Redazione

Domenica 8 maggio, a partire dalle ore 9.30, presso il pattinodromo del quartiere Casale, il Comune di Brindisi, in collaborazione con alcune associazioni affiliate alla Federazione Italiana Sport Rotellistici (Fisr), ha organizzato una giornata di avviamento allo sport del pattinaggio.

 
Gli istruttori federali saranno in pista ed accoglieranno i bambini e le bambine per imparare o migliorare la pratica di questa disciplina sportiva. Grazie al supporto tecnico delle associazioni e di Decathlon, saranno messi gratuitamente a disposizione i pattini.
 

“Abbiamo investito in quella struttura sportiva proprio perchè crediamo fortemente che gli sport rotellistici vadano supportati - dichiara l’assessore allo Sport Oreste Pinto - e questa prima iniziativa è importante anche perchè consentirà a tutti i bambini, anche a quelli che non hanno mai provato ad utilizzare i pattini, di avvicinarsi a questo sport. Organizzeremo presto altre iniziative grazie alla collaborazione con la federazione ed alle diverse associazioni attive nel territorio pugliese”.

“Ho incontrato il Segretario Letta, con il quale ho avuto un approfondito confronto sulle questioni più rilevanti che hanno attraversato le vicende politiche pugliesi degli ultimi mesi.
Quando la scorsa estate, non senza sofferenza, mi sono autosospeso dal Partito Democratico, l'ho fatto convinto che fosse necessario un gesto forte e coraggioso che potesse tracciare e significare la distanza - mia personale e di uno spicchio importante di comunità - da alcune scelte “politiche” emerse in occasione delle scorse elezioni amministrative e poi di assetti di governo.
Le rassicurazioni e l’interesse del Segretario Letta mi hanno convinto che è giunto il momento di superare questa impasse.
Enrico Letta mi ha chiesto di tornare a svolgere a pieno titolo le funzioni di dirigente locale e nazionale del Partito, senza per questo rinunciare a dare voce alle difficoltà che la nostra comunità spesso incontra nella relazione con il governo regionale; verso il quale, nonostante tutto, non è mai venuto meno, né da parte mia né del PD, un sostegno leale.
È questo l'animo con cui Letta mi ha invitato a tornare ad offrire il mio contributo, per presidiare i valori fondanti della nostra comunità politica, che non possono essere messi in discussione o negoziati sull'altare di alleanze tanto inopportune, quanto rischiose.
Sono felice che il Segretario mi abbia anche voluto manifestare apprezzamento per il lavoro svolto come parlamentare e presidente di Commissione sulla definizione del PNRR. Da parte mia ho ribadito l’impegno a dare voce alle aspettative del Mezzogiorno e lui mi ha incoraggiato a proseguire con ancora più forza in questa direzione.
Quella che stiamo attraversando, infatti, è una fase politica assai delicata e importante, nella quale le Regioni e le “ragioni” del Sud hanno bisogno di una rivendicazione costante dell’impegno assunto in sede di redazione del Piano inviato a Bruxelles, ma anche e soprattutto di essere rassicurate e accompagnate nel definitivo ottenimento e migliore impiego di tutte le risorse necessarie perché si giunga ad un vero riequilibrio infrastrutturale e di fruibilità dei principali diritti universali e, quindi, di reale coesione territoriale.
Ringrazio, quindi, Enrico Letta per l'attenzione che ha voluto dedicare e, su suo invito, rimuovo la mia autosospensione dal Partito.
Sospensione che, ci tengo a ricordare, ha riguardato solo gli organi politici nazionali e locali ma non certo la nostra comunità, per la quale affetto e attenzione non sono venuti mai meno”.
Così su Facebook il senatore Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee a Palazzo Madama.

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L’OPI Brindisi celebra la professione infermieristica con un programma ricco di eventi. Ben dieci appuntamenti in sei giorni per festeggiare la “Settimana dell’infermiere 2022”, in concomitanza con la giornata internazionale dell’infermiere.

Ricorre ogni anno il 12 maggio, data in cui nel 1820 nacque la capostipite dell’assistenza infermieristica Florence Nightingale, la giornata internazionale dell’infermiere. Per tale occasione, anche quest’anno, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Brindisi intende celebrare la professione rivolgendosi ad un’ampia platea di cittadini, con un programma di eventi che arricchiranno la seconda settimana di maggio, ribattezzata per l’occasione “Settimana dell’infermiere 2022”. A patrocinare l’iniziativa saranno la Provincia ed il Comune di Brindisi, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e l’ASL di Brindisi.

Dopo la presentazione in conferenza stampa del calendario degli appuntamenti, martedì 10 maggio, il programma entrerà nel vivo mercoledì 11 maggio, con un corso di formazione continua dal titolo “La rete trapianti ed il ruolo dell’infermiere nella donazione degli organi”, che verrà ospitato dall’istituto alberghiero “S. Pertini” di Brindisi, a partire dalle ore 14: all’evento parteciperanno anche rappresentanti del Centro Nazionale Trapianti e dei coordinamenti locali, oltre ai referenti AIDO.

Il giorno successivo, in occasione della giornata internazionale, un doppio appuntamento: alle ore 12 l’OPI Brindisi incontrerà le autorità sanitarie ed i professionisti della salute all’Ospedale “Perrino”, organizzando anche una celebrazione eucaristica; alle ore 18, invece, verrà inaugurata la mostra fotografica “Solo con gli occhi” del collega-fotografo Errico Tomaiuolo (noto sui social come Scrubnurseart), che resterà aperta fino a domenica 15 maggio presso l’ex Convento di Santa Chiara a Brindisi. Ad allietare la serata, subito dopo il taglio del nastro, ci saranno i “Brindisi Tabernacle” con una esibizione gospel.

La mostra fotografica continuerà ad essere un contenitore di eventi: venerdì 13 ancora un doppio appuntamento, con l’incontro di orientamento alla professione (ore 17) rivolto agli studenti universitari e degli istituti superiori ad indirizzo sanitario e, a seguire, la presentazione del libro (ore 19) “Le fatiche dell’imbermiero”, uno spezzato ironico sulla quotidianità della professione infermieristica scritto da Danilo Angelucci ed edito da Masciulli.

Sabato 14, alle ore 18, sarà invece la volta della cerimonia di chiusura del progetto “L’infermiere torna a scuola”, organizzato durante i primi mesi di quest’anno dalla Consulta OPI Giovani all’istituto “Ettore Majorana” di Brindisi, che ha visto la partecipazione di undici infermieri in veste di “docenti”: verranno presentati gli ottimi risultati del progetto e consegnati gli attestati agli studenti che vi hanno partecipato.

Per concludere, domenica 15 maggio, un ultimo doppio appuntamento: dalle 9 alle 12, gli infermieri saranno presenti in piazza, con un gazebo nelle città di Mesagne (villa comunale), Ostuni (piazza della Libertà) e Francavilla Fontana (piazza Umberto I) per effettuare screening di prevenzione sanitaria, lezioni di primo soccorso e fornire informazioni sull’accesso alle cure domiciliari, in collaborazione con la Cooperativa “San Bernardo” ed i locali comitati della Croce Rossa. In serata, a partire dalle ore 20, si terrà la cerimonia di chiusura della mostra fotografica, che ospiterà anche la consegna dei premi ai vincitori del concorso per le miglior tesi, da quest’anno intitolato a Vita Buongiorno e Sara Viva Sorge, colleghe prematuramente scomparse negli ultimi mesi.

«Dopo due anni difficili – commenta il presidente Antonio Scarpa – finalmente torniamo tra la gente per poter celebrare questa importante ricorrenza. Gli infermieri sono da sempre in prima linea per garantire assistenza, prevenzione ed educazione sanitaria e, con questo programma di eventi, intendiamo rivolgerci al grande pubblico per rimarcare la nostra grande professionalità. Nonostante le attestazioni di merito riconosciute nel primo periodo di pandemia – conclude Scarpa – ancora troppo spesso viene sottovalutata l’importanza del nostro ruolo nella società: intendiamo scendere in campo, su tutti i fronti, per ribadire che ci siamo e che sempre ci saremo, al fianco di tutta la popolazione».

Ha preso avvio presso il Museo Archeologico “Ribezzo” di Brindisi il progetto “Il giardino dei semplici” nell’ambito del corso di Operatore agricolo (PUGLIA FESR 2014-2020), proposto dalla scuola di Formazione “Profeta”.

Nasce dalla volontà del direttore dell’organismo di formazione, dr. Antonio Rizzo e dalla direttrice del Polo BiblioMuseale di Brindisi, arch. Emilia Mannozzi, l’idea di realizzare un orto didattico negli spazi aperti del Museo Archeologico Ribezzo di Brindisi. Un’attività che alle funzioni didattiche specifiche del settore agricolo possa individuare elementi coerenti e funzionali al  luogo.

Durante il Medioevo, l'orto dei semplici (Hortus simplicium) era quella zona del monastero dedicata esclusivamente alla coltivazione di piante officinali o essenze aromatiche da utilizzare per la preparazione di unguenti e oli essenziali.

In questo contesto saranno trattati e studiati gli aspetti teorici e pratici di base necessari alla formazione professionale di una figura che possa operare in ambito agricolo o etnobotamico, attraverso l’utilizzo delle piante nella storia sino ai giorni nostri.

Il percorso è riservato a n. 12 giovani che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado, con età inferiore a 24 anni. Al termine del percorso gli allievi che avranno frequentato l’attività formativa per un numero di ore non inferiore al 75% otterranno una qualifica che consentirà loro proseguire gli studi o entrare nel mondo del lavoro.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVO PIOGGIA SALVA SEMINE E TAVOLE; -8,6MLN METRI CUBI IN INVASI ARTIFICIALI IN PUGLIA.

Con precipitazioni dimezzate è emergenza idrica. L’arrivo della pioggia nelle campagne in Puglia salva le semine primaverili, le coltivazioni di grano, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere e assicurare la produzione di cibo Made in Italy per le tavole in un momento peraltro difficile a causa della guerra e dei rincari. Ad affermarlo è la Coldiretti Puglia, in occasione delle previsioni sull’arrivo delle piogge e instabilità diffusa che arriveranno in Puglia tra venerdì e sabato prossimi.

Con la mancanza di piogge gli invasi artificiali pugliesi segnano 8,6 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, già uno dei più siccitosi, dopo un inverno 2022 con 1/3 di rovesci in meno che fa scattare l’allarme siccità e incendi favoriti dall’aumento delle temperature, denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale.    

La siccità – precisa la Coldiretti Puglia – minaccia oltre il 30% della produzione agricola, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, ma a preoccupare è anche lo sviluppo delle colture destinate all’alimentazione degli animali, l’irrigazione degli oliveti e dei frutteti, perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile.

Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata – aggiunge Coldiretti Puglia - sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu.

I pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra, uno scenario che impone – insiste Coldiretti Puglia - di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare una lungimirante politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia

Ma a preoccupare – continua la Coldiretti Puglia - sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme, ma anche in Salento dove l’abbandono dei campi a causa della Xylella che ha fatto seccare gli ulivi ha reso drammatico il fenomeno degli incendi.

La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura in Puglia che convive con un vero e proprio paradosso idrico, dilaniata da drammatici fenomeni siccitosi con danni stimati di oltre 70 milioni di euro all’anno per l’impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni e al contempo è colpita da alluvioni e piogge torrenziali che provocano allagamenti ma non riescono a sopperire alla grave carenza di acqua, in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile – insiste Coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti per conservare l’acqua e distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

PRECIPITAZIONI

PERIODO

MEDIA MENSILE mm

(calcolata sulle rilevazioni di 12 pluviometri dislocati nel territorio consortile del Consorzio di Bonifica della Capitanata)

MARZO 2022

46

MARZO 2020

74

DIGA 

Disponibilità  03/05/2022

(Mln m3)

Disponibilità

04/05/2021

(Mln m3)

Differenza

2022-2021

(Mln di m3)

Occhito

208,61

212,54

-3,93

Capaccio

16,84

16,84

0

Osento

12,75

17,10

-4,35

Capacciotti

47,92

48,21

-0,29

TOTALE

286,12

294,69

-8,57

* Elaborazione Coldiretti Puglia su dati Osservatorio ANBI Nazionale

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La Asl di Brindisi aderisce alla Giornata mondiale dell'asma, celebrata formalmente il 3 maggio scorso ma estesa a tutto il mese di maggio, con una iniziativa organizzata dalla Pediatria dell’ospedale di Francavilla Fontana su invito della SIMRI (Società italiana per le malattie respiratorie infantili).

Sabato prossimo 7 maggio dalle 9 alle 14, nel Centro di Allergologia e Pneumologia pediatrica, attivo presso l'Unita operativa Complessa di Pediatria del Camberlingo, saranno effettuati esami spirometrici gratuiti ad alcuni pazienti minorenni. Si tratta di un gruppo preselezionato: ne fanno parte 12 soggetti già seguiti dagli specialisti del nosocomio ed altri segnalati da pediatri esterni, già affetti da asma bronchiaIe o considerati a rischio per sintomatologia sospetta. 

La spirometria è, letteralmente, la misurazione del respiro. Viene eseguita con apparecchiature speciali che consentono di misurare i quantitativi di aria nei polmoni ma anche i flussi e la velocità con cui l'aria viene espulsa. In pratica, è una valutazione delle principali funzioni polmonari.

L'iniziativa del Camberlingo, come in tutta Italia, punta alla prevenzione dell'asma bronchiale, patologia piuttosto diffusa nei primi anni di vita. Si tratta di un disturbo particolarmente insidioso, che nelle forme più gravi può mettere a rischio le funzioni vitali di chi ne è affetto. Anche quando non giunge a tali estremi, l'attacco di asma incide pesantemente anche in ambito sociale: basti pensare alle giornate scolastiche perse e all'affollamento degli ambulatori pediatrici e dei pronto soccorso, con conseguente aggravio della spesa sanitaria.

Nei paesi dell'area occidentale l'asma bronchiale colpisce all'incirca un bambino su dieci. "In provincia di Brindisi - spiega il dottor Biagio De Mitri, direttore dell'Unità operativa complessa di Pediatria del Camberlingo -  il dato non si discosta da quelle medie. L'asma - prosegue De Mitri - dipende nella maggior parte dei casi da predisposizione familiare. La prevenzione serve a contenere la gravità del fenomeno e a tenerlo sotto controllo. Lo scopo di questa nostra Giornata è appunto quello di invitare ad una maggiore frequenza nei controlli specifici".

Il servizio di Allergologia Pediatrica dell'ospedale Camberlingo è stato attivato 12 anni fa. A dedicarvisi sono le dottoresse Cristina Massagli e Barbara Formato. Attualmente segue 25 minori all'anno, fra casi di asma accertati e sospetti.

a FP CGIL Brindisi  torna a  sollecitare i sindaci di San Vito dei N.nni e  di Brindisi affinchè individuino urgenti soluzioni al fine di scongiurare le gravi ricadute sul territorio legate alle note problematiche dei servizi sociali dell’Ambito BR1.

Occorre tornare ad investire sui servizi sociali con la valorizzazione di tutti gli operatori del sociale che grazie alla loro riconosciuta ed indiscutibile professionalità  offrono sostegno quotidiano a migliaia di fragili, anziani e alle loro famiglie.
Urge il rafforzamento ed il  rilancio dell'intero sistema del welfare rispondente alle esigenze dei cittadini più fragili, dei lavoratori e dei professionisti che quotidianamente li assistono.
Si chiede, pertanto,  l’urgente attivazione del Consorzio  con la salvaguardia dei livelli occupazionali del Polo/ Integrazione scolastica e ADI e SAD.
La FP CGIL Brindisi chiede, inoltre, che siano attivate le procedure per la stabilizzazione del personale avente diritto  e che sia garantito il requisito della stabilità.
La “Politica” locale  ha il dovere di  promuovere azioni  a garanzia dell’utenza e dei lavoratori  del sociale.
 

“Chi troverà quello che non si aspetta, ricorderà per sempre il viaggio. Questo è il miglior augurio che rivolgo a chi utilizzerà quest’accurata guida: di trovare quello che non cerca, per non dimenticarsene più”. Il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, così conclude la Prefazione alla “Guida storico-turistica di Mesagne”, realizzata da Tranquillino Cavallo e Mario Vinci dell’Istituto culturale “Storia e Territorio”, che ha editato l’opera.

La guida sarà presentata sabato 7 maggio alle ore 18, nell’Auditorium del Castello Normanno-svevo di Mesagne. Dopo i saluti di Mario Vinci, Presidente dell’Istituto culturale “Storia e territorio”, sono previsti gli interventi del sindaco, Toni Matarrelli, del consulente politico alla Cultura del Comune, Marco Calò, del consulente politico ai Beni culturali, Mimmo Stella, di Pierangelo Argentieri, presidente provinciale Federalberghi, e di Angelo Sconosciuto dello stesso Istituto culturale.guida_storico_turistica_di_mesagne.jpg

“Mi è sempre piaciuto pensare che le guide turistiche siano una sorta di biglietto di viaggio che apre le porte alle scoperte che al loro interno non vengono raccontate – scrive il sindaco nella Prefazione -. Oppure a quelle che vengono descritte in un modo, ma che vengono percepite diversamente da chi poi si trova a viverle. Non è un esercizio filosofico quello che mi capita di praticare. O almeno, se lo è non mi è mai capitato di considerarlo tale. L’imprevedibile alchimia che sprigiona la carta della guida a contatto con mani, tasche, borse e cruscotti delle auto – scrive ancora - rivela la propria utilità e consente di sapere da dove si potrebbe cominciare a visitare la Città”. E gli autori, nell’Introduzione sostengono che “si è voluto creare una porta di accesso ai tesori di Mesagne. È una guida, quindi, che nasce dal desiderio di conoscere e far conoscere a concittadini e turisti la storia e le bellezze della nostra città non dimenticando i sapori di una cucina tradizionale che si sposa con vini doc e prodotti tipici di alta qualità. È il risultato di lunghe ricerche – dicono ancora - che hanno attinto da documenti inediti e notizie raccolte da fonti orali”. Oltre 150 pagine da sfogliare per conoscere ed apprezzare la “finalista di capitale italiana della Cultura 2024”.

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Lo diciamo da subito ed in premessa che non siamo assolutamente contrari all’idea che tutti debbano concorrere ai fabbisogni nazionali.

Tutti appunto, non sempre Brindisi.

Ed invece lo scenario che qualcuno immagina, ancora una volta, è quello di un territorio totalmente asservito all’interesse nazionale per il quale i temi della transizione energetica possono essere rimandati a data da destinarsi ed il futuro è il peggior passato: quello del carbone, con la riattivazione dei gruppi nella centrale di Cerano (due più uno per le emergenze) e circa 3-4 milioni di tonnellate bruciate all’anno, quello del gas, con il raddoppio del gasdotto Tap da 10 a 20 miliardi di metri cubi di gas, del deposito lng di Edison e dei rigassificatori offshore.

Uno scenario mortificante per una città che, vale la pena ricordarlo, già ospita l’impianto petrolchimico più grande d’Italia, un polo chimico-farmaceutico imponente e la centrale turbogas di Enipower.

Noi riteniamo invece che la transizione non è più rinviabile e che debba fondarsi sulle  idee autenticamente sostenibili, su fonti rinnovabili e soprattutto su filiere produttive collegate in grado di generare vero sviluppo economico e lavoro pulito per tutta la città, per gran parte del territorio e non a beneficio di pochi.

Siamo stati i primi, del resto, con il Sindaco Rossi, ad essere favorevoli alla installazione dei due parchi eolici offshore e di numerosi parchi fotovoltaici in regola con i vincoli paesaggistici.

Insomma, invitiamo il ministro Cingolani, ed il governo, ad un vero confronto: abbiamo le nostre soluzioni e siamo convinti che del destino della nostra città può disporre solo Brindisi, si decide qua il futuro.

Questa città ha sacrificato tantissimo, davvero troppo, alla causa nazionale in termini di impatto ambientale, ricadute sulla salute, rischi industriali e mancato sviluppo: Brindisi deve avere, non deve più dare.

                                                                                                                 Brindisi Bene Comune

OLDIRETTI PUGLIA, BENE GDF SU EXTRAVERGINE; FALSA 1 BOTTIGLIA SU 4 (27%), In uno scenario di crisi anche per i produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia per l’aumento totale del 15% dei costi di produzione. 

Con più di una bottiglia di olio extravergine d’oliva su quattro di provenienza extracomunitaria (27%) che è risultata falsa è importante l’attività di controllo a tutela dei cittadini consumatori e delle aziende agricole in un Paese come l’Italia dove nel 2021 sono arrivati ben 540 milioni di chili di prodotto dall’estero, quasi il doppio della produzione nazionale (+80%). E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Istat, nell’esprimere soddisfazione per l’operazione Verum et oleum condotta dalla Guardia di Finanza e dall'Icqrf del Ministero delle Politiche agricole che hanno portato alla scoperta di 2,3 milioni di litri di olio irregolare che entravano nel nostro paese attraverso operatori del settore oleario presenti in tutto il territorio nazionale e i principali porti di ingresso delle materie prime di provenienza estera.

Le frodi non solo ingannano i cittadini – sottolinea la Coldiretti Puglia - ma fanno crollare i prezzi dei prodotti di qualità in una situazione resa già difficile dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero. Da difendere – continua la Coldiretti Puglia – è la filiera olivicolo-olearia che vale oltre 1,2 mld di euro nella sua fase agricola e 3 mld in quella industriale, con la Puglia che produce oltre il 50% dell’olio Made in Italy, che può contare su 5 oli DOP e 1 IGP Puglia.

“In uno scenario di crisi anche per i produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia, sui quali si abbattono i rincari con un aumento totale del 15% dei costi medi di produzione, è fondamentale l’attività di controllo, prevenzione e repressione di frodi, sofisticazioni e speculazioni a danno dell’EVO di qualità 100% Made in Puglia dall’uliveto alla tavola, prodotto da olivicoltori e frantoiani pugliesi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione.

“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali che rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguite con la revisione delle leggi sui reati alimentari elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali”, aggiunge il presidente Muraglia.

Serve verificare attentamente l’etichetta – dice Coldiretti Puglia - anche se sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

Per sostenere e incrementare la produzione nazionale di extravergine Coldiretti ha presentato nell’ambito del Recovery Plan un progetto specifico legato alle reti d’impresa per il futuro dell’olio d’oliva. L’obiettivo è rilanciare la produzione nazionale dell’olio d’oliva per confermare il primato di qualità del Made in Italy attraverso la realizzazione di nuovi uliveti, di impianti di irrigazione e costruzione di pozzi o laghetti, anche in maniera consorziata, favorendo la raccolta meccanizzata delle olive con macchinari che riducano i tempi e costi di raccolta.​

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