Redazione
Pregevoli collezioni, mostre temporanee, percorsi paesaggistici, affacci suggestivi sulla rigogliosa terra di Puglia: è ricco e di qualità il cartellone dell’offerta culturale pensato dalla Direzione Regionale Musei Puglia in concomitanza con le imminenti festività.
In occasione di Pasqua, domenica 9 aprile e del lunedì dell’Angelo, Musei, Castelli e Parchi Archeologici afferenti alla Direzione Regionale Musei Puglia saranno aperti al pubblico secondo il consueto piano tariffario. I siti che abitualmente il lunedì osservano la giornata di chiusura, a Pasquetta saranno regolarmente fruibili, rinunciando alla chiusura settimanale o, in pochissimi casi, posticipandola.
Le ricorrenze pasquali diventano, altresì, occasione per visitare il Teatro romano di Lecce, unico esemplare messo in luce in Puglia. Le visite in programma sabato 8, domenica 9 e lunedì 10 aprile, sia di mattina che di pomeriggio, saranno gratuite e solo su prenotazione (info e prenotazioni sul portale www.visiteanfiteatrolecce.it).
Nelle prossime settimane sarà, invece, possibile visitare il cantiere dell’Anfiteatro romano di Lecce, in cui di recente sono cominciati i lavori di restauro e miglioramento dell’accessibilità; uno speciale “dietro le quinte” per coinvolgere il pubblico nei lavori in corso.
«Ringrazio tutto il personale - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri - e in particolare gli addetti alla vigilanza dei nostri luoghi della cultura che, nel ruolo di custodi della bellezza, hanno dato la disponibilità a garantire le aperture nei giorni di Pasqua e Pasquetta, ma anche nelle successive giornate festive e durante i ponti previsti nei mesi di aprile e maggio. Questa dedizione a migliaia di visitatori attesi nei nostri Musei, non può che essere per me motivo di orgoglio».
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L’Aurora Volley Brindisi, complice la sosta in campionato per le festività pasquali, prenderà parte alle finali four di Coppa Puglia Serie C che si svolgeranno ad Altamura (BA) nella giornata di sabato 8 aprile.
La squadra brindisina guidata in panchina dal Coach Adolfo Rampino dopo aver conquistato l’accesso alla fase finale ai danni della Fenix Monopoli si candida al ruolo di “mina vagante” della competizione che vede tra le finaliste formazioni di alta classifica della serie C di entrambi i gironi pugliesi.
Le semifinali si disputeranno alle ore 11,00 in contemporanea grazie alla disponibilità di due impianti di gioco contigui. L’Aurora Brindisi affronterà la Dream Volley Nardò attualmente seconda in classifica nel girone B, lo stesso delle brindisine, mentre nella seconda semifinale saranno di fronte la Monteroni Volley e le padrone di casa della Leonessa Volley Altamura entrambe capolista dei rispettivi gironi.
La finale si disputerà alle ore 17:00 presso il Palasport “Cupola” di Altamura al termine della quale sarà incoronata la squadra regina del volley pugliese.
Per la squadra biancazzurra, dopo aver centrato l’accesso alla fase finale, continua il sogno di mettere in bacheca un trofeo nel primo anno di attività agonistica, ma più realisticamente potrà essere un utile e impegnativo banco di prova in ottica play-off considerata la presenza dei migliori club della categoria.
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Ha chiuso i battenti la 55esima edizione del Vinitaly
Ha chiuso i battenti la 55esima edizione del Vinitaly che si sta svolgendo a Verona dallo scorso 2 aprile. Si tratta della più importante manifestazione enologica internazionale che mette a confronto e naturalmente in competizione i vini provenienti da tutte le regioni italiane. Per la Puglia, presente al padiglione 11 della Regione Puglia, vi sono complessivamente 115 aziende e tra queste spiccano quelle della provincia di Brindisi. In particolare il sito della Regione Puglia segnala la presenza della quasi secolare Cantina di San Donaci oltre che la Cantina sociale Sanpietrana, la Upal di Cisternino, la Cantine Paolo Leo e la Cantina Produttori di San Pancrazio.
Fuori dallo stand della Regione Puglia vi sono altre aziende della provincia di Brindisi come la Cantine Due Palme e Marco Carrisi di Cellino San Marco, Candido e Castello Monaci di San Donaci, le Tenute Lu Spada e Tenute Rubino di Brindisi e altre aziende che per i quattro giorni di fiera hanno portato e fatto degustare le loro migliori produzioni enologiche. Adesso bisognerà attendere ancora qualche giorno per conoscere i risultati di questa operazione di marketing territoriale che si preannuncia abbastanza soddisfacente. Infatti, archiviata la tragica parentesi della pandemia cresce l’export dei vini pugliesi con un più 10,4% e quasi 210 milioni di valore con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri. Interessanti e apprezzate sono state al Vinitaly le produzioni biologiche come quelle, ad esempio, di Tenute Lu spada di Brindisi che si sono poste l’obiettivo di ricercare il migliore equilibrio tra terra, piante, ambiente per costruire un sistema che fa del vino un potente strumento di riscatto culturale delle campagne e in cui i viticoltori sono custodi del territorio, del paesaggio, della biodiversità e di promozione della crescita sociale e culturale delle campagne.
Le difficoltà di produrre biologico le ha spiegate Carmine Dipietrangelo di Tenute Lu spada: “Mentre sul convenzionale non c’è un punto di riferimento, sul biologico c’è un metodo di produzione certificato, c’è una tracciabilità, ci sono dei limiti e dei vincoli per cui se il prezzo del biologico è troppo simile a quello del convenzionale, è già un indicatore che qualcosa non quadra, il consumatore deve leggere le etichette e avere delle informazioni aggiornate anche sui prezzi. Una differenza che non può essere colta. Anche in questo modo si valorizza una scelta impegnativa e costosa e di qualità”.
Per Coldiretti è quanto mai essenziale “difendere il patrimonio vitivinicolo italiano ed è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro perché tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero, ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico”. Oggi nelle aziende vitivinicole brindisine è impegnata una forza lavorativa che spazia dall’impiego nei campi alle cantine, dalla distribuzione commerciale dei prodotti vinicoli ad altre attività connesse al comparto. Oltre a un indotto non indifferente. Infine, l’occasione del Vinitaly è stata ghiotta per le aziende territoriali di presentare i loro prodotti enologici appena nati. Così, mentre Tenute Lu spada ha presentato “Tuffetto”, Negroamaro biologico, Marco Maci ha presentato “Buena vida peach”, un gustoso prosecco al gusto pesca. Adesso non resta che aspettare qualche giorno e prima della Santa Pasqua redigere un bilancio di previsione per ciò che riguarda i contatti e i contratti realizzati in questo Vinitaly 2023.
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Violenza contro le donne, Questura e Asl siglano protocollo dintesa.
CARBONARA DAY: COLDIRETTI PUGLIA, ALL’ESTERO E’ TAROCCATA 3 VOLTE SU 4; SI MOLTIPLICANO ORRORI A TAVOLA.
La pasta alla carbonara servita nei ristoranti all’estero viene taroccata in quasi tre casi su quattro (74%) con una tendenza a storpiarne la ricetta e ad usare ingredienti di minor pregio come il bacon al posto del guanciale quando non completamente inventati come il Romano Cheese di latte di mucca invece del Pecorino. E’ quanto emerge da una indagine on line realizzata da Coldiretti in occasione del Carbonara Day che si celebra il 6 aprile e che quest’anno assume un significato particolare dopo le fantasiose accuse del quotidiano inglese Financial Times secondo il quale il piatto sarebbe stato ideato dagli americani usando le razioni K al tempo della seconda guerra mondiale.
In realtà la carbonara è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe che nelle versioni estere assume purtroppo – spiega la Coldiretti – le forme più fantasiose. Un esempio – riferisce la Coldiretti – è l’utilizzo negli Usa del cosiddetto “Romano Cheese” che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora. Da evitare anche le molte varianti americane scovate dalla Coldiretti nei siti di recette sul web che prevedono tra l’altro l’aggiunta di piselli surgelati, burro o basilico ma anche panna, un orrore commesso anche dagli inglesi.
Quasi tre italiani su quattro (73%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità Made in Puglia taroccati come gli spaghetti meatballs, la variante bizzarra delle orecchiette al sugo con le polpette, il pane con l’olio, dove l’olio è miscelato con qualche goccia di aceto balsamico, il pane all’aglio, rievocativo della bruschetta su cui si strofina aglio fresco, che consiste in pezzi di baguette conditi con burro fuso, aglio e prezzemolo freschi tritati, oltre ad una dose generosa di aglio in polvere, o ‘The Vigil’, la “Festa dei Sette Pesci”, che negli Stati Uniti passa per la più importante festa della tradizione italiana, mentre in realtà in Italia non esiste, piuttosto è usanza in Puglia di mangiare pesce la sera della vigilia di Natale.
Tra gli “orrori a tavola” non mancano l’olio extravergine di oliva o le conserve, ma anche i vini, con i casi di “agropirateria” nel settore vinicolo pugliese che riguardano in particolare Negroamaro, Primitivo, Moscato, Aleatico e Malvasia. In America si producono Moscato, Malvasia e Aleatico, venduti con “DOC” californiane Napa Valley o Sonoma County, ma commercializzati con nomi italiani. Il fenomeno sta colpendo, in maniera particolare, il primitivo pugliese. In America un vino, lo ‘Zinfandel’, viene venduto e si sta affermando sul mercato come ‘Primitivo’ ed i siti non si lasciano sfuggire l’occasione di chiamare in causa continuamente la Puglia, per accrescere il valore e l’immagine del prodotto americano.
La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.
Le ricette “sbagliate” nel mondo aprono infatti – sottolinea la Coldiretti – le porte all’ “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.
Il fenomeno criminale si sviluppa poi – insiste Coldiretti Puglia - attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano “made in Puglia” e “made in Italy” fregiandosi in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio.
L’origine del nome di pasta alla Carbonara è incerta, dai movimenti carbonari a Carbonia, località sarda originaria di un cuoco che lavorava a Roma, fino all’aspetto conferito dal pepe che, aggiunto alla pasta, assomiglia al carbone. Per preparare la ricetta tradizionale occorre tagliare il guanciale a dadini e rosolarlo in una padella con poco olio fino a farlo divenire trasparente mentre a parte si grattugia il pecorino romano da aggiungere in una terrina con due uova sbattute e una manciata di pepe, amalgamando gli ingredienti per ottenere un condimento cremoso. La pasta cotta – conclude la Coldiretti – deve essere versata in padella e fatta saltare con il guanciale per un minuto per poi aggiungere il condimento mescolando molto rapidamente con il cucchiaio di legno per poi spegnere il fuoco e servire la pasta.
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“Codice Salvini”: ANCE Brindisi al lavoro per analizzare le principali novità, ma per le opere PNRR e PNC le regole non cambiano. Il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici è stato pubblicato lo scorso 31 marzo in Gazzetta Ufficiale, con il d.lgs. 36/2023. E’ quindi in vigore dal 1° aprile, ma i suoi effetti tarderanno ancora a palesarsi, dispiegandosi solamente dal 1° luglio 2023, così come disposto dall’articolo 229.
Quella che avremo di fronte nei prossimi mesi sarà una strana coabitazione tra il d.lgs. 50/2016 e il nuovo d.lgs. 36/2023 in quanto alla data del 1° luglio, ci saranno svariate procedure che seguiranno ancora le regole del d.lgs. 50/2016.
Dobbiamo avere ben presente di essere all’inizio di un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2023, in cui avremo due Codici e le altre norme che hanno impattato sugli appalti, soprattutto su quelli PNRR e PNCC, i noti Decreti Semplificazione Uno (76/2020) e Due (77/2021)
Del “vecchio Codice” continueranno ad applicarsi alcuni articoli come il 72 (redazione e modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi), il 73 (in materia di pubblicazione) e il 129 comma 4 (riguardante bandi di gara e avvisi relativi agli appalti aggiudicati).
Resta in vigore anche il decreto del MIT, attuativo dell’art.73, comma 4 del d.lgs. 50/2016 recante “Definizione degli indirizzi generali di pubblicazione degli avvisi e dei bandi di gara”.
Da ultimo saranno ancora in vigore le norme in materia di pubblicità sulla piattaforma del Servizio contratti pubblici del MIT di cui all’Allegato B del decreto legislativo 33/2013, ai sensi degli articoli 66, 122 e 124 del decreto legislativo 163/2006.
Fino al 31/12/2023, continueranno ad applicarsi specifici articoli del Codice del 2016 che riguardano materie importanti come la redazione o acquisizione degli atti relativi alle procedure di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione dei contratti, l’accesso alla documentazione di gara e la presentazione delle offerte.
Il nuovo Codice all’art. 225 comma 8 specifica, inoltre, che per quanto riguarda le procedure di affidamento e i contratti riguardanti gli investimenti pubblici (anche suddivisi in lotti), finanziati in tutto o in parte con le risorse PNRR e PNC, nonché i programmi cofinanziati da fondi UE (comprese le infrastrutture di supporto ad essi connesse) si applicano anche dopo il 1 luglio 2023 le disposizioni di cui al decreto legge 77/2021 convertito con modificazioni dalla legge 108/2021 al decreto legge 13/2023, nonché le specifiche disposizioni legislative finalizzate a semplificare e agevolare la realizzazione degli obiettivi stabiliti dal PNRR, dal PNC, nonché dal piani nazionale integrato per l’energia e il clima 2030.
Bene ha fatto il Governo ad escludere dal nuovo Codice i contratti rientranti nel PNRR e nel PNC ed opere connesse evitando, così, di creare potenziali intoppi e/o confusione nelle procedure e garantendo il raggiungimento degli obiettivi previsti dagli stessi Piani e concertati con l’Unione Europea.
In ogni caso, l’impatto che il nuovo Codice avrà sul settore dei lavori pubblici, merita un approfondimento dedicato e attento che il sistema ANCE ha già avviato. Gli uffici hanno infatti elaborato una prima analisi dei contenuti e istituito una cabina di regia per coordinare il lavoro delle territoriali finalizzato a supportare le imprese e le Stazioni appaltanti. Da questo punto di vista ANCE Brindisi è a disposizione per eventuali richieste e/o segnalazioni che possono pervenire all’indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
A tale scopo è stato previsto ed organizzato un ciclo di webinar, in programma il 19 aprile, il 10 e il 23 maggio prossimi, dedicato all’approfondimento delle principali novità del provvedimento.
In ogni caso è da considerarsi indubbiamente positivo l’aver voluto inserire tra gli elementi cardine del nuovo Codice, i principi di risultato (indica l’interesse pubblico primario della disciplina e presuppone che le stazioni appaltanti perseguano l’affidamento del contratto e della sua esecuzione con la massima tempestività, con il migliore rapporto possibile tra qualità e prezzo e nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza ) e della fiducia (nell’azione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici).
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Il presidente di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, entra nella Giunta esecutiva di Federparchi, Unione delle riserve italiane, con il ruolo di vicepresidente delegato alla rappresentanza delle Aree Marine Protette. “Mi impegnerò affinché il nostro mare sia sempre più tutelato e gli enti gestori più sostenuti” ha dichiarato.
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Cannalire (Pd): “Bene investimenti eolico off-shore. Ora si individuino forme di tutela per aziende e lavoratori locali”
Cannalire (Pd): “Bene investimenti eolico off-shore. Ora si individuino forme di tutela per aziende e lavoratori locali”. Le possibilità che daranno gli investimenti per la realizzazione degli impianti eolici off-shore al largo di Brindisi rappresenteranno per questo territorio una grande sfida. Il tessuto economico locale, caratterizzato da un’offerta diversificata di aziende manifatturiere con grande esperienza accumulata in decenni di lavoro, deve diventare l’interlocutore prioritario degli investitori. Non si sottovaluti d’altronde che questo mega progetto di Kailia Energy, joint venture tra Falck Renewables e Blue-Float che solo per l’area di Brindisi consta di 3,5 miliardi di euro di investimenti, rischia di attrarre aziende infiltrate e in odor di mafia e malaffare. Un’occasione così importante per questo territorio e per le proprie aziende non può essere vanificata a causa di sbagli o leggerezze che penalizzerebbero il tessuto economico sano e, in generale, tutta la comunità brindisina. Gli investimenti sostenibili e green, come questo parco eolico off-shore, sono fondamentali per rimettere in moto l’economia di questo territorio e per ridare una concreta prospettiva a tanti lavoratori ed una speranza ai giovani brindisini. Per questo è dovere di tutte le Istituzioni di concerto agli investitori quello di dare un segnale di coesione e forza mediante protocolli di legalità tesi a garantire le aziende brindisine, i lavoratori e in generale tutta la comunità da ogni tipo di infiltrazione che inquinerebbe e devasterebbe l’economia locale. Questa necessaria attenzione rappresenterebbe anche una forma di tutela per le associazioni datoriali, di categoria e sindacali che potranno svolgere il loro lavoro di sostegno alle aziende ed ai lavoratori in modo sereno e trasparente.
Francesco Cannalire, segretario cittadino Partito Democratico Brindisi
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Grande successo a Mesagne del progetto Tail Wind di MusicArte
Grande successo a Mesagne del progetto Tail Wind, alias Vento in poppa, finanziato dalla Regione Puglia, assessorato Sezione Benessere Sociale, che ha permesso all’associazione Collettivo Musicarte di partire alla grande con i laboratori di progettazione rivolto ai giovani e alle associazioni del terzo settore con l’obiettivo di consegnare una cassetta degli attrezzi e i giusti strumenti per ricostruire il proprio futuro e propri sogni cogliendo questo momento l’opportunità dei finanziamenti del Pnrr. Nella “Palestra di Progettazione” partecipano 10 giovani che provengono dai comuni di Mesagne, Oria, Brindisi. Questi ragazzi hanno voglia di investire su loro stessi, sui loro sogni e sul loro futuro. Fin dalla prima lezione hanno condiviso le proprie idee di impresa e mostrato un particolare entusiasmo e voglia di acquisire competenze e recepire i migliori strumenti d’apprendimento.
Nel corso, che si svolge presso Lab Creation, stanno imparando a redigere un business plan per la presentazione di una iniziativa oppure riuscire a individuare le caratteristiche dell’attività di impresa da finanziare. Ed ancora l’analisi dei futuri concorrenti diretti ed indiretti. “Questo permetterà loro di creare le basi fondamentali per come sviluppare la loro idea d’Impresa”, ha commentato Dario Ziza, presidente di Musicarte. Per il laboratorio di progettazione “Generativivo” sono presenti 16 giovani appartenenti a varie associazioni che operano sul territorio di Mesagne, ma anche di altri Comuni come Brindisi, Oria, Gallipoli e Torre Santa Susana. “Dai primi incontri si percepisce tra le associazioni la giusta sinergia ed entusiasmo ed approccio per iniziare questo percorso ma soprattutto far emergere i loro bisogni e necessità, per iniziare a imparare a individuare e saper leggere i giusti bandi e come costruirli passo dopo passo”, ha concluso il presidente Ziza. L’associazione Collettivo Musicarte in queste prime lezioni sta acquisendo i primi on aut recependo l’importanza di offrire questi servizi sia ai giovani sia al terzo settore.
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Digitalizzazione dei servizi, il Comune di Mesagne attiva lo Sportello Unico online per l’Edilizia
Digitalizzazione dei servizi, il Comune di Mesagne attiva lo Sportello Unico online per l’Edilizia.
Sportello Unico Digitale e Sistema Informativo Territoriale, il Comune di Mesagne ha presentato il software e la piattaforma digitale con cui l’Ente rivoluziona la gestione di tutte le pratiche legate all’edilizia residenziale, dalle segnalazioni certificate di inizio attività, alle comunicazioni di inizio lavori, ai permessi di costruire e ad ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia. I dettagli sull’attivazione dell’innovativo strumento sono stati presentati lunedì mattina nel corso dell’incontro convocato presso l'Aditorium del Castello comunale al quale hanno preso parte i tecnici comunali e i professionisti del territorio interessati all’uso dell’innovativo strumento.
“In linea con gli obiettivi di attuazione delle strategie di digitalizzazione dell’Amministrazione Comunale - ha dichiarato il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli - tramite il SUE, la documentazione che fino a poco tempo fa veniva presentata in copia cartacea presso gli uffici pubblici potrà essere trasmessa comodamente e in tutta sicurezza da casa o dai luoghi di lavoro, evitando code e ritardi. Lo strumento favorisce una maggiore trasparenza delle procedure edilizio-amministrative, apportando vantaggi rispetto alle tempistiche di rilascio di autorizzazioni e permessi di costruire e con ripercussioni di rilievo anche sul mercato economico dell’edilizia”.
Con l’obiettivo di sostenere il cittadino nell’attività di redazione delle richieste autorizzative online, il Comune di Mesagne ha progettato e attivato due sistemi di supporto, si tratta di uno sportello digitale per la presentazione guidata delle pratiche edilizie di qualsiasi natura e l’attivazione di un sistema informativo territoriale consultabile anche dai non addetti ai lavori. “Il Sistema permetterà ai cittadini e ai tecnici di visionare in tempo reale vincoli e relative norme tecniche di attuazione delle proprie particelle catastali. Tali informazioni – ha spiegato Giuseppe Semeraro, vicesindaco della Città di Mesagne con delega all’Urbanistica, parlando del SIT - risulteranno aggiornate e si potrà estrapolare un Certificato di Destinazione urbanistica completo”.
La nuova procedura – come ha evidenziato durante l’incontro informativo l’ing. Rosabianca Morleo, responsabile comunale dell’ufficio Edilizia - consente di monitorare costantemente l'avanzamento delle istanze inoltrate, offrendo all'utente un più agevole accesso agli elementi normativi e a tutte le altre informazioni necessarie per la presentazione e lo svolgimento delle pratiche. Lo Sportello facilita le relazioni fra l'Amministrazione comunale e il privato, snellendo il rapporto con le altre amministrazioni eventualmente coinvolte nel procedimento. Il link per accedere al SUE è già disponibile sul Sito istituzionale all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it (si accede dalla voce siti tematici - servizi interattivi), mentre al SIT si potrà accedere a partire dal prossimo 15 aprile. Per ulteriori informazioni contattare il numero0831.732224/5 , ufficio comunale Edilizia, Pianificazione Territoriale e Ambiente.
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