Redazione
COLDIRETTI PUGLIA, “ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA”
“Abbiamo riso per una cosa seria” al Mercato di Lecce, dove gli agricoltori di Campagna Amica, assieme ai volontari di Focsiv, hanno offerto pacchi di riso della solidarietà 100% italiano FdAI - Filiera Agricola Italiana per sostenere un unico grande progetto in 25 Paesi di 4 Continenti - Africa, America Latina, Asia ed Europa – in difesa di chi lavora la terra. L’iniziativa è stata organizzata in occasione della 20° edizione della Campagna nazionale della Focsiv a favore dell'agricoltura familiare in Italia e nel mondo, insieme per l’ottavo anno a Coldiretti e Fondazione Campagna Amica.
A volare è il prezzo del riso a livello internazionale che ha fatto registrare un balzo del 21% nell’ultimo anno per effetto del crollo delle spedizioni di grano determinato dalla guerra tra Russia e Ucraina dopo che anche l’India ha bloccato le esportazioni di grano.
La decisione dell’India aggrava l’emergenza alimentare mondiale poiché si tratta del secondo produttore mondiale di grano con l’obiettivo di esportarne ben 10 milioni di tonnellate nel corso del 2022 che ora – sottolinea la Coldiretti - mancheranno dal mercato con rincari dei prezzi che colpiscono soprattutto i consumatori poveri con il rischio di nuove rivolte del pane come quelle avvenute in Tunisia, Algeria ed Egitto che è diventato il maggior importatore di grano dall’India dopo lo stop dei porti sul Mar nero.
In difficoltà per la crisi del grano ci sono soprattutto i Paesi più poveri tanto che ad esempio le industrie alimentari in Kenya, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Camerun stanno usando mix di farine alternative più economiche per pane, dolci e pasta con riso locale, farina di manioca e sorgo che stanno sostituendo il grano.
Ma l'emergenza alimentare mondiale si estende con il balzo delle quotazioni del riso che è il cereale piu' consumato al mondo alla base della dieta di molte comunità, a partire dai paesi asiatici ma anche in alcune aree dell'Africa.
In sostituzione del grano salgono la domanda e le quotazioni di riso che registra quest’anno un balzo negli scambi del +4% rispetto al 2021 con un picco di 53,4 milioni di tonnellate secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Fao ad aprile. Il consumo mondiale di riso nel 2022 – spiega Coldiretti - raggiungerà nel 2022 il record degli ultimi dieci anni con quasi 521 milioni di tonnellate in aumento di oltre 9 milioni rispetto all’anno precedente.
Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati – denuncia Coldiretti Puglia - dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato.
Il modello di agricoltura familiare, al centro della Campagna ‘Abbiamo RISO per una cosa seria’, è una sfida su cui investire e da esportare ed è possibile grazie anche all'alleanza tra gli agricoltori di Coldiretti e Campagna Amica ed una Federazione di volontariato come Focsiv. Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli anche in provincia di Lecce hanno posto al centro la persona – aggiunge Coldiretti Puglia - per costruire una agricoltura di straordinaria qualità con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo ma anche percorsi di accoglienza per i migranti.
Un grande progetto che ha sostenuto in Italia il Villaggio solidale, realizzato insieme a Coldiretti in Puglia già nel 2016 proprio in provincia di Lecce, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale dei prodotti agricoli.
È, soprattutto, il loro impiego nei campi che, come hanno più volte sottolineato Coldiretti e FOCSIV, va salvaguardato da inquietanti fenomeni di sfruttamento del lavoro che umilia e piega la dignità degli uomini, gettando un'ombra su un settore che ha scelto la strada dell’etica e dell'attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale.
Tutti insieme uniti per contrastare fenomeni, in Italia e nel resto del mondo, come il caporalato, il lavoro nero e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi e provoca l’abbandono delle terre e il loro l’accaparramento da parte delle multinazionali e delle finanziarie. La pandemia ha aggravato una situazione che vede 34 milioni di persone in ben 30 Paesi entro giugno ad “un passo dal perdere la vita per la mancanza di cibo”: questo riporta ‘Hunger Hotspots’ lo studio, diffuso lo scorso marzo, della FAO e del World Food Programme.
Un impegno che vede la Coldiretti schierata al fianco della Focsiv in piazze, parrocchie e Mercati di Campagna Amica per offrire pacchi di riso 100% italiano della FdAI - Filiera degli Agricoltori Italiani per una donazione finalizzata a sostenere un unico grande progetto con 34 interventi di agricoltura familiare a sostegno delle comunità rurali.
C’ERANO UNA VOLTA I PARTITI di Emanuele Denitto
In vista dell’iniziativa del 27 maggio della Divittorio per i cento anni di Berlinguer ho avuto modo di visionare centinaia di foto relative alla sua presenza a Brindisi il 29/4/1979.
Cobas Brindisi: resoconto incontro per Bms
Il Sindacato Cobas , con l’adesione del Sindacato Confintesa , ha svolto il sit in previsto ed ha incontrato nella sala Mario Marino Guadalupi con tutti i lavoratori presenti alla iniziativa la vicesindaca Tiziana Brigante, dando luogo ad un interessante scambio di opinioni con i lavoratori.
Alle preoccupazioni dei lavorati sui ritardi dei pagamenti ogni mesi che può avere dei risvolti ben più preoccupanti la vice sindaca ha così risposto:
La giunta ha deliberato che ogni mese sarà anticipato nei primi giorni del mese l’80% del fatturato previsto per poi fare i conti nei giorni appresso ed eventualmente aggiustarlo, una sorta di avere e dare.
Ha anche fatto riferimento anche ad alcuni affidamenti che a fine mese non riescono a fatturare al 100%, come ad esempio la segnaletica stradale, che può provocare delle difficoltà a questa buona soluzione a fine anno per il bilancio.
Il Cobas ha ringraziato per il lavoro svolto dalla Amministrazione facendo riferimento anche alle buone idee dell’Assessore al Bilancio , Francesco Saponaro , che dovrebbero porre fine alla questione degli stipendi.
Inoltre il Cobas incontrerà ancora l’Amministrazione per chiarire meglio i dubbi sulle attività di BMS, cosa di cui il sindacato ha fatto sempre delle rimostranze.
Insomma buone prove di dialogo diretto tra i lavoratori di BMS e l’Amministrazione , cosa che rende orgoglioso il siindacato Cobas.
per il Cobas Roberto Aprile
Long-Covid: un approccio olistico per affrontare gli effetti della pandemia. Il neurochirurgo Roberto Settembre, spiega i trattamenti da lui utilizzati, ma ancora poco conosciuti, per uscire da questa condizione di disagio. E li racconta in un libro.
Long-Covid, cosa sappiamo fino ad oggi? Sono ancora tanti i punti da chiarire. L’Istituto Superiore di Sanità lo descrive come una “condizione di persistenza di segni e sintomi che continuano o si sviluppano dopo un’infezione acuta di Covid-19”. Insomma, se il virus passa i sintomi restano. Soprattutto ora che sono di nuovo cambiate le misure di contrasto alla pandemia, con la situazione epidemiologica in continua evoluzione, sembra sempre più importante tenere conto e affrontare gli effetti a lungo termine del Covid. Dal malessere fisico a quello mentale, dalla stanchezza ai dolori muscolari, dal mal di testa alla perdita di gusto e olfatto. E, ancora, insonnia e ansia: sono tanti i sintomi che possono rimanere o comparire dopo l’infezione. Quali possibilità di terapia esistono?
“La pandemia che ci ha colpito ha lasciato in tutti noi strascichi psicologici e fisici. Ci sono diversi trattamenti poco conosciuti o denigrati che possono, invece, aiutare concretamente chi è colpito da long-Covid– spiega Roberto Settembre, dirigente medico di I livello in neurochirurgia a Bari, che ha appena pubblicato “Più forti del Covid, armi naturali e innovative per difendersi dal virus e guarire dal long Covid” - Dopo i tragici eventi che ci hanno colto di sorpresa a partire dal febbraio 2020, mi sono ritrovato a trattare un numero incredibile di persone, la cui vita era stata sconvolta sia in modo diretto sia di riflesso. Parlando con la gente notavo che la frustrazione maggiore nasceva dall’idea che le loro vite non sarebbero tornate più come prima e che le soluzioni potessero essere solo farmacologiche. Ma i risultati positivi che ho riscontrato con approcci diversi mi hanno spinto a dare un messaggio di speranza a chiunque si trovi in difficoltà: anche se i farmaci non danno i risultati agognati non è finita, si può e si deve guarire”.
Quali sono, dunque, le principali terapie alternative che possono essere considerate un valido supporto per contrastare gli effetti del long-Covid?
“Un approccio olistico, spesso sottovalutato, o peggio ancora deriso – spiega Settembre – ci permette di non tralasciare le varie sfaccettature dei disagi creati. Certo, non esiste la ricetta per una guarigione sicura. Ma un’attenzione a 360 gradi dei disturbi, unita all’ascolto attento del paziente e del suo percepito, possono orientarci per una cura fatta su misura, perché ciascuno di noi reagisce ai vari stress psico-fisici in modo completamente diverso. Ecco perché una cura ad personam ha più possibilità di successo. Non bisogna darsi per vinti se le terapie classiche non danno risultati. Dalla fitoterapia all’omeopatia, passando per l’agopuntura, l’ossigeno-ozonoterapia o la stimolazione magnetica transcranica, sono tanti i trattamenti della medicina complementare che possono essere utilizzati. L’avere una visione olistica del paziente mi ha portato, negli anni, a trovare il maggior numero di armi a disposizione per poter aiutare a risolvere, o quantomeno a migliorare la sua condizione patologica”.
Degli esempi?
“Nel mio libro sono tanti i casi che ho preso in considerazione.
Ad esempio Francesca mi riferiva che da quando è iniziata la pandemia soffriva di attacchi di panico inaspettati e improvvisi caratterizzati da una forte paura di infettarsi, e quindi di morire. Inizialmente aveva cercato la soluzione con delle tisane di valeriana, poi con psicofarmaci consigliati dal suo medico di famiglia. Dopo circa 4 mesi di cure infruttuose aveva scoperto dell’esistenza della stimolazione magnetica e, per questo, mi aveva contattato. Già dalla quarta seduta Francesca era più rilassata e dopo 10 giorni riusciva tranquillamente a stare in mezzo alla gente senza alcuna paura. Ovviamente avrà necessità di ulteriori sedute per stabilizzare la situazione, ma la strada è finalmente in discesa.
O ancora, c’è Michele e i danni da smart working. Impiegato cinquantenne ha cominciato a soffrire di insonnia e dolori diffusi. Quando si è rivolto a me gli ho consigliato di sottoposi a un ciclo di magnetoterapia dinamica mediante un sistema innovativo chiamato ‘iMRS prime’ che, mediante una sorta di tappetino su cui si sdraia il paziente, emana onde a triplo dente di sega. Già dopo una quarantina di giorni, Michele mi ha raccontato che riusciva a riposare molto meglio e ciò gli creava uno stato di benessere generalizzato. Oggi ha risolto il suo problema. Avere una mente aperta – conclude Settembre – curiosa, coriacea, ci consente di scoprire strade diverse che portano, insieme a quelle convenzionali, a seguire il giusto percorso terapeutico appropriato sul singolo paziente, con l’unico scopo di restituirgli un suo sacrosanto diritto: la salute”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Pnrr, presidente Comitato Protezione Civile: “Anche Francavilla avrà una Casa della Comunità”
Nota del presidente del Comitato regionale della Protezione Civile.
“Ora è ufficiale, anche Francavilla Fontana avrà la sua “casa della comunità”, ovvero una struttura sanitaria in cui chiunque ne avrà bisogno potrà trovare medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri di famiglia, assistenti sociali e altre figure professionali simili.
La Giunta Regionale ha infatti deliberato il documento programmatico che stabilisce come e dove saranno spesi i 650 milioni di euro dati alla Puglia dall’Europa con il Pnrr nel settore della sanità.
Il piano prevede la realizzazione in tutta la regione di 38 ospedali di comunità e 121 case della comunità, oltre all’acquisto di almeno 273 macchinari di ultima generazione.
Si tratta di una rivoluzione senza precedenti grazie alla quale il servizio sanitario sarà presente in modo capillare in tutto il territorio regionale, con strutture che prima non esistevano, e renderà i servizi sanitari vicini al cittadino come non mai prima d’ora.
L’apertura di una casa di comunità a Francavilla è un traguardo a lungo inseguito e per il quale mi sono speso con tutte le mie forze in questi mesi e non posso che essere felice per la mia città, ma anche per le altre della provincia di Brindisi beneficiarie dello stesso intervento.
Saranno infatti sede di una casa della comunità anche San Vito dei Normanni, Villa Castelli, Cisternino, Ostuni, Brindisi, San Pancrazio e Torre Santa Susanna. Mentre potranno contare su ospedali di comunità Cisternino, Fasano, Ceglie Messapica, Mesagne, Latiano, San Pancrazio e Brindisi.
Francavilla sarà inoltre sede, assieme a Brindisi, Fasano e Mesagne, di una Centrale operativa territoriale, che avrà lo scopo di prendere in carico le segnalazioni non urgenti di assistiti fragili a livello distrettuale da parte di vari operatori per l’accesso guidato, nella rete di servizi territoriali e in dimissione protetta ospedaliera, all’assistenza domiciliare integrata, semiresidenziale e residenziale e nei passaggi tra luoghi di cura diversi”.
Regione: attività dei Consorzi di Bonifica commissariati richiesta da due consiglieri del M5S
Si è tenuta oggi in IV Commissione della regione Puglia l'audizione sulle attività dei Consorzi di Bonifica commissariati richiesta da due consiglieri del M5S. |
||
“Quello di oggi - dichiarano i pentastellati - è stato un momento importante per fare il punto sulle attività dei Consorzi di Bonifica commissariati e sulla questione relativa al personale assieme al commissario unico e ai sindacati FLAI-CGIL Puglia, FAI-CISL Puglia e F.I.L.B.I.-UIL Puglia. Una questione, quella della stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato su cui era necessario un momento di confronto tra sindacati e commissario, dopo le criticità registrate nelle ultime interlocuzioni. È emerso che entro 30 giorni si attende di conoscere il parere sull’iter procedurale per le stabilizzazioni del personale a tempo determinato, discorso diverso invece per i lavoratori OTD che operano sul servizio irrigazione, acquedotti rurali e gestione delle dighe e degli invasi, e pulizia dei canali di bonifica, per cui è partita una manifestazione d’interesse per 25 operai per passare ad un contratto part time verticale a tempo indeterminato. I Consorzi svolgono un ruolo fondamentale sia nella manutenzione del territorio, che per quello che riguarda la gestione della risorsa acqua. Non possiamo rischiare di perdere personale con competenze acquisite negli anni, disperdendo un enorme bagaglio di conoscenze, a discapito della qualità degli interventi. Motivazioni che ci hanno spinto a chiedere di capire in Commissione quale fosse la situazione attuale e a cercare di capire quali fossero le diverse posizioni. Per quello che riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria, è stato chiarito che sono attualmente in corso interventi del valore di circa 50 milioni di euro su canali di bonifica e infrastrutture, ad esempio quelli sulla diga del Locone per incrementare il potenziale volume invasabile da 70 a 100 milioni di metri cubi d’acqua. Nel lungo termine è prevista una fitta programmazione per un totale di circa 200 milioni di euro su opere che vanno completate per consentirne la funzionalità e interventi che rilancino il recupero dei reflui a uso irriguo, in particolare gli impianti di affinamento. Altro aspetto su cui si sta lavorando è quello che riguarda gli acquedotti rurali. Dai dati è emerso che l’erogazione di acqua per uso irriguo nel 2021 è stata del 40% in più rispetto al 2020, una percentuale che si deve anche all’erogazione in zone che prima non erano servite. Leggeremo attentamente la documentazione che verrà fornita alla Commissione dai sindacati e dal Commissario Borzillo e chiederemo di riaggiornare la Commissione per ascoltare l’assessore all’agricoltura: serve capire chiaramente la volontà politica per quello che riguarda il rilancio dei Consorzi”. --------------- |
CgilFp: al via le procedure per le supplenze scolastiche
Al via le procedure di inserimento, trasferimento o l’aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo.
È stata pubblicata dal Ministero della pubblica Istruzione, l’ordinanza ministeriale n. 112 del 06/05/2022, pubblicata il 11/05/2022, la procedura di aggiornamento, trasferimento o inserimento delle graduatorie provinciali e di istituto e di conferimento delle relative supplenze per il personale docente ed educativo.
La scadenza per la presentazione delle domande, è fissata al 31 maggio 2022.
Pertanto, La CGIL Camera del Lavoro Mesagne, comunica che tutti i mercoledì dalle ore 16,00 alle 18,30, sarà presente un consulente della FLC CGIL per fornire consulenza e assistenza, occuparsi della compilazione e dell’invio online della domanda.
Per prenotazioni: direttamente in sede o chiamando al numero telefonico 0831 771320.
Pedibus per risparmiare
A scuola a piedi. In un momento in cui il risparmio delle risorse energetiche sta diventando necessario per l’ambiente e per le famiglie. In una città in cui quasi tutto è raggiungibile in pochi minuti a piedi. In un momento in cui riusciamo troppo raramente a guardarci intorno e abbiamo sempre tanta fretta che ci impedisce di godere della primavera e dei suoi colori, l’IC Commenda in esecuzione del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Brindisi, con la Asl territoriale, con la Protezione Civile, con l'Associazione UISP, Unione Italiana Sport Per tutti, e con la collaborazione della Questura di Brindisi e dell’Associazione ANPS, avvia il progetto "A scuola con il Pedibus".
Tale iniziativa è rivolta agli alunni di scuola primaria delle classi terze, quarte e quinte dei plessi " C. Collodi" e " San Giovanni Bosco" e prevede la possibilità di offrire alle famiglie una valida alternativa all’auto e allo stress del parcheggio la mattina davanti alla scuola.
“Si parte dalla considerazione che, per ridurre i pericoli del traffico e dell'inquinamento atmosferico e per aumentare quindi la qualità della vita nelle nostre città, siano importanti anche azioni che agiscano sui comportamenti dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilità. – afferma la docente Roberta Petrone, referente del progetto - Riteniamo che la "cattiva abitudine" di accompagnare i figli a scuola in auto debba essere ridiscussa insieme ai bambini e ai ragazzi, ai genitori, alla scuola.” Una novità per la città, quindi, che vedrà sfilare gruppi di bambini diretti verso le proprie sedi scolastiche e guidati da accompagnatori.
“Si tratta di un progetto che, oltre gli evidenti benefici che apporterà alle famiglie, - afferma il Dirigente Scolastico, Patrizia Carra - ci permette anche di perseguire altri importanti obiettivi. Un gruppo di bambini che camminano per le vie della città imparano qualcosa di utile sulla sicurezza stradale, cominciano a rosicchiare un po’ di indipendenza e autonomia e, chiacchierando e ridendo, si guardano attorno scoprendo le bellezze della propria città e i suoi luoghi storici. Insomma, crediamo sia finalmente possibile recuperare un po’ di normalità, quella che tanto stiamo sospirando dopo due anni di pandemia, in modo sostenibile e costruttivo”.
“La scuola primaria, inoltre, - continua il Dirigente Scolastico – ha avviato un progetto sulla sicurezza stradale con la collaborazione della Polizia Locale. Venendo a scuola a piedi, quindi, i bambini hanno la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite e riconoscere i comportamenti virtuosi e quelli sbagliati dei cittadini”.
Il progetto partirà il prossimo 16 maggio alle 7.45 quando i bambini saranno accolti, nella Piazzetta Virgilio, dalle autorità del territorio e cominceranno la loro camminata.
Tutti pronti dunque, in assoluta sicurezza grazie all’occhio vigile della Questura, della Polizia Locale e della Protezione Civile, con gilet catarifrangente e sorriso sul viso, con la pioggia o con il sole, verso la scuola e verso il futuro.
COLDIRETTI PUGLIA, CON AGRISOLARE ENERGIA GREEN SU TETTI DI 2000 STALLE E AZIENDE AGRICOLE IN PUGLIA
L’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 2.000 stalle e aziende agricole in Puglia, senza il consumo di suolo, è una prima importante risposta alla mobilitazione di Coldiretti a sostegno delle campagne, nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori, con l’agroalimentare che assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della tavola rotonda sulle comunità energiche Smart Building Levante in corso alla Fiera del Levante di Bari.
“I bandi del PNRR, con il 40% delle risorse riservato al finanziamento di progetti da realizzare in 8 regioni, tra cui proprio la Puglia sono una opportunità che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici, ma anche per la Puglia che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti”, spiega Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia.
Ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili, secondo le elaborazioni del Centro Studi Divulga, potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030.
Anche per far fronte alla necessità di aiutare famiglie e imprese già durante l’emergenza sanitaria e sociale è nata la prima comunità agro energetica 100% rinnovabile con il contributo essenziale della Puglia, una delle regioni più green d’Italia, che produce, raccoglie e ridistribuisce energia agricola a Km0, grazie all’intesa sottoscritta tra Coldiretti Puglia e ForGreen.
In Puglia le imprese agricole socie della Coldiretti, con più di 700 impianti a fonte rinnovabile, producono energia rinnovabile soddisfacendo il bisogno annuo di oltre 15 mila famiglie, scongiurando l’immissione in atmosfera di circa 8 milioni di kg di CO2 equivalente ogni anno.
Allo stato attuale sono coinvolti 200 produttori di energia agricola – aggiunge Coldiretti Puglia - per un totale di 283 impianti superiori ai 20 KW, con l’agricoltura pugliese è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale
I rincari dell’energia – sottolinea la Coldiretti regionale - hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di, accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.
Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece – continua la Coldiretti regionale – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.
Per le operazioni colturali gli agricoltori – insiste la Coldiretti Puglia – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le lavorazioni dei terreni, senza dimenticare che l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). L’aumento dei costi – continua la Coldiretti regionale – riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati costretti a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti regionale - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica (+72%) per i vasetti dei fiori alla banda stagnata per i barattoli (+60%), dal vetro (+40%) per i vasetti fino alla carta (+31%) per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.
Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Lotto e 10 e Lotto, in Puglia vincite per oltre 60mila euro
Il 10eLotto premia la Puglia: come riporta Agipronews, la vincita più alta del concorso di giovedì 12 maggio arriva da Palagiano, in provincia di Taranto, dove è stato messo a segno un 8 Doppio Oro da 20mila euro, seguito da un 6 Doppio Oro centrato a Galatone, in provincia di Lecce. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 21,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,3 miliardi da inizio anno.
Lotto, in Puglia vincite per oltre 35mila euro
La vincita più alta dell'ultimo concorso del Lotto arriva da Conversano, in provincia di Bari, dove, come riporta Agipronews, un fortunato giocatore ha vinto 23.750 euro grazie a tre ambi e un terno. Puglia premiata con un'altra vincita da oltre 12mila euro centrata a Barletta grazie a quattro terni e una quaterna su tutte le ruote. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 7 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 370 milioni da inizio anno.