Redazione

CONTROLLI: COLDIRETTI PUGLIA, BENE SEQUESTRO 34 TON CONSERVE CON FALSA INDICAZIONE ‘IGP CARCIOFO BRINDISINO’ E OLTRE 2 TON  ORTAGGI STRANIERI; STRETTA PIANO STRAORDINARIO PER GRANO

Bene le operazioni dell’ICQRF contro i pirati del Made in Italy con il sequestro in Puglia di 34 tonnellate di conserve vegetali con diverse irregolarità, tra cui l'evocazione della IGP Carciofo Brindisino sull’etichetta di migliaia di sottoli, che sarebbero finiti nel mercato nero delle produzioni protette, così come gli ortaggi e i funghi stranieri spacciati per tricolore, per cui serve anche una stretta al piano straordinario di controlli sul grano straniero che arriva per mare. E’ Coldiretti Puglia che plaude all’operazione dell’ICQRF Sud est, in collaborazione con i NAS dei Carabinieri di Taranto, per il sequestro di 34 tonnellate di conserve vegetali a causa di varie irregolarità, tra cui l'evocazione della IGP Carciofo Brindisino, nell'etichettatura di migliaia di confezioni di conserve, ma anche ai controlli operati dai Carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare che hanno portato al sequestro in tre diverse operazioni di 902 kg di carciofi, provenienti dalla Tunisia per mancata tracciabilità, 745 kg di zucchine provenienti dal Marocco, in cattivo stato di conservazione e 593 kg di funghi di origine cinese per violazioni inerenti all'etichettatura.

La stretta sui controlli è fondamentale anche nei porti, dove sono ingenti gli sbarchi quotidiani di grano di provenienza estera, dal grano di Putin a quello turco ma anche canadese fatto seccare con il glifosato, anche intercettando le triangolazioni, considerato che già  nel 2023 le importazioni di grano russo e turco sono aumentate rispettivamente del +1164% e del +798%, secondo un’analisi del Centro Studi Divulga, un fenomeno mai registrato nella storia del nostro Paese, per cui i prezzi del grano italiano sono crollati del 60% su valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro di migliaia di aziende agricole.

Dai carciofi egiziani all’uva e alle arance del sud Africa, mai così tanto cibo straniero è arrivato in Puglia che risulta  la prima regione del sud per importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari dai Paesi extra UE con un aumento del 66% nel 2023 che hanno raggiunto quasi i 3 miliardi di chilogrammi di prodotti agricoli contro 1,7 miliardi del 2022, una concorrenza sleale – insiste Coldiretti Puglia – alle produzione agroalimentari del territorio e ai redditi degli agricoltori.

Ma a pesare ci sono anche gli accordi commerciali agevolati che portano in Italia prodotti coltivati spesso con l’uso di pesticidi vietati nell’Unione Europea – denuncia Coldiretti – che fanno concorrenza sleale ai prodotti italiani, deprimono i prezzi pagati ai produttori e rappresentano una minaccia per la salute dei cittadini. Si va dal riso asiatico che viene coltivato utilizzando il triciclazolo, potente pesticida vietato nell’Unione Europea dal 2016, ma entra in Italia grazie al dazio zero, alle lenticchie canadesi, anch’esse fatte seccare con il glifosato, che rappresentano i 2/3 del totale importato nel nostro Paese. Ci sono poi le arance egiziane, oggetto di notifiche dal Rassf, il sistema di allerta rapido dell’Ue, per la presenza di Clorpirifos un pesticida bandito nell’Unione Europea dal 2020; le nocciole turche su cui pesa anche l’accusa del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti di essere coltivate con lo sfruttamento del lavoro minorile; i limoni argentini coltivati usando pesticidi tra cui propiconazolo, vietato dal 2019. Senza dimenticare il concentrato di pomodoro cinese che costa la metà di quello tricolore grazie allo sfruttamento dei prigionieri politici e fa abbassare le quotazioni del prodotto nazionale.

I cibi e le bevande stranieri sono oltre dieci volte più pericolosi di quelli made in Italy, con il numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari oltre i limiti di legge che in Italia è stato pari al 6,4% nei prodotti di importazione, rispetto alla media dello 0,6% dei campioni di origine nazionale, secondo i dati dell’ultimo Rapporto pubblicato da Efsa nel 2023 relativo ai dati nazionali dei residui di pesticidi.

E’ necessario un netto stop all’ingresso di prodotti da fuori dei confini Ue che non rispettano gli standard che devono rispettare gli agricoltori in Italia – conclude Coldiretti - garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché questa concorrenza sleale mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole.

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Il consorzio BR/4 con il suo Presidente Dott. Calabrese Antonio e l’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia) della provincia di Brindisi, continuano la loro azione, uniti, per combattere le false credenze, lo stigma verso chi soffre di epilessia, una malattia che con farmaci adatti, nella maggior parte dei casi si può gestire e qualche volta addirittura  sconfiggere, ma che comunque lascia delle sequele sul piano sociale, con discriminazioni in vari ambiti che vanno dal lavoro, allo sport, alla scuola. Proprio nella scuola l’AICE della provincia di Brindisi e il consorzio ATS BR/4, forti del protocollo d’intesa stipulato, hanno tenuto un evento informativo,  questa volta rivolto ai ragazzi del biennio dell’Istituto E. Maiorana di Brindisi, Istituto scolastico all’avanguardia non solo sul piano della tecnologia avanzata, ma anche attento e sensibile verso queste tematiche, impegnato anch’esso nello sconfiggere le discriminazioni che questa malattia lascia dietro di se. Il Dirigente dell’Istituto E. Maiorana Prof. Salvatore Giuliano, ha fortemente voluto questo incontro tenuto dalla neurologa pediatrica Dott.ssa Elia Marisa, che alla presenza di attenti e interessati studenti, dei docenti accompagnatori, del personale scolastico e di alcuni genitori (alcuni venuti anche da paesi vicini) ha illustrato al  partecipe uditorio i sintomi della malattia, la gestione di  una crisi epilettica in ambito scolastico, e del come rendersi utile in caso un proprio/a compagno/a abbia un attacco epilettico. I ragazzi sono stati molto attenti ed hanno rivolto molte domande alla Dott.ssa Elia che ha soddisfatto i loro dubbi, le loro perplessità le loro curiosità. Molte volte si parla dei giovani di oggi in maniera negativa, disinteressati a tutto, ma quanto abbiamo visto e sentito oggi ci da speranza per il futuro, hanno affermato all’unisono il Dott. Calabrese presidente del Consorzio BR/4, la Presidente dell’AICE Maniglio Daniela, la dott. Elia e i vari docenti presenti, che hanno anche detto che bisogna continuare su questa strada, cercando di lavorare in rete.

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Al termine degli interventi di ristrutturazione, due beni confiscati alla criminalità organizzata e ridestinati con fini sociali grazie al Pon Legalità 2014-2020 - il programma operativo nazionale gestito dal Ministero dell’Interno nell’ambito della politiche di coesione – sono stati inaugurati e simbolicamente restituiti alla collettività. La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di ieri con una iniziativa pubblica alla quale sono intervenuti il sindaco della città Antonio Matarrelli, la dott.ssa Maria Antonietta Olivieri, vicario del Prefetto di Brindisi, il presidente del Consorzio BR4 Antonio Calabrese, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Anna Maria Scalera e  la dott.ssa Stefania Palana, responsabile dell’Area Servizi Sociali della città di Mesagne.

Durante la visita presso le due strutture oggetto di intervento, in via Corte dei Panaro e in via Manfredi Svevo, è stato presentato il progetto che completerà il recupero funzionale dei due immobili. Nel rispetto dell’investimento con cui il Ministero ha dotato 5 regioni del Sud Italia, tra cui la Puglia, delle risorse necessarie a rafforzare le condizioni di legalità, migliorare le condizioni di sicurezza e favorire l’inclusione e l’economia sociale, entrambe le sedi ospiteranno due centri antiviolenza per donne e madri vittime di violenza, al loro interno verranno infatti attivati percorsi di ascolto, assistenza e accoglienza in loro favore.

«L’inaugurazione dei due immobili rappresenta il primo passo verso la creazione di due importanti presidi di protezione di donne e minori, per prevenire e contrastare, attraverso servizi accessibili a tutti, la violenza di genere e i suoi effetti sociali ed economici», il sindaco Matarrelli ha spiegato così il valore dell’iniziativa. Ai diversi momenti dell’inaugurazione, che ha avuto una continuazione con approfondimento presso l’Auditorium del Castello Comunale, hanno partecipato il Commissario di Polizia di Stato di Mesagne, dott. Giuseppe Massaro, il Capitano Vito Sacchi, Comandante della compagnia dei Carabinieri di San Vito dei Normanni, e il luogotenente dott. Luigi D’Oria, Comandante dei Carabinieri di Mesagne, presenti ad un appuntamento che è servito a rinnovare un patto di impegno congiunto, tra istituzioni e territorio, per il contrasto alla violenza di genere.

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Cattedrale di Brindisi in collaborazione con diverse realtà della vita portuale. Avrà luogo martedì 26 marzo, dalle ore 20.00, con punto di partenza la Scalinata Virgilio. La processione sarà trasmessa in diretta sull’emittente Antenna Sud Extra (canale 92).

 Martedì 26 marzo i brindisini avranno l’opportunità di vivere l’itinerario spirituale della Passione di Gesù Cristo in uno dei luoghi più importanti ed evocativi della propria città. La Via Crucis, che sarà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Antenna Sud Extra (canale 92 del digitale terrestre), muoverà alle ore 20.00 dalla Scalinata Virgilio per toccare i luoghi più rappresentativi del porto interno.

Nata dall’iniziativa del parroco della Cattedrale, don Mimmo Roma, la Via Crucis è realizzata in collaborazione con la Capitaneria di Porto, il Comando dei Vigili del Fuoco, l’Unità Pastorale Casale, Assoarma, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Prefettura, i pescatori e alcune attività produttive.

Le meditazioni evangeliche delle otto stazioni sono a cura di Teodoro De Giorgio e metteranno in luce aspetti poco noti dei monumenti e dei luoghi interessati.

Sarà una preghiera che concilia fede e storia, memoria e identità per illuminare il presente e fare senso al futuro.

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Dal 1° aprile 2024 si rinnovano, come ogni anno, le esenzioni per motivi di reddito dal pagamento del ticket per visite ed esami specialistici e per l’acquisto dei farmaci. Le esenzioni per motivi diversi dal reddito (patologia, invalidità, ecc.) continuano ad essere valide e non è necessario alcun adempimento aggiuntivo.

I cittadini che hanno diritto all’esenzione per motivi di reddito sono inseriti automaticamente negli elenchi degli esenti che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta ricevono direttamente dal sistema informativo Tessera Sanitaria (TS) del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Al momento della prescrizione il medico verifica telematicamente il diritto all’esenzione e riporta il relativo codice sulla ricetta. 

Gli utenti in possesso delle credenziali Spid o con carta nazionale dei servizi (TS-CNS) possono verificare le proprie esenzioni anche attraverso i Servizi on line  del Portale regionale della Salute  alla voce  "Visura esenzioni".

Solo se non si è inclusi nell’elenchi degli esenti, ma si ritiene di aver diritto comunque all’esenzione, bisogna procedere al rinnovo presentando l’autocertificazione.

L’autocertificazione può essere presentata attraverso i Servizi on line del Portale regionale della Salute nella sezione “Autocertificazione esenzioni per reddito” accedendo con Spid o TS-CNS, oppure nelle sedi CAF della provincia che hanno aderito alla convenzione con la Asl, oppure recandosi agli sportelli delle sedi distrettuali della Asl.

L’esenzione per reddito riguarda i seguenti codici:

E01 - esenzione per visite ed esami specialistici: persone di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro;

E02 - esenzione per visite ed esami specialistici: persone disoccupate e i familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;

E03 - esenzione per viste ed esami specialistici e per l’acquisto di farmaci: persone titolari di assegno sociale e loro familiari a carico;

E04 - esenzione per viste ed esami specialistici e per l’acquisto di farmaci: persone titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;

E94 - esenzione per l’acquisto di farmaci: persone appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo complessivo fino a 18.000,00 euro, incrementato di 1.000,00 euro per ogni figlio a carico;

E95 - esenzione per l’acquisto di farmaci: persone di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro;

E96 - esenzione per l’acquisto di farmaci: persone appartenenti a nuclei familiari con reddito annuo fino a 23.000,00 euro, incrementato di 1.000,00 euro per ogni figlio a carico.

Per regolamentare l’afflusso degli utenti i Distretti hanno riorganizzato l'attività degli sportelli e previsto aperture pomeridiane aggiuntive. Per dettagli consultare le informazioni disponibili sul sito Asl Brindisi-Distretti sociosanitari.

Appena completate le procedure, sarà diffuso anche l’elenco dei CAF che hanno aderito alla convenzione per il servizio gratuito ai cittadini per le operazioni di rinnovo. 

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Commissione. Centro risvegli Ceglie. Amati: “Contrordine. Cabina elettrica non ancora completata. Soluzione interferenza entro fine aprile” 

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati. 

“Contrordine. La cabina elettrica, utile a superare l’interferenza nelle attività di cantiere, non è stata ancora completata in tutti i suoi aspetti, come riferito la scorsa settimana dalla ASL, per cui ENEL non potrà svolgere la sua attività, con durata prevista pari a dieci giorni. È quanto emerso oggi in commissione, diversamente da quanto riferito la scorsa settimana e relativo all’attestazione di completamento complessivo della cabina elettrica e quindi della soluzione del problema deferito ai soli adempienti ENEL. 
"Alla fine della riunione è emerso quindi l’impegno a eliminare l’interferenza entro il 30 aprile, così da consegnare il cantiere definitivamente, ricalibrando il cronoprogramma.  
"Mi spiace dover svolgere più di una riunione per ritornare anche sui fatti che sembravano assodati. Auspico una maggiore precisione nel riferire gli elementi di avanzamento dei lavori, poiché gli argomenti sono così importanti da non ammettere imprecisioni.”

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L’Aurora Volley Brindisi allunga la striscia di risultati positivi battendo l’Asem Volley Bari per 3-0 nella terza giornata del pool promozione del Campionato di serie C di volley femminile. Nella partita di domenica 24 al Pala Zumbo di Brindisi le biancazzurre colgono una vittoria fondamentale nel cammino verso i play off ottenuta contro una diretta concorrente.

Inizio di match guardingo per entrambe le formazioni. Le baresi rispetto all’ultimo confronto (a febbraio in Coppa Puglia) presentano qualche novità tattica e la squadra brindisina si prende un po’ di tempo per studiare le avversarie prima di affondare l’attacco. Verso la metà del set le padrone di casa accelerano i ritmi delle giocate e si portano in vantaggio sulle avversarie. Le ospiti però sono brave ad alzare la qualità della difesa e, complice qualche errore in battuta delle brindisine, riescono a recuperare lo svantaggio. Le baresi dopo aver pareggiato i conti si portano anche in vantaggio (21-23) ipotecando la vittoria del set. La formazione di casa però reagisce prontamente annullando due palle set alle avversarie per poi chiudere a proprio favore il set ai vantaggi (28-26).

Dopo lo scampato pericolo le brindisine subiscono ancora l’approccio deciso delle ospiti che si portano in vantaggio ad inizio del secondo set. Le padrone di casa riescono prontamente a recuperare lo svantaggio, ma la difesa delle biancorosse non consente alle brindisine di allungare. La svolta del match arriva verso la fine del parziale con le padrone di casa che aumentano la pericolosità in attacco con l’ingresso della schiacciatrice Michela Matichecchia. L’inserimento dell’attaccante tarantina aggiunge centimetri e potenza alla fase offensiva biancazzurra,  consentendo alle biancazzurre di aggiudicarsi il set per 25-21.

Nel terzo set le brindisine si mostrano determinate a chiudere la contesa senza dare alle pericolose avversarie la possibilità di riaprire la partita. Nonostante l’ottima prestazione della capitana avversaria Zigari (top scorer con 17 punti) la formazione ospite non riesce ad essere efficace come in precedenza e finisce per cedere abbastanza rapidamente alle padrone di casa che appaiono più in palla. Le brindisine gestiscono con saggezza il vantaggio ottenuto e vincono il terzo e ultimo set per 25-17.

A fine gara il tecnico biancazzurro Raffaele Capozziello si dice soddisfatto: “ Una partita molto combattuta che abbiamo giocato complessivamente bene. Le avversarie si sono presentate con la chiara intenzione di vincere una partita importantissima per il cammino in campionato quindi non era affatto semplice ottenere i tre punti. Dopo un buon inizio abbiamo sofferto la loro crescita in difesa commettendo anche qualche errore di troppo. Fondamentale la reazione che ci ha consentito di recuperare il primo set perché avrebbe potuto condizionare l’intera gara. Abbiamo ancora da lavorare sull’atteggiamento che, a mio avviso, è ancora un po’ troppo attendista.”

Archiviata questa vittoria per le ragazze dell’Aurora Volley Brindisi si aprono le porte delle “final four” di Coppa Puglia che si terranno a Monteroni di Lecce nella giornata di sabato 30 marzo. La formazione brindisina affronterà in mattinata la temibile Zest Terlizzi (capolista del girone e prossima avversaria in campionato delle biancazzurre) in semifinale. In caso di qualificazione le brindisine si troverebbero di fronte una tra Monteroni Volley e Academy Volley Gioia del Colle nella finale che si disputerà nel pomeriggio al Tensostatico di Monteroni.

Tabellino:

AURORA VOLLEY  BRINDISI – ASEM VOLLEY BARI 3-0 (28-26, 25-21, 25-17)

Brindisi: De Toma 13 (K), Kolomiiets 9, Zivkovic L1, Prato 3, Padula 13, Avallone 3, Albanese 12, Matichecchia 5, De Maria, Malerba , Solimeno, Stella L2, Minghetti.  All. Capozziello.

Bari: Zigari 17 (K), Lanza 7, Gambacorta L1, Losavio 3, Galiulo 6, Cramarossa 2, Trentadue 7, Vasileva 2, Maruccia L2, Castiello, My, Schiavone. All. Girgenti.

Arbitri: Romita - Corte.

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I Carabinieri eseguono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto presunto responsabile dei delitti di truffa, estorsione continuata ed atti persecutori.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di un cittadino di Francavilla Fontana, nell’ambito di un’indagine diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’indagato è ritenuto responsabile dei delitti di truffa (di cui una perpetrata nei confronti di un’anziana), estorsione continuata ed atti persecutori nei confronti della madre, commessi tra il 2019 e il mese di gennaio 2024.      

Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, svolte dai militari suddetti, comprensive delle denunce delle parti offese, dalle numerose testimonianze raccolte e dall’individuazione delle utenze utilizzate dall’indagato per contattare le vittime, hanno consentito di raccogliere numerosi elementi di prova. L’ordinanza cautelare ha posto in evidenza come, dalle investigazioni, siano emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, sussistendo un concreto e attuale pericolo di commissioni di reati della stessa specie da parte dell’indagato, attesa la sua affermata pericolosità sociale.

L’indagato è stato condotto presso la Casa circondariale di Brindisi in attesa dello svolgimento del c.d. interrogatorio di garanzia.

L’attività di contrasto alle truffe, specialmente ai danni di persone anziane, è particolarmente prioritaria per il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi che da tempo ha incentivato su tutto il territorio brindisino lo svolgimento di numerosi incontri con le fasce più vulnerabili della popolazione, con frequenti appuntamenti periodici presso le parrocchie del territorio e i centri per anziani, ove i militari dell’Arma hanno svolto, svolgono e continueranno a svolgere una capillare campagna di prevenzione del fenomeno, attraverso un’attività informativa e divulgativa che permetta di raggiungere gli anziani ma anche i loro familiari, come avvenuto negli ultimi mesi a Francavilla Fontana, dove i Carabinieri hanno tenuto decine di incontri con oltre 750 persone, per fornire indicazioni e suggerimenti su come comportarsi in casi del genere.

Confidando nella collaborazione delle comunità locali, si invitano tutti i cittadini a non avere timori ed a denunciare episodi di truffa nonché a segnalare eventuali tentativi di sconosciuti che telefonicamente, per strada o presentandosi nelle abitazioni, chiedano o pretendano la consegna di somme di denaro per presunti incidenti, fittizie fughe di gas dalle tubature, finte opere benefiche, false vendite di prodotti a domicilio o presunte consegne di pacchi postali. Ciò, al fine di poter intervenire tempestivamente ed evitare che altre persone più vulnerabili possano rimanere esposte a truffatori spregiudicati e senza scrupoli.

PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, PER I CARCIOFI AUMENTANO OLTRE 7 VOLTE DA CAMPO ALLA TAVOLA.

I prezzi dei carciofi aumentano oltre 7 volte dal campo alla tavola, una forbice sempre più larga che parte da 0,15 euro a capolino in campagna fino a 1,10 euro a capolino sui banchi di mercati e grande distribuzione, per cui servono controlli serrati anche dei vigili dell’annona per verificare l’origine dei prodotti in vendita. E’ Coldiretti Puglia che torna a denunciare l’invasione di carciofi provenienti da Egitto e Tunisia sul mercato all’ingrosso, una concorrenza sleale che si ripercuote sui prezzi del pregiato violetto di Brindisi crollati a 15 centesimi a capolino che non riescono a coprire gli aumentati costi di produzione, complice anche il rallentamento dei consumi di ortaggi, una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi che andrebbe affrontata con maggiore serietà senza speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori.  

Va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Con l’inflazione alimentare che rallenta i consumi e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti e i costi della logistica che arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, hanno ingenerato rincari dei prezzi, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme – aggiunge Coldiretti Puglia - tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell’Annona, per cui serve una vigilanza serrata sull’origine dei prodotti ortofrutticoli sui banchi che arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco. Considerata la stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell’ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino.

Sugli accordi commerciali occorre garantire il principio di reciprocità e in tale ottica è positivo l’annuncio della Commissione Ue sul fatto che “non sono soddisfatte le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Una scelta che segue la denuncia della Coldiretti in Italia sulla concorrenza sleale provocata dalle gravi inadempienze di molti Paesi sudamericani sul piano della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con rischi per l’ambiente, la sicurezza alimentare e lo sfruttamento del lavoro minorile evidenziato dallo stesso dipartimento del lavoro statunitense. Vanno fermate le importazioni sleali ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno.

Occorre al contempo lavorare – precisa la Coldiretti – per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni. In questo contesto è importante l’opportunità del Pnrr con richieste di investimenti per i contratti di filiera superiori alla dotazione – conclude la Coldiretti – e l’incremento dei fondi va nella direzione auspicata di aumentare la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura e “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani e sui costi delle imprese.