Redazione
READER AWARDS 2021 FOOD AND TRAVEL ITALIA PIERANGELO ARGENTIERI IMPRENDITORE VISIONARIO DELL’ANNO
Durante la quarta edizione dei Reader Awards di Food and Travel Italia, rivista internazionale che si occupa di enogastronomia, beverage, viaggi gourmet e turismo di alto profilo Pierangelo Argentieri è stato insignito del premio quale imprenditore visionario dell’anno. In particolare Argentieri, albergatore e presidente di Federalberghi Brindisi, si è distinto per la sua visione innovativa del Turismo e dell’ospitalità. “Sono veramente felice di aver ricevuto questo prestigioso premio e lo dedico idealmente a tutti i colleghi che in questo periodo di crisi si sono rimboccati le maniche per ripartire garantendo i posti di lavoro nel nostro settore”, ha dichiarato Argentieri che poi aggiunge “mi sono sempre impegnato come albergatore e come rappresentante di Federalberghi nel promuovere con efficacia il comparto del turismo in Puglia e in Provincia di Brindisi in particolare”.
L’evento, svoltosi a Lavello (Potenza), è stato patrocinato dall’ENIT (Agenzia Nazionale Turismo). A determinare i finalisti sono stati i voti dei lettori pervenuti sul sito web della rivista. Le graduatorie finali sono state rese pubbliche durante la serata di gala presentata da Pamela Raeli e Giuseppe di Tommaso inviato della 'Vita in Diretta'. Prestigiosi gli interventi in video conferenza tra i quali quelli del Ministro all’Agricoltura Stefano Patuanelli, del Ministro al Turismo Massimo Caravaglia, del Ministro alla Cultura Dario Franceschini e del content editor della 'The World's 50 Best' Mark Samson. Tra gli ospiti in sala il Senatore Dario Stefano, l’attrice, presentatrice e modella Jane Alexander, l’etoile internazionale Giuseppe Picone, la conduttrice e autrice televisiva Angela Rafanelli, l’attore di cinema e teatro Marco Aceti, il modello e attore Alessandro Egger e il giornalista Fabrizio Imas.
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CNA BRINDISI – FRANCO GENTILE RIELETTO PRESIDENTE. TUTTI I NOMI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA
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Mette in vendita un trattore on line, incassa l’acconto e non consegna il veicolo, denunciato
Francavilla Fontana. Mette in vendita un trattore on line, incassa l’acconto e non consegna il veicolo, rendendosi irreperibile, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da un pensionato 80enne del luogo, hanno denunciato in stato di un 47enne, residente in Calabria, per truffa. In particolare, il denunciante, interessato a un annuncio di un trattore, sulla piattaforma facebook pubblicato dal 47enne, ha consegnato a quest'ultimo l’acconto di 1.300,00 euro, senza mai però giungere all’effettivo acquisto, né tantomeno alla consegna del veicolo, a causa dell’irreperibilità del denunciato.
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Rapina un'anziana, individuato e denunciato
Francavilla Fontana. Aveva rapinato un’anziana, identificato e denunciato dai Carabinieri. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata una pensionata 70enne, hanno denunciato in stato di libertà per rapina aggravata un 43enne del luogo attualmente detenuto presso la casa circondariale di Brindisi. In particolare, l’uomo, nella serata del 4 settembre scorso, si è introdotto furtivamente nell’abitazione dell’anziana donna e sotto la minaccia di una pistola si è fatto consegnare la somma contante di 1.300,00 euro. L’identificazione del responsabile è stata accertata in seguito al riconoscimento delle caratteristiche somatiche, dell’abbigliamento e dell’arma, successivamente rivelatasi giocattolo, utilizzata dal responsabile durante un’analoga rapina perpetrata il 6 settembre successivo, a seguito della quale è stato tratto in arresto in flagranza di reato.
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COLDIRETTI PUGLIA, FUORI TUTTI I CONSORZI DI BONIFICA COMMISSARIATI DAI FINANZIAMENTI
Il ventennale commissariamento dei Consorzi di Bonifica in Puglia sta facendo perdere risorse vitali per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, per innovare le reti, ammodernare e rendere più efficiente l’infrastrutturazione. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in occasione della pubblicazione del Decreto di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinati agli investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.
Sono 968 i milioni di finanziamenti arrivati al sistema consortile nell’ultimo quinquennio che non sono stati utilizzati dai Consorzi di Bonifica commissariati per dare il via alle opere irrigue vitali allo sviluppo rurale della Puglia, mentre nel biennio passato i consorzi pugliesi del foggiano, non commissariati, hanno ricevuto da fonti statali il finanziamento di ben 4 interventi per un importo complessivo di oltre 21 milioni di euro.
“Sono occasioni perdute per finanziare gli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, così come è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio, tanto tangibili che siamo riusciti a documentarli. Si sono consolidate nel tempo nuove e inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non devono essere scaricate sull’incolpevole platea di utenti, i quali hanno, loro malgrado, già subito nell’ultimo ventennio innumerevoli danni per mancata manutenzione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In 6 anni dal 2013 al 2019 il conto del dissesto idrico in Puglia ha raggiunto quasi 1 miliardo di euro di richieste di risarcimento danni per gli eventi climatici estremi con siccità, nubifragi e piogge torrenziali che hanno indebolito un territorio fragile che va salvaguardato utilizzando i fondi del Recovery Plan per la realizzazione delle infrastrutture irrigue e di opere di manutenzione per mettere freno al rischio idrogeologico.
La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito.
“Siamo convinti che finora siano state assunte scelte contro l’interesse della collettività pugliese e che l’agricoltura della Puglia – continua il presidente Muraglia - per affermarsi in termini competitivi nella crescita dell’ambiente e delle produzioni di qualità che la contraddistinguono, non può più prescindere dalla garanzia di un territorio non soggetto ad allagamenti, frane, smottamenti e dissesti, nonché dalla disponibilità di acqua nel momento in cui le coltivazioni ne hanno bisogno, nella quantità e qualità necessaria e ad un costo adeguato, ciò al fine anche, ed a volte soprattutto, di garantire quel paesaggio unico che costituisce il vero driver dell’economia e dell’occupazione regionale”, dice Muraglia.
Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire – conclude Coldiretti Puglia - adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030.
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Nel corso del pomeriggio di ieri 5 ottobre la Polizia di Stato di Brindisi ha tratto in arresto in flagranza di reato Amedeo Damiano ESPERTI cl. ’66.
Gli investigatori della Squadra Mobile, durante un’attività di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, sul territorio della provincia, accortisi della presenza dell’odierno arrestato che si aggirava con aria circospetta nei pressi di un casolare visibilmente disabitato, ubicato in agro di Latiano, decidevano di raggiungere l’uomo che nel frangente aveva fatto ingresso nello stesso.
Alla vista dei poliziotti l’ESPERTI, colto mentre manipolava degli involucri sigillati posti su di un tavolo, non potendo far altro, manifestava stupore circa il suo rintraccio in quel luogo, ammettendo oramai le proprie responsabilità e specificava che si trattava di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish.
La droga veniva immediatamente recuperata e sequestrata dai poliziotti quantificandola in 610 gr cocaina e circa kg 2,200 hashish suddivisa in involucri con su specificato il peso e il nome dei verosimili acquirenti.
Sono in corso accertamenti finalizzati a stabilire la ragione per la quale l’ESPERTI avesse la disponibilità del citato casolare e l’identificazione di eventuali collaboratori.
Il Questore esprime vivo apprezzamento per l’operazione compiuta che si inserisce nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata nella provincia di Brindisi.
L’operazione svolta dalla Polizia di Stato di Brindisi testimonia, ancora una volta, l’impegno della stessa nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti a tutela della collettività.
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A Mesagne aveva allestito un laboratorio per la coltivazione di cannabis e la produzione di marijuana, arrestato
Mesagne. Aveva allestito un laboratorio per la coltivazione di cannabis e la produzione di marijuana, arrestato.
I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in arresto in flagranza di reato un 34enne del luogo per detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. In particolare, nel corso di specifico servizio per la repressione dello spaccio di stupefacenti, a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, i militari hanno riscontrato la presenza di un laboratorio allestito per la coltivazione di cannabis e la produzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nel citato locale sono stati rinvenuti: una serra artificiale allestita per la coltivazione di cannabis; due vasi con due piante di canapa indiana alte circa 30 cm; una stecca di hashish del peso di 11 grammi; una stecca di hashish di 2,5 grammi; una scatoletta di plastica contenente della resina di hashish, allo stato gommoso; un contenitore in plastica contenente 0,8 grammi di marijuana; un boccaccio di vetro contenente 3,1 grammi di marijuana; un boccaccio di vetro contenente 14 grammi di marijuana; la somma di 995,00 euro e vario materiale utile al confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso il suo domicilio in regime degli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Mesagne. Viola le prescrizioni della detenzione domiciliare, disposto l’accompagnamento in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce nei confronti di un 39enne del luogo, già sottoposto alla detenzione domiciliare. Il provvedimento scaturisce dalle violazioni delle prescrizioni poste in essere dall’uomo e documentate nel tempo dai militari operanti. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.
Ad Angelo e Melissa Maci il Premio "Food and Travel Italia"
Nella meravigliosa cornice del San Barbato Resort Spa & Golf, a Lavello in Basilicata, sono stati consegnati i premi della quarta edizione di Food and Travel Italia, destinati alle eccellenze italiane ed internazionali, che si sono contraddistinte per la loro qualità e i loro servizi in vari settori.
Tra i premiati, presente anche Cantine Due Palmedi Cellino San Marco, realtà vitivinicola che conta ad oggi più di 1000 soci e oltre 20 milioni di bottiglie prodotte ed esportate in tutto il mondo. Al presidente ed enologo Angelo Maci è stato consegnato il “Premio alla Carriera” per i suoi 50 anni di attività e per aver giocato un ruolo chiave nella storia enologica pugliese con dedizione e competenza. Al Melissa Maci, amministratore delegato dell’azienda, è stato conferito il premio “Manager dell’anno” per la trasparenza, l’onestà e la lealtà che la contraddistinguono e per essere un manager con una passione ed un entusiasmo straordinario per il suo lavoro.
Non è la prima volta che “Cantine Due Palme” viene riconosciuta come realtà imprenditoriale di successo nel panorama nazionale; lo scorso anno, gli stessi Pamela Raeli e Marco Sutter, editori di Food and Travel Italia, hanno premiato Antonella Di Fazio, direttore commerciale per il mercato italiano della società vitivinicola, “Direttore Commerciale dell’anno”. Inutile, dire la gioia di Maci per questa gratificazione dopo i due anni di pandemia. “Festeggio i miei 50 anni di attività, portando avanti il mio motto “Insieme si vince”.
Dedico il premio ai nostri 1000 soci, che per primi hanno creduto in questo progetto e che da oltre 32 anni continuano a crederci. Lo dedico ai miei collaboratori, a mio nonno Ettamiano, che ha voluto fortemente che io diventassi agronomo ed enologo e senza il quale non sarei arrivato dove sono ora, e ai miei nipoti, tasselli insostituibili della mia vita”, queste le parole di Angelo Maci, seguito da un’emozionata Melissa Maci, che ha commentato: “È un giorno di festa, ma scorrono lacrime di soddisfazione e gratitudine: per il mio lavoro, per la mia famiglia che mi è sempre accanto, mi comprende e mi supporta e per mio padre, che mi ha voluto fortemente al suo fianco e che non smetterò mai di ringraziare”. Un altro bel traguardo raggiunto da casa “Due Palme”, con l’augurio, sempre rinnovato, di continuare a collezionare preziosi successi enologici.
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Sono stati strazianti i funerali di Benito Branca che si sono svolti ieri pomeriggio alle ore 16 presso la Basilica minore dei frati Carmelitani di Mesagne. L’uomo è deceduto a Mesagne, in un cantiere edile, a seguito del crollo della pensilina di un’abitazione su cui stava lavorando. Più di tutto ha colpito il dolore della figliola Sawamy che non riusciva a staccarsi da feretro del papà. Lo chiamava e lo richiamava. Cercava, invano, il suo papà.
A consolarla erano presenti le amiche. Ed ancora il dolore palpabile della moglie Ramona e del figliolo Kledy. Presenti tanti, tantissimi amici e colleghi. Unanime il cordoglio come unanime è l’attestazione di stima verso un lavoratore “buono, onesto e laborioso”. Tanti i manifesti funebri e i cuscini di fiori. A dare un conforto religioso alla famiglia ci ha pensato padre Enrico Ronzini, priore e parroco della Basilica della Vergine del Carmelo, che ha invitato i parenti a credere nella Resurrezione. Così, in una chiesa piena di gente, nel rispetto delle norme anti Covid, il feretro ha lasciato il luogo sacro per essere tumulato nel cimitero di Mesagne. Sul fronte delle indagini si è compreso quasi tutto. Mancano alcuni dettagli, altre relazioni a supporto, ma il filmato dell’incidente ha messo un punto fermo sulla ricostruzione dello stesso. Nel pomeriggio di lunedì il medico legale, Domenico Urso, ha effettuato l’autopsia al termine della quale diverse incognite sono state sciolte.
L’uomo è morto a seguito della frattura del collo. Anche se durante il volo che ha fatto ha riportato diverse altre fratture, tra cui quelle alle vertebre. Un dato clinico che ha confermato quanto visto in un filmato che ha ripreso il momento del crollo e l’intera dinamica del sinistro. Intanto, la famiglia ha affidato all’avvocato Davide De Giuseppe, del foro di Brindisi, il compito di tutelare il Branca. Il cantiere è stato posto sotto sequestro per permettere di effettuare tutte le perizie del caso. Infine, il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha proclamato per ieri il lutto cittadino e ha invitato i mesagnesi a rispettare un minuto di silenzio alle ore 16 in concomitanza con l’inizio della funzione funebre. Il magistrato titolare dell’indagine, Alfredo Manca, ha emesso cinque avvisi di garanzia nei confronti del titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, dei due proprietari dell’abitazione, dell’architetto progettista della ristrutturazione e dell’ingegnere che ha redatto i calcoli statici della struttura. Il reato, al momento ipotizzato dal magistrato, è l’omicidio colposo.
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BBC: BRINDISI, I ROGHI INQUINANTI E LE VERITA’ DISTORTE
Brindisi avvolta da fumi nauseabondi per giorni, social presi d'assalto (giustamente) dai cittadini, istituzioni impegnate nella ricerca delle cause. In meno di due giorni si riesce, grazie ad un tempestivo intervento del Sindaco, fortuito ma non troppo, a risalire alle cause di queste insopportabili emissioni odorigene: roghi, una decina di cataste di chissà quali materiali (anche copertoni d'auto come si vede in foto), bruciate nelle campagne a sud della città da delinquenti senza scrupoli. Le foto e i video sono eloquenti.
Nella conferenza stampa di oggi è stato raccontato perfettamente tutto dal Sindaco e confermato anche dalle dirigenti di Arpa presenti. Chiari anche i grafici sulla qualità dell'aria. E chiarissima la spiegazione della dottoressa D'Agnano prima e del Sindaco poi sulla interpretazione di quei dati.
Siamo davanti ad intollerabili atti criminosi compiuti da scellerati delinquenti, non da semplici contadini che ripuliscono i terreni da rimanenze e stoppie (pratica comunque vietata per legge).
Come intollerabili sono le strumentali sottovalutazioni di alcuni giornalisti più impegnati a distorcere la verità e a restituire nei loro resoconti notizie parziali e volutamente alterate.
Nella notte del 2 ottobre, quella in cui sono arrivate numerose segnalazioni dai cittadini, Arpa ha evidenziato in alcune centraline di Brindisi dei picchi di benzene, toluene, PM10 e PM2.5.
Se si dice che rientrano nei limiti ma non si spiega (come è stato detto in conferenza stampa) che quei limiti sono considerati, per legge, su base annuale e non per singolo episodio, si sta dolosamente omettendo una verità ai cittadini.
La qualità dell'aria, a causa di questi incendi criminali, in quei giorni a Brindisi era pessima. Va detto senza equivoci di fondo.
Abbiamo sopportato per anni i silenzi e le “ammuine” sull'inquinamento industriale (che è ancora realtà, non è mica sparito) ed è insopportabile che oggi si continui a non raccontare la verità e a creare confusione nei cittadini con il solo scopo di remare contro l'amministrazione e il Sindaco.
Non cambia di una virgola il nostro impegno, quello del Sindaco e di tutta l'amministrazione anche dinnanzi alle mistificazioni.
Vorremmo fosse chiaro che questa confusione artatamente creata danneggia la città, indebolisce le istituzioni (tutte!) e favorisce, proteggendoli, solo questi criminali incendiari.
Brindisi è di tutte e tutti e difenderla è dovere di ognuno di noi.
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BRINDISI BENE COMUNE