Redazione
INCONTRO SCIENTIFICO ALL’OMCEO SU AUTISMO 1° aprile ore 9,00
INCONTRO SCIENTIFICO ALL’OMCEO SU AUTISMO 1° aprile ore 9,00.
Tavolo di lavoro sulla Biodiversità in Puglia
Il Comitato Scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea ha approvato l’istituzione del Gruppo di Lavoro sulla Biodiversità in Puglia.
L’iniziativa nasce sul fondamento che il bacino del Mediterraneo è stato a lungo identificato come un 'hotspot' di biodiversità, un'area caratterizzata da concentrazioni eccezionali di specie endemiche. La perdita di conoscenze sull'uso di colture locali a favore di un piccolo numero di specie e varietà non autoctone ha colpito i sistemi di produzione alimentare tradizionali e la biodiversità in tutta l'area mediterranea. La Dieta Mediterranea incoraggia l'uso di una vasta gamma di cereali, frutta e verdura, e non solo prodotti coltivati ma anche specie selvatiche. Pertanto, salvaguardare e promuovere la Dieta Mediterranea è di fondamentale importanza per la conservazione della straordinaria ricchezza di diversità biologica della regione e viceversa.
La valorizzazione delle specie agroalimentari pugliesi espressione della Dieta Mediterranea, ancora poco conosciute, dimenticate o a rischio di erosione genetica, e la sensibilizzazione della popolazione alle tematiche inerenti la diversità biologica, attraverso l’organizzazione di attività di divulgazione, di formazione e di promozione delle identità agronomiche e naturalistiche territoriali, rappresentano le linee d’azione che il nucleo di esperti intenderà realizzare.
Il gruppo sarà coordinato dal dott. Angelo Giordano, promotore dell’iniziativa, costantemente supportato dal Segretario generale della Fondazione, dott. Domenico Rogoli.
Forte la soddisfazione del Presidente della Fondazione, prof.ssa Stefania Maggi, del Coordinatore del Comitato Scientifico, prof Antonio Capurso, e dei suoi membri, in quanto l’iniziativa rientra nel piano di rafforzamento delle attività dell’ente per una più ampia diffusione delle conoscenze inerenti lo stile di vita mediterraneo, per imprimere un maggiore impulso alla ricerca scientifica sulla sostenibilità e per migliorare la valorizzazione del patrimonio agrobiologico, naturalistico e culturale italiano e pugliese.
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Mesagne. Querelle genitori e scuola sul peso dello zaino
Un gruppo di genitori di studenti delle scuole medie di Mesagne ha espresso una pubblica denuncia mettendo in evidenza l’enorme peso che i loro figlioli devono portare giornalmente a scuola che incide, in maniera determinante, sulla postura degli stessi ragazzini. Infatti, secondo i medici uno zaino dovrebbe pesare non più di 4 chilogrammi mentre per l’Inail, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, spiega che “il peso dello zaino non deve superare un range tra il 10 e il 15% del peso corporeo”. E allora la colpa di questi zaini così pesanti è da attribuire ai docenti, ai ragazzi o ai genitori? Un bel guazzabuglio. Intanto, iniziamo a capirci qualcosa leggendo la nota diffusa dai genitori. “Alla scuola media di Mesagne – hanno denunciato i genitori - gli alunni sono costretti a portare zaini e altro materiale didattico che pesano tra i dieci e i quindici chilogrammi. Noi genitori abbiamo più volte evidenziato il problema, ma a quanto pare per i docenti il "peso della cultura" è più importante della salute”. Anche secondo le linee guida del Ministero della Salute "lo zaino non deve contenere oggetti per un peso complessivo superiore del 10-15 per cento del peso corporeo dell’alunno che lo indossa". “Basta fare due semplici calcoli – hanno proseguito i genitori nella loro nota epistolare - per capire che a Mesagne queste linee guida sono ampiamente disattese; non si può dare uno zaino di 13 chili ad un bambino che pesa 40 chili. Speriamo che la scuola torni a mettere al primo posto la salute dei suoi alunni. Intanto, in Italia sono già partite denunce e richieste di risarcimento danni per questa assurdità”.
Accuse che il Consiglio d’istituto ha immediatamente respinto al mittente e, con carte alla mano, ha dimostrato l’impegno della direzione scolastica a risolvere questo dolente punto. “La problematica libri – è scritto nella nota - è stata prontamente trattata dagli scriventi consiglieri già prima dell’insediamento del nuovo Consiglio d’Istituto. Il dirigente scolastico, infatti, nell’ottobre 2022 ha emanato la circolare 32, riprendendo le raccomandazioni del Consiglio Superiore della Sanità in materia di peso delle cartelle”. Pertanto, a seguito dell’emanazione della suddetta circolare i “Consigli di classe hanno lavorato per modificare l’orario interno ed ottimizzare l’utilizzo dei testi, i quali potevano essere condivisi e, in taluni casi, non portati affatto, svolgendo i compiti sul quaderno. Ottimi i risultati ottenuti”. Tuttavia, in data 26 gennaio 2023 il dirigente scolastico emanava una nuova circolare, la 102, letta anche dai genitori, nella quale si invitava i Consigli di classe “a non abbassare la guardia sulla questione, pur mettendo alla luce anche altri aspetti ed altre responsabilità: la poca propensione da parte di alcuni alunni a condividere i testi e la cattiva abitudine di taluni a portare tutti i libri della settimana ogni giorno. Superfluo ogni commento ulteriore”. Secondo il Consiglio d’istituto “in una scuola dove è possibile in qualsiasi momento chiedere un incontro con il dirigente scolastico o prenotare un colloquio con i docenti, dove risulta immediato e naturale, attraverso i rappresentanti dei genitori, comunicare ogni sorta di problematica durante le riunioni collegiali, risulta difficile capire perché si ricorra all’anonimato per discutere di una questione risolvibile (e risolta) con la consueta interazione”.
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Messaggio Pasquale dell’Arcivescovo Giovanni Intini
Carissimi,
attraverso il pellegrinaggio quaresimale, anche quest’anno, siamo giunti alla celebrazione del Mistero pasquale del Signore, cuore dell’anno liturgico e pilastro della nostra fede cristiana.
Questi pensieri che desidero condividere con voi non vogliono essere un messaggio di circostanza, ma degli appunti per una riflessione personale e comunitaria sulla responsabilità pasquale che abbiamo in quanto battezzati.
La Pasqua per noi non può essere solo un rito da celebrare liturgicamente, ma deve diventare un progetto di vita permanente.
A questo ci esorta San Paolo, quando ai cristiani di Corinto scrive: “Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e verità.” (1 Cor 5, 7-8).
La Pasqua di Cristo esige da noi credenti l’eliminazione dalla nostra vita di ogni lievito di malizia, perversità, incoerenza ed egoismo. Il Signore risorto ci chiede di impastare la nostra esistenza con il lievito nuovo della sincerità e della verità, perché abbia il profumo di una coerente testimonianza cristiana.
A guidarci in questa riflessione pasquale sono due immagini: il giardino e la strada.
❖ Il giardino
Il libro della Genesi narra che “il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato.” (Gen 2,8). Dunque, il cammino dell’uomo ha avuto inizio nel giardino fiorito di una armonica e serena relazione con Dio, con sé stesso e con l’ambiente. Questo giardino è stato ben presto infestato dalla zizzania della disobbedienza, della diffidenza e del sospetto verso Dio creatore, seminata dal nemico che approfittando della notte della coscienza umana, ha operato per la desertificazione del giardino.
Questo ha reso difficile il rapporto tra Dio e l’uomo, ma ha anche alterato il rapporto dell’uomo con sé stesso, il suo prossimo e l’ambiente da lui abitato.
Dio che “ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede il lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16), attraverso Gesù ha voluto ricostruire la relazione con l’uomo e far rifiorire tutte le dimensioni della sua esistenza. Per fare questa opera di restauro è ripartito dal giardino.
Narra l’evangelista Giovanni nel suo vangelo: “Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.” (Gv 18,1). Gesù, dopo la cena pasquale nella quale si è donato come pane di vita e ha scolpito nel cuore dei discepoli il comandamento dell’amore con il gesto della lavanda dei piedi, ha attraversato il torrente Cedron imitando l’antico Israele che passò il Mar Rosso prima di entrare nella terra promessa, ed entrato nel giardino, reso inospitale dalla disobbedienza dell’uomo, si è consegnato nelle mani dei nemici: “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.” (Is 53, 7).
L’obbedienza feconda di Cristo, fino al dono totale di sé sulla croce, ha fecondato d’amore il giardino, che è ritornato ad essere luogo di vita e di armonia.
Nel giardino è stato seminato il chicco di grano: “Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, […] posero Gesù” (Gv 19, 41-42); ma il chicco di grano non può restare a lungo nella terra, deve sprigionare la vita nuova: il grano maturo della resurrezione.
Ha ragione Maria di Màgdala a pensare che Gesù risorto sia il custode del giardino (Gv 20, 15); si, è Lui che ha restituito al giardino della creazione la bellezza e l’armonia originaria, con la sua morte e resurrezione.
A lui sta a cuore il giardino della nostra vita! La Pasqua è l’occasione di verificare se la nostra vita è il giardino bello, armonioso e fecondo voluto da Dio e restaurato da Gesù con la sua morte e risurrezione, oppure è il giardino infestato di zizzania, dove si concepiscono progetti sciagurati che umiliano la vita e la dignità umana.
Torniamo al giardino della resurrezione per ritrovare la bellezza della vita che pur recando le sue ferite, tuttavia, è un dono d’amore.
Torni al giardino della resurrezione la Chiesa, spesso tentata da antiche nostalgie di immobilismo e da rassicuranti liturgie ritmate da logiche mondane, più che da melodie evangeliche.
Tornino al giardino della resurrezione le famiglie, sempre più alle prese con relazioni e legami deboli e spesso più impegnate a promuovere il benessere dei singoli individui, che la comunione armoniosa delle differenze, per la crescita comune di tutti i membri.
Tornino al giardino della resurrezione i responsabili della cosa pubblica, sempre più dediti alle alchimie politiche, che alla promozione del bene comune e della dignità di tutti, soprattutto dei poveri.
Torni ad essere giardino della resurrezione la nostra casa comune, sempre minacciata da logiche di profitto, che umiliano il bisogno di sostenibilità, di cura, di rispetto del creato, che sale dal grido di larga parte dell’umanità.
Il giardino della resurrezione sia, per noi discepoli del Signore, laboratorio dove progettare percorsi di annuncio del vangelo, di promozione umana e sociale, soprattutto delle fasce fragili della società, e di cura del creato.
❖La strada
Se il giardino è il laboratorio dove far rifiorire progetti di risurrezione, la strada è il luogo dove questi progetti vanno vissuti.
L’appuntamento dato da Gesù risorto agli apostoli, tramite le donne, è chiaro: “andate a dire ai suoi discepoli: È risorto dai morti, ed ecco, vi precede il Galilea; là lo vedrete” (Mt 28, 7). Gesù risorto dà appuntamento, ieri come oggi, sulle tante strade della Galilea della vita, agli incroci spesso turbolenti delle vicende umane dove è necessario tornare a portare la parola gentile e illuminante del vangelo della resurrezione.
Là, sulle strade della vita, lo vedremo; certo, non è facile per noi riconoscerlo come non lo fu per i discepoli di Emmaus. Perciò, come tracce della sua presenza, il Risorto continua a darci, ancora oggi, la sua Parola e lo spezzare del pane, il gesto eucaristico che è cifra interpretativa del dono totale della sua vita.
Frequentando assiduamente la Parola e l’Eucarestia, saremo in grado di riconoscerlo presente nei volti, nelle storie, nelle vite e perfino nelle passioni buone dei fratelli e delle sorelle che abitualmente incrociamo nei percorsi quotidiani della nostra vita.
Nel giardino della resurrezione elaboriamo sogni, progetti e percorsi di resurrezione, da portare sulle strade della vita. Questa è la stagione di evangelizzazione che si apre davanti a noi.
Dal giardino alla strada per vivere una nuova stagione del cammino di evangelizzazione; e forse conviene ricordare a noi Chiesa che il Cristo Risorto, quale segno di riconoscimento, ha mostrato le sue piaghe, garanzia di autenticità del dono di sé stesso.
Pertanto, non dobbiamo aver paura di mostrare i segni della nostra fragilità redenta dal Signore; anche le nostre piaghe, se sono frutto di un dono totale d’amore, sono garanzia di autenticità della nostra testimonianza evangelica.
Le ferite divenute feritoie lasciano trasparire la somiglianza al Figlio amato, che ha dato sé stesso per noi, e allora potremo anche noi dire con San Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2, 19- 20).
Care amiche e amici affido a voi questi semplici appunti pasquali, con la speranza che vi siano utili per progettare e decidere, nel vostro cuore, di intraprendere il santo viaggio della resurrezione, dal giardino alla strada, sulle orme del Pellegrino risorto, che sta alla porta della nostra vita e bussa, attendendo una risposta (cf Ap 3, 20).
Brindisi, 31 marzo 2023
BUONA PASQUA!
+ Giovanni Intini
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«Ridarella», buona la prima!
FASANO – «La gente vuole ridere» … e ha riso a crepapelle per quasi tre ore! «Ridarella», il 1° Festival del Cabaret organizzato dal Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini”, ha fatto centro al primo colpo e ha regalato al numeroso pubblico presente ieri, giovedì 30 marzo, una serata di spensieratezza e ironia.
Il Teatro Sociale di Fasano, gremito in ogni ordine e posto, ha ospitato l’evento che rientra nel cartellone artistico allestito dall’'ATS Katharà nell'ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano.
Gratificante la soddisfazione di Mimmo Capozzi, ideatore della kermesse e direttore organizzativo, e di Gianpiero Renna che nel corso della serata ha dismesso i panni del direttore artistico per indossare la giacca del presentatore insieme ad un ignaro (?) Mino Barletta, prelevato direttamente dal pubblico.
I presenti in platea non si sono di certo annoiati e hanno apprezzato le gag e le performance dei presenti sul palco, partendo dagli ospiti: uno strepitoso Peppe Quintale, Antonello Vannucci, Nicola Calia e – a sorpresa – Pino Giangreco, chitarrista ufficiale del comico Angelo Pintus, che ha aperto la serata insieme a Renna e Domenico Gazzo.
Della serie «Sono in scena ma non lo sapevo», così come Mino Barletta, anche Fabrizio Giannuzzi – attore e presentatore fasanese – è stato strappato dalla sua poltrona di spettatore per sedere tra gli scranni di giuria e comporre il quartetto dei giudici di gara insieme a Walter il Grande, Nicola Calia e Laura De Mola.
Pronti, via ed ecco le esibizioni di dieci minuti a testa dei comici in gara che hanno afferrato il microfono e divertito il pubblico rispettando il seguente ordine cronologico: Samuele Rossi, Appunti di viaggio, Francesco Birardi, Gianluca Ciardo, Luigi Biancoli, Le taglie comode.
Preparatissimi i concorrenti che hanno dato sfoggio di comicità assortita e non monotematica, eccellenti nello spaziare tra i vari generi del cabaret, stand up comedy, narrazione umoristica, comicità non sense.
Il gran finale ha visto il testa a testa tra Samuele Rossi e Gianluca Ciardo che hanno avuto a disposizione ulteriori cinque minuti per convincere i giurati e i presenti in sala, anch’essi giudici per la sezione “Premio del pubblico” e votanti per mezzo di un’App per smartphone.
Il toscano Samuele si è aggiudicato il Premio "Dental Clinic" di 300€ portando a casa la prima edizione di «Ridarella», al barese Gianluca Ciardo invece medaglia d’argento con il Premio "Masseria Marzalossa" dal valore di 150€.
Il pubblico del “Sociale” ha voluto premiare Francesco Birardi che si è aggiudicato il “Premio del pubblico” sorpassando di un soffio Samuele Rossi, a un passo dalla doppietta.
«Doveva essere un esperimento – ha commentato Mimmo Capozzi – adesso sappiamo che è riuscito. Il mio ringraziamento a tutti gli addetti ai lavori, ai partecipanti ma soprattutto al numeroso pubblico che ha risposto alla grande a questa chiamata. Non avevo dubbi, invece, su Gianpiero Renna al quale, tanto come direttore artistico quanto come presentatore e comico, va riconosciuto a pieno titolo il merito di questo successo. Possiamo dire di aver riposto la prima pietra di una manifestazione che sarà sicuramente proposta di nuovo negli anni a venire».
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Avviso per la concessione gratuita di beni confiscati alla criminalità. È stato pubblicato l’avviso per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito degli immobili confiscati alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Brindisi. I beni consistono nel lotto 1 sito in via Commenda 160 e il lotto 2 sito in viale Commenda 91 e 89.
Gli immobili dovranno essere destinati ad attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Si specifica che i locali non potranno essere utilizzati come mera sede sociale del soggetto richiedente, dovendosi in esso altresì svolgere un’attività a servizio del territorio.
Possono candidarsi gli enti individuati all’art. 48, comma 3, lettera c) del d.lgs. n. 159/2011: comunità, anche giovanili, enti, associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale. Sono ammesse, altresì, le Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) e/o Associazioni Temporanee di Impresa (ATI), che dovranno essere costituite entro 30 giorni dalla comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione.
I requisiti di ammissione devono essere posseduti da tutti i soggetti facenti parte della ATS e/o ATI. Le istanze provenienti da soggetti non rientranti nelle categorie sopraindicate non verranno prese in considerazione.
La concessione è rilasciata per un periodo di 10 anni.
È possibile candidarsi entro il termine perentorio delle ore 13 del 3 maggio 2023.
Il plico intestato a Comune di Brindisi – settore Programmazione economica e Sviluppo (PES) piazza Matteotti, 1 – 72100 Brindisi, contenente la richiesta di concessione e la documentazione indicata nell’avviso, deve pervenire presso l’Ufficio Protocollo del Comune, pena l’esclusione dalla procedura di affidamento, a mezzo raccomandata del servizio postale, oppure tramite PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Sciopero aerei 2 aprile: cosa fare per salvare il viaggio
Continuano gli scioperi aerei in Europa. Dopo i disservizi riscontrati nelle scorse settimane in Germania e in Francia, adesso è il turno dell’Italia, con lo sciopero indetto dagli operatori dell’Enav in occasione di domenica 2 aprile.
Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 200mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo.
Gli orari di sciopero, indicati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, comprendono la fascia oraria dalle 13 alle 17, ma è possibile avere delle problematiche al proprio viaggio che vadano a colpire tutta la giornata. Per lo sciopero di domenica 2 aprile, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.
Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 2 aprile. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.
In caso di sciopero aereo degli operatori Enav, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
“Nelle ultime settimane i numeri in nostro possesso affermano la crescita delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, Ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.
L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.
Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.
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Fasano – L’amministrazione comunale comunica che, lo svolgimento del mercato settimanale estivo di Torre Canne e Savelletri si terrà di domenica, da domenica 2 aprile 2023 sino a domenica 01 ottobre 2023, oltre alle giornate festive del 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, consentendone lo svolgimento nella collocazione individuata lo scorso anno.
«Grazie a un dialogo costante e costruttivo con i rappresentanti delle associazioni di categoria – dice l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Galeota - con l’apertura dei mercati stagionali a Torre Canne e Savelletri in tutte le domeniche dal 2 aprile al 1° ottobre, e in alcune date straordinarie nelle festività al di fuori della domenica, vogliamo anzitutto garantire agli ambulanti una ulteriore opportunità di ripresa economica post pandemica, mettendoli nelle condizioni migliori per programmare le proprie attività e lavorare serenamente. Allo stesso tempo siamo convinti che i mercati estivi, che nel tempo sono diventati una vera e propria tradizione, rappresentino un elemento d’attrattiva in più per turisti, vacanzieri, villeggianti e per tutti coloro che semplicemente si spostano dalle città viciniore per godere di una distensiva passeggiata domenicale nelle nostre marine».
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Consegna lavori rigenerazione urbana quartiere San Lorenzo
Sono in fase di ultimazione i lavori programmati dall’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana per la creazione di un dog park e per il miglioramento della viabilità e del verde pubblico nel quartiere San Lorenzo.
Le opere, che rientrano negli interventi previsti dalla Rigenerazione Urbana, saranno simbolicamente consegnate alla Città martedì 4 aprile alle 17.30 nel corso di una manifestazione pubblica che prevede una ciclopasseggiata lungo la pista ultimata in queste ore e l’apertura del cancello del dog park di via Almirante.
I lavori hanno dato un nuovo volto alla viabilità di viale Abbadessa per garantire un maggior livello di sicurezza a tutti gli utenti della strada. Sono stati creati una nuova rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra viale Abbadessa e via Carlo Alberto Dalla Chiesa, un ampio spartitraffico, attraversamenti pedonali rialzati, marciapiedi, una pista ciclabile e un nuovo impianto di pubblica illuminazione. L’area è stata attrezzata con panchine, cestini ed altri elementi di decoro urbano.
Importanti novità riguardano anche il verde pubblico con 76 nuovi alberi e più di 900 piante autoctone come mirto e ligustro. Le nuove piantumazioni sono distribuite su una superficie dedicata esclusivamente al verde di oltre 2500 mq attrezzata con un sistema di irrigazione che riutilizzerà le acque piovane.
In via Almirante ha preso forma il primo dog park della Città che è stato attrezzato con un percorso agility composto da otto giochi e si presenta con una singolare struttura che richiama l’impronta di una zampa. Anche in questo caso l’area è stata dotata di una illuminazione adeguata, arricchita con la creazione di nuovi marciapiedi e aiuole, mentre per la sicurezza è previsto un impianto di videosorveglianza.
La rigenerazione urbana, per la cui realizzazione l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 3,5 milioni di euro, non si esaurisce qui.
Proseguono i lavori per il recupero della scuola di via Parri, ulteriori interventi di efficientamento energetico della Scuola De Amicis e la creazione di un avanzato sistema di videosorveglianza che abbraccerà l’intero quartiere.
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