Redazione
Autista di tir colto da malore, lo salva la polstrada
Ieri, intorno alle ore 13.15 circa, gli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni transitando sulla SS379, di rientro dalla prove per la Festa della Polizia, notavano la presenza di detriti sul manto stradale e, percepita la situazione di pericolo, si ponevano al centro della carreggiata al fine di far rallentare i veicoli che sopraggiungevano.
Poco più avanti vi era un autoarticolato che procedeva a zig-zag sulla carreggiata e, avvicinato il mezzo, i poliziotti scendevano dall’autovettura di servizio e inseguivano il mezzo pesante. Riuscivano a raggiungerlo e, con notevoli difficoltà, aprivano la portiera della motrice, dove il conducente giaceva privo di sensi.
In tale frangente mentre uno di loro teneva aperta la portiere sempre con il mezzo in corsa, l’altro riusciva a introdursi nella cabina, spostare il piede dell’autista dall’acceleratore e contemporaneamente spegnere il veicolo.
Una volta arrestata la marcia dell’autoarticolato, effettuavano le prime manovre di pronto soccorso e praticavano all’autista un massaggio cardiaco che sortiva un immediato effetto positivo, atteso che l’uomo riprendeva, in parte, una regolare respirazione.
L’operatore rimasto nell’autovettura di servizio, nel frattempo, si posizionava di traverso sulla carreggiata per bloccare il flusso della circolazione veicolare e tutelare l’incolumità degli utenti della strada e dei propri colleghi.
Sul posto interveniva il personale del Servizio 118, che trasportava il malcapitato presso l’Ospedale Perrino di Brindisi.
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Si amplia l'area archeologica di Muro Tenente. Le ultime novità
Pioggia di notizie positive per ciò che riguarda il Parco archeologico di Muro Tenente, di proprietà dei Comuni di Mesagne e Latiano, che è divenuto un polo di attrazione storico-turistico di interesse internazionale. Tra poche settimane, infatti, l’area del Parco aumenterà grazie all’acquisizione, da parte degli enti locali, di due aree agricole che permetteranno degli scavi ricognitivi per i prossimi anni in cui saranno ricercate altre “perle” storiche.
Intanto, domenica scorsa il direttore del Parco, l’archeologo olandese Gert Burgers e il suo vice, Christian Napolitano, hanno presentato la prima guida al sito archeologico dal titolo: “Muro Tenente, parco archeologico lungo l’Appia antica in Puglia”. La guida è un affascinante viaggio nel tempo. Un volume snello e leggibile tutto di un fiato, di 72 pagine, con un corredo fotografico di sicuro impatto visivo. Infine, grazie a una concezione di sviluppo ispirata all’Agenda 2030, in materia di sviluppo sostenibile, nel parco è stato avviato il progetto “Hortus” con lo scopo di trasformare Muro Tenente in un hub rurale in cui si producono alimenti a chilometro zero. Il gruppo di acquisto solidale ha superato i 150 iscritti che aiutano il Parco archeologico a sostenere una parte dei costi di gestione. Per la presentazione della guida domenica scorsa sono giunti a Muro Tenente diverse persone, professionisti e politici. Uniti dall’unico obiettivo di far crescere questa realtà locale. “Il Parco di Muro Tenente è nato per intuizione di un gruppo di archeologi che hanno “visto” ciò che ancora era nascosto e hanno poi creduto nella potenzialità di un luogo che è divenuto rapidamente una testimonianza straordinaria delle civiltà che ci hanno preseduto”, ha esordito il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. Per il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, non vi è alcun dubbio: “Il Parco è diventato uno strumento di tutela, di valorizzazione e soprattutto un modello importante di interazione per lo sviluppo culturale e socio-economico del territorio”.
Presente all’iniziativa alche l’onorevole pentastellato, Gianluca Aresta: “Il Parco è una vera e propria “riserva” di storia, archeologia, paesaggio e arte reinterpretata da una comunità che vive il proprio presente in maniera consapevole, con l’obiettivo di renderlo un luogo multifunzionale, volano di sviluppo economico e, soprattutto, presidio culturale della storia dei popoli del Mediterraneo”. Infatti, vivere questo Parco archeologico significa respirare sensazioni ancestrali, ricalcando i passi delle migliaia e migliaia di donne e uomini che, nel corso di una storia plurimillenaria, hanno percorso la regina di tutte le strade, la via Appia antica. “Il Parco costituisce un bellissimo esempio di collaborazione tra enti internazionali, nazionali, locali e soggetti privati, tanto virtuoso da trasformare una concessione di scavo in una vera e propria opera di tutela paesaggistica e archeologica”, ha chiosato Maria Piccarreta, segretaria regionale del ministero della Cultura.
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I Radioamatori dell'ARI Brindisi all'ITT "G. Giorgi" incontrano le classi di Elettronica
Nella mattinata di sabato 9 aprile,si è tenuto un incontro con un gruppo di Radioamatori e gli studenti che frequentano il quarto e quinto anno della specializzazione elettronica all'istituto Tecnico Tecnologico "G.Giorgi" di Brindisi.
L'incontro, programmato con la Preside dell'Istituto Mina Fabrizio ed il prof. Distante ha avuto lo scopo di far conoscere il mondo dei Radioamatori ai giovani studenti delle classi quarte e quinta,specializzazione Elettronica
Il Presidente dell'ARI Brindisi,(Associazione Radioamatori Italiani) Gilberto Zezza, ha spiegato chi sono e cosa fanno i 2,5 milioni di Radioamatori sparsi nel mondo. Ai giovani studenti si è cercato di spiegare i modo semplice e chiaro le varie attività che vengono svolte con le onde radio, dall'intramontabile radiotelegrafia e fonia, verso i più moderni modi digitali applicati alle comunicazioni radio.
Due giovani Radioamatori, Maurizio Matulli ed Emiliano Perago, ex studenti della specializzazione Telecomunicazioni, con una ricetrasmittente connessa ad un computer, hanno tenuto alcune dimostrazioni pratiche delle possibilità di comunicazione con tali modalità numeriche.
Sono stati ricevuti i segnali in FT8, una moderna modalità digitale, sviluppata dai Radioamatori, ed anche delle immagini in modalità Fax, irradiate in onde corte da una stazione metereologica del nord Europa.
Maurizio Matulli ha spiegato e dimostrato come una comune chiavetta USB progettata per vedere la TV, grazie alla prestazioni dei moderni computer, può diventare un ottimo ricevitore radio, economico ma molto performante. Alcuni studenti, incuriositi, hanno posto precise domande tecniche, a cui si è cercato di dare risposte.
Ivo Guadalupi, uno storico Radioamatore dell'ARI Brindisi ha spiegato con parole semplici l'importanza della scoperta fatta da Guglielmo Marconi e dell'elettronica applicata alle telecomunicazioni. Quindi per attirare l'attenzione dei ragazz ha effettuato qualche chiamata in fonia sulla banda dei 40 metri, impiegando il nominativo di Radioamatore assegnato da anni all'Istituto Giorgi, "I7GG" : dopo qualche chiamata ,ha risposto alla chiamata Paolo "IZ8SKD", un Radioamatore da Reggio Calabria che ha salutato tutti gli studenti radunati per l'occasione nel laboratorio di elettronica. Ivo ha fatto scambiare i saluti tra alcuni studenti e il Radioamatore Paolo, che ha descritto agli studenti la sua stazione radio e la sua antenna una piccola loop magnetica.
Nel parco dell'Istituto di primo mattino, i Radioamatori brindisini avevano precedentemente installato una semplicissima antenna filare, tesa tra una comune canna da pesca ed un albero. Tanto è stato lo stupore e meraviglia dei giovani studenti quando hanno visionato la semplice antenna che ha permesso di comunicare in onde corte,s ulla frequenza dei 7 mhz,con Reggio Calabria.
E' stato consegnato materiale divulgativo per conseguire la relativa patente rilasciata dal MISE, il Ministero per lo Sviluppo Economico
L'incontro è teminato alle 11 circa, con una foto di gruppo fatta dall'alto con un piccolo drone.
Gara 3 Playout: il commento post-match di Mimmo Galgano
Obiettivo raggiunto: salvezza doveva essere e salvezza è stata in un’anno sportivo che nessuno dimenticherà facilmente quanto agli episodi sfortunati. Anche la “ bella” dei play out non ha voluto sottrarsi a questo infausto destino così 24 ore prima dell’incontro Galantino è al pronto soccorso per una sospetta frattura all’alluce destro, Dekic fa i conti con la sua caviglia ormai gonfia come un pallone e Crovace deve saltare gli ultimi due allenamenti causa un virus che gli “porta in dono” la febbre a 38.E non va dimenticato anche Gallo fermo da 10 giorni causa l’infortunio occorso nell’ultima giornata di regular season a Corato. Quando pensi che tutto sia finito con i 4 recuperati in extremis anche se non in condizioni ottimali (e questo si vedrà nettamente nell’economia della partita) durante la solita riunione è Cardillo a sentirsi male e a far preoccupare lo staff tecnico e medico. Intervento d’urgenza del solerte 118 di Mesagne, che scongiura il peggio e restituisce l’ala forte beneventana alla sfida.
Chiuso il bollettino medico possiamo passare al basket giocato. Coach Bray dopo la sconfitta di Trani aveva chiesto “in tutte le salse” ai suoi atleti un approccio iniziale più attento rispetto alle ultime uscite stagionali ed in effetti qualcosa di diverso si è visto. Lo starting five Crovace, Galantino, Fiusco, Cardillo e Risolo rispondono presente tanto da mettere il muso avanti più volte nel corso dei primi 10 minuti ma qualche amnesia difensiva permette agli avversari di impattare il risultato. Alla ripresa del gioco i gialloblù del presidente Guarini ci credono e nonostante non siano al massimo della condizione cercano di mettere la freccia e sorpassare gli avversari grazie anche ai minuti di qualità che arrivano dalla panchina con Dekic, Gallo e Bellanova. Però i viaggianti non demordono e ogni volta riescono a recuperare limitando i danni prima del riposo lungo ad un solo possesso di svantaggio.
Alla ripresa delle ostilità la squadra di casa sembra rompere gli indugi e attacca con ordine riuscendo a trovare buoni tiri dalla lunga distanza mentre in difesa finalmente alza l’asticella come richiesto dallo staff tecnico recuperando un paio di palloni che si tramutano in ficcanti contropiedi. Si arriva agli ultimi 10 giri di lancette con un vantaggio di 8 punti (47-39) che rappresenta un piccolo tesoretto da custodire gelosamente. Ma in campo ci sono anche gli avversari, eccome. Approfittando di qualche pausa di troppo della New Virtus dettata anche da una condizione fisica non ottimale e di contro dalla loro buona vena realizzativa dai tre punti riescono nuovamente a rendersi minacciosi e a riaprire ancora una volta il risultato.
Gli ultimi due minuti saranno decisivi: i messapici hanno il pregio di mantenere i nervi saldi nonostante i tranesi le tentino tutte e riescono a respingere l’assalto all’arma bianca chiudendo sul 57 a 54.
Partita vinta, salvezza conquistata e missione compiuta. Dunque anche il prossimo anno Mesagne potrà prendere parte a pieno titolo al campionato di C Gold.
New Virtus Mesagne - Trani 57 - 54
(17-17; 11-9; 19-13; 10-15)
New Virtus Mesagne:
Crovace 2, Bellanova, Galantino 9, Fiusco 23, Zullo n.e, D’Amato n.e, Cardillo 3, Risolo 5, Dekic 7; Gallo 8, Zurlo n.e, Lucariello n.e. All. Bray ass. Galgano.
Nota del consigliere Maurizio Bruno, Pd, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile:
Va detto chiaramente: Il piano del fabbisogno triennale dell’Asl di Brindisi 2020/2022 approvato dalla Regione Puglia, purtroppo, non risolve di una virgola la drammatica carenza d’organico che da tempo affligge le nostre strutture sanitarie.
Il piano prevede l’assunzione di soli 316 medici, 49 infermieri, 27 operatori socio assistenziali e 280 unità di altro personale. Possono sembrare tanti, ma sono sufficienti a malapena a ratificare lo stato di difficoltà in cui la nostra Asl versa.
Abbiamo bisogno di educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri e Oss da destinare all’assistenza domiciliare psichiatrica e a tutto il sistema dell’assistenza di prossimità.
E il piano del triennio 2020/2022 non risponde adeguatamente ad alcuna di queste esigenze. Né alle gravi carenze che purtroppo, nel corso di questi due anni di pandemia, è emersa in tutta la sua drammaticità. Né sembra imboccare la strada per una concezione nuova e multidisciplinare dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio.
Come denuncia in queste ore la responsabile del precariato FpCgil Brindisi Chiara Cleopazzo: “Per garantire una assistenza di qualità non possiamo immaginare di avere ancora reparti con un solo infermiere costretto a gestire 20 pazienti di giorno e di notte senza il supporto dell’Oss. Non è una condizione degna di un sistema che deve garantire prestazioni efficienti ed efficaci. Infermieri e Oss sono sfiniti. Il comparto è allo stremo delle forze”.
E’ necessaria una netta inversione di rotta, con una più doverosa considerazione per l’Asl di Brindisi e un maggior impegno in termini di risorse economiche, che mi auguro arrivi con il nuovo piano triennale del fabbisogno 2022/2024.
Soprattutto alla luce della possibile svolta in arrivo con il piano del Pnrr che rischia di rivelarsi solo un guscio vuoto se non ci saranno professionalità sufficienti e competenti per permettergli di funzionare con l’efficienza che tutta l’utenza del territorio brindisino merita e si aspetta.
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“I conti della sanità per il 2021 presentano uno squilibrio contabile pari a 255milioni di euro, su cui dovremmo dare copertura entro il 15 luglio. Le perdite sono ripartite in modo omogeneo su tutte le aziende sanitarie. Pesano la spesa farmaceutica, la mobilità passiva e il decremento demografico. La ricetta mi sembra, dunque, la riduzione della spesa, la riqualificazione dei servizi e la nascita di bambini”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“A fronte di un fondo sanitario regionale pari a 7miliardi e 655milioni, nel 2021 abbiamo speso 8miliardi e 155milioni, con uno squilibrio di 500milioni. Tale squilibrio è stato ripianato per ulteriori 66milioni dal payback, cioè il contributo che le aziende farmaceutiche versano alle regioni, e per 188milioni da contributo integrativo Covid. Ne deriva, dunque, la necessità di coprire dal bilancio autonomo una spesa aggiuntiva di circa 250milioni entro il 31 maggio prossimo, salvo che il Governo nazionale non adotti un provvedimento di sostegno.
I motivi di tale squilibrio sono in generale riferibili all’incremento della spesa per il personale, negli ultimi due anni maggiorato di 350milioni; al decremento della popolazione residente, nel 2021 scesa di 75 mila abitanti e in grado di ridurre la quota capitaria per 100milioni; all’incremento della spesa per l’assistenza territoriale; investimenti per 80milioni realizzati senza finanziamenti in conto capitale e quindi registrate come perdite nette sul conto economico; riduzione di ricoveri e prestazioni ambulatoriali per blocco Covid.
Le motivazioni esposte, tuttavia, si aggiungono a problemi storici di squilibrio, come la spesa farmaceutica e la mobilità passiva.
Sulla spesa farmaceutica, in particolare, bisogna mettere in rilievo che il mancato rispetto dei tetti è un atto ostile nei confronti delle tasche dei cittadini, poiché il ripiano si rischia di coprirlo con la tassazione ordinaria o, peggio, con tassazione aggiuntiva. Per questo abbiamo approvato la nuova legge che sanziona con la decadenza i direttori generali che non rispettano i tetti assegnati. Per quanto riguarda, invece, la mobilità passiva, è noto che a parte i problemi più strutturali, più di due/terzi della spesa sostenuta non è per carenza in Puglia delle rispettive prestazioni ma per un problema di reputazione che mi sembra largamente infondato, se non negli aspetti di organizzazione e modernizzazione dei nostri ospedali. È anche questo il motivo per cui conduco, anche ossessivamente, le battaglie per la modernizzazione delle strutture e delle tecnologie, oltre che per l’introduzione nei servizi offerti di tutte le nuove frontiere della scienza.
Se riuscissimo a combinare il rigore scientifico dei numeri al servizio dei conti e l’altrettanto rigoroso prodotto dell’ingegno umano, molto probabilmente avremmo meno tasse, più sicurezza sul futuro e pure più bambini”.
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Amati: "Mozione per Tap, Poseidon, rigassificatore e serbatoio GNL, per Puglia regione di pace, sicurezza ambientale e prosperità”
"Abbiamo depositato oggi una mozione al Consiglio regionale per impegnare la Giunta regionale a sostenere la realizzazione del raddoppio Tap e del gasdotto Poseidon, l’ancoraggio al largo delle coste pugliesi di un rigassificatore offshore, e a rilasciare l’intesa per il serbatoio GNL nel porto di Brindisi. L’energia e il gas sono questioni di pace, sicurezza ambientale e prosperità, contribuendo a rendere la Puglia regione con un definito e concreto ruolo di porta del Mediterraneo”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, primo firmatario della mozione "Energia e gas per una regione di pace, sicurezza ambientale e prosperità". La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri regionali Filippo Caracciolo, Paolo Campo, Michele Mazzarano e Ruggiero Mennea.
Ecco il testo della mozione. "Premesso: che la Puglia è la porta d’Europa sul Mediterraneo e tale caratteristica geografica comporta la promozione di politiche finalizzate alla pace, alla sicurezza ambientale e alla prosperità; che la funzione di porta pacifica del Mediterraneo si concretizza soprattutto sui temi dell’energia, da cui discendono la riduzione della dipendenza da Paesi ricchi di risorse naturali, poco inclini alla democrazia e perciò portati ad atti d’espansionismo prepotente e alla guerra: la Russia, in questo senso, è ‘una pompa di benzina mascherata da Paese’; che la riduzione della dipendenza energetica si potrebbe raggiungere, in breve e medio termine, attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture energetiche per l’approvvigionamento e stoccaggio di gas naturale; che il gas naturale è il principale carburante di transizione, in grado di assicurare una maggiore sicurezza ambientale e così combattere fattori altamente inquinanti e nocivi per l’ambiente e la salute; che l’energia e la sua produzione attraverso tecnologie compatibili con la sicurezza ambientale sono il più importante fattore di prosperità e progresso, senza il quale vincono politiche di decrescita e quindi altamente discriminatorie e diseguali. La possibilità, dunque, di disporre di infrastrutture finalizzate moderne e innovative, determina vantaggi ulteriori e diretti sul nostro territorio.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale impegna il Governo regionale a sostenere: 1) il raddoppio del gasdotto Tap; 2) la realizzazione del gasdotto Poseidon; 3) l’ancoraggio a largo delle coste pugliesi di un rigassificatore offshore; 4) l’intesa con il Governo nazionale per la localizzazione nei porti pugliesi, in cui non risultino ostacoli tecnici, di depositi di gas naturale liquefatto (Brindisi)”.
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Francavilla Fontana si conferma per il secondo anno consecutivo “Comune ciclabile”. Il riconoscimento – una iconica bandiera gialla – è stato consegnato dai vertici della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) nelle mani del Sindaco Antonello Denuzzo nel corso dell’annuale congresso dell’associazione che si è tenuto a Bari lo scorso 9 aprile.
In materia di mobilità sostenibile il 2022 di Francavilla Fontana si è aperto con l’adozione del PUMC, lo strumento urbanistico che disciplina i flussi ciclistici, e la conferma del finanziamento da 853 mila euro da parte del Ministero delle Infrastrutture per la realizzazione di un percorso ciclopedonale legato ai luoghi storici di Francavilla Fontana.
“La bandiera gialla FIAB – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – premia gli sforzi di progettazione che stiamo portando avanti in materia di mobilità sostenibile. Dopo l’adozione degli strumenti urbanistici indispensabili per le innovazioni di lungo periodo, siamo ora pronti all’avvio dei primi interventi concreti per i quali abbiamo già ottenuto i finanziamenti necessari.”
Oltre al PUMC e ai percorsi ciclopedonali, a breve avrà inizio la creazione della “Zona 30” del quartiere Peraro con la realizzazione di una nuova pista ciclabile in via Caniglia che si collegherà con il percorso esistente nel quartiere San Lorenzo. La rete qui presente sarà ulteriormente potenziata grazie alla Rigenerazione Urbana Sostenibile.
“L'ingresso nella rete di comuni ciclabili in compagnia dei Comuni pugliesi più virtuosi – conclude l’Assessore Tatarano – certifica l'impegno della nostra Amministrazione sul tema della mobilità alternativa. I lavori dei prossimi mesi sulle zone 30, la chiusura della ztl con la definitiva installazione dei varchi e la realizzazione del percorso ciclopedonale in centro saranno il completamento della prima parte di un processo che deve diventare inarrestabile.”
FIAB ha premiato il Comune di Francavilla Fontana per “l’impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta”.
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Enpa. Trasporti di agnelli dall’Est Europa, il traffico continua
Il trasporto di agnelli dall’Est Europa e da altri paesi esteri come la Spagna continua. Nel corso del 2021 sono stati più di 400.000 gli agnelli trasportati da paesi come Ungheria, Romania e Polonia, ma anche quest’anno saranno migliaia i cuccioli trasportati per ore lungo le strade del nostro paese in occasione delle festività.
Proprio per questo, Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno deciso di agire. A seguito di un incontro con le associazioni, solo pochi giorni fa il Ministero ha annunciato la trasmissione di una nota alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) e al Ministero dell'interno per chiedere di intensificare i controlli su strada e sulle strutture di macellazione durante il periodo pasquale, nel quale si assiste a un’impennata importante nel numero di animali trasportati in Italia dall'estero.
A seguito di alcuni incontri dedicati, il Ministero della Salute ha deciso di intensificare l’attività di controllo alla luce di numerosi problemi e violazioni delle leggi denunciati dalle associazioni, che insieme ad Animal Welfare Foundation sono su strada dal 2018 per documentare il crudele trasporto di agnelli in Italia.
Se i consumi di carne di agnello sono infatti calati molto negli ultimi anni, facendo registrare un calo del 25% nel 2021, il trasporto però è continuato. In particolare, le associazioni hanno denunciato:
- Trasporto di agnelli non svezzati su camion inadeguati fino a 30 ore filate di viaggio, documentando così una violazione gravissima delle normative;
- Trasporto di animali senza lettiera, esposti alle intemperie e senza accesso al cibo e all’acqua;
- Trasporto di animali morti o morenti per via delle condizioni di viaggio;
- Animali ammassati gli uni sugli altri, con le zampe incastrate e le teste schiacciate contro il soffitto dei camion;
- Animali morti trascinati giù dai camion una volta giunti al macello e mai opportunamente segnalati;
Tutto questo accade ancora oggi, nonostante il Parlamento europeo a inizio anno abbia cercato di sminuire le problematiche drammatiche del trasporto di animali vivi con la bocciatura del report della Commissione d’inchiesta ANIT.
«È più urgente che mai continuare a vigilare su questi trasporti, denunciando quelle compagnie che continuano a violare le normative europee e a infliggere agli animali continue e inutili sofferenze» dichiarano le associazioni. «A livello europeo è fondamentale fare di più e siamo molto soddisfatti che l’Italia abbia deciso di fare la propria parte con questa iniziativa del Ministero della Salute. Tuttavia, questo è solo un primo passo, per questo saremo su strada in questi giorni per documentare i trasporti di agnelli e segnalare violazioni alle autorità, continuando a denunciare un problema ad oggi irrisolto. Servono azioni e leggi più stringenti e forti per garantire davvero il rispetto delle normative e del benessere animale».
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Presidente Vizzino. Tra finanziamenti e lavori per la sanità di Ostuni, Ceglie e Francavilla
La terza Commissione presieduta da Mauro Vizzino oggi ha affrontato numerosi temi.
Criticità pronto soccorso Vito Fazzi di Lecce
L’argomento sottoposto all’attenzione della Commissione dai consiglieri Paolo Pagliaro e Pierluigi Lopalco riguarda in particolare talune inefficienze registrate dall’utenza, “in un ospedale, il Vito Fazzi, sul quale si riversa il 40% dell’utenza dell’intera provincia di Lecce e sul quale è fondamentale accendere i fari per assicurare il funzionamento del pronto soccorso, in questo mento di grande trasformazione della struttura”.
Il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, ha sottolineato che in realtà il numero degli accessi al pronto soccorso del Vito Fazzi non è eccessivo se confrontati con gli altri ospedali del Salento.
Serve al momento, e su questo si sta lavorando, una riorganizzazione della rete complessiva dipartimentale, anche alla luce delle emergenze Covid 19, che hanno cambiato le prospettive di intervento degli ultimi anni.
Il direttore dell’Azienda ospedaliera Vito Fazzi di Lecce, ha parlato di richieste inappropriate dell’utenza. “Spesso il pronto soccorso è affollato di pazienti che potrebbero risolvere il loro problema senza recarsi al pronto soccorso”.
Un iperafflusso caratterizzato da richieste di intervento che poco hanno a che fare con le acuzie. Per Rossi si potrebbe risolvere questa emergenza con gli psicologi per prendere in carico quei bisogni a cui non corrisponde un effettivo intervento.
Infatti anche il responsabile del pronto soccorso del Fazzi ha sottolineato, oltre alla nota carenza di personale, l’esistenza di quasi il 70% di accessi impropri al pronto soccorso, che snaturano la mission del servizio di emergenza urgenza.
Una soluzione potrebbe essere l’attivazione di un ambulatorio di guardia medica fissa.
L’assessore alla sanità, Rocco Palese, ha spiegato alla Commissione che i problemi sul tappeto che vengono da lontano, devono essere affrontati in maniera organica, non dimenticando tutte le problematiche connesse alla emergenza derivante del covid, che hanno aggravato le criticità già esistenti.
Piano di riordino ospedaliero, situazione e necessità dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli.
L’argomento è stato sottoposto all’attenzione della Commissione dal consigliere Donato Metallo.
In arrivo due milioni di euro per finanziare l’importante e fondamentale informatizzazione dell’ospedale. Il direttore Rollo ha spiegato che i Dea di primo livello devono viaggiare su piattaforma digitale.
È all’ordine del giorno il rinnovo delle vecchie macchine di radiologia e sono in arrivo tre angiografi, uno in più di quelli previsti. Gli ospedali saranno presto dotati di apparecchiature di risonanza magnetica: “bisogna superare questo gap perché nel 2020 non ci possono essere ospedali di primo livello senza risonanza magnetica”. Presto saranno individuati i direttori delle strutture e sarà implementata la dialisi, anche eventualmente utilizzando il vecchio ospedale. È allo studio l’incremento delle somme a disposizione per mettere in sicurezza il maggior numero di sale possibile e provvedere anche alla sala iperbalica.
Finanziamenti dell’ospedale di Ostuni
L’argomento è stato sottoposto all’attenzione della Commissione dal consigliere Luigi Caroli.
Il direttore genarle della Asl di Brindisi, Flavio Roseto, ha spiegato che al momento si è nella fase di presentazione del progetto e solo il giorno dopo la conclusione di questa fase, sarà possibile avere un quadro definito.
Sarà consegnata alla Commissione tutta la documentazione storica relativa al progetto. Un interesse che la Regione porta avanti da tempo ma che non può accedere ai finanziamenti europei senza una progettazione definita.. Sono stati spesi 5 milioni di euro per quello che è stato fatto fino ad oggi, è necessario creare le condizioni per avere le risorse per completare l’intervento al più presto.
Mancato inizio dei lavori programmati ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana e del Presidio territoriale di assistenza di Ceglie Messapica
Il tema è stato posto all’attenzione della Commissione dal consigliere Luigi Caroli.
I lavori per quanto riguarda Ceglie Messapica sono in dirittura di arrivo, consegna fine aprile.
Per quanto riguarda Francavilla Fontana, invece, si stanno per avviare i lavori per il rifacimento della parte esterna e i lavori della rianimazione sono quasi completati.
Liste di attesa per la presa in carico riabilitativa degli utenti minori.
Il tema è stato sottoposto all’attenzione della Commissione dalla consigliera Lucia Parchitelli
Il direttore sanitario della Asl di Bari, Danny Sivo, ha confermato le difficoltà esistenti per le quali esiste un impegno per una soluzione imminente.
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