Redazione

La madre di Marcello Vinci, il 29enne di Fasano morto in Cina, lancia una raccolta per accertare la verità e per il rientro della salma

Le autorità locali hanno dichiarato che Marcello Vinci, morto in Cina due mesi fa, si è suicidato. La famiglia però non ci crede, così la madre Angela Berni ha avviato una campagna su GoFundMe per scoprire cos’è accaduto.

“Abbiamo lanciato questa raccolta fondi - scrive la mamma di Marcello da Fasano, in provincia di Brindisi - per venire a capo sulla verità della morte e sul trasporto del rientro in patria della salma, di cui hanno chiesto cifre assurde tra avvocati, autopsia, viaggio e trasporto”.

Il corpo del 29enne, da quanto riportato dai media, è stato trovato senza vita lo scorso 6 Marzo nella città di Chengdu, dove il giovane lavorava come insegnante. “Ringraziamo tutti i partecipanti e chiunque ci aiuterà a scoprire la verità”, conclude Angela Berni sulla pagina di raccolta fondi della piattaforma.

La campagna è raggiungibile al link 

https://gf.me/v/c/4srp/vogliamo-la-verita-sulla-morte-di-mio-figlio

GoFundMe
È la più grande piattaforma di raccolta fondi sociale al mondo, con oltre 25 miliardi di euro raccolti grazie a una community globale di 100 milioni di persone. È uno strumento efficace, affidabile e sicuro per sostenere le persone che donano e chiedono supporto durante emergenze e eventi imprevisti. Ogni raccolta fondi viene verificata dai nostri esperti di Trust & Safety: le donazioni sono sempre prelevate dai beneficiari indicati e ogni singolo donatore è protetto dalla GoFundMe Giving Guarantee.

Il Ferdinando di Mesagne campione provinciale di badminton femminile. 

 L’Epifanio Ferdinando bissa il successo dello scorso anno nella fase provinciale del Badminton a squadre nella categoria allieve, conquistando la Finale regionale che si disputerà a Lecce il prossimo 29 maggio. 
Il lavoro svolto dai proff. Alessandro Molfetta e Beniamino Spina e la disponibilità degli studenti che - tra lo studio e le tante attività della scuola - hanno avuto il tempo di allenarsi insieme, ha generato questo ulteriore prestigioso traguardo sportivo di questo anno scolastico.
Complimenti a Maida Calò, Sofia Esperte, Ludovica De Giuseppe e Giulia Carovigno per il risultato ottenuto. Da sottolineare anche il secondo posto meritato nella categoria allievi dalla squadra maschile composta dagli studenti Raffaele Devicienti, Alessio Crusi, Edoardo Basile e Nicolò Dell'Atti che nonostante fosse iscritta per la prima volta alla competizione è già presente sul podio. 
Infine nell’individuale femminile juniores si è laureata campione provinciale la studentessa Allegra Deluca, ormai veterana nella competizione, nei risultati ottenuti e capitano della squadra.
Mesagne (BR) - II Raduno de "Il Satiro"
VENERDì 5 maggio confluiranno a Mesagne, per il loro secondo Raduno informale, ex colleghi Aeronautici di Enzo Dipietrangelo, a suo tempo fondatore e direttore del bollettino goliardico "Il Satiro Silvano", destinato a vivacizzare le ore libere del Personale in servizio presso il Centro Meteo ospitato sulla Selva di Fasano.
Provenienti da varie località pugliesi, lucane ed abruzzesi, gli amici, all'epoca quasi tutti pendolari delle FS e della Sud Est, ricorderanno anni ed esperienze vissuti in un clima di dedizione al servizio, privazioni e sincera amicizia nel periodo 1977-1983.
L'evento, caldamente organizzato dal Dipietrangelo, cicerone nella circostanza, consentirà ai più di conoscere ed apprezzare Mesagne.
L'Attestato ricorda uno dei "silvani", Vincitore di una edizione di quiz di cultura generale che costituiva una delle rubriche del giornalino.

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A un anno dalle consultazioni elettorali per il rinnovo dell’amministrazione comunale a Mesagne è calma piatta. Per la prima volta dopo diverse consultazioni la situazione politica è strana. Il Partito democratico è sopito in attesa delle consultazioni elettorali del prossimo anno quando, molto probabilmente, entrerà a far parte dei partiti che sosterranno Toni Matarrelli alla ricandidatura a sindaco; Mesagne moderata è altalenante ed è quasi certa la mancata ricandidatura il prossimo anno; il movimento Libero e progressista ha rinunciato al suo scranno nella massima assise e ogni tanto fa sentire la sua voce esclusivamente sui social; il movimento 5 stelle non sa bene, al momento, quale sarà il suo nebuloso futuro.

Nel centro destra le cose non vanno meglio. Al di là degli ex uomini di centro destra confluiti in liste civiche che supportano l’amministrazione Matarrelli per il resto non vi sono segnali importanti. Forza Italia e Lega non hanno ufficialmente nessun riferimento locale; Fratelli d’Italia, dopo l’elezione dell’attuale maggioranza di governo, ha iniziato a far sentire timidamente la propria voce. Chi, invece, ha sopperito a tale assenza politica è il delegato regionale del Popolo delle Partite Iva – Unione italiana, Angelo Pignatelli, i cui interventi civici sono dovuti più che altro alla disperazione di non aver interlocutori validi nelle istituzioni. Dopo aver chiesto, inutilmente, più volte un incontro con Giorgia Meloni, Raffaele Fitto e Alfredo Mantovano per esporre il disagio della categoria, strozzato tra stretta creditizia, inflazione e caro carburante, ed essersi sottoposto a due scioperi della fame, un terzo è in programma se le sue richieste non saranno ascoltate, oggi ha rivolto l’attenzione al governo che guida la città di Mesagne con una lettera aperta al primo cittadino.

“A Mesagne si vive un apparente stato di euforia che poggia sul nulla quando sarebbe ora di cominciare a pensare seriamente alle prossime elezioni comunali, e sicuramente regionali, che si terranno nel 2024 incominciando a parlare di programmi seri e fattibili per il nostro paese”, ha detto Pignatelli che ha tenuto a ricordare gli attuali politici che “ai tempi della vecchia Dc e del vecchio Pci, la discussione politica iniziava il giorno dopo le elezioni e continuava tutti i giorni, tutte le settimane, tutti i mesi, e tutti gli anni, fino alle prossime elezioni. Non come oggi che ci si ricorda dei cittadini a cui chiedere il voto solo qualche giorno prima delle consultazioni”. Poi Pignatelli ha incalzato i politici, di tutti gli schieramenti, ricordando, nel caso qualcuno l’avesse dimenticato, che “il mondo produttivo e i cittadini sono stanchi di questo modo di fare politica, è ora di darvi una mossa una volta per tutte. Se è vero che ci tenete alla vostra città è giunta l’ora che l’etica del comportamento guidi il vostro mandato elettorale”.

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Le segreterie provinciali di Fials, Uil Fpl e Cisl Fp, unitariamente alla rappresentanza delle proprie RSU, si sono incontrate ieri ed hanno esaminato le criticità esistenti all’interno dell’Asl Brindisi. Le preoccupazioni sono tante: su tutte, il timore che, in mancanza di personale medico e di comparto, si rischia che il Perrino, da ospedale di secondo livello diventi ospedale di primo livello, che gli ospedali di Ostuni e di Fasano, in previsione dell’entrata in funzione dell’ospedale di Monopoli, possano dipendere da esso, che l’ospedale di Francavilla Fontana, dove vengono meno alcuni reparti (la Chirurgia, la Radiologia e l’Ostetricia) possa un domani dipendere da Taranto. Non solo. Alle carenza di personale non si contrappone alcuna iniziativa valida, salvo chiudere continuamente reparti e servizi; nulla si fa per rendere sicuri i luoghi di lavoro; l’organizzazione di lavoro è inadeguata, i sistemi premianti sono inefficienti, non esistono percorsi di carriera e le politiche di sviluppo e formazione delle risorse umane sono pressocché inesistenti e, all’interno del Perrino, c’è una totale assenza di classe dirigente. Preoccupazioni, queste, che rendono l’offerta sanitaria ai cittadini inadeguata ed insufficiente. Per queste ed altre motivazioni, la Fials, la Uil Fpl e la Cisl Fp hanno tenuto oggi, mercoledì 3 maggio, dalle ore 12 alle ore 14, un’assemblea sindacale con all’ordine del giorno la dichiarazione dello stato di agitazione e lo sciopero del personale di Comparto. L’assemblea – alla quale hanno partecipato i Segretari Generali di FIALS, UIL FPL Brindisi ed il Segretario aggiunto della Cisl Fp Taranto – Brindisi, si è tenuta negli spazi  antistanti  la  Direzione  Medica del “Perrino” di Brindisi.

“Un’assemblea – dicono Giuseppe Carbone (Fials), Giuseppe Lacorte (Cisl Fp) e Gianluca Facecchia (Uil Fpl) – che si è resa necessaria a causa della grave situazione di crisi in cui versa la Sanità brindisina, unitamente ad una condizione di forte stallo nel sistema delle relazioni sindacali, in cui registriamo la totale assenza di un benché minimo approccio organico da parte dei vertici politici. Stante così le cose – proseguono i rappresentanti delle tre sigle sindacali – siamo obbligati a fornire una risposta precisa e ferma, anche nei termini di una mobilitazione generale dei lavoratori del Comparto sanità e della Sanitaservice ASL Brindisi. La caotica quanto improduttiva attività del management della ASL brindisina che inevitabilmente si ripercuote sulla Società in house, sembrerebbe una vera e propria ‘strategia della distrazione’ per mascherare il lento smantellamento della Sanità brindisina. Ma le Segreterie di CISL FP, UIL FPL e FIALS unitamente alle strutture sindacali territoriali e ai lavoratori non resteranno a guardare! Per questo e per tanto altro – concludono Carbone, Facecchia a Lacorte - abbiamo avuto mandato dai lavoratori di proclamare lo sciopero generale che si terrà il 14 giugno a difesa del diritto di cura dei cittadini brindisini, un diritto costituzionalmente garantito e che viene minato quotidianamente da scelte scellerate e inopportune.

Intanto, resta confermata per giovedì mattina alle ore 11, presso la sede dell’Ordine dei medici, un incontro con le Autorità, i candidati Sindaci dei Comuni sede dei Presidi Ospedalieri della ASL, delle Organizzazioni Sindacali, degli Ordini professionali sanitari della provincia, per approfondire le criticità dell'offerta sanitaria nei confronti dei cittadini del territorio provinciale.

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Mesagne accoglie con entusiasmo e una numerosa presenza di pubblico la tavola rotonda organizzata dalla UILA Puglia sul “Ruolo del sindacato e le misure necessarie per un agroalimentare etico e di qualità”. Il percorso intrapreso dal sindacato del settore agroalimentare di creare momenti di confronto tra istituzioni, imprese e associazioni di rappresentanza datoriali è stato un successo. L’appuntamento che si è svolto nell’Auditorium del Castello di Mesagne è stato il secondo in Puglia della rassegna #lauilasiconfronta.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco e Presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, è intervenuto per la relazione introduttiva il Segretario Generale della Uila Territoriale di Brindisi, Luigi Vizzino. Il dibattito, moderato dal Segretario Regionale UILA Puglia, Pietro Buongiorno, si è svolto grazie ai contributi di Vincenzo Gatto, Vice Direttore Confindustria Brindisi, Ivana Ruggiero, Responsabile Azienda F.lli Ruggiero Mesagne e Roberto Savioli, Responsabile stabilimento Conserve Italia Mesagne, Enrica Mammucari, Segretaria Nazionale UILA. E’ intervenuto durante i lavori il Segretario Nazionale Uil, Emanuele Ronzoni che ha argomentato i motivi della mobilitazione unitaria prevista per il 20 maggio a Milano, Bologna e Napoli.

Il confronto tra le parti sociali è stato il cuore dell’incontro che ha trattato i temi della tutela contrattuale, previdenziale ed assistenziale dei lavoratori della filiera agroalimentare. I protagonisti del confronto hanno evidenziando lo stato di profondo malessere e difficoltà in cui si dibattono le famiglie dei lavoratori e pensionati del nostro Paese e del Mezzogiorno in particolare. Il dialogo tra lavoratori, rappresentanti delle aziende e datori di lavoro ha evidenziato il percorso del settore sulla sostenibilità etica, ambientale e climatica delle produzioni agroalimentari. Da Mesagne, con l’intervento del segretario territoriale Uila Brindisi, Luigi Vizzino, è partito un appello alla politica affinché venga rivalutato il ruolo dell’Ente Provincia “che dovrebbe assurgere a coordinatore delle politiche di sistema, correlando le proprie iniziative alle politiche di sviluppo Regionale valorizzando in una forma nuova di concertazione imprese, università, cooperazione, associazioni e sindacati”. 

Tutti i relatori, in conclusione, hanno evidenziato la necessità di valorizzare il ruolo della persona all’interno delle aziende che, aggiunto all’innovazione delle imprese, è il metodo più giusto per affrontare la scommessa di un mercato sempre più globalizzato. 

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Leggo con il consueto interesse le pagine di cronaca locale ed apprendo dell'imminente pensionamento di tre agenti della polizia locale di Mesagne , Egildo Tamburrano, Giuseppe Tortorella e Cassio De Mauro .
Etica professionale e corrisposta gentilezza ben posizionata in una consolidata loro manifesta professionalità, mi inducono a formulare i miei più sinceri in bocca al lupo per il successivo periodo di meritato "riposo" .
Dipendenti pubblici storici per la città di Mesagne allorquando loro piu di altri ne hanno visto e condiviso la evoluzione e la crescita fermo restando l' attaccamento al servizio pubblico nella importante e quotidiana relazione coi cittadini e turisti della rigogliosa cittadina messapica .
Ad maiora semper!

Avv Teodoro Nigro
( già Comandante la Polizia Locale di Mesagne ) .

MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, A RISCHIO CILIEGIE PRIMIZIE; PIOGGIA E VENTO SI ABBATTONO SU BIGARREAU.

Torna il maltempo con pioggia e vento che si abbattono sulle colture, dopo la grandine dei giorni scorsi, che stanno mettendo a rischio le ciliegie primizie, le prelibate Bigarreau, con i frutti che si stanno spaccando, nei giorni in cui la raccolta dovrebbe prendere il via. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, con l’ennesima ondata di maltempo che sta colpendo la Puglia con danni sulle ciliegie in campo e sugli ortaggi.

Ma danni – continua la Coldiretti Puglia - si registrano anche  nell’area del Salento, con alberi sradicati e a strade bloccate con frane e smottamenti. Se la pioggia è attesa per ripristinare le scorte idriche in bacini e terreni, i forti temporali con precipitazioni violente – aggiunge la Coldiretti regionale – peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia - il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno ed un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia – con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.

La produzione di ciliegie è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre le pezzature - Insiste Coldiretti Puglia - particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore, attività che richiedono un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabili, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine.

La produzione di ciliegie subisce anche gli attacchi di insetti alieni, come la Drosophila Suzukii, il moscerino che attacca prevalentemente dei piccoli frutti specie con buccia sottile come la ciliegia, per cui va sostenuta e finanziata la ricerca con risorse orientate a sostenere metodi di lotta al parassita, come la lotta biologica attraverso l’introduzione in Puglia dell’Imenottero Ganaspis Brasiliensis, che potrebbe contrastare la diffusione della Suzukii nei nostri territori.

Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e con meno calorie – aggiunge Coldiretti Puglia – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno – conclude Coldiretti Puglia - e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l'invecchiamento provocato dai radicali liberi.

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Si informa che, preso atto delle richieste giunte informalmente di una proroga dei termini di scadenza del bando per l’affidamento in gestione del “Centro di Dinamicizzazione Giovanile” sito in via Adua al quartiere Tuturano, da parte di associazioni, enti e organizzazioni potenzialmente interessati a candidarsi al presente avviso, il settore Programmazione Economica e Sviluppo (PES) ha disposto di prorogare la scadenza alle ore 13 del 19 maggio 2023.

Inoltre giovedì 4 maggio dalle ore 17 alle 19 presso Palazzo Guerrieri, in va Congregazione, si terrà l’incontro aperto di co-progettazione per la gestione dello spazio al fine di chiarire i termini del bando.

Si ricorda che il Centro di Dinamicizzazione Giovanile, con una superficie pari a circa 680 mq, è oggetto di ristrutturazione nell’ambito di “Case di quartiere” l’intervento finanziato dal POR Puglia 2014/2020 Pugliasociale-In Hub Innovazione Sociale, e che l’avviso per l’affidamento rientra nel programma comunale “Riusa Brindisi” per la valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso progetti di comunità.

Possono partecipare al presente avviso pubblico: associazioni, cooperative, imprese, società, consorzi in forma singola o in costituenda o costituita associazione temporanea di scopo aventi finalità culturali, artistiche, ricreative e socio-educative o, in ogni caso, riconducibili agli obiettivi generali dell’avviso.

I candidati dovranno presentare un progetto di gestione finalizzato a:

- gestire l’immobile come spazio aperto e accessibile a tutti i cittadini e le cittadine, favorendo la partecipazione attiva della comunità locale e l’utilizzo degli spazi alla scena sociale e culturale della città;

- assicurare continuità e regolarità nella gestione dell’immobile pubblico in una dimensione di completa autonomia finanziaria basata sull’offerta di spazi e servizi, sull’organizzazione di attività socio-culturali e produttive, sui proventi di attività commerciali complementari e sulla ricerca di finanziamenti pubblici e privati, destinando gli eventuali utili allo sviluppo dello spazio;

- assicurare una corretta informazione sulle attività, le iniziative ed i progetti che verranno realizzati nello spazio valorizzato, assicurando la massima trasparenza.

Per leggere il bando pubblicato sul sito del Comune con tutta la documentazione necessaria.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, -9% FRUTTA E VERDURA AL MINIMO DEL SECOLO; ADDIO A 8MLN PIANTE IN PUGLIA.

Con il caro prezzi e il cambiamento climatico che ha decimato i raccolti, i consumatori hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano del 9% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo, mentre la Puglia ha dovuto rinunciare a 8 milioni di piante in 15 anni. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione del Macfrut di Rimini dove nel Padiglione D5 postazione 038 è possibile vedere e toccare con mano la prima mappa del frutteto italiano vittima della strage che ha decimato le varietà coltivate.

I consumatori – sottolinea la Coldiretti – hanno ridotto del 17% le quantità di pere, del 11% le arance e l’uva da tavola, dell’8% le pesche, le nettarine e i kiwi e del 5% le mele mentre tra gli ortaggi crollano del 24% gli acquisti di asparagi e del 20% quelli di radicchi. Il risultato è che con 5,5 miliardi di chili nel 2022 il consumo di frutta e verdura– precisa la Coldiretti – è risultato di mezzo miliardo di chili inferiore a quello dell’anno precedente con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini.

Intanto, la Puglia ha detto addio a oltre 8 milioni di piante di frutta fresca negli ultimi quindici anni – denuncia Coldiretti Puglia - con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall’uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine, con il taglio maggiore che ha interessato pesche e nettarine con la superficie quasi dimezzata (-38 %), seguiti da uva da tavola (-35%), pere (-34 %), limoni (-27%), arance (-23%), mele (-17%), clementine e mandarini (-3%).

Un trend pericoloso anche dal punto di vista ambientale con degrado e all’abbandono che favorisce le alluvioni e le frane. A preoccupare è anche l’impatto climatico: le coltivazioni, come le foreste, possono generare benefici ecosistemici che non sono solo la rimozione di CO2 ma, ad esempio, il miglioramento della biodiversità e della qualità dell’aria, secondo un’analisi di Rete Clima. Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. In altre parole, quindi con la strage di piante da frutto è venuta a meno in Italia la capacità di assorbimento di ben 2 milioni di chili di inquinanti all’anno.

Nel 2022 cala al 16,8% la quota di popolazione di 3 anni e più che ha consumato giornalmente almeno 4 porzioni di frutta e/o verdura che ora si colloca su livelli significativamente più bassi rispetto a quanto registrato nel periodo 2015-2018, quando tale indicatore raggiungeva quasi il 20% secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del rapporto sul benessere dell’Istat.

Il brusco calo – sottolinea la Coldiretti – ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, siamo intorno ai 250 grammi di consumo medio pro capite – denuncia Coldiretti – se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria.

A livello generale le mele – precisa la Coldiretti – restano il frutto nazionale più consumato, al secondo posto ci sono le arance, mentre sul podio salgono anche le clementine mentre tra gli ortaggi patate, pomodori e carote guidano la classifica.

Vanno aperti nuovi mercati esteri per creare sbocchi commerciali per l’ortofrutta della Puglia, dove si produce il 74% di uva da tavola a livello nazionale, oltre ad altri primati nel segmenti ortaggi e frutta. Per sostenere le esportazioni, la crescita e le nuove opportunità di lavoro occorre investire sulla competitività del Made in Italy a partire dall’apertura a nuovi mercati esteri e dal superamento delle grandi difficoltà create dall’embargo russo.

Servono al contempo nuovi mercati e maggiori tutele per i produttori – insiste Coldiretti Puglia - circa il prezzo di vendita dei prodotti che possa tutelarli e consentirgli la copertura dei costi di coltivazione, gestione e raccolta dei prodotti così da poter distribuire maggiori ricchezze anche ai lavoratori.

L’impennata dei costi di produzione ha colpito tutte le fasi dell’attività aziendale – rileva Coldiretti Puglia - dal riscaldamento delle serre ai carburanti per la movimentazione dei macchinari, dalle materie prime ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi. Gli incrementi non hanno risparmiato neppure la plastica per le vaschette, le retine e le buste, la carta per bollini ed etichette, il cartone ondulato come il legno per le cassette, mentre si allungano anche i tempi di consegna. Aumenti che sono stati per la maggior parte assorbiti dalle imprese agricole stesse – nota Coldiretti Puglia -, aumentando le difficoltà del settore, con quasi un produttore di ortaggi su cinque (19%) che ha addirittura lavorato in perdita.

In controtendenza rispetto al dato generale si registra un aumento degli acquisti direttamente dal produttore e nei mercati contadini, secondo un’analisi effettuata da Fondazione Campagna Amica nella rete di vendita diretta degli agricoltori, la più grande d’Europa. A spingere le vendite della frutta locale è soprattutto – spiega Coldiretti – la garanzia della stagionalità e della maggiore genuinità e freschezza del prodotto che, non essendo soggetto a lunghi tempi di trasporto, dura di più e, conseguentemente, azzera gli sprechi, rispetto soprattutto a quello proveniente dall’estero, spesso anche di minore qualità.

In molti paesi, dall’Africa al Sudamerica, è, infatti, permesso l’uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa, senza dimenticare il fatto che le coltivazioni sono realizzate in condizioni di dumping sociale per il basso costo della manodopera. Il consiglio della Coldiretti per portare in tavola prodotti di qualità è dunque quello di acquistare direttamente dal produttore e di verificare comunque in tutti i punti di vendita sull’etichetta o sui cartellini l’indicazione obbligatoria della provenienza.

In un Paese come l’Italia che è leader mondiale nella qualità dell’alimentazione con, è importante valorizzare i prodotti base della dieta mediterranea, a partire proprio dalla frutta e dalla verdura, e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura, conclude Coldiretti nel ricordare l’impegno nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche, nei mercati contadini e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe con l’obiettivo di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti.

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