Redazione

l Consorzio di Gestione di Torre Guaceto comunica che in previsione dell’imminente apertura del lido presso la spiaggia di Punta Penna Grossa e relativo parcheggio a servizio della Riserva, a far data da oggi, 17 giugno e sino alle ore 24:00 del 20 giugno pv, la società Adecco SpA ricerca e seleziona le figure professionali da assumere per i seguenti ruoli: assistente spiaggia, assistente ai bagnanti, barista aiuto banconiere, capo barista, aiuto parcheggio e cassiere parcheggio. 

La candidatura per ogni singola posizione può essere inoltrata ai seguenti link: https://www.adecco.it/offerta/cassiere-parcheggio-gdo-retail-commessi-scaffalisti?ID=6a62cb16-4e08-4ac4-b61e-733ba77cb62f
  • ASSISTENTE SPIAGGIA: 
  • ASSISTENTE AI BAGNANTI: 
  • BARISTA/AIUTO BANCONIERE:  
  • CAPO BARISTA: 
  • AIUTO PARCHEGGIO: 
  • CASSIERE PARCHEGGIO: 
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Ancora fiamme di sterpaglia nel rione Grutti, nei pressi delle villette vicino la chiesetta. Sul posto sono intervenuti i volontari del Ser Protezione civile e una volante della polizia. Tanti i disagi causati ai residenti dovuti al forte fumo provocato dalla vegetazione secca che brucia. Oggi è già il secondo  intervento che è stato richiesto dalla Sala operativa regionale della regione Puglia che da ieri, con l'avvio della campagna antincendio, coordina gli interventi dei volontari. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 17 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 6844 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 90 casi positivi: 20 in provincia di Bari, 16 in provincia di Brindisi, 12 nella provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 24 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.597.073 test.

235.823 sono i pazienti guariti.

10.231 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 252.651 così suddivisi:

95.033 nella Provincia di Bari;

25.547 nella Provincia di Bat;

19.662 nella Provincia di Brindisi;

45.088 nella Provincia di Foggia;

26.840 nella Provincia di Lecce;

39.304 nella Provincia di Taranto;

807 attribuiti a residenti fuori regione;

370  provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

“Alle città pugliesi con più alta produttività turistica è stata tolta una vela nell’annuale valutazione di Legambiente. La motivazione? Un eccesso d’intraprendenza turistica in esecuzione dei Piani paesaggistici, cioè bocciati per eccesso di studio. Criteri obiettivamente lontani dall’idea di successo del brand Puglia”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“La pretesa di dare un modello allo sviluppo secondo il proprio punto di vista culturale piuttosto che governando la realtà, fu il frutto avvelenato di esperienze totalitarie sconfitte dalla storia e ci porta a valutazioni incompatibili con la cura dell’incanto, la promozione dell’industria turistica, l’economia e il lavoro. 
Legambiente è una grande e meritoria associazione fondata su un approccio tecnologico nella cura ambientale, che non può consentirsi d’incappare in un errore di valutazione per mancata comparazione tra tutti i valori in campo.
Affermare la sostenibilità come coincidenza con il non utilizzo del territorio, significa quattro cose messe in fila e tra loro strettamente dipendenti: l’abbandono e la distruzione per mancata manutenzione dei beni e dei paesaggi incantati; il fallimento dell’industria turistica fatta di presenze da ospitare e per questo in grado di concorrere alle casse delle amministrazioni pubbliche con la tassa di soggiorno; la riduzione degli effetti economici di moltiplicazione offerti del turismo, a cominciare da quello di alta gamma, in grado di innalzare il livello della produzione regionale e compensare l’abbandono di altre attività più distruttive e inquinanti; la perdita di posti di lavoro e quindi l’ampliamento della povertà e dell’esodo verso altri territori con offerte di lavoro più accoglienti. 
È ovvio che l’uso del territorio deve essere orientato alla tutela dell’incanto, affinché non siano distrutti ambiti di bellezza che giustificano e combinano i grandi risultati nel settore del turismo. 
Ma per questo segnalo che in Puglia vige il principio di legalità, cioè un insieme di norme rigorosissime e un PPTR copianificato con il Ministero della Cultura, in grado di sottrarre le attività di trasformazione del territorio all’arbitrio dei modelli di sviluppo e dei suoi modellatori. A meno che la perdita della vela non nasconda una bocciatura implicita dei Piani paesaggistici e delle Soprintendenze, ma in questo caso perché mettere in discussione l’immagine dei Comuni per una battaglia politica che andrebbe trasferita a Roma?

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Aeroporti di Puglia comunica che dal prossimo 19 luglio il vettore easyJet opererà dei nuovi collegamenti da Milano Linate e Venezia per l’Aeroporto del Salento di Brindisi. I voli opereranno sino a tutto il 30 settembre con sei frequenze settimanali, escluso il mercoledì, con il seguente operativo:

DA

A

PARTENZA

ARRIVO

GIORNI

VENEZIA

BRINDISI

14.30

16.00

Lunedì, martedì, giovedì

   

15.25

16.55

Venerdì

   

15.40

17.10

Sabato, Domenica

BRINDISI

VENEZIA

21.05

22.30

Lunedì, martedì, giovedì

   

21.55

23.20

Venerdì

   

22.15

23.40

Sabato, Domenica

MILANO  LIN

BRINDISI

18.50

20.30

Lunedì, martedì, giovedì

   

19.40

21.20

Venerdì

   

20.00

21.40

Sabato, Domenica

BRINDISI

MILANO LIN

16.30

18.10

Lunedì, martedì, giovedì

   

17.25

19.05

Venerdì

   

17.40

19.20

Sabato, Domenica

 

“L’annuncio del nuovo operativo easyjet su Venezia e Milano Linate – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti – si inserisce nel quadro delineato dal nostro piano strategico,  rivisitato alla luce delle conseguenze determinate dalla pandemia. Arricchire l’offerta di collegamenti rapidi, economici, efficaci soprattutto sulla direttrice Nord Sud, assume un forte e deciso significato in questa delicata fase della ripresa di mobilità della persona, esigenza che si sta manifestando dapprima a livello domestico e poi, pian piano, si consoliderà a livello europeo e mondiale.

I nuovi voli, che si aggiungono alla maggiore offerta che sta caratterizzando questa prima parte della stagione estiva dell’Aeroporto del Salento, soddisfano la domanda proveniente  da uno dei bacini più ricchi del nostro Paese.

Siamo molto fiduciosi perché riteniamo che la ripresa del traffico aereo sarà destinata ad apprezzarsi ulteriormente alla luce dei sensibili progressi della campagna vaccinale in corso nel nostro paese e in Europa . Ma tutti dobbiamo collaborare ed essere vigili per seguire comportamenti virtuosi che, in ultima analisi, rappresentano la garanzia alla  base delle relazioni sociali “.

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Brindisi. Sorpreso nuovamente alla guida senza patente, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 31enne del luogo per reiterazione nella guida senza patente. Nel corso di un controllo alla circolazione stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura di un conoscente sprovvisto di patente di guida, perché mai conseguita, reiterando nella medesima condotta già contestata dal reparto operante il 12 novembre 2020. Il veicolo è stato restituito al proprietario.

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San Pietro Vernotico. Trovato in possesso di 542 grammi di marijuana, arrestato. A San Pietro Vernotico, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, un 39enne del luogo, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di complessivi 542 grammi di marijuana, parzialmente già confezionati in dosi, oltre a un bilancino digitale di precisione, il tutto occultato nella spalliera del letto. Lo stupefacente e il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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San Michele Salentino. Rinvenuta una serra con 63 piante di marijuana, nonché 335 grammi di infiorescenze di cannabis indica, arrestato un 19enne. A San Michele Salentino, a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un 19enne del luogo, per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In seguito a una perquisizione eseguita nel domicilio dell’uomo i militari operanti hanno rinvenuto una serra con 63 piante di marijuana in vegetazione, dell’altezza compresa tra 160 cm e 190 cm, nonché infiorescenze di cannabis indica pari a 335 grammi, materiale per la coltivazione e per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua residenza in regime di arresti domiciliari. come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Mesagne. Viola le prescrizioni dei domiciliari, disposta la custodia in carcere. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello – Sezione Unica Penale di Lecce nei confronti di un 42enne del luogo, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Il provvedimento scaturisce dalle accertate reiterate violazioni delle prescrizioni imposte dall’ordinanza di sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari. Nello specifico l’uomo è stato sorpreso al di fuori dell’abitazione nonché intento a utilizzare un telefono cellulare. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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Le scriventi associazioni, con nota del 23 aprile 2021 rivolgevano alla locale Capitaneria di Porto richiesta di alcune informazioni finalizzate a fornire, pubblicamente e preventivamente, inequivocabili elementi di valutazione, sugli aspetti tecnico-nautici di competenza di detto ente, in merito agli ipotizzati nuovi insediamenti in programma nel Porto di Brindisi: depositi e impianti per lo sbarco e lo stoccaggio di derivati da idrocarburi (GNL, benzine e gasolio).

            La Capitaneria di Porto di Brindisi in data 3 maggio 2021 (all. 2) forniva riscontro, facendo presente che avrebbe reso “…le proprie determinazioni di competenza in materia di sicurezza della navigazione e dello specchio acqueo portuale nell’ambito della Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero della Transizione Ecologica” e che sarebbe stata loro cura farci partecipi delle “…determinazioni assunte in seno al precitato procedimento”.

            Detta risposta aveva deluso le aspettative delle scriventi associazioni, poiché con quanto richiesto si intendeva ottenere unicamente un utile ed  “essenziale elemento di valutazione alla collettività e ai soggetti decisori, affinché questi vengano posti preventivamente a conoscenza dei futuri scenari che si andranno a verificare, in modo che consapevolmente ognuno si assuma la piena responsabilità nell’accondiscendere a tale investimento in tutta la sua portata e in ogni sua implicazione”.

            Tale delusione è stata rappresentata alla Capitaneria a mezzo di una nota di replica inviata il 13 maggio 2021 (all. 3), nella quale si rivolgeva, tuttavia, “una ulteriore esortazione in favore di un riscontro esaustivo delle questioni poste considerandole della massima importanza nell’interesse collettivo”.

            A tutt’oggi le prefate richieste, che riteniamo legittime e non incidenti in profili di riservatezza, sono rimaste inevase. Non si comprendono i motivi per cui non si possano rendere pubbliche, se richieste in nome della trasparenza, quelle misure di sicurezza che per le norme vigenti la Capitaneria è tenuta ad adottare in base a progetti noti pubblicamente e che di certo influenzeranno le modalità di traffico portuale. Il rischio che si vuole evitare è che, ancora una volta nella presente fattispecie, nel dibattito spesso divisivo generato su temi che paiono polarizzare le esigenze ambientali e produttive, la pubblica opinione e, di conseguenza, l’opinione dei soggetti decisori venga a formarsi senza conoscere aspetti decisivi, quali la compatibilità dei nuovi traffici generati con i progetti in esame con quelli rinvenienti dalle altre attività portuali.

            La nostra richiesta non è frutto di un capriccio ma di ben precisi intendimenti. Il primo è che la cittadinanza deve essere a conoscenza di tutti gli elementi possibili per poter liberamente esprimere il proprio giudizio ma anche gli operatori portuali devono sapere, pubblicamente, quali saranno le implicazioni e le limitazioni perché un domani non abbiano a lamentarsi delle scelte fatte da altri e che ora li potrebbe vedere consenzienti sulla base di elementi insufficienti.

            Ciò che ci ha spinto a chiedere alla Capitaneria di porto di Brindisi la “simulazione” di futuri scenari (che poi comunque andranno a cristallizzarsi nell’adozione di specifiche ordinanze) è la constatazione delle dissimili valutazioni e interpretazioni di alcune norme che si sono in precedenza verificate in attesa della regolamentazione da adottare proprio da parte dell’autorità marittima. Facciamo un esempio a mero titolo esemplificativo: l’applicazione delle norme che hanno consentito l’operatività nel porto di Bari delle boe di ormeggio in andana e invece l’hanno impedito nel porto di Brindisi per dichiarate ragioni di sicurezza. Tali boe a Bari sono in funzione da circa vent’anni, a Brindisi non si sono mai volute adottare - neanche in attesa della costruzione del pontile a briccole - perché, da notizie informalmente assunte e riportate dagli organi di stampa,  la Capitaneria di Brindisi avrebbe ritenuto che non soddisfacessero i requisiti di sicurezza.

            Non potendo pensare che il Porto di Bari sia divenuto più sicuro di quello di Brindisi, per la loro differenza di conformazione e ridosso agli agenti meteomarini, ben nota quanto meno agli addetti ai lavori, queste due diverse valutazioni sono sempre state di difficile comprensione. 

            Ribadiamo la necessità che si risponda pubblicamente alla richiesta formulata e che vengano resi noti i criteri tecnici che la Capitaneria di Porto di Brindisi, ente competente per legge alla regolamentazione degli ormeggi e delle attività in ambito portuale, intende applicare per la operatività e la sicurezza di nuovi insediamenti, per i quali è già venuta in possesso dei progetti.

            I riscontri richiesti sono funzionali all’esercizio dei diritti di partecipazione ai procedimenti che le Associazioni hanno già ampiamente dichiarato che sono stati lesi o dalla mancata apertura di una reale consultazione democratica (vedasi il mancato ricorso ad un confronto aperto su uno studio di fattibilità o su una nuova VIA per quel che attiene l’ipotizzato deposito costiero) o da significativi vizi procedurali per quel che concerne le previste opere portuali sottoposte all’esame delle commissioni VIA-VAS del Ministero per la transizione ecologica. È lampante che a ben poco servirebbero i chiarimenti richiesti se forniti a valle della conferenza decisoria citata nella suddetta risposta.

     Forum Ambiente Salute Sviluppo – Fondazione “Tonino Di Giulio” - Italia Nostra – Legambiente – Medici per l'Ambiente – No al carbone – NOTAP/SNAM  Brindisi – WWF

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