Redazione
DIFESA, ARESTA (M5S): DA VISITA A GUARDIA DI FINANZA EMERGE IMPORTANTE MODERNIZZAZIONE DEL CORPO
“Bisogna fare un plauso agli sforzi nella modernizzazione della macchina organizzativa della Guardia di Finanza, capace di rendere più efficace l’opera di contrasto alla criminalità economica e finanziaria e per svolgere gli altri fondamentali compiti assegnati a tutela della sicurezza della nostra comunità. Di questo e di altro ho potuto accertami questa mattina durante la mia visita al Comando Generale dove ho avuto un proficuo e cordiale incontro con il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo di Armata, Umberto Sirico”. Lo dichiara in una nota Giovanni Luca Aresta, deputato del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Difesa.
“L’incontro - prosegue - è stata l’occasione per conoscere meglio le principali funzioni assolte dalla Guardia di Finanza, nei diversi comparti della propria missione istituzionale ed in particolare affrontare gli aspetti connessi all’ordinamento militare di questo Corpo di polizia.”
“Ho ribadito inoltre il mio apprezzamento per il lavoro svolto ogni giorno dai quasi 64mila militari della Guardia di Finanza, anche in concorso con attività oggi essenziali legate al mantenimento dell’ordine pubblico e del rispetto delle disposizioni a contrasto della pandemia da Covid-19 su tutti i territori”, conclude il deputato.
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PETROLCHIMICO – GENTILE (CNA): IL CLIMA DI RITROVATO DIALOGO TRA AZIENDA E ISTITUZIONI NON PUO’ CHE FAR BENE AL TERRITORIO
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Il Primitivo di Manduria vale 182 milioni di euro
Oltre 28 milioni di bottiglie che corrispondono a più di 21 milioni di litri per un giro d’affari di oltre 182 milioni di euro.
Sono questi i numeri 2020 di una delle denominazioni più importanti d’Italia: il Primitivo di Manduria dop. Un aumento di circa il 26% rispetto al 2019.
In particolare, il Doc rappresenta il 91.6% dell’intero imbottigliato, il Riserva doc il 7.9% ed il dolce naturale Docg lo 0.5%.
Il 70% della produzione è destinata all’estero.
“Questa crescita – afferma Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. La nostra area vitivinicola sta cambiando pelle più rapidamente di altri grazie ad un’economia che sta crescendo e in grado di fare ulteriori salti di qualità. A questi dati, che non ci sorprendono, si deve poi aggiungere il ricambio generazionale. Ci sono molti giovani che si stanno affacciando in questo settore con la voglia di continuare il lavoro dei vecchi viticoltori e con competenze elevate e grande passione. Il lavoro in campagna si sta trasformando; le nostre aziende, piccole e grandi, operano in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale del vino fino all’enoturismo.
Il 35% delle nostre cantine ha attirato le energie della nuova generazione, giovani appassionati di vino che hanno una preparazione cosmopolita”.
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Covid - 19. Oggi 1.867 casi positivi in Puglia, 97 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 15 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.362 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.867 casi positivi: 681 in provincia di Bari, 97 in provincia di Brindisi, 113 nella provincia BAT, 391 in provincia di Foggia, 172 in provincia di Lecce, 397 in provincia di Taranto, 6 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 39 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.047.926 test.
158.805 sono i pazienti guariti.
51.726 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 215.891 così suddivisi:
83.824 nella Provincia di Bari;
21.023 nella Provincia di Bat;
15.823 nella Provincia di Brindisi;
39.402 nella Provincia di Foggia;
20.961 nella Provincia di Lecce;
33.802 nella Provincia di Taranto;
726 attribuiti a residenti fuori regione;
330 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO PREZZI VERDURE DAL CAMPO ALLA TAVOLA FINO AL 500%. Chiusura bar, mercati e ristoranti ha ridotto concorrenza con funzione calmieratrice dei prezzi
Volano i prezzi al consumo per la verdura e le primizie di stagione come fave fresche e piselli, ma anche carciofi, finocchi, cicorie e zucchine con una forbice dei prezzi dal campo alla tavola che registra percentuali a due zeri fino al 500%. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei prezzi riconosciuti in campagna agli agricoltori, a cui corrispondono prezzi stellari sui banchi della vendita al dettaglio.
“Mentre l’inflazione a marzo segna in generale un aumento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati del +1% su base tendenziale, si registrano forbici dei prezzi molto larghe dal campo alla tavola con remunerazioni basse riconosciute agli agricoltori tensioni sui prezzi dei beni alimentari con punte più elevate per i prodotti freschi. A pesare è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi che moltiplicando gli sbocchi di mercato e ampliando la concorrenza svolge una funzione calmieratrice sui prezzi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Ai pochi centesimi riconosciuti agli agricoltori la forbice si allarga a dismisura al consumo – denuncia Coldiretti Puglia - come per esempio per i piselli che da 1,50 euro al chilo nei campi il prezzo schizza a 4,00 euro al dettaglio con una forbice che segna il +167%, le cicorie che da 0,30 euro pagati agli agricoltori vengono vendute a 1,70 euro al chilo con +467%, i carciofi con prezzi al dettaglio del + 350% rispetto ai campi, i finocchi che da 0,30 euro in campagna sono venduti al consumo a 1,50 euro al chilo con una forbice del 400%, fino a zucchine e fave fresche che subiscono un ricarico del 150%. Il balzo dei prezzi di verdura e frutta è anche un effetto del clima pazzo, con gelo, grandine e bufere di vento che si sono alternati alla siccità con pesanti effetti sulle coltivazioni in sofferenza.
Con l’emergenza Coronavirus i consumatori – sottolinea la Coldiretti regionale - vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus, Una crescita trainata dalla voglia di avere in casa una riserva naturale di vitamine consigliata anche dall’ISS che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza COVID-19, invita proprio ad “aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta” con “più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata”.
A pesare sui prezzi sono anche le chiusure della ristorazione che privano di un importante mercato di sbocco produzioni deperibili. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” – conclude la Coldiretti – per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano.
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Cellino San Marco. Al controllo, rifiuta di fornire le generalità e insulta gli operanti, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno denunciato in stato di libertà un 57enne del luogo, per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. L’uomo, controllato nell’ambito di un servizio per il contenimento della diffusione del virus da Covid-19, dapprima si è rifiutato di fornire le proprie generalità agli operanti e successivamente li ha insultati verbalmente, offendendone l’onore alla presenza di altre persone.
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Con il coltello minaccia di morte i dipendenti di una banca, arrestata una donna. Si era invaghita di un impiegato
Latiano. Irrompe in banca e minaccia di morte i dipendenti, arrestata una donna. Si era invaghita di un impiegato e non sopportava di non essere corrisposta. A Latiano, a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato una 43enne del luogo, per atti persecutori, detenzione e porto abusivo di armi, violenza privata e danneggiamento. In particolare, nel tardo pomeriggio di ieri, i militari operanti sono intervenuti presso la filiale della banca Intesa Sanpaolo a seguito della richiesta sul 112, che segnalava la presenza di una donna armata all’interno, intenta a minacciare di morte i dipendenti. Giunti sul posto, i militari hanno bloccato la donna e hanno appurato che la stessa si era guadagnata l’accesso dopo aver forzato la porta dell’istituto di credito – in quel momento chiuso al pubblico – e brandendo un coltello da cucina lungo 30 cm, aveva tentato di colpire il direttore e i dipendenti.
Dagli accertamenti è emerso che la donna, dal mese di gennaio u.s., aveva posto in essere atti persecutori e minacce anche a mezzo telefono, nei confronti di un dipendente di quell’istituto, del quale si era invaghita, non sopportando di non essere corrisposta. Proprio a seguito di tali rifiuti, asserendo infondatamente che l’uomo intrattenesse una relazione con un’altra dipendente della medesima banca, la 43enne nei giorni precedenti aveva minacciato esplicitamente il citato dipendente, riferendogli che si sarebbe presentata con un coltello presso la banca con l’intenzione di uccidere lui e la collega. Il coltello rinvenuto è stato posto sotto sequestro. L’arrestata, concluse le formalità di rito, è stata tradotta presso la sua abitazione al regime degli arresti domiciliari.
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Indagine “Clean Car”: 2 arresti e 1 obbligo di dimora
Alle prime ore di giovedì 15 aprile 2021, in tre località delle Province di Brindisi e Taranto, la Compagnia di Francavilla Fontana (BR) ha eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, Dott. Maurizio SASO, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 3 indagati (1 destinatario della custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari ed 1 dell’obbligo di dimora), due dei quali già censiti penalmente, ritenuti responsabili dei reati di riciclaggio e ricettazione in concorso, truffa, uso di atto falso in relazione alla falsità materiale commessa da privato e da pubblico ufficiale in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi.
L’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana tra settembre 2018 e ottobre 2020, è stata avviata a seguito di una denuncia presentata da una donna che ha riferito di aver scoperto che l’autovettura di sua proprietà risultava intestata ad una terza persona, precisando nella circostanza di non aver venduto il veicolo a nessuno e di non conoscere il nuovo proprietario del mezzo.
Le successive indagini condotte, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Brindisi, Dott. Francesco Carluccio, hanno quindi consentito di:
a. accertare come, effettivamente, sul territorio nazionale, circolasse un clone dell’autovettura della denunciante, alla stessa identica per modello, colore, targa e telaio;
b. accertare la contraffazione del telaio, delle targhe e della carta di circolazione di tale clone. In particolare, la carta di circolazione è risultata fare parte di un intero stock di carte in bianco provento di furto avvenuto nel 2004, in danno della Motorizzazione Civile di Enna;
c. individuare il numero di telaio realmente corrispondente al veicolo clone, accertando come tale veicolo fosse provento di furto denunciato a Fasano (BR) ad aprile 2018;
d. comprendere come, al fine di consentire la commercializzazione apparentemente lecita del clone, fosse stato messo in scena un finto trasferimento di proprietà, avvenuto, tra l’indagato associato alla Casa Circondariale, curatore della vendita del veicolo e l’acquirente dello stesso, presso un’agenzia di pratiche auto di San Pancrazio Salentino (BR);
e. accertare la conoscenza e la presumibile collaborazione del titolare di citata agenzia di pratiche auto, sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, con l’autore del reato, tanto che il primo aveva apposto la propria firma in segno di autentica della sottoscrizione del venditore del veicolo originale, ossia la denunciante, in realtà totalmente inconsapevole di ciò che stava accadendo.
Le successive indagini rivolte ai soggetti coinvolti nella vicenda hanno quindi permesso di accertare ulteriori analoghe condotte poste in essere dagli indagati, in relazione al riciclaggio di altri veicoli, operazioni nelle quali è risultato coinvolto anche il titolare di una concessionaria di auto usate di Tuturano (BR), sottoposto all’obbligo di dimora, reo di avere avviato, con artifizi e raggiri, trattative commerciali con acquirenti, inconsapevoli del vizio di natura illecita.
Nel corso delle investigazioni sono quindi stati individuati e sequestrati tre veicoli, tutti provento di furti, avvenuti nelle province di Brindisi, Taranto e Napoli, nonché i relativi documenti di circolazione, anch’essi provento del già citato furto avvenuto a Enna.
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Brindisi: Grido di allarme delle donne malate di cancro all'Asl
Le Associazioni vicine alle donne malate di cancro alla mammella aBRCAdabra onlus, ANDOS Brindisi, Cuore di Donna, Fondazione di Giulio desiderano stigmatizzare le decisioni dell’Azienda Sanitaria Locale Brindisi di penalizzare continuamente le opportunità per le donne malate di cancro alla mammella, prima con la riduzione delle sedute operatorie e la chiusura dei reparti chirurgici, poi con la limitazione dei centri di diagnosi e screening come successo con la senologia a San Pietro Vernotico, causando notevoli ritardi nella diagnosi e cura di una patologia spesso letale o invalidante, quanto o più del Covid.
I quattordici mesi dall’inizio della pandemia stanno causando disagi notevoli nella gestione delle pazienti della senologia; quando potremo dire di essere usciti o di cominciare a vedere la fine dell’incubo Covid, ci dovremo misurare con un’altra emergenza sanitaria: la scoperta che un numero enorme di donne avrà notevolmente ritardato la diagnosi del suo cancro, rendendolo poco aggredibile tramite chemioterapia perché ormai metastatico o vedendo cronicizzarsi un tumore che si sarebbe potuto curare in fase precoce. Il diradarsi di esami clinici e strumentali, l’allungarsi delle liste d’attesa per l’intervento chirurgico causeranno la perdita di un considerevole numero di madri, figlie, sorelle nei cui confronti non saranno state colpevolmente messe in atto tutte le corrette strategie di prevenzione, diagnosi precoce e cura adeguata; dati accreditati a livello nazionale ci dicono chiaramente che nel 2020 sono stati eseguiti circa un quarto degli interventi della mammella in meno dell’anno precedente: impossibile accettarli come danni collaterali della pandemia, anche perché in una patologia come il tumore mammario i danni non si evidenziano immediatamente.
Un intervento chirurgico o un esame clinico rinviato non saranno più recuperati e mostreranno i loro effetti nefasti nell’era post-Covid. Ricordiamo che gli interventi oncologici hanno valore terapeutico se eseguiti rapidamente e tempestivamente: è evidente che alcune patologie siano più tempo-dipendenti di altre. Un tumore operato in fase iniziale ha maggiori probabilità di prognosi fausta di uno curato tardivamente, evidentemente. A Brindisi le conseguenze saranno presto evidenti, perché si continua ad attingere sempre dai reparti di senologia per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid… ma di cancro al seno si muore lo stesso, solo più lentamente.
Non possiamo arrenderci a essere dimenticati; i malati oncologici hanno gli stessi diritti dei malati di Covid; per questo chiediamo che i reparti oncologici siano protetti, che la chirurgia senologica e anche quella ricostruttiva riprenda i suoi ritmi normali, che lo screening proceda regolarmente; ci rendiamo conto di chiedere un notevole sforzo organizzativo, ma siamo certi che saprete accogliere le istanze di chi fino ad ora ha visto solo accumularsi ritardi gravissimi, a rischio della propria vita o di quella dei propri cari.
Chiediamo di ripristinare al più presto anche le sedute operatorie di mastectomia profilattica, ferme ormai da oltre un anno: le portatrici di mutazione genetica, ad altissimo rischio oncologico, la cui unica forma di prevenzione è quella chirurgica, non possono abbassare la guardia e chiedono di essere aiutate in questa battaglia contro il tempo e l’indifferenza.
Concludendo, a nome di tutte le associate ad aBRCAdabra, ANDOS, Cuore di Donna e Fondazione di Giulio chiediamo che sia garantito il ripristino di tutto il percorso dedicato alla prevenzione, alla sorveglianza, allo screening e alla cura del tumore mammario: le donne hanno diritto ad essere prese in carico dalla diagnosi alla chirurgia, dalla terapia oncologica alla eventuale radioterapia nel rispetto dei percorsi disegnati a livello regionale dalla Rete Oncologica, perché la salute e il benessere delle donne sia tutelato nei fatti e non solo sulla carta.
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Brindisi. Incrementato il numero di sportelli CIE
Al fine di rendere più efficiente il servizio di rilascio delle carte d’identità elettroniche, riducendone i tempi di attesa, e per smaltire il calendario delle prenotazioni, già al completo sino al mese di agosto, l’amministrazione comunale ha incrementato il numero di sportelli abilitati al rilascio CIE presso la sede centrale di piazza Matteotti.
Pertanto si comunica che il servizio di prenotazione online è temporaneamente sospeso. I cittadini possono effettuare la prenotazione unicamente telefonando al numero 0831.229256 negli orari di ufficio (lun. mar. mer. ven. dalle ore 09 alle ore 12 e il giovedì dalle ore 15,45 alle ore 18).
Coloro che invece precedentemente avevano già effettuato una prenotazione, saranno contattati telefonicamente per concordare una nuova data, anticipata rispetto a quella prenotata.
Restano invariate le modalità di prenotazione per la sede distaccata di Tuturano.
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