Redazione

La situazione che si vive a bordo degli autobus di linea, già critica a causa della cronica mancanza di sicurezza sia per il personale che vi lavora che per i tanti utenti che utilizzano quotidianamente tali mezzi di trasporto (a causa dei numerosi episodi di teppismo), viene ulteriormente messa in evidenza dalle giuste segnalazioni e fondate lamentele provenienti pressocchè quotidianamente dagli studenti e dai loro genitori che con essi compiono il tragitto tra casa e scuola e viceversa. Giusto per sottolineare qualcuna delle problematiche più cogenti e mortificanti si può citare il sovraffollamento sulle cui cause sarà importante dar vita ad un approfondimento con i vertici della STP.
E poi c’è la maleducazione di gente che, senza preoccuparsi dei divieti, fuma a bordo dei mezzi pubblici, incurante sia della legge che viola che del fastidio che arreca al prossimo. Il tutto, sarà da noi attentamente monitorato e posto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale che, in quanto ente-socio, potrà verificare se ci sono le condizioni per aumentare i controlli diretti a bordo degli autobus da parte del personale della STP e per chiedere un costante intervento delle forze dell’ordine. Il tutto, con l’obiettivo di restituire sicurezza al personale della stessa società ed ai cittadini che usufruiscono dei mezzi pubblici.
 
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, OLIO REGALO GASTRONOMICO PIÙ GETTONATO NATALE 2024; ARRIVA VADEMECUM CONTRO OLIERE FAKE ED INGANNI IN ETICHETTA

Nei mercati contadini la giornata dell’extravergine nuovo, le 10 regole d’oro per l’acquisto consapevole

E’ l’olio extravergine il regalo gastronomico più gettonato del Natale 2024, perché ritenuto prezioso quanto utile, con una ricca scelta in Puglia di varietà e packging ammiccanti che lo fanno balzare al primo posto della top ten degli acquisti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in occasione della giornata dell’olio extravergine novello nei mercati contadini di Campagna Amica da Foggia a Lecce, fino a Brindisi.

Scegliere sempre extravergine, perché ottenuto senza estrazione chimica, rigorosamente Made in Italy, con un ulteriore scelta tra DOP e biologici, diffidare del termine “condimenti”, rifiutare l’oliera al ristorante, leggere l’etichetta, sono alcuni dei consigli salva spesa contenuti nel decalogo presentato da Coldiretti e Unaprol, proprio in occasione dell’incontro tra i produttori e i consumatori nei mercati contadini tra degustazioni e corsi alla scoperta del simbolo della Dieta Mediterranea.

La prima regola per garantirsi un olio di qualità è preferire la categoria “olio extravergine di oliva” (EVO) – spiegano Coldiretti e Unaprol -. E’ la categoria superiore, ottenuto direttamente dalle olive senza estrazione chimica. La lettura dell’etichetta rivela, infatti, molte cose sul prodotto che si sta per acquistare.  Se, ad esempio, troviamo la parola “condimento”, si tratta di una miscela con olio di semi. E non è detto che una bottiglia di olio – rilevano Coldiretti e Unaprol - di una marca italiana o che ha il simbolo del tricolore contenga davvero prodotto 100% nazionale, soprattutto se costa troppo poco. L’origine del prodotto deve essere indicato chiaramente in etichetta. Se è italiano sarà riportato “olio italiano” ma se si legge “Ue e non Ue” potrebbe venire da ogni Paese del mondo. Un modo ulteriore per garantirsi la provenienza è quello di scegliere oli a denominazione di origine, Dop o Igp.

La “campagna olearia”, inoltre, corrisponde all’anno di raccolta delle olive e può essere indicato soltanto se la materia prima proviene dal medesimo raccolto. Se manca – rilevano Coldiretti e Unaprol - vuol dire che le olive sono state raccolte in anni diversi. E l’olio è vecchio. Attenzione poi al ristorante, specie se si trova sul tavolo l’oliera. La legge la vieta e bisogna dunque pretendere che l’olio extravergine venga servito confezionato, etichettato e con il tappo antirabbocco. Accanto all’etichetta anche l’analisi sensoriale è importante, usando sia il naso che il palato. L’olio extravergine – spiegano Coldiretti e Unaprol -  di qualità profuma di sentori vegetali freschi ed è un po' amaro e piccante. Occhio pure alla corretta conservazione. L’olio teme tre nemici: calore, luce ed ossigeno. Quindi meglio evitare le bottiglie trasparenti e gli eccessivi travasi.

LE 10 REGOLE D’ORO ‘SALVA OLIO’

1    Scegli la categoria “olio extravergine di oliva” (EVO) è la categoria superiore, ottenuto direttamente dalle olive senza estrazione chimica.

2    Se sull’etichetta è indicato «condimento» e non olio extravergine si tratta di una miscela con olio di semi

3    Marca italiana non equivale a prodotto italiano, soprattutto se costa troppo poco

4    L’origine dell'olio deve essere indicato chiaramente in etichetta. Bisogna leggerla! Se è Italiano sarà riportato “olio italiano”

5    La dichiarazione «Ue e non Ue» non significa nulla: equivale all’intera superficie terrestre. Non è olio italiano

6    Se vuoi essere sicuro dell’origine scegli oli extravergini DOP e IGP

7    La “campagna olearia” corrisponde all’anno di raccolta delle olive può essere indicato soltanto se la materia prima proviene dal medesimo raccolto. Se manca vuol dire che le olive sono state raccolte in anni diversi. E l’olio è vecchio

8    L’analisi sensoriale è importante: annusate e assaggiate l’olio. L’olio extravergine di qualità profuma di sentori vegetali freschi ed è un po' amaro e piccante.

9    L’olio teme tre nemici: calore, luce ed ossigeno. Quindi dobbiamo evitare le bottiglie trasparenti e gli eccessivi travasi

10    L’oliera è vietata nei ristoranti. Pretendiamo che l’olio extravergine venga servito confezionato, etichettato e con il tappo antirabbocco

FONTE: COLDIRETTI/UNAPROL.

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Il 4 e 5 dicembre, il Parco Culturale di Fasano, sede istituzionale del Gruppo FORTIS, e la Med Cooking School di Ceglie Messapica ospiteranno la quinta edizione di “C’è un medico in cucina”, evento cofinanziato dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia, ideato e organizzato da Tipica Puglia, con la collaborazione del Centro Interdipartimentale Cibo in Salute dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, del Parco Culturale Fortis di Fasano, dell'Associazione Dante Alighieri di Fasano e della Med Cooking School di Ceglie Messapica (Br).
Al centro del programma, due giornate di cultura e diffusione, con un contest dell’Autumn School sulla Nutraceutica e Ristoceutica, due discipline innovative che uniscono ristorazione, nutrizione e farmaceutica.
Questa edizione, arricchita dalla presenza di esperti e professionisti del settore, punta a valorizzare gli alimenti a metro zero, rispettando stagionalità e sostenibilità. L’evento nasce con l’obiettivo di sensibilizzare anche medici e professionisti della salute sull’importanza di una corretta alimentazione, evidenziandone i benefici per il benessere fisico e mentale. La Puglia, con la sua straordinaria biodiversità agroalimentare, si conferma un territorio privilegiato per esplorare il legame tra cibo e salute.
L’evento si articolerà in due giornate differenti, una il 4 dicembre a Fasano e l’altra il 5 dicembre a Ceglie Messapica, con il patrocinio di entrambi i comuni.
Mercoledì 4 dicembre presso il Parco Culturale Gruppo FORTIS di Fasano si terrà la prima giornata, interamente dedicata al legame tra alimentazione e salute. Ricercatori universitari terranno una serie di interventi divulgativi aperti al pubblico, spiegando in modo semplice ma approfondito temi legati alla nutrizione e alla salute. Tra gli argomenti trattati ci saranno il valore del cibo come patrimonio della salute, i benefici degli oli essenziali, l’impatto positivo dei fitocomposti su ulivo e vite e il rapporto tra chimica e cucina per il benessere personale.  
Giovedì 5 dicembre presso la Med Cooking School di Ceglie Messapica si terrà il famoso contest che combina la passione per la cucina con la competenza medica. Medici di ogni specializzazione, farmacisti e nutrizionisti avranno l’opportunità di partecipare, mettendo alla prova le loro competenze culinarie e candidando le proprie ricette.
Questo evento rappresenta un momento di confronto e creatività, in cui la cucina diventa uno strumento per promuovere una corretta alimentazione e un benessere diffuso, celebrando al tempo stesso le eccellenze gastronomiche del territorio.

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Fiammata ai banchi di vendita, mentre i produttori agricoli non coprono i costi di produzione

Con l’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da +1,7% a +2,4%) sia non lavorati (da +3,4% a +4,1%), la famiglia pugliese compra meno cibo spendendo comunque di più per il ridotto potere di acquisto con un carrello della spesa sempre più costoso, con la forbice dei prezzi tra produzione e consumo che aumenta da 3 fino a 5/6 volte dal campo alla tavola. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione, con il tasso di crescita dei prezzi del “carrello della spesa” che sale a +2,6% mentre l’inflazione di fondo si attesta a +1,9%.

Un andamento che – sottolinea la Coldiretti regionale - porta al contenimento dei consumi alimentari dei cittadini che spendono di più per mangiare di meno mentre i produttori agricoli non coprono i costi di produzione. La fiammata dell’inflazione ha costretto le famiglie pugliesi a risparmiare anche sulla spesa alimentare – dice Coldiretti Puglia - tanto che un nucleo familiare spende a tavola in media 464 euro al mese per l’acquisto di generi alimentari e bevande, uno dei valori più bassi d’Italia. Ma su 100 euro spesi dal consumatore per l’acquisto di prodotti agricoli freschi – denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi realizzata da Ismea -  meno di 20 euro remunerano il valore aggiunto degli agricoltori, ai quali, sottratti gli ammortamenti e i salari, resta un utile di 7 euro, contro i circa 19 euro del macro-settore del commercio e trasporto.

Per i prodotti alimentari trasformati la situazione è ancora peggiore con l’utile dell’agricoltore che si riduce a 1,5 euro, solo di poco inferiore a quello dell’industria, pari a 1,6 euro, contro i 13,1 euro del commercio e trasporto che fanno la parte del leone. Permangono – scrive Ismea – squilibri strutturali nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con le fasi più a valle, quali logistica e distribuzione, in grado di trattenere la quota più elevata del valore finale del prodotto, a discapito soprattutto della fase agricola.

L’inflazione che riduce il potere di acquisto delle famiglie pugliesi comporta un aumentata sensibilità verso il cibo locale del territorio, con oltre sei consumatori su dieci (64%) che hanno fatto almeno un acquisto nel 2024 in un mercato contadino, con i farmers’ market diventati ormai un appuntamento fisso per la spesa dei cittadini accanto a supermercati e negozi di vicinato. A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% degli intervistati ritiene, infatti, che comperare direttamente dall’agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali – rileva Coldiretti -, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nel sottolineare che occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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Notte di fuoco in via Romolo a Brindisi. Questa notte, 40 minuti dopo la mezzanotte, tre auto sono andate a fuoco. Si tratta di un'Audi A3, una Lancia y e una Fiat Punto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Brindisi e i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno spento gli incendi e messo in sicurezza la zona. Sulla matrice degli incendi indagano i Carabinieri.

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Si terrà oggi, sabato 30 novembre, alle 18,30 presso il Teatro Comunale della città messapica, la presentazione e premiazione dei vincitori della Sessione di Inediti della XXI edizione del Premio Letterario Nazionale "Città di Mesagne", a cura dell'associazione culturale "Solidea (1 Utopia)" OdV.

Saranno pubblicamente omaggiati e intervistati: per la Narrativa, Carola Cestari (Milano) con "Cambi di prospettive" (primo posto), Maria Carmela Miccichè (Scicli, Ragusa) con "La leggenda della fornace sul mare" (secondo posto) e Raffaella Ricci (Brindisi) con "Ritratto senza nome" (terzo posto); per la Poesia, Elisabetta LIBERATORE (Pratola Piacenta, L'Aquila) con "Diaspora" (primo posto), Paolo Camera (Torino) con "Polka di un'anima in pena" (secondo posto), Rita Stanzione (Roccapiemonte, Salerno ) con "Chiamarle tutte, le memorie".
Nella mattinata, i vincitori saranno guidati in visita alle bellezze di Mesagne dai soci di Solidea.
La serata, che vanta il patrocinio dell'Amministrazione Comunale - Area Cultura e Turismo di Mesagne e del Dipartimento Studi Umanistici di Unisalento, sarà condotta da Flavio Dipietrangelo, Giampiera Di Monte, Pantaleo Ancora e Marina Poci e animata musicalmente dal Maestro Ermanno Corrado, violinista di chiara fama. Le letture saranno curate da Rita Greco e Ludovico Tenore.
Hanno operato in giuria, con il coordinamento del presidente di Solidea, Enzo Dipietrangelo, i signori: dottor Pantaleo Ancora (socio, Mesagne - BR), dottoressa Jlenia Loscanna (Erchie - BR),
dottoressa Rita Pacilio (poetessa, San Giorgio del Sannio - BN),
professor Damiano Poci (docente emerito, Mesagne - BR), avv. Diana Politano (Mondadori Bookstore – Mesagne BR), avv. Marina Poci, redattrice di Senza Colonne News e Il7 Magazine, (socia consigliera, Mesagne – BR, presidente Sessione Inediti).
La manifestazione si fregia della collaborazione dei soci di Solidea Claudia e Annarita Quaranta, Rosaria D'Errico, Georgiana Raluca Dosa, Maria Cellino, Vanessa Cavallo, Carmen Longo, Patrizia Destino, Silvia Franco e, per la logistica, Amedeo Cellino, Franco e Marcello Di Pietrangelo.
L'evento, ideato e curato da Enzo Dipietrangelo, presidente di Solidea, si concluderà con il lancio del bando della XXII del Premio.

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Un appartamento è andato a fuoco questa sera, intorno alle ore 23, in via Osanna a Brindisi. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri e vigili del fuoco con due mezzi tra cui un'autoscala e il 118 i cui operatori hanno soccorso una donna di 46 anni è rimasta ferita.

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L’associazione Emotivamente, che si occupa di epilessia, ha organizzato un incontro di formazione-informazione per il personale scolastico presso la scuola di 2° grado ITES G. Calò di Francavilla Fontana. Questo incontro nasce dalla volontà di rendere il mondo della scuola partecipe e attivo nell’affrontare un tema così delicato come è quello dell’epilessia.

“Emotivamente“ opera in sinergia con altre associazioni del territorio che si occupano di sensibilizzazione sulla stessa tematica, come l’AICE, e ha sempre beneficiato del contributo in idee e proposte del consorzio ATS BR/4, con cui le due Associazioni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. ” La scuola non ha paura delle crisi“ è il titolo del progetto che si propone alle scuole e che gode per il valore formativo ed educativo,  del patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, dell’Amministrazione Comunale di Mesagne e del CSV Brindisi Lecce - volontariato nel Salento,  oltre alla collaborazione del reparto di Neurologia del Perrino di Brindisi, dell’IRCCS “E. Medea“ di Brindisi e della Dott.ssa Elia Marisa, neurologa pediatra. L’incontro si è realizzato grazie alla sensibilità del Dirigente Scolastico Prof. Roberto Cennoma,  sempre attento a queste tematiche e,  essendo l’ITES G. Calò una scuola polo, ha visto la partecipazione  di docenti provenienti da diverse scuole dei comuni di  Francavilla Fontana e Oria, come la scuola primaria del  III comprensivo De Amicis - San Francesco, la scuola primaria del II Comprensivo Montessori - Bilotta , il Liceo Scientifico F. Ribezzo, la scuola dell’infanzia del I Circolo De Amicis - Milizia. Durante la riunione, preparata nei minimi particolari dalla referente alla salute dell’ITES Calò Prof.ssa Visconte Antonella, la Dott.ssa Elia, che ha una esperienza pluriennale nella diagnosi e nel trattamento di questa patologia, ha posto l’attenzione sulle modalità di diagnosi della malattia e sul corretto comportamento da adottare nel caso ci si dovesse trovare a fronteggiare eventi epilettici.
L’incontro è stato arricchito dalla toccante testimonianza di una ragazza che ha vissuto sulla propria pelle lo stigma e la discriminazione che questa condizione comporta, emozionando i diversi uditori presenti. 
Punto cruciale dell’incontro e della campagna di sensibilizzazione è sottolineare come l’epilessia sia una malattia diversa dalle altre in quanto porta con sé questo genere di esclusione sociale e di discriminazione, che affonda le radici in una diffusa disinformazione. Da ciò emerge come sia importante fare leva sulla cultura e mettere le istituzioni scolastiche nelle condizioni di svolgere il loro doppio ruolo, educativo e di salvaguardia della salute, essendo la scuola la principale agenzia educativa e il luogo privilegiato in cui i bambini e i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo.
Uno dei compiti principali delle associazioni che si occupano di epilessia e dei diversamente abili è quello di indirizzare i propri sforzi, insieme alle istituzioni pubbliche e scolastiche, affinchè sia garantita la sicurezza fisica e soprattutto psicologica dei ragazzi, sia all’interno dell’ambito scolastico che nella vita quotidiana, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. 
Il prossimo appuntamento si svolgerà a S. Pietro V.co il 10 dicembre con i docenti delle scuole del posto.

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FSC, Amati: “Cisternino c’è, con 3,6 per strade e altri interventi comuni ad alte città”.

Dichiarazione del consigliere regionale e assessore al bilancio Fabiano Amati. 

“C’è Cisternino nell’accordo per l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione, sottoscritto oggi a Bari dalla Presidente Meloni e dal Presidente Emiliano. C’è per un finanziamento specifico dedicato, 3,6 milioni di euro relativi alla sicurezza stradale e in particolare alla strada dei colli. 
Una lunga storia di difficoltà amministrative attorno a una buona idea, con questa decisione prende la strada del compimento. Speriamo bene”.

 

FSC, Amati: “Fasano c’è, con 3,5 milioni per rigenerazione urbana e altri interventi comuni ad alte città. E c’è anche nell’elogio di oggi della Meloni per il successo G7”

Dichiarazione del consigliere regionale e assessore al bilancio Fabiano Amati.

“C’è Fasano nell’accordo per l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione, sottoscritto oggi a Bari dalla Presidente Meloni e dal Presidente Emiliano. C’è per un finanziamento specifico dedicato, 3,5 milioni di euro destinati alla rigenerazione urbana e c’è per ulteriori interventi di carattere più generale finanziati per molti comuni pugliesi. 
Fasano c’è, inoltre, per un racconto che riempie di gioia. Il racconto della Presidente Meloni sul ricordo di bellezza, organizzazione e accoglienza, ancora vivo in tutti i capi di stato e di governo che hanno partecipato al G7. Il piccolo o grande contributo che Fasano sta dando al grande successo della Puglia nel mondo, ripaga la sua classe dirigente degli ultimi vent’anni, i suoi imprenditori e i suoi cittadini. Spero che un tempo si potrà dire alla nostra generazione di aver fatto buon uso dello splendido territorio, costruendolo e coltivandolo senza rovinare l’incanto, accogliendo i frutti materni della natura e tenendo a bada i suoi aspetti furiosi e violenti”.

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GIOVANNA CEGLIE CONCLUDE IL SUO MANDATO DI DIRETTRICE DEL CENTRO SERVIZI GLOBALE DELLE NAZIONI UNITE (UN).

Dopo cinque anni, la Dott.ssa Giovanna Ceglie lascia il Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite (UNGSC) per assumere il ruolo di Direttrice della Divisione per le Attività Speciali presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York.

 Continuerò a seguire da un’altra angolazione lo sviluppo dell’UNGSC” ha dichiarato Giovanna Ceglie nel suo messaggio di saluto alle autorità italiane ringraziandole per la collaborazione istituzionale “premessa fondamentale  per creare le condizioni affinchè questo Centro così importante per le Nazioni Unite e questo territorio così strategico per il nostro Centro possano continuare a svilupparsi integrandosi e arricchendosi l’uno della presenza dell’altro”.

Il Dott. Michel Bergeron, Capo delle Tecnologie Digitali dell'UNGSC e Responsabile della Sede delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione delle Nazioni Unite a Valencia, assumerà il ruolo di Direttore ad interim.