Redazione
Volley Vipostore Francavilla 3 - 0 Greenergy TA
Una bella Vipostore non tradisce le attese dei tanti appassionati accorsi al palazzetto dello sport per vedere giocare le proprie beniamine: Greenenergy Castellaneta sconfitta con un netto 3 a 0.
Un finale che non lascia spazio ad interpretazioni, le ragazze guidate da coach Giunta sono una macchina perfetta che si muove all’unisono per portare a casa un risultato importantissimo.
Le padrone di casa della Vipostore si presentano in campo con Mercanti al palleggio, Morone Opposto, in posto 4 Cristofaro e Kostadinova, al centro Labianca e Tornesello, libero Quarto.
La Greenenergy Castellaneta scende in campo con Dakaj al palleggio in diagonale con Cefalo, Liguori e Lanza ai lati, Iacca e Cardone al centro, Bozzetto libero.
Un primo set mai in discussione vede la Vipostore comandare il gioco dall’inizio alla fine, un’ottima correlazione muro-difesa unita ad un efficiente contrattacco permettono a Kostadinova e compagne di allungare il gap con le avversarie fino al 16-7. Il set si chiude con un sonoro 25-17 a dimostrazione di un’organizzazione di gioco impeccabile.
La seconda frazione di gioco parte con un sostanziale equilibrio. Le ragazze di Coach Presta sembrano ritrovate: sotto i colpi di Liguori e Iacca non lasciano scappar via la Vipostore fino al 19 pari. Il turno al servizio di Morone propizia lo strappo finale fino alla chiusura del set di Mercanti: 25 – 19.
Il terzo ed ultimo set analogamente al precedente vede le due compagini darsi battaglia fino al 7-8.
Una Kostadinova in grande spolvero e la solita Labianca permettono alle arancio-blu francavillesi di mettere il naso avanti (16-14). Ma Castellaneta non ci sta: Dakaj e compagne sono avversarie rispettabili e temibili e rendono la vita difficile alla Vipostore. Gli attacchi di Liguori e Lanza sono tenuti egregiamente dal nostro ministro della difesa Martina Quarto, le bordate di Cristofaro e Tornesello fanno il resto. Sul 24 -21 è l’ennesimo ace del campionato di Aurora D’Onofrio a regalare i 3 punti alla Vipostore Francavilla.
Non ci si poteva aspettare una Pasqua migliore alla vigilia di questo campionato.
La vittoria contro la Greenenergy Castellaneta è la vittoria del gruppo, la vittoria dell’organizzazione di gioco, la vittoria di una squadra che non ha mollato un centimetro dall’inizio del campionato, che nonostante alcune difficoltà fisiche (per più di metà campionato non è sceso in campo il sestetto titolare) sta regalando un vero e proprio sogno ad una città sempre più innamorata di questa squadra.
Il risultato di questa giornata di campionato, conferma il secondo posto in classifica ( a 3 punti da Fasano, ma con una gara in meno).
Dopo la sosta Pasquale, il prossimo appuntamento sarà Sabato 15 Aprile ore 19.30 contro la capolista Fasano presso la Palestra G.Salvemini di Fasano.
TABELLINO
VIPOSTORE FRANCAVILLA – GREENERGY CASTELLANETA 3-0 (25-17/25-19/25-21)
VIPOSTORE FRANCAVILLA: Kostadinova 14, D’Onofrio 2, Tornesello 3, Quarto (L), Di Paola, Santoro (L), Mercanti 6, Labianca 12, Lapenna, Cristofaro 8, Fanigliulo, Caforio, Morone 10. All. Giunta.
GREENERGY CASTELLANETA: Liguori 10, Iacca 5, Orlando, Lanza 6, Dakaj 5, Cefalo 8, Cardone 4, Minervini (L), Bozzetto (L), Di Dio. All. Presta.
ARBITRI: Damiano – Ventre.
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Si è disputata domenica 2 aprile, presso gli impianti del Centro Ippico Militare F. Caprilli di Lecce, la Prima tappa dei Campionati Regionali 2023 di Cross Country e Country Derby della FITETREC-ANTE. In queste particolari specialità equestri, di cui eleganza e adrenalina costituiscono un favoloso connubio, cavalli e cavalieri si impegnano, sia nel saltare ostacoli mobili all’interno di un campo ben definito, sia nel superare ostacoli naturali fissi, come tronchi, palizzate, siepi, laghetti posti su verdi e immensi campi.
A rendere la manifestazione impeccabile, oltre che piacevole, sono stati non solo i curati spazi e le belle strutture messe a disposizione dall’Esercito Italiano, ma anche la precisa e dettagliata organizzazione del competente comitato organizzatore, degli Ufficiali di Gara, della segreteria e dei tecnici, ognuno irreprensibile nel proprio operato, malgrado fossero scesi in campo ben 80 cavalli e 120 cavalieri, per lo più giovanissimi provenienti da diversi centri ippici della Puglia. Di questi erano presenti il C.I “TogetheR” di Corato, il C.I. “Red Water” di Cisternino, il C.I. “L&B/Acqua2O” di Mesagne, il C.I. “Le Camporelle” di Cavallino, C.I. “Fanò” di Scorrano, C.I. “Colovè” di Carpignano, ed il C.I. “Un cavallo per amico” di Cursi.
La bella giornata di sole ed il piacevole scenario del Centro ippico Militare hanno contribuito, complici, ad una grande partecipazione di pubblico composto, non solo dagli addetti ai lavori, parenti e amici, ma anche da molti curiosi accorsi a vedere i piccoli cavalieri e le piccole amazzoni.
“Ciò che ci contraddistingue in FITETREC non è solo la condivisione della passione per il cavallo, ma anche il forte legame di amicizia che ci unisce, che rende ogni gara una occasione in più per far festa tutti insieme, per ritrovarsi nel fantastico clima dello sport, fatto di sana condivisione, di collaborazione, di crescita, sempre e comunque nel pieno rispetto dei regolamenti federali e delle norme sulla sicurezza di cavalli e cavalieri” afferma il giudice di Gara del Country Derby Valerio Ostuni.
Per chi volesse partecipare, il prossimo appuntamento è il 12 maggio nel cuore della Valle d’Itria presso il C.I “Red Water”.
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VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, NEGROAMARO E AGLIANICO IN CLASSIFICA VINI PIÙ VENDUTI NEL 2022 IN ITALIA
VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, NEGROAMARO E AGLIANICO IN CLASSIFICA VINI PIÙ VENDUTI NEL 2022 IN ITALIA.
Ci sono l’Aglianico e il Negroamaro pugliesi nella classifica dei vini più venduti nel 2022, due vini autoctoni che si impongono nonostante il calo generalizzato delle vendite nella distribuzione moderna. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Vinitaly dove a Casa Coldiretti davanti l’ingresso Cangrande sono state esposte le bottiglie dei 15 vini che in Italia sono cresciuti maggiormente nei consumi, sulla base dei dati Circana che evidenziano la svolta patriottica nel bicchiere.
Crescono del 2,9% l’Aglianico e dell’1,1% il Negroamaro, con il successo dei vini autoctoni – continua Coldiretti regionale – in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nell’ultimo anno fanno segnare in media una frenata del -1,8% in valore, secondo l’analisi Coldiretti su dati Circana, con una sostanziale tenuta soprattutto degli spumanti che mettono a segno un -0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, dove il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, sta determinando strategie di risparmio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori.
La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP e IGP quali il Primitivo di Manduria, il Negroamaro, l’Aglianico, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Con la vendemmia in Puglia si attiva un sistema che offre opportunità di lavoro a 60mila persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio – aggiunge Coldiretti Puglia – dove per tutelare l’enorme patrimonio enogastronomico regionale occorre però superare al più presto – evidenzia Coldiretti Puglia - i vincoli burocratici che rallentano l’assunzione dei lavoratori stagionali. Ad oggi in agricoltura secondo Coldiretti appena 10mila stagionali sui 42mila previsti dal decreto flussi 2021 hanno iniziato a lavorare nelle campagne.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza;
Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione, conclude Coldiretti nel sottolineare che il vino è un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale contro allarmismi e campagne di paura che non hanno senso se si opta per un consumo responsabile e di qualità.
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Pasqua 2023, Enpa: “Lo scorso anno uccisi oltre 2 milioni di agnelli, solo a Pasqua 380 mila"
Pasqua 2023, Enpa: “Lo scorso anno uccisi oltre 2 milioni di agnelli, solo a Pasqua 380 mila. Diciamo basta a sangue e sofferenza: partiamo da noi, cambiamo le nostre abitudini”. Queste sono le ultime ore di vita per migliaia di agnelli destinati a finire nel piatto di molti italiani in occasione delle festività pasquali. Alcuni di loro hanno fatto migliaia di chilometri, spesso in condizioni inaccettabili e contro ogni regolamentazione, solo per raggiungere i macelli. Lo scorso anno sono stati uccisi quasi 2 milioni e 200 mila agnelli, e solo tra Natale e Pasqua quasi un milione.
“E’ una mattanza di cuccioli che fa sanguinare il cuore – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – in una ricorrenza che dovrebbe significare rinascita si pone invece fine alla vita, in modo crudele e atroce, a giovanissimi animali, strappati subito alle loro mamme, per finire sui nostri piatti e onorare la cosiddetta tradizione. Cuccioli che probabilmente hanno affrontato ore infinite di viaggio, spesso in condizioni inaccettabili, solo per raggiungere il macello più vicino. Piangono tutto il tempo, fino all’ultimo respiro che emettono negli atroci luoghi di sangue e sofferenza che sono i mattatoi. Cosa possiamo fare per fermare tutto questo? La legge lo consente e quindi l’unica vera rivoluzione può partire solo da noi, attraverso l’unica scelta possibile: smettere di comprare e mangiare agnelli”.
“Come Enpa – continua Carla Rocchi - per questa Pasqua abbiamo lanciato una campagna intitolata “L’amore è un gesto rivoluzionario” perché solo partendo dal cambiamento delle nostre abitudini, della nostra quotidianità possiamo sperare di ambire ad un sempre maggiore rispetto e alla tutela di questi esseri viventi. Se solo tutti potessero vedere come giocano a palla, socializzano con cani, gatti e cavalli, cercano coccole e sanno dare amore, sono certa che in tanti smetterebbero di cercarli negli scaffali dei supermercati. Bisognerebbe iniziare dalle scuole, insegnare fin da piccoli a capire davvero da dove arrivano i cibi che mangiamo e come fanno a finire infine nel nostro piatto e lasciare alla loro sensibilità la scelta di mangiarli o meno”.
“Purtroppo – conclude Carla Rocchi - la strada verso il riconoscimento della dignità di questi animali è ancora lunga. Si pensi ai trasporti, le condizioni in cui vengono fatti viaggiare. Eppure una legge ci sarebbe, basterebbe, intanto, iniziare a farla rispettare, in modo rigoroso, il Regolamento Europeo sul trasporto degli animali. Servono controlli e conseguenze certe per chi infrange le regole. La sensibilità degli italiani verso queste tematiche sta crescendo di giorno in giorno. Lo stesso periodo difficile che stiamo vivendo ci obbliga a riconsiderare le nostre abitudini, le nostre scelte. Allora iniziamo subito: diciamo no all'uccisione di milioni di agnelli e basta alle sofferenze atroci che devono sopportare. E le istituzioni non rimangano indietro ma seguano l’esigenza di un cambiamento che è già iniziato e non deve essere fermato”.
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Grano duro, meno semine in Puglia. Cia Agricoltori: “Crollo dei prezzi decisivo”. Sicolo: “Alle stelle il prezzo di semola, pane e pasta; alle pezze quello corrisposto ai cerealicoltori” 0,39 cent agli agricoltori, +31% in valore l’export per i pastai, da 4,7 a 9,8 euro un kg di pane. Lo studio dell’Università di Bari: 1.370 euro a ettaro i costi di produzione per il grano. Miano (Cia Capitanata): “Così il grano italiano va in serie B, a fare il mercato sono i grani esteri”. De Noia (Cia Levante): “Rischio dipendenza dall’estero di una filiera essenziale del made in Italy”.
In Puglia e più in generale nel Mezzogiorno d’Italia, nel 2023 è diminuito il numero di aziende agricole che hanno deciso di seminare a grano duro i loro terreni. E’ quanto emerge dall’indagine ISTAT sulle intenzioni di semina pubblicata pochi giorni fa. Il dato, con un decremento del 3,2%, è ricavato da una ricerca su un campione di 15mila aziende. “Decrescono la superficie agricola coltivata e il prezzo del grano duro italiano, che nel giro di un anno è diminuito di un terzo; allo stesso tempo, aumentano i prezzi di tutti i prodotti trasformati della stessa filiera: dalla semola, al pane e alla pasta, come confermano le rilevazioni del Mise. Il primo e più importante anello della filiera è penalizzato, tutti i segmenti successivi raccolgono i profitti di una vera e propria esplosione dell’export: nel 2022, le esportazioni di pasta italiana sono cresciute del 5,1%, del 31% in termini di valore, per un totale di 3,7 miliardi. Qualcosa non torna. Allo stesso tavolo, alcuni commensali si riempiono la pancia, ad altri non vengono lasciate nemmeno le briciole”. Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale CIA Agricoltori Italiani, snocciola dati ufficiali e usa una metafora eloquente per spiegare lo squilibrio che sta affossando la cerealicoltura pugliese e italiana. Per un chilo di grano duro, ai cerealicoltori pugliesi attualmente vengono corrisposti 39 centesimi.
PREZZI A CONFRONTO. La Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, di recente, ha calcolato in 1.370 euro il costo complessivo sostenuto da un cerealicoltore pugliese per seminare, coltivare, curare e raccogliere il grano prodotto da un ettaro di terra. Il prezzo medio di un chilo di pasta realizzato con semola di grano duro, secondo un’indagine di Assoutenti, è di 1,95 euro, ma può arrivare fino a 4,7 euro; per un chilo di pane, il prezzo medio è di 4,7 euro ma a Ferrara arriva a 9,8 euro secondo le rilevazioni ufficiali del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Chi permette che a determinare il prezzo del grano italiano siano i grani esteri fa retrocedere il nostro frumento duro in serie B”, ha aggiunto Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Capitanata, “perché ciò che viene importato massicciamente ha standard qualitativi, livelli di salubrità e costi di produzione inferiori a quelli che vincolano i cerealicoltori italiani”. Occorre valorizzare l’intera filiera 100% italiana del grano duro, garantendo un equo riconoscimento a produttori e trasformatori e assicurando la qualità e salubrità di grano, semola e pasta italiana ai consumatori. Per la produzione, in Italia, i cerealicoltori devono attenersi a un preciso e severo disciplinare che garantisce la migliore qualità e la massima salubrità del grano duro italiano. I diversi produttori esteri attivi sul mercato internazionale non hanno il medesimo disciplinare e le stesse regole vigenti in Italia.
COSA RISCHIA LA FILIERA. La Puglia è la prima produttrice italiana di grano duro, con una media che negli ultimi anni si è attestata attorno ai 9,5 milioni di quintali annui, il 30% dell’intera produzione nazionale. L’80% in provincia di Foggia, la parte restante trova dimora soprattutto nel Barese e nella BAT. “Il rischio è che, progressivamente, come sta già accadendo, diminuiscano le superfici coltivate e la produzione, lasciando sempre più spazio alla dipendenza dall’estero dell’intera filiera del made in Italy per i prodotti trasformati come pane e pasta”, ha spiegato Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante (Bari-Bat). “E’ un rischio che dovrebbe mettere tutti in allarme, perché stiamo parlando di qualità e salubrità, di benessere e salute per i consumatori”.
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È partito il conto alla rovescia per l’ultima fase della seconda edizione del bilancio partecipato. Tutte le persone residenti con almeno 16 anni d’età saranno chiamate al voto sabato 15 e domenica 16 aprile sulla piattaforma “francavilla partecipa” per decidere quali progetti finanziare tra gli 8 ammessi dagli Uffici comunali a concorrere per il finanziamento.
Per votare sarà sufficiente iscriversi sulla piattaforma inserendo i propri dati con allegata una copia del documento d’identità. Una volta completata la registrazione sarà possibile esprimere sino a due preferenze tra le proposte in gara. Vinceranno i progetti che alle ore 24.00 di domenica 16 aprile avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Otto articolate proposte, quindici associazioni, due Istituti Scolastici, professionisti e tanti semplici cittadini. Sono questi i numeri della seconda edizione del Bilancio Partecipato che, come ormai noto, offre alla cittadinanza la possibilità di scegliere come investire 50 mila euro del bilancio cittadino.
Si parte con l’introduzione della mobilità ciclistica inclusiva avanzata dal Centro Occupazionale e dall’UNITALSI, per passare all’idea di restaurare e valorizzare il fonte battesimale di Castello Imperiali a cura del Comitato “Si può fare” e di un folto gruppo di professionisti. Alla promozione del territorio mirano, invece, le guide multimediali nei punti di interesse della Città del progetto promosso dalle Associazioni CamminaMenti Puglia, ArmoniE e Nativa in collaborazione con una squadra di professionisti.
Molto alta l’attenzione dedicata alle aree verdi con due progetti volti al recupero del giardino Rubino di via Falcone e Borsellino. Con il primo, presentato dall’ANPI, si punta alla creazione di uno spazio della memoria dedicato alla storia cittadina, mentre con il secondo, presentato dalle Associazioni Musa delle Muse e Legambiente, si propone la realizzazione di un teatrino per i bambini. Sempre sul fronte delle aree verdi, l’Associazione Nuovaria ha presentato una proposta per valorizzare e trasformare Parco Caniglia dotandolo di un fab-lab e di nuove zone per lo sport, l’intrattenimento e il relax. Petrolio e Le Radici e le Ali hanno lavorato, invece, sul fossato del Castello presentando un progetto per la valorizzazione e l’accesso di questa area nel cuore della Città.
La musica e l’incontro con il territorio è al centro del progetto Francavilla Music Festival presentato dall’Associazione AGIMUS che propone un evento musicale nel primo fine settimana di luglio che trasformerà il centro storico in un grande palcoscenico aperto ai musicisti.
Tutti i progetti sono consultabili sul sito internet istituzionale.
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Lotto, Puglia a segno: centrata una vincita da 62.250 euro
La Puglia fa festa con il Lotto: nel concorso del 1° aprile, come riporta Agipronews, un fortunato giocatore di Bari è riuscito a portare a casa un premio pari a 62.250 euro con quattro terni e una quaterna. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 6,8 milioni di euro, per un totale di 283 milioni da inizio anno.
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Pubblicato l’avviso per la gestione del Centro di Dinamicizzazione giovanile a Tuturano
Pubblicato l’avviso per la gestione del Centro di Dinamicizzazione giovanile a Tuturano. L’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso per l’affidamento in gestione, per la durata di 6 anni, del “Centro di Dinamicizzazione Giovanile” sito in via Adua al quartiere Tuturano.
Lo stabile, con una superficie pari a circa 680 mq, è oggetto di ristrutturazione nell’ambito di “Case di quartiere” l’intervento finanziato dal POR Puglia 2014/2020 Pugliasociale-In Hub Innovazione Sociale, l’appalto per i lavori è stato assegnato e il cantiere è in partenza.
L’avviso per l’affidamento rientra nel programma “Riusa Brindisi” per la valorizzazione del patrimonio pubblico attraverso progetti di comunità. Nel rispetto delle Linee guida di Riusa Brindisi, il concessionario deve programmare servizi ed attività gratuite e/o a bassa soglia rivolti alla comunità o a specifici target per l’equivalente del canone annuo calcolato sul valore catastale dell’immobile.
La finalità del Comune è quella di garantire un’adeguata valorizzazione del patrimonio pubblico come leva per la rivitalizzazione della città e generare luoghi che creino opportunità di apprendimento, aggregazione, cultura, lavoro e impresa sociale a favore della comunità locale.
I candidati dovranno presentare un progetto di gestione finalizzato a:
- gestire l’immobile come spazio aperto e accessibile a tutti i cittadini e le cittadine, favorendo la partecipazione attiva della comunità locale e l’utilizzo degli spazi alla scena sociale e culturale della città;
- assicurare continuità e regolarità nella gestione dell’immobile pubblico in una dimensione di completa autonomia finanziaria basata sull’offerta di spazi e servizi, sull’organizzazione di attività socio-culturali e produttive, sui proventi di attività commerciali complementari e sulla ricerca di finanziamenti pubblici e privati, destinando gli eventuali utili allo sviluppo dello spazio;
- assicurare una corretta informazione sulle attività, le iniziative ed i progetti che verranno realizzati nello spazio valorizzato, assicurando la massima trasparenza.
Possono partecipare al presente avviso pubblico: associazioni, cooperative, imprese, società, consorzi in forma singola o in costituenda o costituita associazione temporanea di scopo aventi finalità culturali, artistiche, ricreative e socio-educative o, in ogni caso, riconducibili agli obiettivi generali dell’avviso.
È possibile candidarsi entro le ore 13 del 5 maggio 2023.
L’istanza deve pervenire presso l’Ufficio Protocollo del Comune, pena l’esclusione dalla procedura di affidamento, con consegna a mano ovvero a mezzo raccomandata del servizio postale, oppure tramite PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. al seguente indirizzo: Comune di Brindisi – Settore Programmazione economica e Sviluppo (PES) – piazza Matteotti n.1 – 72100 Brindisi.
Leggere il bando pubblicato sul sito del Comune con tutta la documentazione necessaria.
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Mesagne città che legge, c'è tempo fino al prossimo 7 aprile per aderire al Patto locale per la lettura
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Asl Brindisi. Chirurgia oculistica: attività a pieno ritmo
Chirurgia oculistica: attività a pieno ritmo sia negli ospedali che nei presidi territoriali di assistenza.