Redazione

Sanità Puglia, Galizia (UGL Salute): "Nella ASL BR a rischio il diritto alle cure per mancata programmazione turnover e medici traditi dal SSR". La UGL Salute di Brindisi interviene, a distanza di qualche giorno, sulla chiusura dell'UO di Chirurgia Generale del PO di Ostuni. "Assistiamo da tempo a una preoccupante carenza di personale medico, ne deriva l'ennesima amara chiusura” afferma Alessandro Galizia, Segretario Provinciale della UGL Salute di Brindisi.

In seguito alla chiusura dell'UO di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana nell'aprile scorso, la stessa sorte giunge per l'UO di Chirurgia Generale del PO di Ostuni. Il sindacalista si lancia in una lucida analisi: "Viviamo in un'epoca di disillusione dei professionisti della salute verso il SSR da cui si sentono traditi. Un sistema che non riesce più a gratificare né professionalmente né economicamente il personale, spesso sottoposto a carichi di lavoro insostenibili. I camici bianchi sono i primi a patirne, privi di una reale valorizzazione. Una mancata considerazione che molto spesso porta questi ultimi a preferire il privato o a valicare i confini nazionali alla ricerca di adeguati compensi, a volte anche quattro volte superiori alla media italiana, e minore stress lavorativo. Molte procedure di reclutamento di nuovo personale risultano deserte, Da tempo la UGL Salute afferma che occorre valorizzare la professione medica “conclude Galizia.

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La Uil di Brindisi esprime l’augurio di buon lavoro alla nuova Giunta Municipale della città capoluogo. Brindisi ha urgenza di ripartire in tutti i settori economici e sociali per cogliere la sfida dei tanti e diversi cambiamenti della nostra epoca. Il Sindaco Marchionna e l’Amministrazione Comunale che egli ha delineato hanno tutte le premesse – di competenze, motivazione e direzione - per dotare la città ed il territorio di un governo all’altezza delle risposte che merita.

Il nostro Sindacato – il Sindacato delle persone - non starà a guardare: proseguirà nella sua azione di analisi e stimolo dell’attività amministrativa soprattutto su temi cruciali per la qualità della vita dei brindisini e per quelle scelte strategiche capaci di condizionare il futuro di questa terra. I nostri stimoli all’Amministrazione Comunale saranno sempre propositivi e costruttivi.

L’invito che rivolgiamo alla nuova Amministrazione Comunale è lo stesso con cui abbiamo accompagnato l’intera campagna elettorale: la priorità per Brindisi è #ProgrammareOltreEmergenze. L’amministrazione e le soluzioni d’urgenza, senza una visione ed una prospettiva, sono il vero limite della politica del nostro territorio da troppi anni.

La prima, grande, urgente emergenza riguarda la Sanità. Mancano medici ed infermieri e per strani «combinati disposti» sembra non ci sia la possibilità di assumere (!). I ricoveri sono bloccati, le liste d’attesa per un esame diagnostico o una visita specialistica interminabili. Occorre evitare di sentirsi male. Come apportare significative soluzioni?

Il secondo importante aspetto riguarda le politiche di sviluppo ed il lavoro. È fondamentale creare nuovi posti di lavoro a partire da settori ancora non esplorati a sufficienza come il Turismo, la Cultura, la Città Universitaria e ravvivare settori storici per l’economia brindisina come l’Agricoltura e a Logistica e le sue infrastrutture. È fondamentale portare avanti la Transizione Ecologica ma nessuno deve rimanere indietro.

Vi è poi il grande tema della Cultura, in modo particolare della cultura della Legalità e di quella connessa al mondo dei giovani. Verso il loro futuro è diretto il nostro impegno quotidiano.

Ora, con la nuova Amministrazione pienamente in carica, è il momento dei fatti. Per Brindisi e per tutti i brindisini.

 

Il Coordinatore Provinciale

         Fabrizio Caliolo

Situazione sanità a Brindisi insostenibile. Subito fondi e iniziative specifiche per il sistema sanitario del nostro territorio”. La situazione di criticità della sanità in provincia di Brindisi ha superato di gran lunga i livelli di guardia ed è ormai in una condizione di non ritorno se non si interviene immediatamente e con mezzi adeguati. E non sarà certo la nomina di un nuovo asset dirigenziale, pure urgente e necessario, a invertire la rotta che sembra indirizzata verso il collasso del sistema sanitario brindisino.

La mancata pianificazione e programmazione, sempre disattesa dall’azienda negli anni, è stata la vera causa di tutto il disastro. Si è sempre navigato a vista pensando a soluzioni tampone, senza una visione programmatoria dei bisogni. Dai pronto soccorso, alla chirurgia, dall’utin, all’utic alla ginecologia, da reparti di eccellenza sottovalutati, come cardiologia e dermatologia, alle lunghissime e insostenibili liste d’attesa, non passa giorno che non si apra un fronte per la sanità in tutta la provincia. La situazione è diventata insostenibile ad ogni livello con penuria di medici, infermieri, operatori sociosanitari, ausiliari, infrastrutture e macchinari vetusti: stiamo assistendo ogni giorno, con grande preoccupazione, allo smantellamento dei presidi sanitari brindisini.

A ciò si aggiunga la sciagura di un Governo centrale che anziché aumentare la spesa sul fondo sanitario nazionale la taglia, come è avvenuto con il Def, che nulla fa sul rinnovo dei contratti e sulle assunzioni nel settore sanitario pubblico, che non programma investimenti sulla formazione di nuovi medici e infermieri e che ci propina l’autonomia differenziata, la quale sarà la pietra tombale sul diritto costituzionale alla salute per milioni di cittadini nel Mezzogiorno d’Italia e in territori come quello brindisino già immersi in una grave crisi del sistema sanitario pubblico. Su tutto questo nulla hanno da dire quei rappresentanti locali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che strumentalizzano questa situazione drammatica per attaccare, a Ostuni come a Francavilla, le locali amministrazioni di centrosinistra appena elette.

Dal momento che, a differenza loro, pensiamo che di fronte alla salute di centinaia di migliaia di cittadini della Provincia di Brindisi non ci sono vincoli politici e di appartenenza a partiti e schieramenti che tengano, chiederemo che a Brindisi venga riservata la stessa attenzione dedicata alle realtà che giustamente vengono promosse a poli universitari, mentre la sanità brindisina retrocede a livelli non più tollerabili. Un prezzo troppo grande che non devono pagare i cittadini brindisini, il più delle volte costretti a lunghi viaggi della speranza per vedersi riconosciuto il diritto di curarsi. In questi anni ci sono state troppe promesse disattese in termini di investimenti sul territorio, scarso interesse a far crescere professionalmente tutti gli operatori della sanità abbandonati totalmente al proprio destino.

Per questo chiederemo un immediato confronto con il segretario regionale Domenico De Santis e il gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Puglia a cui manifesteremo l'urgenza di definire, in modo puntuale, i fabbisogni di personale e risorse economiche idonei al raggiungimento degli obiettivi di perfomance organizzativa, efficienza e qualità dei servizi. Ai consiglieri regionali solleciteremo altresì urgenti iniziative specifiche per la sanità in provincia di Brindisi che prevedano lo stanziamento di risorse per l’ammodernamento  infrastrutturale dei presidi sanitari, a cominciare dal completamento degli interventi su Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni, nonché di quelli sui presìdi territoriali assistenziali (PTA) e per strumentazione medica all’avanguardia: ben sapendo che oggi la priorità è garantire le dotazioni organiche in via di smantellamento con l’assunzione di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e ausiliari in linea con il reale fabbisogno di salute dei cittadini.

Questa iniziativa sarà un banco di prova per valutare anche l’adeguatezza della guida politica della delega alla sanità di Rocco Palese e l’attenzione dell’intero governo regionale verso questa parte della Puglia.

La Direzione Provinciale del Partito Democratico

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EXPORT: COLDIRETTI PUGLIA, VOLA OLIO PUGLIESE NEL MONDO (+35%); SI CONFERMA ANCHE NEL 2023 OTTIMA PERFORMANCE PRODOTTO SIMBOLO DIETA MEDITERRANEA. 

Balzano del 35% in valore le esportazioni di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le minacce  dell’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in Europa. E’ quanto emerge all’analisi di Coldiretti Puglia, relativa al boom delle vendite all’estero di olio extravergine di oliva pugliese nei primi 3 mesi del 2023, una conferma delle performance positive di uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea che già aveva chiuso il 2022 con una crescita del 30,4%.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva”. 

Un successo minacciato – afferma la Coldiretti – dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici con i costi crescenti di produzione che non vengono coperti dai prezzi di vendita ma anche dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale.

I sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta, insiste Coldiretti nel sottolineare che si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione.

I cittadini usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno, secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat sugli stili alimentari con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative come la Evo School di Unaprol che forma gli esperti dell’olio del ventunesimo secolo.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare – aggiunge Coldiretti Puglia - con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare le aziende agricole e tutelare i consumatori.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – conclue Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.

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Alberi, panchine, una zona per bambini. Ma anche parcheggi e accessi pedonali più agevoli, nuova illuminazione a led.

È la riqualificazione di piazza Bissolati a Fasano, tra via Zanibelli, via Bissolati e via Prampolini. Un’area di circa 1400 metri quadrati, fino ad oggi abbandonata e adibita a parcheggio, che diventerà uno spazio nuovo, fruibile e vivibile da parte di tutti.

L’intervento, dal costo di 440mila euro, sarà coperto da fondi comunali. In particolare, i lavori prevedono la demolizione e ricostruzione dell’isola direzionale di via Zanibelli in direzione via Fratelli Rosselli, la realizzazione di una nuova isola direzionale di via Zanibelli munita di alberature e parcheggi, messa in quota della piazza e realizzazione di pavimentazione drenante, realizzazione di una play area su pavimentazione antitrauma per bambini, panchine, alberi, parcheggi e nuova illuminazione.

«La piazza sarà resa più attrattiva – dicono il sindaco Francesco Zaccaria e l’assessore all’Urbanistica Gianluca Cisternino –. L’area per bambini consentirà ai piccoli di avere uno spazio dove giocare e divertirsi in sicurezza. un luogo di incontro per le famiglie residenti nella zona con arredi consoni e in armonia con il contesto. In questo modo restituiamo alla comunità un’area finalmente riqualificata che diventerà un altro e nuovo luogo a misura dei cittadini da vivere quotidianamente».

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Oggi per gli studenti impegnati con gli esami di maturità suonerà una campanella speciale, di quelle che non si dimenticano più.
Care ragazze, cari ragazzi, voglio augurarvi tanta serenità e fiducia: la sfida che state per affrontare vi sta sembrando probabilmente un’impresa titanica. E se può consolarvi, per tutti - me compreso - è stato così. E invece, lasciatevelo dire da chi ci è passato quasi 30 anni fa, non lo è: la parte più difficile di un percorso costellato da mille emozioni, da un bagaglio di conoscenze comunque incalcolabili, cementato dalle inevitabili delusioni che aiutano a crescere, vi ha già portato alla soglia che state per varcare, rendendovi le persone che siete, pronte ad affrontare una prova che, per quanto oggi sembri grande, è poca cosa rispetto alle vostre capacità, al vostro coraggio e alla forza di volontà già dimostrata in chissà quanti altri momenti.
E allora forza ragazzi, date il meglio di voi stessi. E soprattutto non dimenticate di sorridere, sempre e comunque: è un esame, è importante, ma non è la vita.

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Il food & wine in Puglia si confermano il volano per il turismo, la Puglia sale al 3° posto sul podio delle mete più gettonate per le prossime vacanze in Italia (fonte anteprima alla stampa nel Palazzo del Touring Club Italiano di Milano). A fronte di questo dato, per valorizzare e consolidare l’esperienza gastronomica e la motivazione al viaggio si rende necessario formare gli addetti ai lavori. Qual è la strategia migliore?  “Agganciare” i professionisti del domani nei luoghi di apprendimento, ovvero negli istituti alberghieri e turistici. Con questa prospettiva è stato recepito, elaborato e sviluppato dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino il progetto D-Vino rivolto proprio alla formazione, che per la delegazione pugliese si è concluso recentemente con successo per tutti i ruoli coinvolti, Donne del vino, studenti e docenti.D-Vino_Margherita_1.jpeg

È nata una relazione costruttiva in un ambiente di studio autentico e stimolante. Il vino, in particolare, è una materia in continua evoluzione, e tutti dobbiamo avere un approccio sempre rivolto alla crescita e al potenziamento del nostro patrimonio enogastronomico, e chi studia in questi istituti deve avere tutti gli strumenti utili per costruirsi un percorso formativo completo e complesso, e il vino è uno degli elementi indispensabili da conoscere perché fa parte della storia e della tradizione millenaria della nostra nazione.D-Vino_Brindisi_2.jpg

Come primo anno in Puglia sono stati coinvolti tre istituti che operano in tre aree geografiche diverse, da Nord a Sud della Puglia. L’IISS “Aldo Moro” di Margherita di Savoia (BT) diretto da Valentino Di Stolfo (referente progetto Antonio Tarantino); l’IISS “Angelo Consoli” di Castellana Grotte (BA), diretto da Giuseppe Verni (referente del progetto Francesco Arvizzigno), e l’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di Brindisi diretto da Cosimo Marcello Castellano (referente progetto Patrizia Miano). Le socie che hanno partecipato ai vari incontri con gli studenti sono state in tutto tredici, un gruppo variegato di Donne del Vino che hanno rappresentato non solo il mondo produttivo ma anche quello delle professioni strettamente correlate. Produttrici: Francesca Bruni, Marianna Cardone, Renata Garofano, Anna Gennari, Romina Leopardi, Flora Saponari, Marzia Varvaglione; Sommelier: Titti Dell'Erba, Anna Maria De Luca, Paola Restelli; Enotecarie: Giuseppina D’Imperio; Attività diverse: Maria Elena Valente, Ilaria Oliva.D-Vino_Margherita_2.jpeg

È stato un percorso formativo di 10 ore per ogni istituto, durante le quali le Donne del Vino si sono alternate per illustrare vari aspetti legati al vino, non solo didattica ma soprattutto concretezza di contenuti con un approccio decisamente esperienziale. Proprio le diverse professioni a testimoniare come il mondo del vino possa davvero offrire tanti sbocchi lavorativi, e la propria esperienza professionale come stimolo per i ragazzi ad appassionarsi al vino studiandolo, approfondendolo e conoscendolo a fondo. Partendo dalla cultura e conoscenza dei vini e dei territori, il ruolo del vino nella società e nell’economia, poi la presentazione, degustazione e abbinamento cibo-vino, fino ad aspetti più tecnici come il wine management, il marketing e la comunicazione, il linguaggio internazionale del vino e l’enoturismo. Nel focus su come costruire l’esperienza è stato portato alla conoscenza dei ragazzi il progetto della delegazione dedicato all’enoturismo, il Wine Women Tour, come esempio di una originale forma di business che coinvolge un gruppo di venti realtà pugliesi con un filo conduttore che è quello delle Donne del vino, in una sorta di viaggio esperienziale da Nord a Sud della Puglia nei luoghi dove loro operano e fanno accoglienza.D-Vino_Brindisi_3.jpeg

“Per noi è stato un momento altrettanto formativo perché confrontarci con i futuri operatori del settore può solo incoraggiarci e darci stimoli positivi, a capire come migliorare nel nostro lavoro per approcciarci sempre nel modo migliore e più efficace – ha sottolineato Renata Garofano la delegata pugliese -. Ancora una volta lo spirito di gruppo ci ha consentito di fare un bel progetto, in piena collaborazione e supporto reciproco, organizzandosi sempre nel pieno rispetto delle proprie colleghe e delle esigenze e difficoltà di ognuna, condividendo una vera esperienza costruttiva. Tutto questo è stato molto apprezzato dai dirigenti, docenti e professori che hanno seguito i ragazzi negli incontri, e gli studenti, contenti di aver fatto questo percorso con noi”.

La valutazione dei Dirigenti degli istituti scolastici coinvolti è più che positiva, anzi è un incoraggiamento a proseguire su questa strada con maggiore incisività e determinazione. La conclusione di questa prima edizione è solo un arrivederci nell’attesa del nuovo anno scolastico per tornare a condividere assieme queste occasioni di approfondimento e scoperta.D-Vino_Margherita_3.jpeg

“Le donne del vino, progettiste ed esecutrici del ciclo di comunicazioni relative al mondo del vino all’interno del progetto nazionale D-Vino, hanno disvelato quello che si è rivelato un enorme valore aggiunto, quello dello sguardo femminile su un mondo tradizionalmente maschile – ha ribadito la Prof.ssa Patrizia Miano, IPEOA Pertini di Brindisi -. La capacità di legare mondi diversi a quello del vino ha fatto in modo che gli alunni e i docenti comprendessero appieno la complessità del mondo del vino, che si proietta nel terzo millennio come esperienza multiforme, non più solo prodotto ma new way of life coniugato alla conoscenza del territorio e al turismo enoico”. D-Vino_Castellana_1.jpeg

 “Il progetto D-Vino per il nostro Istituto è stato un valore aggiunto e un arricchimento formativo per i nostri ragazzi – ha sostenuto il Dirigente Scolastico Valentino Di Stolfo, IISS Aldo Moro di Margherita di Savoia (BT). Un’occasione attraverso la quale le varie lezioni costruite su metodi esperenziali aprono prospettive più concrete ai futuri professionisti. Importante anche la sinergia tra le figure professionali delle Donne del vino e i nostri docenti tecnico pratici. Gli alunni hanno colto in pieno l’opportunità, seguendo e partecipando in modo attivo alle lezioni pensate e organizzate magistralmente dall’associazione”. D-Vino_Castellana_3.jpeg

 “Il percorso e il programma degli incontri elaborato da codesta Delegazione Puglia ha riscontrato il pieno gradimento della Scuola, soprattutto degli studenti, di cui si è registrata l'entusiastica partecipazione, e della componente Docenti di indirizzo – ha affermato il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Verni, IISS Angelo Consoli di Castellana Grotte (BA) -. Un plauso meritano le eccellenti "DONNE - formatrici" dell'Associazione che, con tanta professionalità e competenza in materia, hanno saputo porgere alla Comunità scolastica le tematiche relative al progetto di formazione sul vino, alternando ed associando magistralmente, i momenti di presentazione teorica con quelli di pratica. Si auspica una continuità di attività di formazione da realizzare anche il prossimo anno scolastico”. 

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Venerdì 23 giugno alle 19.30si terrà in Brindisi, presso il Parco Buscicchio nel quartiere Sant’Elia, un evento di presentazione del progetto Il Circolo Della Legalità finanziato nell'ambito del P.O. PUGLIA FESR/FSE 2014/2020 - OT 9 - Azione 9.6 - Avviso 2/2017 -"Cantieri innovativi di antimafia sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano" e di alcuni estratti ed esiti delle attività che hanno avuto corso durante il suo svolgimento. Il soggetto capofila del progetto è il Consorzio delle Associazioni Antiracket Antiusura “Rete per la Legalità” e i partner sono il Comune di Brindisi, Sinergia Scs, Il Faro Scs, Profeta Associazione per lo Sviluppo del Territorio, CRISI – Centro Ricerche Interventi Stress Interpersonale Scs. La serata è organizzata e ospitata da Legami di Comunità - Brindisi.

Finalità del progetto sono state: educare alla legalità e all’antimafia sociale un’ampia parte della comunità cittadina (giovani, professionisti, imprenditori e volontari), così da poter sostenere le persone che hanno subito direttamente o indirettamente le mafie. Attraverso la percezione diretta delle difficoltà reali di chi vive drammi quali l’usura, il racket o l’oppressione mafiosa, si potrà dare una risposta concreta a un fabbisogno diffuso. L'occasione è data dalla convocazione di un incontro dei vertici della Presidenza NazionalediSOS IMPRESA RETE DELLA LEGALITA’ - Associazione Antiracket Antiusura a cui aderisce il Consorzio Antiracket Puglia. All’iniziativa aderiscono: - Dott. Giuseppe Marchionna Sindaco di Brindisi - S. E. Michela La Iacona Prefetto di Brindisi - Dott. Antonio De Donno Procuratore della Repubblica di Brindisi - Dott. Annino Gargano Questore di Brindisi; - Col. Piergiorgio Vanni Comandante Provinciale della Guardia di Finanza - Ten. Col. Raffaele Federico Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Per la Presidenza Nazionale di Sos Impresa - Rete della Legalità saranno presenti: - Luigi Cuomo presidente e coordinatore regionale Campania; - Pippo Scandurra vicepresidente vicario nazionale in rappresentanza della Regione Sicilia; - Lino Busà vicepresidente nazionale e coordinatore Regione Lazio; - Fausto Maria Amato vicepresidente nazionale, responsabile dell’ufficio legale; - Valerio Perrone vicepresidente nazionale e coordinatore della Regione Puglia. La serata è condotta e mediata da Marcello Biscosi, avvocato civilista e noto speaker radiofonico di Ciccio Riccio e Lucia Portolano, giornalista di Repubblica e direttrice di Brindisioggi.it.

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Da domani inizia l’estate e, in base alle previsioni meteorologiche, ci aspettano giornate davvero calde e il termometro arriverà a toccare anche i 40 gradi in alcune città. Per questo L’Ente Nazionale Protezione Animali ricorda l’importanza di proteggere gli animali e ha stilato un piccolo vademecum con i consigli da seguire per affrontare questi giorni in sicurezza e un video vademecum con l’aiuto di Westie di Amici Cucciolotti.

Innanzitutto mai lasciare i nostri animali in macchina, dove le temperature possono salire molto rapidamente anche in pochi minuti minuti, e mai lasciarli in terrazzo, esposti ai raggi del sole. Cani e gatti non sudano come noi e, per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5°), aumentano i ritmi respiratori. Inoltre, proprio come noi, sono soggetti a scottature solari. Ogni estate, purtroppo, ancora troppi cani subiscono il colpo di calore, in particolare le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. Come regolarsi dunque per prevenire? Come riconoscere un colpo di calore e come dobbiamo comportarci nel caso? 

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE: La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

COME COMPORTARSI: La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO. Ecco alcuni consigli che possono tornare utili per vivere l’estate in sicurezza:

1) Evitare le passeggiate nelle ore calde. Assicurarsi che i nostri animali abbiano sempre acqua fresca, un luogo ombreggiato e ventilato e ridurre le attività sportive.

2) Ricorda che l’asfalto è bollente e potrebbero scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3) Assicurarsi che il nostro pet abbia sempre acqua fresca a disposizione nella sua ciotola e, se usciamo con lui, portiamoci dietro una bottiglietta d’acqua per farlo bere.

4) Non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte. Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile: prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che i cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattro zampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

5) Anche gli animali domestici sono soggetti alle scottature solari. È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione a quelli bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari.

6) Attenzione all’alimentazione e ai residui nelle ciotole. Scegliere cibi leggeri e facili da digerire e non lasciare mai residui di cibo nella ciotola.

7) Per i pesciolini: L’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. È inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbie vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d’acqua non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno; in questo periodo la fauna selvatica ha a disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d'ombra con le piante.

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E’ partito il conto alla rovescia per l’avvio dei servizi estivi della riserva di Torre Guaceto. Il 23 giugno apriranno l’area parcheggio con servizio navetta e lo stabilimento balneare. L’1 luglio sarà lanciata l’app prenotazioni consultabile sul sito www.riservaditorreguaceto.it

Venerdì partirà ufficialmente l’estate di Torre Guaceto. Gli utenti potranno posteggiare la propria aiuto nell’area di sosta del Parcoundefined e qui scegliere se entrare nella riserva, approdando nella prima spiaggia utile, quella di Punta Penna Grossa, attraverso il percorso ciclo pedonale, a piedi o con la propria bici, o se fruire del servizio navetta che conduce a pochi metri dalla stessa spiaggia, quella con il lido attrezzato. 
Come ogni anno, lo stabilimento, l’unico presente nella riserva, offrirà il punto ristoro con i prodotti del paniere del Parco, postazioni con lettini e ombrelloni, bagni e servizi per la disabilità, ossia pedana solarium, sedie job e servizi igienici dedicati a fruizione gratuita, e lettini con ombrellone a prenotazione prioritaria per gli utenti portatori di handicap. 
La app di prenotazione sarà consultabile sulla home del sito dell’area protetta dall’1 luglio, fino a quel momento non sarà possibile riservare il proprio posto. Torre_Guaceto_penna_grossa_mare_2023_2.jpg
Anche quest’anno, le attività partiranno ogni giorno alle 9 per chiudere i battenti alle 19 e gli utenti che decideranno di trascorrere una giornata a Torre Guaceto, dovranno rispettare il regolamento dell’area protetta. 
Si ricorda che non è possibile: accedere al Parco con il proprio cane, necessità legata alla tutela della fauna selvatica che nidifica in spiaggia, utilizzare droni, sistemi ad emissione sonora, introdurre retini e qualunque oggetto atto a danneggiare gli animali e la flora dell’area protetta, fare il bagno nella zona A, debitamente segnalata. 
“Poche regole per godere della bellezza e della pace di Torre Guaceto senza danneggiarla – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione della riserva, Rocky Malatesta -, pochi semplici divieti da rispettare perché, ricordiamolo sempre, siamo in un’area protetta. Non ci rimane che augurare a tutti una buona estate da vivere all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione”.

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