Redazione
La chirurgia di Ostuni va riaperta, e il nosocomio va potenziato
No all'appartenenza politica quando di parla di salute.,La chirurgia di Ostuni va riaperta, e il nosocomio va potenziato, abbassiamo le bandiere, Emiliano deve intraprendere soluzioni concrete.
Quanta demagogia riguardo l'ospedale di Ostuni, leggo nelle ultime ore esprimersi tramite comunicati stampa, e dichiarazione persone che dovrebbero fare solo una cosa "VERGOGNARSI". Persone che non hanno mai fatto proposte concrete, che non hanno mai combattuto, e che oggi sono pronti solo a puntare il dito perché vedono la chiusura del reparto, e da codardi cosa fanno? Chiedono al sindaco di Ostuni (Angelo Pomes) di "battere" i famosi "pugni sul tavolo", dimenticandosi che il sindaco appena appresa la notizia ha chiamato senza perdere tempo il Presidente della Regione Puglia chiedendo imminenti provvedimenti. Mi chiedo, e non solo io, questi signori che oggi nell'occasione sostituiscono dirigenti sanitari, medici e paramedici, e che diventano esperti in Sanità divulgando soluzioni "NON FATTIBILI", sino a ieri dov'erano??? Be penso che erano fermi, e forse a sperare che il nostro nosocomio andasse allo sfacelo per poter dire che la parte politica avversa alla loro non è capace di gestire il sistema sanitario.
Anche un semplice cittadino, insieme ad altri che hanno a cuore le sorti del nosocomio, possono unirsi per poter manifestare e far sentire la loro voce, sia nei confronti della Regione Puglia, che del Governo Nazionale, perché oggi siamo a farci una guerra "prettamente" politica per partito preso, ma al contrario dovremmo combattere uniti per un unico obbiettivo, far riaprire il reparto di chirurgia, attivare immediatamente ortopedia, e cercare soprattutto di individuare soluzioni "concrete" avvalendoci di esperti che abbiano sul nostro territorio, e che vivono la situazione sanitaria quotidianamente come: Giuseppe Sgura, Cataldo Melpignano, Gianni Spennati, a prescindere l'appartenenza politica "L'OSPEDALE È DI TUTTI NOI" e dobbiamo tutelare il diritto alla salute.
In queste ore abbiamo avuto un interlocuzione telefonica insieme al Dott Tommaso Gioia (Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia)con l'assessore alla sanità Rocco Palese, il quale ha convocato per venerdì 23 giugno un tavolo tecnico/istituzionale per individuare soluzioni per la provincia di Brindisi, ed in particolar modo per la situazione di Ostuni. Non per sfiducia ma per chiarezza abbiamo chiesto all'assessore alla sanità di dare soluzioni imminenti e concrete, non è accettabile che il commissario straordinario "DI PASSAGGIO" Il dottor Gorgone, senza perdere tempo firma un provvedimento di chiusura temporanea: ClaudioSantoro:- "E no caro Dottore, non si firmano provvedimenti per andare incontro alle soluzioni più semplici " la chiusura", si devono trovare soluzioni meditate, condivise, Caro dott. Gorgone per quanto riguarda questa provincia devi operare con ponderazione, caso contrario dati i tuoi tanti impegni (anche dopo la tua ultima nomina quale Presidente Europeo delle autorità sanitarie regionali) abbiamo bisogno di una persona che abbia meno impegni, ma che si dedichi con dedizione, e un po d'amore a questa provincia oggi troppo martellate.
Voglio ringraziare Tommaso Gioia per l'impegno profuso in questi anni riguardo al nostro ospedale, cercando di sfatare sempre la chiusura dei reparti, con il suo lavoro minuzioso, partendo dal rapporto con i protagonisti della sanità odierna "i medici" una linfa vitale per la sanità, in via di estinzione.
Lascio il mio ultimo pensiero alla Regione Puglia, nelle vesti del suo più importanterappresentante il Presidente Michele Emiliano, persona che conosco la sua sensibilità in questioni così delicate, ma con un pizzico di critica, chiedo di dare la giusta dignità alla provincia di Brindisi, magari dando più forza a coloro che sono i suoi riferimenti, come Tommaso Gioia che si impegna con dedizione e passione per questo territorio, così tante cose cambierebbero, perché da Bari è difficile monitorare tutto!
Il Presidente deve "assolutamente" tenere a cuore l'ospedale di Ostuni che non si basa nell'assistenza sanitaria solo nei confronti del territorio, e dei paesi dell'hinterland, ma questa città dimostra da dati ISTAT riguardo le presenze turistiche superare le 500.000 presenze, con un aumento negli ultimi tre anni del circa 17%.
Caro presidente Emiliano è bello parlare della Puglia, di Ostuni, come realtà che sono nella Top Eight, ma insieme alla bellezza paesaggistica, all'offerta ricettiva, e l'enogastronomia, bisogna offrire i servizi di assistenza sanitaria, anche e soprattutto nei confronti dei tanti turisti che affollano le nostre realtà, e se chiudiamo tutto, senza una strategia comune, individuando soluzioni, e soprattutto medici, penso fermamente che in futuro non si avrà un bel ricordo della Puglia.
Presidente sono stato dalla tua parte, e lo sono ancora fermo restando che tu sia disposto ad essere dalla parte del nostro territorio, a prescindere l'appartenenza politica che mi ha vistovicinoa te, quando si tratta del diritto alla salute penso fermamente che si debbano abbassare tutte le bandiere, e bisogna far prevalere la propria coscienza!
Stessa richiesta va fatta al governo nazionale tramite il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, l'attuale governo non è escluso dalle responsabilità, bisogna aumentare le risorse finanziarie destinate alla sanità pugliese, perché oggi le professioni sanitarie primarie vogliono una maggiore sicurezza contrattuale, e l'aumento del loro salario, se pur i bandi per le assunzioni vengono fatti costantemente anche in Puglia, molti di essi vanno desertati.
Bisognerebbe immediatamente "SBLOCCARE" il numero chiuso alle università per la specializzazionein medicina, iniziando da ora, sperando di ricevere i primi risultati positivi tra gli 8 e i 10 anni.
Quindi per far prevalere, e forse vincere le battaglie, penso debba esserci la volontà concreta, e l'unione da parte di Destra, sinistra, e centro quando si tratta di salute.
La salute non conosce colore politici, la salute ha la massima priorità per tutelare non un diritto qualunque, ma il diritto fondamentale.
Claudio Santoro
Coordinatore provinciale Sindaco di Puglia
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Le organizzazioni di categoria e i produttori stanno valutando la possibilità di chiedere lo stato di calamità nelle zone devastate dalla peronospora. Il consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera, ha chiesto la convocazione di un “tavolo di confronto tra esperti, agronomi, associazioni di categoria e rappresentanti del settore vitivinicolo, per valutare le strategie più appropriate per combattere queste malattie e mitigarne gli effetti sulla produzione. Sollecitiamo, inoltre, la Regione Puglia a destinare risorse adeguate alla ricerca per lo sviluppo di trattamenti innovativi, ma anche per la formazione e l'informazione degli agricoltori sulle pratiche agronomiche e sui protocolli di prevenzione per ridurre il rischio di diffusione delle malattie”. Della necessità di aggiornare la ricerca dei prodotti fitosanitari alle attuali condizioni climatiche ne è convinto anche Carmine Dipietrangelo, amministratore di Tenute Lu spada di Brindisi. “Ci sono riflessioni da fare sul cambiamento climatico – ha spiegato - non solo per tempi e modalità dei trattamenti necessari, ma forse anche sulle caratteristiche dei prodotti utilizzati e in commercio circa la loro composizione molecolare e i principi attivi.
Sono adeguati a fronteggiare queste nuove situazioni climatiche? Ma questo riguarda la ricerca e le aziende produttrici. Di fronte alla gravità e alla intensità è urgente reagire tenendo conto che questo comporta ulteriori costi aziendali già appesantiti dall’annata precedente e dall’ l’andamento del settore vitivinicolo”. Lo stesso amministratore è convinto che la causa della peronospora “è l’abbondanza straordinaria di pioggia e di umidità persistente che non si limita a poche aree, ma è generalizzata nel Salento e in Puglia è necessario un intervento di emergenza come la dichiarazione di stato di calamità per garantire provvidenze e sostegni alle aziende. Devono essere coinvolte le amministrazioni locali e la Regione come condizione per chiedere al governo di attivare le procedure e gli strumenti necessari”.
Secondo l’imprenditore agricolo, Emanuele Guglielmi, la presente “calamità della peronospora è ascrivibile a un caso eccezionale, è vero che negli anni ci sono stati casi di peronospora, ma non così virulenti. Il fatto che non si possa operare nei campi ha aggravato la situazione. Purtroppo per noi devo dire che sul fronte dell’agricoltura la Regione Puglia ha fatto poco, basta vedere la gestione della xylella”. Tuttavia, per stare al passo con i tempi anche l’agricoltore deve aggiornarsi sulle tecniche e i prodotti da utilizzare in campo. “Deco dire – ha proseguito Guglielmi - che la capacità operativa degli agricoltori è migliorata grazie agli incontri di aggiornamento promossi dal Consorzio di difesa e di valorizzazione delle produzioni agricole dell'ambiente e del territorio rurale di Brindisi grazie ai quali gli agricoltori hanno appreso le nuove tecniche da utilizzare nei vigneti in caso di attacchi fitopatologici. Inoltre, anche gli incontri che gli agricoltori svolgono periodicamente nei vari Comuni per ottenere il patentino fitosanitario, necessario per acquistare i prodotti, è importante per aggiornarsi. In ogni modo alla luce dell’eccezionalità di questa annata sarebbe auspicabile un intervento pubblico per dare sollievo alle nostre aziende”.
Intanto, in queste ore a causa dell’abbondante pioggia caduta in tutta la provincia la situazione fitosanitaria è peggiorata di molto. Oltre ai vitigni anche le colture cerealicole hanno subito gravi danni. Le spighe di grano, ad esempio, si sono piegate spezzandosi e dando inizio al processo di marcescenza.
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Mesagne, indagine su due falsi agenti
Nonostante gli avvisi di attenzione diramati dalla polizia di Mesagne i truffatori sono tornati a colpire un’anziana donna. Lo hanno fatto con la tecnica dell’incidente accaduto a un figlio e alla necessità di ricevere del contante per coprire i costi dell’assicurazione. Naturalmente, come sempre, il sinistro era parte di un progetto delinquenziale per derubare l’anziana. Così, dopo il “colpo” i falsi agenti si sono dileguati senza lasciare traccia del loro passaggio. Se non incredulità, sconforto e profonda umiliazione nella vittima. Truffe, in ogni modo, portate a segno probabilmente con la complicità di un basista locale che conosce le vittime e fornisce le indicazioni necessarie ai complici. D’altronde non si spiegherebbero diversamente alcune casualità come la conoscenza della famiglia da truffare, la presenza di una persona anziana, l’esistenza di un figlio, il fatto di avere in casa gli euro frutto della pensione riscossa da pochi giorni e, non per ultimo, il numero telefonico. L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di giovedì in via San Donaci. Vittima di due truffatori una signora di 80 anni.
Nella tarda mattinata la signora ha ricevuto una telefonata da un fantomatico agente delle forze dell’ordine che gli ha comunicato di un incidente accaduto al figlio. Purtroppo l’auto coinvolta nel sinistro era priva di assicurazione e affinché non si procedesse al sequestro del mezzo era necessario coprire con celerità il premio assicurativo. L’interlocutore chiudeva la sua telefonata avvisando la signora che un suo collega sarebbe passato dalla sua abitazione per riscuotere la somma necessaria a oblare il tutto. Infatti, dopo pochi minuti un signore si è presentato alla porta dell’anziana e ha riscosso la somma necessaria: ben 500 euro. Tuttavia, dopo qualche minuto la signora ha iniziato a preoccuparsi per le condizioni del figliolo. Pertanto, ha preso il telefono e gli ha telefonato. Naturalmente con sua grande meraviglia ha scoperto non solo che il figlio stava bene, ma, soprattutto, non aveva fatto nessun incidente. Solo allora ha compreso di essere stata truffata. A quel punto il figlio dopo averla consolata e rassicurata ha composto il numero del locale commissariato di polizia e ha denunciato il fatto. Gli agenti hanno avviato le indagini ricostruendo la fisionomia del falso agente e acquisendo i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
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Mesagne. Finale regionale Under 17 - Coppa Puglia
Finale regionale Under 17 - Coppa Puglia.
Questa sera Palestra Scuola Falcone
Ore 19:00 finale
Mens Sana Mesagne-Fortitudo Trani
Al termine della manifestazione si procederà alla premiazione.
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LUNEDÌ 19 GIUGNO A BRINDISI ATTIVO REG.LE SETTORE ELETTRICO UILTEC: PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE ELETTRICA NELL’EPOCA DELLA «TRANSIZIONE».
Lunedì 19 giugno, alle 10.30, si terrà presso la Sala Riunioni della UIL di Brindisi in Corso Umberto I l’Attivo del Settore Elettrico della UILTEC di Puglia. L’appuntamento, di valenza regionale, avrà come ordine del giorno la situazione del Settore Elettrico in Puglia e nel resto del Paese e le imminenti elezioni RSU/RLS nelle varie realtà aziendali per rinnovare le Rappresentanze. I lavori saranno coordinati da Carlo Perrucci, Segretario Organizzativo con Delega al Settore Elettrico della UILTEC Puglia. Il Segretario Generale UILTEC Puglia Filippo Lupelli e il Coordinatore della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo daranno avvio ai lavori ed agli interventi a partire da quelli di Mario Medico, Funzionario Regionale Responsabile del Settore Elettrico ed Antonio Cozzolino, Funzionario Nazionale sempre del Settore Elettrico UILTEC. Le conclusioni saranno affidate al Segretario Nazionale del Settore Elettrico UILTEC Marco Pantò, impegnato in questo periodo a seguire le discussioni con le varie aziende del settore ma soprattutto ad ascoltare le varie esigenze delle realtà produttive del nostro Paese.
La produzione dell’energia elettrica è uno dei settori in cui le scelte politiche e le condizioni internazionali degli ultimi anni hanno avuto maggiore impatto. Prima le scelte di Transizione Energetica e successivamente il conflitto in Ucraina sono stati due fenomeni capaci di avere un impatto fortissimo sull’assetto organizzativo delle realtà che producono e distribuiscono corrente elettrica. Sfide epocali per le quali la UILTEC sollecita da tempo una Cabina di regia nazionale per la coerente e lineare gestione della Transizione. In questa sfida la Puglia entra in maniera importante per le numerose aziende del settore presenti come Enel, E-Distribuzione, Terna, Edison, A2A Energia&Future ed Enipower, ognuna con le sue specificità e le sue problematiche.
A Brindisi tali sfide hanno più volte messo in discussione il futuro della Centrale Enel di Cerano. I diversi e ripetuti ritardi da parte dell’Azienda nel presentare un chiaro e fattibile Piano Industriale di riconversione del sito produttivo brindisino bloccano l’attuale produzione ancora con il carbone. Qualunque sia il futuro di Cerano, Brindisi sarà la realtà più colpita dai cambiamenti che verranno: i lavoratori impiegati nel sito diminuiranno drasticamente di molte centinaia.
La UILTEC di Puglia è persuasa che la soluzione più idonea per Cerano sia la conversione a gas. Un parere che trova conforto anche nella linea della nostra Segretaria Nazionale Daniela Piras. «Sosteniamo con forza - ha dichiarato di recente - che la transizione energetica debba passare dal gas. Non è possibile pensare alla decarbonizzazione del Paese per raggiungere gli obiettivi posti dall'Unione Europea senza passare dall'utilizzo del gas».
Numerose le sfide che stanno interessando la Puglia anche nella Distribuzione Elettrica. L’aumento delle presenze turistiche e la nascita di molte nuove strutture ricettive dotate di una serie di servizi che richiedono grandi quantità di energia comportano numerose richieste di aumenti di potenza e nuovi allacci. Esigenze «straordinarie» coperte da un organico bilanciato soltanto per un lavoro ordinario e per i soli residenti pugliesi.
A questo si aggiungono le sempre più numerose richieste di attivazione di impianti fotovoltaici di bassa ma anche media tensione: richieste che occupano in modo permanente il settore dispacciamento e gli operativi dei Blue Teams fino a rendere difficoltosi gli interventi sulle ordinarie problematiche della rete elettrica come le emergenze estive in seguito allo scoppio di cavi elettrici di media tensione.
La pressione sui lavoratori della Distribuzione elettrica non è più sostenibile: per questo sono necessarie ed urgenti nuove assunzioni da parte di E-distribuzione per garantire un servizio efficiente e rapido all’utenza ed allo stesso tempo sostenibile per i lavoratori.
La UILTEC della Puglia proseguirà nei prossimi mesi con la convocazione di Assemblee sui posti di lavoro delle varie aziende per una campagna di ascolto delle problematiche esistenti e per prepararsi alle prossime elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale attraverso il coinvolgimento di giovani lavoratori.
Brindisi, 17 giugno 2023
La Segreteria Regionale
Uiltec Puglia e di Bari/Bat/Foggia
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“All’inizio della prossima settimana ci sarà un contraddittorio al quale
parteciperanno i rappresentanti della Santa Teresa, i funzionari della
Provincia, e cui sarò presente anch’io, durante il quale si stabilirà
che distanza c’è tra la richiesta della società partecipata rispetto ai
crediti rivendicati e le fatture che la Provincia ritiene possano essere
effettivamente liquidate. Alla luce di questo si potrà poi elaborare il
Bilancio che verosimilmente sarà in perdita, anche se in questo momento
non siamo nelle condizioni di quantificarla con precisione”: è quanto
dichiara il presidente dell’Amministrazione provinciale, Toni
Matarrelli, al termine di un incontro al quale hanno partecipato anche
l’amministratore unico dimissionario della Santa Teresa, Giuseppe
Marchionna, e le organizzazioni sindacali.
Nel corso dell’incontro è stato esaminato il mancato assolvimento di
alcune fatture che per la Santa Teresa sono relative a lavori svolti nel
2022 e dunque inserite nel Bilancio consuntivo di quell’anno, mentre per
la Provincia sono riferite all’anno 2023. La questione sarà approfondita
e definitivamente cristalizzata nel corso del contraddittorio previsto
tra lunedì e martedì prossimi.
“Una volta acquisito lo sbilanciamento, dovremo fare in modo di
individuare soluzioni che, in ogni caso, non prevedano la messa in
liquidazione della società”, precisa Matarrelli. “Abbiamo registrato una
volontà unanime a procedere in tal senso. E per scegliere il percorso
migliore per risolvere il problema di questa perdita.
“Purtroppo, se pur si riuscirà a superare questo scoglio, ci sono
ulteriori e gravi criticità determinate da una mancanza di risorse per
la Santa Teresa, perché dopo la riforma Del Rio, pur essendo attribuite
ancora alle Province competenze importanti, le risorse trasferite non
sono sufficienti a garantirle. Ora noi abbiamo la consapevolezza che
nonostante gli sforzi che andremo a produrre per intercettare le risorse
per andare avanti il più a lungo possibile con la Santa Teresa, esse non
sono sufficienti ad arrivare al 31 dicembre 2023, che è il primo
obiettivo che ci siamo posti.
“Sarà necessario - aggiunge Matarrelli - che oltre agli sforzi che sta
producendo l’Amministrazione provinciale, coadiuvata dalle forze
sindacali che sono profondamente collaborative, che lo Stato e gli altri
enti superiori intervengano per fare in modo di raggiungere questo primo
obiettivo, auspicando poi che la riforma, così come è stato promesso dal
legislatore, possa essere perfezionata entro la fine del 2023 in modo da
avere nuove risorse a disposizione già a partire dal primo gennaio 2024.
Solo così la società in house ha un futuro e una prospettiva: sarà
determinante che il governo centrale mandi risorse per garantire la
sopravvivenza della Santa Teresa che, è bene ricordarlo, svolge servizi
fondamentali per il territorio e soprattutto per i cittadini”.
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Mesagne. Aiutiamo Paolo a vincere il contest
Ciao a tutti/e. Sto partecipando ad un contest fotografico sul Canale Reale. Verrà premiata la foto che prende più likes. Se la foto vi piace e volete sostenermi allora "piaciate" la foto sulla pagina "Contratto di fiume - Canale Reale". La foto è la seconda, si chiama "muretti a secco e mandorli". È quella con i mandorli in fiore sullo sfondo, con il canale al centro affiancato dagli ulivi. Grazie mille a tutti/ee.
Clicca qui e metti Mi piacevdulla seconda foto:
Mesagne e il suo antico trullo sovrano
Nella foto dell'amico Enzo Poci è ritratto un trullo che potremmo definire "sovrano" per le sue eccezionali dimensioni e tipo di struttura. Qualcuno si ricorda in che contrada era presente?
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Anche una stanza per la toelettatura nel canile di Mesagne
Ancora lavori di adeguamento e finalmente tutto pronto!
La polizia indaga un pusher
Nella mattinata di ieri, nel corso dei servizi di controllo del territorio che, con l’arrivo della stagione estiva, sono stati rafforzati su disposizione del Questore di Brindisi Annino GARGANO, Le Volanti della Polizia di Stato hanno rinvenuto circa dieci grammi di sostanza stupefacente presso l’abitazione di un giovane brindisino.
Gli operatori di Polizia, impegnati nelle attività di controllo si sono portati presso l’abitazione del giovane per procedere alla notifica di un provvedimento amministrativo.
Al momento dell’arrivo della Volante l’atteggiamento del giovane era apparso da subito sospetto e gli operatori di Polizia rilevavano la presenza di esalazioni di derivati della cannabis. Alla luce di quanto accertato si riteneva opportuno procedere immediatamente ad una perquisizione all’esito della quale erano stati rinvenuti due involucri contenenti sostanze stupefacenti di cui uno conteneva Haschisch per una quantità pari a 6 grammi; il secondo involucro conteneva marijuana suddivisa in piccole porzioni in quantità pari a 4 grammi circa.
Il giovane brindisino, con precedenti segnalazioni per violazione della normativa sugli stupefacenti, veniva indagato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; la droga rinvenuta era stata sequestrata per essere messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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