Redazione

Il divieto sarà valido dalle ore 19.00 del 20 novembre fino alle ore 20.00 del 21 novembre 2024 per attività addestrativa dei reparti della Brigata Marina San Marco di Brindisi

Il Comune di Fasano informa che, con ordinanza n. 121/2024 della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera Brindisi, è interdetta la balneazione, qualsivoglia tipologia di navigazione, transito, ancoraggio e sosta di qualsiasi mezzo nautico, dalle ore 19.00 del 20 novembre fino alle ore 20.00 del 21 novembre 2024, nello specchio acqueo di Torre Canne compreso tra i punti aventi le seguenti coordinate geografiche (WGS84):

a) 40°49’26,5”N – 017°29’29”E c) 40°49’52,8’’N – 017°29’54’’E

b) 40°49’35,3”N – 017°30’34,1”E d) 40°49’07,2”N – 017°30’12,9”E.

Sono esclusi dai suddetti divieti il personale ed i mezzi nautici della Brigata Marina San Marco interessati dall’attività in parola.

Tale divieto è reso necessario per consentire attività addestrativa dei reparti della Brigata Marina San Marco di Brindisi.

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Dopo l’apertura dello sportello di ascolto degli agricoltori, il Consorzio di Torre Guaceto aumenta ulteriormente lo sforzo per il coinvolgimento del tessuto sociale nella redazione del nuovo Piano di gestione della riserva terreste ed avvia il confronto con Coldiretti. Obbiettivo: fare informazione e condividere le regole. 

L’intento è quello di coinvolgere tutte le parti che a vario titolo giocano un ruolo all’interno della Riserva Naturale dello Stato, nell’individuazione delle nuove linee guida, affinché queste tengano conto degli interessi di tutti e siano poi rispettate. 
Da qui, la scelta del Consorzio di aprire uno sportello di ascolto degli agricoltori e la prima riunione di confronto alla quale hanno preso parte i rappresentanti dell’ente, del Comune di Carovigno e dell’associazione di categoria Coldiretti. 
Il Consorzio ha illustrato le modalità con le quali si sta svolgendo lo studio agronomico dell’area protetta e riportato le criticità emerse in questa prima fase, tra le quali l’utilizzo di acqua salmastra in alcune zone in cui si praticano forme di agricoltura intensiva, vigna e ortaggi, appezzamenti nei quali, peraltro, sono stati riscontrati residui di principi attivi, fungicidi e insetticidi. 
Il Consorzio ha spiegato, inoltre, che lo studio si sta soffermando sui possibili scenari post Xylella. Ha evidenziato una situazione attuale piuttosto drammatica, a causa della propagazione della malattia che ha compromesso tutti gli oliveti presenti all’interno del Parco. In alcuni casi, sono stati registrati interventi di espianto con il proposito di reimpianto. In uno all’espianto è seguito un intervento che ha violato le norme di tutela della riserva. 
I responsabili di Coldiretti hanno espresso apprezzamento nei confronti della metodologia di lavoro adottata per la redazione del Piano di gestione della riserva ed hanno raccomandato di raccogliere le legittime istanze degli agricoltori fortemente colpiti dall’epidemia degli olivi. 
Il Consorzio e l’associazione hanno rilevato la necessità di fare un importante sforzo di informazione presso la comunità agricola circa gli interventi che possono essere svolti nel territorio del Parco e quelli incompatibili con l’area protetta. 
Coldiretti si è inoltre offerta di collaborare con l’ente, al fine di individuare le strade più semplici da intraprendere per fornire opportunità concrete agli agricoltori. 
In chiusura del primo incontro conoscitivo ed in virtù di quanto emerso grazie al proficuo confronto, le parti hanno concordato di programmare in tempi brevi momenti di approfondimento con il coinvolgimento delle altre associazioni del settore agricolo e degli Enti locali, al fine di affrontare il tema dell’aggiornamento del Piano di Gestione e del Regolamento e di fornire indicazioni chiare e precise a chi intende attuare il piano di rigenerazione olivicola nella riserva.

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di San Vito dei Normanni (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 18 novembre 2024 in via Brindisi (dall’incrocio con S.C. dell’Alloro all’incrocio con contrada Specchia di Mare) nel Comune di San Vito dei Normanni (BR).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 9:00 con ripristino alle ore 17:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

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 I Carabinieri Forestali del Nucleo di Ostuni, dopo alcuni giorni di accertamenti e riscontri incrociati, hanno individuato il cacciatore, un 69enne di Fasano, che durante un servizio di controllo, alla vista dei Militari si è dato alla fuga, nonostante l’ “ALT” intimatogli, raggiungendo la propria autovettura e facendo perdere momentaneamente le proprie tracce.

     I Forestali sono comunque riusciti a risalire all’ identità del fuggitivo, nonché a stabilire la certezza delle circostanze di tempo e di luogo relative al medesimo, procedendo quindi a deferirlo alla Procura della Repubblica di Brindisi.

      Alla persona, che non ha inteso fornire informazioni sugli altri componenti della battuta di caccia, sono stati ascritti i reati di cui all’ art. 337 (resistenza a pubblico ufficiale) e 378, comma 1 (favoreggiamento personale) del Codice Penale.

       Come immediata conseguenza, i Carabinieri Forestali, ritenendo il soggetto persona capace di abusarne, procedevano contestualmente al sequestro cautelare di 3 fucili, una canna singola e 97 cartucce, nonché della licenza di porto di fucile, in ossequio all’ art. 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Regio Decreto n. 773 del 1931), con segnalazione al Prefetto per i provvedimenti di competenza.

      L’ episodio è ulteriore testimonianza del persistere di “sacche” di illegalità nell’ esercizio dell’ attività venatoria in talune aree della provincia di Brindisi, laddove i Carabinieri Forestali costituiscono pressochè l’ unica forza di polizia deputata al contrasto del fenomeno, e pertanto organizzata per svolgere azioni mirate ottimizzando gli sforzi sul territorio.   

      Si evidenzia che, essendo i procedimenti penali ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone segnalate sono da ritenersi sottoposte alle indagini stesse e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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Sabato 16 Novembre escursione a piedi dedicata agli itinerari intorno all’acquedotto del Sele Calore nel territorio incantato tra Ceglie Messapica Villa Castelli. 

I cicloamici propongono una inedita escursione a piedi dedicata al territorio incantato tra Ceglie Messapica Villa Castelli.
L’occasione è data dalla inaugurazione del nuovo tratto di Ciclovia AQP tra Pineta Ulmo (Ceglie Messapica) e Monte Fellone (Villa Castelli).

Proponiamo un itinerario sospeso tra boschi, antiche fogge, meravigliose masserie ancora dedite alla vocazione agro pastorale.
Anche questo itinerario come i tanti altri proposti dai cicloamici in bicicletta e a piedi lungo la via di servizio e i ponti canale dell’Acquedotto del Sele Calore serve a dimostrare che l’itinerario AQP non è banalmente una pista ciclabile, bensì una Via Verde /corridoio ecologico intorno alla quale possono essere costruiti percorsi di fruizione di un territorio di grande bellezza. La ciclovia AQP è una grande infrastruttura per la fruizione sostenibile del paesaggio, per esaltare la vocazione al turismo di qualità della Murgia dei Trulli.

  Scheda percorsocicloamici_mesagne_trekking_3.jpeg

 Ritrovo e partenza:
Raduno ore 11:00, partenza ore 11:30 precise alla Pineta Ulmo.
Indicazioni per Pineta Ulmo

Itinerario
Percorso medio/facile di circa 15Km. Si parte da Pineta Ulmo, bosco di pini d’Aleppo realizzato negli anni 50 realizzato da detenuti, che scontavano la propria pena ai servizi sociali di pubblica utilità. Si prosegue per foggia di Sant’Anna la grande riserva idrica dove veniva raccolta l’acqua pluviale. Dall’oasi naturale di Foggia Sant’Anna proseguiamo per arrivare fino alla meravigliosa Masseria Circiello. Masseria Circiello appena dipinta di un bianco di calce ci abbaglierà con le sue architetture a Pignon e a trulli ancora adibite all’originaria attività agro pastorale e condotta dalla famiglia Bruno. Si prosegue poi verso il bosco di Masseria Facciasquata per arrivare a Masseria Cuoco.
Pranzo a sacco.
Rientro a pineta Ulmo previsto entro le ore 16.
 Info e capogita: Antonio Licciulli mob. 3333744725
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Prenotarsi all’escursione

La partecipazione all’escurisione è gratuita. I partecipanti saranno protagonisti di un evento con profonde implicazioni nella tutela e valorizzazione del territorio, del paesaggio, dell’idioma della Murgia dei trulli. L’associazione accetta donazioni per sostenere le proprie attività di impegno sociale e ambientale. Chiediamo cortesemente di iscriversi per segnalare la propria presenza e organizzare la logistica.

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– In una ottica di innovativa visione aziendale è stato messo a punto un protocollo di intesa tra Santa Teresa S.p.A. e Scuola Edile CPT Brindisi, Ente paritetico che da oltre cinquant’anni si occupa di formazione e qualificazione delle risorse umane nel settore edile.

L’intesa tra le parti favorirà la promozione di un percorso formativo del personale di Santa Teresa S.p.A. di riqualificazione professionale dei lavoratori in forza alla “in-house” della Provincia. L’obiettivo è quello di affinare la conoscenza dei diversi tipi di materiali, tecniche di costruzione, riparazione o restauro da processi/fattori di degrado nonché la posa in opera dei materiali con attrezzature specifiche per una corretta esecuzione a regola d’arte. Si volge così lo sguardo all’innovazione tecnologica dei materiali e il loro impiego in sicurezza nel contesto di ogni singola attività oggetto di affidamento dei servizi di pubblico interesse.

«La specializzazione degli operai è condizione determinante per il miglior andamento dell’Azienda ma soprattutto permette di avere addetti formati in maniera specifica su quello che fanno, aumentando notevolmente il livello di sicurezza sui luoghi di lavoro. L’intesa tenuta a battesimo con Scuola Edile rappresenta un punto cruciale per la Società a totale controllo pubblico – ha dichiarato Giovanni Luca Aresta, Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A. – che in questo delicato momento di rilancio industriale consente di impiegare un importante bagaglio di conoscenze, che si arricchisce tutti i giorni grazie al contributo delle nostre maestranze. Stiamo attraversando un momento storico in cui la formazione di personale specializzato è diventata più importante che mai per dare una risposta chiara e concreta alle richieste dell’Ente Socio in favore della Comunità provinciale ma anche e soprattutto per mantenere inalterate nel tempo le peculiarità aziendali. Siamo così sicuri di offrire un valore aggiunto grazie alla partnership con la Scuola Edile di Brindisi, che è realtà protagonista con elevato indice di serietà e professionalità in continuo aggiornamento».

«Siamo orgogliosi di questa collaborazione con una realtà di Impresa pubblica che è punto di riferimento nella Comunità provinciale – ha soggiunto Cosimo Dimonte, Direttore di Scuola Edile Brindisi – per il settore edilizia e in determinate tipologie di intervento. La circostanza che sia stata scelta, in qualità di partner, l’Ente Scuola, è il riconoscimento del valore e della formazione che durante gli anni abbiamo saputo costruire sul territorio».

Il corso – con lezioni teoriche e pratiche – si articolerà anche sui cantieri indicati da Santa Teresa S.p.A. ed è suddiviso in moduli: il primo è concentrato sugli operatori di muratura a secco. Seguirà quello per piastrellisti e intonachisti nonché l’aggiornamento sulle norme che introducono importanti novità sul “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”.      

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I soliti vandali questa volta sisono divertiti a piegare un cartello segnaletico presente nel parco Potì. Il cartello è ad altezza di bambino che se ci va a sbattere potrebbe tagliarsi. Le istituzioni sono state già avvisate per provvedere alla sostituzione mentre le telecamere presenti nel parco potrebbero individuare l'autore del gesto.cartello_segnaletico_divelto_parco_potì_1.jpgcartello_segnaletico_divelto_parco_potì_3.jpgcartello_segnaletico_divelto_parco_potì_4.jpg

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Teppisti in azione nella città di Brindisi. Ieri sera - mercoledì 13 novembre - poco dopo le ore 21.00, si è registrato un lancio di sassi contro un autobus della Società Trasporti Pubblici di Brindisi. Il fatto è accaduto nel centralissimo viale Aldo Moro e solo per un caso non si registrano feriti tra i passeggeri e l’autista del mezzo.
 
Sul posto è intervenuta la Polizia per le indagini del caso. La STP, attraverso la Presidente Alessandra Cursi, esprime piena solidarietà al personale di bordo ed ai passeggeri coinvolti nell’accaduto. Fa rilevare, inoltre, che l’autobus danneggiato è di nuova immatricolazione ed episodi come questo non fanno altro che mettere a rischio l’effettuazione di servizi basilari di collegamento urbano ed extraurbano.
 
Così come nei mesi scorsi – quando si è registrata la presenza puntuale e costante delle forze dell’ordine nei tragitti più a rischio per il trasporto pubblico gestito dalla STP – dell’accaduto si avrà modo di discuterne con il Prefetto e con il Questore di Brindisi per individuare ogni possibile soluzione finalizzata a garantire l’incolumità degli autisti della società e dei passeggeri che utilizzano i mezzi della STP.

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Alleanza Verdi e Sinistra della provincia di Brindisi, nelle figure dei suoi segretari provinciali Marini Caterina e Turrisi Domenico per Europa Verde, e Magli Maria Filomena per Sinistra Italiana, si interroga sulle motivazioni in base alle quali l’assise provinciale di Brindisi lo scorso settembre all’unanimità si è espressa favorevole alla messa al bando del Servizio di Trasporto Pubblico extraurbano in contrapposizione a quanto sta avvenendo nelle province confinanti di Bari e Lecce.

Difatti, citando testualmente la Delibera del Consiglio provinciale, si è deciso di “revocare la deliberazione del Consiglio Provinciale n.12 del 07/05/2021 che prevedeva l’affidamento in-house del servizio di Trasporto Pubblico Locale per l’ATO della provincia di Brindisi alla S.T.P. Brindisi avente capitale sociale interamente pubblico e partecipato dalla provincia per il 66,6% e dal comune di Brindisi per il restante 33,34%”.

Considerato che la S.T.P. Brindisi è una azienda in attivo, a totale gestione pubblica al servizio dei cittadini (come sopra riportato), che garantisce prezzi di trasporto calmierati, con un numero di dipendenti attivi significativo, la decisione presa la troviamo alquanto discutibile perché rischia non solo di disperdere un capitale provinciale del trasporto extraurbano importante, utile e a vantaggio dei cittadini, non solo di causare probabili effetti negativi sull’occupazione, non solo l’affidamento del servizio ad un soggetto privato, ma anche genera incognite riguardanti la qualità del servizio e i prezzi dello stesso che si ripercuoterà sulle tasche dei cittadini.

Trattandosi di un affidamento che potrebbe abbracciare un arco temporale più o meno ampio, e con un elevato esborso di finanziamento pubblico, si chiedono pubblicamente a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Provinciale di Brindisi le reali motivazioni di tale decisione riguardante un servizio fornito che certamente è perfettibile, ma indubbiamente non carente. Del resto, la provincia di Brindisi già paga il prezzo di un trasporto su rotaia carente poiché non copre tutto il territorio provinciale a cui si aggiunge un depotenziamento di aeroporto e porto a favore degli scali baresi.


Maria Filomena Magli

Caterina Marini

Domenico Turrisi

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Questa volta nella rete dei controlli di carabinieri e polizia locale di Mesagne è finita una scuola di ballo che esercitava l’attività senza averne i titoli legali. Inoltre, nella struttura in cui era presente l’attività danzante erano state eseguite delle modifiche strutturali non autorizzate dal Comune. I carabinieri hanno, quindi, sospeso l’attività della scuola di ballo, che per le prossime settimane aveva organizzato anche delle pubbliche serate, e denunciato il rappresentante legale. Pertanto, tutto sospeso fino a quando il responsabile legale dell’attività non avrà ottemperato a richiedere le relative autorizzazioni e provveduto a sanare gli abusi edilizi. Da alcuni mesi i militari della stazione di Mesagne coadiuvati dagli agenti della polizia locale e dai tecnici del comune di Mesagne stanno eseguendo dei controlli mirati nei confronti di palestre e scuole di ballo che esercitano l’attività in città. Durante tale attività hanno eseguito degli accertamenti nei confronti di un’associazione che alcuni mesi fa era subentrata nell’attività di un precedente circolo ricreativo. Si tratta di una scuola di ballo che spesso svolge anche dei pubblici spettacoli. Gli uomini dell’Arma si sono fatti consegnare dal presidente del sodalizio la documentazione necessaria per svolgere l’attività sociale. Hanno spulciato e rispulciato tutti i fogli che gli sono stati consegnati trovando delle incongruenze che hanno voluto approfondire. Stesso discorso per gli agenti della polizia locale che nel controllare la planimetria del locale si sono resi conto che erano state apportate delle modifiche strutturali senza avere la benché minima autorizzazione. A nulla sono valse le giustificazioni che il rappresentante dell’associazione ha fornito ai militari. Al termine dei controlli è stata inviata un’informativa di reato alla procura della repubblica di Brindisi. Il presidente dell’associazione dovrà rispondere di aver svolto attività di scuola di ballo in contrasto con la destinazione d’uso della medesima. Inoltre, dovrà rispondere, insieme al proprietario dell’immobile, di abuso edilizio per aver realizzato dei lavori interni risultati privi del necessario titolo abilitativo. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.

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