Redazione
Covid - 19. Oggi 221 casi positivi in Puglia, 25 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 27 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 1748 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 221 casi positivi: 129 in provincia di Bari, 25 in provincia di Brindisi, 16 nella provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 17 in provincia di Lecce, 23 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione.
Sono stati registrati 12 decessi: 2 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.008.542 test.
30.454 sono i pazienti guariti.
53.638 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 86.439, così suddivisi:
33.341 nella Provincia di Bari;
9.942 nella Provincia di Bat;
6.251 nella Provincia di Brindisi;
19.112 nella Provincia di Foggia;
6.695 nella Provincia di Lecce;
10.520 nella Provincia di Taranto;
497 attribuiti a residenti fuori regione;
81 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Maltempo: Coldiretti Puglia, prima neve sul Gargano; allarme gelo per verdure e ortaggi
Prima neve in Puglia sul Gargano con Faeto innevata e l’arrivo del repentino freddo anche in pianura che colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che segnala brusco cambiamento climatico in un 2020 che si è classificato fino ad ora come il quinto più caldo dal 1800, con una temperatura di quasi un grado superiore alla media storica (+0,96 gradi) sulla base dei dati Isac Cnr.
“Il clima pazzo sta contribuendo a consumare il suolo per il 67,5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Sono evidenti le conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, come accaduto a partire da gennaio dove l’inverno bollente ha lasciato il posto ad una primavera pazza e ad un inizio di inverno bellente, dove si sono succeduti numerosi eventi estremi, secondo le elaborazioni su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD), come 3 tornado di cui due in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce, 10 grandinate violente nel barese e sul Salento, 2 trombe d’aria nel barese e nel foggiano, frequenti nubifragi improvvisi, oltre alle nevicate di febbraio, le gravi gelate del 24 e 25 marzo scorsi e la violenta grandinata del 6 luglio scorso in provincia di Taranto, a Massafra, Castellaneta, Martina Franca, Manduria e Avetrana, con il nubifragio che nel foggiano ha distrutto in pochi attimi 300 ettari di pomodoro da San Severo ad Apricena, da Poggio Imperiale fino a Lesina, per finire alle grandinate e ai nubifragi che hanno colpito la Puglia tra settembre e novembre.
Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo le elaborazioni di Coldiretti Puglia sulla scorta dei dati ISPRA.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
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Torre Santa Susanna. Preso dallo sconforto e dopo aver visto un servizio televisivo, chiama il 112. Nel pomeriggio di ieri 26.12.2020 è giunta presso la Centrale Operativa di Francavilla Fontana, una telefonata da parte di un 89enne di Torre Santa Susanna, il quale richiedeva un intervento poiché aveva necessità di raccontare una vicenda che l’aveva visto coinvolto. Veniva inviata presso l’abitazione del richiedente una pattuglia composta dai militari del Nucleo Radiomobile di Francavilla Fontana, i quali prendevano contatti con l’anziano. Nella circostanza, l’89enne riferiva di essere vedovo da due anni, di sentirsi molto solo e mostrava, con fierezza, ai militari intervenuti, alcune foto scattate durante il servizio militare svolto dallo stesso presso il 4° Reggimento Artiglieria di Mantova. Nel prosieguo del colloquio l’anziano riferiva di essere stato preso da un momento di sconforto e dopo aver visto un servizio televisivo ove si raccontava della visita dei Carabinieri ad un anziano nel Bolognese, decideva di richiedere il loro intervento, al fine di ricevere un po’ di conforto e di calore umano. Alla fine della visita, l’89enne ringraziava i militari per la visita ricevuta.
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Mesagne. 80enne viaggia contromano sulla Statale 7, bloccato dai vigili
Lunghi minuti da brivido quelli trascorsi ieri mattina lungo la statale 7 dove un nonnino ultra ottantenne ha imboccato contro mano l’importante arteria viaria e l’ha percorsa per diversi chilometri prima di essere bloccato dalla polizia locale. L’uomo, in evidente stato confusionale, è stato condotto presso il comando dove gli è stata confiscata la patente di guida. Solo lo scorso 10 dicembre una signora 84enne, residente a Latiiano, aveva imboccato contro mano la Statale 7 schiantandosi contro un’auto che era sopraggiunta. Nello scontro la donna era deceduta. L’episodio di ieri si è verificato poco dopo le ore 11, quando presso la centrale operativa della polizia locale sono giunte diverse telefonate di automobilisti che segnalavano una Lancia Y10 che viaggiava sulla statale 7, da Taranto in direzione Brindisi, in contromano. Immediatamente due pattuglie di pronto intervento dei vigili si sono portate sulla principale arteria viaria per cercare di intercettare il mezzo. In effetti dopo alcuni minuti sono riusciti a raggiungerlo, nei pressi dell’ingresso per Mesagne Ovest, e ad affiancarlo. Gli agenti hanno messo in atto i dispositivi sonori e luminosi per bloccare la marcia dell’auto. Tuttavia, senza riuscirci. Pertanto hanno disposto, coadiuvati da altre pattuglie di polizia e carabinieri, un posto di blocco all’altezza dello svincolo per San Donaci.
Qui il nonnino vedendo la strada bloccata si è fermato. Gli agenti hanno raggiunto l’auto, l’hanno spenta e fatto scendere l’uomo. Poi l’hanno fatto accomodare in una delle auto di servizio e l’hanno condotto al comando. Il nonnino era in stato confusionale e non ha saputo fornire le motivazioni che l’hanno indotto a viaggiare sulla corsia sbagliata. Dai documenti i vigili sono riusciti a risalire alla sua identità e alla residenza. In pratica era residente a Grottaglie. A quel punto sono stati avvisati i parenti che sono giunti a Mesagne per riprendersi il congiunto. La patente di guida gli è stata sequestrata. Purtroppo non è la prima volta che gli automobilisti, in particolar modo anziani, sbagliano l’ingresso sulla statale e viaggiano contro mano per diversi chilometri prima di poter invertire la marcia. Fortunatamente il lockdown e la giornata festiva di ieri hanno ridotto di molto le auto in viaggio sulla statale 7 abbassando il livello di rischio per il verificarsi di sinistri.
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TRASPARENZA AMMINISTRATIVA…MA NON PER TUTTI. UNA CITTÀ ALLO SBANDO
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Campionati Italiani 2021: tutto il bello del ciclocross a Lecce, la perla del Barocco
Il ciclocross è una disciplina che ha radici molto lontane nel tempo, proprio come il ciclismo su strada. Già a inizio '900 infatti i ciclisti, durante l'autunno e l'inverno, avevano l'abitudine di pedalare sui prati con le loro biciclette per mettere alla prova i muscoli e tenere allenate le gambe a stretto contatto con l'erba, la terra e il fango.
Oggi il ciclocross ha una grande notorietà a livello nazionale e internazionale ma l'Italia continua a cavalcare l'onda della crescita specialmente in ambito giovanile per numero di praticanti.
Una disciplina ciclistica esigente e senza compromessi si unisce al fascino di una città come Lecce (la "perla del Barocco") formando un connubio misto tra spettacolo e suggestione da far rapire gli occhi con i Campionati Italiani Ciclocross sotto l'egida della Federazione Ciclistica Italiana in programma venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 gennaio 2021.
Il centro storico di Lecce è caratterizzato dallo stile barocco che nel tempo è diventato un vero e proprio laboratorio di lavorazione della "pietra leccese", una pietra calcarea particolare e affascinante. La sua bellezza è abbagliante ed è testimoniata dai suoi monumenti simbolo: il Duomo, la Basilica di Santa Croce, l'Anfiteatro Romano in Piazza Sant'Oronzo e il Castello di Carlo V.
C'è un altro luogo simbolo della città, alle porte del centro storico, che farà da polo di attrazione per il movimento ciclocrossistico nazionale a partire dall'anno nuovo: il Parco di Belloluogo, il più esteso della città (superficie totale circa 12 ettari) e vi si possono svolgere attività aggregative, culturali e sportive di diverso tipo.
Con lo svolgimento della 90°edizione dei Tricolori di Ciclocross, lo spettacolo rimarrà impresso nell'animo di chi potrà apprezzare l'evento sotto tutti i punti di vista.
"Siamo contenti di accogliere nella nostra città il campionato italiano di ciclocross, una manifestazione che porterà a Lecce atleti e sportivi da tutta Italia, in uno dei parchi più belli della nostra città – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini –. A loro va il mio benvenuto, insieme al ringraziamento alla Federazione Ciclistica Italiana per aver scelto la nostra città come sede dei tricolori. Lecce sta sviluppando in questi anni una vera e propria vocazione come sede di manifestazioni sportive nazionali: è il segno di una capacità di accogliere e farsi apprezzare che siamo impegnati a coltivare ulteriormente. Le misure di prevenzione dovute alla pandemia impediranno purtroppo a questa festa dello sport di potersi svolgere a porte aperte, il pubblico dunque sarà tutto televisivo, raggiunto grazie alla copertura dei canali Rai. Sono certo che la bellezza del Parco di Belloluogo sarà una cornice apprezzata, mi auguro che questo primo contatto tra Lecce e la Federazione Ciclistica Italiana possa continuare a svilupparsi nel tempo per nuove iniziative. Intanto, benvenuti e in bocca al lupo a tutti gli atleti".
"Abbiamo lavorato tanto in questi mesi per riuscire a portare a casa questo prestigioso evento – afferma l'assessore allo sport e al turismo Paolo Foresio - e ce l'abbiamo fatta in un anno che sarà difficile da dimenticare. Accogliere nella nostra città l'evento tricolore, è la grande scommessa e al contempo la sfida che ci poniamo come amministrazione comunale perché Lecce ha già ospitato campionati italiani di altre discipline sportive come il beach volley e la scherma, senza dimenticare il Sei Nazioni di rugby. Questo avvenimento rappresenta una delle attrattive più importanti dello sport nel dopo lockdown dove Lecce mostrerà il meglio di sé in un connubio tra arte, sport e cultura che appassionerà gli atleti ed anche i loro accompagnatori al seguito".
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AVANZI A TAVOLA PER 8 PUGLIESI SU 10; CON COVID BOOM 'FAI DA TE' CASALINGO E CUCINA ANTI SPRECO
NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, AVANZI A TAVOLA PER 8 PUGLIESI SU 10; CON COVID BOOM 'FAI DA TE' CASALINGO E CUCINA ANTI SPRECO.
Quasi otto pugliesi si dieci (78%) trovano a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina con una nuova sensibilità verso la riduzione degli sprechi spinta dalla crisi economica legata alla pandemia. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata dopo Natale dalla quale si evidenzia che c’è un altro 10% che ha messo tutto in freezer per utilizzarlo nelle prossime settimane. Solo nell’11% delle famiglie non avanza niente mentre l’1% dona in beneficenza mentre nessuno dichiara di buttare i resti del pranzo o del cenone nel bidone, con il Natale 2020 che si classifica come il primo con sprechi azzerati.
“Più di 1 consumatore su 2, pari al 54% dei cittadini, ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari per l’emergenza Coronavirus, con i pugliesi che hanno riscoperto le ricette con gli avanzi di cucina grazie al boom del ‘fai da te casalingo’ a causa delle limitazioni per la spesa, per il lungo lockdown con il relativo limite alla movimentazione e con la crisi di molte famiglie pugliesi che hanno vissuto la brusca riduzione del reddito per la chiusura forzata di migliaia di attività“, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Una tendenza favorita dal clima di sobrietà che ha caratterizzato la festa anche a tavola con in media 4 le persone che – continua la Coldiretti regionale – hanno mangiato insieme a tavola per le feste, più che e dimezzate rispetto allo scorso anno quando in media si contavano 9 commensali. L’addio alle tradizionali tavolate imposto dalle limitazioni legate all’emergenza Coronavirus ha avuto effetto anche sulla preparazione dei pasti, con una media di 2,5 ore trascorse in cucina per realizzare i vari piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, in netto calo rispetto alle 3,8 ore dello scorso anno a causa, con il taglio di una portata su tre rispetto ai lunghi pranzi del passato.
Un’alternativa molto diffusa alla conservazione in frigo – aggiunge Coldiretti Puglia - è la “trasformazione” degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare – sottolinea la Coldiretti regionale - un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille.
La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente “torrone”, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. “I consumatori hanno integrato la tradizionale spesa – aggiunge Muraglia - con la pasta fatta in casa, focacce, pizze, torte salate, dolci casalinghi, con un maggior ricorso anche al riutilizzo degli avanzi in cucina, per evitare di uscire di casa e al contempo di buttare il cibo acquistato”. Recuperare il cibo è una scelta che - continua la Coldiretti - fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.
Secondo la Coldiretti ammonta comunque a quasi 400 milioni il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale e gli italiani costretti a casa dal lockdown si sono sbizzarriti in cucina trasformando gli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo della tradizione contadina.
Per il tradizionale appuntamento del Natale con la tavola sono stati spesi quest' anno 1,8 miliardi di euro, con un calo del 31% rispetto allo scorso anno a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid e della crisi economica legata alla pandemia. Se nel menu della vigilia – conclude la Coldiretti - è stato servito soprattutto il pesce presente in 8 tavole su 10 (78%), a Natale ha prevalso la carne e hanno vinto bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche e i dolci fatti in casa.
Covid a Mesagne. Ad oggi sono 69 le persone positive
Domani il Vax Day anti Covid anche a Brindisi
Vax Day, anche a Brindisi gli operatori sanitari si vaccinano contro il Covid.
Ambientalisti. Lettera al sindaco Rossi
Brindisi: ma i progetti green per il Recovery Fund? Lettera aperta al Sindaco Rossi.Sono in arrivo i 196 miliardi del Recovery Fund nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui 73.4 miliardi per la Rivoluzione Green e la Transizione Ecologica. Poi cè il Just Transition Fund: si tratta di ulteriori 17,5 miliardi di euro per sostenere le regioni che più dipendono da combustibili inquinanti nella transizione verso la neutralità climatica entro il 2050, come Brindisi. Da questo ammontare non arriveranno investimenti nellindustria fossile e in attività collegate. Poi ci sono gli stanziamenti del Milleproroghe e la legge di bilancio del Governo. E del PNIEC (Piano Nazionale Energia e Clima) e della nuova Strategia nazionale per lIdrogeno Non si capisce più quanti soldi stanno arrivando per una transizione veramente green…