Redazione
Vax Day, il bilancio della giornata
A tracciare un bilancio del Vaccine Day a Brindisi, il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone: “la sensazione è quella di uscire da un tunnel e di poter riprendere la vita nelle nostre mani. Il percorso è ancora lungo, ma grazie al vaccino potremo lasciarci alle spalle questa pandemia”.
“Un segnale dal forte valore simbolico - dice ancora Pasqualone - è venuto da tutti gli operatori sanitari che si sono vaccinati contro il Covid: il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, il segretario regionale della Federazione dei medici di famiglia, Donato Monopoli, il segretario provinciale della Federazione dei pediatri, Francesco Gianfredi. Ringrazio loro e tutti quelli che hanno avviato questo percorso”.
Quindici sono i vaccini somministrati al Di Summa, quaranta al Perrino e venticinque nella Rssa Sancta Maria Regina Pacis di Fasano.
Il Direttore Sanitario Andrea Gigliobianco aggiunge: il lavoro di squadra ha permesso di gestire in sicurezza tutte le fasi: dal trasporto alla preparazione alla somministrazione del vaccino. La sfida che ci attende ora è quella della maggiore copertura vaccinale della popolazione che ci permetterà di tornare a dedicare tutte le energie che occorrono alla gestione delle tante patologie diverse dal Covid.
“Ieri a fine giornata – spiega il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, Stefano Termite - i nomi degli 80 soggetti sottoposti alla vaccinazione contro il Covid sono stati inseriti nell’anagrafe nazionale vaccini del Ministero della Salute, attraverso il sistema gestionale Giava. Nei prossimi giorni arriveranno altre dosi per vaccinare in primo luogo gli operatori sanitari di ospedali e territorio, e il personale e gli ospiti delle residenze assistenziali. In altre parole, copriremo con il vaccino chi porta assistenza agli ammalati e i soggetti che con un’infezione da Coronavirus rischiano di più per età avanzata o comorbilità. Il mio ringraziamento – prosegue Termite - va al gruppo dell’ambulatorio vaccinale, la nostra “équipe zero”: i medici Giulia Calabrese, Maria Grazia Giurgola e Antonella Maci, l’infermiera Patrizia Zuppetta, gli assistenti sanitari Elita Mastrovito, Dalila Piccinno, Damiano Rochira, Andrea Zizzi”.
“Una partenza importante – dice il direttore del Dipartimento di Cure primarie della Asl, Angelo Greco – perché adesso abbiamo gli strumenti per affrontare in maniera decisiva la pandemia. L’obiettivo è quello di riuscire prima dell’estate, o al massimo in autunno, a raggiungere una copertura significativa della popolazione per liberarci di tutti quei vincoli che costringono i rapporti sociali e l’economia a rallentare. Quello che emerge è un clima diverso, di grande collaborazione tra sanitari e utenti: insieme si può vincere questa battaglia”.
“Questo vaccino – aggiunge il direttore del Dipartimento Area medica, Pietro Gatti – è basato su tecnologie che conosciamo da trent’anni e che la ricerca potrà, in un futuro non tanto lontano, utilizzare per la cura dei tumori. Il 27 dicembre è una giornata memorabile per il suo
significato e per il messaggio di speranza che porta con sé: cancellare quel virus che ha stravolto le nostre vite e ha creato problemi di ogni tipo, economici e sanitari, e ritornare alla vita normale”.
Il direttore dell’Unità operativa di Oncologia, Saverio Cinieri, annuncia che “nei prossimi giorni usciranno le raccomandazioni Aiom, la società di oncologia medica: i pazienti oncologici sono soggetti fragili e così come è importante vaccinarsi l’influenza è necessario farlo contro il Covid. Vaccinatevi perché questa pandemia la dobbiamo sconfiggere tutti insieme”.
Il direttore del reparto di Malattie infettive, Domenico Potenza, sottolinea che questo è “un vaccino che tutti devono fare per raggiungere l’immunità di gregge e superare questa notte buia che ci sta attanagliando da dieci mesi”.
“Non abbiamo tante armi a disposizione – dice Antonio D’Autilia, responsabile del Pronto Soccorso del Perrino – e ogni strumento per vincere questa battaglia diventa indispensabile”.
“L’impegno a livello internazionale - mette in evidenza il direttore di Pneumologia dell’ospedale di Ostuni, Pierluigi Pietro Bracciale - ha portato in tempi record alla creazione di questo vaccino. Invito tutti a non abbassare la guardia e a mantenere le regole per la prevenzione del contagio".
Covid-19: test rapidi antigenici su tutta la popolazione scolastica di Mesagne (Scarica gli allegati in pdf)
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Fuochi di artificio e animali. Il lockdown non ferma i botti
Sembra proprio che neanche la pandemia, il lockdown e tutte le limitazioni di movimento previste dal Dpcm per contenere la diffusione del Covid19 abbiano fermato i botti illegali, almeno a giudicare dalla quantità di notizie di sequestri di fuochi che stanno uscendo in questi giorni, l'ultima questa mattina: 200 chili di 'botti' illegali sequestrati a Cagliari dalla Polizia di Stato. Per questo l'Ente Nazionale Protezione Animali ha stilato una serie di consiigli da seguire per aiutare i nostri animali a vivere al meglio questo momento così traumatico per loro. Il 45% dei cani, infatti, quando sente i fuochi di artificio mostra segni di paura, atteggiamenti di ansia, panico o fuga. Ma cosa può succedere davvero ai nostri animali? Cosa possiamo fare o non fare per aiutarli?
Cosa puoi fare prima e durante la notte di Capodanno?
-Innanzitutto verificare che il microchip del pet sia leggibile dal veterinario.
- È anche una buona idea attaccare una medaglietta di identificazione al collare.
- Assicurati che la tua casa e il tuo giardino siano il più possibile a prova di fuga.
- Assicurati che tutte le porte e le finestre siano chiuse saldamente.
- Se possibile, controlla che il tuo cane non abbia accesso alle porte che conducono all'esterno, specialmente quando le persone entrano o escono da casa.
- Proteggi eventuali vie di fuga nel vostro giardino, per ogni evenienza, e assicurati che tutti in casa sappiano che devono essere veloci per aprire e chiudere
Come mantenere il cane sicuro e calmo durante i fuochi d'artificio? I consigli della esperta cinofila Enpa, Giusy D’Angelo
-Tienilo dentro: anche se il tuo cane trascorre la maggior parte del suo tempo all'aperto, portalo dentro durante i fuochi d'artificio. Questo gli impedirà di fuggire quando si sente spaventato, il che può metterlo in pericolo.
-Crea uno spazio sicuro: se il tuo cane è abituato alla cuccia, rendi disponibile la sua cuccia, poiché probabilmente è già uno spazio sicuro per lui. Altrimenti, mettilo in un bagno o in un'altra piccola stanza con musica classica ma ancor meglio sarebbe usare audiolibri, è stato dimostrato che ascoltare la voce umana con una corretta cadenza induce i cani a regolare respirazione e battiti cardiaci (scarica il nostro audiolibro :undefined ) o rumori neutri per aiutare a soffocare il boom dei fuochi d'artificio. Arricchisci la sua stanza con oggetti che creino un ambiente tridimensionale dove lui può mostrare il suo bisogno. Mettersi sopra la cuccia, nascondersi sotto le coperte o afferrare un gioco può farlo sentire maggiormente a proprio agio. Puoi incrementare il benessere attraverso gli odori per cui, oltre a contaminare la stanza con odori che conosce e lo rende sicuro, aggiungi odori nuovi che stimolino un’attività olfattiva mirata alla serenità.
-Prova un cappotto aderente: avvolgenti, gilet e cappottini aderenti esercitano una leggera e costante pressione. Molti cani lo trovano rilassante e calmante. È’ possibile che tali prodotti siano di aiuto in altre situazioni che inducono ansia, come i temporali.
Cosa può succedere ai nostri animali durante i botti? I consigli di un veterinario, Meir Levy:
“Per gli animali – spiega il dott. Meir Levy, veterinario dell’Enpa nazionale, è un momento davvero drammatico. I rumori ma anche le luci improvvise possono spaventare moltissimo e creare delle vere e proprie crisi di panico. Sono diversi i cambiamenti che possiamo notare a livello fisico: iperventilazione (il cane respira a fatica), tachicardia (il battito accelerato) e in alcuni casi anche sciallorea, ovvero ipersalivazione, e tremori muscolari”.
Cosa fare? “Sicuramente – continua Meir Levy - occorre preventivamente chiudere tutte le finestre. In caso di attacco di panico del nostro animale spegnere anche le luci ed evitare ulteriori suoni alti (anche televisione o musica). Cercare di stargli vicino ma ricordare che in questo stato di grande agitazione l’animale può essere mordace”.
Come prevenire? “Esistono dei cicli di calmanti naturali – aggiunge il dott. Levy - che si possono iniziare anche qualche giorno prima e che hanno grandi effetti benefici. Sono integratori, quindi possono essere assunti da animali di tutte le età senza problemi. In questo caso è bene quindi rivolgersi al proprio veterinario in anticipo per farsi consigliare la terapia più adatta al cane”.
Cinque motivi per cui i cani hanno paura dei fuochi d'artificio
1. Sono rumorosi
La maggior parte dei fuochi d'artificio emette un suono forte. I cani hanno un udito più acuto rispetto agli umani, quindi quei forti boom, crepitio e fischi sono allarmanti. I cani non sono soggetti predatori ma anche predati Questo comporta delle reazioni d’origine istintiva che inducono il cane a fuggire o manifestare comportamenti di autodifesa o addirittura a comportamenti di autolesionismo o distruzione.
2. Non è solo il suono dei fuochi d'artificio che può causare angoscia ai cani, è anche la luce e i lampi nel cielo. Lascia le luci accese all'interno per ridurre anche l'impatto dei flash. Non dimenticare che il primo senso del cane per la valutazione ambientale è la vista, che innesca una risposta comportamentale del cane
3. Sono imprevedibili
Quei petardi arrivano senza preavviso. I rumori forti e le luci lampeggianti suonano e sembrano ogni volta diversi. Inoltre, arrivano a intervalli diversi, quindi i cani riescono ad abituarsi.
4. Rappresentano una minaccia
Il rumore e l'imprevedibilità dei fuochi d'artificio portano molti cani a percepirli come una minaccia. Ciò innesca la loro risposta di lotta o fuga. Il cane può abbaiare ai rumori o cercare di scappare e nascondersi. Può anche mostrare altri segni di ansia: irrequietezza, respiro accelerato, pianti.
5. I fuochi d'artificio fanno sentire i cani intrappolati
I fuochi d'artificio sono inevitabili. Quindi, se i rumori innescano la risposta di fuga del tuo cane, proverà a scappare dalla minaccia. Sfortunatamente, spesso non c'è nessun posto dove andare che lo tenga al riparo da quel fortissimo rumore dunque il cane inizia a provare ansia e si sente in trappola, senza possibilità di scampo.
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Il forte vento sferza la provincia di Brindisi
Un minimo barico, centrato sullo Ionio, determina ancora tempo perturbato sul Meridione italiano e sul Molise, con venti forti settentrionali su gran parte del territorio, che causeranno un ulteriore calo delle temperature. Da alcune ore anche la provincia di Brindisi è sferzata da raffiche di vento che possono raggiungere i 70 chilometri orari. Fino alle ore 20 la Protezione civile regionale ha dichiarato parte della Puglia "Allerta meteo arancione". Nella giornata di domani è sempre previsto vento, ma con intensità minore.
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Covid - 19. Oggi 645 casi positivi in Puglia, 30 in provincia di Brindisi con 4 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 28 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.147 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 645 casi positivi: 219 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 18 nella provincia BAT, 269 in provincia di Foggia, 86 in provincia di Lecce, 16 in provincia di Taranto, 4 residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 47 decessi: 16 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 18 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.012.689 test.
31.533 sono i pazienti guariti.
53.157 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 87.084, così suddivisi:
33.560 nella Provincia di Bari;
9.960 nella Provincia di Bat;
6.281 nella Provincia di Brindisi;
19.381 nella Provincia di Foggia;
6.781 nella Provincia di Lecce;
10.536 nella Provincia di Taranto;
501 attribuiti a residenti fuori regione;
84 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Approvato il primo stralcio di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico R4
Importante novità in arrivo per i residenti del Quartiere Musicisti. L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha dato il via libera al primo stralcio di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico.
“La risoluzione definitiva del problema degli allagamenti nel Quartiere Musicisti è prioritaria e non più rinviabile – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – per questa ragione abbiamo deciso di avviare da subito un primo step di interventi per 100 mila euro, a cui seguirà un secondo step nel 2021 per 1,9 milioni di euro. Abbiamo previsto di realizzare questi interventi con fondi comunali. Intanto, abbiamo candidato il progetto complessivo a finanziamento, così come abbiamo previsto nella variante del piano triennale delle opere pubbliche approvata nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale.”
Ad essere interessata da questo primo step di lavori, finanziati con 100 mila euro di fondi di bilancio del 2020, è via Giuseppe Di Vagno. Qui, all’esito delle indagini effettuate lungo le condutture di scolo, sono emerse delle criticità che impediscono il corretto fluire delle acque piovane e sono causa degli allagamenti in caso di piogge abbondanti.
Gli interventi programmati consisteranno nella pulizia e manutenzione della rete di cunicoli dove corrono le acque, eliminazione degli allacciamenti di fogna nera che ne ostruiscono il passaggio e realizzazione di una nuova condotta con un diametro superiore a quello esistente. Saranno inoltre predisposti nuovi pozzetti con griglie di captazione che renderanno più agevole la manutenzione ordinaria delle condutture.
“Questi primi interventi, che rappresentano solo il primo passo per la soluzione del problema, porteranno ad un immediato miglioramento della situazione – prosegue il Sindaco – si tratta di opere indispensabili, basti pensare che in alcuni tratti l’ostruzione delle condutture raggiunge il 40% della portata attuale.”
L’intervento stralcio arriva a pochi giorni dall’approvazione della variante del piano triennale delle opere pubbliche con cui l’Amministrazione Comunale ha ufficializzato la candidatura a finanziamento del progetto integrale di mitigazione del rischio idrogeologico dell’area per 3 milioni di euro.
“Il nuovo anno sarà decisivo per la risoluzione definitiva del problema – conclude il Sindaco – i 2 milioni di euro messi in bilancio risolveranno gran parte delle criticità esistenti riportando l’area alla normalità. In caso di approvazione del progetto, con l’arrivo dei tre milioni di euro, saremo in grado di realizzare anche le opere accessorie che chiuderanno definitivamente il cerchio intorno a questa opera pubblica.”
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Coldiretti: il settore della ristorazione è il più duramente colpito dagli effetti della pandemia
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, -3,5 MLD EURO PER RISTORANTI E AGRITURISMI NEL 2020. Il settore della ristorazione è il più duramente colpito dagli effetti della pandemia.
Il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari dei pugliesi che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di oltre 3,5 miliardi di euro nel 2020 con la chiusura di circa 22mila ristoranti, bar, ristoranti, pizzerie e 875 in Puglia. E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti su dati Ismea dal quale emerge che il settore della ristorazione è stato quello più duramente colpito dalla pandemia con la serrata imposta dalle misure anti contagio in una regione dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa.
Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti Puglia – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Una situazione di sofferenza che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 700 milioni di euro solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione.
“Per effetto della chiusura della ristorazione è a rischio un sistema agroalimentare che in Puglia è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta dalle consegne a domicilio e dall’asporto”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo – precisa la Coldiretti regionale – rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti Puglia - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.
“Alle limitazioni alle attività di impresa devono corrispondere in tempi stretti i sostegni economici agli agriturismi e a tutte le imprese lungo la filiera agroalimentare – sollecita il presidente dell’associazione agrituristica di Coldiretti Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis - per dare liquidità ad aziende che devo sopravvivere all’emergenza Covid, come interventi a fondo perduto per agriturismi e ristoranti per salvare l’economia ed il lavoro”.
Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale – conclude Coldiretti Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.
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Vizzino: Rossi coinvolga i consiglieri regionali sul piano casa
VIZZINO – CONTRADE E MODIFICHE AL PIANO CASA: IL SINDACO DI BRINDISI COINVOLGA I CONSIGLIERI REGIONALI PER INDIVIDUARE SOLUZIONI PERCORRIBILI. L’ultima seduta del Consiglio regionale avrebbe potuto rappresentare la soluzione ad un problema che sta a cuore a centinaia di famiglie brindisine. E’ questo il motivo per cui avevo apposto la mia firma all’emendamento – proposto dal collega Amati – per modificare il Piano Casa della Regione Puglia. L’obiettivo non era e non è quello di legittimare forme di abusivismo. In quel caso, infatti, bene avrebbe fatto il Consiglio regionale a respingere tale emendamento. Si tratta, invece, di porre rimedio ad una situazione paradossale, venutasi a determinare negli anni grazie anche all’assenza di adeguate politiche abitative e di idonei strumenti urbanistici.
Aresta (M5s): slittamento termine pagamento contributi volontari
LEGGE BILANCIO – GOVERNO ACCOGLIE ODG ARESTA (M5S) PER SLITTAMENTO TERMINI VERSAMENTO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI VOLONTARI.
Il governo ha accolto oggi a Montecitorio un ordine del giorno presentato dal parlamentare del M5S Giovanni Luca Aresta con il quale lo si impegna “a valutare l’opportunità di adottare iniziative normative volte a prorogare di dodici mesi il termine trimestrale di cui all’art.8 comma 1 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n.184, al fine di garantire la continuità della contribuzione volontaria da parte dei soggetti interessati.”
L'invito di Biagio Silla a vaccinarsi contro il Covid
L'infermiere Biagio Silla, del reparto post Covid del "De Lellis" di Mesagne, lancia l'invito a vaccinarsi: "Oggi è il V-Day e ciò che più lascia amareggiati è che, nelle occasioni in cui più di tutto viene chiesto di dare il buon esempio e mostrarci uniti, non sappiamo compiere il balzo decisivo in avanti. Rincuora sapere che, di fronte a tanti che avocano a sé il concetto di libera scelta ponendola come scudo alla loro mancanza di argomentazioni scientifiche - a tal proposito ricordo che la Scienza non è Democratica - ce ne sono molti di più che hanno scelto di prendere al volo l'occasione di vaccinarsi. Ci salverà la Scienza e non dobbiamo aver paura di essere Scienza noi per primi. Buona domenica e buon V-Day per tutti i colleghi che oggi verranno vaccinati'.
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