Redazione
Dopo 129 anni di onorato servizio lasciano la città di Mesagne le tre suore di San Camillo de Lellis. Da sempre impegnate nel mondo della sanità a Mesagne le religiose hanno svolto il loro magistero per 124 anni presso l’ex ospedale “De Lellis” e altri 5 anni presso la Rsa Villa Bianca-Casa Melissa. Purtroppo i tagli che la sanità, pubblica e privata, sta subendo negli ultimi decenni non ha permesso il rinnovo della convenzione e il prossimo 31 marzo le Camilliane lasceranno definitivamente la città messapica per recarsi presso la casa madre di Roma. Da qui saranno destinate ad altre sedi, forse meno inflazionate delle nostre.
La storia della presenza delle sorelle Camilliane a Mesagne ha inizio nel XIX secolo quando Francesco Martucci, membro della Congregazione di Carità di Mesagne, il 23 aprile 1894 inviò un’istanza alla Madre superiore dell’ordine di San Camillo, Giuseppina Vannini, proclamata santa da Papa Francesco il 12 ottobre 2019, con cui chiedeva la presenza delle suore nell'ospedale mesagnese. Il 25 aprile 1894 madre Vannini rispose alla missiva chiedendo informazioni sull'ospedale e quante suore sarebbero state necessarie per svolgere i servizi sanitari nei reparti. Il 28 aprile 1894 Francesco Martucci rispose che nell’ospedale “ci sono 23 letti per gli inferni, lo stabile è ben messo, c'è un altare in fondo al corridoio ed esiste la chiesa della Madonna di Loreto che comunica con l'ospedale”. Dopo meno di un mese, il 22 maggio 1894, Madre Giuseppina Vannini inviò al Martucci un'immagine di San Camillo e la risposta positiva all’istanza. Il 12 novembre 1894 Madre Giuseppina Vannini, insieme a suor Alfonsina Ferrari e ad altre tre loro consorelle, arrivarono a Mesagne per fondare la comunità di suore che si dovevano occupare dell’ospedale.
Un legame tra le suore di San Camillo e la città di Mesagne che è andato avanti per oltre un secolo. Indimenticabile è il lavoro svolto dalle Camilliane durante i due conflitti mondiali, curando i malati, e nel dopo guerra quando la società civile si andava riorganizzando per uscire fuori dalla miseria le suore contribuirono a insegnare a tante ragazze l’arte del ricamo e del cucito. Se l’ospedale di Mesagne per decenni è stato un punto di riferimento della sanità provinciale lo si deve anche all’instancabile lavoro che le religiose hanno svolto nei vari reparti. Un legame con la città che i conflitti mondiali, con la miseria che ne seguì, non riuscirono a spezzare. Almeno fino ad oggi, quando nonostante il periodo di maggiore benessere, confronto ai periodi bellici, la scure dei tagli alla sanità ha spezzato questo secolare legame.
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Grande prova di forza e di carattere per l’Aurora Volley Brindisi che si impone per 3-0 sul parquet del Pala Celeste di Ostuni contro le padrone di casa del Lightning Volley nel derby di domenica 26 marzo valevole per la 21 esima giornata del campionato di serie C femminile.
Gara da incorniciare per le biancazzurre di Coach Adolfo Rampino che portano via da un campo difficile l’intera posta in palio piegando la forte formazione ostunese considerata una diretta rivale nella corsa ai playoff.
Le ostunesi di coach Parisi reduci dalla battuta d’arresto subita per mano della corazzata Nardò sono chiamate a fare punti per alimentare il sogno play off. Le brindisine dell’Aurora vengono dall’importante successo contro il Tricase nella scorsa settimana e vogliono dimostrare di aver superato il momento difficile patito all’inizio del girone di ritorno.
Coach Rampino deve fare a meno della giovane Mastrantonio, infortunatasi alla mano in allenamento (per lei oltre 20 giorni di stop) e si affida al sestetto base composto da Mollica e De Toma in diagonale, Andreula e Galiulo centrali, Della Rocca e il capitano Palumbo in banda, Maggio libero.
Primo set molto equilibrato, in cui le padrone di casa partono forte e conquistano subito un largo vantaggio (6-1). Coach Rampino corre ai ripari richiamando le proprie atlete in panchina per un time-out. Apportate le necessarie modifiche la formazione biancazzurra, grazie ad una prova maiuscola del libero Difronzo e di tutta la difesa, recupera lo svantaggio e vince il set per 21-25.
Nei parziali seguenti Brindisi, forte di una ritrovata solidità difensiva, conduce il gioco amministrando agevolmente il vantaggio conquistato nelle prime fasi di gioco (5-9). Vantaggio che nella seconda metà del parziale (11-19) consente alle biancazzurre di chiudere senza ulteriori problemi il set per 16-25.
Terzo set ancora appannaggio di Brindisi, anche se c’è da registrare la veemente reazione delle padrone di casa (10-16). L’attacco ostunese si infrange sul muro biancazzurro e nonostante il grande impegno delle giocatrici di coach Parisi, è ancora Brindisi a mantenere le redini del parziale (12-20). Nella fase finale del set Brindisi allunga e chiude meritatamente il set per 16-25 vincendo la partita con un netto 3-0.
La squadra brindisina coglie quindi una vittoria importantissima in chiave play off, successo che fa ben sperare per il futuro perché ottenuta al termine di una grande prestazione che ha consentito alle giocatrici biancazzurre di espugnare un campo che in questo campionato ha mietuto vittime illustri.
A fine gara il Presidente del club brindisino Ercole Saponaro esprime la sua soddisfazione per quanto visto – “Una vittoria importantissima poiché conquistata in una trasferta difficile con l’ulteriore pressione del derby brindisino. Ho visto una squadra in crescita ed è quello che mi aspetto da questo gruppo che è stato costruito con l’obiettivo di giocarsi al meglio i play off. Adesso dobbiamo continuare cosi perché mi aspetto il massimo dell’impegno da tutta la squadra in questo finale di campionato” – conclude il Presidente biancazzurro.
Tabellino:
U.S. Lightning Ostuni – Aurora Volley Brindisi 0-3 (21-25, 16-25, 16-25)
Ostuni: Minetti K, Fornaro 5, Palmisano 3, Bianco 13, Moschettieri 3, Bernardi L, Neglia 1, Grassi 10, Lolli,
Marzio, Tagliente, Di Giuseppe, Siciliano, Ferrara. All. Parisi
Brindisi: Palumbo K 12, Mollica 5, Galiulo 11, Della Rocca 10, Anreula 6, De Toma 13, Maggio L1, Valente, Difronzo L2, Fiore, De Maria, Palmisano Romano, Greco. All. Rampino. Ass. Casalino.
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Legambiente Puglia e Legambiente Brindisi accompagnano 128 studenti nella visita dell’impianto Irigom
Legambiente Puglia e Legambiente Brindisi accompagnano 128 studenti nella visita dell’impianto Irigom e nel parco eolico Renexia di Taranto. Sono stati 128 gli studenti del Liceo scientifico “Fermi-Monticelli” di Brindisi, guidati dai docenti, che hanno visitato questa mattina a Taranto lo stabilimento Irigom e il parco eolico di Renexia. Ad organizzare la visita è stata Legambiente Puglia e il circolo di Legambiente Brindisi a chiusura di un articolato percorso didattico sulle fonti rinnovabili svolto dagli studenti, che hanno partecipato con grande attenzione e coinvolgimento.
Legambiente da tempo è impegnata a dimostrare che l’uscita da tutti i combustibili fossili compreso il gas metano, non è futuribile ma sta avvenendo anche in Puglia grazie ad imprese che hanno voluto e vogliono investire sulle fonti rinnovabili malgrado le lunghe procedure burocratiche che sono costrette ad affrontare. Il parco eolico di Taranto è un piccolo esempio virtuoso di quel che potrebbe essere un parco eolico offshore, se rispondente alle osservazioni presentate da Legambiente in un procedimento in corso presso il Ministero dell’ambiente e dal parere espresso in prescrizioni dalla commissione ministeriale nella fase di scoping. Lo stabilimento Irigom dimostra in particolare che non solo è possibile giungere al riciclo, al recupero ed al riuso di componenti di pannelli fotovoltaici dismessi, ma che ciò avviene oggi in Puglia, laddove Legambiente, come già recentemente documentato, sostiene in pieno il polo energetico delle rinnovabili programmato da Enel a Brindisi e le filiere connesse, che garantiscono un futuro sicuro per tante imprese e per molti lavoratori.
Irigom è tra le aziende più innovative nel trattamento di pneumatici fuori uso (PFU), gomma tecnica, sovvallo da raccolte differenziate e plastiche industriali, destinati al recupero materico ed al recupero energetico presso cementerie autorizzate. Inoltre, l’azienda è da poco attiva nel trattamento e recupero di pannelli solari a fine vita, per la produzione di materia prima seconda (quali ad esempio vetro, alluminio, rame). Svolge le sue attività attraverso due impianti, uno a Massafra e uno a Taranto. Quest'ultimo, inaugurato ad aprile 2022, ha una capacità di gestione di 150mila tonnellate all'anno e svolge le proprie attività completamente alimentato dall'impianto fotovoltaico di 1,3 Mw installato sul tetto.
Il parco eolico di Renexa è il primo parco eolico marino non solo d’Italia ma dell’intero Mar Mediterraneo, con dieci turbine per una capacità complessiva di 30 MW, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone e un risparmio di circa 730 mila tonnellate di Co2.
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Domenica da incubo per centinaia di passeggeri. Dovevano raggiungere Bergamo, ma il volo ha riportato oltre tre ore di ritardo all’atterraggio. È accaduto, ieri, domenica 26 marzo, con il volo Brindisi Bergamo Fr3449, con pesanti disagi per i passeggeri della compagnia aerea Ryanair.
I passeggeri, quindi, sono stati costretti a trascorrere ore intere all’interno dell’aeroporto di Brindisi, vedendo rinviato il proprio volo in partenza inizialmente alle 9 e atterrato solamente nelle prime ore del pomeriggio e precisamente alle 14:02.
Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città lombarda, che, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che il ritardo, infatti, sia dovuto a problematiche della compagnia aerea ed il team sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.
Per contattare ItaliaRimborso e segnalare il volo in ritardo Ryanair Brindisi Bergamo è possibile farlo segnalando direttamente il disservizio con il form presente nel sito italiarimborso.it.
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Fenailp Ostuni - "Necessaria l'immediata riapertura di tutti i servizi igienici pubblici di Ostuni"
Con l’arrivo della nuova stagione estiva con la quale si prevede un consistente afflusso di turisti e visitatori ad Ostuni la famosa «Città bianca», specie con l’avvento della Santa Pasqua il prossimo 9 aprile, si riaffaccia un inconveniente non da poco: nelle zone più frequentate dagli ospiti non c’è la possibilità di utilizzare tutti i servizi igienici pubblici presenti in città e la gente è costretta a chiedere l’utilizzo di quelli dei bar e dei negozi.
Una carenza inammissibile in una città che intende definirsi turistica e che dovrebbe puntare sulla migliore accoglienza possibile.
In questo contesto, il vice Presidente Nazionale della Fenailp Cosimo Lubes, chiede ai Commissari Prefettizi e sia al Prefetto di Brindisi invitando gli organi competenti, visto i tempi strettissimi, alla immediata riapertura di tutti i servizi igienici pubblici e, dove necessario alla relativa ristrutturazione degli stessi, in modo da offrire una città più accogliente e, soprattutto, efficiente, degna di questo paese e del nome che rappresenta.
Nel contempo, restando sempre nel campo della igienicità, sarebbe opportuno provvedere anche ad un adeguato piano di derattizzazione per una più completa igiene della città.
Ostuni, 27 marzo 2023
Il Vice Presidente Nazionale Fenailp
Cosimo Lubes
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Mercoledì 29 marzo su via Roma Blue day
Mercoledì 29 marzo dalle 10.00 un’onda blu invaderà pacificamente via Roma in occasione del “Blue day”, una giornata interamente dedicata alla consapevolezza dell’autismo.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione “Il bene che ti voglio” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Consulta per i diritti delle persone con disabilità, coinvolgerà oltre 300 bambini provenienti dai tre Istituti Comprensivi e intende sensibilizzare la cittadinanza sulla realtà che vivono quotidianamente i ragazzi con autismo e le loro famiglie.
Sarà una giornata di festa con canti, spettacoli e tante attività promosse dalle Cooperative l’Ala e Impact. I bambini offriranno al pubblico tutta la loro creatività attraverso i laboratori di teatro, arte, giochi, musica e scultura che si svolgeranno nel corso della manifestazione e che saranno curati, oltre che dalle Cooperative coinvolte, da alcuni alunni delle Scuole Secondarie di Primo Grado e dalle professioniste Eugenia Altavilla, Pompea D’Amuri e Giuditta Milone. Ad arricchire la mattinata ci saranno gli artisti della compagnia circense "Edc Circus Artist" che coinvolgeranno tutti i presenti con le loro magie.
“Il blue day – commenta l’Assessora ai Servizi Sociali Luana Garofoli – non è una ricorrenza sul calendario, ma una condizione quotidiana per tante famiglie. In questa giornata di festa avremo la possibilità di sottolineare che la parola inclusione non è solo una suggestione, ma un concetto intorno al quale bisogna costruire il nostro mondo. Per questa ragione non abbiamo esitato un attimo nel sostenere l’iniziativa e fornire il supporto dell’Amministrazione Comunale per la realizzazione dell’evento.”
I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione. Si manifestano spesso con l’assunzione di modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo.
In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
“Questo evento – conclude il Presidente della Consulta Massimiliano Itta – è stato possibile grazie alla capacità di fare rete tra scuole, istituzioni, associazione dei genitori e grazie al contributo di molti imprenditori e il sostegno di tante persone. È una bella pagina di inclusione e solidarietà. Vi aspettiamo in via Roma per una giornata di festa all’insegna della consapevolezza.”
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Equiparare gli allevamenti, anche di piccole e medie dimensioni, alle fabbriche appare ingiusto e fuorviante. SOVRANITÀ ALIMENTARE: COLDIRETTI PUGLIA, BENO ‘NO’ ITALIA ALLA DIRETTIVA AMMAZZA STALLE; LA BATTAGLIA CONTINUA. In 3 anni in Puglia hanno già chiuso 266 stalle, con l’emergenza economica che ha messo a rischio la stabilità della rete zootecnica.
Continua la battaglia per fermare la Direttiva europea ammazza stalle che equipara gli allevamenti alle fabbriche spingendoli alla chiusura dopo l’approvazione della posizione negoziale del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Ue nonostante il voto contrario del Ministro italiano Gilberto Pichetto. E’ quanto afferma Coldiretti, sottolineando l’importanza di bloccare questa normativa insostenibile che dovrà ora essere discussa in Parlamento europeo, dove sarà ribadita la richiesta di mantenimento dello status quo sottoscritta dalle principali organizzazioni agricole Ue su iniziativa di Coldiretti.
La proposta della Commissione di revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (Ied) se non adeguatamente contrastata potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro con la chiusura di molti allevamenti di dimensioni medio-piccole, minando la sovranità alimentare – aggiunge Coldiretti - con il conseguente aumento della dipendenza dalle importazioni di prodotti animali da Paesi terzi, che hanno standard ambientali, di sicurezza alimentare e di benessere animale molto più bassi di quelli imposti agli allevatori dell’Unione.
Equiparare gli allevamenti, anche di piccole e medie dimensioni, alle attività industriali – denuncia Coldiretti - appare ingiusto e fuorviante rispetto al ruolo che essi svolgono nell’equilibrio ambientale e nella sicurezza alimentare in Europa. Si tratta peraltro di un approccio ideologico fondato su dati imprecisi e vecchi che va stigmatizzato, anche perché potrebbe avere impatti negativi sull’ambiente con la perdita di biodiversità, paesaggi e spopolamento delle aree rurali.
Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.
In 3 anni in Puglia hanno già chiuso 266 stalle, con l’emergenza economica – denuncia Coldiretti Puglia – che ha messo a rischio la stabilità della rete zootecnica, importante non solo per l’economia ma perché ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.
Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte pugliesi che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi che alimenta una catena produttiva lattiero-casearia regionale, o di euro ed occupa oltre 6.000 persone fra occupati diretti e indotto con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.
In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.
Una strage che apre peraltro le porte all’arrivo del cibo sintetico, dalla carne al pesce fino ai formaggi, dietro il quale si nascondono – evidenzia Coldiretti - i colossali interessi commerciali e speculativi che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta.
La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.
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Una ventata di aria fresca stasera in casa Annunziata Volley Maschile Under 13. Dopo la buona prova dei "Grandi" della Omega in Serie B ieri sera piegati dalla Capolista Galatone (1-3) questo pomeriggio i ragazzini di Coach Valentina Pinto si sono ripetuti a Francavilla Fontana dopo le due vittoria in casa di domenica scorsa contro Sava e Pulsano. A farne le spese sono stati i coetanei della Stampa Sud Mottola piegata per 2-1 e la V.Vipostore di Francavilla F. superata per 3-0. Vittorie che catapultano nei quartieri alti del Campionato Interzonale Fipav (3X3) Under 13 la SS.Annunziata insieme all'Oria. Citiamo i loro nomi che tanto bene stanno facendo in questa stagione. Solazzo Leonardo, Alfonsetti Guido, De Castro Lorenzo, De Guido Lorenzo, Lanzo Leonardo e Cito Nicholas (cap). " Sono contentissima di come questi ragazzi si stanno comportando quest'anno. Tenendo conto che sono appena 6 mesi che stanno insieme i risultati ottenuti superano le piu' rosee previsioni", ha detto coach Pinto.
MENS SANA MESAGNE FORTITUDO APRICENA = 51-68
MENS SANA MESAGNE FORTITUDO APRICENA = 51-68
Mens Sana Mesagne: Rollo 9, Ciccarese 3, Scalera 7, Piliego 12, Campana,
Prisciano 2, Turchiarulo 2, De Vincentis 2, Malvindi 9, Lamaj, fanelli,
Colucci 5. Allenatore: Alfredo Grasso.
Fortitudo Apricena: Zecchino, Pistillo 15, Ferrara Ferrara, Velardo 12,
Fraccacreta, Ariza 12, Minutello 4, Di Santo, DUffizi 20, Binetti, Carriera
5.
Parziali: 11-18 20-11 11-18 9-21
Arbitri: Ranieri e Russo.
Sarà necessaria gara tre per stabilire chi giocherà il prossimo turno dei
playoff per laccesso alla serie C. In un palasport gremitissimo, la Mens
Sana Mesagne cede nellultimo quarto rinviando tutto a domenica prossima.
Perde una grossa occasione il Mesagne per superare il turno tra le mura
amiche, ma gli ospiti hanno dimostrato maggiore lucidità nei momenti più
importanti dellincontro. Ancora assente coach Capodieci sostituito da
Grasso che schiera Rollo, Scalera, Piliego, Malvindi e Colucci, mentre coach
Marra manda in campo Pistillo, Minutello, Di Santo, DUffizi, largentino
Velardo e recupera lo spagnolo Ariza. Pronti via e lApricena va in fuga.
Come spesso accade i mensanini tardano a carburare subendo un parziale di
0-11 che non lascia presagire nulla di buono per i biancoverdi. DUffizi,
Pistillo e Velardo realizzano con facilità, mentre i padroni di casa
spadellano dalla lunga distanza. Spinti dal pubblico amico, finalmente i
padroni di casa trovano la via del canestro. Scalera, Malvindi e Piliego
riducono lo svantaggio e il primo quarto si chiude sul 11-18. Nel secondo
periodo si vede la migliore Mens Sana della serata. Finalmente la difesa
pone maggiore attenzione e in attacco si trovano le giuste soluzioni. Dopo
due minuti di gioco, con un parziale di 7-0 (19-19), il Mesagne trova il
pareggio, ma è la tripla di Carriera che riporta i dauni in vantaggio
(18-21). Piliego infila unaltra tripla che regala il primo vantaggio al
Mesagne, poi la partita viaggia in equilibrio alternando i vantaggi di una
o latra compagine. Il canestro di Malvindi chiude il secondo quarto con la
Mens Sana avanti 31-29. Al rientro in campo dopo il riposo lungo, continua
laltalena del risultato, i mensanini contengono largentino Velardo che
dalla lunga distanza, la sua specialità, non trova mai il canestro. Coach
Marra manda in campo lo spagnolo Ariza che infila subito la tripla del +5
(35-40), ma Malvindi, Rollo e ancora una tripla di Piliego, rimettono il
Mesagne in testa (42-41) con ancora due minuti da giocare nel parziale. Qui
finisce la partita dei padroni di casa, un parziale di 0-7 in chiusura di
quarto, conduce lApricena sul 42-49, prima dellultima frazione di gioco.
Nellultimo periodo il Mesagne non riesce più a rientrare, alcune scelte
affrettate e imprecise in attacco hanno lasciato via libera ai foggiani sui
repentini ribaltamenti di fronte. DUffizi spacca la partita, mentre il
Mesagne sembra ormai un pugile suonato. Colucci, uno dei migliori
realizzatori dei biancoverdi, realizza i primi due punti a due minuti dalla
fine, mentre lo scarto aumenta lasciando via libera allApricena. Troppo
pesante lo scarto finale che non da il giusto merito a una Mens Sana che per
tre quarti ha giocato alla pari con gli avversari. Nulla è compromesso per
la società del presidente Mellone, a patto che la prossima settimana, sia
utile per recuperare le risorse necessarie e ripetere lexploit di gara uno
nella gara decisiva ad Apricena.
Cedas Brindisi vs Mesagne Calcio 0 - 3
11^ giornata di ritorno
Cedas Brindisi vs Mesagne Calcio 0 - 3