Redazione

Le celebrazioni del solstizio di giugno rappresentano, da trent’anni, l’apertura della stagione estiva che riempie le strade di Ostuni con spettacoli e cultura.

La ventottesima edizione, che si svolgerà sabato 24 giugno, dalle h.21:00, nel centro storico di Ostuni sarà organizzata dalla ditta Carmelo Grassi.

 

La manifestazione, sottotitolata “La luna nuova”, sarà una serata-percorso che accompagnerà il pubblico a varcare il primo giorno d’estate con la riscoperta di vicoliscenari lunarimusicateatro ed esperienze suggestive.

 

A luna sorta, dalle ore 21:00 circa, il centro storico verrà animato da n.5 postazioni per spettacoli:

  • musica - via Cattedrale: “Historia do Samba”, con Francesca Leone & Guido Di Leone
  • teatro - via Cattedrale_ “Farò filò” con Alessandro Lucci
  • teatro - scale del Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia meridionale - Pia spettacolo in lingua italiana e inglese
  • musica - Largo Arcid Teodoro Trinchera - Abbbracciante e Di Modugno
  • tradizioni - Largo Arcid Teodoro Trinchera - Vincenziane
  • teatro sensoriale - chiostro San Francesco - Natasha Fogu
  • spettacolo musicale itinerante (villa Sandro Pertini, corso Cavour, largo Lanza, viale Oronzo Quaranta, via Petrarolo, via Cattedrale, piazza della libertà) dei Takabum

Gli spettacoli segnano un  percorso che accompagna lo spettatore in una prima ed emozionante passeggiata estiva tra i vicoli del centro storico, in cui sarà possibile degustare il famoso nocino di San Giovanni delle Vincenziane di Ostuni, che da anni offrono al pubblico liquore e dolcetti nel rispetto della tradizione.

Il percorso e la serata troveranno conclusione alle h.23:30, presso piazza della Libertà, con la  proiezione di una luna gigante su Palazzo San Francesco e il concerto finale della street band calabrese Takabum.

Dalle h.19:00, all’ingresso di via Cattedrale, verranno distribuite delle mappe con la legenda del percorso e delle postazioni.

SPETTACOLI:

Postazione n.1 - TEATRO SENSORIALE (dalle h.21:00)

“Incanti”

Un'immersione  nei riti e nelle tradizioni legate alla notte magica di San Giovanni che affonda le sue radici nella notte dei tempi e diffusa in tantissimi paesi del mondo .

Un'esperienza intima ed oracolare da non perdere .

nb. la scenografia è costituita da un grande labirinto, si entrerà nello spazio sensoriale a piccoli gruppi.

Postazione n.2 - MUSICA (dalle h.21:00)

Francesca Leone & Guido Di Leone

"Historia do Samba"

Presentazione del recente album in duo, della collaudata coppia musicale. Il jazz, proposto con la  poetica e lo stile della Bossa nova e del Samba, e' la costante matrice delle loro  interpretazioni. Un accattivante repertorio di brani brasiliani, completato da canzoni internazionali,  proposte secondo la scuola di Joao Gilberto e di Caetano Veloso, con un sound ricco di saudade, ritmo, armonie e melodie ricercate .

 

Postazione n.4 - TEATRO (dalle h.21:00)

Farò Filò con Alessandro Lucci, si compone di 123 carte per 123 storie.

Le storie raccolte provengono dalla tradizione zen, storie africane, yiddish, vangeli canonici e apocrifi, nativi americani, letteratura contemporanea, invenzioni di Omozero. Le storie vengono raccontate a braccio ed il linguaggio cambia a seconda del pubblico e della situazione che si incontra. Definiamo questo tipo di spettacolo Teatro Oracolare.Lo spettacolo può essere inserito a compendio di feste, celebrazioni o altre infinite possibilità.

 

Postazione n.4 - TEATRO (dalle h.21:00)

spettacolo in lingua italiana e inglese con Pia Wachter

"La Notte delle Streghe"

Stanotte è la notte delle streghe, quando tutte le streghe vanno a ballare sul Monte Block. Ma la piccola strega è troppo piccola per partecipare alla grande festa. Quando decide di andarci lo stesso, si tuffa in un avventura che non dimenticherà presto...

 

"Witches Night"

Tonight is Witches night, the night when all the Witches meet to dance on the magic mountain. The little witch is too young to dance with the old Witches. But when she decides to go anyway, she dives into an adventure that she won't forget so soon...

 

Postazione n.5 - MUSICA (dalle h.21:00)

Vince Abbracciante e Nando di Modugno

“Side By side” è l’incontro tra due eccellenze musicali che hanno condiviso numerose esperienze artistiche e si divertono a suonare alcuni dei loro brani preferiti dai repertori più disparati, in una sorta di viaggio musicale che li porta in giro per il mondo. Un incontro imperdibile, fatto di emozioni e straordinari virtuosismi, uniti alla grande sensibilità di due dei migliori strumentisti contemporanei.

 

Postazione itinerante (dalle h.21:30) + Postazione n.6 SPETTACOLO FINALE (dalle h.23:30)

Takabum

Collettivo di soli strumenti a fiato e percussioni che propone in strada cosi come nei clubs una miscela di suoni funk e easy, carburante di un viaggio fatto da composizioni originali e riadattamenti dei più celebri brani della tradizione jazzistica americana e della canzone italiana.

La band calabrese si è esibita nei maggiori festival di genere italiani e ha all’attivo collaborazioni con Brunori sas e ha prodotto un documentario per Sky arte.

 

 

ORGANIZZATORE:

La ditta Carmelo Grassi svolge dal 1989 attività nel settore della gestione di cinema, teatri e organizzazione di manifestazioni culturali.

Il suo staff, coordinato da Carmelo Grassi (ex Presidente del Teatro Pubblico Pugliese e membro del Consiglio superiore Superiore dello Spettacolo), comprende tecnici e macchinisti teatrali, personale addetto all'accoglienza e alla biglietteria, personale amministrativo, e addetti all'ufficio stampa e alla comunicazione.

La ditta è impegnata da lunghi anni per la promozione della cultura teatrale e cinematografica sul territorio pugliese e nella formazione del pubblico, con un'occhio di riguardo al pubblico più giovane e a persone con disagi psicofisici.

Oltre alla programmazione di film e spettacoli teatrali (con compagnie private e con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese) la ditta Carmelo Grassi è stata promotrice di numerose iniziative cinematografiche in collaborazione con Apulia Film Commission, organizzatrice di numerosi incontri e dibattiti con registi e attori di fama internazionale (Pupi Avati, Edoardo Winspeare, Michele Placido, Andrea Segre, Sebastiano Somma, Gianni De Blasi, Nuzzo e Di Biase, (...).

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Coinvolgere l'imprenditoria brindisina per la realizzazione di opere e investimenti in genere. E’ l’appello dell’Associazione "Brindisi che Produce" (PMI della Provincia di Brindisi) che esprime grande soddisfazione per il prossimo progetto di ristrutturazione dello stadio Fanuzzi. Un intervento di restyling che, ricordiamo, era già stato previsto dal Comune nell'ambito del  programma di conservazione delle opere pubbliche. Ben vengano, tuttavia, le prescrizioni imposte dalla Lega Pro, per ottenere l'omologazione dell'impianto in vista del campionato di serie C, per dare una opportuna accelerazione alla realizzazione dell'opera. Questa è, per la città di Brindisi, una grande occasione da cogliere, al fine di avere finalmente una struttura adeguata, dignitosa e sicura, che la città - e con essa tutti i cittadini - meritano da anni. In qualsiasi città, lo stadio rappresenta non soltanto una struttura sportiva, ma anche un contenitore per manifestazioni di vario tipo. Siamo consapevoli che per il Comune di Brindisi la somma da destinare a tale progetto sarà ingente, ma è vero anche che sarà altrettanto importante il ritorno sportivo, d'immagine ed economico per la città tutta.  E proprio sull'aspetto economico, la nostra associazione ha più volte richiamato tutte le amministrazioni che si sono succedute - nessuna esclusa - ad un attento e coscienzioso coinvolgimento dell'imprenditoria locale nella realizzazione di opere e di investimenti in genere. Questa importante opera rappresenta per la neo eletta amministrazione l'occasione per  dimostrare la considerazione e l'attenzione verso l'imprenditoria brindisina, affinché si completi un circuito virtuoso tra sport ed economia che possa fare il bene di tutto il nostro territorio. Brindisi che Produce è ottimista sull'appello fatto, ma dichiara che sarà anche attenta e vigile affinché la scelta delle imprese appaltanti sia fatta attingendo dall'elenco di fiducia e, soprattutto, che coinvolga tutte le  imprese in regola con gli attestati specifici e DURC, seguendo le normative di legge in merito alla rotazione. Con questo criterio, il progetto potrà seguire un percorso logico, ben definito e attento alla città. 

Brindisi che Produce

CHIUSURA CHIRURGIA OSTUNI, MARRAZZI (FIALS): “A FARNE LE SPESE, COME SEMPRE, I CITTADINI. NOI PRONTI AL DIALOGO”

Assistiamo, ancora una volta, ad una interruzione di pubblico servizio. L’improvvisa chiusura del reparto di chirurgia dell’ospedale di Ostuni significa ledere il diritto ad essere curati. Tantissime le persone che in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico e tante altre, invece, in lista d’attesa nel nosocomio della Città Bianca. Come Fials siamo fortemente preoccupati per questa decisione dell’Asl di Brindisi, così come per quella di disporre che i chirurghi in servizio ad Ostuni prestino temporaneamente la propria attività presso il Perrino di Brindisi. Ma, soprattutto, condividiamo le perplessità del sindaco Angelo Pomes circa le modalità con cui questo provvedimento è stato adottato. Non è possibile che decisioni tanto importanti vengano prese senza alcun incontro preventivo per valutare eventuali alternative o soluzioni meno penalizzanti. Accogliamo l’invito che il sindaco Pomes ha rivolto al Presidente Emiliano ed al Commissario della ASL di Brindisi Gorgoni a sospendere tale disposizione ed a trovare, insieme, un’ipotesi alternativa per gestire l’emergenza, con l’obiettivo di garantire l’attività ordinaria sui tre presidi di Brindisi, Francavilla e Ostuni e la centralizzazione di tutte le emergenze di chirurgia generale presso il Perrino di Brindisi. E come Fials siamo ben lieti di accogliere l’invito dello stesso sindaco di Ostuni a partecipare al tavolo che intende organizzare nei prossimi giorni proprio per meglio approfondire della situazione generale del presidio ospedaliero di Ostuni.

Elena Marrazzi (Segretario Nazionale FIALS)

 

Ospedale Ostuni. Caroli: il reparto di chirurgia aperto giusto per il tempo di una campagna elettorale, da oggi chiuso

Di seguito la nota-denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli:

“Ho la sensazione che anche i reparti ospedalieri siano ormai utilizzati in campagna elettorale… e a Ostuni il 28 e il 29 maggio si votava per il rinnovo del Consiglio comunale. I reparti di Chirurgia e di Ortopedia erano stati chiusi durante l’emergenza Covid e non erano mai stati riaperti. Finita l’emergenza, però, i due reparti non potevano tornare in funzione per mancanza dei medici.

“Di fronte alle denunce, interrogazioni e audizioni a raffica presentate da Fratelli d’Italia, che nell’aprile 2022 fece un sopralluogo nel nosocomio, il centrosinistra attraverso il referente per la Sanità brindisina del presidente Emiliano, Tommaso Gioia, nel gennaio scorso annunciò ‘FELICE’ la riapertura del reparto di chirurgia. Mancavano solo quattro mesi alle votazioni e qualche intervento è stato pure fatto. Finita la campagna elettorale e intascato il risultato facendo credere agli ostunesi che la Regione era attento alla loro salute, da oggi il reparto di Chirurgia viene chiuso: la ASL di Brindisi ha disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate. I due chirurghi in servizio trasferiti all’ospedale di Brindisi e tutti coloro che erano nelle agende per gli interventi dove vengono trasferiti? Penso soprattutto a chi da mesi aspetta un piccolo intervento di cataratta o asportazione di un neo o operazioni similari.

“Senza contare che siamo alla vigilia di un’estate che prevede un boom di arrivi per la Puglia: ma quelli che arriveranno nella splendida Valle d’Itria sanno che devono augurarsi di non dover far ricorso a cure ospedaliere?

“Ma per quanto tempo i brindisini dovranno essere trattati come pugliesi di serie B? Siamo l’unica Asl a non avere neppure un direttore generale, forse perché il presidente Emiliano non trova nessuno che ‘coraggiosamente’ voglia prendersi la ‘croce’ di venire a gestire la Sanità peggiore della Puglia.”

 

Consigliere Caroli, mi spiace "Non sono tutti come te!

Il  nuovo sindaco di Ostuni non  ha certamente avuto necessità di citare l'Ospedale per vincere le elezioni così come  non ha avuto bisogno del del tuo sostegno, nonostante tu  sia avvezzo ad avanzare "aiuti esterni" .

Angelo Pomes, e il centro sinistra della città di Ostuni, ha stravinto le elezioni perché gli Ostunesi  hanno scelto consapevolmente e in maniera decisa.

 Ma torniamo a noi!

Certo che ero FELICE quando ho collaborato in prima persona far riaprire la Chirurgia di Ostuni, nella misura in cui sono scontento e deluso oggi per la sua nuova chiusura.

Con la tempestività e la serietà che da sempre  mi contraddistinguono, ho già divulgato un comunicato stampa per denunciare l'accaduto e sollecitare un ripensamento e una soluzione.

Faremo tutto il possibile per far riprendere l'attività chirurgica ad Ostuni e, guidati dal Sindaco e dagli addetti ai lavori, presenteremo una proposta alternativa  plausibile.

 Sai bene che per il mio territorio mi muovo a prescindere dalle campagne elettorali.

Non tutti sono come te, ricorda!!

Tommaso Gioia

 

La chiusura della Chirurgia di Ostuni non è accettabile, e non ci fermiamo!

La sorpresa di oggi della momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni mi ha destabilizzato, perché penso che prima di chiudere una struttura si debbano cercare soluzioni alternative, e poi perché la sospensione della Chirurgia di Ostuni non porterà nessun reale vantaggio alla sanità brindisina, anzi i problemi si aggraveranno ulteriormente, perché cresceranno le liste attesa per gli interventi chirurgici, e questo non lo accetto!
La prima cosa che ho fatto a seguito di questa brutta notizia e quella di recarmi di persona sul posto e di constatare i disservizi che si sono verificati, pazienti preparati per l’intervento chirurgico che sono stati rimandati a casa, con non poche difficoltà e tensioni.

Purtroppo, moltissimi altri pazienti nelle prossime settimane e mesi non potranno operarsi, un vero peccato perché il lavoro che si stava facendo ad Ostuni iniziava a dare i suoi risultati, con un lavoro intenso anche da parte del sottoscritto si stavano smaltendo le liste d’attesa

Nella giornata odierna con la mia presenza, del sindaco di Ostuni Angelo Pomes quale ringrazio per la tempestività, convocando i medici dell’P.O. di Ostuni, ed abbiamo avuto un’interlocuzione con il Presidente Emiliano e con il Commissario Straordinario, Dr. Gorgoni.

Non resterò a guardare alla finestra, e mi impegnerò per interloquire costantemente con la dirigenza ASL, auspico un ripensamento della dirigenza ASL volto a sospendere il provvedimento di chiusura , in attesa di verifiche e soprattutto di decisioni condivise.

 

Tommaso Gioia

 

Chirurgia Ostuni. Amati: “Medici da altre Asl per gestire emergenza, non c’è altra soluzione. Paghiamo cecità del passato. Consiglio comunale per spiegare” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“Dopo tanti anni di cecità sul futuro (dice niente proposta di nuovo ospedale a Speziale?) e dopo tanto silenzio sui problemi di organizzazione strutturale (dice niente lasciarmi solo nelle battaglie?), siamo al giudizio finale e alla guerra tra poveri per evitarlo. 

“Si rischia la chiusura della chirurgia del Perrino (ipotesi da cancellare anche nei pensieri più funesti) e per evitarlo c’è bisogno, purtroppo, di razionalizzare le risorse di personale e coinvolgere nella missione anche la chirurgia di Ostuni e finanche - purtroppo e speriamo che non si allunghino le attese  - la chirurgia senologica del Perrino.

“Mi chiedo: e non avevo avvertito ripetutamente di questo rischio chiedendo militanza e aiuto sulle battaglie più difficili, anche a costo di mettersi contro? 

“Oggi scopre l’amara e prevedibile realtà e gli amministratori di Ostuni chiedono il mantenimento della locale chirurgia, attraverso il coinvolgimento di Francavilla Fontana nella turnazione tra i presidi di Brindisi, la stessa Francavilla Fontana e Ostuni. 

“Francavilla Fontana, a sua volta, oppone la necessità di mantenere l’attuale assetto organizzativo e minaccia d’insorgere contro ogni modifica, soprattutto dopo aver subito la sospensione dell’attività di punto nascita e ginecologia. 

“E mentre nel dibattito pubblico si producono opinioni accanite e vagamente infornate, la Asl e i medici sono costretti a prendere decisioni dure e risolute, perché ogni minuto è quello giusto per essere chiamati all’emergenza e non farsi trovare impreparati. 

“Parlando le parole di verità, l’unica cosa che si può chiedere è un intervento regionale per colmare le carenze, salvo assunzioni ove fossero possibili, attraverso l’utilizzo di personale medico di altre Asl, così da tamponare l’emergenza. Fuori da questa ipotesi non mi pare vi sia alcuna possibilità se si vuole salvare l’attività del Perrino. 

“In ogni caso, spero che questo avvenimento determini il Sindaco e la classe politica ostunese a convocare un Consiglio comunale aperto, io sono disponibile a partecipare, per dire la verità ai cittadini ostunesi e per indicare le soluzioni a medio e lungo termine, accordate con il più fondato realismo. È l’unica cosa che si può fare, e io qualche idea innovativa e non conservativa l’avrei, perché portare le lancette degli orologi indietro - magari per nascondere qualche vecchi responsabilità o cecità - non è umanamente possibile e non è questo ciò che le persone si attendono da noi.”

 

 

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Nuovo successo della band salentina con il brano "Lambada", un singolo del gruppo musicale italiano Boomdabash, pubblicato oggi, 16 giugno 2023. Il brano, scritto da Alessandro MerliFabio ClementeFederica Abbate e Jacopo Ettorre, è stato prodotto da Takagi & Ketra e vede la collaborazione del duo milanese Paola & Chiara.

CLICCA PER ASCOLTARE IL BRANO: (https://boomdabash.lnk.to/lambada?fbclid=IwAR2gzIvVbv8mni7W_uAGs9gp6P_HjONsfNfe_36cYB3yiad9juCzHPGNsj4)

 

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Il maltempo continua a imperversare sulla provincia di Brindisi e a causare gravi dalli alle colture: dal grano ai pomodiri, ai frutteti e vigneti. Intanto, in Regione i consiglieri presentano domande di intervento.

Danni all'agricoltura a causa del maltempo. Scalera: “Bisogna assolutamente fare sistema per cercare di salvare un comparto trainante per l’intera Regione Puglia”.

Nota del consigliere de “ La Puglia domani”, Antonio Scalera:

"Sono tanti e gravi i danni che gli agricoltori stanno subendo in questi giorni a causa del maltempo, ieri mattina, ho partecipato al tavolo convocato in IV Commissione Agricoltura, insieme all’Assessore al personale della Regione Puglia, Gianni Stea, all’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, al Presidente Paolicelli Francesco  e di alcuni rappresentati di categoria e delle associazioni agricole, per capire quali azioni intraprendere per aiutare nell’immediato questa categoria.

"Un problema – spiega Scalera- che tocca tutti i territori, gli agricoltori purtroppo, mi hanno riferito che tutte le aziende vitivinicole, stanno subendo ingenti danni per quanto riguarda la “peronospera” la malattia causata dalla pioggia che, colpisce l’uva da vino. Ci sono alcuni territori maggiormente colpiti, soprattutto le zone a valle dove c’è più umidità, in quelle zone i grappoli di uva sembrano completamente bruciati. Bisogna assolutamente fare sistema e stare insieme, soprattutto, su queste problematiche e cercare di salvare un comparto trainante per l’intera Regione Puglia”.      

 

Maltempo. Perrini: le forti piogge provocano lo sversamento di liquami nel mare della spiaggia dei tarantini. Emiliano e Maraschio stanno a guardare?

Di seguito una nota  del consigliere di Fratelli d'Italia, Renato Perrini:

"La rada del Mar Grande di Taranto è stata interessata da un fiume di liquami a seguito delle copiose piogge dei giorni scorsi. Lo sversamento è avvenuto da una condotta fognaria dell’Acquedotto Pugliese, a soli 100 metri da una spiaggia pubblica, importante punto di riferimento per tanti tarantini. Sul posto è intervenuta la Guardia Costiera e i tecnici dell’Arpa per eseguire i prelievi, ma anch’io, personalmente, ieri, 15 giugno, avendo ricevuto innumerevoli segnalazioni ho verificato la situazione, che è davvero grave: la compromissione ambientale delle sue acque potrebbe avere ricadute pesanti per l’economia tarantina.

"Purtroppo, non un evento raro perché la rete fognaria di Taranto è caratterizzata da collettori che scorrono a una profondità di circa 10-12 metri sotto il livello della strada, opere realizzate prima della costruzione degli edifici, per questo sono stati previsti interventi che prevedano una articolata e complessa progettazione tale da intervenire ad una profondità rilevante, che prevede un costo di 15 milioni di euro, per la realizzazione di una  nuova condotta sottomarina al largo di Lido Bruno, in località San Vito, la cui entrata in esercizio è fissata al giugno 2025. Vale a dire, come minimo, altre due estati con un mare inquinato sulla spiaggia popolare dei tarantini.

"Per questo ho presentato un’interrogazione al presidente Emiliano e all’assessore all’Ambiente Maraschio per sapere: se la Giunta regionale è a conoscenza della situazione e se sono stati effettuati controlli e verifiche sull’avanzamento finanziario degli interventi;  quali soluzioni sono state previste e/o programmate dall’Acquedotto pugliese per evitare che il Mare Ionio diventi impraticabile, con tutti gli ulteriori effetti relativi all’impatto ambientale e balneabilità."!

 

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Consiglio Ministri impugna legge fermo pesca ricci di mare. Pagliaro: “Regione difenda sua autonomia per tutela del mare”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani

«Mi aspetto che la Regione Puglia difenda una legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, opponendosi all’impugnativa del Consiglio dei ministri della nostra legge sul fermo pesca dei ricci di mare per tre anni, in vigore dal 5 maggio scorso. La proposta di impugnativa viene dal ministro Calderoli, che parla di violazione del comma 2 dell’articolo 117 della Costituzione, sostenendo che la nostra legge regionale si ponga in contrasto con la normativa statale, internazionale ed europea in materia di ambiente e mare. Noi sosteniamo da sempre il diritto a difendere il nostro mare, il cui ecosistema è minacciato dall’incombente estinzione di una specie essenziale per il suo equilibrio. "La mia proposta di legge – voglio ricordarlo – è stata condivisa e sottoscritta dal presidente Emiliano e da 49 consiglieri regionali. È stata accolta con entusiasmo dai cittadini pugliesi e da tutti quelli che amano il mare, dalla Guardia Costiera, dagli ambientalisti, dal mondo della scienza, dai ristoratori e dagli stessi pescatori autorizzati che ormai trovano ben poco sui fondali desertificati.  

"Non è un capriccio ma nasce da evidenze scientifiche: sui nostri fondali i ricci di mare sono pressoché estinti, e questo determina la proliferazione incontrollata delle alghe e la scomparsa di altre specie ittiche. Perciò ribadiamo la necessità di fermare la pesca dei ricci di mare per i prossimi tre anni, come la nostra legge stabilisce disponendo il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi fino al 2026. Ci siamo mossi nel solco del settore della pesca, che è di competenza regionale come più volte affermato dalla stessa Corte costituzionale. A fine maggio ho anche incontrato il ministro Pichetto Fratin per sensibilizzarlo sulla difesa di una specie che non possiamo lasciar estinguere e che anzi dobbiamo impegnarci a ripopolare, e per chiedergli che il fermo pesca dei ricci di mare possa essere esteso all’intero territorio nazionale come già è avvenuto per le oloturie.

"I controlli stanno dando frutto con le sanzioni nei confronti dei trasgressori, ma dalla Guardia Costiera registrano una diminuzione dei sequestri rispetto agli anni passati quando era in vigore il fermo pesca dei ricci nei mesi di maggio e giugno. Segno che l’attenzione mediatica attorno alla nostra legge ha funzionato come campagna di sensibilizzazione per far comprendere il danno prodotto dai pescatori di frodo e della domenica.     

"Intanto, la nostra legge resta in piedi finché la Corte non la dichiarerà eventualmente incostituzionale".

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10eLotto, Puglia a segno: a Lecce vinti 27 mila euro. Doppietta in Puglia grazie al 10eLotto. Nell’estrazione di giovedì 15 giugno, come riporta Agipronews, si festeggia a Lecce, con un 7 Doppio Oro da 15mila euro e un 6 Doppio Oro da 12mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 21,2 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,7 miliardi dall'inizio dell'anno.

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Il Comune di Mesagne entra a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili. Si tratta del secondo comune della provincia di Brindisi a entrare nell’associazione. La targa, un oggetto d’artigianato unico ed ecocompatibile, è stata consegnata giovedì 15 giugno da Giovanni Gostoli e Maurizio Gazzarri, rispettivamente direttore e responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili, all’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Antonio Matarrelli.

“La targa che ricevo in veste di sindaco della città di Mesagne – afferma il sindaco Antonio Matarrelli, che è anche presidente della Provincia di Brindisi – rappresenta un impegno in cui crediamo molto e che siamo pronti a onorare con scelte e azioni virtuose. Le sfide che abbiamo davanti sono inderogabilmente importanti, investendo ogni ambito civile e istituzionale del nostro agire: la transizione ecologica e digitale, la sostenibilità sociale e ambientale costituiscono priorità anche territoriali da perseguire nel rispetto dei Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Meritoria la mission dell’associazione Rete dei Comuni Sostenibili: traduce simbolicamente una responsabilità che abbiamo assunto con convinzione, ci sostiene per il raggiungimento di obiettivi cruciali, per il futuro dei territori e del pianeta”.

“La Rete dei Comuni Sostenibili è uno strumento per migliorare i comuni – sottolineano Giovanni Gostoli e Maurizio Gazzarri, rispettivamente direttore e responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili –. La missione è quella di accompagnare le amministrazioni locali nella territorializzazione degli Obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con un progetto innovativo e concreto, indicatori locali di sostenibilità, condividendo buone pratiche, formazione, iniziative e attività di comunicazione, facendo ‘rete’ con altre realtà a livello nazionale. Siamo orgogliosi dell’adesione di Mesagne, perché è una città già impegnata da tempo e particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità. Una condizione essenziale per migliorare la qualità di vita delle persone e delle comunità. È stato proprio su stimolo del sindaco e presidente Matarrelli la modifica dello statuto dell’associazione, in occasione dell’ultima assemblea nazionale, per consentire l’adesione anche a province, città metropolitane e regioni. Ciò rafforzerà la strategia multilivello e una coerenza tra le politiche con i diversi livelli istituzionali. Brindisi sarà la prima provincia a sviluppare il progetto in ambito provinciale. In questi giorni abbiamo compiuto passi avanti importanti per avviare la sperimentazione che diventerà un modello in Italia. Nel corso del 2023 abbiamo consegnato per la prima volta la ‘Bandiera Sostenibile’ e stiamo lavorando anche alla redazione della Guida dei Comuni Sostenibili”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale.

L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e in sinergia con il Joint Research Center della Commissione europea.

Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito quasi 80 comuni e città ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.

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La ricerca di metodi sempre più attenti al risparmio energetico e meno impattanti passa anche per la Cantina Sottomarina. Una giornata indimenticabile per Paololeo, la prima azienda pugliese a incantinare in mare: il cielo salentino ha assistito oggi, 13 giugno 2023, all’immersione di 1011 bottiglie di “Mormora”, Metodo Classico Pas Dosé da due varietà autoctone da riscoprire, la Verdeca e il Maresco. Bellezza che richiama altra bellezza, Puglia che richiama altra Puglia. Il mare di Porto Cesareo, una delle riserve marine più belle d’Italia, ha accolto le bottiglie e le accudirà per 12 mesi a -30 m, le riparerà dalla luce e dall’influsso delle fasi lunari, le cullerà con movimenti ondivaghi e le scolpirà con molecole marine.

Il progetto della cantina sottomarina, per la Paololeo, ha una valenza particolare perché intrinsecamente legata a due aspetti a cui l’azienda tiene particolarmente: la sostenibilità e la sperimentazione enoica. Certificata Equalitas dal 2021, pubblica annualmente il proprio bilancio di sostenibilità oltre al proprio Codice Etico. Il progetto della cantina sottomarina è stato pensato infatti nell’ottica del risparmio energetico, perché non necessita di impianti di refrigerazione e di giropallett in quanto la natura offre già tutto il necessario. <<Per capire il beneficio in termini di risparmio energetico condurremo una sperimentazione assieme all’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.  – Afferma l’enologo Nicola Leo. – Inoltre, la scelta di affinare le bottiglie in mare è spinta dalla volontà di sfidare le mille potenzialità del vino e dimostrare la sua grande versatilità grazie alla valorizzazione di due varietà autoctone pugliesi da riscoprire, che incontreranno il limpido mare salentino creando una sinergia perfetta>>. Saranno 12 mesi di studio e di scoperta continua, grazie ad assaggi mensili, di cosa avverrà nelle profondità marine.

Questo progetto nasce nel 2018 per volere dell’enologo dell’azienda, Nicola Leo, e dopo anni di ricerca si è concretizzato oggi con il varo delle bottiglie.

­­Paololeo è una cantina situata nel cuore del Parco del Negroamaro, nel Salento, e nasce nel 1989 dalla passione di Paolo Leo e della sua famiglia e giunge ormai alla quinta generazione. La fervente passione, la competenza in campo enoico, la forza della famiglia, la volontà di esportare questo savoir-faire tutto pugliese e la sostenibilità economica, etica e ambientale (è un’azienda certificata Equalitas) sono le caratteristiche essenziali di Cantine Paololeo. L’azienda conta due cantine, una a San Donaci e una a Monteparano, 70 ettari di vigne di proprietà e coltiva principalmente vitigni autoctoni del territorio, quali Primitivo, Negroamaro, Malvasia Bianca, Nera di Lecce.

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Giustizia. Amati: “Modifica sistema penale è spallata a democrazia giudiziaria e cura del mal di firma. Sostegno da riformisti è un dovere” 

Dichiarazione del consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati. 

“È una spallata alla democrazia giudiziaria e una cura al mal di firma, su cui ogni riformista avrebbe il dovere di offrire sostegno. Ad oggi non riesco a capire, infatti, per quale motivo le modifiche al sistema penale proposte dal Governo non trovino tutti i riformisti dalla stessa parte, nel sostegno senza soggezioni o polemiche. 

“In materia di giustizia, in particolare, assistiamo da anni a una clamorosa inversione di posizioni tra le diverse culture politiche: il centrodestra attestato sulle garanzie e il centrosinistra a sostegno delle posizioni dei pubblici ministeri. Una stranezza alimentata con veemenza dall’alibi che ogni riforma potesse servire alla causa personale di Silvio Berlusconi. 

“C’è ora la concreta possibilità di raggiungere il risultato riformatore auspicato senza che alcuno possa più contrapporre l’idea infondata che le modifiche servano a cause personali o individuali, accordando l’Italia alle pagine più belle scritte da eminenti italiani, quelle del diritto penale della libertà.”

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