Redazione
MIGRANTI: PRIMO RACCOLTO DEL POMODORO DEL RISCATTO
Al via il primo raccolto dei ‘pomodori del riscatto’ dei migranti extracomunitari a Foggia, salvati dal clima pazzo e dalla siccità che ha stretto in una morsa i campi per oltre 3 mesi. Ad annunciarlo è Coldiretti Puglia che sta portando avanti un percorso di integrazione dei migranti extracomunitari di Casa Sankara che si arricchisce di un ulteriore tassello, strappando i lavoratori extracomunitari da una condizione di invisibilità.
“Sono state messe a dimora a maggio le piantine di pomodori lunghi su 5 ettari di terreno ed è iniziata la raccolta del prodotto che sarà consegnato ad un conservificio per la trasformazione in pelati ‘riaccolti’”, spiega Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.
Dai servizi alla persona all’assistenza fiscale, dal trasporto garantito per raggiungere i luoghi di lavoro alla consulenza per le buste paga, fino alle vaccinazioni a beneficio dei migranti che lavorano nei campi, Coldiretti Foggia ha strutturato un sistema di supporto e assistenza messo a regime presso Casa Sankara Ghetto Out, una best practise che va implementata e resa strutturale.
“E’ il segnale di un modello di sviluppo dell’agricoltura – aggiunge Piccioni - fonte di grandi opportunità occupazionali da realizzarsi seguendo la strada della trasparenza, della legalità e delle regole certe. E’ fondamentale mettere le imprese agricole nella condizione di beneficiare realmente del contributo che i lavoratori extracomunitari possono offrire, strappandoli alla condizione di invisibilità, rendendo più facili e meno farraginose le domande di assunzione dei lavoratori, necessari soprattutto nei periodi di raccolta di prodotti agricoli in cui è fortemente richiesta la manodopera stagionale”.
La Coldiretti ricorda che in Puglia è ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro, solo nella provincia di Foggia si contano oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
La manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, resta determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.
Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.
Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. In questo contesto – sostiene la Coldiretti - è necessario superare il ritardo accumulato per l’emanazione del decreto flussi 2021 che dovrebbero portare nelle campagne pugliesi altri 5mila lavoratori extracomunitari ma anche le difficoltà burocratiche che ostacolano l’impiego dei lavoratori italiani in una situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici. Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà fino a settembre.
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Il Cpia apre le iscrizioni per il prossimo anno scolastico
Il C.P.I.A. (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) di Brindisi ha aperto le iscrizioni per l’anno scolastico 2021/2022.
Mesagne. Incidente stradale con 5 feriti
Un incidente stradale si è verificato questa sera poco dopo le ore 20 lungo la provinciale che collega Mesagne a San Donaci. Per cause ancora in fase di accertamento tre auto, una Alfa Giulietta, una Citroen C4 e una Lancia Y, si sono scontrate, 5 persone sono rimaste ferite. Fortunatamente non gravi. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118 e le pattuglie dei vigili urbani. Oltre ai vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la provinciale che è rimasta chiusa al traffico per permettere i soccorsi e i rilievi.
Covid- 19. Oggi 139 positivi in Puglia di cui 16 a Brindisi
Dati del giorno: 26 settembre 2021
Dati complessivi
Carabinieri. Brevi di cronaca
San Donaci. Evade dalla detenzione domiciliare, arrestato.
I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno arrestato in flagranza di reato un 80enne del luogo per evasione. L’uomo, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, è stato sorpreso dai militari operanti in giro per il centro abitato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, all’uomo è stata ripristinata la misura detentiva in corso.
Brindisi. Rifiuta di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di alcolici, denunciato.
Brindisi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 27enne di San Pietro Vernotico (BR), per rifiuto di sottoposizione agli accertamenti per la guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di alcolici. In particolare, nel corso di un controllo alla circolazione stradale in una via del centro abitato, l’uomo è stato fermato alla guida di un’autovettura e trovato in evidente stato di alterazione psicofisica. Su richiesta degli operanti, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di alcolici. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario.
Carovigno. Servizio straordinario di controllo del territorio. Denunciate 3 persone e 4 segnalate all’Autorità Amministrativa.
A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni nel Comune di Carovigno, i Carabinieri hanno:
- denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria:
- una 22enne di Carovigno, per violazione degli obblighi conseguenti alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
- un 18enne residente a Oria, perché sorpreso nuovamente alla guida di un’autovettura senza aver mai conseguito la patente di guida; auto posta sotto sequestro;
- un 36enne residente a San Vito dei Normanni, perché nel corso della perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico di 25 cm riposto all’interno del porta oggetti lato guida; coltello posto sotto sequestro;
segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale:
- un 27enne di San Michele Salentino, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 0,6 grammi di “marijuana” occultata nella tasca destra del pantalone;
- un 36enne di San Vito dei Normanni, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 0,58 grammi di “cocaina”, rinvenuti in un barattolo della cucina nella struttura ricettiva che lo ospita;
- un 46enne di Carovigno, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 1 grammo di “marijuana”, occultato all’interno dello zaino;
- un 52enne di San Vito dei Normanni, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 0,72 grammi di “marijuana” occultata in un mobile posto sul balcone dell’abitazione.
Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.
Complessivamente sono stati eseguiti 10 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione, identificate 63 persone, controllati 44 automezzi, effettuate 8 perquisizioni, controllati 4 esercizi pubblici ed elevate 11 contravvenzioni al Codice della strada.
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Diritti, legalità prestazioni previdenziali e mercato del lavoro nel settore agricolo
Bilongo (Capo Dipartimento Immigrazione e Inclusione della Flai nazionale): «Siamo un sindacato di strada accanto ai lavoratori e alle persone»
Un focus sui diritti e la dignità dei lavoratori agricoli troppo spesso oggetto di sfruttamento e di intolleranza, convinti che solo attraverso il rispetto dei diritti dei lavoratori nel mondo del lavoro si possa parlare di paese degno di essere chiamato civile. E' stato questo il tema del partecipato incontro svoltosi venerdì 24 settembre nel Laboratorio urbano di Fasano dove sono stati affrontati i temi dell’avvio della campagna di disoccupazione, dei fondi integrativi e welfare e sono state illustrate le funzionalità dello strumento di salario differito contrattualmente previsto dal CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro).
La Flai Cgil da sempre attenta ai problemi dei lavoratori agricoli, del lavoro migrante, della solidarietà e dell’integrazione e del lavoro delle donne nel settore primario, ha voluto con questa iniziativa aprire una finestra su tutto il territorio fasanese - e contestualmente su tutto il territorio brindisino - per avere uno spazio in cui condividere e valorizzare le tante iniziative messe in campo. Si è discusso di permessi di soggiorno dell’immigrazione con un’attenzione rivolta prevalentemente al tema – più che mai attuale - dello sfruttamento del lavoro migrante in agricoltura (e nei comparti connessi) che ha visto un’intesa e meritoria attività della FLAI in questa anni, fino al recente traguardo normativo della Legge 199/2016. L’iniziativa della Flai si inserisce nel Piano programmato di iniziative su tutto il territorio brindisino con lo scopo di avanzare proposte concrete e strutturate per una nuova stagione di crescita e sviluppo, partendo dal lavoro e dalla illustrazione dei diritti dei lavoratori.
Il settore agricolo è un comparto strategico nell’economia brindisina e può rappresentare un volano importante per il rilancio dell’occupazione. Il settore, però, è anche quello nel quale è fortissima la presenza di forme di illegalità, che vanno dalla presenza criminale nella filiera, al fenomeno del «lavoro nero», a «lavoro grigio» e del caporalato. Da qui l’iniziativa del 24 settembre, per dare tutte le informazioni ad una platea di lavoratori agricoli convinti di essere parte integrante di un sistema fondamentale per la crescita sociale di questa società.
Nel corso della discussione attiva e partecipata non è mancato da parte della Flai l’illustrazione del CPL (Contratto provinciale del lavoro) appena sottoscritto unitariamente, con incrementi economici e miglioramento del sistema welfare, dei fondi integrativi, ma anche della piattaforma unitaria presentata per il rinnovo del CCNL dei lavoratori agricoli e florovivaisti. All'iniziativa messa in campo dalla FLAI di Brindisi hanno partecipato – tra gli altri - Jean Rene Bilongo Capo Dipartimento Immigrazione e Inclusione della Flai nazionale, Antonio Gagliardi Segretario Generale Flai Puglia.
«Il tratto distintivo che contrassegna il nostro agire sindacale in Flai-Cgil – ha spiegato Jean Rene Bilongo - è quello di stare accanto alle persone, gettare ponti con le lavoratrici e i lavoratori, raccogliere le loro istanze e farcene carico. La particolare condizione del lavoro agricolo, sempre più crocevia di persone, di culture, di provenienze impegnate nella crescente tenuta di un comparto che abbiamo scoperto essenziale durante la fase più acuta della pandemia, da oltre un decennio ci ha portato a modificare da cima a fondo i nostri approcci alle varie problematiche. Ci siamo così tramutati in “sindacato di strada”, schierati dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici. La flessibilità dell’assemblea di Fasano si colloca precisamente in questo nostro solco, in piena sintonia con la locale Camera del Lavoro».
Attraverso questa e le tante iniziative in programma, la Flai Cgil si prefigge di essere presente sui luoghi di vita, di aggregazione e di lavoro per renderli «presidi di legalità» praticando attivamente e concretamente il «sindacato di strada» costantemente impegnato in maniera incisiva a sostegno dei diritti e del rispetto della legalità per fare in modo che tutto l’impegno profuso dalla categoria e dalla Cgil non rimanga solo sulla carta ma si traduca in fatti che migliorano la vita delle persone, persone che spesso sono ai margini della società.
Cosimo Della Porta
Segretario Generale
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AIDO: domenica giornata nazionale del SI
Coldiretti. Iniziata la festa della vendemmia e del vino
VINO: COLDIRETTI PUGLIA, E' FESTA DELLA VENDEMMIA DALLA TERRA AL BICCHIERE; CRESCONO CONSUMI ED EXPORT.
Domani domenica 26 settembre laboratori didattici per bambini al mercato contadino di Piazza Bottazzi a Lecce.
Dal Susumaniello al Nero di Troia, dal Minutolo al Bombino, i vini locali salvati dall’estinzione dagli agricoltori sono stati i protagonisti della festa organizzata da Coldiretti e Campagna Amica nei mercati contadini della Puglia in occasione della festa della vendemmia che segna una qualità straordinaria e un lieve calo produttivo del 5% a causa delle gelate che hanno colpito i vigneti a macchia di leopardo in Salento e nel foggiano e una persistente siccità che ha inciso sulle rese.
Un intero fine settimana che coinvolge i farmers market a Foggia in Viale della Repubblica 80, con la degustazione di vino bianco Nero di Troia e Ostriche di Manfredonia e il coking show dell’Associazione dei Cuochi di Capitanata e dei cuochi contadini di Campagna Amica, a Brindisi in Via Appia 226 e a Taranto in Viale Virgilio 33 con le degustazioni guidate di vini abbinate alla selezione di salumi e formaggi, fino a domani domenica 26 settembre in Piazza Bottazzi a Lecce dove ci sarà il laboratorio didattico per bambini “Alla scoperta dei profumi del mosto pigiando l’uva” e la degustazione dei dolci a base d’uva con le coltivatrici di Coldiretti Donne Impresa Lecce.
A spingere la vendemmia è soprattutto il boom dei consumi di vino da vitigni autoctoni, come il Primitivo e il Negroamaro che dominano la top ten dei vini che hanno avuto il maggior incremento delle vendite in Italia nell’ultimo anno. Un trend che testimonia un profondo cambiamento nelle abitudini a tavola dei consumatori che – sottolinea la Coldiretti Puglia – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio.
E’ record anche per le esportazioni del vino pugliese con aumento delle vendite all’estero del 18,8% nel primo semestre 2021 – aggiunge Coldiretti Puglia - con la riapertura dei ristoranti e delle enoteche in tutto il mondo.
L’avanzare della campagna vaccinale anti Covid – aggiunge Coldiretti Puglia - sta favorendo il ritorno alla vita di comunità e la riapertura dei ristoranti che hanno ripreso slancio dopo un 2020 di sofferenza. La ripresa complessiva delle esportazioni è accompagnata dalla crescita dei consumi interni con un aumento record degli acquisti domestici di vini e spumanti del 21,3% nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
Tra i primi dieci posti delle bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in valore del vino italiano, spingendolo verso il successo, troviamo difatti nelle prime quattro posizioni due vini pugliesi, il Primitivo pugliese (+23,6%) e il Negroamaro pugliese (+14,6%).
Nel tempo della globalizzazione – precisa Coldiretti Puglia – gli italiani bevono ‘patriottico’. Un’evoluzione positiva dovuta, oltre all’eccellenza del prodotto, anche dalla riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar a cui si somma la ripresa delle esportazioni che hanno riattivato gli sbocchi di vendita del vino pugliese nel canale Ho.Re.Ca, nell’enoturismo e nell’export – sottolinea Coldiretti Puglia – per un valore che va oltre 1 miliardo di euro l’anno.
Ai tempi del Covid, insiste Coldiretti Puglia, è cresciuto tra i millenial il consumo di vino del 18% e del 25% di vino mixato con altre bevande, con il 12% dei giovani che dichiara di consumare più vino, grazie alla scoperta di prodotti d’eccellenza durante il lungo lockdown.
“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento del vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare” afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Una mancanza che ogni anno – conclude Coldiretti Puglia – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci.
WWF. Apre la mostra "Il mare, sotto e sopra"
Sabato 25 settembre, inaugurazione della mostra fotografica Il mare: sotto e sopra.