Redazione

Mesagne, in via Roma cestini pieni e spazzatura per terra, E' ciò che ha fotografato l'occhio attento dei nostri lettori che poi hanno girato in redazione. Si tratta dei cestini collocati in via Roma che non sono stati svuotati. Si vede benissimo la spazzatura che tracima dai bordi e altri rifiuti poggiati per terra. Sicuramente non un bel biglietto da visita per la nostra città che in questo periodo ha visto aumentare la sua popolazione grazie all'arrivo dei turisti. Naturalmente i rifiuti mixati con il caldo causano un tanfo molto nauseabondo.

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La città di Mesagne risente un po' del decremento che il turismo ha fatto registrare in questa metà estate nell’intero Salento. La speranza degli operatori è di poter recuperare i flussi dello scorso anno nella restante parte del mese di agosto e a settembre, quando si potrebbe avere un turismo lento, ma importante. Diciamo subito che l’unico dato a disposizione è quello dell’Infopoint del comune di Mesagne, relativo alle presenze nel museo e castello, che a ieri ha mostrato un decremento di presenze di circa il 14 per cento confronto allo scorso anno. Sulla stessa lunghezza d’onda la ristorazione che lamenta almeno un 10 per cento in meno di presenze. Tuttavia il dato ufficiale di Puglia Promozione arriverà solo a fine estate. L’estate del 2024 sta facendo registrare una scelta del turista verso le marine piuttosto che nell’entroterra. Si tratta per lo più di turisti giovani. Le altre fasce di età dei turisti vuoi per motivi economici che congiunturali stanno aspettando a muoversi. I costi dell’ospitalità confronto allo scorso anno sono aumentati anche in città che, in ogni modo, sta aspettando un incremento del turismo di nicchia nelle prossime settimane, quando a muoversi saranno i cultori di storia alla ricerca della Via Appia antica, divenuta patrimonio Unesco, di cui Mesagne conserva uno dei migliori tracciati rinvenuti e la mostra «G7: sette secoli di arte italiana dal 300 al 900», una delle più importanti rassegne originali di pittori italiani. Mesagne, inoltre, ha un cartello di iniziative estive, tra sagre, concerti, festival del libro e teatro, in cui ogni sera vi sono almeno due eventi in cui ci si può sollazzare.

“Al momento non abbiamo dati locali ufficiali che ci indichino se in questa stagione – che ancora è in corso – i flussi turistici siano in calo oppure no e neppure di che natura siano”, ha esordito il sindaco Matarrelli -. Abbiamo piuttosto parametri regionali che segnalano un calo generale che ha investito l’intera Puglia e sul quale dobbiamo interrogarci”. Secondo il sindaco “la nostra regione è una delle terre più attrattive al mondo, per le sue bellezze naturali, per le città e i paesi ciascuno con una peculiarità, per la capacità di accoglienza e la qualità dell’offerta enogastronomica. Ciononostante, percepiamo nello stesso Salento, e cioè nella meta più visitata dell’ultimo decennio, un decremento delle presenze”. A questo punto si impone, quindi, una riflessione sulle strategie fin qui adottate che evidentemente vanno meglio calibrate: “Anzitutto – ha proseguito Matarrelli - garantendo servizi adeguati, tanto all’offerta, quanto alla richiesta, aspetto che è stato trascurato, e in alcuni casi anche vistosamente. Poi, diventando concorrenziali con altri luoghi turistici: il turismo di élite funziona certamente, ma il turismo che si rivolge a un pubblico più ampio va in competizione con altre realtà anche affini alla Puglia e quindi deve avere costi sostenibili per tutte le famiglie italiane e straniere che scelgono di goderne”.

Per Marco Calò, neo consigliere delegato al Turismo: “Mesagne si conferma anche quest’anno città turistica nonostante il lieve calo che si sta registrando. Bisogna mantenere alta l’attenzione sull’accoglienza, continuare a fare rete supportando quanto si è già consolidato in città aprendo, infine, a nuove collaborazioni. Siamo sulla strada giusta”.

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Spettacolo di burattini con Tonio e Meri, oggi pomeriggio al centro commerciale AppiAnticA. Spettacoliamo, la rassegna estiva dedicata ai bambini, continua oggi pomeriggio: a partire dalle ore 17.30, il nuovo appuntamento al centro commerciale AppiAnticA di Mesagne è con il divertente spettacolo di burattini di Tonio e Meri. L'ingresso è gratuito.

Banessa Elena Fina tra i 20.024 partecipanti alla Paris Marathon Pour Tous.

 
Questa sera, alle ore 21:00, gli occhi di tutti gli appassionati di atletica saranno puntati su Vanessa Elena Fina, atleta tesserata per l’Asd Atletica Mesagne e sostenuta da GNL SUD gruppo Bianco Petroli, mentre si prepara a prendere il via alla Paris Marathon Pour Tous, nell'incantevole cornice della Parigi olimpica.
 
Il massiccio evento, che conta ben 20.024 partecipanti, è stato creato dagli organizzatori con l'intento di dare l'opportunità a "semplici mortali" di calpestare le stesse strade che hanno visto sfrecciare atleti olimpionici di fama mondiale.
 
Tutti noi che tifiamo per Vanessa non possiamo fare altro che augurarle che "la strada glia sia amica", e che possa affrontare con determinazione e grinta ogni chilometro di questa sfida. Che il suo impegno, la sua preparazione e la sua passione la guidino verso la linea del traguardo, consacrandola come un'atleta straordinaria.
 
In bocca al lupo, Vanessa Elena Fina, che il tuo nome brilli insieme alle stelle nella notte parigina.

Vito Macchionna, 78 anni, non c'è l'ha fatta a superare il malessere che l'aveva colpito qualche giorno fa.  Aveva fatto ricorso alle cure dell'ospedale di Brindisi. Purtroppo nella giornata di oggi Vito ci ha lasciati nella costernazione dell'intera città di Mesagne. Uomo buono e disponibile da diversi anni era stato eletto presidente dell'Auser a cui si era dedicati completamente portando assistenza ai bisognosi e a tutti coloro che sono emarginti dalla società.  Vito ha lasciato una eredità umana importante e un esempio da seguire. A iniziare proprio dall'Auser, l'associazione che si dedica all'attenzione degli ultimi. Vito Mesagne non ti dimenticherà. Il tuo esempio di vita vive nella città. 

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La nota del direttore generale del Brindisi FC, Andrea Gianni, in merito al calendario della serie D.

«Il nostro campionato inizia davanti ai nostri tifosi ed è un’ottima notizia poter esordire al Fanuzzi domenica 8 settembre contro l’Ischia. Un battesimo che potrà contare sul sostegno della nostra tifoseria, credo sia il viatico migliore per inaugurare ufficialmente il nuovo corso del Brindisi FC.

In occasione di ogni gara al Fanuzzi, alla fine del primo tempo, sarà comunicato il dato relativo agli spettatori paganti con indicazione dell’incasso tra quota abbonamenti e biglietti. Tutto questo in nome di quella trasparenza alla quale intendiamo improntare la gestione della società».

Di seguito la pagina con il calendario della serie D 2024-25, girone H.

 

BRINDISI FC, DIARIO DI GIORNATA DAL RITIRO DI SAN GIOVANNI IN FIORE

Settimo giorno di fatiche per i ragazzi di mister Monticciolo. Mattinata di riposo per il gruppo che si è ritrovato nel pomeriggio per effettuare, dopo un rapido riscaldamento tecnico, esercizi dedicati al possesso palla e concludere con una partitella in famiglia. Il ritiro precampionato del Brindisi FC volge alle battute conclusive. Altri tre giorni di lavoro che culmineranno nell’allenamento congiunto con il Sambiase in programma sul terreno del “Valentino Mazzola” di San Giovanni in Fiore nella mattinata di martedì 13 agosto.

«C’è tanta fatica ma anche la consapevolezza che il lavoro ripaga sempre - ha detto il preparatore dei portieri, Mirko Silipo -. Sono giornate intense ma in compenso c’è uno spirito di gruppo molto forte che motiva e coinvolge. Conosco mister Monticciolo dal 2020 per essere stato con lui a Casarano, ho familiarità con le sue modalità di lavoro rigorose e scrupolose, mentre con Gaetano Ungaro e il prof. Martinelli c’è stata subito una grande sintonia. Mataloni, Milan e Palmisano sono tre ragazzi straordinari, grandi lavoratori. Alterniamo forza e resistenza per poi trasformare il lavoro nelle dinamiche di difesa della porta. Spesso anticipiamo le sessioni per consentire ai portieri di prendere parte al programma di Monticciolo e di integrarsi nel contesto della squadra».

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La Taberna libraria, nell’ambito del cartellone estivo Mesagnestate’, ha proposto “Revolution” il rinnovato evento dedicato agli anni sessanta e settanta per ripercorrere, anche attraverso la musica gli avvenimenti di un ventennio di cambiamenti epocali. 
 L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con le associazioni  parco urbano “R. Potì” e l’Associazione “I Trasportatori di sogni”, che hanno fortemente promosso o svolgimento dello spettacolo che ha coinvolto in un turbinio di emozioni il numeroso pubblico presente, arrivato da ogni parte della provincia di Brindisi, come Ostuni, Erchie, Torre Sasta Susanna e Latiano, dimostra ancora una volta che Mesagne con i suoi meravigliosi luoghi sanno essere accoglienti e inclusivi. 
 Questa sera sabato 10 agosto il parco farà da contenitore alla  “Notte bianca dei bambini” giunta alla sua terza edizione.

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San Raffaele. Amati: “ASL BR si sveglia da letargo e chiude il Centro. Altro favore ad Angelucci? Ora è guerra. Commissariamento” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“La ASL Brindisi si sveglia dal letargo durato ventiquattro anni e stabilisce che nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica non sono assicurati i requisiti organizzativi minimi, per cui nelle more dell’adeguamento ha disposto il trasferimento dei pazienti in altre strutture. In pratica, il Centro è chiuso, con buona pace dell’assistenza e dei posti di lavoro.
A questo punto sorge il dubbio che siamo di fronte a un ennesimo favore alla Fondazione San Raffaele del gruppo Angelucci, un dubbio che genera un sentimento di “guerra” a tutela dell’interesse pubblico al mantenimento del Centro e alla sua gestione pubblica. Un sentimento che mi fa chiedere al Presidente Emiliano, l’avocazione dell’intera vicenda alla gestione del Dipartimento Salute, realizzando di fatto un commissariamento del management aziendale. 
Infatti. 
"Prima dell’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, tutte le visite ispettive della ASL avevano dato esito favorevole alla gestione del San Raffaele, si svolgevano addirittura visite a favore di telecamere con autorità dello Stato e si distribuivano encomi senza risparmio. 
"Dopo l’entrata in vigore della legge d’internalizzazione e ovviamente dopo una sequenza di sollecitazioni all’attività ispettiva, accolte sempre con timidezza e riluttanza, emerge un quadro di carenza di requisiti ampiamente noto a tutti e sino a questo momento ignoto solo alla ASL, che avrebbe dovuto indurre non a chiudere il Centro di riabilitazione ma a integrare il personale mancante per garantire il setting assistenziale con il personale della ASL, perché la struttura - e lo ripeto sino alla noia - è di proprietà pubblica e strettamente connessa con l’ospedale Perrino. Com’è è possibile, dunque, immaginare, la chiusura di un servizio pubblico per inadempienze di un soggetto in sperimentazione gestionale peraltro illegittima? 
Prima dell’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, tutte le richieste economiche della fondazione San Raffaele erano soddisfatte, senza particolari controlli di sorta. 
Dopo l’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, si è scoperto un pagamento delle prestazioni accorpando i diversi codici d’assistenza, superando i tetti assegnati e compensando, con questo meccanismo, il canone di locazione a carico del San Raffaele. Ciò vuol dire, ovviamente, che l’emergere di tale irregolarità sta comportando un ridimensionamento nel pagamento delle prestazioni e quindi una mancata convenienza della Fondazione San Raffaele a continuare a gestire il servizio, almeno sino al 4 settembre (data dell’udienza dinanzi al TAR). Ne deriva, in ciò consistendo il sospetto di favore del provvedimento ASL nei confronti della Fondazione San Raffaele, che la chiusura del servizio da parte della ASL assolverà la Fondazione San Raffaele dalla doverosa rinuncia al servizio, rendendola indenne da ogni conseguenza sugli inadempimenti e - purtroppo - sabotando il passaggio ordinato e senza soluzione di continuità nella gestione interamente pubblica.”
 

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Siccità, Amati: “La natura sino a un certo punto. Il potere, il non fare, l’ipocrisia e le prediche inutili, impediscono la gestione unitaria della risorsa. E anche questa volta non succederà niente”

Nota del consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione consiliare bilancio e programmazione.

“Sino a quando non dovesse succedere un cataclisma, saremo condannati a vivere - a fasi alternate - nella siccità o nella dispersione dell’acqua. Tra le cause della siccità c’è la natura e quindi le mancate piogge, ma fino a un certo punto e comunque non per giustificare la situazione attuale. 
La causa della situazione attuale è la mancata gestione unitaria della risorsa idrica per i diversi usi (potabile, agricolo e produttivo) e il riparto assurdo delle competenze sulle attività di costruzione e manutenzione delle diverse opere idrauliche. Nel distretto dell’Appenino meridionale (Calabria, Campania, Molise, Puglia, un pezzo del Lazio e un pezzo dell’Abruzzo) si vive un’assurdità: un’idrogeomorfologia profondamente diversa tra le diverse regioni (la Puglia priva totalmente di acqua), che sfocia nell’idea secondo cui ogni regione è padrona dell’acqua che sgorga nel suo territorio e ogni settore (potabile, agricolo, produttivo), anche con gestioni suddivise all’interno delle stesse regioni (vari gestori del servizio idrico integrato e vari Consorzi di bonifica), ha il diritto di organizzarsi e determinarsi autonomamente. Una democrazia inconcludente per favorire la dittatura della siccità. 
Perché non si risolve, visto che se lo chiedeva sin dagli inizi degli anni 80 del secolo scorso Nino Andreatta con la proposta di legge sulla Società meridionale dell’acqua, mai ovviamente approvata? È semplice. Nessuno rinuncia al suo grande o piccolo potere, fatto di un’organizzazione che produce posti vari di gestione, pienamente ancorati, peraltro, nella peggiore modalità d’esercizio della burocrazia. E burocrazia significa anche e soprattutto il non fare. Non si fanno opere idrauliche (basti pensare alla seconda canna del Sinni, nonostante quella attuale prima o poi salterà e non avremo alternative) e non si manutengono quelle esistenti (dighe, traverse ecc.). 
Basti pensare che per la mancata manutenzione delle dighe negli anni scorsi abbiamo buttato al mare miliardi di metri cubi di acqua, a causa della ridotta autorizzazione all’invaso delle dighe esistenti.  
Non tenere in debito conto questi aspetti, parlando di cambiamenti climatici o di rimedi giusti ma irrilevanti per portata (acque reflue) o per immediatezza (cultura del risparmio), significa ipocrisia e stolidità. 
Ma questa è una predica inutile. Non succederà niente, perché nulla si risolve se ai problemi si risponde sempre con le stesse soluzioni, senza decisioni radicali che scontentino un po’ tutti, riorganizzando il mondo della gestione idrica. Ma non succederà niente. E non succederà niente se solo si ricorda il fatto che non siamo mai riusciti a fare una micro riforma, ossia la gestione unica di AQP di tutte le opere idrauliche (comprese quelle gestite dai Consorzi di bonifica), figuriamoci se si sarà mai in grado di avere la gestione unitaria della risorsa idrica nell’intero distretto meridionale”.

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Serata all’insegna della musica con Raffaele Depalo in piazza Orsini del Balzo a Mesagne, l’appuntamento è per domenica 11 agosto a partire dalle ore 21:30. Con il concerto “Oltre”, il cantante mesagnese rende omaggio a Claudio Baglioni attraverso l’interpretazione dei brani più emozionanti del celebre cantautore romano. L’ingresso è gratuito.

Sul palco insieme a Raffaele Depalo, voce e piano, si esibiranno: Roberto Cati alla batteria; Dario Nigro alle chitarre; Filippo Motore al basso, Giorgia Depalo e Alessandra Merico, coro, insieme una squadra di musicisti già nota al pubblico per l’impegno dimostrato in altre audaci esperienze musicali. Ciascuno di loro nel 2024 ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura artistica, cimentandosi con brani noti e cari a più generazioni di sognatori, con l’auspicio che la loro proposta possa contribuire a valorizzare la canzone italiana d'autore. Il concerto è a cura della cooperativa “Esibirsi” in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Mesagne.

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