Redazione
Il Consorzio BR4 attiva lo sportello di ascolto per studenti, docenti e genitori. Sarà gestito dalla Cooperativa “San Bernanrdo Onlus” attraverso le Scuole.
“Lo Sportello di consulenza psico-sociale intende rappresentare un vero e proprio “sportello d’ascolto”, uno strumento che viene attivato col fine di offrire consigli e supporto ai ragazzi nel loro percorso di crescita, agli insegnanti, ai genitori e agli operatori coinvolti nel dialogo educativo con alunni e studenti per fronteggiare in tempo situazioni “a rischio” che potrebbero sfociare in situazioni più complesse”, così la cooperativa sociale “San Bernardo Onlus” presenta il servizio sperimentale e gratuito che il Consorzio BR 4 ha avviato nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di riferimento.
La nuova attività è il risultato della proposta emersa durante le riunioni dei Tavoli di partecipazione convocati nei mesi scorsi per la redazione dell’ultimo Piano Sociale di Zona. L’idea è stata poi recepita all’unanimità dai componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio e condivisa con le Scuole dei 9 Comuni mediante formale adesione resa attraverso manifestazione d’interesse.
Sono diversi gli interventi programmati fino a giugno prossimo presso gli istituti scolastici di Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna. Le possibilità di ulteriori adesioni restano aperte. Le attività di informazione e ascolto saranno gestite da professionisti specializzati, dunque psicologi e psicoterapeuti, assistenti sociali e pedagogisti.
“La scuola rappresenta senza dubbio un ambito di osservazione privilegiato per la rilevazione e la prevenzione di possibili disagi dei nostri ragazzi. Ed ecco il motivo per cui si intende fornire supporto agli insegnanti attraverso la condivisione di strumenti che permettono di lavorare in rete con i servizi territoriali, nell’ottica della tutela del minore e della sua famiglia”, spiega il dott. Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4.
In un scenario complicato dall’insorgenza di nuove forme di povertà - che la pandemia ha aggravato e acclarato - lo sportello si offre con funzione di “sentinella”, e con l’intento di prestare la dovuta attenzione all’osservazione, rilevazione e analisi delle problematiche emergenti, attivando all’occorrenza percorsi specifici e laboratori educativi su bullismo e cyberbullismo, ludopatia, disturbi del comportamento, disturbi alimentari, uso di sostanze e di alcol. Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 328.2228847 (dalle ore 9.00 alle ore 13.00).
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FPCGIL- ASL BR-Stanza Bolla COVID nei reparti del Perrino, senza personale ed altro rischio per i pazienti
La Funzione Pubblica CGIL Brindisi contesta ancora una volta quanto disposto dalla direzione Sanitaria del P.O. Perrino in merito all’individuazione e all’attivazione di stanze bolla presso le U.O. del nosocomio.
Premesso che all’interno dell’ospedale è scoppiato un nuovo focolaio COVID che ha coinvolto pazienti e utenti, e la situazione sembra destinata a peggiorare.
Considerato che la FP CGIL con la nota del 29/11/2022 chiedeva la revoca delle stanze bolla in relazione alla nota 94628 che intimava ai dirigenti delle U.O. del nosocomio brindisino, l’individuazione e l’attivazione delle stanze Bolla, atte ad ospitare i pazienti positivi al Covid e asintomatici. La nota presentava alcune criticità a nostro avviso.
In primis le stanze bolla individuate nella maggior parte delle U.O. coincidono quasi sistematicamente con le vie di fuga previste dal decreto legislativo 81 del 2008, i contenitori e i tavolini, non che il semplice passaggio ostruiscono di fatto la via principale di emergenza: “Le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro”.
In secondo luogo le stanze bolla rischiano di diventare “untori”, la “separazione funzionale, posta nei corridoi a separare la zona pulita da quella infetta, non sempre è possibile. Mancano i presupposti per poter gestire i pazienti Covid positivi dentro i reparti a cominciare dalle caratteristiche delle stanze, la commistione di percorsi e transito di operatori, gli spazi necessari per la vestizione e svestizione, l’igienizzazione di percorsi e ascensori, l’uso esclusivo delle apparecchiature elettromedicali.
Ancora più importante è che nella nota non c’è alcuna citazione ai percorsi interni all’Ospedale, si parla di pazienti asintomatici, ma se si aggravano? Cosa succede se i reparti COVID non hanno posti?
Inoltre per quanto riguarda i trasferimenti dei pazienti COVID occorre chiarire bene le modalità, in molti casi è stato chiesto ai reparti di procurarsi la barella biocontenitiva, in altri il paziente viene trasportato con un “cubo” posto sopra la testa del paziente, tale strumento non rientra assolutamente nei DPI previsti dalle norme vigenti.
Fatto ancor più grave è che quanto disposto dalla DS non tiene conto dei processi organizzativi e del maggiore impegno a carico della U.O. La gestione dei letti Covid è a carico dell’organico infermieristico e operatori socio sanitari presente in reparto già notevolmente ridimensionato rispetto gli standard assistenziali ordinari, come questa organizzazione sindacale ha denunciato negli ultimi giorni, vedi caos in Neurologia.
Considerato, inoltre, che il contagio si diffondendo in maniera considerevole tra gli operatori e queste condizioni lavorative potrebbero potenzialmente accentuarlo. Con l’organico così ridotto la sostituzione del collega malato ricade su chi rimane in servizio, saltando i turni di riposo, sommando a straordinari orari aggiuntivi in una forma di ottimizzazione del lavoro ingestibile e insostenibile.
Inoltre si rileva che al personale impegnato deve essere immediatamente corrisposta l’indennità di Malattie Infettive.
Risulta anche che in alcuni casi nelle stanze bolla siano collocati anche pazienti covid, paucisintomatici con ventilazione, si rammenta che alcune procedure mediche (ventilazione polmonare non invasiva ed invasiva, broncoscopia ecc…) Possono produrre goccioline droplets molto piccole (chiamate nuclei di goccioline aerosolizzate o aerosol) che sono in grado di rimanere a lungo sospese nell’aria e possono potenzialmente essere causa di trasmissione dell’infezione.
Per quanto sopra la Funzione Pubblica CGIL Brindisi chiede:
- La revoca della nota 94628 e successive
- La convocazione di un incontro monotematico per contribuire, così come previsto dalla normativa vigente, a definire tra le Parti l’organizzazione del lavoro in un presidio che già mostra una carente dotazione organica anche in ragione dei carichi di lavoro presenti nello stesso.
- Assunzioni e stabilizzazioni del personale come da decreto milleproroghe
- Che la direzione generale e alla dirigente dell’area del personale pongano massima attenzione sulle assegnazioni del personale di comparto, al fine di garantire un’equa ripartizione in base alle reali esigenze delle U.O.
Nelle more di avere il dovuto riscontro, nella consapevolezza che la richiesta possa acclarare la correttezza e la trasparenza delle dinamiche gestionali aziendali, in quanto ogni determinazione organizzativa non può mai connotare un arbitrario esercizio di autonomia individuale.
La FP CGIL Brindisi ritiene doverose tali segnalazioni a garanzia della saluta degli utenti e dei lavoratori, certa che tali istanze troveranno puntuale accoglimento e attenzione.
La segretaria territoriale FP CGIL Brindisi.
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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO CONSUMI GELATO MA BALZO PREZZI +20%; SPAZIO A CREATIVITÀ DA OLIO EVO A LATTE CAPRA.
Il caldo fa volare i consumi di gelato con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, rispetto ad uno dei prodotti più amati da italiani e stranieri che però sconta l’impennata dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dal latte (+34%) alle uova (+22%) fino allo zucchero (+54%) anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
Un cambiamento nelle abitudini alimentari provocato – sottolinea la Coldiretti – dall’innalzamento repentino della colonnina di mercurio dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica sulla base dei dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800.
Un settore – sottolinea la Coldiretti regionale - fortemente segnato dagli effetti della guerra in Ucraina che ha spinto i costi energetici ma anche quello delle materie prime agricole di base con effetti sui costi di produzione che hanno costretto gli operatori a ritoccare verso l’alto i listini.
Il settore è comunque in espansione anche grazie – aggiunge Coldiretti Puglia - ai gelati 'inventati' dagli agricoltori che stanno proponendo il gelato al latte d'asina, al latte di capra, fino ad arrivare al gelato all'olio extravergine di oliva.
Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se - sottolinea la Coldiretti regionale - cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o a chilometri zero come i gelati con frutta e verdura locali ma anche con formaggi DOP o grandi vini.
Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono – aggiunge Coldiretti Puglia - la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra e pecora, all’olio extravergine di oliva. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, rigorosamente freschi con gusti a “chilometro zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.
Una risposta alla ricerca di genuinità nel consumo di gelato che – sostiene la Coldiretti Puglia – è dimostrata dal fatto che tra le ultime tendenze si è assistito ad una crescente attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco ma ci sono anche – continua la Coldiretti regionale – le gelaterie tradizionali che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero.
I consumi di gelato hanno superato i 6 chili a testa all’anno in Italia secondo stime della Coldiretti e ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – precisa la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.
La produzione del gelato nel mondo ha oltre 500 anni di storia – continua la Coldiretti – con le prime notizie che risalgono alla metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.
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Il Circolo didattico «Collodi» di Fasano, terminati i lavori in parte dell’edificio: dopo Pasqua l’ala lato mare della scuola tornerà a ospitare gli studenti. Da metà aprile si procederà all’ala lato Monti. Nessun disagio per studenti e famiglie. Nuovi ambienti, aule più sicure e moderne, spazi al passo con i tempi. Nell’uovo di Pasqua gli studenti del I circolo «Collodi» troveranno la sorpresa dei lavori ultimati in una parte dell’edificio. Nell’ala lato mare dell’istituto le attività didattiche riprenderanno dopo la sospensione delle festività pasquali, mercoledì 12 aprile. Contemporaneamente inizierà l’intervento nell’altra ala dell’edificio, lato Monti. Per i circa 650 alunni della scuola Primaria, docenti e famiglie non cambierà nulla perché le classi verranno solo spostate da una parte all’altra della struttura.
«Stiamo rispettando il cronoprogramma – dice il sindaco Francesco Zaccaria – questo è un intervento importantissimo che ci consentirà di avere una scuola più bella e più sicura dove i nostri ragazzi potranno studiare e crescere in ambienti confortevoli e moderni. Tutto sta procedendo secondo quanto stabilito grazie a un lavoro costante di raccordo tra tutte le parti coinvolte. Ringrazio tutta la struttura dell’ufficio Lavori Pubblici a partire dalla dirigente, Rosa Belfiore, l’impresa e gli assessori Gianluca Cisternino e Donatella Martucci che stanno seguendo da vicino la vicenda».
«I lavori sono iniziati a giugno sfruttando il periodo estivo per creare meno disagi possibili agli studenti – ricorda l’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci –. Studenti che a settembre sono rientrati tutti nell’istituto per poi essere sistemati, a rotazione, in altre aule a seconda dei blocchi della scuola interessati dagli interventi».
Messa in sicurezza, adeguamento a norma, manutenzione straordinaria: il restauro della «Collodi» è un intervento lungo e complesso, ma l’amministrazione, in accordo con la ditta che si è aggiudicata l’appalto e la dirigenza della scuola si è adoperata da subito per ridurre il più possibile i disagi a bambini e famiglie.
Per i lavori il Comune di Fasano ha ottenuto un finanziamento regionale di oltre 3 milioni di euro, il più consistente ottenuto dall’amministrazione per le scuole.
«Oltre agli interventi di consolidamento nel blocco principale dell’edificio scolastico per migliorare le condizioni generali di sicurezza, i lavori stanno riguardando il restauro dei portoni prospicenti il cortile interno e i portoni di accesso prospicenti il fronte principale – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino – e sono previsti anche lavori di miglioramento sismico e adeguamento funzionale».
Il vano di ingresso ospiterà una biblioteca scolastica, tutte le aule saranno controsoffittate e saranno abbattute le barriere architettoniche La palestra sarà rifatta sia esternamente che internamente con un pavimento idoneo e certificato dalle federazioni internazionali e il rifacimento degli impianti di climatizzazione e illuminotecnici. I lastrici solari saranno impermeabilizzati e saranno creati spogliatoi per atleti e istruttori dotati di tutti i servizi.
Negli spazi esterni ci sarà un nuovo campo da calcetto, le pavimentazioni del cortile interno saranno sostituite e sarà creata una pendenza idonea per evitare allagamenti e consentire il deflusso delle acque piovane verso l’esterno.
Sarà inoltre rimossi parti in amianto presenti e sarà effettuata la bonifica prevista in questi casi.
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Superenalotto: niente "6", centrati tre "5" da 73mila euro , uno in provincia di Brindisi
Nessun "6" nella seconda estrazione della settimana del SuperEnalotto, e il Jackpot sale a 10,3 milioni di euro. Nel concorso di giovedì 30 marzo sono però tre i punti "5" centrati, con i fortunati vincitori che si portano a casa 73.297,45 euro a testa. Le vincite, riporta agipronews, sono state realizzate a Ceglie Messapica (BR) presso la tabaccheria riv. n. 12 Nacci in Viale Aldo Moro 20 e a Messina presso Tabacchi Veneziani in via Garibaldi 304, mentre la terza è arrivata con una giocata effettuata online. Da segnalare anche tre "4 stella" da 50.391 ciascuno. L’ultimo "6" da 73,8 milioni di euro è stato centrato il 25 marzo 2023 grazie a una giocata online.
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DOMENICA 2 APRILE INGRESSO GRATUITO NEI MUSEI
Nuova prima domenica del mese e nuovo ingresso a costo zero nei luoghi della cultura. La Puglia, che costruisce gran parte del suo fascino sui capolavori di arte e architettura di cui è terra privilegiata, domenica 2 aprile torna ad aprire gratuitamente le porte di musei, castelli e parchi archeologici.
Inoltre, da sabato 1 aprile, si allungano le giornate in alcuni dei monumenti afferenti alla Direzione regionale musei Puglia, con l’entrata in vigore degli orari estivi. Tra tutti, il Castello svevo di Bari diventa fruibile fino al tramonto anche la domenica, allineandosi agli altri giorni della settimana in cui è possibile visitare il maniero dalle 9.00 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.00 (lunedì escluso, in quanto giornata di chiusura settimanale).
La gratuità e l’estensione oraria diventano pretesto per visitare la mostra “Antichi popoli di Puglia. L’archeologia racconta”, allestita nel Castello Svevo di Bari fino al prossimo 14 maggio, prodotta interamente dal Ministero della Cultura e curata dal Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna, e dal Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri; l’allestimento, di ampio respiro, include oltre 600 reperti provenienti dai musei della Direzione Regionale Musei Puglia, ma anche della Direzione Regionale Musei Basilicata, dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto, da musei civici e regionali e dai depositi delle Soprintendenze, consentendo, in questo modo, anche a oggetti solitamente non esposti di essere conosciuti e ammirati.
Nell’intento di allargare la platea degli ospiti con nuove opportunità di visita, anche il Parco Archeologico di Siponto a partire dal 1 aprile rimodula gli orari di apertura, garantendone, durante il primo weekend di ogni mese, la fruizione sotto le stelle, in particolare dalle 12.00 alle 21.00.
Si invita a consultare il sito della Direzione Regionale Musei Puglia musei.puglia.beniculturali.it per informazioni sugli orari di apertura di tutti i luoghi della cultura.
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Il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica di Francavilla Fontana con apposita determina ha modificato il bando per la concessione in locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti a Francavilla Fontana.
La decisione è giunta al termine di un confronto tra l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti dei Sindacati di categoria che, in base alla Legge Regionale che disciplina la materia, devono essere coinvolti preliminarmente in una fase concertativa per contribuire alla definizione del testo.
La mancata chiusura della consultazione e l’emergere di alcune criticità di carattere tecnico relative al bando, ha reso necessaria la riapertura del tavolo di confronto che è stato coordinato dall’Assessore alle Politiche Abitative. Al termine della concertazione, recepite le indicazioni provenienti dalle forze sindacali, la Giunta Comunale con propria delibera ha dato indirizzo al Dirigente di intervenire sul testo del bando.
Lo scopo della procedura è definire la nuova graduatoria degli aventi diritto alla locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Le domande dovranno essere presentate utilizzando la modulistica presente sul sito internet e protocollate entro e non oltre le ore 12.00 del 29 giugno.
Le persone che avevano presentato istanza prima dell’approvazione del nuovo bando saranno ricontattate dall’Ufficio Politiche Abitative e potranno, se lo riterranno opportuno, integrare la propria domanda.
Questa procedura si rivolge a cittadine e cittadini senza un alloggio adeguato e con un reddito annuo inferiore a 15.250 euro. Nella definizione della graduatoria saranno attribuiti punteggi più alti ai redditi bassi, ai nuclei familiari più numerosi o composti da persone con disabilità, alle famiglie monogenitoriali con figli a carico, ad anziani soli o in coppia, ai nuclei composti da giovani con meno di 35 anni che vivono in coabitazione o in condizioni precarie, alle persone costrette ad abbandonare la propria casa.
Al momento tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio cittadino sono occupati stabilmente dagli aventi diritto, ma sono in arrivo alcune novità.
Sono state completate le procedure di gara relative ai lavori per la costruzione di 8 nuovi alloggi ERP nel quartiere Peschiera. La realizzazione dell’edificio, che ha un valore stimato di circa 900 mila euro, è stata finanziata con 720 mila euro attraverso il programma regionale dell’Abitare Sostenibile e Solidale, frutto di una stretta collaborazione tra Arca Nord Salento e Amministrazione Comunale.
Il testo del bando e tutta la documentazione sono disponibili sul sito internet istituzionale.
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La Passione di Cristo, sabato 1 aprile a Mesagne
La Passione di Cristo a Mesagne: la Via Crucis, nel dramma sacro scritto e diretto da Franco Tomai, si svolgerà sabato 1 aprile a partire dalle ore 18 nelle vie e nelle piazze del centro storico. A cura del Comitato cittadino "Passione, Morte e Resurrezione di N. S. G. C." di Torre Santa Susanna, l’iniziativa è patrocinata dal Comune di Mesagne.
Itinerario: piazza Orsini del Balzo, via Castello, via dei Dormio, Piazza Sant’Anna dei Greci, piazzetta dei Ferdinando, vico dei Moneo, via Federico II Svevo, Porta Nuova, via Martiri della Libertà, via Antonio Profilo fu Tommaso, via Geofilo, Piazza Matteotti, via L. A. Resta, piazza Ubaldo Lay, via Albricci, Piazza IV Novembre.
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Lo Spinazzola batte il Mesagne e vince la Coppa Italia
Finale di Coppa, gara di ritorno