Redazione
La scuderia Brindisi Corse vince ancora. Ad Ugento si consacrano Vincitori Classe e Gruppo Racing Start della WSE Series Pirelli i brindisini Palma e Formosi su Peugeot classe RS 1.6.
Il WSE Series è la nuova tipologia di competizione automobilistica rally Aci Sport ad alto contenuto spettacolare con partecipazione di vetture da Rally al top e non solo che hanno come teatro piccoli circuiti o kartodromi con vari percorsi: asfalto, misto terra asfalto, di giorno e in notturna, con partenza ad inseguimento e side by side e sfida finale nel Master Show Campionato WSEseries Pirelli – Rally sperimentale.
Lo scorso 27 novembre la Pista Salentina di Torre San Giovanni-Ugento (LE) è stata la location del 2° Event Show del campionato WSEseries Pirelli 2022.
Al termine di tale competizione l’equipaggio brindisino Marco Palma (conduttore, classe 1971 di Lecce) - Francesco Formosi (navigatore, classe 1981 di Brindisi) piloti della scuderia Brindisi Corse, con una ottima prestazione di domenica, si sono aggiudicati il titolo di campioni di classe e di gruppo Racing Start della WSEseries Pirelli 2022 a bordo di Peugeot 206.
I due hanno confidato di non avere avuto poche difficoltà ad ottenere questi risultati con una vettura, la Peugeot 206, che rispetto alle altre 12 vetture concorrenti (Peugeot 106 e Citroen Saxo) sebbene dotata del medesimo propulsore è ben più pesante e meno maneggevole.
L’equipaggio Palma-Formosi, già classificato nel 2021 al secondo posto assoluto dello stesso campionato, sempre a bordo della vettura francese, quest’anno passano la maturità a pieni voti, orgoglio del motorismo messapico ed in particolare di Aci Brindisi, ente presieduto dal Dott. Mario Colelli, che promuove la diffusione della cultura degli sport automobilistici sul territorio.
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Turismo, presentato alla città il primo rapporto sul 2022
I tanti progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo del territorio, il potenziamento degli infopoint, la nascita della Consulta del Turismo, il nuovo brand «Terre di Fasano», il job day «Turismo è lavoro», il cartellone dei grandi eventi estivi nei luoghi più belli del territorio, la 13ma bandiera blu, la settima bandiera verde, l’avvio per la realizzazione del portale web istituzionale di destinazione turistica.
È il primo rapporto sul turismo della città di Fasano che riassume un anno di lavoro e di crescita per il territorio. Un territorio che oggi, per la prima volta nella storia, è al quarto posto per le presenze e al quinto per gli arrivi, come hanno rivelato qualche giorno fa i dati dell’osservatorio del Turismo di PugliaPromozione.
«Sentivamo l’esigenza di fare un bilancio pubblico e partecipato di quello che è accaduto in questi mesi, degli obiettivi raggiunti e delle questioni ancora irrisolte, dei processi di cambiamento avviati ma anche delle priorità per il futuro – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. Ci siamo ormai abituati a condividere tutto, come sempre in modo pratico e onesto: i numeri del Turismo a Fasano non sono mai stati così positivi ma la matematica non è tutto: servono qualità e contenuti, servizi efficienti e infrastrutture, mezzi efficaci di comunicazione e strategie per mettere in circolo luoghi e persone in questo vasto e bellissimo territorio. I risultati di questo primo anno di lavoro ci rendono soddisfatti, li abbiamo illustrati uno per uno, ma c’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso, quello legato al rapporto solido instaurato con gli operatori e con le imprese del Turismo. Insieme, fianco a fianco, continueremo a lavorare per una Fasano sempre più organizzata e attrattiva».
In base all’analisi dei dati presentati oggi a palazzo di città la permanenza media a Fasano è di 4,1 giorni (superiore alla media regionale che è di 3.8). La città conta 7395 posti letto, le strutture sono 205, di cui 185 non alberghiere (cioè l’80% del totale). Il dato delle presenze è salito a +6,6% rispetto al 2019 e il 45% si registra tra giugno e agosto, con una crescita progressiva delle presenze nel periodo autunnale, che quasi pareggiano i numeri del periodo primaverile.
«La crescita esponenziale degli arrivi e delle presenze nel territorio della città di Fasano testimonia ormai la centralità della città nel panorama regionale – dice Valerio Palasciano, tecnico di Marketing e Promozione Turistica del Territorio, coordinatore della Consulta del Turismo –. Gli ultimi anni denotano anche un allungamento della stagionalità estiva, con ottime performances nei mesi di ottobre e novembre, per un passo decisivo verso la destagionalizzazione a cui il territorio ambisce. Il patrimonio naturalistico e culturale diffuso è la grande certezza per continuare a migliorare, rendendolo prodotto turistico grazie al virtuoso rapporto pubblico-privato che si è creato a Fasano negli ultimi tempi».
Il 63% degli arrivi e il 61% delle presenze sono stranieri (soprattutto Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Usa, Polonia, Spagna, Austria, con i mercati emergenti di Australia, Canada, Brasile), mentre i viaggiatori italiani arrivano principalmente da Puglia, Campania, Lazio, Lombardia.
«Sono molteplici gli attori coinvolti nelle attività turistiche di un territorio - Oltre alle imprese ci sono i cittadini, le associazioni e le istituzioni – dice Leonardo Zizzi, consulente di marketing e management dello sport, coordinatore della Consulta del Turismo –. La partecipazione, il dialogo e il confronto costante tra i vari stakeholder sono la base per dare modo all’Amministrazione Pubblica di definire, in condivisione, gli obiettivi, le strategie e le azioni più efficaci per la crescita turistica del territorio. A Fasano quello della condivisione è ormai un metodo consolidato».
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AGESCI e Save the Children insieme per favorire il protagonismo giovanile e il volontariato
l'AGESCI, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani e Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, hanno siglato un accordo di collaborazione. Lo scopo è sviluppare una sinergia efficace fra le attività di Save the Children e le azioni di servizio operate localmente dai diversi Gruppi AGESCI.
Save the Children e AGESCI - che già collaborano all’interno dei tavoli del terzo settore per la promozione della partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, in particolare nel Gruppo di Lavoro per la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC) - attraverso questo accordo prevedono varie attività congiunte e concrete: laboratori, iniziative locali, corsi gratuiti di formazione e attività di servizio al territorio per i ragazzi e le ragazze della Branca Rover e Scolte (16/21 anni) e per i soci adulti dell'AGESCI.
Inoltre, sempre rivolto ai ragazzi e alle ragazze della stessa fascia d'età, la possibilità di partecipare al programma “Volontari per l’educazione”, che ha come obiettivo il supporto scolastico online per le ragazze e i ragazzi a rischio di dispersione scolastica. Il documento è stato sottoscritto da Roberta Vincini e Francesco Scoppola, Presidenti del Comitato nazionale AGESCI e da Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children, che hanno espresso la propria soddisfazione per la firma del protocollo, sottolineando “come attraverso di esso si intende attivare azioni di cambiamento concrete nell’ambito della propria comunità e del proprio ambiente di crescita, in grado di interagire con le istituzioni per la promozione dei diritti, la difesa del bene comune e lo sviluppo dei territori. Una strategia comune per rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze e favorirne la partecipazione ai processi decisionali che li coinvolgono”.
L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), che conta 180.000 soci, è un’Associazione giovanile educativa nata nel 1974, che si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo dello scautismo, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi.
Save the Children, creata il 19 maggio 1919, è una delle più grandi Organizzazioni internazionali indipendenti e opera in 125 paesi con una rete di 28 organizzazioni nazionali e una struttura internazionale.
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Domenica manifestazione conclusiva del Premio Letterario Nazionale "Città di Mesagne"
Domenica 4 dicembre alle ore 18 presso il Teatro Comunale di Mesagne, a consueta apertura degli eventi del Natale Mesagnese, torna la manifestazione conclusiva del Premio Letterario Nazionale "Città di Mesagne", giunto quest’anno alla XIX edizione.
Provenienti da tutta Italia, vincitori, giurati e collaboratori raggiungeranno Mesagne per partecipare alla serata, promossa dall’associazione culturale “Solidea (1 Utopia) odv”, presentata da Flavio Dipietrangelo e Marina Poci e animata musicalmente dal M° Claudia Lamanna, arpista di fama mondiale, vincitrice nel 2022 dell’International Harp Contest, la più difficile e prestigiosa competizione per arpa a livello globale.
In particolare, saranno presentati e premiati: per la Sezione Poesia Edita Gabriella Cinti (Jesi, AN) con "Prima", Rita Stanzione (Roccapiemonte, SA) con "Da quassù (La terra è bellissima)"; per la Sezione Narrativa Edita Luciano Piazza (Roma) con il romanzo "L'insostenibile leggerezza del Covid", Marcello Loprencipe (Sacrofano, RM) con "Olmo"; per la Sezione Saggistica, Fausta Speranza (Roma) con "Fortezza Libano", Lorenzo Puglisi (Milano) – Mara Scatigno (Bari) e Lorita Tinelli (Bari) con "Vite sbandate – Gaslighting"; per la Sezione Poesia Inedita Antonio Fazzi (Torre S. Susanna, BR) con la lirica "Il Passerotto", Katiuscia Vammacigna (Brindisi) con "Io sono ulivo"; per la Sezione Narrativa Inedita Margherita Bonfrate (Taranto) con il racconto breve “La strega segreta: Marta”, Romeo Saponaro (Mesagne, BR) con “Io un disabile...” ex aequo con Luigi Pedio (Mesagne, BR) per “La palla azzurra”, Marcello Nicoletti (Vernole, LE) con “Salento-Baviera solo andata”; per la Sezione Teatro Simone Ignagni (Ceprano, FR) con la commedia “Altrimenti non sarei qui”, Patrizio Pacioni e Daniela Morandini (Brescia) con il dramma “Poveri & polveri”, Luciana Guido (Genova) con “Voces”. A Mariella Cuoccio (Bitonto) e a Rosalba Di Vona (Sora – FR), ben classicatesi anche nei gruppi dell’edito, è stata attribuita dalla giuria la Menzione “Versatilità”, mentre alla studentessa mesagnese Marta Villani andrà la Menzione “Giovani” per il componimento "Vita trasportando".
Hanno valutato le opere pervenute, con encomiabile competenza e squisita disponibilità, i seguenti giurati: per la Sezione Poesia e Narrativa Inedite dott.ssa Angela Marinazzo, Direttrice emerita Museo Arch.co Prov. (Brindisi), dott. Luigi Nibio, (Mesagne, BR) e dott. Flavio Dipietrangelo, socio consigliere di Solidea (Mesagne BR), prof.ssa Concetta Pesce, docente (Mesagne, BR), dott.ssa E. Marianna Pettograsso, operatrice linguistica (Merine di Lizzanello, LE), prof. Damiano Poci, docente emerito (Mesagne, BR), editrice Stefania Spagnolo, presidente APS “Moon Edizioni” (Carmiano, LE); per la Sezione Poesia Edita prof. Giuseppe Cerbino, docente e critico letterario (Chieri, TO), dott. Giovanni Galeone, presidente Ass. “G. Di Vittorio” (Mesagne, BR), poetessa Rita Greco, vicepresidente Solidea (Mesagne, BR), avv.ta Marina Poci, consigliera di Solidea (Mesagne, BR); per la Sezione Narrativa Edita prof.ssa M. Grazia Bevilacqua, docente (Chieri, TO), prof. Marcello Ignone, docente (Latiano, BR), prof.ssa Francesca Lardaruccio, docente (Roma), prof. Luigi Montanelli, docente e dirigente didattico emerito (Bergamo); per la Sezione Teatro dott. Pantaleo Ancora, attore, socio di Solidea (Mesagne, BR), prof.ssa Francesca Fistetti, docente universitaria (Bari), dott.ssa Concetta Franco, Capo Area Cultura/Amm.ne Com.le (Mesagne, BR), prof.ssa Anna Messina, dirigente scolastica emerita, autrice e regista (Siracusa); per la Sezione Saggistica prof. Vincenzo Bianco, docente e ricercatore di Unisalento (Lecce), dott.ssa Katiuscia Di Rocco, Direttore Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”(Brindisi), dott.ssa Barbara Nestore, magistrata, presidente ANM sez. di Brindisi (Lecce), dott. Vincenzo Romeo, caporedattore vaticanista Tg2 (Roma), con la collaborazione del prof. Andrea Scardicchio, docente di Unisalento, vicepresidente cdlm in Scienze della Formazione Primaria, Senatore Accademico (Lecce).
Brani tratti dalle opere vincitrici saranno letti dagli stessi autori, nonché dagli attori di Solidea Rita Greco, Pantaleo Ancora e Antonio Denitto.
Nel corso della serata sarà presentato l’ultimo romanzo dello psichiatra ostunese Francesco Colizzi, intitolato “La suggeritrice”.
L’evento, logisticamente organizzato dai Soci Solidei Amedeo Cellino e Franco Dipietrangelo, si fregia del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Mesagne – Ufficio Cultura e del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università del Salento, è ideato e diretto dal presidente dell’associazione Solidea (1 Utopia), Enzo Dipietrangelo e si concluderà con il lancio della XX Edizione del Premio e l’annuncio delle prossime attività promosse da Solidea.
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Ecco come Mesagne spende i soldi ricavati dalle multe
Dopo Brindisi e Fasano la città di Mesagne è la terza realtà provinciale in cui la polizia locale nel 2021 ha elevato contravvenzioni per un importo complessivo di 499mila 589 euro. Nello specifico 239mila 795 euro provengono da contravvenzioni elevate per violazione dei limiti di velocità, comprese, quindi, quelle effettuate con l’ausilio dell’autovelox mobile che è installato lungo la statale 7. Le restanti contravvenzioni, per un importo di 259mila 794 euro, provengono da tutti gli altri servizi di controllo della città. Un bel gruzzoletto per l’Amministrazione comunale che ha investito questi soldi per migliorare la viabilità cittadina e la segnaletica stradale.
In particolare il comando della polizia locale ha investito 65mila euro per il miglioramento della segnaletica stradale presente sulle strade di proprietà del Comune. Altri 65mila euro li ha utilizzati per il potenziamento dei servizi territoriali in materia di circolazione stradale. Per la manutenzione delle strade, educazione stradale nei plessi scolastici, interventi a tutela degli utenti deboli sono stati spesi 35mila 750 euro. Il ripristino delle infrastrutture stradali è costato 23mila 979 euro. Un’altra fetta importante delle contravvenzioni pari a 215mila 816 euro sono stati spesi per il potenziamento dei servizi di controllo e accertamento con relativi costi del personale.
Resta, tuttavia, ancora la polemica in merito alla presenza dell’autovelox sulla statale 7 con una discutibile segnaletica. Infatti, solo pochi giorni fa il giudice di pace di Brindisi, Francesca Vilei, ha accolto il ricorso presentato da un conducente, un ispettore della polizia di Stato di Lecce, attraverso l’avvocatessa Sara D’Amico, cui era stata elevata una contravvenzione di 190 euro per elevata velocità tenuta durante la marcia sulla statale 7. Fra le questioni sollevate dalla difesa quella della illegittimità dell’operato della pattuglia per due ordini di motivi: primo, non era visibile il cartello che avvertiva gli automobilisti della presenza dell’autovelox, poiché si trovava sulla bretella di collegamento fra Mesagne e la superstrada e non lungo la stessa superstrada, come del resto provato dalle foto depositate in udienza dalla polizia locale. Il secondo motivo è che l’auto della Municipale aveva il portellone posteriore rialzato e, dunque, nascondeva il lampeggiante, impedendo così di essere riconosciuta.
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COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIÙ CALDO TRIPLICANO I TROPICALI
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, IN ANNO PIÙ CALDO TRIPLICANO I TROPICALI. Boom consumi, 7 consumatori su 10 cercano avocado e mango tricolori.
I cambiamenti climatici spingono la frutta tropicale Made in Italy con le coltivazioni di banane, avocado, mango & c. che nel giro di cinque anni sono praticamente triplicate Puglia, passando da poche decine a oltre 500 ettari. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’apertura del Villaggio Coldiretti di Palermo, dove è stata allestita la prima esposizione di produzioni tropicali coltivate in Italia e preparata la prima macedonia tropicale Made in Italy.
In Puglia i tropicali sono ormai una realtà consolidata, spinta dagli effetti della siccità con una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche come le bacche di aronia, le banane e il lime. A Castellaneta – continua la Coldiretti - sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si stimano 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia.
Il tutto grazie soprattutto all’impegno di giovani agricoltori che – ricorda la Coldiretti Puglia – hanno scelto questo tipo di coltivazione, spesso recuperando e rivitalizzando terreni abbandonati proprio a causa dei mutamenti climatici e in precedenza destinati alla produzione di arance e limoni.
Da curiosità confinata a pochi ettari coltivati la produzione di tropicali italiani è dunque diventata un vero e proprio fenomeno di mercato, tanto che ben sette italiani su dieci (70%) cercano sugli scaffali mango, avocado, banane, ecc. coltivati in Italia, secondo l’indagine 2022 Coldiretti/Ixe’. Una tendenza motivata dal maggiore grado freschezza ma anche dalle preoccupazioni sulle garanzie di sicurezza del prodotto importato.
Quello delle piante tropicali Made in Italy è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima. Secondo lo studio del National Centers for Environmental Information – aggiunge Coldiretti - i cambiamenti nelle temperature hanno portato il 2022 a piazzarsi al sesto posto della classifica degli anni più caldi della storia, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani che si è alzata di ben 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. In particolare la prima metà dell’anno ha visto temperature superiori alla media su gran parte del pianeta, con insoliti valori negli oceani Pacifico e Nord Atlantico.
Il fenomeno degli alberi esotici Made in Italy, spinto dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole italiane nell’affrontare in maniera costruttiva i cambiamenti climatici nonostante le difficoltà e i danni causati da eventi meteo sempre più estremi che negli ultimi dieci anni hanno provocato oltre 14miliardi di euro di danni al nostro sistema agroalimentare, conclude Coldiretti.
I TROPICALI MADE IN ITALY
FRUTTO |
COSA E’ |
DA DOVE ARRIVA |
Avocado |
Simile a una pera, usato per salsa guacamole |
Centro America |
Mango |
Di sapore dolce e succoso |
Asia meridionale, |
Banana |
E’ il frutto esotico più conosciuto |
Asia meridionale, Sudamerica, Africa |
Papaya |
a metà strada tra una albicocca e un melone |
Sudamerica, America centrale, Asia |
Frutto della passione |
Profumo intenso, sapore dolce acidulo |
Sudamerica, Asia |
Zapote nero |
Ricorda nella forma il cachi e nel sapore il cioccolato |
America centrale, Asia |
Annona |
Ricco di zuccheri, dal sapore acidulo-dolciastro |
America centrale, Sudamerica |
Litchi |
Piccolo frutto, |
Asia |
Feijoa |
Ha le dimensioni di una piccola prugna |
America Latina |
Casimiroa |
Ha un sapore che ricorda quello della pesca |
Messico |
Litchi |
Piccolo frutto, |
Asia |
Guava |
Dal sapore acidulo, ricca di vitamina c |
America Centrale |
Logan |
Dalla polpa dolce e succosa con retrogusto leggermente acidulo |
Asia |
Carambola |
Il sapore ricorda quello del ribes e degli agrumi, con un profumo molto intenso |
Asia |
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Proiezione pubblica di “Luoghi Comuni - la docu-serie” presso Yeahjasi Brindisi Spazio Musica
Lunedì 5 dicembre 2022 a partire dalle 18 presso Yeahjasi Brindisi Spazio Musica a Brindisi è in programma la presentazione in all’anteprima della docu-serie su Luoghi Comuni, l’iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia e dell'ARTI che finanzia progetti di innovazione sociale da realizzare in spazi pubblici sottoutilizzati e promossi da Organizzazioni giovanili pugliesi.
Per l’appuntamento è stato scelto uno dei 100 spazi rivitalizzati proprio grazie a Luoghi Comuni, ovvero l’Ex Convento di Santa Chiara nell’omonima via a Brindisi.
La prima proiezione pubblica di “Luoghi Comuni - la docu-serie” (produzione di Regione Puglia e ARTI con la regia della casa di Produzione Cinematografica OZ Film) si terrà alla presenza delle istituzioni (sarà presente l’assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia Alessandro Delli Noci), dello staff, dei rappresentanti della Oz Film, dei protagonisti e dei referenti de “Lo Stato dei Luoghi”, rete nazionale di luoghi e spazi rigenerati a base culturale con cui ARTI Puglia ha appena attivato una collaborazione per incrementare i servizi di accompagnamento dedicati ai beneficiari delle sue iniziative.
Sarà “restituito” quanto raccolto durante il viaggio intrapreso la scorsa estate raccontando la misura regionale Luoghi Comuni, i suoi attori e il fermento delle attività che, grazie a questa azione di rigenerazione, è in fase di realizzazione in molte comunità.
“Il viaggio intrapreso nei Luoghi Comuni, lungo tutta la Puglia – racconta il regista Massimo Ruggiero – ci ha mostrato una nuova generazione, matura, rivestita nel ruolo di dover interpretare il cambiamento, nei processi di innovazione e rigenerazione degli spazi, dei tessuti urbani, dei quartieri, delle periferie, ma soprattutto di se stessi, nella qualità di essere giovani, coscienti del ruolo che assumono nelle città, a cui vengono affidate le chiavi di un contenitore, e loro, portatori di innovazione, creatività, socialità. Protagonisti dell’oggi, veggenti del domani”.
Dopo la proiezione, è in previsto un momento conviviale e di networking in musica co-organizzato da alcuni Luoghi Comuni con i dj Diego Quarta, KinDbeats e le radio degli spazi, al quale prenderanno parte, tra gli altri, I-Next da San Pietro Vernotico (BR), La Finestra della Memoria di Leverano (BR), Aracnea Hub da Castellaneta (TA), Tagghiate Urban Factory da Lecce, InCant da Sammichele di Bari, Casa Bachi da Polignano a Mare (BA) e Officine24 Community Lab da Latiano (BR).
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Il sindaco Nicolì paga al Comune di Erchie la sanzione per il pozzo del giardino pubblico
Il sindaco Pasquale Nicolì ha pagato con fondi propri, versando nelle casse del Comune di Erchie, la sanzione elevata dai Carabinieri a causa della mancata autorizzazione per la trivellazione del pozzo artesiano nel giardino di via Risorgimento.
Continuano, così, i paradossi che vedono protagonista la Comunità di Erchie; l’ultimo in ordine di tempo è quello nato intorno ai lavori per la realizzazione del piccolo giardino che si trova di fronte alla scuola elementare. Da una parte c’è l’Amministrazione comunale che sta cercando in tutti modi di completare i lavori di abbellimento di questo spazio consegnandolo all’utilizzo dei bambini e delle loro famiglie, dall’altra una lentezza burocratica che provoca problemi amministrativi e sanzioni. L’ultima è la multa di 1.032,00 euro che il sindaco Nicolì ha pagato immediatamente al Comune, che risulta obbligato in solido nella sanzione, per la violazione della Legge regionale sulla realizzazione dei pozzi.
Una vicenda squisitamente amministrativa che non presuppone alcun divieto nella trivellazione ma solo una lungaggine nel nulla osta per “la ricerca di acque sotterranee ad uso irrigazione” richiesto alla Provincia di Brindisi e all’Autorità di Bacino da diversi mesi. A questo si è aggiunta una Determina firmata dall’ufficio tecnico comunale del con cui si incaricava una ditta specializzata alla realizzazione del pozzo.
I Carabinieri della Forestale di Brindisi, dopo le opportune verifiche, hanno elevato una multa con pagamento ammesso in misura ridotta individuando come trasgressori il sindaco Nicolì e in solido il Comune di Erchie. Sanzione subito onerata dal Primo Cittadino per continuare a lavorare a testa alta.
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La New Marzial Mesagne fucina di Campioni
Definire la città di Mesagne “Capitale italiana del taekwondo” non è un vezzo, ma una certezza. Lo confermano le innumerevoli vittorie che gli atleti della palestra del maestro Roberto Baglivo, e del suo team, riportano in ambito nazionale e internazionale sfornando campioni del calibro di Vito Dell’Aquila che, appena 20enne, è salito due volte sul tetto del mondo. Vito vive a Roma, dove si allena nella palestra della nazionale italiana. E poi c’è lui Carlo Molfetta, campione olimpico e allenatore nel team della nazionale italiana di taekwondo e delegato Coni. Ed ancora Veronica Calabrese e tanti altri nomi impressi nel palmares di questa società in cui giungono atleti da ogni parte d’Italia per allenarsi alla corte del maestro Baglivo, oggi 74enne, ma attivo come un ragazzino.
Tra le nuove promesse ci sono i mesagnesi Gabriele Rosato, che su 39 gare disputate è tornato a casa con 39 medaglie, e Adele Del Vecchio oltre a tanti altri giovani che fremano di calcare le orme di Vito Dell’Aquila e Carlo Molfetta. La Asd New Marzial Mesagne nasce nel 1969 con il ritorno in Italia del maestro Roberto Baglivo, il primo a portare il taekwondo nel Sud Italia. Il maestro Roberto, oggi cintura d’oro per meriti sportivi, ha imparato questa disciplina sportiva in Germania, dov’era emigrato per lavoro, frequentando la palestra del maestro coreano Kim Wang Il. Baglivo è avvezzo ai riflettori della cronaca, quando parla dei suoi “ragazzi” si commuove più volte pensando ai risultati ottenuti. “Il segreto di tante vittorie? Certamente l’umiltà che ogni atleta deve avere nell’affrontare questo sport e gli avversari”, esordisce in questo modo il maestro Baglivo nel commentare i segreti di una società che da oltre mezzo secolo ha fatto incetta di vittorie in tutto il mondo. “Insegno ai miei ragazzi di essere sempre rispettosi dei loro avversari. Così è stato insegnato a me dal maestro Kim Wang Il e così insegno oggi ai miei ragazzi.
La prima loro caratteristica deve essere l’umiltà perché senza di essa non si va da nessuna parte”. Grazie alla sua professionalità oggi Baglivo è il direttore tecnico della nazionale italiana di taekwondo per la Puglia, in varie categorie, e la palestra della New Marzial è la sede federale regionale. “Insegnare ai ragazzi di oggi i segreti del taekwondo è qualcosa che faccio con il cuore – ha proseguito il maestro -. Inoltre ai ragazzi insegno a essere particolarmente orgogliosi. Dopo tanto lavoro di allenamento, con grandi sacrifici sia loro sia delle loro famiglie, se non tirano fuori l’orgoglio al momento opportuno non vanno da nessuna parte. Umiltà e orgoglio sono gli elementi basilari che non devono mai mancare in un atleta”. Tuttavia, il maestro Baglivo in alcuni casi è anche severo con gli atleti. “I ragazzi di oggi – ha spiegato – sono diversi di quelli del passato. Direi che sono particolarmente viziati e i genitori non aiutano a migliorare questi atteggiamenti”. Ecco perché molte volte il maestro con gli atleti deve adottare un atteggiamento deciso. “Direi severo al punto giusto – ha confermato – io dico loro come devono svolgere un esercizio e loro lo devono fare in quel modo. Non ammetto altre soluzioni. Solo così riescono a crescere e diventare campioni”.
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Solo la settimana scorsa ancora oro e argento a Mesagne che si conferma capitale mondiale del taekwondo affermandosi nelle competizioni mondiali, europee e italiane. Il tutto grazie alla palestra New Marzial, del maestro Roberto Baglivo, che continua a regalare emozioni ai suoi atleti nelle gare internazionali portando sempre alto il nome della città messapica. Dopo il successo di Vito Dell’Aquila, che ha riconquistato la medaglia d’oro ai mondiali in Messico, arrivano due importanti risultati ai Campionati Europei cadetti: Adele Del Vecchio conquista l’oro nella categoria -44kg e Gabriele Rosato l’argento per la categoria -53. La New Marzial Mesagne, griffata Nuova Special Welding, è stata l’unica palestra italiana a portare tre ragazzi nella rappresentativa nazionale. Preparati e determinati, i due giovanissimi campioni hanno stupito per tecnica e concentrazione, guadagnandosi i gradini più alti della competizione. Ottimo risultato anche per Sofia Frassica che non è riuscita ad accedere in finale nella sua categoria -59kg. Negli stessi giorni della competizione europea che si è svolta a Malta, il maestro Steeven Baglivo ha guidato un gruppo di 17 giovanissimi takendoka a Biella, in Piemonte, per partecipare alla terza edizione del “Royal Cup” di Taekwondo. Anche in questo caso il risultato è stato straordinario: ogni atleta partito da Mesagne ha conquistato una medaglia, confermando così il buon lavoro seguito in allenamento e la dedizione dei singoli in uno sport che necessita massima concentrazione. Il palmares finale consegna il risultato di 11 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Le medaglie d’oro sono state vinte da Enrico Montanaro, Alessandro Sanfedino, Diego Farina, Gabriele Colelli, Dominic Lezzi, Clarissa Nicolì, Marta Nicolì, Maria Giovanna Ludovico, Aurora Colelli, Alessandro Marinelli e Gennaro D’Aprile. Medaglia d’argento per: Giuseppe Ciaccia e Mia Campi. Il bronzo conquistato da: Gabriele Dimitri, Andrea Cinieri, Riccardo Santangelo e Riccardo Di Giulio Rubino. Soddisfazione anche per il sindaco Toni Matarrelli che ha detto: “Bravissimi, i nostri ragazzi. Siamo orgogliosi di voi e della grande scuola di cui fate parte. Un abbraccio fortissimo anche allo straordinario maestro Baglivo e all’intero staff della New Marzial”.
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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 30 novembre.