Redazione

Prestigioso traguardo per lo SNIM – Salone Nautico di Puglia. Così come annunciato, la Regione Puglia ha ufficializzato il riconoscimento della qualifica “internazionale” alla manifestazione fieristica di Brindisi, la cui prossima edizione è stata programmata dal 19 al 23 ottobre 2022 sui piazzali e sulla banchine del porto turistico “Marina di Brindisi”.
 
L’evento, pertanto, è stato inserito a pieno titolo nel Calendario delle manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgeranno in Puglia nell’anno in corso.
 
“Questo riconoscimento – afferma il Presidente dello SNIM Giuseppe Meo – rappresenta il premio per l’impegno con cui abbiamo realizzato fino ad oggi ben 17 edizioni del Salone Nautico. Voglio ringraziare il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci per aver voluto confermare un concreto interessamento per il nostro evento, così come annunciato a Brindisi nel corso dell’edizione 2021”.
 
Un altro importante tassello – aggiunge Meo – che, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Assessore regionale alla Formazione Sebastiano Leo e del Presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino, permetterà al nostro Salone Nautico di traguardare altri importanti e prestigiosi riconoscimenti in un settore in forte espansione come quello della nautica da diporto”.
 
Il Salone Nautico di Puglia è il punto di riferimento delle più importanti aziende italiane del settore nautico ed è divenuto un appuntamento di caratura internazionale anche grazie al ricco programma di convegni sulle attività del mare.
 

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“Sospendendo l’abbattimento di 37 ulivi secolari colpiti da Xylella nel nord Brindisino, il Tar di Bari ci fa tornare indietro di molti anni, alimenta false speranze basate su presupposti già sonoramente bocciati dalla scienza. Sul contrasto alla diffusione del batterio non si può tornare indietro: il rilancio del settore olivicolo pugliese, nelle zone colpite dal vettore, deve seguire i dettami della scienza e proseguire in modo veloce con le eradicazioni, i reimpianti e la piena rigenerazione di un settore fondamentale per l’agricoltura e l’economia della nostra regione”. Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, esprime in modo chiaro e nettissimo la forte preoccupazione dell’organizzazione sindacale degli agricoltori verso le conseguenze dell’ultima sentenza emessa dal TAR di Bari.

Il Tar in attesa di svolgere l’udienza di merito fissata per il 15 dicembre prossimo, ordina ai proprietari di eseguire entro il 30 giugno delle misure alternative, ovvero di eseguire i sovrainnesti ai monumentali dichiarati infetti.

Cia Puglia è stata ed è a favore dei sovrainnesti dei monumentali quale possibile soluzione  per cercare di tutelare tutta la Piana dei monumentali, ma va evidenziato che sulla base delle risultanze scaturite dalle prime prove sperimentali la probabilità di attecchimento del reinnesto è significativamente più elevata se eseguito su alberi sani.

“I sovrainnesti sulle piante infette, quindi, adesso non hanno senso”, ha aggiunto Sicolo.

“Come è ovvio, noi rispettiamo la Magistratura, ma è doveroso che quest’ultima rispetti quanto scienziati, ricercatori, donne e uomini che hanno studiato sul campo il triste fenomeno della Xylella hanno appurato in questi anni. Il rischio di quella sentenza è di restituire fiato a stregoni e sciamani che nulla hanno a che fare con l’olivicoltura e che, purtroppo, hanno contribuito in questi 10 anni a distruggere un patrimonio immenso rappresentato dai nostri uliveti ‘disseccati’ da un feroce batterio. In questo modo, non si difendono né la verità dei fatti né gli interessi delle aziende agricole a rilanciare l’olivicoltura. Non possiamo assistere inermi a questo scempio perpetrato sulla pelle degli agricoltori onesti. Le battaglie di questi anni ci impongono di non mollare la presa e di esprimere sdegno e rammarico per qualsiasi decisione contraria a quanto ci dice la scienza. In tutti i Paesi del mondo in cui si è manifestata la Xylella, sono immediatamente partiti gli abbattimenti di poche piante infette per salvaguardare tutto il resto del patrimonio arboreo. In Italia, purtroppo, non è così, e anche per colpa di interventi come quello del TAR, sono state bruciate almeno 4 milioni di piante, mettendo a rischio altri 20 milioni di ulivi. Queste ingerenze rischiano di minare il futuro dell’olivicoltura Pugliese e italiana”, ha dichiarato Sicolo.

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CONFCOMMERCIO BRINDISI AMPLIA I QUADRI DIRIGENTI PER RENDERE PIU’ EFFICACE L’AZIONE DI RILANCIO DEL SETTORE.

La Confcommercio Brindisi amplia i suoi quadri dirigenti per rendere ancora più efficace l’azione di sostegno e di rilancio del settore. Nel corso dell’ultimo consiglio direttivo, infatti, su proposta della Presidente Anna Rita Montanaro, sono state conferite nuove deleghe operative. Francesco Ferrienti Giuliani si occuperà di servizi di formazione e di creazione di impresa per conto del CAT Confcommercio. A Gianni Corciulo, invece, è stata conferita la delega al “credito”, al Confidi ed agli accordi con le banche, mentre Alessandro Coletta si occuperà di marketing associativo e di convenzioni.

Il consiglio direttivo, inoltre, ha ampliato il consiglio di amministrazione del CAT con Francesco Ferrienti Giuliani e Maria Rosaria Iaia.

Sono stati programmati, infine, incontri da svolgere con gli associati a Confcommercio di Mesagne, Francavilla Fontana e Brindisi per individuare proposte progettuali da inserire nel terzo bando dei Distretti Urbani del Commercio.

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ono quasi 4 milioni le ciotole riempite da gennaio grazie alla collezione Amici Cucciolotti 2022. I protagonisti di questa gara di generosità sono bambini, bambine, giovani, adulti e nonni che hanno in comune l’amore per gli animali e il desiderio di aiutare i trovatelli accuditi con grande impegno dai volontari nei rifugi dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Viaggiando tra le pagine alla scoperta degli animali del nostro pianeta, completando il loro album bustina dopo bustina, hanno già realizzato una grande “Missione Possibile”: riempire quasi 4 milioni di ciotole per i trovatelli accuditi da Enpa. Ad indicarlo è il “Ciotolometro” uno strumento che permette di vedere sul sito www.pizzardieditore.it quante ciotole si stanno riempiendo grazie all'impegno dei piccoli e grandi collezionisti che hanno aderito all’iniziativa di Amici Cucciolotti promossa dall’editore Dario Pizzardi: “Bastano 8 bustine per riempire una ciotola”.

“Un risultato davvero eccezionale - afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - che testimonia l’amore dei bambini per gli animali e che ci ricorda l’importanza di iniziative che coinvolgano i più piccoli direttamente, insegnando attraverso il gioco il rispetto per gli animali e promuovendo la conoscenza delle tematiche ambientali. Invitiamo grandi e piccoli appassionati a contattare le Sezioni Enpa più vicine per scoprire le iniziative organizzate con Amici Cucciolotti e per richiedere in regalo l’album della collezione 2022. Con un inizio così brillante ci aspettiamo che presto verrà superato il grande risultato del 2021 di oltre 5 milioni di ciotole riempite. Per Enpa, Amici Cucciolotti è, e sarà sempre, un sostegno fondamentale per il lavoro che i nostri volontari svolgono sul campo ogni giorno per aiutare gli animali”. 

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Sul sito del Comune di Brindisi sono stati pubblicati due avvisi pubblici per la nomina di due rappresentanti dell’ente, come vice presidente e componente, per il consiglio di amministrazione del Consorzio di gestione di Torre Guaceto e per il presidente e due componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi.

Per tutte le posizioni, la dichiarazione di disponibilità dovrà pervenire al Comune di Brindisi - Settore Servizi Generali direttamente o a mezzo raccomandata o con posta certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12 del 20 maggio 2022.

Requisiti e documenti da allegare previsti sono specificati nei relativi avvisi.

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Dalla Tunisia arrivano 57mila tonnellate di olio d’oliva senza dazi, a cui vanno applicati gli stessi criteri di trasparenza e tracciabilità a cui devono attenersi gli olivicoltori italiani e pugliesi, per evitare che il mercato sia invaso da prodotto senza carta d’identità. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, a seguito del decreto del Presidente della Tunisia secondo cui d'ora in poi gli esportatori tunisini privati, iscritti nella lista degli esportatori d'olio d'oliva, dovranno ottenere un'autorizzazione specifica dalle autorità per esportare olio d'oliva nel quadro del contingente accordato alla Tunisia dall'Unione europea.

“A novembre 2021 l’UE ha accordato un sostegno di 6,2 milioni di euro all’olivicoltura tunisina, l’ennesimo schiaffo ai produttori olivicoli italiani e a noi pugliesi che mai come oggi abbiamo bisogno di riqualificare e di un sostegno alla ricostruzione del patrimonio olivicolo.  Per questo pretendiamo gli stessi criteri di trasparenza e tracciabilità che contraddistinguono il nostro lavoro dei produttori del nostro Paese, come l’introduzione del Sian europeo per controllare tutti gli oli che provengono dall’estero, sottostando alle stesse regole che valgono per noi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Con più di una bottiglia di olio extravergine d’oliva su quattro di provenienza estera (27%) che è risultata falsa, durante l’operazione Verum et oleum condotta dalla Guardia di Finanza e dall'Icqrf del Ministero delle Politiche agricole, è importante l’attività di controllo a tutela dei cittadini consumatori e delle aziende agricole – aggiunge Coldiretti Puglia - in un Paese come l’Italia dove nel 2021 sono arrivati ben 540 milioni di chili di prodotto dall’estero, quasi il doppio della produzione nazionale (+80%).

“In uno scenario di crisi anche per i produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia, sui quali si abbattono i rincari con un aumento totale del 15% dei costi medi di produzione, è fondamentale l’attività di controllo, prevenzione e repressione di frodi, sofisticazioni e speculazioni a danno dell’EVO di qualità 100% Made in Puglia dall’uliveto alla tavola, prodotto da olivicoltori e frantoiani pugliesi”, insiste Muraglia.

Le frodi non solo ingannano i cittadini – sottolinea la Coldiretti Puglia - ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione resa già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero. Da difendere – continua la Coldiretti Puglia – è la filiera olivicolo-olearia che vale oltre 1,2 mld di euro nella sua fase agricola e 3 mld in quella industriale, con la Puglia che produce oltre il 50% dell’olio Made in Italy, che può contare su 5 oli DOP e 1 IGP Puglia.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione.

“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali che rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguite con la revisione delle leggi sui reati alimentari elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali”, aggiunge il presidente Muraglia.

Serve verificare attentamente l’etichetta – dice Coldiretti Puglia - anche se sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva. L’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta.

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FASANO – Un viaggio per «studiare» il turismo e approfondire le tematiche del progetto «Take it slow». Il Comune di Fasano presente allo Study tour in Danimarca che si è svolto dal 2 al 6 maggio e organizzato dalla regione Emilia Romagna, partner del progetto di Cooperazione Transfrontaliera, Interreg V-A Italy – Croatia (CBC), «TAKE IT SLOW» (Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow).

Alla sessione formativa ha partecipato la dott.ssa Conny Boggia, funzionario dell’ufficio Turismo. Il viaggio studio (le cui spese sono state coperte interamente da fondi europei senza oneri per il Comune di Fasano) è stato incentrato, in particolar modo, sulla gestione delle destinazioni turistiche, il turismo ciclabile, il turismo cross-border (transfrontaliero), la gestione di esperienze di turismo culturale e gastronomico. La sessione formativa è stata una occasione importante di approfondimento del programma che prevede varie attività tra cui, ad esempio, progettualità legate alla destinazione turistica del territorio di Fasano, di cui un mese fa è stato individuato il nome, «Terre di Fasano», al termine di un processo di partecipazione che ha coinvolto tutta la comunità.

Il Progetto Take It Slow, finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020, di cui il Teatro Pubblico Pugliese è Partner, insieme a  Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio (Partner Associato), altre 6 Regioni italiane e 5 Partner Croati, nasce con l’obiettivo di ideare e mettere in pratica politiche, prodotti e servizi innovativi di turismo sostenibile basati sul patrimonio naturale e culturale della zona Capitolo - Torre Canne - Selva di Fasano. Un progetto con approccio dal basso, realizzato in collaborazione con una «Local Community of Practice»(LCP), una comunità locale di pratica, formata da ben 37 soggetti tra imprese, associazioni, comunità scientifica, attivi nel territorio su indicato e coordinati da Coop. Serapia.

I prossimi step del progetto prevedono iniziative legate al brand della destinazione turistica: elaborazione grafica del nome, promozione su riviste di settore, perfezionamento grafico dei sette itinerari con schema «a margherita».

Inoltre la Local community sarà dotata di mountain bike elettriche di cui una parte saranno anche per disabili.

Sarà realizzato un portale per la promozione e gestione degli itinerari e dei servizi connessi e creata una rete di imprese eco-certificate tra quelle aderenti alla LCP per garantire la sostenibilità futura dei risultati del progetto.

Tra gli obiettivi c’è anche quello di realizzare prodotti artigianali rappresentativi del territorio da usare per il merchandising e l’organizzazione di un press tour con la partecipazione di stakeholders e operatori turistici internazionali per promuovere questo territorio.

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Taurino (ConfimpreseItalia): “Proroga al 30 settembre dei dehors, una vittoria del salentino Marti”
L’emendamento approvato in Senato grazie al lavoro del capogruppo della Lega in commissione Industria, Roberto Marti, consente la proroga fino al 30 settembre 2022 dell’occupazione del suolo pubblico per i dehors e permette a bar, ristoranti e pubblici esercizi, già ritenuti idonei, di continuare, previo pagamento, a usufruire di tavoli e sedie all’aperto per tutta la stagione estiva senza dover produrre alcuna nuova richiesta e senza che le Amministrazioni comunali possano negarlo. È un altro piccolo passo verso la ripresa e rappresenta una risposta concreta a quegli imprenditori che faticano ancora a riprendersi dall’emergenza sanitaria ed economica e che ci chiedono con forza di non essere lasciati soli nella ripartenza post pandemica. Per questo risultato plaude anche il salentino Mauro Della Valle, presidente nazionale Confimprese Demaniali, che con il suo attivismo ha contribuito a porre un faro su questa situazione e conoscendolo  a spingere tenacemente per il raggiungimento di questo prezioso risultato.
Dott. Paolo Taurino 
Coordinatore Regionale 
Presidente Brindisi
Confimpreseitalia

Si è concluso con successo il primo corso di informatica di base "NON È MAI TROPPO TARDI" tenutosi presso la sezione Economica dell'Epifanio Ferdinando di Mesagne.

 Il progetto "NON È MAI TROPPO TARDI", sottoscritto dall'IISS "Epifanio Ferdinando" di Mesagne, la Camera del Lavoro CGIL di Mesagne la FLC CGIL, e con la collaborazione attiva dello SPI CGIL, nasce e si attua con la certezza che la realizzazione di attività formative rivolte alle persone adulte e anziane fa in modo da favorire processi di crescita utili all'intera comunità cittadina.

Con questa finalità, il progetto "NON È MAI TROPPO TARDI" prevede la realizzazione di specifici percorsi di alfabetizzazione informatica e tecnologica dedicati alle persone adulte e anziane ed ha come scopo di avvicinarli all’uso del computer a partire dall’ a b c, dall’accensione alla navigazione in Internet, all’uso della posta elettronica e dei social network.

Durante le lezioni sono state presentate le varie periferiche collegabili al pc, (fotocamera, scanner ecc…) per aiutare i partecipanti a familiarizzare con le nuove tecnologie della comunicazione (telefonia mobile, televisione digitale terrestre, i Pod, ecc…).

Utile e costruttivo è stato l'aiuto che le alunne Aurora e Martina, trasformatesi in docenti hanno dato alla professoressa ANDRIOLA.

 Il corso si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione alla presenza della dirigenza della CGIL.

Visto il buon esito di questa prima sessione, la scuola e il sindacato continueranno ad offrire questo servizio al territorio.

Gli interessati possono chiedere informazioni al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., direttamente presso la sede della Camera del Lavoro di Mesagne o telefonando allo 0831 771320.

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Il Sindacato Cobas, che giorni addietro aveva formalizzato una richiesta di incontro urgente con il Sindaco di Brindisi e il Sindaco di San Vito dei Normanni, è ancora in attesa di ricevere una loro convocazione.

Il garbo “istituzionale” avrebbe voluto che il Cobas avesse ricevuto dai due almeno un cenno di risposta, positiva o negativa non importa.

Questo sta a sottolineare la difficoltà dei due sindaci a confrontarsi su questo argomento.

Non si voglia pensare che siccome l’incontro l’ha chiesto il Cobas tutto passa in cavalleria, anzi.  

Nel frattempo tante cose sono successe.

Prese di posizione di partiti, sindacati, operatori dei servizi sociali ma tutti a fare i distinguo, a favore di una parte piuttosto dell’ altra, su questo e su quello ma senza mai arrivare a capire che è il problema economico a condizionare l’organizzazione dei servizi da erogare ai cittadini utenti dei servizi.

Non è che qualcuno degli intervenuti nel dibattito abbia pensato mai che, prima di spingersi oltre, c’era la necessità di fare prima l’analisi di tutti i fabbisogni.

E’ chiaro che  se non si è parte da una analisi puntuale dei fabbisogni non si può mai modulare l’organizzazione dei servizi in maniera adeguata.

E se non si modula l’organizzazione dei servizi in base al reale fabbisogno non si potrà mai sapere la cifra economica che serve per coprire nel migliore dei modi i servizi ai cittadini.

Proprio perché i servizi sociali sono per mille ragioni strategici per i comuni non si può fare al contrario, cioè mettere un budget indicativo e cercare di rimanere in quella cifra per evitare di splafonare con la conseguenza di mettere in discussione la qualità dei servizi e le condizioni di lavoro degli operatori.

Evidentemente per qualcuno vale il principio che la garanzia dei diritti dei cittadini all’assistenza e alla cura è subordinata alla disponibilità economica, almeno alle nostre latitudini.

Più si stringe la disponibilità economica più diminuisce la qualità dei servizi.

Più diminuisce la qualità dei servizi più vengono intaccate negativamente le condizioni di lavoro degli operatori.

Più si stringe la disponibilità economica, più diminuisce la qualità dei servizi, più vengono intaccate le condizioni di lavoro degli operatori e più aumentano spropositatamente le liste di attesa degli utenti dei servizi.

Pare che adesso la pace è fatta tra i comuni e che sia stata trovata la quadra economica ma rimane il problema a monte che se non si sa chi, cosa, quando, come e perché deve fare difficilmente questa pace potrà essere duratura.

A qualcuno invece gli viene più facile intervenire sugli effetti piuttosto che sulle cause.

Ecco perché il Sindacato Cobas ha chiesto il confronto con i due sindaci.

Il Cobas vuole sapere dai due, possibilmente anche pubblicamente, quale idea di servizi sociali hanno in mente e a che posizione mettono, nella scala delle loro priorità, i servizi sociali per le loro rispettive città.

per il COBAS Brindisi - Cosimo Quaranta