Redazione
COLDIRETTI PUGLIA, 82% CONSUMATORI “A CACCIA” DI CONTADINI
Il caro vita causato da fenomeni inflazionistici post Covid e dalla guerra in Ucraina hanno spinto oltre 8 consumatori su 10 (82%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità, pagando il giusto prezzo per il cibo acquistato. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione delle protesta delle associazioni dei consumatori con l’hashtag #Pentolevuote a Bari in Piazza Prefettura come in tante altre città italiane.
“Il patto tra i consumatori e gli agricoltori è espressione di un’attenzione nuova che la società ha rispetto al cibo. Il carrello della spesa riflette lo stile di vita. I prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno”, afferma Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia.
Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 650 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.
L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 210mila indigenti.
I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).
L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.
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Mesagne. Cade luminaria in strada
Mesagne. Blitz della polizia, arrestati 2 presunti ladri seriali
Operazione anticrimine nella mattinata di ieri da parte della polizia di Mesagne che, dopo certosine indagini, ha tratto in arresto due giovani probabili autori di una sequela di furti che sono avvenuti in città negli ultimi mesi. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti uno presso la propria abitazione e l’altro in carcere a Brindisi. Dunque, dopo mesi di intense indagini ieri mattina gli investigatori della polizia di stato del commissariato di pubblica sicurezza di Mesagne hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip, presso il tribunale ordinario di Brindisi su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due individui, F. N. di 30 anni e V. P. di 32 anni, entrambi volti già noti agli agenti per aver commesso reati specifici e ritenuti responsabili di numerosi reati di furto aggravato commessi in Mesagne. In particolare le indagini, avviate alla fine del mese di gennaio 2022 a seguito della denuncia di due furti commessi ai danni di un istituto scolastico, consentivano di identificare dapprima uno degli indagati, già noto agli uomini del commissariato mesagnese, perché ritenuto il presunto autore di un’altra lunga serie di medesimi reati commessi per la maggior parte nelle attività commerciali del centro storico.
Il prosieguo delle attività investigative, con la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, ha poi consentito di individuare, senza ombra di dubbio, gli arrestati quali presunti responsabili di otto reati di furto. I poliziotti, infatti, hanno svolto sia delle indagini tradizionali, da manuale, sia tecnologiche che hanno permesso di acquisire una serie di prove, dei reati commessi, che hanno inchiodato i due giovani alle loro responsabilità. I furti sono stati perpetrati tutti nella città di Mesagne ai danni di un istituto scolastico, dove erano stati sottratti ben 25 computer portatili del valore di circa 9 mila euro. I pc erano destinati alle attività didattiche di diverse centinaia di studenti. Difficile il loro recupero, poiché sono stati piazzati subito presso dei ricettatori, anche se non impossibile. Altri furti avevano interessato diverse attività commerciali e private abitazioni, dove erano stati trafugati diversi televisori, telefoni cellulari, computer portatili e consistenti somme di denaro. Refurtiva che i ladri hanno piazzato presso i loro “ricettatori di fiducia”.
Nel corso degli accertamenti investigativi sono state acquisite e visionate le immagini di diverse decine di impianti di videosorveglianza di private abitazioni che hanno permesso, oltre alle risultanze di altre attività tecniche, di ricostruire i movimenti e gli spostamenti dei presunti autori dei reati commessi durante i furti. Su questa indagine c’è da sottolineare il ruolo che hanno svolto i cittadini. Infatti, è stata fondamentale la loro collaborazione giacché dopo essere venuti a conoscenza di furti commessi in attività commerciali nei pressi delle loro abitazioni, o in strade limitrofe, si sono presentati spontaneamente presso il commissariato per consegnare le immagini registrate dai propri sistemi di videosorveglianza e riportare, quindi, informazioni che sono state utilissime per comporre il quadro degli accadimenti. Il trentaduenne è stato trasferito, in regime di custodia cautelare in carcere, presso la casa circondariale di Brindisi, mentre il trentenne è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, entrambi in attesa di essere sottoposti, nei prossimi giorni, all’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari.
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Mesagne. Autocisterna di benzina sprofonda nell'asfalto
Giornata da dimenticare quella di ieri per la città di Mesagne, dove si sono verificate tre gravi situazioni di pericolo. Fortunatamente senza nessuna conseguenza per i cittadini. Di primo mattino un’autocisterna piena di carburante in transito su via Gualtiero D’Ocra, a pochi metri dall’ufficio postale centrale, ha aperto una voragine nell’asfalto e c’è finita dentro. Immediato l’arrivo della polizia, dei vigili urbani e dei vigili del fuoco che hanno chiuso la zona e trasbordato il carburante su un’altra cisterna fatta arrivare sul posto. L’operazione ha richiesto l’intervento di diversi specialisti. Il tutto si è svolto senza nessun problema. Mentre le forze dell’ordine erano impegnate in via Gualtiero D’Ocra, in via Torre Santa Susanna un camion ha tranciato alcuni fili di ferro delle luminarie, che si stanno installando in onore di Sant’Antonio, e un palo è caduto in strada con la relativa illuminazione. Anche qui, fortunatamente, senza conseguenze per le persone. Infine, nella tarda mattinata in piazza Vittorio Emanuele, alias Porta Grande, un capitello in pietra calcarea che sorreggeva un balcone si è staccato ed è caduto in strada. Anche qui senza conseguenze per le tante persone che percorrono giornalmente tale piazza. E se l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, tenta di stemperare i toni polemici che si sono alzati a seguito del cedimento dell’asfalto, e spiega che i mezzi pesanti non possono più transitare nel cuore della città, il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro, ha invitato l’Amministrazione comunale a interdire il passaggio dei mezzi pesanti da alcune strade della città.
“Le vicende accadute oggi a Mesagne – ha spiegato - hanno messo in luce un dato: la viabilità principale dell’abitato di Mesagne non è idonea ad accogliere la circolazione di autocarri, autoarticolati e autosnodati proprio per le peculiarità urbanistiche e di impostazione viaria e, quindi, per la conformità delle carreggiate”. La soluzione del problema è nella conclusione dei lavori della circonvallazione, da parte della Provincia di Brindisi, che permetterà al traffico pesante, e non solo, di non attraversare più la città. “D’altro canto – ha spiegato il comandante Nigro -, fermo restando le contingibili chiusure per i programmati lavori stradali, esiste una circonvallazione che, se pur interrotta per un residuale tratto, presto sarà completata dall’amministrazione provinciale rendendo fattibile ed efficace il divieto per molte categorie di veicoli, pesanti e speciali, di entrare nel centro urbano”. Nigro si è augurato che le aziende che hanno bisogno di scaricare merce all’interno dell’abitato di Mesagne si attrezzino con “veicoli adeguati alle misure delle strade urbane e al buon senso come si addice a una città ospitale e in forte ascesa turistica allorquando la sola presenza di mezzi pesanti stride con le volontà di accoglimento e di gradevole ospitalità ben note, apprezzate e consolidate”. E per i prossimi mesi il comandante della municipale ha intenzione di “emettere apposita ordinanza impeditiva della circolazione di autocarri superiori ad una determinata massa e volume proprio nell’interesse di tutti i cittadini, del patrimonio edilizio pubblico e privato presente in città. Stessa circostanza riguarderà alcune categorie di mezzi agricoli”.
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Acqua e Consorzi, presidente Commissione bilancio: “A dispetto dei buchi di bilancio
Acqua e Consorzi, presidente Commissione bilancio: “A dispetto dei buchi di bilancio: da bonifica a fornitura di acqua agli ospedali. Trasferire gestione acqua ad Aqp”. |
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Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati. “Non mi sembra razionale che i Consorzi di bonifica gestiscano l’erogazione di acqua agli ospedali. Anzi, è sintomo di arretratezza e fonte di buchi nei bilanci. |
Cerimonia conclusiva del Progetto Legalità promosso dalla Biblioteca “Morelli” di Carovigno
Si è tenuta questa mattina presso il cortile del Castello Dentice di Frasso di Carovigno la cerimonia conclusiva del Progetto “Percorsi di Legalità. Per una cittadinanza attiva e consapevole” promosso dalla Biblioteca “Salvatore Morelli”. L’incontro finale ha visto protagonisti ancora una volta gli studenti delle classi seconde delle scuole medie di Carovigno. A conclusione dell’evento la consegna degli attestati di partecipazione e la visita alla mostra allestita all’interno del Castello con i lavori realizzati dagli stessi ragazzi, cartelloni, testi e video. I partecipanti hanno sin da subito mostrato grande interesse e i risultati scaturiti ne testimoniano l’impegno e la dedizione profusa. Preziosi gli interventi dei commissari del Comune di Carovigno, la Dott.ssa Maiorino e la Dott.ssa Olivieri, del Preside dell’Istituto comprensivo di Carovigno, il Dott. Madaghiele, della Dott.ssa Cinti, Presidente della Aps Le Colonne e del Dott. Romano. Le parole dei presenti hanno rappresentano un’occasione per riflettere su quanto sia importante perseguire i principi della legalità nella quotidianità di ognuno. La Aps Le Colonne ringrazia i Commissari del Comune di Carovigno che sin da subito hanno accolto e manifestato piena fiducia nel progetto comprendendo la fondamentale importanza delle nuove generazioni rispetto all’educazione alla legalità, il Preside Madaghiele, i docenti e soprattutto gli studenti che hanno reso possibile questo percorso. La mostra sarà disponibile fino al 30 giugno. Si invitano le famiglie e la cittadinanza tutta a partecipare.
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Enpa: “Aumento cessioni? Sì, di circa il 30% ma le motivazioni sono: problemi economici
Enpa: “Aumento cessioni? Sì, di circa il 30% ma le motivazioni sono: problemi economici, di eredità, problemi di salute e adozioni inconsapevoli. Partire con una adozione consapevole e effettuare le sterilizzazioni è la prima arma contro il fenomeno dell’abbandono.
L’Ente Nazionale Protezione Animali sta ricevendo in queste ore tantissime telefonate a seguito dell’uscita sui media di dati sugli abbandoni dei pet in Italia post lockdown. Per quel che ci riguarda, il fenomeno della cessione è sicuramente la nuova frontiera dell’abbandono. Se già lo scorso anno era del 17%, quest’anno è ulteriormente aumentato e si attesta attorno al 30%. All’origine della scelta di rinunciare al proprio animale ci sono eredità, problemi economici, problemi di salute e adozioni inconsapevoli. Nel primo caso è molto frequente che quando muore l’umano che si prende cura di un animale, i suoi eredi, al di là del grado di parentela, non vogliano prendersi cura di lui e ci si rivolge ad associazioni e volontari per ridare l’animale. Da sempre Enpa fa campagne di sensibilizzazione con i propri adottanti per invitare le famiglie a pensare al futuro del proprio animale in caso di necessità. Tante le cessioni per problemi economici, in particolare per non riuscire a farsi carico delle spese veterinarie. Spesso quando si prende un cane o un gatto si pensa solo ai costi dell’alimentazione dell’animale ma non si prendono in considerazione tutte le spese che prendersi cura di un amico a quattro zampe può comportare. Farmaci, spese veterinarie sono costi molto importanti da affrontare se sopraggiunge una malattia. Sono tutte eventualità che andrebbero messe incontro prima di adottare un animale. Lo scorso anno dopo aver ricevuto diverse segnalazioni allarmanti su cessioni e abbandoni da diversi volontari sul territorio l’Enpa ha lanciato un sondaggio a tutte le sue Sezioni per definire l'entità del fenomeno, capire chi cede il proprio animale e quali sono le motivazioni. Ecco cosa è emerso:
Chi cede il proprio cane o gatto e perché? Dal sondaggio è emerso che tra le cause principali della cessione lo scorso anno: Il 62% delle Sezioni indica la morte dei proprietari anziani e nessun parente disposto a prendersi cura dell'animale, il 53% indica come causa il ricovero dei proprietari mentre, dato molto alto, il 53% delle Sezioni riferisce cessioni dovute all'aggressività dell’animale. Dove per aggressività però, in alcuni casi, sono incluse anche piccole lesioni come graffi o contusioni che bastano per giustificare l'allontanamento dell'animale. In questo caso il caldo sicuramente non sta aiutando (statisticamente favorisce l'aumento di aggressività negli animali) ma anche l'adattamento alle nuove routine familiari che portano stress ad umani ed animali. Sulla cessione degli animali incide anche la crisi economica, segnalata dal 45% delle sezioni, e, ancora, si dà via l'animale per l'arrivo di un bambino in famiglia (33%). Si aggiunge anche il cambiamento delle abitudini post covid, e quindi il ritorno al lavoro e i trasferimenti di città. (Domanda con risposta multipla)
Da quanto erano in famiglia i cani ceduti? Erano animali presi durante il lockdown? La cosa interessante è che ben il 44%, sono cani che erano in famiglia da 2-5 anni, dunque non sono stati presi durante la pandemia per avere compagnia, fare le passeggiate o quant’altro. Ci chiediamo: siamo ancora in grado di dare affetto se dopo 5 anni diamo via un animale domestico? Significativo anche che il 23%, di cani ceduti avevano più di 5 anni, probabilmente quelli legati alla morte o alla malattia del proprietario. Il 24% invece erano arrivati da un anno o meno, quindi in piena crisi pandemica. Sicuramente il ritorno alla normalità ma anche le adozioni via internet non hanno aiutato. Si continua a scegliere un animale da compagnia come fosse una borsa, scegliendolo in base ad una foto online senza considerare la compatibilità della personalità dell'animale con le routine familiari.
“Gli animali sono esseri senzienti – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - e quando li accogliamo nelle nostre famiglie dobbiamo farlo con amore sì, ma anche con consapevolezza. Prendere un cane o un gatto oggi per riportarlo dopo un anno o meno è solo un atto sconsiderato. Le adozioni consapevoli e le sterilizzazioni sono la vera arma contro abbandoni e cessioni”.
Mattina da incubo per il volo cancellato Easyjet Milano Brindisi
Giornata da dimenticare per moltissimi passeggeri Easyjet, alle prese con cancellazioni improvvise da parte della compagnia aerea. Il volo Milano Brindisi Easyjet EJU2821, nella giornata di oggi, giovedì 9 giugno, è stato cancellato, rovinando tutti i piani programmati per i viaggiatori diretti in Puglia.
I passeggeri, quindi, non si sono potuti imbarcare sul volo in partenza alle 11:30, rimanendo all’aeroporto di Milano Malpensa.
Un disservizio che portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città pugliese per trascorrere l’imminente weekend, che, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria.
Sembra che la cancellazione, infatti, sia dovuta a problematiche della compagnia aerea ed il team legale sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.
Per contattare ItaliaRimborso è possibile farlo, segnalando direttamente il volo cancellato Milano Brindisi, disservizio con il form presente nel sito italiarimborso.it/.
Sono Enrico Ricchitelli, Luca Desiderato e Gianluca Romano i vincitori della seconda edizione del Premio ArpAmare
8 giugno 2022, Giornata Mondiale degli Oceani: nell’aula magna del Ciheam di Bari si sono svolti il convegno Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano e la seconda edizione del premio ArpAmare dedicato ai cortometraggi.
Sono Enrico Ricchitelli, Luca Desiderato e Gianluca Romano i vincitori della seconda edizione del Premio ArpAmare che si è svolto al Ciheam Bari, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani 2022. Il Ciheam Bari e l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa Puglia) hanno organizzato l’8 giugno scorso, nel Campus Cosimo Lacirignola, una ricca manifestazione allo scopo di focalizzare l’attenzione sull’importanza della tutela degli oceani e dei nostri mari.
Il convegno Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano, in particolare, ha posto l’accento sulla necessità di consolidare un movimento globale che rivitalizzi l’impegno collettivo, in particolare delle nuove generazioni, e promuova la cooperazione a ogni livello a sostegno degli oceani e della loro salvaguardia. L’evento ha rappresentato, inoltre, l’occasione per celebrare l’anno della pesca artigianale e dell’acquacoltura (International Year of Artisanal Fisheries and Aquaculture) e ricordare il ruolo dei piccoli pescatori e delle loro comunità costiere quale presidio locale di tutela degli ecosistemi marini e strumento per la rivitalizzazione di sistemi alimentari in chiave sostenibile.
Nel corso della presentazione del premio sono stati proiettati nove cortometraggi incentrati sulla tematica del mare della Puglia: brevi film capaci di interpretare, attraverso il linguaggio del cinema, gli aspetti ecologici, culturali, naturalistici e artistici di questo straordinario e vitale elemento.
La giuria, presieduta da Alessandro Piva, si è espressa come segue:
1° premio: Enrico Ricchitelli – Io sono il mare, per la solida linea narrativa e la qualità delle riprese, che in un efficace connubio con la colonna sonora raccontano l’ambiente marino in una dinamica alternanza di sequenze aeree e immagini subacquee.
2° premio: Luca Desiderato – Apulian Livingston, per l’originalità dell’idea di declinare in musica il Dna del gabbiano reale, in un innovativo intreccio tra scienza e arte.
3° premio: Gianluca Romano – Il mio mare, per lo spirito documentaristico con cui sono raccontate sia le popolazioni di uccelli migratori e tartarughe ospitate dal nostro territorio, che gli ambienti carsici sottomarini.
Una menzione speciale è stata assegnata a Adelmo Sorci – Tremiti, per la qualità delle riprese subacquee e aeree e la capacità di restituire l’unicità ambientale e paesaggistica della location raccontata.
«È stata una manifestazione ricca di appuntamenti anche quella di quest’anno, che ha posto l’attenzione sull’importanza di tutelare i nostri mari e garantire un futuro migliore alle giovani generazioni – ha ribadito Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia –. Giunto alla seconda edizione, il premio ArpAmare, che ha tra gli obiettivi la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, è stato dedicato ai cortometraggi: il mare di Puglia, quindi, raccontato da video maker e registi che hanno inviato video esclusivi, ricchi delle specificità dei nostri fondali, un tesoro ambientale che la Puglia deve custodire. L’impegno scientifico dell’Agenzia, che si occupa di proteggere dal punto di vista ambientale il nostro mare, ben si coniuga con una divulgazione efficace, la sola capace di raggiungere in modo diretto tutti i cittadini, veri protagonisti del cambiamento. Investire nella promozione culturale è infatti fondamentale per poter valorizzare il grande capitale naturale della nostra regione».
«Manifestazioni come quella odierna hanno lo scopo di sensibilizzare governi, aziende, consumatori e soprattutto i giovani affinché ci si orienti su scelte consapevoli e sostenibili» – le parole del direttore del Ciheam Bari, Maurizio Raeli- «Il Ciheam Bari, attraverso la sua sede di Tricase, è impegnato in numerose iniziative di ricerca, cooperazione territoriale e transfrontaliera tramite i suoi tre strumenti istituzionali: formazione, ricerca e cooperazione allo sviluppo. Seppur con contributi diversi, tali attività aiutano a definire un modello di sviluppo sostenibile delle comunità costiere che, in linea con i principi della Blue Economy, vuole avere l’ambizione di essere trasferibile a tutto il Bacino del mediterraneo. È necessario agire subito, e tutti quanti insieme, se vogliamo salvaguardare la biodiversità degli oceani ».
«La difesa dell’ambiente marino rappresenta uno degli obiettivi primari della Guardia Costiera italiana» -ha sottolineato l'Ammiraglio Vincenzo Leone, direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica-. Tante sono le professionalità umane, i mezzi e le tecnologie che il Corpo delle Capitanerie di Porto mette quotidianamente in campo per tutelare il nostro mare. Oggi ricorre la Giornata Mondiale degli Oceani, alla nostra attività operativa a salvaguardia dell'ambiente marino, si affianca una costante opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali, ed è proprio in questa direzione che si inserisce l'odierna manifestazione per porre l'attenzione sull'importanza della salute dei nostri mari e far comprendere quanto sia determinante il comportamento dell'uomo per evitare un eccessivo deterioramento degli ecosistemi marini».
Durante la manifestazione, inoltre, si è potuto assistere in diretta video al rilascio in mare di due esemplari di tartarughe Caretta Caretta ad opera del Centro Recupero Tartarughe Marine Wwf di Molfetta.
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Ieri mattina, i quattro Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Brindisi hanno incontrato congiuntamente il direttore generale ASL, Flavio Maria Roseto. Per l’Asl di Brindisi - oltre al direttore generale – erano presenti il direttore del distretto socio-sanitario – DSS BR1 Angelo Greco e la dirigente dei servizi socio-sanitari, Anna Maria Gioia. Per l’ATS BR1 sono intervenuti la presidente Silvana Errico, l’assessore ai Servizi sociali di Brindisi, Isabella Lettori, e il dirigente Gabriele Falco; per l’ATS BR2, la presidente Antonella Baccaro e la dirigente Anna Maria Donatini; per l’ATS BR 3, il direttore generale Gianluca Budano; per l’ATS BR4, il presidente Antonio Calabrese.
L'incontro è stato programmato nell'alveo delle attività che il Coordinamento istituzionale dei Consorzi, di recente costituito presso l'Amministrazione Provinciale, ha fissato per dare una voce unica alla programmazione dei servizi sul territorio provinciale e per interloquire, in forma unitaria, con strutture e istituzioni che hanno un perimetro di competenza appunto provinciale, per evitare disuguaglianze tra i vari Enti locali nei settori del Welfare e nell’ottica di favorire l’efficientamento dei servizi. L'incontro, che si è svolto in un clima di assoluta cordialità, è stato anche particolarmente proficuo, puntando l'attenzione su alcuni temi importanti dell'agenda socio-sanitaria territoriale, da affrontare con urgenza. Si è discusso di: somministrazione dei farmaci agli alunni diversamente abili e cronici nelle scuole, cure domiciliari integrate, trasporto centri socio-riabilitativi, punti unici di accesso ai servizi, aspetti sociali delle malattie.
Il direttore Roseto ha sottolineato la disponibilità e l’impegno dell’Azienda Sanitaria ad intraprendere questa nuova forma di collaborazione, finalizzata a costruire sul territorio una concreta e quanto mai rafforzata rete di integrazione socio-sanitaria.
"Aspetti sociali e sanitari rappresentano tasselli complementari per la necessaria costruzione di un sistema di salute locale che deve essere di tipo globale rispetto alla presa in carico del paziente, così come merita l'unicità della persona: l’incontro con il direttore generale contribuisce a rafforzare questa tipologia di visione”, ha dichiarato a margine dell’incontro il coordinatore istituzionale degli Ambiti Territoriali Sociali di Brindisi, Antonio Calabrese.