Redazione

Il Sindacato Cobas denuncia l’incidente accaduto al Parco Maniglio Venerdì 22 Ottobre alle ore 19,00 quando la trave dell’altalena si è spezzata facendo cadere a terra i seggiolini con i bambini che si trovavano sopra in quel momento; per fortuna non è successo niente ma avremmo potuto piangere vittime innocenti.

 Il Cobas denuncia da anni il taglio nel settore dei parchi della guardiani operato dalla BMS su ordine del Comune.

Il Cobas è stato fin dal primo giorno    contrario alla applicazione  di un piano di predissesto che prevede la diminuzione dei servizi sociali ed alle persone per pagare  eventuali contenziosi con terzi dello stesso Comune di Brindisi; cosa secondo noi assolutamente scandalosa.

 I luoghi di aggregazione sociale per grandi e piccini vengono così pesantemente penalizzati tagliando la guardiania, avvertendo una forte diminuzione di attività di pulizia e manutenzione delle attrezzature.

Questo episodio avvenuto nel parco Maniglio è solo l’ultimo degli episodi avvenuti nei parchi cittadini nonostante le proteste di chi li frequenta , anche con interventi sulla stampa e appelli rivolti al Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

Nella fattispecie di Bozzano sembra che dei cittadini si siano rivolte nei giorni precedenti ai vigili urbani per denunciare lo stato di degrado delle attrezzature all’interno del Parco Maniglio ;di questo ci dovrebbe essere traccia nelle attività dei vigili urbani se risulta vero, cosa che comporta aspetti di rilevanza penale.

I cittadini di Bozzano si stanno organizzando per una manifestazione di protesta rivolta a chiedere il ripristino della guardiania contro il vandalismo e maggiore pulizia e manutenzione dei giochi per i bambini, magari stimolando la presenza di volontari per coinvolgere i bambini in attività varie.

Si fanno i consigli comunali dei ragazzi per stimolare i più giovani alla partecipazione delle attività che stimolino la crescita umana e sociale  per  poi  trascurare i parchi , grandi contenitori di giovani.

Le disgrazie vanno evitate prima,  le commemorazioni e gli impegni per fare meglio a tragedia avvenuta da parte dei politici  ci sono fortemente antipatiche.

Il Cobas  è affianco ai cittadini per migliorare lo state di cose presenti , disponibili quindi a qualsiasi iniziativa di protesta rivolta ad ottenere una città a misura di bambina e bambino. (foto web generica)

Per il Cobas Roberto Aprile

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Dati del giorno: 23 ottobre 2021

203
Nuovi casi
19.415
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 70
Provincia di Bat: 1
Provincia di Brindisi: 17
Provincia di Foggia: 43
Provincia di Lecce: 29
Provincia di Taranto: 41
Residenti fuori regione: 1
Provincia in definizione: 1
2.219
Persone attualmente positive
129
Persone ricoverate in area non critica
16
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

271.329
Casi totali
4.033.613
Test eseguiti
262.285
Persone guarite
6.825
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 99.220
Provincia di Bat: 28.348
Provincia di Brindisi: 21.499
Provincia di Foggia: 47.828
Provincia di Lecce: 31.695
Provincia di Taranto: 41.246
Residenti fuori regione: 1.002
Provincia in definizione: 491

POLIZIA DI STATO: MESAGNE, RINVENUTI DAGLI AGENTI DEL COMMISSARIATO P.S. DI MESAGNE DUE AUTOMEZZI OGGETTO DI FURTO - UNO DOPO POCHE ORE DAL FURTO.

Nella mattinata odierna, il personale della Polizia di Stato, a seguito di alacri accertamenti investigativi su alcuni furti di automezzi avvenuti nelle scorse settimane, organizzava mirati servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei furti e dei reati predatori, durante i quali, nella mattinata odierna, gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Mesagne riusciva ad individuare e rinvenire, ben occultati tra la fitta vegetazione in agro di Mesagne nei pressi della Strada Provinciale 80 che collega Mesagne a Brindisi, due automezzi oggetto di furto.

Nello specifico il primo automezzo, un Citroen Jumper era stato asportato in Francavilla Fontana (BR) nei primi giorni di ottobre, mentre il secondo, un Fiat Ducato era stato asportato nella nottata odierna, poche ore prima del rinvenimento, in San Vito dei Normanni.

Sul posto si portava anche personale della Polizia Scientifica del Commissariato di P.S. di Mesagne per i sopralluoghi e i rilievi tecnici per il proseguo dell’attività investigativa.

Al termine degli accertamenti, gli automezzi venivano riconsegnati ai legittimi proprietari.

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Omicidio Nicolai LIPPOLIS in Montenegro. 20 anni di reclusione per CINCINNATO Marcello e 25 anni, 8 mesi e 16 giorni di reclusione per EPICOCO Antonio.EPICOCO Antonio classe 1974

I Carabinieri della Stazione di Mesagne e dellaStazione di Tuturano hanno eseguito due ordini per la carcerazione emessi dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Taranto rispettivamente nei confronti di CINCINNATO Marcello, 54enne di Mesagne e di EPICOCO Antonio, 47enne di Tuturano. CINCINNATO deve espiare la pena di 20 anni di reclusione mentre EPICOCO la pena residua di 25 anni, 8 mesi e 16 giorni di reclusione, poiché riconosciuti responsabili dell’omicidio di Nicolai LIPPOLIS commesso in Montenegro nel settembre del 1998 e maturato nella faida tra fazioni dell’organizzazione criminale denominata Sacra Corona Unita. I provvedimenti scaturiscono dalla sentenza emessa il 26.9.2019 da parte della Corte d’Assisi di Appello di Taranto, in riforma della sentenza datata 24.4.2015, del G.U.P. presso il Tribunale di Lecce, a seguito di dichiarazione di inammissibilità del ricorso datata 19.10.2021 della Corte di Cassazione. Gli arrestati, concluse le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casacircondariale di Brindisi.

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La comunità cattolica sceglie Torre Guaceto come esempio di un pianeta migliore possibile. 

Nella 49esima settimana sociale dei cattolici italiani che ha portato centinaia tra vescovi e membri del Cei a Taranto, la riserva di Torre Guaceto è stata scelta quale esempio di buona pratica da emulare, speranza tangibile di un pianeta più tutelato e rispettato. In 130 hanno fatto tappa nell’area protetta. 

Negli ultimi giorni, sono giunti in Puglia 80 vescovi e 670 delegati provenienti da 208 diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi hanno riflettuto sulla strada che occorrerebbe intraprendere per conquistare un mondo migliore. 
Tanti ragazzi e clericali pronti a toccare con mano gli esempi virtuosi presenti sul territorio regionale di coesione sociale e tutela dell’ambiente. 
I temi scelti per la 49esima settimana sociale dei cattolici italiani sono stati sei: “in ascolto della realtà”, “il pianeta che speriamo. Visioni di futuro”, “l’approfondimento e l’incontro”, “le conversioni e l’alleanza”, “le proposte e il confronto istituzionale”, “la missione. Prospettive, responsabilità, impegni”. 
Per quanto attiene all’ambiente, la comunità cattolica ha scelto Torre Guaceto quale esempio di buona pratica da emulare, l’esempio di governance virtuosa che riesce a fare tutela stringente del patrimonio naturale e allo stesso tempo a promuovere l’attività umana sostenibile. 
Un evento fortemente evocativo, voluto dal vescovo Domenico Caliadro, grande estimatore dell’area protetta e che qualche settimana addietro ha voluto incontrare il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta ed il direttore Alessandro Ciccolella, per presentare l’iniziativa e discuterne i dettagli organizzativi. 
I 130 cattolici arrivati in riserva hanno vissuto un’esperienza immersiva prima nella palude che in questo periodo ospita una nutrita comunità di avifauna migratoria, poi è stata la volta delle spiagge, paradiso per l’uomo e luogo sicuro per specie a rischio di estinzione, in chiusura sono approdati alla torre aragonese, il simbolo dell’area protetta. Giunti in torre, i delegati si sono riuniti in un momento di riflessione. 
In rappresentanza del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, il direttore Ciccolella ha raccontato i dettagli della governance che ha fatto di Torre Guaceto una delle aree protette più apprezzate a livello internazionale tanto da essere una dei 16 Blue Park riconosciuti al mondo. 
Poi, come inno alla natura e ad ogni creatura protetta in riserva, guidati da Don Mimmo Roma, responsabile della pastorale sociale dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni, i cattolici hanno intonato il “Cantico delle creature” di San Francesco d’Assisi. 
L’esperienza a Torre Guaceto si è conclusa con un appello accorato che ciascun partecipante ha rivolto in primis a se stesso: “Dobbiamo fare tesoro di quanto appreso e iniziare una generale conversione ecologica, per il rispetto dell’ambiente e delle comunità”.

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TUTTOFOOD: COLDIRETTI PUGLIA, A MILANO DAL GIN ALL’ACQUA DI MARE AL CIOCCOLATINO ALL’OLIO 100% MADE IN PUGLIA. 

Dal gin all’acqua di mare alle praline di cioccolato all’olio extravergine di oliva 100% Made in Puglia sono solo alcune delle novità sulle tavole del post Covid mostrate dalla Coldiretti a Tuttofood alla Fiera di Milano a Rho – Padiglione 18 - L01-L25, per far toccare con mano le invenzioni destinate a rivoluzionare l’alimentazione degli italiani. La pandemia ha impresso una vera e propria svolta green nelle scelte alimentari - sottolinea la Coldiretti regionale - con l’arrivo di prodotti innovativi che mettono insieme le spinte salutistiche nate con l’emergenza sanitaria con una decisa svolta verso la sostenibilità nei più diversi ambiti e la voglia di ritorno alla normalità e a un clima di condivisione e spensieratezza.

“Una svolta green che ha portato al lavoro nelle campagne pugliesi un esercito di 7mila imprese in Puglia che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Da 6 botaniche rigorosamente Made in Puglia la Camomilla, l’Ireos, la cannella, limone, arancia e ginepro, con l’acqua purificata del Mar Mediterraneo – spiega Coldiretti Puglia - a completare la preparazione insieme all'ottavo ingrediente, segreto e gelosamente custodito nella ricetta nota solo ai 4 soci, nasce il MuMa Gin, il primo gin pugliese all’acqua di mare prodotto a Trinitapoli. Il primo gin pugliese che celebra chi lo sceglie e consente di promuovere il territorio pugliese, il modo di vivere che è diverso, più rilassato, inteso come godersi la vita.

Sempre all’insegna dall’oro giallo di Puglia, l’olio extravergine di oliva, è nato PLENIOLIO, il cioccolatino all’EVO 100% Made in Italy fatto ad Andria, un prodotto accattivante per avvicinare in modo diverso i consumatori all’olio extravergine, proposto nella pralina di cioccolato bianco e fondente, in cui si nasconde un cuore di olio delicato e suadente.

E’ soprattutto grazie a questa svolta green che l’Italia è diventata leader in Europa per numero di giovani imprese agricole, che sono peraltro anche più brave dei colleghi Ue se si considera che il valore della produzione generato dagli under 35 nostrani è pari a 4.964 euro ad ettaro, oltre il doppio dei giovani agricoltori francesi (2.129 euro/ettaro). Ancor più marcata la differenza con la Spagna (2.008 euro/ettaro). Dietro anche i tedeschi (3.178 euro a ettaro). Nel complesso, la produzione standard generata per ettaro coltivato dai giovani in Italia è poco meno del doppio della media europea (2.592 euro a ettaro), secondo il rapporto del Centro Studi Divulga.

“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma la leader dei giovani della Coldiretti Puglia Benedetta Liberace nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”. La burocrazia – conclude la Coldiretti Puglia – sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (Psr).

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Nella giornata di Giovedì 21 Ottobre, alle ore 11:30, presso la Sede della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni (BR) la meravigliosa mostra di Marcello Carrozzo, fotoreporter di fama mondiale ha aperto la V Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale”.

La Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” quale ente autorizzato ad operare in città, ha scelto di concedere il partenariato al Festival della Cooperazione Internazionale 2021, con il proprio logo e con la collaborazione attiva nell’organizzazione dei diversi eventi .

Queste le parole della Presidente della Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” D.ssa Madia Trinchera:

“In questo periodo di pandemia abbiamo due possibilità, o scegliere di rimanere in un pericoloso limbo in attesa passiva di un futuro da ridefinire oppure possiamo prenderci la responsabilità di scelte coraggiose e costruire il futuro partendo dal presente, lavorando tutti assieme verso un obiettivo comune. Per questo motivo ho accolto con entusiasmo, orgoglio e un pizzico di emozione la proposta di collaborazione del Dott. Francesco Colizzi tra l’ente che rappresento e l’AIFO, in vista del Festival della Cooperazione Internazionale. Da sempre – ha concluso la presidente Trinchera - la mission della nostra Pro Loco è quella di aggregare e stimolare lo spirito di collaborazione con le forze migliori della città e non solo. Ciò che ci spinge a  lavorare in sinergia con altre realtà è la comune certezza che solo mettendosi in gioco e “allenandosi” a diventare cittadini attivi, capaci di progettualità e di relazioni, avviene la formazione globale della persona, in grado quindi di costruire il proprio futuro e quello del Paese”

Parte attiva del Festival della Cooperazione Internazionale, in quanto ufficio stampa dell’evento, è anche il volontario della Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” , Dott. Alessandro Nardelli, giornalista ed organizzatore di eventi culturali. Queste le sue parole:

“Lo scrittore Tahar Ben Jelloun afferma - Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri. – Per me, collaborare all’organizzazione del Festival della Cooperazione Internazionale è un’esperienza nuova, che sto vivendo con una rinnovata apertura mentale che mi porterà sicuramente a crescere, come uomo, come cittadino e come studioso. Ringrazio la Presidente Madia Trinchera per avermi concesso questa importante occasione e il Dott. Franco Colizzi per avermi voluto al suo fianco nella gestione della comunicazione di questo evento”.

 

RIPARTE URBAN NATURE: “VOGLIAMO CITTA’ CON PIU’ NATURA”. DOMENICA 24 OTTOBRE LA FESTA PROMOSSA DAL WWF.

Le nostre città devono diventare nature-positive e amiche del clima: è con questo messaggio che il WWF Italia ha lanciato la quinta edizione di Urban Nature in vista della manifestazione che anima i grandi e i piccoli centri in tutta Italia in occasione della Festa della Natura in città. Quello che arriva da tutti gli angoli del nostro Paese è un messaggio di riscatto e resilienza per avere città con più natura, più salubri e più sicure nell’epoca della pandemia da COVID e dei fenomeni estremi causati dal cambiamento climatico. Quest’anno la Festa della Natura in Città del WWF arriva in un momento importante a livello globale: la Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (a Kunming in Cina, 11 ottobre), convocata per arrestare e invertire la curva della perdita di natura.

Nel corso delle iniziative di Urban Nature, famiglie, bambini, giovani, studenti, appassionati di natura daranno vita ad azioni concrete per tutelare, valorizzare e incrementare la biodiversità urbana. Protagonisti gli attivisti del WWF, come sempre in difesa della natura, che organizzano visite nelle aree verdi, giochi, mostre, pulizia e sistemazione delle aree naturali.

A Brindisi l'evento, inizialmente previsto per il 10 ottobre, è slittato a domenica 24 ottobre per il maltempo. La nostra associazione organizzerà Urban Nature in collaborazione con AIGAEE, nel giardino del bastione Carlo V, adiacente a Porta Mesagne, con una serie di laboratori e una passeggiata alla scoperta dei grandi alberi del piazzale della stazione.

A partire dalle 9:30 e fino alle 13:00, bambini e adulti potranno prendere parte ai laboratori e visitare le due mostre in corso nei locali del bastione:

  • “Il mare: sopra e sotto”, con fotografie di Antonello Alò, Alessandro Caiulo e Giuseppe Lanotte;
  • “Libere espressioni”, la mostra pittorica collettiva a cura dell'Endas Brindisi.

Nel giardino potrete inoltre trovare il nostro banchetto informativo per tutta la durata della manifestazione.

Programma

09:30 inizio Urban Nature, la festa della Natura in città;

10:00 laboratorio “conoscere gli insetti”;

10:30 laboratorio “costruisci la casa per gli insetti”;

11:00 laboratorio di illustrazione e lettura "Il giardino dimenticato"; 11:15 passeggiata e laboratorio “i grandi alberi di piazza Crispi”: Per questo speciale evento, chi si iscrive al WWF, domenica riceverà in regalo un tris di piantine aromatiche.

Urban Nature, che giunge nel 2021 alla sua V edizione, è un’iniziativa che si sta sempre più affermando: lancia un messaggio forte e partecipato che vuole dare respiro e spazio al mosaico di iniziative che concretamente operano per città che siano in equilibrio con la natura. Quest’anno sono già oltre 60 le realtà che hanno aderito alla Festa della Natura in Città (lo scorso anno, nonostante il lockdown, si svolsero complessivamente 125 eventi e incontri in 82 Comuni italiani).

Con Urban Nature:

decementifichiamo le città, per ridurre le strutture e le infrastrutture in grigio e riempire di verde le nostre aree urbane;

nutriamo la biodiversità, per dare spazio agli orti urbani e sociali, all’apicoltura urbana e all’agricoltura periurbana, trasformando le città in fonti di cibo sano e a km zero;  rinverdiamo le nostre scuole, con la diffusione delle Aule Natura (sono 12 quelle che verranno consegnate in questo periodo nelle scuole italiane) per una didattica multidisciplinare a contatto con la natura.

Tra i partner nazionali del WWF, co-promotori sin dall’inizio di Urban Nature, l’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici (ANMS) e l’Arma dei Carabinieri, con il pieno coinvolgimento degli Uffici Territoriali Carabinieri per la Biodiversità (UTCB). Urban Nature vede i patrocini del Ministero della Transizione Ecologica e dell’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ai quali si sono aggiunte

AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche);  APGI ( Associazione Parchi e Giardini D'Italia) ; CESAB ( Centro Ricerche in Scienze Ambientali e Biotecnologie); CITTADINANZA ATTIVA; FAI – FEDERAZIONE APICOLTORI ITALIANI; UNAAPI -Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani; FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA; FEDERGEV; FIAB (FEDERAZIONE ITALIANA AMBIENTE E BICICLETTA); GIACCHE VERDI; SOCIETA' SPELEOLOGICA ITALIANA 

Il Generale Roberto Riccardi ha ricordato che: “Nel 2020 abbiamo comunque registrato il recupero di ben 500.000 beni culturali”.

 “Nel 2020 abbiamo comunque registrato il recupero di ben 500.000 beni culturali, in tutte le categorie che il Codice dei Beni all’Art2 e all’Art 10 individua e dunque reperti archeologici, sculture, dipinti, manoscritti, libri antichi. E’ un impegno che è nel solco di un’attività che svolgiamo dal 1969, 52 anni di storia e nel 2020 è sorto anche un nuovo Nucleo a L’Aquila, un presidio dell’Abruzzo e del Molise per fornire una risposta sempre più efficiente”. Lo ha dichiarato il Generale Roberto Riccardi, Comandante del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, intervenendo al Cinquantesimo Congresso Nazionale di Archeoclub d’Italia.

E la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma dal 25 al 28 Novembre a Paestum ed il cui Fondatore e Direttore, Ugo Picarelli è stato premiato da Archeoclub d’Italia per la Comunicazione culturale, lancerà l’Itinerario Culturale del Patrimonio Subacqueo del Mediterraneo.

“Un “Itinerario Culturale del Patrimonio Subacqueo del Mediterraneo, una rete che colleghi Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, ma anche Egitto, Grecia, Israele e Turchia”. Questa la proposta di candidatura che avanzerà la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico sottoponendola all’esame del Consiglio d'Europa.

La 23esima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum avrà una nuova sede definitiva quale il Tabacchificio Cafasso simbolo dell’economia della Piana del Sele, simbolo dell’archeologia industriale ma soprattutto la consapevolezza che chi organizza eventi, un grande contenitore culturale come il nostro ha anche l’obbligo di proporre e di mettere in campo delle intuizioni – ha dichiarato Ugo Picarelli, Fondatore e direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico - delle visioni, che i soggetti titolati possono mettere in campo. Abbiamo posto in essere tre proposte forti che sottolineano l’importanza che lo stesso Covid ha rafforzato e che dunque i viaggiatori devono vivere più esperienze, più sostenibilità e quindi la proposta della candidatura al Consiglio d’Europa di un itinerario Culturale Europeo dei siti archeologici subacquei del Mediterraneo e al tempo stesso anche la possibilità per i nostri Parchi Nazionali di sviluppare la mobilità sostenibile con le auto elettriche e al tempo stesso la grande attenzione per i treni storici. Queste tre proposte saranno presenti per recuperare le destinazioni storiche ma soprattutto per recuperare le destinazioni italiane all’insegna di quello sviluppo del patrimonio culturale.

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«Mio cugino lo fa per molto meno». Ecco perché le PMI italiane sono al terzultimo posto nella media europea. Il digital marketing è sottovalutato. Figure sempre più improvvisate causano perdite e danneggiano i Brand.

Che l’era social sia oramai alla portata di tutti, questo è un dato di fatto, ma non basta possedere uno smartphone, connessione internet e un account sulle diverse piattaforme per diventare un social media manager professionista o un content marketing specialist. Così come, ad esempio, non basta essersi guadagnati in famiglia il titolo di campione al gioco dell’allegro chirurgo per diventare un medico ed acquisire le competenze per esercitare la professione.

Questo purtroppo, nel nostro Paese, è un concetto molto diffuso e che, con la digitalizzazione delle piccole e medie imprese sempre più presenti sulla rete e sui social per promuovere prodotti e attività, ha generato caos e perdite in termini di guadagno e di credibilità.

In Italia su una popolazione residente di 60 milioni, ci sono 80 milioni di smartphone. Sono più di 50 milioni le persone che accedono a Internet ogni giorno e 41 milioni quelle attive sui social media. Il 98% degli italiani compra più frequentemente dai grandi marketplace online e, diversamente da qualche anno fa, non ha remore ad acquistare da siti di eCommerce o eShop stranieri: in testa ci sono quelli cinesi, inglesi, americani e tedeschi.

Piattaforme marketplace che per sponsorizzare il loro brand, sicuramente non si sono rivolte al cugino nerd di turno ma a veri esperti di digital marketing.

C’è ancora tanto da fare invece per promuovere gli eCommerce e più in generale i business delle aziende italiane.

«Il digital marketing ha in sé tante competenze diverse, tra cui anche la gestione dei social che non può essere slegata dalle altre aree. Per fare un esempio pratico non puoi avere un sito che presenta le grafiche e i contenuti del brand e un social dello stesso brand con contenuti completamente diversi, oppure un piano editoriale che non porti in alcun modo traffico al sito o tramite cui non sia possibile tracciare vendite e risultati» dichiara Federica Argentieri Ceo Founder di Timotico Ltd- Content Marketing Specialist e Video Marketer da circa 10 anni, autrice del Best Seller Amazon Italia “Disney Business”.

Federica Argentieri di marketing se ne intende eccome! Fa parte infatti di Timotico, ossia una società inglese di comunicazione integrata sul web, che propone in UK e Italia consulenze e attività di produzione in ambito Digital Content Marketing, con attenzione alle strategie di produzione e di distribuzione dei contenuti per i social e il web dedicata alle aziende che si affacciano al mercato Digital. 

«Bisogna guardare ciascun aspetto in ottica di business e di risultati, cosa che il cugino improvvisato, semplicemente non sa fare, perché queste competenze richiedono anni di studio ed esperienza, come per qualsiasi altra professione che si rispetti».

Argentieri pone l’accento sulle conseguenze cui si va incontro quando ci si rivolge a cugini improvvisati nel digital content marketing, tra cui la produzione di contenuti audio-video, immagini e testi per il social e il web.

«Un esempio è quanto accadde nel 2017 con il video amatoriale girato in una filiale della banca Intesa San Paolo. Un video destinato agli ambienti interni ma che una volta balzato sui social ha generato l’ironia, i meme e pesanti prese in giro verso la protagonista. Se questo risultato di un prodotto amatoriale era destinato al personale interno di un’azienda e ha generato tanta polemica, si può immaginare cosa succederebbe alla reputazione di una compagnia se a produrre quel tipo

di contenuti fosse quotidianamente il suo social media manager».

Le perdite, dunque, non riguardano solo l’immagine e la credibilità dell’azienda, ma si stimano anche in termini economici. Il cugino nerd e non professionista, chiederà sicuramente somme da destinare alle inserzioni sponsorizzate su Google, Facebook, Instagram. Uno spreco inutile di denaro, perché il “cugino” non ha le capacità, né le competenze per sviluppare una strategia adatta a quelle che sono le esigenze dell’azienda e del marchio, così come non ha capacità e competenze per gestire ed improntare l’account business dell’azienda che in caso di errori potrebbe essere rallentato o addirittura bloccato insieme a quello dell’amministratore.

Sebbene la maggior parte delle aziende oggi abbia una propria presenza sul web, molte di queste preferiscono arrangiarsi anziché rivolgersi a veri professionisti.

Questo è uno dei principali motivi che nell’era della digitalizzazione delle imprese, vede l’Italia purtroppo al 26esimo posto su 28, molto al di sotto della media europea, così come emerso dai dati del DESI (Digital Economy and Society Index), indice di misurazione e monitoraggio dei progressi dei paesi europei per quanto riguarda la digitalizzazione dell’economia e della società, creato dalla Commissione Europea.

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