Redazione
Sarà Pippo Civati a chiudere l’edizione 2021 del Festival del libro emergente di Mesagne, l’evento culturale online organizzato da QuiMesagne che ha visto alternarsi diverse case editrici nazionali che hanno interagito con gli scolari mesagnesi e con il popolo del web. Dunque, oggi pomeriggio alle ore 19.00, in diretta sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di QuiMesagne, si concluderà il Festival del libro emergente, la kermesse di libri di autori sconosciuti al grande pubblico patrocinata dalla città di Mesagne, dal Teatro Pubblico Pugliese e sponsorizzata dalla Cantina Sampietrana e da Officina Design e Ottica Cuppone di Mesagne. A produrre e condurre la trasmissione web sono stati Regina Cesta e Cosimo Saracino. Il Festival ha avuto inizio lo scorso 21 gennaio ed ha avuto una cadenza settimanale durante la quale sono stati presentati ben 16 libri di scrittori emergenti. Ottimo il risultato anche del doppio appuntamento mattutino dello “Speciale legalità” che ha visto ospiti il giornalista Lorenzo Tosa ed Anarkikka. Tante le storie narrate e gli autori conosciuti ma anche tanti i temi trattatati: dalla Giornata della Memoria, ai diritti umani, alla violenza sulle donne, all’adolescenza con i suoi primi amori.
Durante gli incontri online si sono fatti conoscere autori di fantascienza e fantasy e poi i tanti libri dedicati ai bambini che sono stati grandi protagonisti di questa manifestazione. Il Festival è stato anche incubatrice di una sorpresa: la realizzazione di un libro per bambini interamente dedicato alla storia della cavallerizza Brigida Nigro, il cui ricavato sarà devoluto alla realizzazione del sogno di Brigida di partecipare ai campionati nazionali di Paradressage. Intanto, oggi, insieme a Regina Cesta e Cosimo Saracino, sarà ospite Giuseppe Civati, che presenterà il suo libro “Una Meravigliosa posizione”, edito da People. “Nel volume ho raccontato ciò che mi manca e ciò che mi piace. Spero possa piacere anche a voi”, ha spiegato Civati. Al webinar sarà presente anche il sindaco della città di Mesagne Toni Matarrelli. Un libro autobiografico, quello di Civati, che racconta al lettore l’esperienza del politico che nel 2018 non venne rieletto.
La diretta del 15 aprile sarà anche l’occasione per presentare, insieme a Civati, il concorso letterario “Scintilla” che la casa editrice People ha lanciato pochi giorni fa e che è rivolto a esordienti o emergenti scrittori di libri per bambini. È un concorso destinato a opere prime per prime lettrici e primi lettori, per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi. Il successo della prima edizione del Festival del libro emergente ha spronato gli organizzatori a proporre per il 2022 una seconda edizione sperando che la stessa si possa svolgere in presenza.
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Giovedì 15 aprile gli utenti nati nel 1946 e 1947 possono presentarsi - con e senza prenotazione - nei centri attivi per la vaccinazione con AstraZeneca, che è riservato a persone che non siano in condizione di estrema fragilità o disabilità grave.
Sono arrivate oggi nella Farmacia dell’ospedale Perrino di Brindisi circa 8.200 dosi di vaccino Pfizer, che si aggiungono a quelle disponibili, per un totale di oltre 9mila dosi. Verranno pertanto vaccinati anche i cittadini di 74 e 75 anni con patologie che prevedono la somministrazione del Pfizer.
Possono presentarsi senza prenotazione anche gli utenti dai 79 ai 76 anni senza fragilità che vogliano vaccinarsi con AstraZeneca. Gli utenti dai 79 ai 76 anni, con fragilità, che non sono stati vaccinati con Pfizer, pur avendone diritto, saranno ricontattati dalla Asl per programmare la vaccinazione.
I centri aperti il 15 aprile sono: Marconi-Flacco e PalaVinci a Brindisi, Conforama a Fasano, palazzetto dello sport a Ceglie Messapica, palestra della scuola De Amicis a Francavilla Fontana, palestra scuola Falcone di Mesagne, struttura tensostatica a Oria, palazzetto dello sport di Ostuni, scuola primaria a San Donaci, centro pressostatico a San Vito dei Normanni.
I centri sono aperti dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19, tranne Brindisi-PalaVinci, Francavilla Fontana e San Donaci, aperti solo la mattina.
Chi ha già effettuato l’adesione sul sistema “La Puglia ti vaccina”, avrà un accesso prioritario nei giorni e nella fascia oraria programmati.
Per gli over 80 in calendario per la seconda dose restano validi orari e centri indicati nella prenotazione.
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NUOVO TEATRO VERDI, IL SUCCESSO DELLO STREAMING
Sei spettacoli in streaming. Sei appuntamenti, cinque musicali e uno di teatro civile, che la Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ha messo online tra febbraio e aprile per distogliere la “pausa di silenzio” cui i teatri sono tenuti da oltre un anno. E, conti alla mano, l’iniziativa ha raccolto oltre 280.000 visualizzazioni, un risultato che sorprende e documenta quel “desiderio di teatro e di spettacolo” che il pubblico trattiene in attesa della riapertura delle sale.
Gli spettacoli sono stati trasmessi con appuntamento domenicale su diverse pagine Facebook e canali Youtube in modo da raggiungere più bacini di utenza e un’audience quanto più distribuita. Lo streaming ha infatti coinvolto più account social, dal Comune di Brindisi al Teatro Pubblico Pugliese fino ai portali d’informazione del territorio, creando una sorta di trasmissione a “pagine unificate”, un esperimento che ha suggellato un patto comune a favore del teatro e della musica. E che ha riscosso partecipazione ed entusiasmo. «Quando abbiamo proposto di condividere la trasmissione social degli spettacoli - ha detto Carmelo Grassi, direttore artistico del Verdi - hanno dato tutti piena disponibilità. Non era scontato e per questo li ringrazio. Ciascuna pagina ha contribuito a un risultato che ci gratifica e ci fa riflettere perché è la cifra di quanto il teatro manchi alla gente. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi, il pubblico ci aspetta, è il segno che l’attenzione e l’aspettativa non sono calate, anzi è vero il contrario. La privazione dell’arte gioca a suo favore. Abbiamo chiesto agli artisti di esibirsi offrendo alle telecamere lo sfondo della platea vuota, un modo per rendere protagonista il pubblico che non c’è. Lo spettacolo dal vivo “fa rumore” a dispetto del silenzio che lo pervade; ho apprezzato molto domenica scorsa l’idea della cantante Maky Ferrari di dare un significato diverso, vicino al teatro e alla musica, a un successo di Diodato».
Lo streaming ha permesso di incontrare migliaia di utenti social, un bilancio che non può passare inosservato. Lo streaming ha dalla sua i numeri, il teatro dal vivo invece l’essenza stessa del teatro. Tradizionalmente inteso. Ma i due mondi, che non si incontrano, possono però viaggiare su piani paralleli. In Italia la pandemia ha accelerato la corsa a ricucire il gap tecnologico-culturale che in molti Paesi è stato risolto da anni, in alcuni perfino da decenni.
I numeri consegnati dallo streaming misurano la potenza di questo strumento. Al quale occorre guardare con meno disincanto e più interesse. Non solo evidenze di cui compiacersi, ma una realtà da considerare per sperimentare forme meno tradizionali, oltre le esigenze di promozione. «Il digitale è uno strumento - ha continuato Carmelo Grassi - che può portare il contenuto del teatro anche alle nuove generazioni. Con l’esperienza del Verdi abbiamo investito in uno streaming di qualità, con più camere e un lavoro di regia, fatto professionalmente da Mimmo Greco, combinato tra quella teatrale e quella di ripresa. Il discrimine è la qualità. Con sei spettacoli abbiamo abbracciato un pubblico più ampio, siamo entrati nell’intimo della parola e della musica attraverso le performance degli artisti della città, chiedendoci cosa potesse colpire l’attenzione dello spettatore».
Una volta Eduardo De Filippo ebbe modo di scrivere: «Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all’attore». Il Covid ci è riuscito appieno. E a più di un anno dall’inizio della pandemia la ripresa resta ancora un orizzonte sfumato. Prima dello scoppio pandemico il teatro era orientato a spalancare finestre di dialogo con altre pratiche artistiche. Dialoghi con la letteratura, poi con la scienza, l’economia, la storia. Mondi che stanno intorno al teatro e con i quali confrontarsi. Sarà così anche dopo o la drammaturgia post-pandemica racconterà di questo tempo? «Ciò che è importante - ha concluso Carmelo Grassi - è che la nuova drammaturgia, quale che sarà il suo indirizzo, rifletta le nuove geografie della nostra vita. Questa è una necessità per un teatro che, come il Verdi, vuole essere un luogo di riflessione per la comunità. Quando la pandemia sarà passata, penso che l’esperienza dello streaming entrerà a far parte della vita del teatro, senza velleità alternative o rimpiazzanti. Permetterà di intercettare fasce di pubblico che normalmente non vanno a teatro. Il digitale è un terreno fertile di sperimentazione, non un surrogato: se partiamo da queste basi la chiusura dei teatri avrà restituito una freccia in più all’arco della scena. Il Nuovo Teatro Verdi ha toccato con mano il fermento della “piazza virtuale” e come ogni esperienza sarà utile per il seguito della storia».
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Brindisi. Oggi il sindaco Riccardo Rossi ha incontrato alcuni rappresentanti del gruppo Eni e di Versalis che hanno illustrato il programma di lavori straordinari previsti all’interno dello stabilimento di Brindisi.
“Si tratta di un investimento importante, in particolar modo per il miglioramento del sistema elettrico, con nuove cabine elettriche, oltre 30 chilometri di cavi e le nuove interrelazioni tra la rete interna ed esterna dello stabilimento - dichiara il sindaco Riccardo Rossi -. A ciò si aggiunge l’istallazione del nuovo sistema di torcia a terra. Sono opere importanti che aumenteranno la stabilità dell’impianto.
Abbiamo inoltre discusso dell’implementazione della stazione di centraline di monitoraggio e controllo: l’azienda ha condiviso questa esigenza, da noi espressa, rendendosi disponibile ad aprire un tavolo con Comune ed Arpa per definire la rete di centraline all’interno e sul perimetro dello stabilimento. Abbiamo infine condiviso che tale rete debba essere allargata a tutta la zona industriale coinvolgendo tutte le realtà presenti nella stessa”.
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Mesagne. Grave incidente stradale sulla ss7
Un grave incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di ieri a Mesagne lungo la Statale 7 all’altezza dell’uscita per San Vito dei Normanni, nel senso di marcia di Brindisi. Due mezzi, una Renault Megane e un Apecar a quattro ruote, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Nell’urto i due occupanti dell’Apecar sono rimasti feriti e trattenuti all’interno del mezzo. Sul posto del sinistro sono giunte le unità di pronto intervento della polizia locale di Mesagne, due ambulanze e i vigili del fuoco di Brindisi. I feriti sono stati condotti presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi dove sono stati sottoposti ad accertamenti che hanno evidenziato dei traumi cranici e politraumi agli arti.
L’incidente è stato rilevato dai vigili urbani che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dello stesso e attribuire le responsabilità. I fatti si sono verificati poco dopo le ore 16,30 di ieri sulla strada statale 7 nel tratto in cui c’è l’uscita per la provinciale Mesagne-San Vito, esattamente all’altezza del circolo tennis “Dino De Guido” di Mesagne. Sull’importante arteria viaria dei “Due Mari” stanno viaggiando in direzione Brindisi una Renault Megane e un Apecar a quattro ruote. I due mezzi quando sono giunti all’altezza del circolo tennis, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Un urto alquanto violento poiché l’Apecar si è ribaltato sul fianco destro strisciando sull’asfalto. Fortunatamente nel sinistro non sono state coinvolte altre auto che viaggiavano nella medesima direzione di marcia. Gli automobilisti si sono fermati e hanno lanciato l’allarme.
Sul posto sono immediatamente arrivate due ambulanze del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. Sono stati fatti intervenire anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno estratto i due feriti dell’Apecar dalle lamiere. I sanitari li hanno potuti visitare riscontrando una serie di traumi. Pertanto, hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi, dove sono stati sottoposti ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza alcuni traumi riportati nello scontro, tra cui dei traumi cranici. I feriti, entrambi residenti a Brindisi, sono stati trattenuti nel nosocomio. Sulla statale 7 sono rimasti i vigili urbani di Mesagne che hanno rilevato l’incidente e avviato le indagini per stabilire la dinamica dello stesso.
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Mappa i luoghi del cuore del paesaggio della piana brindisina
I luoghi del cuore del paesaggio della piana brindisina mappati in un progetto internazionale. Infatti, da un paio di settimane è stato lanciato il questionario Heriland-Appia Project, un questionario creato dall’università Libera di Amsterdam per la mappatura partecipata del paesaggio culturale dell'entroterra brindisino e delle sue trasformazioni. Il questionario è basato su un’innovativa applicazione online chiamata “Maptionnaire” che permette ai partecipanti di mappare le loro preferenze e giocare con un’interfaccia semplice e divertente. Il lavoro portato avanti, fa parte di una ricerca di dottorato che studia nuovi metodi partecipativi per la progettazione del paesaggio.
Questi metodi, chiamati di co-progettazione, si basano sull’utilizzo di mappe, utilizzate come strumento di mediazione, comunicazione ed interscambio tra i partecipanti. Il dottorato, promosso dall’Università di Amsterdam, rientra in un progetto Europeo chiamato Heriland (www.heriland.eu), una rete europea di ricerca e formazione sul patrimonio culturale e il paesaggio, in relazione alla pianificazione territoriale. L’università di Amsterdam, opera sui beni culturali del brindisino da circa 40 anni, in stretta collaborazione con Comuni, Soprintendenze e diversi gruppi locali. Recentemente l’università ha rinnovato il suo impegno per il territorio, sostenendo l’Appia Project, un progetto che mira alla pianificazione e alla valorizzazione dei beni culturali lungo la Via Appia brindisina, mettendo insieme i cinque Comuni di Brindisi, Mesagne, Latiano, Oria e Francavilla Fontana. È in questo contesto che viene lanciato un questionario online per la mappatura dei valori del paesaggio della Piana Brindisina e delle sue trasformazioni. Il questionario si pone l’obiettivo di affrontare diverse tematiche relative al paesaggio: centrale è la mappatura dei luoghi e percorsi preferiti della popolazione locale, nei quali possono rientrare sia i beni culturali ufficialmente riconosciuti, che luoghi e percorsi legati ad esperienze personali, con i quali gli abitanti del luogo hanno un legame “affettivo”, e che fa parte della propria identità culturale.
Altre domande riguardano le funzioni e servizi che potrebbero essere integrati nel territorio; ma anche problematicità e criticità del paesaggio, quali sono le opzioni da considerare per nuovi usi del suolo nel post xylella, nonché il tema della transizione verso le energie rinnovabili, le discariche abusive ed altro ancora. Infine una parte del questionario è dedicata alla mobilità sostenibile ed il progetto di percorsi e ciclovie, tra i quali il progetto ministeriale per la Via Appia antica. Per adesso, a due settimane dal lancio, si registra un totale di più di 390 elementi inseriti nella mappa ed oltre 250 partecipanti.
Il questionario sarà aperto fino al 30 aprile 2021. I risultati del questionario verranno utilizzati come base di partenza per i workshops partecipativi di co-progettazione che verranno organizzati a fine settembre. L’obiettivo di questi workshops, sarà quello di far progettare insieme i diversi stakeholders del territorio, cittadini, enti territoriali, associazioni ed istituzioni, per delineare una strategia comune fondata sulla valorizzazione del paesaggio culturale. Infine, per maggiori informazioni sulla ricerca è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Covid - 19. Oggi 1.488 casi positivi in Puglia, 109 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 14 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13647 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.488 casi positivi: 655 in provincia di Bari, 109 in provincia di Brindisi, 155 nella provincia BAT, 56 in provincia di Foggia, 140 in provincia di Lecce, 368 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 39 decessi: 18 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 4 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 9 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.034.564 test.
156914 sono i pazienti guariti.
51789 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 214024 così suddivisi:
83143 nella Provincia di Bari;
20190 nella Provincia di Bat;
15726 nella Provincia di Brindisi;
39011 nella Provincia di Foggia;
20789 nella Provincia di Lecce;
33405 nella Provincia di Taranto;
720 attribuiti a residenti fuori regione;
320 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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COLDIRETTI PUGLIA, ESERCITO DI 24MILA AZIENDE ROSA IN PUGLIA MULTIFUNZIONALI E RESILIENTI
COLDIRETTI PUGLIA, ESERCITO DI 24MILA AZIENDE ROSA IN PUGLIA MULTIFUNZIONALI E RESILIENTI. In Puglia quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%). Infaticabili, resilienti e tenaci sono le donne in agricoltura che in Puglia stanno affrontando con energia e caparbietà, un esercito di quasi 24mila aziende rosa che stanno guidando la risalita. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione dell’instant dell'Arti, l'agenzia strategica regionale della Puglia per la tecnologia e l'innovazione, che dedica un focus specifico a donne, impresa e imprenditoria innovativa, indagando in particolare sul gender employment gap.
“Sono le donne a dare una spallata alla crisi, con le loro attività multifunzionali e la capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo”, dichiara la pugliese Floriana Fanizza, leader regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa.
In Puglia quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
“Abbiamo bisogno di sburocratizzazione – ha aggiunto la responsabile Fanizza - di fare impresa con i tempi delle imprese e non della politica, perché per le donne lavorare in campagna è una scelta professionale portata avanti per reale passione e per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”.
La burocrazia ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma soprattutto frena con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso delle donne nell’attività di impresa in Puglia. “Per questo va avviato immediatamente un programma di semplificazione in agricoltura e vanno attuati strumenti incentivanti, liberando a beneficio delle imprese le risorse non ancora spese del PSR e dando corso senza ulteriore indugio ai pagamenti delle domande che già risultano in graduatoria, con le istruttorie già completate. Alle imprese agricole serve oggi liquidità immediata”.
Coldiretti chiede una stretta sulle politiche regionali che facciano proprie e declinino sul territorio “le direzioni di intervento definite dal Dipartimento per le pari opportunità, quali l’accesso al credito e la formazione finanziaria, la promozione del digitale, oltre a nuovi strumenti di welfare e di conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa”, conclude la responsabile Fanizza.
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Il Cobas in prefettura a Brindisi
Il Sindacato Cobas è profondamente allarmato da tempo sul tema della fase di “Decarbonizzazione” di cui i primi gravi risultati si leggono nella vicenda SIR, appalto vinto da questa azienda che invece di utilizzare 83 unità lavorative presenti nel porto ne dovrà utilizzare solo 45.
Una perdita secca di 38 unità lavorative anche se l’azienda , per vincere la gara, ha dovuto impegnarsi per una ricollocazione fuori dal cantiere Enel di Cerano.
Da oltre 1 anno abbiamo pensato ad una serie di proposte da avanzare agli Enti Preposti, in particolare al Mise e dopo l’avvio del nuovo Governo anche al ministero della transizione ecologica, che Vi rappresentiamo allo scopo di ricevere sostegno per il bene del nostro territorio:
- l’utilizzo di un ammortizzatore sociale ad hoc non solo per i dipendenti dell’Enel ma anche per i dipendenti delle ditte appaltatrici prossimi al pensionamento, della durata di 7 anni
- pianificazione dello smantellamento, bonifica e ripristino dello stato dei luoghi delle due centrali che darebbe continuità occupazionale non di poco conto per tutto il periodo occorrente allo svolgimento delle tre fasi
- il resto lavoratori giovani che sarebbero lontani dall’età pensionabile inserirli in percorsi di corsi di formazione professionali specifici sullo sviluppo, installazione e manutenzione delle filiere rinnovabili compreso l’idrogeno verde prodotto con il 100% dell’energia da fonti rinnovabili
- no alla trasformazione a gas della stessa Cerano e dall’altra centrale storica di Brindisi Nord, oggi A2A
- no a nuovi gasdotti che legherebbero il nostro futuro a scelte climalteranti e speculazioni internazionali assai opache come con il TAP.
-chiediamo che quei soldi invece di essere spesi per la riconversione a gas delle Centrali vengano investiti per realizzare Comunità Energetiche in tutti i comuni della Provincia, un utilizzo quindi delle rinnovabili in ogni casa, condominio e ogni struttura pubblica: ci sarebbe molta più occupazione che delle poche decine di occupati previsti con una centrale a gas
- non vogliamo che i soliti furbi del quartierino si accaparrino i finanziamenti europei tanto attesi dall’Italia, soldi di cui Brindisi nei programmi del Governo nazionale è ancora a tutt’oggi escluso.
Un allarme che va rivolto al Governo immediatamente perchè il 26 e 27 Aprile il presidente del Consiglio Mario Draghi porterà il piano relativo al Recovery Plan in Parlamento, piano di cui non si conoscono ancora i contenuti.
- creazione di un centro di ricerca e sviluppo delle tecnologie delle fonti rinnovabili all’interno della Cittadella della Ricerca con applicazione nella zona industriali.
Solo una lotta su questi contenuti potrà contribuire a costruire un futuro diverso per Brindisi.
per il Cobas Brindisi Roberto Aprile
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Titolare di un esercizio pubblico non mette in atto gli accorgimenti per evitare assembramenti anti-Covid nel suo locale, sanzionato
Ceglie Messapica. Titolare di un esercizio pubblico non mette in atto gli accorgimenti per evitare assembramenti anti-Covid nel suo locale, sanzionato. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, a conclusione degli accertamenti eseguiti nell’ambito di specifico servizio di controllo per il rispetto delle prescrizioni Covid-19, hanno sanzionato amministrativamente un 53enne, titolare di un esercizio pubblico del luogo, per aver omesso gli accorgimenti idonei ad evitare assembramenti di persone nell’esercizio, contravvenendo al D.P.C.M. del 02.03.2021, per cui è stata applicata la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per 5 giorni. Durante il controllo, i militari hanno anche sanzionato alcuni clienti del locale che avevano violato il medesimo Decreto, creando un assembramento.
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