Redazione

Grande successo per la festa della Beata Vergine Maria Stella del Mare nel quartiere Casale di Brindisi.Antonio De Blasi: Un Ringraziamento a Tutti i Partecipanti, Sponsor e Attività Commerciali e al Parroco dell'Unità Pastorale del Casale Don Adriano Miglietta. Nel cuore del quartiere Casale di Brindisi, presso la Parrocchia Ave Maris Stella, si è vissuto un momento straordinario di devozione, tradizione e festa in onore della Beata Vergine Maria Stella del Mare. Durante il weekend del 7 e 8 settembre, l'intera comunità si è riunita per celebrare un evento che ha saputo creare un'atmosfera di gioia condivisa.
La festa ha avuto inizio con la solenne celebrazione eucaristica, seguita da una toccante processione per le vie del quartiere. Il simulacro della Madonna, portato a spalla con grande devozione, ha attraversato le strade del Casale, accompagnato dalle preghiere e dagli sguardi commossi dei fedeli. Un momento di profonda spiritualità che ha avvolto l'intero quartiere in un clima di intensa partecipazione.
Ma la festa non si è fermata qui. Le serate del weekend hanno offerto ai presenti due spettacoli che hanno saputo incantare e divertire. Sabato 7 settembre, alle ore 21.45, Massimo Galantucci e la sua Controrchestra big band, diretta dal Maestro Vito Vittorio Desantis, hanno regalato al pubblico un concerto indimenticabile. La partecipazione speciale di Luigi D'Aprile, compositore e cantautore al pianoforte e alle tastiere, ha aggiunto un tocco di eleganza alla serata, contribuendo a creare un'atmosfera magica.
La festa ha poi raggiunto il culmine domenica 8 settembre, quando alle ore 21.30 è salita sul palco la talentuosa Silvia Bevilacqua, accompagnata dalla Fresh Family School e una tappa straordinaria del concorso di Bellezza Miss Summer Salento L'energia vibrante della performance ha saputo coinvolgere grandi e piccoli, concludendo in bellezza un weekend di celebrazioni.
Antonio De Blasi, collaboratore di Don Adriano Miglietta,parroco dell'Unità Pastorale del Casale, ha voluto esprimere la sua profonda gratitudine a tutti coloro che hanno reso questo evento un vero e proprio trionfo. "Voglio ringraziare di cuore tutti gli intervenuti", ha dichiarato De Blasi. "La vostra partecipazione calorosa è stata la linfa vitale che ha reso questa giornata speciale. Un grazie particolare va a Don Adriano e agli sponsor, che con il loro generoso sostegno hanno reso possibile ogni dettaglio organizzativo. Un sincero ringraziamento va anche alle attività commerciali del territorio, il cui contributo è stato essenziale per la riuscita dell’evento."
L'evento ha dimostrato come la sinergia tra pubblico, privato e commercio locale possa dare vita a iniziative di grande valore per la comunità. Gli ospiti presenti hanno potuto apprezzare le numerose attività proposte, con spazi dedicati al divertimento, alla cultura e alla gastronomia, in un'atmosfera vivace e coinvolgente.
"È stato un lavoro di squadra", ha concluso De Blasi. L’entusiasmo di quest'anno ci dà la forza di continuare su questa strada, sempre più motivati a offrire esperienze di qualità."

Con un’ottima affluenza e feedback entusiasti da parte del pubblico, l’evento si è confermato un appuntamento imperdibile e un punto di riferimento per il territorio. Un’esperienza che ha saputo lasciare il segno, grazie al contributo di tutti.

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I comuni di Mesagne e Latiano hanno confermato alla direzione scientifica del parco di Muro Tenente l’archeologo olandese, professor Gert Burgers. L’atto di nomina recita la seguente motivazione: “Per la riconosciuta competenza e la pluriennale esperienza professionale, nonché per l’approfondita conoscenza del sito”. La decisione è stata assunta durante la conferenza dei sindaci alla quale hanno partecipato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, e il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, insieme ai consulenti politici dei due Comuni, Mimmo Stella e Angelo Gaglione, e ai referenti tecnici dei due enti, gli architetti Marta Caliolo e Giuseppe Muri. Pertanto Muro Tenente, il Parco archeologico tra Mesagne e Latiano presso cui sono emersi tratti ben conservati della Regina Viarum, da luglio scorso patrimonio Unesco, continuerà a far parlare di sé ancora per altre nuove e ottime ragioni, tutte valide per la valorizzazione di un intero territorio. Intanto, si pensa come valorizzare il riconoscimento della via Appia Antica come bene materiale dell’Unesco. Una riflessione è giunta dall’ingegnere mesagnese Carlo Patrizio, con studio professionale in Roma. “Dopo il pur giustificato ed entusiastico clamore dell’immediato – ha esordito l’ingegnere Patrizio - ora che i riflettori di quell’annuncio si stanno spegnendo, occorre però l’audacia di una visione, senza farsi prendere la mano dalla smania di capitalizzare in fretta il risultato appena ottenuto in termini di tornaconti elettorali, e occorre trovare gli strumenti disciplinari e normativi più adatti per mettere mano ad un disegno che a mio parere dovrebbe avere il carattere non di un comune progetto - per quanto unitario esso possa essere - né di un ordinario atto di pianificazione - per quanto integrato lo si possa immaginare -, ma di un vero e proprio processo multidimensionale di rigenerazione territoriale”. Secondo l’ingegnere la vastità delle aree interessate dal percorso della via Appia e per i legami che tra queste la Regina Viarum ha intessuto nel tempo lungo della storia “oggi abbiamo dinanzi la chance di studiare e pianificare un sistema di trasformazioni che favorisca, consolidi e migliori il legame che c’è tra le genti che abitano lungo la via Appia e il loro patrimonio territoriale, fatto di sistemi ambientali e naturali, di sistemi culturali e di giacimenti archeologici. Non per farne altrettante “riserve”, siano esse di storia o di natura, nelle quali imbalsamare lo statu quo ante, bensì per inaugurare un processo di ri-territorializzazione attiva che, per essere su così larga scala, prometterebbe effetti di tale portata che anche la valorizzazione turistica ne resterebbe correttamente ricompresa”. Con quale strategia generale, allora, bisognerebbe procedere? “Se la rigenerazione territoriale appare lo strumento disciplinare più adatto – ha proseguito Patrizio -, un sistema di bio-regioni tra loro strettamente interconnesse, mi sembra invece uno scenario strategico capace di produrre le innovazioni attese e sicuramente in grado di articolare una nuova dorsale territoriale attraverso mezza Italia, grazie alla quale sperimentare atti di governo del territorio secondo un programma condiviso dalle comunità locali, basato sull'idea che in quei territori possano prendere corpo sistemi economici locali e compatibili con l'ambiente”. Riassumendo il tutto si potrebbe dire che lungo la via Appia bisogna osare: “Certamente. Non progetti e risorse a pioggia, ma un solo grande progetto di territorio, condiviso e articolato. Perciò serve attivare un processo”, ha concluso il tecnico.

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Brindisi, 9 Settembre 2024 -  40 annunci di lavoro per 59 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 9 al 16 settembre, relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 11 posti vacanti nel settore edilizia su Brindisi e provincia, ristorazione 7, vigilanza 6,  metalmeccanico 5, commercio 5, trasporti 4, servizi alla persona 4, logistica 4, tecnico 3, manutenzione 3,turismo 2,

sanità 2, contabile 2 e informatico 1.

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Alta formazione del personale medico e infermieristico, utilizzo di tecniche mininvasive all’avanguardia e strumenti di ultima generazione. Sono questi i punti di forza dell’ambulatorio di Proctologia attivo nell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, diretta da Giovanni Bellanova.

Nell’ambulatorio, inserito nel progetto di riabilitazione del pavimento pelvico che si sta costituendo nell’Asl Brindisi, opera un’équipe specializzata che offre prestazioni sia diagnostiche che terapeutiche di altissima qualità.

“La struttura – spiega Bellanova - è dotata di una colonna ecografica e manometrica di ultima generazione con la quale si possono eseguire visite proctologiche, ecografie per lo studio di patologie infettive, stadiazione oncologica e manometrie per i disturbi del pavimento pelvico. Nell’ambulatorio vengono eseguite anche piccole prestazioni chirurgiche che in passato venivano effettuate in sala operatoria, come la legatura elastica e la scleroterapia delle emorroidi, l’asportazione di lesioni benigne e le biopsie. È in arrivo, inoltre, la strumentazione per il trattamento della patologia emorroidaria con radiofrequenze e tecnica laser”.

Bellanova sottolinea che “svolgendo queste attività in regime di day service ambulatoriale sono stati recuperati spazi sempre con tecniche mininvasive per altre patologie proctologiche di maggiore rilievo come fistole e cisti sacrococcigee. I pazienti sono abitualmente dimessi nella giornata dell’intervento e vengono affidati al controllo post operatorio nell’ambulatorio proctologico dell’unità operativa per consentire miglior comfort all’utente e una riduzione della spesa sanitaria. A oggi sono diversi gli interventi effettuati con successo, con follow up a 18 mesi senza complicanze importanti”.

Nella Chirurgia di Francavilla vengono trattati inoltre pazienti affetti da patologia tumorale del retto basso, anche in questo caso con tecniche minivasive. Sono numerosi, inoltre, i pazienti con patologie oncologiche dell’apparato digerente seguiti dall’ambulatorio di Endoscopia digestiva che effettua resezioni endoscopiche di tumori superficiali: grazie a queste attività in alcuni casi si possono evitare interventi di chirurgia maggiore (eseguiti con tecniche laparoscopiche), secondo le attuali best practice.

L’ambulatorio proctologico è affiancato dall’ambulatorio stomizzati, che segue i pazienti con una gestione medica e infermieristica di alta qualità. Le patologie vengono studiate a 360 gradi e seguite nella maniera corretta, dalla diagnosi al trattamento definitivo.

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Quello che è venuto a galla durante la riunione della 4^ commissione urbanistica è un fatto gravissimo e anomalo che va immediatamente approfondito.

Il riferimento è alla modifica progettuale del lotto n.5 del programma ‘Smart City Port’, finanziato con fondi azione e coesione, inerente la messa in sicurezza per la salvaguardia della pubblica incolumità di un immobile insistente in piazzetta Giacomo Alberione, sul lungomare di Brindisi, e la riqualificazione di tutta l’area prospiciente.

Infatti durante la discussione è emerso che la linea d’intervento è stata stravolta recentemente da una ‘misteriosa manina’ che di fatto ha cancellato il progetto originario.

Si è addirittura proposto al Ministero competente lo stralcio dell'intervento senza alcuna delibera di giunta di indirizzo in tal senso, modificando totalmente l’area obiettivo dell’intervento.

Il fatto deplorevole è che tale scelta, non adeguatamente motivata, sembra sia stata ‘obbligata’ da una situazione poco chiara, e che andrebbe immediatamente verificata.

Pare infatti che l'aggiudicatario della gara di progettazione non sia riuscito a fare il sopralluogo necessario ai fini del progetto sia per il pericolo di crollo ma anche per non meglio precisati occupanti abusivi del piano terra che avrebbero impedito l’accesso.

Una situazione tanto surreale da indurre la nuova dirigente all’urbanistica a vederci chiaro, sviscerando tutti i passaggi che sono stati alla base della decisione e che lei ha ereditato.

Infatti durante la precedente amministrazione si era raggiunta l’intesa con la Provincia di Brindisi per il comodato gratuito del primo piano dell’immobile in piazzetta Alberione, oggetto dell’intervento, mentre la complessità dell’individuazione della reale titolarità del piano terra aveva indotto la struttura tecnica comunale a procedere con il progetto, con tutte le riserve di legge, per salvaguardare la pubblica incolumità, riservandosi di verificare successivamente la provenienza dell’immobile.

Perciò la modifica progettuale sopraggiunta è a nostro avviso ingiustificata, assurda e non tiene conto del reale pericolo insistente in piazzetta Alberione, e inoltre lascia numerosi interrogativi e dubbi sulla reale motivazione alla base della decisione.

Sollecitiamo per questo l’amministrazione comunale a procedere senza alcun indugio, reticenza e titubanza alla definizione del progetto originario del lotto n.5 del programma ‘Smart City Port’, pianificando tutte le azioni conseguenziali per la redazione del progetto esecutivo e per le successive procedure di gara.

I consiglieri comunali componenti della 4^commissione consiliare urbanistica:

Francesco Cannalire, Riccardo Rossi, Alessio Carbonella, Alessandro Antonino

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Un marinaio di origini filippine è caduto in mare dalla nave Delphi mentre era al largo di Bari. L'allarme è stato lanciato dopo la mezzanotte e ha merso in allarme le Capitanerie di porto pugliesi. Dopo 24 ore il marittimo è stato individuato e salvato al largo di Brindisi da parte della nave Florencia. Il naufrago è stato recuperato nella giornata di ieri da una motovedetta della Capitaneria di porto di Brindisi e una volta a terra è stato ricoverato in ospedale per gli accertamenti. 

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EVENTI ESTREMI: COLDIRETTI PUGLIA, SONO GIÀ 120 NEL 2024; 18 SOLO A SETTEMBRE

Si tratta di 36 tornado, 25 grandinate violente, 26 nubifragi e 28 bufere di vento, oltre a 5  tempeste di fulmini

Sono già 120 gli eventi estremi che si sono abbattuti sulla Puglia nel 2024, di cui 18 solo in questi primi giorni di settembre, con tornado, grandinate, tempeste di vento e nubifragi improvvisi e violenti, che si abbattono su un territorio fragile, dove l’89% del suolo è a rischio idrogeologico, ma è stata la siccità che già dall’inverno ha creato le condizioni critiche per dichiarare lo stato di calamità. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ESWD, in relazione al bollettino della protezione civile regionale che ha emesso un allerta gialla per rischio idrogeologico per temporali per le prossime 24 ore.

Con 36 tornado, 25 grandinate violente, 26 nubifragi e 28 bufere di vento, oltre a 5  tempeste di fulmini, siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia – che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, ma solo il 2,6% della superficie agricola risulta assicurata in Puglia. Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.

Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. Parimenti, serve rilanciare, tramite sostegno all’acquisto de capi e delle strutture di ricovero necessarie, la zootecnia di montagna e delle aree interne, che permette a tali superfici di essere pascolate e mantenute.

Su un territorio meno ricco e più fragile per l’abbandono forzato dell’attività agricola in molte aree interne si abbattono così – continua la Coldiretti – gli effetti dei cambiamenti climatici, favoriti anche dal fatto che negli ultimi 25 anni è scomparso oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità ma anche sicurezza ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico.

Ciò rappresenta – rileva la Coldiretti Puglia– il giusto riconoscimento della capacità delle imprese agricole di svolgere azioni costanti di tutela del territorio anche attraverso l’introduzione di misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e per incentivare l’insediamento e la prosecuzione di attività economiche in particolare nel campo dei servizi agricoli, forestali, turistici e culturali. Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio. Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.

Diventa qui strategica – continua la Coldiretti – la semplificazione burocratica e degli impegni amministrativi per le imprese che operano nella aree interne. Infine, occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale.

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È stato siglato nella mattinata di sabato 7 settembre presso Palazzo di città il protocollo d’intesa tra Comune di Fasano e associazione Plastic Free OdV. L’obiettivo del protocollo è quello di formalizzare la collaborazione già avviata negli anni scorsi, riconoscendo a Plastic Free un canale di comunicazione diretto per semplificare i passaggi burocratici per le proprie attività di volontariato a sostegno della tutela ambientale e della promozione alla riduzione dell’uso della plastica e dell’inquinamento in generale.

«Con questo documento – spiega il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria – avviamo oggi un processo virtuoso di collaborazione che ci porterà a migliorare la tutela del nostro territorio grazie alla forte sensibilità e al generoso contributo del volontariato di “Plastic Free”. Ringrazio l’assessore all’ecologia e ambiente Gianluca Cisternino e il consigliere comunale Oronzo Rubino per essersi fatti fautori di questa iniziativa, prendendo in carico con gli uffici comunali i prossimi passi che ci porteranno a diventare un Comune “Plastic Free” con la rispettiva acquisizione della bandiera».

«Da cittadino fasanese – spiega Giuseppe Vinci, delegato locale di Plastic Free – sono soddisfatto per questo riconoscimento istituzionale da parte del Comune di Fasano che ci porterà ad incrementare le nostre attività sul territorio in materia di: pulizia ambientale, sensibilizzazione nella comunità e segnalazione di abbandoni illeciti».

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I tre Garanti regionali dell’infanzia, Ludovico Abbaticchio, delle persone con disabilità, Antonio Giampietro e delle persone limitate nella libertà, Piero Rossi, al suono convenzionale della campanella di avvio dell’anno scolastico, augurano un buon inizio e un proseguimento entusiastico del percorso educativo a studentesse e studenti di Puglia, nonché a tutto il personale scolastico, dirigenti, docenti e collaboratori.
“La scuola – evidenziano – rappresenta l’ambiente istituzionale più significativo per la crescita della cultura democratica del Paese. Al suo interno, educazione civica e sociale diventano strumenti strategici per la formazione dei cittadini di domani. A scuola si coltiva il percorso di rispetto dell’altro e della diversità, per la costruzione di un ambiente inclusivo che promuova la crescita di una comunità di tutte e tutti. A scuola si perseguono obiettivi di salute, intesa come benessere sociale, attraverso i percorsi di formazione e di prevenzione finalizzata al benessere dell’individuo e della società, per un contrasto efficace delle devianze a cui è esposto l’universo giovanile, in tempo di cyberbullismo e di web diseducativo. Le istituzioni scolastiche – proseguono i Garanti – rappresentano il luogo di crescita della sensibilità e della conoscenza dei diritti civili e del contrasto dei conflitti piccoli e grandi. In seno alle istituzioni scolastiche si coltiva il rispetto della persona, nelle diversità, verso un’autentica cultura della Pace, troppo spesso messa tra parentesi nella routine quotidiana e nel frastuono mediatico ingiustificato”. 
“Buon lavoro – concludono i Garanti - a tutte e tutti. Saremo sempre al fianco dell’istituzione scuola, per promuovere assieme percorsi sperimentali ed innovativi finalizzati al benessere ed alla crescita di tutti e ciascuno”.

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Un gruppo di clienti di una pizzeria di San Vito dei Normanni nella serata di sabato hanno messo in fuga due rapinatori che avevano fatto irruzione nel locale per rapinarlo. Ma non avevano fatto i conti con il coraggio di alcuni avventori che alla vista dei due soggetti, con il volto travisato e armati di fucile, si sono alzati e li hanno messi in fuga. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

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