Redazione

La Polizia di Stato, nel fine settimana appena trascorso, durante servizi straordinari di controllo del territorio per la prevenzione e repressione in particolare dei reati contro il patrimonio e lo spaccio diffuso di stupefacenti, disposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, nei territori di Ostuni e Mesagne, ha arrestato un trentaseienne barese in trasferta nella Città Bianca, già noto alle Forze dell’Ordine, e deferito in stato di libertà tre residenti di questa provincia.

In particolare, il personale del Commissariato di P.S. di Ostuni ha colto in flagranza l’autore del furto aggravato di un borsello ai danni di un autista della Società Trasporti Pugliesi (STP), mescolatosi tra i passeggeri sul bus. L’uomo, è risultato, altresì, evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando in un comune barese sempre per reati contro il patrimonio commessi due giorni prima. È stato quindi arrestato dal personale di quel Commissariato e, su disposizione del Pubblico Ministero, sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere a Brindisi.    

Durante le attività di controllo, a seguito di perquisizione domiciliare, un mesagnese è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e un bilancino di precisione e pertanto deferito da personale del Commissariato di P.S. di Mesagne all’A.G. per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Altre due persone sono state denunciate, sempre dagli operatori della Squadra Volanti di quell’Ufficio, durante un posto di controllo sulla SS7 all’altezza dello svincolo di Mesagne Centro, a seguito del quale sono stati trovati in possesso di strumenti di effrazione (un coltello con lama modificata tipo “spadino” e un grimaldello occultato in una scarpa), potenzialmente utili a commettere reati di effrazione in abitazioni e veicoli, oltre al possesso di oggetti atti ad offendere. 

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Comincia a svelarsi il nuovo volto dell’ex Mercato Coperto.

In questi giorni gli operai stanno liberando l’edificio dall’impalcatura che ha avvolto la facciata negli ultimi mesi rendendo visibile il risultato del restauro. Si tratta di un intervento che ha richiesto il lavoro certosino di una squadra di professionisti che, in accordo con la Soprintendenza, dallo scorso marzo è intervenuta in particolare per salvaguardare e valorizzare gli elementi di pregio artistico. La nuova immagine dei prospetti si completerà con la rimozione e l’interramento a cura di Enel dei cavi che sono ancorati alla struttura che, oltre a pregiudicare l’armonia delle architetture, creano un vero e proprio disturbo visivo.

Questi lavori, che hanno richiesto un investimento di 800 mila euro da parte dell’Amministrazione Comunale, rientrano nel primo lotto di interventi che è in fase di conclusione e comprende il recupero delle facciate, il consolidamento di murature, solai e volte presenti nella struttura.

Quello che è in corso nell’ex Mercato Coperto – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – è il recupero di un pezzo di memoria collettiva. Un luogo del cuore per molti francavillesi che stiamo restituendo alla Città e che tornerà ad avere un ruolo di primo piano nella vita sociale, culturale ed economica.

Nelle prossime settimane, completati gli interventi del primo lotto, si passerà immediatamente alla seconda e ultima fase di lavoro che prevede il recupero dell’intera struttura con una inedita fusione tra antichità, rappresentata dall’area archeologica al centro dell’immobile, e contemporaneità, incarnata dal più moderno mercato che qui era ospitato.

Il progetto, finanziato con 3,3 milioni di euro con fondi del PNRR, trasformerà radicalmente il volto dell’ex mercato con la realizzazione di una piazza scoperta con al centro il frantoio ipogeo, un porticato da cui si potrà accedere nei diversi ambienti interni recuperati, ampi spazi comuni idonei ad ospitare eventi ed un auditorium attrezzato collocato nella parte nord dell’edificio. I locali perimetrali potranno accogliere attività commerciali, artigianali e di servizi che faranno rivivere lo spirito del mercato inteso non solo come luogo per l’acquisto, ma come centro della socialità.

Il recupero dell’ex Piazza Coperta – conclude l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma –consegnerà alla Città uno spazio condiviso, aperto e democratico che sarà accessibile a tutti. Un laboratorio permanente del nostro saper fare e un punto di incontro intergenerazionale al servizio della comunità.

Fasano, anche quest’anno il Comune aderisce a «M’Illumino di meno 2024».

 Venerdì 16 febbraio, Fasano rinnoverà la partecipazione alla campagna promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2 
 
 
 Per il terzo anno consecutivo il Comune di Fasano aderisce alla campagna «M’illumino di meno» promossa dalla trasmissione radiofonica «Caterpillar» di Rai Radio 2 che si celebrerà il prossimo venerdì 16 febbraio nell’ambito della «Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili». 
 
Spegnere, pedalare e rinverdire. Queste le tre colonne portanti della campagna che invita tutti i cittadini a mettere in pratica buone prassi nel segno della sostenibilità: silenzio energetico, piantumazione di nuovi alberi, rinuncia all’utilizzo dell’automobile per un giorno, prediligendo una camminata oppure la bicicletta.
 
«Anche quest’anno – spiega il primo cittadino Francesco Zaccaria - parteciperemo alla campagna spegnendo per un’ora simbolicamente la facciata di Palazzo di città. I temi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico sono per noi dei punti fermi dell’azione amministrativa. Aderiamo a M’illumino di meno con convinzione e invitando tutti i cittadini e le associazioni a fare lo stesso».
 
«In questi anni – spiega Oronzo Rubino, consigliere comunale delegato alle Comunità Energetiche - stiamo sperimentando una serie di piccole iniziative che partono dalle scuole e dalle associazioni di Fasano, invitando i partecipanti a riflettere sul tema della sostenibilità, imparando così a cambiare i nostri stili di vita. Anche quest’anno rinnoviamo l’invito a prendersi 5 minuti per compiere nella giornata del 16 febbraio un piccolo gesto che possa diventare una buona abitudine personale o collettiva per il futuro»
 
Entro il 10 febbraio, compilando l’apposito form della campagna al seguente link: undefined sarà possibile comunicare al Comune di Fasano l’iniziativa che si intende organizzare e promuovere nella giornata del 16 febbraio. 
Gli eventi promossi sul territorio saranno poi raccolti in un unico grande racconto finale.
 

S. ANTONIO: COLDIRETTI PUGLIA, E’ BOOM IN PUGLIA DI ANIMALI DOMESTICI; SONO 700MILA.

E’ boom in Puglia degli animali da affezione, soprattutto cani e gatti per un totale di 700.856 esemplari, ma la Puglia è anche una delle regioni più colpite dal fenomeno grave e triste dell’abbandono degli animali con un aumento del 20% nell’estate 2023. E’ quando emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati della banda dati dell’Anagrafe Animali d'Affezione del Ministero della Salute, che conta in Puglia 626.204 cani, 74.627 gatti e 25 furetti, in occasione della tradizionale benedizione di SantAntonio Abate, il Patrono degli animali che il 17 gennaio vede il ripetersi del rito della benedizione della variegata moltitudine di esemplari presenti nelle case, nelle stalle, negli ovili e nei pollai come a Putignano nella Masseria Foggiagrande, con gli animali della Fattoria Puglia che popolano le campagne e le stalle.

Oltre una famiglia pugliese su tre (40%) ospita animali da compagnia, dato superiore a quello nazionale che si ferma al 33%, con il 62% di chi ospita animali domestici che spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro – evidenzia Coldiretti – e solo il 19% meno di 30 euro mensili, mentre il 15% di chi ha un animale gli dedica un budget che va dai 100 ai più di 300 euro al mese, secondo l’Eurispes. Ma c’è anche un 4% che sborsa più di 300 euro, una percentuale praticamente triplicata rispetto all’anno precedente.

Sull’amore dei pugliesi per cani e gatti pesa però anche il business criminale legato al mercato nero che, fra allevamenti clandestini in Italia e arrivi illegali dall’estero, coinvolge oltre 400mila cuccioli per un giro d’affari da 300 milioni di euro all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Osservatorio Agromafie. I trafficanti documentazione contraffatta che attesta la falsa origine italiana degli animali e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti, con i cuccioli il più delle volte trasportati nascosti e pressati dentro contenitori, doppi fondi ed altri ambienti chiusi, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti.

Ad esserne colpiti – continua Coldiretti – sono, oltre che gli allevatori ed i rivenditori onesti, in primo luogo gli animali stessi, vittime quasi sempre di maltrattamenti ed abusi. Quello dei cuccioli clandestini – conclude la Coldiretti – è un commercio che talvolta si realizza anche con la complicità di chi ricicla nel mercato legale animali di provenienza illegale.

Fasano. “Esprimiamo piena condivisione per le parole espresse dal collega consigliere Leonardo De Leonardis che, in merito alla morte della giornalista Patrizia Nettis e sulla scorta delle notizie diffuse dai media nazionali durante le ultime settimane, chiede un’aperta riflessione sulla posizione della politica locale. Da fieri sostenitori del garantismo, sempre ed in ogni circostanza nonché a tutela di ogni libero cittadino, altresì nel pieno rispetto delle indagini condotte in questo momento dalla magistratura, riteniamo tuttavia che sia assolutamente necessario restituire alla politica fasanese, e dunque ad ogni politico fasanese, la propria dignità. Tanto si deve in ossequio al mandato che ognuno di noi ha ricevuto dai cittadini, alla trasparenza delle nostre azioni e alla serenità nell’esercizio del nostro pubblico ufficio, in risposta alle notizie di stampa che ritraggono “un noto politico locale” coinvolto - ma non indagato - in questa triste vicenda. Vicenda dalla quale, stando alle notizie di stampa, risulterebbero inoltre ancora poco chiare le circostanze che hanno condotto all’assunzione della giornalista Nettis in qualità di responsabile della comunicazione istituzionale del Comune di Fasano tramite pubblico concorso. Non possiamo assolutamente accettare, e questo lo sottolineiamo in maniera convinta, di essere additati quali “omertosi e complici del silenzio”, in merito ad una vicenda così drammatica che ha riguardato la scomparsa di una nota professionista, donna e madre, alla cui memoria si deve senza dubbio la chiarezza dei fatti accaduti in primis e, non di meno conto, l’assunzione di responsabilità da parte di una classe politica locale che può e deve collaborare alle ricerca di qualsivoglia verità”.
 
 I consiglieri comunali 
 Donatella Fanizzi
 Laura De Mola 
Lello Di Bari 
Mario Schena 
Antonio Scianaro

Le vicende e le vertenze che interessano il territorio brindisino in queste prime settimane dell’anno sorprendono per quanto siano numerose e varie. Non vi è settore risparmiato dal rischio di perdere decine, centinaia, di posti di lavoro con la conseguenza di arretrare di molto la qualità della vita ed il benessere di famiglie e cittadini brindisini. Il nostro Sindacato, nelle sue varie Categorie, segue con attenzione e puntualità ognuna di queste mentre di tutte colpisce la costante criticità della città di Brindisi, delle sue infrastrutture, asset e Istituzioni. Difficoltà che si riversano sull’intero territorio. Una crisi sistemica del capoluogo talmente rilevante e diffusa da poter riflettere come la crisi del territorio brindisino sia nei fatti la crisi della città di Brindisi.

Se non riparte la risorsa Agricoltura a Brindisi città – con la definizione di annose questioni come la lotta alla Xylella degli ulivi, la logistica per la commercializzazione e l’export delle eccellenze agroalimentari, il tributo dovuto all’Arneo, il costo del lavoro e la ricerca di manodopera da parte delle Aziende Agricole - sarà complesso un riscatto del settore Primario brindisino e dei suoi lavoratori. Se la Transizione industriale in Brindisi città continuerà ad essere incerta negli investimenti e nei cronoprogrammi sarà l’intero territorio a pagarne le conseguenze. Se l’Ospedale Perrino continuerà ad avere moltissime carenze saranno i livelli di salute dell’intera provincia a risentirne. Se Porto ed Aeroporto di Brindisi continueranno ad essere una perenne «seconda scelta regionale» sarà l’intera economia del Grande Salento, da quella produttiva a quella culturale e turistica, a risentirne. L’elenco potrebbe continuare con Scuola ed Università, Artigianato, Commercio ed altri ancora.

La città capoluogo è di per sé traino, in positivo o in negativo, di un intero territorio e non soltanto per il ruolo «sulla carta» di capoluogo provinciale. Brindisi-città è riferimento imprescindibile, reale, per un territorio perfino più esteso dei suoi confini provinciali ma le sue potenzialità sono da troppo tempo inespresse.

Occorre una diffusa ed urgente presa di coscienza: non solo da parte delle Istituzioni locali - Comune, Provincia, rappresentati Istituzionali a vari livelli - ma anche e soprattutto da enti, organizzazioni e corpi intermedi che assieme esercitano una governance diffusa del territorio: dalle Associazioni Datoriali ai Sindacati, dalla realtà di base a quelle sociali e civiche, dalle parrocchie ai Centri Sportivi. Tutti, insieme, sono e rappresentano un pezzo importante di Brindisi. Non è un caso che da almeno due decenni la politica attiva presenti sempre più spesso proposte di liste civiche e sempre meno di partiti tradizionali. È nella società civile che si può trovare un autentico serbatoio di idee, coscienza e azione per il progresso di questo territorio.

Se non riparte Brindisi sarà l’intero territorio a continuare a decrescere e perdere opportunità di sviluppo: all’Amministrazione Comunale di Brindisi città, per missione e competenze proprie, il compito di coordinare un Tavolo Istituzionale per affrontare ogni politica di sviluppo per e sulla città senza ulteriori indugi.

La Uil di Brindisi, da tempo impegnata a stimolare tutte le forze positive della città e del territorio, rinnova ancora una volta l’appello a fare rete per superare la crisi sistemica che interessa la città – quindi di conseguenza l’intero territorio – di Brindisi. Programmare assieme il futuro di Brindisi-città significa poter sperare ancora nel futuro. Per Brindisi e per il suo territorio.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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Durante la notte del 17 gennaio 2024, a Francavilla Fontana, San Pancrazio Salentino, Ostuni e Carovigno, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, con il supporto di due unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e di un team dell’Aliquota di Primo Intervento del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 6 persone (di cui 5 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), indagate per traffico di sostanze stupefacenti continuato in concorso.

Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, scaturisce dalle attività investigative, supportate anche da attività tecniche, coordinate dalla Procura suddetta e condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia francavillese da luglio 2021 a dicembre 2022 nei confronti dei sei destinatari delle misure cautelari, tutti già gravati di precedenti penali e di età compresa tra i 46 e i 64 anni.carabinieri_reparti_speciali_2024.png

Nel corso delle indagini, complessivamente, è stato possibile individuare i ruoli ricoperti da ciascun indagato, di cui cinque fungevano da fornitori di stupefacente all’ingrosso in più territori delle province di Brindisi e Bari, mentre un indagato si occupava dello spaccio al dettaglio. Inoltre, sono state documentate diverse decine di consegne di quantitativi ingenti di droga (tra un minimo di 100 gr. fino anche a circa 2,5 kg.), che sono avvenute sempre in luoghi diversi per eludere le indagini. Come emerso infatti durante gli approfondimenti investigativi, alcuni indagati ritenevano di essere pedinati dalle forze dell’ordine. Proprio in tale ottica, allo scopo di eludere le indagini, alcuni degli odierni arrestati hanno anche fatto uso di un casolare apparentemente abbandonato e non nella loro diretta proprietà, al fine di custodire e confezionare riservatamente vari quantitativi di sostanze stupefacenti, le cui singole consegne potevano anche raggiungere un valore di circa 5.000 euro. È stata altresì individuata l’esistenza di diversi canali di approvvigionamento di sostanze illecite, provenienti dalla Lombardia e dall’Abruzzo, in relazione ai quali, i Carabinieri già all’epoca avevano eseguito l’arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti di 4 persone ed il sequestro di oltre 10 kg di droga di vario tipo (eroina, cocaina, hashish e marijuana) e 10 kg di sostanza da taglio.

Dopo l’avvenuta esecuzione dell’ordinanza cautelare suddette si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati e, quindi, il confronto con la difesa degli stessi.

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Ancora una volta la comunità brindisina viene pesantemente offesa dal manager di una grande società come può essere considerata Edison. Le dichiarazioni odierne del dott. Mattana, amministratore unico della società Deposito GNL Brindisi srl, a nostro avviso ledono i diritti dei cittadini e sono in aperto contrasto con la volontà di assicurare il rispetto delle normative in vigore in termini di sicurezza. Considerare ‘non applicabile’ la distanza minima di 30 metri tra il fascio di binari che attraversa i piazzali di Costa Morena ed il confine del deposito di GNL significa chiaramente non tenere in alcuna considerazione dubbi e perplessità del Consorzio Asi, così come del Consiglio Comunale di Brindisi che sull’argomento ha deliberato in maniera unanime.

Chiedere che si rispettino i termini più ampi previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica 753/1980 significa assicurare alla popolazione garanzie indispensabili per la sicurezza, anche in considerazione della presenza in zona di altri impianti ad elevato rischio di incidente rilevante. Ed evidentemente è stato dello stesso avviso il CTR che sul punto non ha inteso derogare ed ha rimandato tutto all’Asi, che ha ribadito la propria posizione, e all’Autorità di sistema portuale per un approfondimento normativo.

Naturalmente non basta gridare ai quattro venti che quel deposito ha un valore strategico per il Paese. Qualcuno si assuma, infatti, la responsabilità di averlo progettato su un sito assolutamente non idoneo e che, peraltro, rischia di determinare gravissimi danni anche ai traffici portuali di cui, in questo particolare momento storico, l’economia brindisina non può fare a meno.

Brindisi, pertanto, non considera in alcun modo chiusa la partita, partendo dal dato che si è definitivamente chiusa la pagina che vedeva questa città sottomessa alla grande industria, a tal punto da rinunciare a garanzie ambientali e per l’incolumità dei cittadini.

Al dott. Mattana, invece, consigliamo di lasciar perdere le sirene di chi considera ‘un bastone tra le ruote’ chiunque la pensa diversamente e di avere maggiore rispetto di Brindisi e dei suoi cittadini.

I consiglieri comunali dei gruppi di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra, Attiva Brindisi.

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Serve l’approvazione di proposte emendative nell’ambito del Milleproroghe. E’ quanto ha affermato la Coldiretti nel corso dell’audizione delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera sul disegno legge di conversione del decreto-legge “milleproroghe” per il 2024. La Coldiretti ha auspicato l’approvazione di emendamenti che, innanzitutto, recuperino disposizioni già previste nel “milleproroghe” per il 2023 quali l’accisa ridotta per i piccoli birrifici anche per il 2024, oltre all’ampliamento dell’ambito di operatività della proroga per la revisione delle macchine agricole.

Si è inoltre sottolineata - continua la Coldiretti -  l’importanza di prorogare per il 2024 l’esenzione dalla tassazione Irpef per il rettiti dominicali ed agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali nonché di confermare l’esenzione contributiva per i giovani imprenditori neo insediati fino al 31 decembre 2024.  Importante – conclude la Coldiretti - anche la richiesta di prorogare il periodo transitorio dell’effettiva operatività del nuovo Sistema di identificazione e registrazione degli operatori e degli animali.  

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Festa a Miggiano, in provincia di Lecce, grazie al gioco del 10eLotto. Nella località salentina, come riporta Agipronews, vinti 20mila euro in seguito a un “9” in un'estrazione abbinata a quella del Lotto. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 29,2 milioni di euro, per un totale di 182 milioni da inizio anno.

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