendario è patrocinato dalla città di Mesagne, assessorato alla Cultura. ‘Il teatro rappresenta un potente strumento educativo, che può favorire l’apprendimento contribuendo alla maturazione globale delle giovani personalità in formazione. Senza troppe pretese, il teatro può divertire e far pensare, in entrambi i casi vengono raggiunti obiettivi importanti per la crescita cognitiva, emotiva e sociale dei minori coinvolti’, ha commentato Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne.

Si comincia con ‘Granadina e i tre furfantes’, una versione meno nota della più celebre ‘Biancaneve’ in cui la protagonista non viene avvelenata con una mela ma cade in uno stato di morte apparente indossando un paio di scarpe ricoperte d’oro. ‘Questo spettacolo – spiega Maria Carmela Primiceri, regista e direttrice artistica degli appuntamenti in rassegna – è pensato per i giovanissimi con l’obiettivo di avvicinarli al patrimonio favolistico di cui la narrativa popolare del nostro Paese è ricco’. Del team, insieme a lei, fanno parte: Sarah De Fazio, Silvia Devinciente, Simona Distante, Marco Filomeno, Mario Leuzzi, Emmanuele e Federica Perrucci; i costumi sono di Gianbattista Mitrugno, che è anche attore di scena. Regia audio e luci sono a cura di Irene Sagrestano.

Il cast andrà in scena al completo il prossimo 16 maggio per le classi quarte e quinte della scuola primaria e poi, il successivo 23 maggio, per gli studenti delle medie: sul palco del Teatro Comunale rappresenteranno ‘Viva la libertà, abbasso i tiranni’, lo spettacolo liberamente tratto dal ‘Giornalino di Gian Burrasca’ scritto da Vamba, pseudonimo di Luigi Bertelli, in cui non mancheranno le note di ‘Viva la pappa col pomodoro’. Ai piccoli della scuola primaria, il 19 maggio verrà proposto ‘Il regalo più bello’, del genere teatro di figura, liberamente tratto da ‘Il viaggio del girasoli’, una simpatica fiaba sul valore dell’amicizia che sfiora il tema della pace, del rispetto per gli altri e per la natura. 

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