Redazione
I due anni di attività dell'Anpi di Mesagne
ANPI MESAGNE: DUE ANNI DI VITA.
17 mila euro al Comune di Mesagne per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici
Attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli Istituti Scolastici- Approvazione progetto “ Scuole Sicure 2021/2022” del Comune di Mesagne.
Il Prefetto Bellantoni ha presieduto, nella mattinata odierna, una riunione del Comitato provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica per l'esame del progetto "Scuole Sicure 2020/2021" del Comune di Mesagne, ammesso dal Ministero dell'Interno al finanziamento per € 16.885,40 a valere sul Fondo per la Sicurezza Urbana istituito dall'art.35 quater del decreto-legge 4 ottobre 2018, n.113, convertito con modificazioni dalla legge l °dicembre 2018, n.132.
Alla riunione hanno preso parte i vertici delle Forze dell'Ordine ed i rappresentanti del Comune di Mesagne e dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi.
Il progetto, sottoposto all'esame del predetto Consesso e ritenuto meritevole di accoglimento, prevede l'attuazione di interventi integrati finalizzati al rafforzamento delle azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree circostanti le scuole medie inferiori. In particolare, viene prevista l'implementazione del sistema di videosorveglianza attraverso l'utilizzo di telecamere, conformi agli standard tecnologici previsti dalla direttiva del Ministero dell'Interno n. 558/ 2012, che ampliano il raggio di visualizzazione a zone esterne agli istituti scolastici.
Inoltre verrà intensificata l'attività di controllo della Polizia locale nelle zone interessate,
unitamente a percorsi formativi di prevenzione e di sensibilizzazione del disagio e della devianza legati al consumo di droga, d'intesa con le Istituzioni scolastiche.
Tale progetto assume particolare valenza, a testimonianza di un impegno costante delle Istituzioni contro il fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti ed, in particolare, la vicinanza al mondo della scuola.
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Circonvallazione di Mesagne. Inagibile a causa dei pali di energia in mezzo alla carreggiata
Con grande soddisfazione il terzo lotto della circonvallazione di Mesagne è terminato solo che non è ancora agibile. Proprio così. Dopo anni di attesa della costruzione di questo lotto, dopo settimane che finalmente i lavori sono terminati non può essere consegnato alla pubblica fruibilità perché in alcune zone vi sono dei pali di corrente elettrica in mezzo alla carreggiata. Pertanto non può ottenere l’agibilità per il transito dei mezzi e decongestionare, finalmente, il traffico in entrata e in uscita dalla città di Mesagne. Diverse le sollecitazioni che sono partite dal Comune verso la Provincia di Brindisi, committente dei lavori, affinché possa concludere le pratiche con il gestore della linea elettrica per la rimozione dei pali. Evidentemente la burocrazia tra enti è più lenta di ciò che si pensi. Dunque, dopo diversi anni di attesa finalmente il terzo, dei quattro lotti della circonvallazione di Mesagne, che congiunge via San Pancrazio con via Torre Santa Susanna, è stato completato. Restano da iniziare, ancora, i lavori sul quarto lotto che deve congiungere via San Pancrazio, dove in parte i lavori sono stati già eseguiti, con via San Donaci.
E da qui l’arteria stradale si innesta sul primo lotto che conduce alla statale 7 e, quindi, attraverso di questa poter raggiungere le città di Brindisi o di Taranto. Purtroppo, questi ultimi tracciati della circonvallazione, da via San Pancrazio a via Torre, non possono essere ancora fruiti dagli automobilisti perché vi sono dei pali di elettrodotti proprio al centro della carreggiata. La Provincia di Brindisi, da parte sua, avrebbe già ottemperato ai suoi obblighi versando nelle casse dell’ente gestore dell’energia elettrica il corrispettivo economico necessario per spostare i pali. Solo che ad oggi, nonostante sia trascorso un bel po' di tempo, i lavori non sono ancora iniziati. Così, il traffico dei mezzi che viaggiano in direzione Brindisi anziché bypassare la città di Mesagne continuano a incanalarsi in essa e a produrre i tanti contestati gas di scarico che tanto danno producono all’ambiente.
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Protezione dalle alluvioni a Fasano, Amati: “Con i lavori consegnati oggi, salgono a quattro i canali deviatori per mettere in sicurezza la città”
“Con i lavori consegnati oggi all’impresa aggiudicataria per la realizzazione del canale deviatore di Fasano-centro, salgono a quattro le opere idrauliche per mettere in sicurezza l’intera città dalle alluvioni. Tra i due già realizzati, Montalbano, Torre Canne e quello di Pezze di Greco in fase di realizzazione, il canale deviatore di Fasano-centro rappresenta il completamento di un programma avviato nel 2010 per difendere i cittadini da rischi mortali. E tutto ciò perché se non si da un regime alla furia dell’acqua i danni alle cose e le disgrazie alle persone presto o tardi arrivano”. Lo dichiara il presidente della commissione bilancio e programmazione del Consiglio regionale della Puglia, Fabiano Amati, che assieme al sindaco della città, Francesco Zaccaria e al commissario di governo per il dissesto idrogeologico, Elio Sannicandro, ha partecipato alla cerimonia di consegna dell’area di cantiere all’impresa appaltatrice.
“L’intero tracciato dei lavori riguarderà l’area intorno al centro abitato", spiega Amati. "Sarà costruito un canale deviatore delle acque piovane lungo 4.200 metri. Un’opera imponente e salvavita. Il canale sarà collegato a due vasche di laminazione, che raccoglieranno la piena delle acque, con la funzione di diminuirne velocità e potenza. Di fatto, si ridefinisce il corso naturale delle acque a valle del centro abitato. Infatti, attraverso i 4 km di canale, l’acqua piovana raccolta sarà rilasciata in una lama naturale, Lama d’Antico, che quindi diventerà il corso d’acqua recettore finale. Salvaguardando così il centro urbano di Fasano. È un’opera di ingegneria idraulica rilevante, con un impegno finanziario di 8milioni 450mila euro”.
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Ospedale Perrino, nuovo angiografo biplano per il trattamento degli aneurismi dell'aorta
Un angiografo biplano, una risonanza magnetica nucleare e una Tac sono i nuovi strumenti ad alta tecnologia a disposizione dei sanitari dell'ospedale Perrino. Nei giorni scorsi, le macchine sono state installate nei locali del presidio e il personale è stato formato per l'utilizzo delle apparecchiature.
“L'acquisizione del nuovo angiografo – spiega il direttore sanitario del Perrino, Antonio Trinchera - rappresenta un tassello dell'ambizioso progetto messo a punto dall'amministrazione in questi anni, con la consapevolezza che la buona sanità si basi sulla triade organizzazione, professionalità e strumentazione. La Asl di Brindisi può contare su tanti professionisti e stiamo individuando le soluzioni per ottimizzare l'aspetto organizzativo: ora gli sforzi si stanno concentrando sul rinnovo del parco strumentale dell'ospedale”.
Al blocco operatorio, ad esempio, sono arrivati nuovi letti e lampade scialitiche. “L'angiografo – prosegue Trinchera - è di ultimissima generazione: è dotato di un'intelligenza artificiale robotizzata e di un software che consente di utilizzare immagini esterne, ad esempio della Tac. Lo strumento è detto biplano poiché i due detettori, la parte della macchina che acquisisce le informazioni e sintetizza i risultati diagnostici, sono opposti e restituiscono immagini non più in due dimensioni ma tridimensionali, consentendo al chirurgo di avere un quadro completo della situazione. Inoltre, funziona in assenza o con pochissimo mezzo di contrasto per sottoporre il paziente alle minori radiazioni possibili. Poter contare su una simile macchina, che a breve sarà disponibile dopo le operazioni di collaudo, significa avere più innovazione, efficienza, affidabilità e precisione”.
Si è conclusa da poco, poi, la formazione degli operatori che utilizzeranno l'angiografo: il percorso ha visto coinvolti circa 70 professionisti, soprattutto i tecnici radiologi ma anche gli infermieri della sala operatoria, quelli di Anestesia, i chirurghi vascolari, i cardiologi e gli infermieri di Emodinamica cardiologica.
Paola Adelaide De Biasi, coordinatrice infermieristica del blocco operatorio, sottolinea che “l'angiografo è una macchina che permette di ottenere immagini qualitativamente migliori per lo studio intraoperatorio degli aneurismi endovascolari e che consente l'intervento in tempi brevi e con un minor dosaggio di radiazioni. L'angiografo può funzionare solo con la sinergia di tutti gli operatori sanitari in un contesto di lavoro multidisciplinare. Grazie a queste innovazioni, possiamo garantire maggiore velocità e ancora più sicurezza nelle indagini”.
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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 23 settembre 2021
Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 23 settembre 2021 sono state somministrate 566.731 dosi di vaccino, di cui 302.213 prime dosi, 264.194 seconde dosi e 324 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.154,9 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 68,2% (206.012) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 14,7% (44.510) da AstraZeneca, il 13,2% (39.764) da Moderna e il 4% (11.927) da Janssen (Johnson&Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 49,3% a persone al di sotto dei 60 anni; il 27% agli anziani, il 13,5% ai soggetti fragili; il 4,4% al personale sanitario; il 2,9% al personale scolastico; l’1,1% alle forze dell'ordine; l’1,8% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 50% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 28,2% agli anziani; per il 12,2% ai soggetti fragili; per il 4,8% al personale sanitario; per il 2,9% al personale scolastico; per l'1,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,7% alle altre categorie.
Fino al 23 settembre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 292.151 e di questi 258.279 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all'84,2% e al 74,5%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 96,1% e al 92,5% per il ciclo completo.
Sono 67.545 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.471 (22,9%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.469) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,1% (17.656) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,4% (18.504) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 28% (18.916) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.827; 70,8%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.375; 19,8%), dai caregiver (1.311; 1,9%) e da altre categorie (5.032; 7,5%).
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Covid- 19. Oggi 157 positivi in Puglia di cui 11 a Brindisi
Dati del giorno: 24 settembre 2021
Dati complessivi
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Mesagne. Disposizioni per la Fiera medievale franca
Nuove disposizioni per fronteggiare la prevedibile presenza di centinaia e centinaia di persone unitamente ai flussi di ospiti interessati alla vasta offerta gastronomica del borgo antico, l’Amministrazione Comunale ha attivato servizi eccezionali della polizia locale in collaborazione con molte associazioni di volontariato. Fondamentale, come sempre, la direttiva della Autorità Locale di Pubblica Sicurezza anche nell’ambito delle prescrizioni pandemiche correnti e dei settori Comunali coinvolti. E, per garantire una maggiore mobilità dei pedoni, anche in virtù dei tanti residenti, in considerazione proprio dei luoghi degli eventi attrattivi della “Fiera medievale”, il Comando di polizia locale ha emesso ordinanza di chiusura al traffico di piazza Vittorio Emanuele, via Granafei dalle 17.00 alle 00.00. L’invito rivolto è di parcheggiare la propria auto lontano dal centro storico utilizzando gli ampi spazi aperti ed organizzati per la sosta di via Brindisi, via San Pancrazio, via Latiano e via Torre (aree pertinenziali a note medie strutture di vendita-supermercati).
Maci (C2P): "Una vendemmia con grado zuccherino buono, profumi intensi, importanti proprietà organolettiche"
“Grado zuccherino buono, profumi intensi, importanti proprietà organolettiche”, inizia con queste parole l’incontro con Angelo Maci, il presidente-enologo delle Cantine Due Palme di Cellino San Marco, una delle più grandi d’Italia. La vendemmia 2021, infatti, per “C2P” è una tra le migliori degli ultimi anni. Nei 3000 ettari vitati della cooperativa, la maturazione delle uve è stata favorita dalle giornate soleggiate, dai venti di tramontana e dalla scarsità di piogge che hanno consentito la crescita e lo sviluppo di grappoli sani e maturi.
Presidente Maci, finalmente un’annata fitopatologicamente sana.
“Certamente. L’assenza di marciumi è garantita dalle poche precipitazioni, che hanno evitato l’insorgere della Peronospora. Inoltre, attraverso metodi biologici che salvaguardano l’ambiente e la salute umana, come la confusione sessuale, si è reso possibile contrastare i principali antagonisti della vite, tra cui la Tignoletta”.
Il periodo della vendemmia è il periodo più bello dell’anno, si raccolgono i frutti di un lavoro annuale, attento e meticoloso.
“I sacrifici vengono ripagati. La nostra forza è la collaborazione, il confronto continuo con i nostri 1000 soci, la fiducia che essi ripongono in noi e che noi restituiamo. Sono profondamente grato a chi ha creduto in questo progetto 32 anni fa e a chi continua a crederci. Vedere i risultati che abbiamo raggiunto suscita in me sentimenti di gioia ma, al tempo stesso, mi auguro che le nuove generazioni portino avanti i valori che ci contraddistinguono: sacrificio, passione e amore per la propria terra”.
Cantine Due Palme si è sempre distinta, negli anni, per l’uso di tecnologie all’avanguardia, ma anche per il desiderio di non perdere le tradizioni legate al territorio.
“E’ così. Un esempio è l’allevamento dell’alberello pugliese, un particolare tipo di coltivazione della vite, che ad oggi è a rischio estinzione, ma da cui provengono i vini migliori, le migliori etichette della cantina. Come, ad esempio il “1943 e Selvarossa””.
Presidente Maci, questi vini, apprezzati in tutto il mondo, hanno ricevuto negli ultimi giorni dei premi molto ambiti.
“Certamente. Il “1943 del Presidente 2018”, blend di Primitivo e Aglianico, è stato premiato con i 3 bicchieri Gambero Rosso; il “Selvarossa 2010, Salice Salentino Rosso Dop riserva”, ha conquistato il prestigioso “The Wine Hunter Award Gold” al Merano Wine Festival. Un risultato importante che, insieme al riscontro positivo dell’opinione pubblica, fa sì che il brand “Due Palme” continui a crescere costantemente, in Italia e all’estero, con la consapevolezza che la strada che l’azienda sta percorrendo da oltre 32 anni, fatta di sacrificio, passione e collaborazione, è la strada per il successo”.
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