Redazione

L'ex Presidente del Consiglio comunale di Mesagne, Fernando Orsini ha avanzato una proposta al sindaco Matarrelli:

 
"Da qualche mese non è più esposto a Mesagne lo striscione giallo #VeritàperGiulioRegeni” che, per diverso tempo, è stato posizionato dapprima sulla facciata del Palazzo dei Celestini, sede del Municipio e, successivamente, su un muro laterale del Teatro Comunale. 
 
Ritengo non sia una scelta dell'Ammministrazione comunale, ma il tutto sarà sicuramente dovuto al fatto che il materiale con cui sono confezionati alcuni striscioni non regge quando spira vento forte, rendendo talvolta molto gravosa la loro tenuta. 
 
Se così è – voglio pensare che non vi siano impedimenti di altri natura che, allo stato, non intravedo assolutamente e neanche ritengo possano esservi - perché non adottare un’altra soluzione, senza dover rinunciare a testimoniare quel che anche a Mesagne, per tanti anni, si è fatto per ricordare Giulio?
 
Come è noto, il 29 aprile prossimo, innanzi al GUP di Roma, inizierà l’udienza preliminare a carico degli imputati per il barbaro assassinio del giovane ricercatore friulano ad oltre 5 anni da quel 25 gennaio 2016. 
 
Ecco - ed è questo l'invito che mi permetto rivolgere al Sindaco ed all'Amministrazione comunale tutta - si darebbe un forte messaggio simbolico se in questi 15 giorni che ci separano da quella data si provvedesse a far posizionare, come peraltro già avvenuto in diverse città italiane, una “panchina gialla per ricordare Giulio” e, così, continuare a chiedere verità e giustizia per lui e la sua famiglia, sopratttutto nella delicata di celebrazione del processo. 
 
La panchina potrebbe essere posizionata nel prato antistante il retro del Castello od, ancor più, all’ingresso della Biblioteca comunale “U. Granafei”, luogo in cui è più frequente il passaggio di studenti, affinché sia sempre vivo nei giovani ed in tutti coloro che transitano nel centro storico, cuore di Mesagne, il ricordo di Giulio, dei suoi valori di legalità, giustizia e della sua attività di ricercatore e studioso. 
 
Sarebbe un piccolo grande gesto simbolico di altissimo contenuto etico e civico".

Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato all’11 aprile.

Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data delll’11 aprile 2021 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.771 soggetti, di cui 930 donne (52,5%) e 841 uomini (47,5%), con età mediana di 47 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 228 nella fascia 0-18 anni, 1.188 tra 19-64 anni, 256 tra 65-79 anni, 99 negli 80 e oltre. 
I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 627 (35,4%), “contatto con caso accertato” 610 (34,4%), “screening” 56 (3,2%), “rientro da area a rischio” 10 (0,6%) e soggetto in Rssa 3 (0,2%); in 465 casi (26,2%) il fattore di rischio non è definito.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 682 (38,5%) soggetti asintomatici, 762 (43%) paucisintomatici, 209 (11,8%) con sintomatologia lieve, 34 (1,9%) con quadro severo, 8 (0,5%) critici e 17 (1%) in fase di guarigione; per 59 soggetti (3,3%) il dato non è noto.
Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 429 a Brindisi, 216 a Fasano, 165 a Ceglie Messapica, 151 a Francavilla Fontana, 85 a Carovigno, 73 a Ostuni, 70 a San Pancrazio Salentino, 70 a San Vito dei Normanni, 65 a Mesagne, 65 a Villa Castelli, 64 a Torchiarolo, 60 a Oria, 41 a Latiano, 41 a San Pietro Vernotico, 40 a Torre Santa Susanna, 39 a Erchie, 36 a Cellino San Marco, 28 a Cisternino, 21 a San Michele Salentino, 12 a San Donaci. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torre Santa Susanna, Brindisi, Villa Castelli, Ceglie Messapica, Fasano e Oria.
Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e l’11 aprile 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 97.704 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 250,2 soggetti ogni 1.000 residenti. Per 81.808 (83,7%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 45% dei casi.
Dei 97.704 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 15.336 (15,7%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 392,8 casi x 10.000 residenti; si osserva una netta diminuzione dei casi, da rivalutare nei prossimi giorni. I positivi comprendono 7.895 donne (51,5%) e 7.441 uomini (48,5%); l’età mediana è pari a 45 anni, non dissimile ai valori riscontrati nelle ultime settimane. 
Il tasso di letalità è pari a 1,9%, inferiore al corrispettivo tasso pugliese del 2,5%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 285 i decessi totali: 223 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 39 tra i 60 e 69 anni, 17 casi tra i 50 e i 59, 4 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

La Commissione Sanità della Regione Puglia ha affrontato in maniera approfondita, in seduta monotematica, i problemi dell’autismo. Dopo oltre quattro ore di confronto con le parti interessate ed alla presenza dell’Assessore al Welfare Rosa Barone, si è deciso di attivare in tempi brevissimi un tavolo tecnico per affrontare le questioni più urgenti e definire un percorso di interventi condiviso con tutti gli attori coinvolti.
Il tutto, con il coinvolgimento del Dipartimento promozione salute e benessere sociale e dall’Assessore al Welfare.
La Commissione è stata da me convocata anche sulla base delle richieste pervenute da consiglieri regionali e da associazioni di famiglie e centri riabilitativi dislocati su tutto il territorio pugliese. Varie le questioni affrontate: dalla necessità di rideterminare il fabbisogno reale a quello di procedere ad una ricognizione  dei centri già accreditati e dei pareri di compatibilità già rilasciati ma non ancora operativi oltre che alla questione relativa al rinnovo dei contratti e delle convenzioni.
È stata una discussione lunga ma assolutamente proficua e proprio per questo colgo l’occasione per ringraziare tutti gli intervenuti, in primis le famiglie che vivono ogni giorno le problematiche relative al disturbo dello spettro autistico. La terza Commissione seguirà la questione con molta attenzione fornendo, laddove di competenza, gli stimoli necessari affinché si arrivi quanto prima alla convocazione del citato tavolo tecnico per l’Autismo.

Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

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Il Sindaco ha scritto al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con riferimento alle chiusure protratte di alcune attività, ecco il testo integrale della nota:

Ill.mo Presidente,

le recenti manifestazioni pubbliche degli esercenti commerciali del settore non alimentare, dei ristoratori, degli ambulanti e degli operatori dei servizi alla persona e dello sport, tenute anche nella nostra Città, hanno rimarcato la situazione di reale sofferenza patita da centinaia di persone costrette a tenere chiuse le proprie attività in base al DPCM 2 marzo 2021 e più in generale alla normativa nazionale per il contenimento del contagio.

A Francavilla Fontana abbiamo incontrato questi lavoratori e ascoltato le loro recriminazioni verso un trattamento percepito come iniquo rispetto agli altri settori e francamente le perplessità che esprimono – peraltro con grande dignità – non sembrano del tutto destituite di fondamento.

Per conto di tutta la nostra comunità Le chiediamo di fare anche Sua la ragionevole istanza di questi nostri concittadini di poter tornare a lavorare nel rispetto dei protocolli di sicurezza e quindi di farsi promotore di un cambio di strategia nella gestione delle aperture e chiusure, in quanto l’applicazione omogenea delle medesime misure restrittive in contesti molto diversi ha prodotto la conseguenza di creare disagi, ma senza incidere a fondo sulla diffusione del virus.

Le attività ambulanti e dei mercati si svolgono all’aperto e si possono organizzare con modalità tali da evitare assembramenti, anche con la collaborazione preziosa degli agenti della Polizia Locale e dei volontari.

D'altra parte occorre considerare che la prolungata inattività provoca a queste categorie un danno economico che non potrà essere recuperato semplicemente attraverso il meccanismo dei ristori, perchè a competere con questi nostri operatori non è la vetrina del vicino, ma il commercio online che, una volta acquisito come abitudine di consumo, potrebbe determinare conseguenze sociali rilevanti.

Anche le attività di parrucchieri, barbieri, centri estetici e operatori del fitness – rimaste aperte anche in zona rossa prima del nuovo DPCM – si sono allineate da maggio 2020 a protocolli igienico-sanitari puntuali, adottando a proprie spese una nuova organizzazione del lavoro con prenotazioni e appuntamenti distanziati.

Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, sono molto pochi quei codici Ateco non rientranti nell’elenco dell’allegato 23 del DPCM.

Per arginare le ripercussioni economiche del lockdown la nostra Amministrazione Comunale ha varato nella scorsa primavera una manovra finanziaria da oltre 1 milione di euro che ha consentito di abbattere per le imprese locali le imposte come TARI, TARIG e TOSAP, ma si tratta di misure che il bilancio del nostro Ente può sostenere soltanto in un contesto emergenziale.

Pertanto Le chiediamo di valutare in proposito ogni possibile azione del Governo regionale e di farsi portavoce delle ragioni che Le abbiamo rappresentato in Conferenza Stato-Regioni, la sede in cui la Sua recente elezione alla carica di Vicepresidente La investe di un ruolo di primo piano nella interlocuzione con i decisori nazionali.

Certi del Suo impegno e della Sua sensibilità, e rinnovando la nostra piena disponibilità a collaborare per trovare una soluzione immediata a questa situazione economica pesantissima e alle tensioni sociali che ne conseguono, La salutiamo cordialmente.

Il Sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 13 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.107 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.191 casi positivi: 256 in provincia di Bari, 126 in provincia di Brindisi,159 nella provincia BAT, 237 in provincia di Foggia, 179 in provincia di Lecce, 230 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione.

Sono stati registrati 54 decessi: 21 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 8 in provincia di Lecce, 14 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati  2.020.917 test.

155.620 sono i pazienti guariti.

51.634 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 212.536 così suddivisi:

82.488 nella Provincia di Bari;

20.755 nella Provincia di Bat;

15.617 nella Provincia di Brindisi;

38.955 nella Provincia di Foggia;

20.649 nella Provincia di Lecce;

33.037 nella Provincia di Taranto;

718  attribuiti a residenti fuori regione;

317 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Brindisi. Sorpresa nuovamente alla guida dell’auto senza patente, denunciata.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà una 55enne del luogo, per guida senza patente. La donna, l’11 aprile scorso, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stata sorpresa alla guida di un’autovettura, sprovvista di patente di guida, perché mai conseguita, reiterando nella medesima condotta già contestata dagli operanti il 21 ottobre 2019. Il veicolo è stato restituito al proprietario.

Brindisi. I Carabinieri chiedono il certificato dell’assicurazione della sua auto e lui esibisce un atto falso, denunciato.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 55ennedel luogo, per uso di atto falso, in quanto durante un controllo alla circolazione stradale ha esibito ai militari un certificato assicurativo falso, relativo alla sua autovettura, che veniva sottoposto a sequestro.

La riapertura delle scuole con le lezioni in presenza e il ritorno in classe salva 1/3 degli alunni che in Puglia non possono contare su un collegamento Internet veloce per poter seguire la didattica a distanza, con la copertura della banda larga ferma ​ al 15%. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, nel commentare la ripartenza delle lezioni in presenza per gli alunni della scuola almeno fino alla prima media nella Puglia ancora in zona rossa, mentre per gli altri studenti è attiva la didattica integrata.

“La banda ultralarga in Puglia è ferma al 15% a fronte di una media nazionale del 45% che solo nel 2021 potrà arrivare al 23% di copertura, a fronte di una media nazionale del 53,2%. La Puglia è sicuramente in difficoltà sui numeri per l’accesso alla rete. La digitalizzazione delle campagne è per Coldiretti uno degli assi strategici di intervento per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale ed alimentare del Paese”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Le limitazioni imposte contro il diffondersi del contagio hanno determinato la rimodulazione di turni di ingresso, spazi e della fruizione delle stesse lezioni, con insegnanti e famiglie che hanno rivoluzionato sistemi didattici e organizzazione quotidiana per garantire .

“La disponibilità di accessi Internet per consentire anche la didattica online è importante – dice il presidente Muraglia - per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio”.

L’utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato​ in maniera più forte e incisivo in Puglia, da sempre caratterizzata dal Digital divide tra città e campagna – insiste Coldiretti Puglia - dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi fino alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti.

Proprio per programmare il futuro della filiera del cibo nell’era post Covid Coldiretti ha lanciato il manifesto dell’Agricoltura 4.0 in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi. Gli obiettivi sono: accelerare la transizione digitale premiando l’adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio; fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale; creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l’adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti; incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento; sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali; sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico “made in Italy” a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.

Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l’importanza dell’innovazione.

 

Mesagne. Servizio straordinario di controllo del territorio. Denunciate 2 persone e 4 segnalate all’Autorità Amministrativa.

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni nei comuni di Carovigno e Mesagne, i Carabinieri hanno:

‒​ ​ ​denunciato in stato di libertà:

§ un 37enne di Cisternino, per porto di armi o oggetti atti ad offendere, poiché, nel corso di una perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama lunga 17 cm., sottoposto a sequestro.

§ un 20enne di Latiano, per guida senza patente, poiché sorpreso alla guida di un ciclomotore senza la prescritta patente di guida, recidivo; il ciclomotore è stato sequestrato.

‒​ ​ ​segnalato all’Autorità Amministrativa, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti:

§ un 59enne di Mesagne, trovato in possesso di 1 grammo di eroina, celata sotto il comodino della stanza da letto;

§ una 21enne di Mesagne, trovata in possesso di 1 grammo di marijuana, celato nella borsa;

§ un 33enne di San Michele Salentino, trovato in possesso di 1,5 grammi di marijuana, nascosti nella tasca del giubbotto;

§ un 20enne di San Michele Salentino, trovato in possesso di 2,6 grammi di marijuana celati nella tasca dei pantaloni.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Complessivamente sono stati eseguiti 7 controlli a persone sottoposte a misure di sicurezza e prevenzione; identificate 75 persone, controllati 50 automezzi, effettuate 7 perquisizioni. 

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Il settore ristoranti e alberghi a causa dell’emergenza Covid-19 brucia nel biennio 2020-2021 oltre 38miliardi di euro. In particolare le oltre 74 mila società di capitali di questo comparto realizzerebbero complessivamente una perdita di 38,503 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’intero settore. Il settore dell’alloggio registrerebbe un calo complessivo di 17,5 miliardi di euro, mentre quello della ristorazione una flessione di 21 miliardi di euro. Il 2021 si presenta però leggermente migliore del 2020 rispetto al 2019. Quest’anno, infatti, il fatturato complessivo delle società di capitali è previsto ridursi del -35% contro il -44,2% del 2020.  

Sono le stime quantificate dall’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

Il campione analizzato è formato da quasi 75 mila società con oltre 670 mila dipendenti e quasi 49 miliardi di fatturato a valori 2019. In termini di fatturato, le società di capitali esaminate in queste simulazioni coprono più del 50% dell’intero settore che presenta, sempre a valori 2019, un fatturato complessivo vicino ai 90 miliardi di euro con circa un milione e mezzo di occupati.  La stragrande maggioranza delle società prese in esame dall’Osservatorio non supera i 10 milioni di euro di fatturato. Sono appena 410 le società di capitali che superano i 10 milioni di fatturato con ricavi però superiori a 14 miliardi di euro, il 29% del totale ed occupano quasi 144 mila dipendenti, il 21% del totale.  

Le simulazioni sono state condotte tenendo conto degli andamenti congiunturali di settore del 2020 così come rilevati dall’Istat e dal Mef e dalle proiezioni condotte sul 2021. Queste ultime sono state elaborate tenendo conto della stagionalità del comparto turistico e dell’impatto delle misure restrittive adottate dal governo per il primo trimestre dell’anno. Per la restante parte dell’anno, le simulazioni sono state condotte prevedendo una graduale, ma parziale, ripresa del settore man mano che le vaccinazioni proseguono e gli indicatori permettono la riapertura delle attività. In ogni caso, si prevede un forte recupero nel terzo trimestre che, in alcuni casi, raggiunge il 90% dei livelli pre-covid, e un buon recupero anche nel quarto trimestre che, però, soprattutto per il settore degli alberghi, dovrebbe risentire ancora in maniera fortemente negativa il crollo degli arrivi dall’estero. 

L’Osservatorio analizza anche l’epoca precovid. Nel 2019, rispetto all’anno precedente, le Srl del settore ristoranti e alberghi erano in crescita.  In particolare, a fronte di un aumento degli addetti dell’1,4%, si registrava un incremento dei ricavi del 6,3% e del valore della produzione del 6,1%, che si traducevano in una crescita del valore aggiunto del 5,3%. A livello geografico le performance migliori in termini di fatturato si registravano nel Sud (+6,5%), mentre la crescita più bassa al Centro (+3,5%). 

Simulazione fatturato Società di capitali Servizi di alloggio e ristorazione. Anni 2019, 2020 e 2021 (Valori in migliaia di euro)  

COMPARTI

SOCIETA'

RICAVI  

2019

RICAVI  

2020

RICAVI  

2021

PERDITA BIENNIO  

2020-2021

ALLOGGIO

19.729

18.663

9.256

10.624

-17.444

RISTORAZIONE

54.701

29.955

17.883

20.968

-21.059

TOTALE

74.430

48.618

27.140

31.593

-38.503

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, ESONERO CONTRIBUTIVO AL VIA; PUBBLICATA CIRCOLARE INPS PER ALLEGGERIMENTO COSTI.

Finalmente l’INPS ha pubblicato la circolare sull’esonero semestrale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro. A darne notizia è Coldiretti Puglia che esprime soddisfazione per il raggiungimento del risultato formale e sostanziale, ottenuto grazie all’incessante interlocuzione tra Coldiretti, i Ministeri lavoro ed agricoltura e INPS. Infatti alle imprese agricole che esercitano più attività agricole con diversi codici Ateco – aggiunge Coldiretti Puglia - di cui almeno uno indicato nell’allegato 1 al D.M. 15 settembre 2020, l’esonero è riconosciuto per la contribuzione complessiva dell’azienda.

“L’alleggerimento del costo del lavoro è un intervento fortemente voluto dalla Coldiretti. Si tratta di una misura importante di fronte agli effetti della chiusura delle attività di ristorazione che si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari dal vino all’olio extravergine di oliva, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Il lockdown incide sull’insieme delle attività economiche ed occupazionali con un perdita stimata in circa 700 milioni di euro”, afferma Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.

Inoltre, alle imprese agricole che esercitano più attività agricole identificate da diversi codici Ateco, di cui almeno uno indicato nell’allegato 1 al D.M. 15 settembre 2020, l’esonero è riconosciuto – spiega Coldiretti Puglia - per la contribuzione afferente alla posizione contributiva complessiva dell’azienda, considerato il particolare rapporto di interazione che sussiste nello svolgimento delle attività agricole esercitate complessivamente dall’impresa. L'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali è riconosciuto per la sola contribuzione a carico dei datori di lavoro dovuta per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020.

In Puglia l’approvvigionamento alimentare è assicurato grazie al lavoro – aggiunge Coldiretti Puglia - di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che continuerà ad essere sostenuta dal servizio di consegna a domicilio e dall’asporto per evitare gli spostamenti anche alle persone più fragili come gli anziani e i disabili che avranno la spesa a Km0 direttamente a casa.

In Italia e in Puglia il costo del lavoro in agricoltura, inteso come oneri contributivi ed assicurativi è pari a più del doppio dei Paesi europei direttamente concorrenti come Francia e Spagna. Il settore agricolo – sottolinea la Coldiretti Puglia - è caratterizzato dalla forte stagionalità delle attività e conseguentemente la stragrande maggioranza delle imprese agricole utilizza lavoratori stagionali. Per questo - continua la Coldiretti - in Francia e Spagna, ma anche in Germania e Olanda, sono stati previsti trattamenti contributivi particolarmente agevolati per i lavoratori stagionali al fine di contenere il costo del lavoro e permettere alle loro imprese agricole di vedere a prezzi fortemente concorrenziali proprio con quelli italiani.

A pesare sulle imprese agricole - continua la Coldiretti - sono anche gli oneri burocratici che sottraggono al lavoro nei campi almeno 100 giornate l’anno per adempiere a tutti gli atti richiesti dalla Pubblica Amministrazione. Occorre impegnarsi sulla semplificazione favorendo la comunicazione all’interno della Pubblica Amministrazione mentre non sono accettabili alcuni interventi legislativi in discussione in Parlamento che vogliono introdurre l’Uniemens anche in agricoltura che, di fatto, triplica gli attuali adempimenti burocrati per le denunce contributive.

L’agricoltura in Puglia è  capace di offrire prospettive di lavoro in un comparto strategico per l’economia del Paese. In uno scenario reso sfavorevole dal Covid, da crisi di mercato, accordi internazionali negativi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso va accompagnato da azioni concrete, perché le imprese agricole hanno bisogno dei lavoratori e di condizioni di mercato del lavoro che siano realmente sostenibili, con l’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura – conclude Coldiretti Puglia - verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza #Next Generation Italia.

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