Redazione
Mesagne. Al via il servizio motociclistico della polizia locale
Ha preso avvio a Mesagne il nuovo servizio della polizia locale. Si tratta della sezione motociclista che ha come obiettivo quello di prevenire e reprimere abusi e malcostumi in tutte le zone della città. In particolar modo nel centro storico dove in alcune vie le auto non possono transitare. Le motociclette in dotazione sono delle Yamaha Tracer 700 Police. Gli agenti sono stati forniti di caschi integrali apribili, guanti professionali, panciera elasticizzata motociclista, pantaloni da motociclista estivo, giubbino estivo in Goretex Modello Puglia, per una spesa complessiva di 3 mila 193 euro, escluso IVA. Nella nuova dotazione automobilistica c'è da aggiungere anche una Fiat Renegade 4x4 già in servizio.
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Mesagne. Con "UnicumData" tremano gli evasori
Dal prossimo 4 novembre entra in funzione presso il Comune di Mesagne il nuovo servizio “UnicumData” che da una parte permetterà all’ente pubblico di recuperare circa 1 milione e 300 mila euro di tasse comunali eluse o evase mentre dall’altra permetterà ai cittadini di utilizzare gratuitamente una serie di servizi comunali stando comodamente seduti a casa propria. Il tutto si inquadra nell’ottica del progetto “Mesagne – Città digitale”. “Continua il percorso di innovazione tecnologica dell’ente. In questo caso con l’istituzione di un servizio che consente ai cittadini di verificare la propria situazione tributaria e immobiliare senza spostarsi da casa, rendendo la consultazione delle informazioni più semplice, efficiente e trasparente”, così il sindaco Antonio Matarrelli ieri mattina ha annunciato oggi l’avvio dello sportello evoluto online “UnicumData”.
“Grazie all’adozione di questa innovativa soluzione, i contribuenti potranno visualizzare e controllare i propri dati immobiliari, ottenere un rapido resoconto delle scadenze tributarie e provvedere al pagamento delle stesse tramite il collegamento a PagoPa”, ha aggiunto Giuseppe Colucci Carluccio, consigliere comunale con delega allo studio dei progetti di intervento in materia di analisi del bilancio, Documento Unico di Programmazione e piani finanziari. Il sistema permette di controllare le informazioni anagrafiche, dalla residenza ai recapiti, immobiliari - numero, qualità, titolarità, possesso -, fiscali - verifica dovuto e versato, modulistica compilabile per dichiarazioni imu/tari - ed il cassetto fiscale del contribuente - avvisi di pagamento, modelli F24 per procedere al pagamento dei tributi, ricezione di comunicazioni dirette da parte dell’Amministrazione comunale -. Inoltre, la soluzione soddisfa pienamente il principio di trasparenza secondo cui la pubblica amministrazione è tenuta a rendere visibile e controllabile all’esterno il proprio operato, rafforzando il dialogo con i contribuenti e semplificando il reperimento di dette informazioni.
UnicumData consente l’accesso all’utilizzo tramite identificazione con sistema Cie, la Carta d’identità elettronica, o con sistema Spid, il Sistema pubblico identità digitale, varato dal Governo. Permette a cittadini e tecnici di generare e stampare certificati catastali dei fabbricati e dei terreni; ottenere estratti di mappa catastale; visualizzare la localizzazione degli immobili tramite l’indirizzo geografico/satellitare certificato, risolvendo così le difficoltà che vari operatori di servizi affrontano tutti i giorni per raggiungere luoghi o cittadini sul territorio comunale: dai rilievi topografici, alle opere pubbliche, alle visite mediche, al pronto soccorso salvavita, ai vigili del fuoco, alle riparazione di gas, acqua, elettrica.
Per garantire un’esperienza d’uso immediata, l’accesso per i cittadini sarà possibile anche da sistemi mobili. Inoltre, “il cittadino potrà usufruire di un servizio di assistenza diretta erogato tramite sistema di Chatbot disponibile H24, 7 giorni su 7, basato sull’intelligenza artificiale in grado di simulare conversazioni intelligenti via chat con gli utenti che necessitano supporto, e di servizio di ticketing”, ha concluso Francesco Siodambro, responsabile comunale dei servizi finanziari.
UnicumData, dunque, è un servizio utile per i cittadini, ma anche per i tecnici professionisti, le associazioni di settore, i Caf e gli assistenti fiscali: giovedì 4 novembre, alle ore 15.30, presso l’aula consiliare del Comune di Mesagne, in collaborazione con lo staff ingegneristico “Car-Tech Group”, si svolgerà un incontro che ne spiegherà nel dettaglio il funzionamento.
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Uil pensionati: le pensioni di novembre il pagamento sarà accreditato dalle Poste Italiane da lunedì prossimo 25 Ottobre
La Uil pensionati Stu Appia comunica che anche per le pensioni di novembre il pagamento sarà accreditato dalle Poste Italiane da lunedì prossimo 25 Ottobre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.
I titolari di Carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dall’ATM Postamat, evitando così il bisogno di recarsi allo sportello.
La raccomandazione che la Uil Stu Appia fa ai pensionati iscritti è di evitare gli assembramenti e di rispettare per ricevere i contanti, la turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento:
Pertanto i Pensionati che hanno i cognomi che iniziano:
- Dalla A alla B Lunedì 25 ottobre
- Dalla C alla D Martedì 26 ottobre
- Dalla E alla K Mercoledì 27 ottobre
- Dalla L alla O Giovedì 28 ottobre
- Dalla P alla R Venerdì 29 ottobre
- Dalla S alla Z Sabato mattina 30 ottobre
La Stu Appia comunica agli iscritti che le Poste Italiano ricordano inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
La Su Appia raccomanda a tutti i pensionati di osservare le linee guida stabilite dalle Poste Italiane, che hanno come obiettivo prioritario il garantire la tutela della salute dei pensionati e dei lavoratori negli Uffici Postali. Pertanto è obbligatorio indossare la mascherina protettiva e tenere la distanza di almeno un metro in attesa di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o prendere contatto il numero verde 800 00 33 22.
La Stu Appia ringrazia i pensionati per la partecipazione attiva avvenuta il 16 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma in Solidarietà con la Cgil sull’attentato alla Democrazia da parte di alcuni estremisti.
Per quanto riguarda la previdenza, come contenuto nella piattaforma sindacale unitaria, il sindacato della Uil pensionati richiede l’esigenza di una riforma complessiva della legge Fornero che affronti i bisogni di giovani, donne, lavoratori e pensionati. In particolare, per quanto riguarda i pensionati, la necessità è nella richiesta di misure che tutelino in modo efficace il potere d’acquisto, l’ampliamento della platea per i beneficiari della quattordicesima con l’incremento dell’importo per chi già la riceve e l’adozione di un meccanismo più equo di rivalutazione.
Sul capitolo Sanità, secondo il segretario della Uil pensionati Carmelo Barbagallo, l’esigenza è in una riforma complessiva del Servizio sanitario nazionale, maggiormente incentrata su territorialità e domiciliarità e l’emanazione di una Legge quadra nazionale sulla Non Autosufficienza, introdotta già dalla prossima Legge di Bilancio.
Serve infine, secondo la Uil nazionale dei pensionati, un intervento deciso per combattere l’evasione e per ridurre la pressione fiscale su lavoratori e pensionati, che sono il vero ammortizzatore sociale del Paese e un’importante risorsa per la società.
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta
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Mesagne 2024, il sogno ha inizio
Martedì alle ore 23,35 il Comune di Mesagne ha inviato al ministero per i Beni e le attività culturali il dossier della candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2024”. Adesso il progetto sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. Al termine di tale valutazione la città vincitrice potrà beneficiare della somma di 1 milione di euro grazie alla quale potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Dunque, martedì notte il Comune di Mesagne ha inviato, alle ore 23,35 e alle 23,45 con un secondo invio di sicurezza, il dossier della candidatura della città messapica a “Capitale italiana della cultura 2024”.
Subito dopo il sindaco Toni Matarrelli ha postato il seguente messaggio di ringraziamento: “Abbiamo appena inviato al ministero il progetto di “Mesagne Capitale della Cultura 2024”. Voglio ringraziare i tantissimi amici e sostenitori che ci stanno supportando: le associazioni, le scuole, gli enti pubblici e privati e i comuni. E poi artisti, educatori, autori, organizzatori sparsi per l’Italia e l’Europa, che con poche righe, uno spunto, la lettura di una bozza, il tempo di una telefonata che nutrisse l’idea facendola crescere, hanno contribuito a quello che per ora ci sembra un sogno”. Matarrelli ieri mattina ha, poi, aggiunto: “Oggi, che abbiamo dormito 4 ore in più della media delle 2 ore a notte dell’ultima settimana, possiamo solo dirvi che abbiamo seguito la visione di Simonetta Dellomonaco, e che questa è la prima volta che un progetto di Capitale della cultura in Italia viene ideato e diretto da una donna e che Mesagne, da ex capitale della Sacra corona unita, si è candidata a Capitale della Cultura. Questa visione la porteremo avanti comunque vada. Incrociate le dita anche voi. Forza e grazie”. Intanto, il Comune ha registrato il marchio “#Mesagne2024”, che utilizzerà nelle attività che si svolgeranno in futuro in città.
Al progetto mesagnese hanno aderito ben 31 città dell’arco jonico-salentino, la Provincia di Brindisi, le città di Lecce e Brindisi, oltre a una miriade di vari esperti. Solo qualche giorno fa la Regione Puglia ha sottoscritto con le città di Mesagne e Conversano, la seconda realtà pugliese che concorre per il titolo, un protocollo d’intesa con il quale le due città convengono nel considerare il riconoscimento di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2024 come un’opportunità per l’intero sistema regionale e, pertanto, interpretano le candidature dei Comuni di Conversano (BA) e Mesagne (BR), come “occasione per maturare un approccio progettuale sul tema della cultura e dell’attrattività turistica, all’interno di una cornice regionale di leale e rinnovata collaborazione e cooperazione tra Regione ed enti locali”.
Soddisfatto del lavoro svolto è Marco Calò, consulente del Comune di Mesagne per le Politiche culturali. “Si tratta di un percorso straordinario – ha esordito l’esperto - che segna una svolta epocale per la nostra città in quanto nel dossier abbiamo costruito un modello di valorizzazione culturale sostenibile e in grado di essere sviluppato nei prossimi anni. Voglio sottolineare il contributo eccezionale nella fase della coprogettazione di tutta la comunità che, in forma singola ed associata, ha prodotto dei contenuti importanti”. Calò ha, infine, assicurato che i “cittadini saranno coinvolti non come spettatori, ma come attori nell’attuazione del programma operativo e di sviluppo del progetto inserito nella candidatura. Ora incrociamo le dita e aspettiamo le decisioni della commissione ministeriale. Mi sento di dire che, in un certo senso, la nostra Città ha vinto la propria sfida di consapevolezza”.
Dopo oltre quaranta giorni di insonnia finalmente ieri il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, si è riposato un po'. Il volto, comunque, è ancora teso e mostra i segni della kermesse epistolare in cui ha contribuito personalmente alla stesura di un dossier multidisciplinare nel quale è stata fatta la sintesi di un lavoro intenso che ha coinvolto diverse realtà. Tuttavia, bisogna anche dire che il progetto ha risvegliato quel senso di appartenenza alla città da parte di molte realtà territoriali che, da tempo, erano un po' sopite. Il risultato di tutto questo lavoro non è ancora dato di sapere poiché secretato dal ministero anche se il sindaco Matarrelli scalpita per poterlo diffondere.
Sindaco Matarrelli finalmente la città di Mesagne ha inviato al Mibac il progetto di “Mesagne Capitale italiana della Cultura 2024”.
“Si tratta di un lavoro straordinario fatto da un comitato scientifico che ha elaborato una serie di idee arrivate da tantissime persone. Tanti anche i contributi scaturiti dagli incontri di coprogettazione che hanno arricchito il dossier. Si è trattato di un lavoro certosino che è stato svolto dal comitato scientifico che ha fatto sintesi delle tante proposte. Pertanto, possiamo dire che siamo molto soddisfatti per il risultato che ha prodotto questo lavoro il cui contenuto, al momento, non possiamo ancora diffondere. Infatti, ci sono delle regole ben precise da parte del ministero. Adesso a fronte di 23 progetti presentati, di cui 2 pugliesi, Mesagne e Conversano, la commissione dovrà scegliere, per la fase finale, solo 10 città. L’auspicio è che la nostra Mesagne possa arrivare tra le prime dieci”.
Mesagne e Conversano, due realtà per molti versi gemelle, ma avversarie.
“Per questo motivo con Conversano ci siamo già messi d’accordo che la città che non andrà in finale potrà sostenere l’altra. Inoltre, il sostegno arriverà anche dalla Regione Puglia. Per questo motivo è stato sottoscritto un protocollo di intesa con l’ente affinché una parte dei progetti potrà essere sostenuta con fondi regionali realizzando parte delle proposte inserite nei dossier”.
Il progetto della candidatura di Mesagne è stato condiviso da tante altre città delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
“Il partenariato è molto nutrito poiché oltre a tutte le città della provincia di Brindisi, la stessa Provincia, ci sono anche le città di Lecce, Campi salentina, Nardo, Porto cesareo, Otranto, Manduria, Maruggio e tante altre ancora. Poi si sono uniti i contributi arrivati da don Luigi Ciotti, Vanessa Scalera, Sergio Rubini, Moni Ovadia, il re degli scacchi Anatoly Karpov, ed altre personalità di fama internazionale. È davvero gratificante che queste persone, così importanti, abbiano voluto appoggiare la nostra candidatura”.
Sindaco, comunque vadano le cose, adesso avete un progetto culturale che potrete attuare nei prossimi anni per far crescere la città di Mesagne.
“Il lavoro svolto è la sintesi di tante culture, di tante storie, è uno strumento eccezionale sotto l’aspetto del sentimento che non andrà perso. A prescindere dall’esito della competizione “Mesagne2024” resta come idea progettuale. Per la sua attuazione, naturalmente, coinvolgeremo tutti coloro che ci hanno aiutato. In questi giorni in cui abbiamo “costruito” il progetto abbiamo visto che c’è tanta volontà di partecipare, di contribuire in maniera molto qualificata a far crescere la nostra città”.
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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 21 ottobre 2021
Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 21 ottobre 2021. Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 21 ottobre 2021 sono state somministrate 592.423 dosi di vaccino, di cui 310.241 prime dosi, 278.684 seconde dosi e 3.498 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.086 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 69% (213.964) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 14,2% (44.138) da AstraZeneca, il 13% (40.208) da Moderna e il 3,9% (11.931) da Janssen (Johnson&Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 50,3% a persone al di sotto dei 60 anni; il 26,5% agli anziani, il 13,1% ai soggetti fragili; il 4,3% al personale sanitario; il 2,8% al personale scolastico; l’1,3% alle forze dell'ordine; l’1,7% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 52% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 27,3% agli anziani; per l'11,6% ai soggetti fragili; per il 4,5% al personale sanitario; per il 2,8% al personale scolastico; per l'1,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,6% alle altre categorie.
Fino al 21 ottobre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 300.684 e di questi 269.592 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all'86,7% e al 77,7%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 96,5% e al 93,1% per il ciclo completo.
Sono 67.728 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.522 (22,9%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.508) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,1% (17.682) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,4% (18.530) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 28% (19.008) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (47.892; 70,7%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.414; 19,8%), dai caregiver (1.321; 2%) e da altre categorie (5.101; 7,5%).
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SETTIMANA SOCIALE NAZIONALE: COLDIRETTI PUGLIA, OLTRE 200MILA PERSONE IN PUGLIA IN POVERTÀ ASSOLUTA.
Sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco, alla fame e alla povertà sono alcuni degli importanti impegni sui quali occorre ora passare atti. E’ quanto afferma la Coldiretti che con una delegazione di giovani italiani, accompagnati dal Consigliere Ecclesiastico Nazionale di Coldiretti, Monsignor Nicola Macculi, sta partecipando alla 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema ‘Il Pianeta che Speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso’, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei Vescovi Italiani, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, Stefano Russo, segretario generale della CEI, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, del Vescovo di Taranto, Filippo Santoro, dei Sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci e Brindisi, Riccardo Rossi, con i direttori di Coldiretti della Puglia e di Taranto, Pietro Piccioni e Aldo De Sario.
L’emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro (28,8%) che ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente – ricorda Coldiretti Puglia - con oltre 200mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta.
La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
Le iniziative solidali sono tanto più importanti considerato che l’avanzare dell’emergenza coronavirus ha fatto salire di oltre 200mila i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Una catastrofe sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – aggiunge Coldiretti Puglia – è importante garantire interventi anche sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà.
Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Contro la povertà – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini.
Con la crisi un numero crescente di persone è stata costretta a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi di aiuto alimentare, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. In realtà il piano di aiuti pubblico– continua la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 1 italiano su 3 (30%) che ha partecipato quest’anno a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.
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Covid - 19. Continuano ad aumentare i casi positivi: 210 in Puglia, 30 nel brindisino
Dati del giorno: 22 ottobre 2021
Dati complessivi
Cantiere privo di verifica dell’idoneità tecnico–professionale, sanzione amministrativa e sospensione dell’attività
Cisternino. Cantiere privo di verifica dell’idoneità tecnico–professionale, sanzione amministrativa e sospensione dell’attività. A Cisternino, a conclusione di specifici accertamenti, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, hanno denunciato in stato di libertà per violazione degli obblighi del committente o del responsabile dei lavori un 34enne del luogo, titolare di una ditta edile. Nella circostanza, gli operanti, nell’ambito dei servizi di controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno fatto accesso all’interno di un cantiere, constatando l’assenza della verifica dell’idoneità tecnico–professionale citata ditta. Nell’occorso, è stata elevata una sanzione amministrativa con sospensione dell’attività.
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Ceglie Messapica. Rinvenuti 1 Kg. di marijuana e un’arma clandestina, tre arresti e una denuncia. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato in flagranza di reato un 52enne, un 43enne e un 39enne tutti del luogo, per coltivazione e detenzione sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione di arma clandestina e denunciato in stato di libertà una 39enne del luogo per detenzione abusiva di arma comune da sparo. A seguito di perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto 1 kg. di marijuana, materiale da confezionamento, un fucile calibro 8 artigianale, privo di marca e matricola, con relativo munizionamento, in una cantina nella disponibilità del 52enne. Nell’appartamento in uso al 43enne e alla 39enne (coniugi) è stato, altresì, rinvenuto un fucile da caccia mono canna, calibro 20, appartenuto al defunto padre della donna. La sostanza stupefacente e le armi sono state sottoposte a sequestro. Gli arrestati, concluse le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Brindisi.
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GREEN PASS: COLDIRETTI PUGLIA, BENE APERTURA UE VACCINO SPUTNIK
GREEN PASS: COLDIRETTI PUGLIA, BENE APERTURA UE VACCINO SPUTNIK; RESTANO INCOGNITE PER SINOPHARM CINESE. Con quasi un lavoratore agricolo straniero su due che proviene da Paesi in cui è stato autorizzato il vaccino Sputnik, l’apertura dell’Unione Europea è importante per garantire la regolarità dell’attività nelle campagne dove in Puglia è appena iniziata la raccolta delle olive, mentre restano incognite sul vaccino Sinopharm cinese. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare la possibilità dei singoli Paesi di riconoscere ai fini del Green Pass anche altri vaccini oltre a quelli autorizzati dalla Ue. Una strada che l’Italia – sottolinea la Coldiretti regionale - ha già aperto con l’accordo raggiunto per i cittadini di San Marino e che adesso è importante estendere a tutti gli stranieri presenti in Italia che hanno scelto il vaccino russo, a partire dai lavoratori agricoli.
La Coldiretti ricorda che in Puglia è ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro, solo nella provincia di Foggia si contano oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
La manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, resta determinante in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.
Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.
Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. In questo contesto – sostiene la Coldiretti - è necessario superare il ritardo accumulato per l’emanazione del decreto flussi 2021 che dovrebbe portare nelle campagne pugliesi altri 5mila lavoratori extracomunitari ma anche le difficoltà burocratiche che ostacolano l’impiego dei lavoratori italiani in una situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici. Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta con la scalarità delle diverse produzioni.
Con la pandemia non ancora sconfitta, le misure contagio diventano strategiche – evidenzia la Coldiretti regionale – per garantire la salute di tutti. Per questo Coldiretti è stata in prima linea per sostenere la campagna vaccinale. Hub Coldiretti sono stati aperti nelle cantine, nelle aziende agricole, nei piccoli borghi e nelle comunità dei lavoratori immigrati a supporto alla rete nazionale organizzata dal Commissario Straordinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo, grazie alla presenza capillare sul territorio della Coldiretti. Peraltro il lavoro in campagna, con appena lo 0,3% degli infortuni da Covid 19 che hanno interessato il settore dell’agricoltura, è – sottolinea la Coldiretti – il più sicuro grazie all’attività all’aperto e alla possibilità di mantenere le distanze anti contagio. Infatti i dati Inail sulle denunce complessive di infortunio da Covid al 31 agosto 2021 evidenziano – conclude la Coldiretti Puglia – come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio in agricoltura dove peraltro non si è mai smesso di lavorare durante l’anno per garantire le forniture alimentari degli italiani.
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