Redazione

«Grazie ad un impegno sinergico e a un serrato confronto e studio del problema tra questa organizzazione e l'Ufficio Relazioni Sindacali, rendiamo noto con soddisfazione che il Comando Generale ha impartito pochi minuti fa nuove disposizioni a tutti i datori di lavoro (Comandanti di Legione),  sottolineando finalmente ed una volta per tutte che il personale accasermato che accede in caserma esclusivamente per andare in camerata e usufruire del posto letto (ad esempio perché in licenza, riposo, riposo medico, ecc) e non per svolgere il turno di servizio, non potrà essere soggetto al controllo del green pass».

Lo dichiara il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC)

«Ecco a cosa serve un sindacato terzo, indipendente e non asservito. Ringraziamo il Comandante Generale dell’Arma Teo Luzi per averci ascoltato. Il Nuovo Sindacato Carabinieri si è immediatamente attivato dopo i primi “sfratti” dagli alloggi di servizio, appellandosi al comando generale per cercare una soluzione. La determinazione e un dialogo costruttivo, hanno portato a questo grande risultato, con la diffusione di un’apposita circolare.  Il controllo del certificato verde – prosegue il sindacato -  riguarda esclusivamente coloro che intraprendono il lavoro. Chi ne è privo non potrà accedervi e sarà considerato assente ingiustificato. Noi continueremo a vigilare – dicono – e invitiamo i colleghi a segnalarci chi ancora interpreta la nuova direttiva in maniera diversa dalle disposizioni chiare del Comando Generale».

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La voce di suo padre gli echeggiava ancora dentro con la forza di un monito, di un castigo, come se quel temporale fosse stato colpa sua. Se il tempo fosse stato sereno quella notte, la stoffa sarebbe arrivata a destinazione. Non ci sarebbe stata quell’enorme perdita economica che lo aveva spinto a chiudere i battenti e dire addio a ogni progetto. Non che Baruch fosse portato per il commercio, questo mai. Ma con il tempo forse avrebbe capito che fare il mercante poteva essere la scelta giusta, almeno quando non si è portati per fare il rabbino, o anche solo ad ascoltare gli anziani della propria comunità e fare proprio il loro esempio di vita ossequiosa. Eppure aveva frequentato la sinagoga a lungo e aveva avuto ottimi maestri. Sul suo comodino erano comparsi quei libri, in un momento non ben definito, e Baruch aveva preso un'altra strada. No, non quella dell’ottica. La sua strada. Il suo pensiero, le sue idee, le parole che scriveva e che lo avevano portato ad allontanarsi da tutto e da tutti. Per amore della libertà.”

Esce per Graphofeel un romanzo sulla vita di Baruch Spinoza, il grandissimo filosofo e scienziato del Seicento morto a poco più di quaranta anni in totale povertà pur di non abiurare al suo pensiero. Studioso ebreo olandese proveniente da una famiglia costretta a convertirsi al cristianesimo, si guadagnò da vivere facendo il molatore di lenti, dopo essere stato raggiunto da un scomunica  da parte della comunità ebraica che vietava a chiunque di accostarsi a lui. Il compito che si assume Spinoza nella filosofia del Seicento fu quello di indagare il rapporto tra Dio e natura rifiutando l'interpretazione letterale delle Sacre Scritture, in nome di un amore per la libertà di pensiero e per la scienza di una sconcertante modernità. Nel racconto di Mimma Leone il grande filosofo appare in tutta la sua complessa ricerca di coerenza tra vita  e  pensiero,  perseguita attraverso  confronti epistolari con alchimisti e scienziati, grandi sovrani e meschini trafficanti. Un ritratto vivace ed inedito che permette al lettore di accostarsi con semplicità ad uno dei personaggi più amati del XVII secolo, in cui la malinconia del “maledetto” si mescola a una forza di volontà indomita, capace di sfidare convenzioni e potere.

Mimma Leone, leccese, da sempre appassionata di scrittura, ha conseguito la Laurea in Filosofia. Dal 2012 è Giornalista pubblicista e dal 2020 Consulente filosofica. Ha scritto brani musicali insieme al cantautore Seba, al dj producer Francis Blue e con il compositore e cantante Gianni Donzelli (Audio 2). Vincitrice di numerosi riconoscimenti artistici e letterari, nel 2014 ha pubblicato la raccolta di racconti Il Mare per le Conchiglie (Premio Ecce Dominae 2015, Roma - Premio speciale per la Narrativa Femminile 2015, Taranto – Premio Microeditoria di Qualità 2016...). Il suo racconto L’angelo imperfetto, è incluso nell'antologia di scrittori salentini “Salento Quante Storie 2015”. Le Congiunzioni della Distanza, pubblicato nel 2018, è stato il suo primo romanzo (2°posto Concorso Equilibri 2019)

COLLANA Intuizioni

GENERE Narrativa

FORMATO 21x15

PAGINE 240

USCITA 09/2021

PREZZO 19,00

ISBN 9788832009880

​per info, materiale stampa per recensioni, interviste all'autrice:

Ufficio stampa Laura Bonelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.​.

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Sarà presentato oggi a Cellino San Marco, alle ore 18 presso la sede di Cantine Due Palme”, la pubblicazione di Pietro Caprioli, intitolata “Cellino Ottocento  -Demografia, economia e vita quotidiana, rivolte politiche, briganti e masserie, in Cellino San Marco nell’Ottocento”, con la prefazione di Mario Pennetta. L’introduzione è di Angelo Maci, presidente di “Due Palme – Cantine del Sud” che ha voluto proporre il nuovo lavoro a tutti i cellinesi, in particolare ai giovani, affinché approfondiscano la conoscenza e le radici storico-culturali della loro terra. Il filo rosso che regge tutta la ricerca storica è la vicenda economica. Partendo dall’abolizione della feudalità, il racconto storico descrive, nella diacronia del secolo, i vari tentativi della popolazione di regolamentare e superare il sistema delle decime, narra il ruolo svolto da alcune famiglie di notabili cellinesi, in particolare quella dei Prete, ne racconta la partecipazione nei movimenti dei cosiddetti “settari” e, infine, chiarisce il ruolo svolto, nell’ambito dell’economia locale, da un’altra famiglia “nobile” di ex feudatari, ovvero i Chyurlia. Non mancano, nel testo di Caprioli, le nuove ed interessanti ricostruzioni, basate su ricerche archivistiche, di alcuni dei momenti più significativi della vita quotidiana nell’Ottocento cellinese, nonché quelle dei problemi più rilevanti della vita amministrativa e socio-politica del paese. Conclude il testo una disamina approfondita delle masserie cellinesi, descritte attraverso una copiosa mole di contratti notarili dell’epoca e poste in relazione alla funzione economica e sociale della vita del paese. Con “Cellino Ottocento”, Pietro Caprioli pone un altro e significativo tassello nella ricostruzione della vita economica, politica e sociale di questa piccola, ma significativa, comunità salentina di Terra d'Otranto, nell’antica terra dei Messapi.

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PNRR. Casili: “631 milioni per l’ammodernamento della sanità in Puglia. Opportunità imperdibile per potenziare l'assistenza territoriale”.

“La notizia dei 631 milioni di euro per la Puglia da spendere per l’ammodernamento della sanità grazie alla Missione 6 del PNRR, rappresenta una opportunità imperdibile. Se la bozza del Ministero della Salute per il riparto dei fondi verrà confermata, infatti, al Sud andrà il 40% delle risorse della Missione e la Puglia sarà la quinta regione in Italia per risorse assegnate. Fondi che è necessario usare per il potenziamento della sanità territoriale, per cui ci siamo tanto battuti in questi anni. In Salento sono stati svuotati interi reparti e chiusi importanti nosocomi con la conseguenza di vedere collassati gli ospedali più grandi come il Vito Fazzi di Lecce. Se ben utilizzate queste risorse, si potrà concretizzare una capillarizzazione dei servizi con un’assistenza sanitaria territoriale degna di una Regione importante come la Puglia”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili. 
“L’ottimizzazione di queste risorse però - continua Casili - non passa solo dalla realizzazione di nuove strutture ma anche nel recupero e restyling di quei nosocomi che presentano ancora oggi caratteristiche architettoniche non rispondenti agli attuali standard. Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, anche culturale, che coinvolgerà un numero imponente di infermieri e medici. Grazie alla presenza di ospedali di comunità e alla prossimità delle strutture si ridurrà il numero di accessi nei nosocomi principali, evitando quelle storture che hanno generato non pochi problemi, si pensi ai pronto soccorso spesso andati in corto circuito a causa della difficoltà di gestione dei pazienti. La nostra provincia ha la possibilità storica di veder finalmente riattivata quella rete di strutture ospedaliere già presenti sui territori e che nel tempo sono state fortemente ridimensionate scomparendo dai radar di una medicina del territorio capace di dare risposte ai cittadini, penso agli ospedali di Nardò, di Campi Salentina, di Poggiardo e di Gagliano del Capo, giusto per citarne alcuni. L’integrazione degli ospedali di comunità, delle cittadelle della salute e dei poliambulatori, attraverso il potenziamento degli ospedali esistenti e la nascita di nuovi presidi, permetterà finalmente di dare respiro al fabbisogno sanitario del nostro territorio, che potrà raggiungere i migliori standard nazionali, eliminando quel fardello delle lunghe liste d’attesa e della mobilità passiva che ogni anno ci costa circa 190 milioni di euro verso altre regioni”.

“La situazione della DCM di Brindisi meriterebbe maggior serietà. Stamani in Aula alla Camera è stato approvato un ordine del giorno (che il governo aveva accolto come raccomandazione) che purtroppo risulta, nella migliore delle ipotesi, inefficace. Qualcuno sta provando a venderlo come strumento risolutivo, un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei lavoratori stessi”. Così la Sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina.

“Non è il governo – continua -  a ‘prorogare la cassa integrazione’ che necessita di apposita istanza del datore di lavoro. È come impegnarsi a far diventare nera la luna. Ancora: l’ordine del giorno impegna l’esecutivo a vincolare fondi per la proroga della cassa integrazione dei lavoratori DCM. Fondi che non hanno bisogno di essere impegnati perché già ci sono.

Evidentemente si ignora l’iter amministrativo applicabile a questa vicenda. Dovrebbe essere noto, infatti, che i presupposti di una eventuale proroga sono la presentazione di una richiesta da parte dell’azienda e la definizione del piano industriale. Al momento entrambi in fase di istruttoria. Ecco perché l’ordine del giorno rischia di essere una inutile perdita di tempo.

Con buona pace di chi vorrebbe trasformare la vicenda in una questione personale, dimenticando i lavoratori, il governo è impegnato seriamente per risolvere questa crisi aziendale. Sto portando avanti, da tempo e anche in queste ore, un’interlocuzione con il Ministero del Lavoro e con il Ministero dello Sviluppo Economico. Serve una soluzione che passi anche attraverso altre forme di cassa integrazione. E vigilerò affinché venga presto convocato il tavolo al Mise, unica sede in cui poter trovare una risposta per quei 77 lavoratori.

Ho incontrato i lavoratori DCM tempo fa e ho garantito loro tutto il mio sostegno. Spiace polemizzare ma è bene che si capisca che vendere fumo con ordini del giorno inappropriati non aiuta quei lavoratori che hanno invece tutto il diritto ad essere ascoltati e tutelati e non usati per piantare bandierine. La politica è altro”.

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L'adozione del modello, frutto della collaborazione tra OpenContent e il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non comporta solo un cambiamento di stile grafico: significa ripensare completamente il rapporto con il cittadino. (https://www.comune.mesagne.br.it/).

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Parte bene la squadra di Mister Di serio, che si fa trovare pronta all’esame Futsal Barletta, la squadra gioca bene, molto attenta in fase difensiva, un po’ meno cinica sotto porta. Passa in vantaggio il Barletta dopo 5’ minuti di gara, ma il Brindisi non si demoralizza e continua a creare occasioni da Gol. All’11’ ritorna in parità con un gol di Spagnolo che sotto porta su respinta del portiere, insacca in porta. Si va al riposo sul risultato di parità. Il secondo tempo inizia con occasioni a seguire da una entrambe le parti, Martinez per il Barletta, Caselli e compagni per il Brindisi. Ma sono proprio i biancoazzurri a portarsi in vantaggio dopo 7’, con il giovane Carbone, che centra la porta dalla lunga distanza. Il Barletta non demorde e al 10’ ritorna in parità con Martinez. Dopo pochi minuti l’episodio chiave, che ha condizionato non poco l’andamento e l’esito della partita. Il portiere biancoazzurro, De Simone, lascia i pali per andare incontro al giocatore avversario diretto in porta, palla alta del giocatore diretta verso il viso del portiere, che d’istinto porge le mani sul viso per coprirsi il volto, un gesto istintivo che vede in disaccordo la decisione degli arbitri. Per il Primo arbitro cartellino giallo, successivamente l’intervento del secondo arbitro che invece estrae il rosso. Decisione molto discutibile e confusionaria, in completo disaccordo da parte del duo arbitrale e a seguito della quale i biancoazzurri hanno vivacemente protestato ed il pubblico presente è stato indotto in errore, lasciando pensare che il portiere fosse stato espulso per doppia ammonizione. Si riprende il gioco dopo alcuni minuti di confusione e il Brindisi con un uomo in meno, subisce il gol del 3-2. Passano alcuni minuti e ancora in fase di riorganizzazione mentale, per quanto subito, i padroni di casa affondano il colpo, trovando la quarta marcatura e portando gli avversari al doppio svantaggio. Il Brindisi cerca di rientrare in partita, ma il Barletta, nonostante il raggiungimento dei 5 falli, fà buona guardia e rintuzza ogni velleità di rientro in partita da parte dei biancoazzurri, che sbagliano anche l’ultima opportunità di accorciare lo svantaggio, proprio sul finale, calciando male un tiro libero.

Risultato finale, 4-2 per i padroni di casa con poco o nulla da recriminare alla squadra, per la squadra brindisina, che fino all’episodio di De Simone era in partita ed in vantaggio contro un Barletta attento e pronto a sfruttare le occasioni. Sabato si torna in campo, contro il Futsal Monte Santangelo, squadra ostica e ben strutturata, con la speranza che si possa dare una sterzata alla marcia negativa imboccata nelle ultime giornate.

Gli incontri della seconda giornata (Sabato 16): Futsal Barletta - Futsal Brindisi 4 - 2 Alta Futsal Altamura - New Taranto Calcio 2 - 6 Aradeo Calcio a 5 - Barletta Calcio a 5 9 - 6 Audace Monopoli - Eraclio Calcio a 5 Barletta 1 - 0 Futsal Andria - Futbol Cinco Bisceglie 8 - 8 Futsal Monte Sant’Angelo - Futsal Noci 2019- 3 - 8 Volare Polignano - Azzurri Conversano 2 - 4 Classifica: Futsal Noci 2019 12 New Taranto Calcio a 5 10 Audace Monopoli 9 Azzurri Conversano, Aradeo Calcio a 5 e Volare Polignano 7 Futsal Monte Sant Angelo e Eraclio Calcio a 5 Barletta 6 Futsal Andria, Futbol Cinco Bisceglie e Futsal Barletta 4 Futsal Brindisi 3 Alta Futsal Altamura 1 Barletta Calcio a 5 0

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MANCATA PROROGA BONUS FACCIATE – CONTESSA (ANCE): E’ IN ATTO UNA CAMPAGNA DI CRIMINALIZZAZIONE. NOI SIAMO CON LE IMPRESE SANE E CON I CITTADINI ONESTI!

 La nota trasmissione televisiva “Le Iene” ha posto l’accento su tante situazioni in cui c’è chi ne sta abbondantemente approfittando dei benefici del “bonus facciate 90%”.

Un’ottima inchiesta giornalistica che ha evidenziato ciò che sta accadendo in ogni parte del paese, a discapito delle imprese sane e dei cittadini onesti.

Controlli insufficienti ed un sistema che non funziona, infatti, determinano le condizioni perché imprenditori disonesti ne approfittino della scarsa informazione di tanta gente per mettere in pratica delle truffe ai danni dello Stato.

Ma la soluzione non può e non deve essere quella di eliminare o ridurre i benefici per le ristrutturazioni degli edifici!

La riduzione del campo di applicazione del “bonus facciate”, infatti, colpisce i cittadini che non hanno scelto la strada delle soluzioni frettolose e poco limpide proposte da qualche impresa. Deve essere chiaro, a tal proposito, che le imprese sane sono partite solo in questo momento perché hanno voluto approfondire l’argomento (a tutela dei fruitori di questo strumento) mentre la corsa in avanti è stata fatta dai soliti avventurieri.

Non si capisce, poi, il motivo per cui adesso – relativamente al superbonus 110% -  si vorrebbero privilegiare i condomini a discapito delle abitazioni unifamiliari (presenti in gran numero soprattutto nel sud del paese). Quale logica è alla base di tale discriminazione?

L’impressione è che, ancora una volta, si voglia scegliere una scorciatoia per tamponare gli effetti negativi determinati da una applicazione non corretta di questo “bonus”.

Noi non ci stiamo! Non è possibile che in Italia si continuino a penalizzare le imprese sane a vantaggio di avventurieri che quasi sempre riescono a farla franca. Del resto, le soluzioni al problema esistono e passano attraverso un potenziamento dei controlli sulla congruità degli importi degli appalti e sull’esecuzione delle opere. A tutto ciò si aggiunga un adempimento che non è più differibile: la qualificazione delle imprese anche nel settore del privato.

Il Governo, pertanto, ascolti gli addetti ai lavori prima di assumere decisioni che andrebbero a discapito di quella grandissima parte del paese fatta da gente onesta. Noi costruttori di ANCE siamo pronti, come sempre, a dare il nostro contributo.

Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi

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Il sindaco Riccardo Rossi e il suo delegato alla sanità Gianni Quarta hanno incontrato, nei giorni scorsi, le associazioni della città che si occupano di assistenza e supporto ai malati. A loro hanno presentato il documento trasmesso alla Regione Puglia con una serie di proposte, tra cui la realizzazione di un nuovo ospedale, per migliorare l’assistenza nel territorio brindisino.

Il documento era stato presentato alla stampa e ai cittadini nelle scorse settimane. Insieme alle associazioni è stato avviato un percorso per conoscere ed ascoltare le loro istanze ed eventuali critiche e suggerimenti.

Hanno partecipato: Adisco, Avis, Federspev, Cittadinanza attiva - Tribunale dei diritti del malato, Andos, Cuore di donna, Admo, Croce rossa italiana, Aido, Aism, Sos Linfedema, Fondazione Di Giulio, Ail, Adoces.

Tutte le associazioni hanno aderito al progetto di lavorare insieme creando una rete tra loro e un coordinamento.

“Il contributo del mondo delle associazioni è fondamentale per cogliere ogni suggerimento che possa aiutarci a migliorare la vita di chi ha bisogno di cure e delle loro famiglie. Abbiamo avviato un percorso di ascolto e condivisione. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e che vorranno contribuire a farlo anche in futuro”, lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

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Nota congiunta dei parlamentari pugliesi on. Mauro D’attis (Forza Italia) e Giovanni Luca Aresta (Movimento 5Stelle). 
 
“Sul futuro dei 74 dipendenti dell’azienda aerospaziale DCM di Brindisi, che ha avviato la fase di crisi, avevamo presentato un ordine del giorno al DL Crisi d’Impresa che è stato appena approvato dalla Camera dei Deputati con 207 voti favorevoli e 191 contrari: così, abbiamo impegnato il governo a valutare la possibilità di prorogare gli ammortizzatori sociali ai lavoratori. Il trattamento salariale straordinario, come si ricorderà, percepito dai dipendenti da febbraio 2020, scadrà il prossimo 26 aprile e per il territorio di Brindisi potrebbe tradursi in una crisi sociale di notevole impatto. Per questo ci siamo battuti e ci stiamo battendo per la proroga degli ammortizzatori di un altro anno. Ma il percorso che abbiamo deciso di intraprendere a tutela di questi lavoratori non si conclude oggi: giovedì mattina, infatti, è già in programma un question time al Ministro del Lavoro in Commissione. E non solo: presenteremo anche un emendamento alla legge di Bilancio per sostenere la proroga annuale. Tutto quello che abbiamo annunciato, insomma, per restituire la serenità dovuta a 74 persone e alle loro famiglie. Tuttavia, il voto di oggi ha un sapore “agrodolce”: ci dispiace essere stati costretti a richiedere il voto sul testo perché  il governo, nella persona del sottosegretario alla Giustizia Anna Macina, aveva espresso parere contrario. Per fortuna, la maggioranza dei colleghi, invece, ha inteso dare un segnale di attenzione alla vertenza occupazionale”.

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