Redazione

Dopo l’iniziativa di ieri organizzata dalla Asl di Brindisi, in collaborazione con l'associazione "L'Isola che non c'è", nei lidi nella zona del capoluogo e nei tre comuni di Latiano, Francavilla Fontana e Mesagne, stasera - sabato 28 agosto - dalle 19 alle 23 è in programma un secondo appuntamento a Mesagne, in piazza Vittorio Emanuele II (nei pressi della Porta Grande).

​ ​ ​ Residenti e non residenti, dai 12 anni in su, potranno vaccinarsi, con prima o seconda dose, nell'ambulatorio mobile del Dipartimento di Prevenzione della Asl, allestito su un'autoemoteca messa a disposizione dal Centro trasfusionale del Perrino.
Il nostro obiettivo - spiega il direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone -​ è aumentare la copertura vaccinale della popolazione e queste iniziative ci consentono di arrivare nei luoghi maggiormente frequentati. L’esperienza di ieri nei lidi e nelle piazze ci ha dato ragione: anche stasera con l'ambulatorio mobile raggiungeremo residenti e turisti presenti nel centro storico per invitarli a vaccinarsi”. Il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Stefano Termite, entusiasta dei risultati di ieri - con circa 140 vaccinati, anche di fuori regione - sottolinea che "il tema principale di questa fase della campagna vaccinale è la prossimità. Inoltre, tra le iniziative messe in campo anche l'accesso libero agli hub: tutti i cittadini, e in particolare i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, possono presentarsi senza prenotazione nei centri aperti. Per questo abbiamo riservato in ogni centro vaccinale un 20-30% di dosi in più". “Si tratta di un’opportunità per quanti intendono vaccinarsi o completare la vaccinazione: la Asl, alle medesime condizioni di sicurezza garantite negli hub e centri vaccinali “fissi”, offre quest'ulteriore possibilità presso l’ambulatorio mobile allestito in Piazza”, ha dichiarato Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne

Domani, domenica 29 agosto in Piazza Orsini del Balzo alle ore 21,30 si terrà il concerto live di Raffaele Depalo e la Big Band, di cui fanno parte Luca Caponegro, Nico De Filippis, Giancarlo Dell’Anna, Azzurra Denitto, Giovanni Facecchia, Alessandro Lunedì, Filippo Motole, Luciano ScalinciGiancarlo Scardia, Stefania Tanzarella.


​ ​ ​ Sul palco scorreranno 30 anni di carriera raccontata attraverso i brani che hanno segnato il percorso musicale di Raffaele Depalo. Un ricco repertorio, che proporrà le canzoni originali di maggiore successo e la presentazione di un disco che, a causa del lockdown, era stato momentaneamente riposto in un cassetto in attesa di tempi migliori. Voci, tecniche ed esperienze, che spaziano tra generi e timbri sonori diversi tra loro, accompagneranno la proposta di una composita quanto affiatata coralità di artisti.

L'evento è patrocinato dal Comune di Mesagne nell'ambito della rassegna estiva promossa dall'Amministrazione comunale. Ingresso gratuito.

Dati del giorno: 28 agosto 2021

304
Nuovi casi
15.321
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 77
Provincia di Bat: 45
Provincia di Brindisi: 35
Provincia di Foggia: 51
Provincia di Lecce: 68
Provincia di Taranto: 20
Residenti fuori regione: 0
Provincia in definizione: 9
4.646
Persone attualmente positive
238
Persone ricoverate in area non critica
22
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

263.031
Casi totali
3.249.481
Test eseguiti
251.683
Persone guarite
6.702
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 97.221
Provincia di Bat: 27.333
Provincia di Brindisi: 20.831
Provincia di Foggia: 46.404
Provincia di Lecce: 29.497
Provincia di Taranto: 40.344
Residenti fuori regione: 951
Provincia in definizione: 450

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Migliorano le condizioni della donna folgorata il 26 agosto in un'abitazione di Mesagne. La paziente è ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi dove è tenuta sotto osservazione dai sanitari. 

I medici stanno valutando il suo trasferimento nel reparto di Ostetricia dove, appena giunta in ospedale a bordo di un’ambulanza del 118, ha dato alla luce il bambino con un parto cesareo d'urgenza.
Le condizioni del neonato sono buone.

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Crolla di almeno il 40% la produzione di miele in Puglia in un 2021 caratterizzato da gelate e grandinate in primavera, siccità, caldo torrido e incendi in una estate segnata dall’anticiclone lucifero, con il conseguente azzeramento delle fioriture che hanno ​ compromesso pesantemente il lavoro delle api. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, con gli allevatori che stanno ricorrendo da mesi all’alimentazione di soccorso per alimentare le api con le scorte ai minimi termini e il fortissimo calo di importazione di polline. ​ ​

“In Salento l’abbandono e la desertificazione causata dalla Xylella, uniti all’andamento climatico tropicale con afa, siccità e gli incendi quotidiani, hanno determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’ di oltre il 40%. Stesso scenario in provincia di Taranto, dove si assiste al dimezzamento dei mieli di agrumi, acacia ed eucalipto e si perderanno di questo passo nel tempo la maggior parte dei mieli monoflora. Salendo a nord della Puglia in Capitanata, il clima pazzo con fenomeni violenti e controversi hanno inciso negativamente sulla produzione”, denuncia ​ Daniela Margarito, referente del settore apistico della Coldiretti Puglia.

L’inverno con temperature troppo alte, la pazza primavera segnata da gelate e grandinate e l’estate bollente – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi,​ dalla sulla ai millefiori. Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao. Il ruolo insostituibile svolto da questo insetto è confermato da Albert Einstein che sosteneva che: “se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.

Di contro il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero – aggiunge Coldiretti Puglia - falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso.

Il danno economico e ambientale colpisce la Puglia in una situazione in cui la svolta salutista dei consumatori per effetto della pandemia Covid ha portato all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020 ma – evidenzia Coldiretti Puglia – sugli scaffali dei supermercati già più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero, con una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti Puglia – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. In Italia – precisa la Coldiretti – esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo.

Mesagne. Ennesimo episodio di atti persecutori nei confronti della moglie, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato per atti persecutori un 50enne del luogo, già condannato e scarcerato lo scorso 26 mar per reati analoghi verso la moglie. In particolare, l’uomo, subito dopo la scarcerazione, ha nuovamente iniziato a maltrattare verbalmente e fisicamente la coniuge, la quale, dopo i ripetuti analoghi episodi, ha formalizzato denuncia e nel pomeriggio di ieri ha richiesto l’intervento del 112 a seguito dell'ennesimo atto persecutorio da parte del marito presso l’abitazione della figlia. I militari operanti, prontamente intervenuti, accedendo all’abitazione hanno colto il 55enne intento a minacciare di morte la moglie. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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Per il secondo anno consecutivo torna a Ceglie Messapica “Una valle di Libri” la manifestazione letteraria prodotta, nel cuore della Valle d’Itria, dalla New Music Promotion di Vincenzo Gianfreda e Daria Santoro e dalla testata giornalistica Glocalmedia.info con il contributo del Comune di Ceglie Messapica assessorato alla cultura.

Anche quest’anno il festival è diretto da Flavio Cellie ed andrà in scena a in Largo Ognissanti nel cuore del centro storico della città messapica dal 31 agosto al 4 settembre 2021. Il format dell’evento punta a creare, durante ogni appuntamento, un dibattito sui temi più importanti di attualità a livello nazionale, riportandoli, il più delle volte, nella dimensione locale. L’autore ospite si confronta sul palco con un unico interlocutore ed interagisce allo stesso tempo con il pubblico presente nella location o collegato, attraverso i canali social dell’evento, può intervenire ponendo domande direttamente all’ospite. Lo stile utilizzato nella produzione dell’evento è quello dei salotti televisivi: un talk-show della durata di un’ora che parte dal tema principale del libro, oggetto di presentazione, e si espande sull’attualità e sui temi che riguardano la quotidianità.

Si parte il 31 agosto alle 20.30 con la presentazione del libro “Eroe in camice bianco” scritto da Valentina De Nicolò e da Ignazio Iacone (Intermedia Edizioni), nel talk si parlerà di pandemia grazie al supporto del prof. Pierluigi Lopalco, la serata sarà presentata da Flavio Cellie. Alle 21.30 sul palco di Una Valle di Libri arriverà Walter Nudo all’esordio come scrittore con il libro “La Vita accade per te” (ROI edizioni), dialoga con l’autore Anna Saponaro.

Il primo settembre si parte alle 20.30 con Lucilla Agosti che presenta il suo primo romanzo “Se esplodi fallo piano” (ed. Mondadori), dialoga con l’autrice la prof. Nuccia Lentini. Alle 20.30 spazio all’attualità economica con il prof. Carlo Cottarelli che presenta il suo nuovo libro “All’infermo e ritorno – per la nostra rinascita sociale ed economica” (ed. Feltrinelli), dialoga con l’autore il giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia Francesco Gioffredi.

Il 2 settembre alle 19.30 si aprono i talk dedicati agli autori pugliesi, ospite dell’appuntamento Salvo Fuggiano che presenterà il suo nuovo romanzo dal titolo “Fragile” (ed. Les Flaneurs), dialoga con l’autore la blogger letteraria Rosa Cioffi. Alle 20.30 arriva sul palco di Largo Ognissanti Pinuccio con il libro “Annessi e Connessi” (ed. Mondadori), dialoga con l’autore il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro. Alle 21.30 avremo il piacere di ospitare Diego De Silva con il libro “Certi Bambini” (ed. Enaudi), dialoga con l’autore il prof. Pierangelo Buongiorno.

Il 3 settembre alle 20.30, spazio alla strettissima attualità con il dott. Sandro Menichelli direttore dell’Ispettorato della Camera dei Deputati, con esperienze in missioni nazionali e internazionali di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata, presenterà il suo libro “Galassia Islamica – le ragioni del terrore” (Intermedia Edizioni), dialoga con l’autore il giornalista ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno Michele Cozzi.

La rassegna si concluderà sabato 4 settembre 2021, alle 20.30 Alessandra Macchitella giovanissima scrittirice pugliese che presenterà la sua “Lista” (ed. Les Flaneurs), dialogherà con l’autrice Fabrizio Monopoli. Alle 21.30 chiusura in chiave comica con Gene Gnocchi che presenterà il suo libro “Gusto Puffo” (ed. Solferino), a disquisire con l’autore il giornalista Antonio Celeste e il sindaco di Ceglie Messapica Angelo Palmisano.

Abbiamo cercato di accontentare tutti i gusti – ha sottolineato il direttore artistico Flavio Cellienella seconda edizione daremo molto spazio all’attualità e faremo il punto sulla pandemia, sugli aspetti economici e sulla situazione politico-culturale afgana, il tutto condito dalla presenza di personaggi che faranno sicuramente sorridere ma anche pensare, ci auguriamo di tornare a casa ogni sera più ricchi di tante informazioni, vi aspettiamo a Ceglie Messapica”.

Un ringraziamento speciale va a tutti gli sponsor ed a tutti i collaboratori che hanno lavorato e continueranno a farlo nei prossimi giorni per la realizzazione di questa cinque giorni di “Una valle di libri” 2021.

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Lo specchio d’acqua disseminato di luci riflesse del porto interno di Brindisi sarà il fascinoso scenario di «La Capona e altri giri», concerto in programma lunedì 30 agosto alle ore 21 in zona Sciabiche, porta Thaon De Revel. L’appuntamento fa parte del «Barocco Festival Leonardo Leo», giunto quest’anno alla sua XXIV edizione per continuare a esplorare l’orizzonte musicale della Scuola Napoletana del Settecento.

Ingresso con prenotazione e ticket - euro 3 - T. 347 060 4118. L’accesso e la fruizione del concerto saranno regolati in base alla vigente normativa in materia di contenimento del rischio Covid-19, in particolare riguardo all’uso della mascherina e al possesso del green pass.

Lo scivolo di alaggio delle tipiche barche da pesca farà da speciale palcoscenico all’antica pratica delle commistioni in musica, dagli affetti barocchi al jazz. Protagonista l’ensemble «La Capona», formato da Gianluca Petrella, uno dei trombonisti jazz più ammirati sulle scene internazionali, Giuseppe Petrella alla tiorba e chitarra barocca, Vito Di Modugno al basso elettrico e Michele Rabbia alle percussioni. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.

Gli ormeggi degli “schifarieddi” faranno da speciale fondale al concerto rievocando le atmosfere descritte da Eugenio Montale nel poemetto «Mediterraneo», la capacità del mare di rimanere sempre lo stesso pur mutando continuamente d’aspetto. Il porto vecchio della città ospita un viaggio nei segni della musica quale simbolo di commistioni e contaminazioni di popoli e culture, civiltà ed espressioni artistiche. Al centro della serata il tema della commistione, la parentela tra i generi musicali. Buona parte del repertorio barocco è farcito di danze mutuate dalla strada o dalla campagna e diventate balli di corte e poi brani strumentali puri: anche le suites di Bach sono fatte di sarabande e gighe. La musica barocca, come la danza, è basata sul ritmo, sull’ornamentazione e improvvisazione.

Ogni periodo ha avuto “avventurieri e visionari” in questa pratica. I brani di Giovanni Girolamo Kapsberger come quelli di Santiago de Murcia proposti nel programma del concerto, offrono ai musicisti jazz spunti codificati su cui ispirare nuove metamorfosi “contrappuntistiche”, e i due mondi, quello della musica barocca e quello della musica jazz, si incontreranno nel terreno a loro più comune, appunto l’improvvisazione.

In musica sono rilevanti gli esempi di commistioni: tra musica popolare e musica colta, tra jazz e musica antica, tra contemporanea e medioevale. Un cross-over tra generi e modi, un incrocio di universi linguistici e culturali che finisce col somigliare a quella ‘coalizione di culture’ di cui parlava Lévi-Strauss. La musica ha sempre vissuto di commistioni, alcuni autori riconducono l’universo musicale all’ascolto del presente, fatto di quella trasversalità che cancella generi e gerarchie, tra colto e popolare, tra gradi differenti di identità. Tutto dunque si sfuma, si contamina, si scontorna, si mischia, si fa più evanescente, forse si fa più mobile. E diventa pulsante, presente, vivo e vitale. Anche Johann Sebastian Bach si era appropriato dell’idea quando recuperava le linee popolari delle danze antiche per ripresentarle secondo il suo modello. Le commistioni, e dunque le contaminazioni, si sono rivelate sempre proficue in musica ma solo la storia, col suo inevitabile filtro a maglie strette, ce le consegna colme di arte o semplicemente le ricorda come puro esperimento. Una prerogativa della musica e della sua infinita bellezza, ovvero la capacità di parlare all’anima attraverso sfumature e colori che cambiano e si scambiano tra generi e interpretazioni. 

 

 

  • Lunedì 30 agosto ore 21.00

Porto Vecchio zona Sciabiche • Brindisi

LA CAPONA E ALTRI GIRI. Dagli affetti barocchi al Jazz

Ensemble La Capona

con Gianluca Petrella

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Sono tante le volontarie che partecipano alle attività di A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che da oltre 15 anni lavora per fare informazione su questa malattia cronica e debilitante, le cui cause sono ancora sconosciute e per la quale non ci sono cure definitive. Consapevolezza che fa comprendere quanto la patologia sia diffusa e quanto sia importante conoscerla. Sono infatti circa 3 milioni le donne in Italia affette da endometriosi, molte delle quali riescono ad avere una diagnosi dopo molti anni dal manifestarsi della malattia, difficile da riconoscere (si stima che in media i tempi per ottenere una risposta ai dolori e alle sofferenze provati a causa dell’endometriosi sia tra i 7 e gli 8 anni).
Di qui le iniziative di A.P.E. che dal 2005, grazie ad un gruppo di donne con esperienza di endometriosi il quale si è ampliato negli anni, svolge un’informazione capillare a partire dalle scuole fino a raggiungere gli ambulatori medici e i luoghi di incontro, per aiutare concretamente coloro che convivono con la patologia ed orientarle nei centri specializzati in cui intraprendere specifici percorsi di cura, che variano a seconda dei casi. L’endometriosi è una malattia complessa che ha origine dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi (ad esempio ovaie, tube, peritoneo, vagina e talvolta anche intestino e vescica), e provoca dolori fortissimi, tanto da limitare la vita quotidiana e lavorativa. Talvolta, anche i medici sottovalutano le diverse implicazioni.
Jessica Fiorini, oggi vicepresidente dell’Associazione che è diventata un punto di riferimento in tutta Italia, spiega che anche un volantino può fare la differenza ed indirizzare le donne, spesso spaesate ed intimorite non riuscendo a comprendere i sintomi dell’endometriosi, verso la strada da seguire per curarsi. «Se anch’io quando ero adolescente e stavo così male avessi avuto l’opportunità di ricevere informazioni sull’esistenza della malattia e dei suoi sintomi, forse alcune cose sarebbero andate diversamente», racconta. «Quando la mia collega mi ha portato il volantino dell’associazione ho capito che non soffrivo di una malattia rara, che eravamo tante e soprattutto, da lì, è partito il mio impegno nel volontariato. La distribuzione di materiale informativo è stata una delle prime cose fatte dall’A.P.E. e tutt’oggi lo facciamo. Mi piace credere che trovare un volantino in una farmacia, dal medico, ed ovunque vengono distribuiti grazie alle volontarie e a tutte le persone che ci aiutano, possa fare la differenza per qualcuna, come l’ha fatta per me e per molte altre». Oggi ci sono il web e i social per coinvolgere le donne (solo su Facebook A.P.E. ha oltre 37mila followers), ma sono tante e variegate le azioni per confrontarsi e sostenersi nella lotta alla malattia, per ottenere diritti e riconoscimento da parte delle Istituzioni, per dare spazio a campagne di sensibilizzare in consultori e presso i medici di base.

Nella sua lunga storia A.P.E. ha stampato oltre 200mila pieghevoli informativi, opuscoli con indicazioni pratiche e burocratiche, cartoline “passa l’informazione”, ha divulgato informazioni sugli specialisti a cui rivolgersi e sui centri pubblici specializzati in endometriosi, guide per affrontare gli esami diagnostici e sulle possibili terapie, collaborando con medici, ricercatori, esperti di tutta la penisola. Tra le ultime attività, la realizzazione delle Linee guida sull’alimentazione e corretto stile di vita per endometriosi, frutto di un articolato lavoro interdisciplinare che ha coinvolto diversi nutrizionisti, i quali, sulla base di evidenze scientifiche e anni di esperienza con le pazienti, hanno stilato una serie di suggerimenti pratici per aiutare le donne.
Gli incontri di sostegno, le centinaia di conferenze e appuntamenti informativi organizzati in tutte le regioni, la partecipazione a convegni medici e i convegni nazionali messi a punto a partire dal 2010 per condividere tutti gli aggiornamenti a livello medico e sanitario, sono stati da subito molto apprezzati dalle donne che oggi sono in prima linea per far valere i propri diritti. In particolare, chiedono provvedimenti sanitari urgenti e risposte adeguate dal sistema sanitario nazionale, ancora relegato a liste di attesa lunghe per visite ed interventi chirurgici – un problema considerando l’importanza della diagnosi precoce – e a costi elevati per le cure (a causa di mancata esenzione dai medicinali, terapie e altre prestazioni multidisciplinari non garantite dal sistema sanitario nazionale).
C’è poi il tema spinoso dei congedi lavorativi per endometriosi non garantiti e in alcuni casi la perdita del lavoro delle pazienti a causa della malattia. Sono stati tanti, negli anni, gli eventi di sensibilizzazione organizzati da A.P.E. per far conoscere a quante più persone possibili gli aspetti di questa patologia: il flash mob di sensibilizzazione del 2014 a Roma, la prima conferenza al Parlamento Europeo sull’endometriosi in collaborazione con l’associazione francese Endo France, la creazione di corsi di formazione, a partire dal 2017, per ginecologi, ecografisti, psicologi e psicoterapeuti, le attività di sensibilizzazione nelle scuole per informare le più giovani ed aiutarle ad approcciarsi alla malattia o a sostenere le coetanee. Il percorso è lungo, ma la storia di A.P.E. dimostra che una buona informazione può davvero cambiare la vita.
Sul sito dell’APE - www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.
Per donare il 5x1000 a A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, ed aiutarla a diffondere consapevolezza, il codice fiscale da inserire in dichiarazione dei redditi è: 91130230351, firmando nel riquadro “Organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.

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Si è tenuto oggi un importante confronto tra le parti a tutela delle educatrici e dell’utenza degli asili nido di Mesagne. Chiara Cleopazzo per la FPCGIL Brindisi e Vincenzo Zaccaria per la UILTUCS Brindisi, con la collaborazione del Coordinatore della Camera di Lavoro CGIL di Mesagne, Cosimo Zizza, comunicano il raggiungimento, a seguito di un confronto odierno con la Cooperativa affidataria del servizio, di un importante protocollo di intesa con cui alle lavoratrici verrà garantita, come da tutela posta sul bando, la clausola sociale (art. 37) dall’Amministrazione comunale di Mesagne che tutti noi ringraziamo. In più verrà riconosciuto alle stesse un passaggio da appalto in maggior favore, in quanto manterranno invariate tutte le posizioni giuridiche ed economiche ed in più alcune lavoratrici poste in regime part-time vedranno aumentate le loro ore contrattuali e conservare tutti i diritti acquisiti di anzianità maturata. Pertanto, auspichiamo che il “Modello Mesagne” possa essere pioniere di tutele per le lavoratrici delle altre aree della Provincia e patrimonio da conservare nella salvaguardia di un’utenza così importante come quella dei bambini (da 0 a 3 anni). Ringraziamo la sensibilità istituzionale del Comune di Mesagne che ha permesso l’elaborazione di un bando di gara, disciplinante la materia, che contempera gli obiettivi di tutela della qualità del servizio offerto a vantaggio dei lavoratori e dei bambini.

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