Redazione
Trombe d'aria e bombe d'acqua hanno colpito duramente il Salento, con oltre 100 millimetri di pioggia caduti in poche ore in alcuni comuni provocando danni ingenti agli ortaggi invernali, alle patate, alle serre, mentre sono stati sferzati dalle tempeste di vento gli ulivi dei nuovi impianti di specie resistenti alla Xylella. E’ il risultato dei rilievi dei tecnici di Coldiretti Puglia, dopo la forte ondata di maltempo che ha colpito larga parte della provincia di Lecce, già interessata da frequenti tornado e tempeste di fulmini.
Siamo di fronte - sottolinea la Coldiretti regionale - agli effetti del mix micidiale con i cambiamenti climatici ed il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono su un territorio reso più fragile dall’abbandono forzato e dalla cementificazione che nelle campagne nell’ultimo decennio ha provocato danni per oltre 3 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre ¼ della terra coltivata (-30%).
Disastrosi gli effetti sui campi del clima pazzo – continua Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali, considerato che il rischio idrogeologico con differente pericolosità idraulica e geomorfologica – aggiunge riguarda l’81% dei comuni leccesi.
Per questo è da rivedere a fondo – afferma Coldiretti Puglia – anche il meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale per le calamità naturali che così com’è non risponde più alla complessità, violenza e frequenza degli eventi calamitosi. Anche la gestione del rischio e le scelte in tema di assicurazioni in agricoltura vanno profondamente riviste – aggiunge Coldiretti Puglia - perché incidono sulla redditività e sulla liquidità delle imprese agricole, insieme alla corretta programmazione e gestione aziendale. I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.
Le evidenze climatiche di questi ultimi anni mostrano come soprattutto sulle colture più diffuse in Puglia – conclude Coldiretti Puglia - a partire da frutteti, uliveti, ortaggi in pieno campo, pomodori e cereali, sono gli andamenti climatici (pioggia persistente, mancanza di acqua prolungata e siccità, sviluppo conseguente di malattie ecc.) che determinano la diminuzione delle produzioni e quindi dei redditi.
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Mesagne. Alla Santissima Annunziata, pettole, castagne e vino
La parrocchia SS Annunziata di Mesagne organizza la pettolata del giorno dell'Immacolata. Come da tradizione l'otto Dicembre si apre il periodo natalizio con la prima pettolata. Quest'anno la pettolata avrà ancor più importanza perché l'intero ricavato della serata sarà devoluta alla Caritas parrocchiale che opera instancabilmente sul territorio parrocchiale, all'unisono con le altre realtà caritatevoli mesagnesi, per contrastare l'aumento della povertà che sta colpendo tante famiglie di nostri concittadini.
Oltre alle tradizionali pettole si potranno degustare le caldarroste e l'immancabile vino rosso!
Allieterà la serata il gruppo di pizzica Sangamaru!
Vi aspettiamo per questi “assaggi di solidarietà” nel campetto parrocchiale della SS Annunziata Giovedì 8 Dicembre dalle ore 19.30.
Il Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori Ecotecnica
Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori Ecotecnica per una serie di problematiche irrisolte;
il Cobas è pronto a dichiarare lo sciopero dei lavoratori in quanto ha svolto con l’azienda presso la Prefettura di Brindisi il tentativo di conciliazione tra le parti, obbligatorio per poter successivamente dichiarare lo sciopero.
La Prefettura alla fine della riunione invitò le parti , Cobas ed Ecotecnica , ad un ulteriore incontro per tentare di superare i problemi posti sul tavolo dalla nostra organizzazione sindacale.
Anche in questo incontro i tentativi di soluzione andarono a vuoto.
Successivamente nel corso di un incontro al Comune esponemmo tutti i problemi che con Ecotecnica non eravamo riusciti a superare.
Il Comune di Brindisi aveva preso l’impegno di convocare l’azienda in modo tale da poter affrontare i problemi di cui ci siamo lamentati da tempo……niente di niente.
Alle continue richieste delle ultime settimane da parte del Cobas nessuna risposta.
Questi sono i problemi che abbiamo sottoposto alla Ecotecnica
-Nei mesi passati abbiamo posto con determinazione il problema della sicurezza sui mezzi.
-Ci siamo lamentati fortemente del fatto che la Ecotecnica ha inviato al Comune una “Platea Storica” dei lavoratori impiegati nel cantiere di Brindisi inserendo numerosi lavoratori provenienti dalla Provincia di lecce.
Il Cobas è un sindacato che non può essere accusato certamente di razzismo ma il suo responsabile, Roberto Aprile, finì in galera con altri 18 disoccupati per affermare il principio che i precari ed eventuali stabilizzazioni dovevano essere del territorio.
-Molti lavoratori continuano ad essere mantenuti nella ultima categoria del contratto, quella J; su nostra richiesta la Ecotecnica ci doveva presentare da mesi una lista con gli aggiustamenti dei livelli, cosa mai avvenuta.
-Stiamo collaborando con gli avvocati perché i lavoratori non trovano il pagamento dei fondi pensione, dei prestiti del quinto, gravi difficoltà a versare gli alimenti alle ex mogli .
Lo stato di agitazione è quindi quanto mai necessario.
Per il Cobas Roberto Aprile
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Mesagne. Pioggia di euro se acquisti a Mesagne nel "Natale Green"
A Mesagne quest’anno sarà un Natale dal “Cuore green”, grazie alle iniziative promosse dal Comune e dal Distretto urbano del commercio “Castrum Medianum”. Da ieri, infatti, i commercianti possono ritirare un abete da decorare e abbellire l’esterno della propria attività commerciale. Il comune e il Duc ne hanno acquistati ben 300 da distribuire a tutti i commercianti che ne faranno richiesta. Gli alberi al termine delle festività natalizie saranno ritirati e piantumati nelle zone verdi di proprietà dello stesso ente. Un’operazione ecologica che arricchirà il patrimonio verde della città. Non è tutto poiché in via Guglielmo Marconi e in via Brindisi saranno ricollocate le 600 piante di ciclamini rossi in vaso acquistati lo scorso anno e tenuti a vivaio per il Natale 2022. In piazza Orsini del Balzo ci sarà il “Mercatino di Natale” allestito dai commercianti in delle caratteristiche casette in legno. E che dire del “Borgo dei presepi” e del “Villaggio di Babbo Natale”, quest’ultimo allestito nel castello. E poi tanti premi sia per i clienti sia per i commercianti.
Si inizia con il concorso “Fatti un regalo, compra a Mesagne”, promosso dal Distretto urbano del commercio “Castrum Medianum”, a favore dei clienti delle attività commerciali ai quali sarà consegnato gratuitamente un biglietto per ogni scontrino emesso nei negozi aderenti per un controvalore superiore ai 30 euro. Ogni biglietto concorre ad un solo premio secondo l’ordine di estrazione. L’iniziativa partirà il prossimo 7 dicembre e si concluderà l’8 gennaio 2023. Saranno estratti 35 biglietti. Il primo premio sarà di 500 euro mentre l’ultimo è di 50 euro. Ai vincitori sarà consegnato, dal titolare del negozio estratto, un buono spesa spendibile esclusivamente presso una delle attività commerciali che hanno aderito al concorso a premio. Ma ci saranno ricchi premi anche per cinque titolari di attività commerciali che avranno abbellito la loro vetrina espositiva e partecipato al concorso “Natale in vetrina 2022”, sempre promosso dal Duc. Infatti, i negozi partecipanti dovranno vestire a festa la propria vetrina, secondo la loro libera interpretazione e fantasia rispettando il tema prescelto.
Dovranno essere rispettati gli accorgimenti relativi al buon gusto ed al decoro. Gli allestimenti decorativi dovranno essere necessariamente visibili dalla pubblica via. Il titolare della vetrina prima classificata riceverà un premio in denaro pari a 1000 euro, il secondo classificato riceverà un premio di 800 euro, la terza vetrina classificata otterrà un premio di 600 euro, la quarta di 400 euro e la quinta di 200 euro. Inoltre, a tutti i titolari delle vetrine partecipanti verrà inoltre consegnata una pergamena a testimonianza della loro partecipazione alla rassegna “Natale in Vetrina 2022”. Le attività che partecipano al concorso saranno individuabili attraverso l’esposizione in vetrina di apposita vetrofania che recherà un numero identificativo di riferimento, necessario per esprimere la preferenza. “L’invito è venire a Mesagne e acquistare per vincere premi corposi grazie ai fondi regionali del Duc. Stiamo rendendo più bella e attrattiva la nostra città per supportare un settore economico che ha sentito particolarmente la crisi”, ha chiosato il sindaco Toni Matarrelli.
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Mesagne. Dopo i furti, o i tentativi, bisogna alzare la guardia
“Brutta sensazione quella di non poter uscire per paura e sentirsi prigionieri in casa propria”. È lo sfogo amaro e timoroso di alcuni cittadini di Mesagne dopo aver appreso dell’ennesimo tentativo di furto verificatesi in una villetta lungo la via per San Pancrazio Salentino. I fatti si sono verificati venerdì intorno alle ore 19 nell’estrema periferia della città, lungo la strada per San Pancrazio. Qui ci sono una serie di residenze tra cui quella di un medico. Tre malviventi con il volto travisato da passamontagna hanno scavalcato con estrema disinvoltura il muro di recinzione e si sono portati verso l’abitazione. L’intento era chiaro, portare a segno un furto, nonostante che all’interno ci fossero i proprietari. Il loro raid è saltato grazie alla presenza di un cane che ha iniziato ad abbaiare e a inseguirli.
I malviventi, colti impreparati, hanno voltato i tacchi e sono fuggiti facendo perdere le tracce. Sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato, chiamati dai proprietari dell’abitazione, che hanno perlustrato la zona e avviato le indagini. Indagini che, per la verità, ancora non hanno dato un volto a questi malviventi che, ormai da tanto tempo, stanno mettendo a ferro e fuoco l’intera provincia di Brindisi. Banditi che saccheggiano le abitazioni depredandole di soldi e preziosi. Fin qui la cronaca dei fatti. Tuttavia, alla luce anche dei precedenti episodi predatori portati a segno, e non, a Mesagne resta nei cittadini la paura per questi episodi di criminalità diffusa che hanno fatto alzare il livello di allarme sociale, anche alla luce di ciò che sta accadendo in altre realtà limitrofe. Secondo gli investigatori si tratterebbe di bande di malviventi che giungono da fuori provincia, colpiscono a “batteria” e ritornano nei loro ambienti facendo perdere le tracce. Insomma, non sarebbe criminalità locale a compiere questi atti delinquenziali.
Giustificazione che, per la verità, interessa poco sia alle vittime sia ai cittadini. Il tutto a pochi giorni dal Natale, periodo caldo che le forze dell’ordine conoscono bene poiché, secondo le casistiche, aumentano questi episodi predatori. “Vogliamo essere tutelati poiché non è possibile sentirsi dei detenuti in casa propria – hanno protestato ieri mattina alcuni cittadini – abbiamo paura sia a uscire da casa che restarne dentro poiché questi banditi hanno dimostrato con i fatti la loro capacità predatoria incuranti di chi è presente nelle abitazioni”. Così, se i banditi non sono sodali della criminalità locale bisognerebbe cercarli altrove, magari con operazioni di intelligence, indagini certosine, tradizionali e a largo raggio. Intanto, il sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha assicurato il proprio impegno per tranquillizzare le comunità locali e già nelle prossime ore è pronto a incontrare i vertici delle forze dell’ordine provinciali per chiedere un loro maggiore impegno, in termini di uomini e mezzi, sull’intero territorio della provincia di Brindisi. Il Natale è alle porte ed è bene trascorrerlo nella massina serenità e, soprattutto, libertà individuale.
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Locorotondo vs Mesagne Calcio 1-1
12^ giornata di andata
L'Aurora Volley Brindisi manda al tappeto un combattivo Lightning Ostuni
Una grande Aurora Volley Brindisi manda al tappeto un combattivo Lightning Ostuni per 3 set a 0 nel derby brindisino dell’ottava giornata del Campionato Nazionale di serie C, gara che si è giocata ieri sabato 3 dicembre al Pala Malagoli di Brindisi.
Una partita che presentava parecchie insidie per la squadra padrona di casa a cominciare dalla formazione ospite, appaiata in classifica proprio alla squadra biancazzurra, e capace prima d’ora di fare punti in tutte le partite.
Infatti la gara, a dispetto del rotondo punteggio finale, è stata equilibrata fino a metà del secondo set soprattutto a causa dell’ottima tenuta difensiva mostrata dalla squadra ospite e che solo grazie ad una prestazione maiuscola delle giocatrici allenate da Coach Elio Quarta la squadra di casa ha potuto portare dalla sua parte.
Nonostante i recenti innesti nel “roster” l’allenatore biancazzurro non cambia nessuna delle pedine del suo scacchiere e manda in campo la formazione iniziale composta da Difronzo libero, Mollica in regia, Andreula e Galiulo centrali, Martino e capitan Palumbo in banda, De Maria opposto.
Primo set molto equilibrato con la formazione ostunese che mette in mostra un’ottima fase difensiva capace di neutralizzare molti degli attacchi avversari e inducendo all’errore la squadra di casa. Dopo una prima parte dal punteggio molto equilibrato, la squadra biancazzurra trova il modo di costruire un buon vantaggio (20-12) , e nonostante un tentativo di rimonta delle avversarie (20- 18) porta il parziale a casa senza ulteriori problemi (25- 19).
Inizio di secondo set fotocopia del primo con Ostuni che sembra in grado di rimandare dall’altra parte della rete ogni attacco subito e punteggio sempre in equilibrio (9-9). In questa fase sono brave le giocatrici dell’Aurora che grazie ad una difesa compatta e un ottimo muro riescono a creare più di qualche grattacapo alla squadra avversaria. Con queste armi la squadra padrona di casa comincia pian piano a sgretolare il muro difensivo ospite e, grazie anche ad un servizio efficace le brindisine prendono il largo (19- 11) e concludono il set in scioltezza (25-14).
Nel terzo set l’Aurora sembra aver preso le misure alla squadra ospite e parte subito forte (10-4), servizio efficace, difesa solida e un attacco concreto non lasciamo scampo alle giocatrici ostunesi. Alla metà del terzo set (15-5) l’allenatore di casa manda in campo l’opposto De Toma al posto di una brava De Maria e la banda Della Rocca al posto del capitano Claudia Palumbo. Cambiano le attrici ma non cambia le sostanza: la squadra biancazzurra è travolgente e nel fragore di un Pala Malagoli già in festa chiude set (25-8) e match in maniera impeccabile.
A fine gara un finalmente soddisfatto Coach Quarta dichiara: Ottenere un risultato del genere contro una formazione come l’Ostuni, squadra equilibrata e ben organizzata non è facile. Abbiamo dovuto curare tutti i fondamentali e grazie ad un attento studio della partita siamo riusciti a metterli sotto pressione in tutti i set con il servizio, l’attacco e commettendo pochi errori. Dopo la prestazione altalenante dell’ultima gara ho chiesto e ottenuto quella continuità che ci e mancata altre volte.” conclude il tecnico salentino.
Soddisfazione anche per la società cosi come espresso dal Direttore Sportivo Salvatore Vaccaro: “Una grande partita; la squadra ha mostrato impegno, determinazione e concentrazione frutto dei buon lavoro svolto in settimana. Le nuove arrivate hanno debuttato ma dovremo aspettare un po’ prima di vederle a pieno regime ma di sicuro hanno contribuito ad alzare il livello dell’allenamento. L’allenatore è molto contento del loro arrivo e siamo sicuri che ci saranno di grande aiuto.”
Infine una parentesi sul pubblico, sempre più numeroso al Pala Malagoli: “E’ stato veramente bellissimo vedere una squadra che ha giocato un’ottima pallavolo in un palazzetto rumoroso e pieno di bambini” dichiara il Vice Presidente Daniele De Leonardis “Sono felice che la nostra squadra abbia offerto un bello spettacolo e spero che questo possa richiamare ancora più gente sugli spalti.”
L’Aurora Volley Brindisi sarà di scena sul campo del VIS Squinzano, formazione che può contare su atlete di grande esperienza, nel prossimo turno di campionato in programma domenica 11 dicembre.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, DILUVIO UNIVERSALE IN SALENTO; CON NUBIFRAGI E TROMBE D'ARIA CADUTI ALBERI E CAVI ALTA TENSIONE.
Diluvio universale in Salento con trombe d’aria, tuoni e fulmini che continuano incessantemente da 14 ore nelle città e nelle campagne, con allagamenti e smottamenti, alberi e cavi di alta tensione caduti che hanno lasciato case e aziende agricole al buio e senza collegamenti. E’ quanto registra Coldiretti Puglia, con le segnalazioni da bollettino di guerra che arrivano da Melissano, Novoli, Ugento, Gagliano del Capo, Lequile. Racale, Taviano, Calimera, dove le bome d’acqua e le tempeste di vento hanno distrutto serre, hanno fatto cadere gli alberi, oltre ad aver allagato le campagne trascinando via le piantine di ortaggi, verdure e patate.
L’ultima ondata di maltempo – aggiunge Coldiretti Puglia – viene dopo che in una settimana ci sono stati 2 tornado a Surano e Castrignano del Capo, 3 bufere di vento a Copertino, Nardò e Casarano, 1 tempesta di fulmini a Tricase e un nubifragio a Calimera, con l’ultima tromba d’aria che ha scoperchiato le serre a Nardò.
Con 112 eventi estremi in 10 anni, la Puglia si posiziona al quarto posto – aggiunge Coldiretti regionale - della classifica delle regioni italiane maggiormente colpite dagli effetti violenti dei cambiamenti climatici, con danni stimati pari a 3 miliardi di euro sul settore agricolo.
Anche nel 2022 si sono succeduti siccità grave, nubifragi impressivi, gelate e grandinate, tornado e trombe d’aria, oltre alle tempeste di fulmini – aggiunge Coldiretti Puglia – dove è evidente la tendenza alla tropicalizzazione del clima con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla vita delle persone. ll moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale secondo la Coldiretti.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, che – continua la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il consumo del suolo è avvenuto per il 67.5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese. E’ evidente in Italia la tendenza ad una tropicalizzazione del clima con le ultime ondate di nubifragi e grandinate che si sono abbattute su terreni secchi i quali – evidenzia la Coldiretti regionale – non riescono ad assorbire l’acqua che causa frane e smottamenti.
Il cambiamento climatico riguarda in realtà l’intero pianeta dove è evidente la tendenza al surriscaldamento con l’estate che si classifica da punto di vista climatologico al quinto posto tra le più calde mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,89 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.
Dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado che hanno provocato danni e vittime sono cresciuti del +42%, rispetto allo scorso anno con il 2022 che si classifica peraltro fino ad ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni ridotte di 1/3 anche se più violente secondo Isac Cnr. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
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HAPPYCASA BRINDISI - MENS SANA MESAGNE = 72-71
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