Redazione

Oggi a Mesagne si contano 6 nuovi casi a fronte di 5 guariti. Sono 56 le persone attualmente positive, di cui 3 in ospedale ma comunque in buone condizioni generali.

MESAGNE - Le operazioni per lo screening sulla popolazione scolastica mesagnese si è concluso ieri, giorno dell’Epifania. In cinque giorni l’indagine ha interessato circa l’80% degli interessati, 2.169 su 2.720 persone coinvolte, che hanno accettato di sottoporsi al test per il Covid-19 al quale è risultata positiva solo una collaboratrice scolastica.

I dati sulla somministrazione dei test rapidi ci restituiscono una fotografia attendibile dello stato epidemiologico nella comunità scolastica”, spiega il sindaco Toni Matarrelli, che insieme al consulente cittadino alle Politiche Scolastiche, Marco Calò, ha seguito in prima persona e con grande attenzione l’organizzazione delle attività necessarie allo screening.

Un doveroso ringraziamento va agli operatori sanitari, che in modo volontario e gratuito si sono resi disponibili per effettuare i test; alla Asl di Brindisi per il fondamentale apporto garantito con la fornitura dei tamponi e dei dispositivi di sicurezza”, aggiunge il primo cittadino.

Le associazioni di volontariato “Auser”, “Coloriamo il Mondo”, “Croce Amica” e “Per il Volontariato socio-sanitario Mesagne” – concludono il sindaco e il consulente - hanno gestito gli importanti aspetti relativi alla sicurezza e allo scaglionamento delle presenze, contribuendo in modo decisivo alla buona organizzazione delle attività utili all’indagine effettuata”.

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Screening 3
Screening 1

Un incidente stradale si è verificato intorno alle ore 16,30 lungo la provinciale che collega Mesagne a Torre Santa Susanna, dove un'auto condotta da un'insegnate 29enne di San Pancrazio Salentino, per cause ancora in fase di accertamento, è ucita fuoristrada e si è cappottata. La donna è rimasta ferita. Sul posto sono giunti i mezzi di socorso: 118, vigili del fuoco e polizia locale. In strada si è formato un lungo serpentone di auto ferme. La conducente è stata condotta presso l'ospedale di Brindisi per accertamenti. 

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Si allega copia dell'ordinanza sindacale con cui - per i prossimi 30 giorni e con possibilità di reiterazione e modificazione, in ragione dell'evoluzione della situazione epidemiologica - si prorogano le seguenti disposizioni:

1. Il divieto di stazionamento delle persone dalle ore 05.00 alle ore 22.00 nelle strade, piazze, ville, parchi e aree urbane, fatta salva la possibilità di attraversamento, accesso e deflusso per gli esercizi commerciali legittimamente aperti e le abitazioni private;

2. La chiusura degli impianti sportivi comunali ed il divieto di accesso alle aree di proprietà comunale sulle quali si trovano impianti sportivi a libera fruizione;

3. Ai titolari/conduttori di punti vendita di generi alimentari e di altri prodotti non alimentari mediante distributori automatici, ubicati sul territorio comunale, si ordina di procedere più volte al giorno alla sanificazione con prodotti a base di alcol e cloro, delle postazioni e delle apparecchiature in ogni loro componente. Alle Direzioni degli istituti bancari, finanziari, alle sedi postali e agli esercizi commerciali, ubicati sul territorio comunale, che hanno in uso dispositivi pos e postazioni bancomat, di procedere più volte al giorno alla sanificazione con prodotti a base di alcol e cloro, dei dispositivi e delle postazioni bancomat in ogni loro componente. (In allegato l'ordinanza)

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 Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 7 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 3.176 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 657 casi positivi: 170 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 50 nella provincia BAT, 137 in provincia di Foggia, 81 in provincia di Lecce, 129 in provincia di Taranto. 5 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 21 decessi: 6 in provincia di Bari, 7 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.088.595 test.

41.468 sono i pazienti guariti.

53.541 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 97.603, così suddivisi:

37.704 nella Provincia di Bari;

11.130 nella Provincia di Bat;

7.148 nella Provincia di Brindisi;

21.263 nella Provincia di Foggia;

7.688 nella Provincia di Lecce;

12.040 nella Provincia di Taranto;

538 attribuiti a residenti fuori regione;

92 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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I Comandanti della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni e della Stazione di Mesagne rendono omaggio alla madre del Carabiniere Cosimo Miccoli, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nel pomeriggio del 6 gennaio 2021, il Comandante della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni (BR), il Comandante della Stazione Carabinieri di Mesagne (BR) e un sottufficiale addetto, hanno reso omaggio alla signora ALFEO Maria Addolorata in MICCOLI, presentandosi presso la sua abitazione in Mesagne, con una torta di compleanno per festeggiare i suoi 90 anni.

La signora è madre del Carabiniere Cosimo MICCOLI, Medaglia d’Oro al Valor Militare, deceduto il 29 gennaio 1987, all’età di 28 anni. All’epoca, il militare era in servizio al Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Napoli e affrontò da solo, in abiti civili, tre banditi che stavano rapinando gli esattori del casello autostradale a Pomigliano d’Arco. Nella sparatoria, il militare ventottenne rimase ucciso. Uno dei malviventi, a sua volta ferito, fu catturato. C’era una lunga fila di automobili che attendevano di avvicinarsi al casello. Il Carabiniere, che era in macchina con la fidanzata, vedendo i tre rapinatori che puntavano le pistole contro gli esattori, scese dalla vettura e affrontò i tre, intimando loro di alzare le mani, ma uno dei banditi gli sparò due colpi al petto.

Benché ferito, MICCOLI rispose al fuoco e uno dei banditi, colpito, cadde a terra. I complici fuggirono abbandonandolo mentre il carabiniere, soccorso dalla fidanzata e da altri automobilisti, morì durante il trasporto in ospedale.

La signora, costantemente assistita dalle badanti e dall’amministratore di sostegno Avv. Danila FARRUGGIA, anche loro presenti all’evento, ha molto gradito la sorpresa ed ha ringraziato commossa tutta l’Arma dei Carabinieri per la vicinanza e per il gesto di solidarietà dimostrato.

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E’ notizia di questi giorni l’ipotesi che il parco nazionale dell’Alta Murgia e quello regionale delle Gravine diventino siti per lo smaltimento di rifiuti radioattivi. 

Ferma l’opposizione di Corrado Tarantino, consigliere di amministrazione Federparchi, associazione che riunisce le aree protette italiane, e presidente del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto. 
“E’ impensabile che delle aree protette diventino il luogo nel quale si ritiene più opportuno smaltire non solo rifiuti, ma soprattutto materiale pericoloso come quello radioattivo - ha dichiarato Tarantino -, i parchi vengono istituti per tutelare gli ecosistemi di pregio naturalistico e culturale che altrimenti verrebbero danneggiati dall’impatto antropico. E noi cosa facciamo? Decidiamo di riversarci rifiuti peraltro radioattivi? Non è accettabile che venga assunta una decisione di questo tipo. Noi gestori di aree protette e membri di Federparchi lavoriamo sodo ogni giorno per tutelare i gioielli naturalistici italiani, ci dedichiamo anima e corpo alla crescita green dei nostri territori, non possiamo lasciare che vengano realizzati due siti di smaltimento nei parchi. Assecondare l’idea del Governo significherebbe mettere in pericolo i nostri ecosistemi e dire alle nostre comunità: ‘abbiamo scherzato, vi abbiamo chiesto di fare sacrifici per tutelare il più possibile le nostre aree protette, ma era uno scherzo, torniamo indietro e facciamo ciò che ci pare in sfregio della natura e tutti quanti noi’ - ha chiuso Tarantino -, Non possiamo farlo. Io e le realtà che rappresento siamo vicini al presidente del parco nazionale dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini, e ai colleghi tutti del parco delle Gravine e siamo pronti a sostenere ogni iniziativa che intenderanno intraprendere per scongiurare che si compia un atto di questo tipo”.


Questa mattina a San Pietro Vernotico (Br), i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di PERRONE Franco, detto “Francu lu sbirru”, 70enne del luogo, ritenuto responsabile di tentato omicidio di SCALINCI Lorenzo, mediante l’utilizzo di un’arma da fuoco, avvenuto il 25 dicembre scorso in quel centro. 

       carabinieri stabile san pietroL’indagine, condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R./CC di Brindisi unitamente alla Stazione di San Pietro Vernotico, trae origine dall’episodio “di fuoco” accaduto in San Pietro Vernotico il giorno di Natale appena trascorso, quando intorno alle ore 13:00 circa, in Piazza Nuova Europa, un soggetto esplodeva un colpo di fucile cal.12, caricato a pallini, nei confronti di SCALINCI Lorenzo, che in quel momento si trovava alla guida dell’autovettura Smart Forfour di proprietà della moglie convivente, che sedeva accanto con il figlio di 6 anni in braccio ed altri tre figli minori sistemati nei sedili posteriori.

Nella circostanza, l’aggressore, alla guida di una Opel Meriva si affiancava con il muso della propria auto a quello del veicolo della vittima, che si stava accingendo a partire dalla propria abitazione, e dall’interno dell’abitacolo, a distanza di circa un metro, esplodeva un colpo di fucile in direzione di SCALINCI, attingendolo al braccio sinistro e al fianco sinistro. Subito dopo aver sparato, l’aggressore si dileguava a bordo della predetta autovettura, mentre la vittima, ferita, riusciva a contattare i Carabinieri e poi raggiungere il presidio ospedaliero di San Pietro Vernotico, da dove veniva successivamente trasportato all’ospedale Perrino di Brindisi e ricevute le cure del caso, dimesso in serata, gli veniva refertata una prognosi di 20 giorni s.c..

All’interno della Smart Forfour di SCALINCI, a terra davanti al sedile del passeggero posteriore sinistro, veniva rinvenuta e posta in sequestro una borra in plastica bianca, deformata a seguito dell’esplosione della cartuccia.

         Da una rapida attività investigativa, sono emersi gravi indizi di colpevolezza utili per ricostruire la dinamica dell’attentato e di raccogliere elementi chiari, precisi e concordanti per individuare l’autore, identificato in Perrone Franco, detto “Francu lu sbirru”. 

         Dalla condotta posta in essere dall’autore del grave fatto di sangue, si evince che l’agguato è stato compiuto senza alcuna remora, con spregiudicatezza, in pieno giorno ed in zona abitata, tanto da ritenere la premeditazione del delitto. Per quanto riguarda il movente, si può affermare che l’episodio non è avvenuto a seguito di litigio o in progressione rispetto ad un contrasto.

Perrone è uscito di casa pochi minuti prima ed ha sparato all’indirizzo dello SCALINCI.

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Crollano i prezzi dei carciofi in campagna in Puglia, perché con l’emergenza Covid c’è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come verdura e frutta. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala il crollo repentino dei prezzi del carciofo violetto di Brindisi nei campi, mentre in controtendenza alla deflazione generale i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello fanno registrare il maggiore incremento fra tutti i settori con +1,3% nell’ultimo anno.

“Inaccettabile il crollo dei prezzi di oltre il 50% per il carciofo violetto di Brindisi, il francesino, un prodotto pregiato che fino a qualche giorno spuntava fino a 0,60 euro a capolino in campagna mentre oggi vede le quotazioni a picco fino a 0,25 euro, anche per la concorrenza spietata delle importazioni selvagge dall’estero di prodotto di dubbia qualità da Tunisia ed Egitto. Al di sotto dei 15 centesimi i prezzi dei carciofi delle altre varietà, una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi che andrebbe affrontata con maggiore serietà senza speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori”, denuncia il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis Angelini.

Va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia.

“Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta – insiste il presidente De Miccolis - occorre assicurare l’approvvigionamento della popolazione con una equa distribuzione del valore lungo la filiera evitando rincari al consumo e ribassi ingiustificati alla produzione. In questo momento di difficoltà è fondamentale garantire l’origine dei prodotti agricoli, la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione”.

In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Un impegno sostenuto secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla grande maggioranza dei consumatori (82%) che è d’accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti italiani per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare. Un obiettivo sostenuto dalla campagna #MangiaItaliano lanciata dalla Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio. Un obiettivo che va sostenuto con un serio intervento normativo del parlamento contro le pratiche commerciali sleali ad integrazione della Direttiva UE 2019/633.

Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi – precisa la Coldiretti – vanno a remunerare il prodotto agricolo per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.

Una ingiustizia profonda che va combattuta rendendo più equa la catena di distribuzione degli alimenti che vede oggi sottopagati i prodotti agricoli spesso al di sotto dei costi di produzione senza alcun beneficio per i consumatori, per cui Coldiretti chiede che vengano sanzionati e controllati comportamenti sleali serve individuare un organismo di controllo con competenze e mezzi adeguati, nell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale.

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La crescita dei servizi pubblici non può prescindere da un miglioramento della qualità degli ambienti fisici che ospitano gli uffici. Questo meccanismo non riguarda esclusivamente l’aspetto esteriore, ma coinvolge prevalentemente l’ambito funzionale, la sicurezza e l’impatto ambientale.

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha approvato in questa direzione tre nuovi progetti volti a migliorare l’efficienza energetica e la funzionalità di due edifici pubblici.

Due progettualità riguardano l’ex caserma dei Carabinieri di via Municipio, sede di diversi uffici comunali. Al centro dei lavori, con un investimento di 150 mila euro, ci sarà l’efficientamento energetico dell’immobile con il miglioramento dell’impianto di climatizzazione e la sostituzione dei vecchi infissi. È inoltre previsto il ripristino degli intonaci, la lucidatura dei pavimenti di ingresso e disimpegno e la tinteggiatura degli uffici e dei corridoi.  

“Gli Uffici comunali sono il biglietto da visita della Città – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – con questo intervento nella ex caserma dei Carabinieri renderemo quei locali più efficienti dal punto di vista energetico e, allo stesso tempo, miglioreremo l’aspetto della struttura e la funzionalità degli ambienti dove quotidianamente operano i dipendenti comunali e si recano molti cittadini. La redazione dei due progetti riguardanti la ex caserma dei carabinieri è stata finanziata con fondi governativi grazie al contributo di 225 mila euro ottenuto nelle scorse settimane.”

Il terzo progetto approvato riguarda l’ex sede del Tribunale.

In questo caso gli interventi sono finalizzati a chiudere il cerchio intorno al recupero funzionale della struttura che è destinata ad ospitare la Guardia di Finanza. L’ultima parte dei lavori, per un importo di 100 mila euro, riguarderà il completamento del seminterrato.

“Con questo intervento completiamo il recupero dell’ex Tribunale, struttura che presto ospiterà la Guardia di Finanza di Francavilla Fontana – spiega il Sindaco – La conclusione di questi lavori ha un duplice aspetto positivo per la Città. Da un lato si restituisce ad una funzione di pubblica utilità un immobile, dall’altro si libererà una ampia porzione dell’ex caserma dei carabinieri che ritornerà nella disponibilità comunale e potrà essere utilizzata per nuove progettualità.”

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